Italia.Oggi.19.09- dati mercato olio - Reseau
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Italia.Oggi.19.09- dati mercato olio - Reseau
34 Mercoledì 19 Settembre 2012 M E R CATO AG R I C O L O ItaliaOggi svela un report Agea sull’Italia olivicola/olearia a giugno del 2012 BENE LE VENDITE Pure l’export made in Italy Calano gli operatori. E va giù anche la produzione crolla (-26%) Meno olio e meno frantoi IL TREND NEGLI ULIVETI CAMPAGNA 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 REGIONE FRANTOI Puglia Calabria Sicilia Campania Toscana Abruzzo Lazio Marche Sardegna 579 598 399 281 212 252 222 83 85 NUMERO FRANTOI 5.032 4.808 4.835 4.743 OLIO PRODOTTO 435.221 345.856 327.721 399.140 FRANTOI ANCHE CONFEZIONATORI CONFEZIONATORI 70 282 80 59 54 128 32 113 92 110 25 91 31 87 4 78 10 31 REGIONE OLIO STOCCATO AL 1º LUGLIO 2011 E PRODOTTO NELLA CAMPAGNA 2011/12 Puglia Calabria Sicilia Campania Lazio Abruzzo Toscana Sardegna Marche 214.611 52.983 35.266 19.380 18.470 12.851 14.818 3.207 3.223 Fonte tabelle: Elaborazioni Agea su dati registro telematico Sian carico/scarico olio d'oliva DI ALBERTO GRIMELLI Italia olivicola-olearia si scopre più povera. Sono 4.743 i frantoi censiti nel sistema telematico Sian, tenuto da Agea, a cui tutti gli operatori del comparto si devono iscrivere, sulla base del dm 8077/2009, contro i 5.694 indicati da Agecontrol nel 2004. Anche la produzione d’olio d’oliva è sensibilmente più bassa rispetto alle 483 mila tonnellate stimate da Ismea nel febbraio scorso. 399.140 tonnellate sono quelle che invece risultano giacenti dal primo luglio 2011 e prodotte nella campagna olearia 2011/12, chiusasi al 30 giugno scorso. Si tratta dei dati elaborati da Agea sulla base delle registrazioni ef- L’ fettuate dagli operatori nel corso del primo anno di funzionamento del registro telematico di carico e scarico degli oli. Non quindi un quadro statistico ma amministrativo, considerato molto aderente alla realtà dalle autorità di controllo, dei numeri del settore e delle dinamiche della produzione, del confezionamento e delle importazioni. È anche sulla base di questi dati che verranno stabiliti i programmi di controllo e verifica da parte dell’Icqrf, ovvero l’ispettorato repressione frodi. La prima regione olivicola si conferma la Puglia con 214.611 tonnellate. Al secondo posto la Calabria con 52.983 e al terzo la Sicilia con 35.266 tonnellate. Raccolta amara soprattutto nelle Marche e in Sardegna, con poco più di 3 mila tonnellate ciascuna. La regione con la ù resa in olio più 2 alta nel 2011/12 è stata il Lazio,, con il 18,22%,, aseguita da Calabria, Puglia e iToscana. Fanaliruzno di coda l’Abruzsa media del zo con una resa 13,75%. In Italia sono state confezionate 538.175 tonnellate d’olio extravergine d’oliva dal 1° luglio 2011 al 30 giugno 2012 e altre 1.802.750 tonnellate d’olio vergine. La designazione d’origine più utilizzata è stata quella di olio comunitario, 362.651 tonnellate, seguita dal Made in Italy, 117.200 tonnellate, dalla miscela li comunitari ed di ol oli ext extracomunitari, 56 56.101 tonnella late, e dagli oli ex extra comunitari, 4.025 tonnellate. La regione nella quale si imbottig imbottiglia la maggior parte dell dell’extravergine è la Toscana, dove h hanno sede importanti confezion confezionatori, con 189 mila tonnellate, seguita da Puglia, Campania e Lazio. La Puglia è invece di gran lunga la regione che confeziona più olio vergine d’oliva, con le sue 1.085 tonnellate. I principali paesi da dove abbiamo importato oli d’oliva sono la Spagna, 270.131 tonnellate, seguita dalla Grecia, 51.814, dalla Tunisia, 25.010, dal Portogallo, 5.500 e dal Cile, 2.048. L’ANALISI I vini Super Tuscan oltre la crisi: +9% nel 2011 L’ investimento in vino come asset alternativo continua a dare buone soddisfazioni. Soprattutto quando gli investitori hanno il coraggio di allontanarsi dalle solite etichette bordolesi per puntare su Crus di altri terroir. L’ultima conferma viene dagli analisti del Liv-Ex che segnalano come, nel corso del 2011, i Super Tuscan abbiano realizzato performance decisamente buone e in controtendenza a quanto, ad esempio, accade ai blasonatissimi Grands Vins de Bordeaux, spuntando un aumento nei loro prezzi medi di scambio. L’indice LivEx Super Tuscan 50 - costituito dal Masseto e dall’Ornellaia, dal Sassicaia, dal Tignanello e dal Solaia - è stato introdotto per la prima volta nel market report del mese di luglio e mostra come il territorio toscano abbia saputo ben navigare nelle acque della crisi economica. Infatti, mentre i prezzi dei Premier Cru bordolesi sono scesi in media del 30%, i Super Tuscan sono riusciti a mettere a segno un aumento dei loro prezzi pari a un +9%, ampiamente superiore al tasso di inflazione garantendo quindi un rendimento reale pari a circa il 6% annuo. Se misurati su un orizzonte quinquennale, i risultati sono ancora più sorprendenti. Il Liv-Ex Super Tuscan 50 ha significativamen- DI EDOARDO NARDUZZI * te superato il Liv-Ex Fine Wine 50 – quello dei 5 Premier Cru di Bordeaux: Haut-Brion, Lafite, Latour, Margaux e Mouton Rothschild - totalizzando un ritorno cumulato dell’investimento del 76%, rispetto al 26% dei bordolesi. I best performer tra gli italiani sono stati Ornellaia e Masseto che hanno fatto registrare un aumento del loro prezzo, rispettivamente, del 17 e del 13%. Ovviamente la numerosità delle etichette italiane è ancora non adeguata alle aspettative di un mercato di investimento globale alla ricerca di asset alternativi e liquidi nei quali investire. Ma i tempi sono maturi per dar vita ad altri indici territoriali del Belpaese, sicuramente nel caso del Piemonte, cosi’ da poter poi avere un indice «paniere» in grado di sintetizzare al meglio l’andamento periodico dei prezzi di scambio dei grandi vini italiani. Sicuramente il rendimento rialzista dei Super Tuscan segnala due aspetti importanti. Innanzitutto come ormai esista una vera e propria comunità di investitori internazionali focalizzata nell’analisi del comparto del vino e specializzata nel saper cogliere le opportunità rialziste che il comparto mette a disposizione per realizzare interessanti capital gain. Poi, è emersa una strategia di vera e propria diversificazione del portafoglio investito da parte dei players del comparto enologico. Non voglionoo più «avere tutte le uova in un solo cesto», cioè in quello dei e è stato finora per Grand Crus bordolesi, come almeno due decenni, ma allocare il capitale in percentuali crescenti di etichette di Crus prodotti oltre la Gironda. do a una In pratica si sta assistendo one anche rapida professionalizzazione el vino con finanziaria del comparto del tutte le conseguenze che ciò implica uzione delle anche in termini di evoluzione strategie di investimento e dei contratti utilizzati. Per cogliere al meglioo questa tendenza i vini italiani interessati al fenomeno devono organizzarsi ù al meglio per essere i più liquidi possibili, cioè perr iessere scambiati con continuità nelle aste nazionali e internazionali. * Twitter@EdoNarduzzii © Riproduzione riservata a In lieve ripresa le vendite degli oli d’oliva sia sul mercato interno sia all’estero. Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia, evidenzia un aumento delle vendite, nel mese di luglio, di oltre l’8%. A trainare il dato positivo soprattutto le ottime performance dell’olio di sansa (+26%) e dell’olio extra vergine (+7,6%), seguito a breve distanza dall’olio d’oliva (+7,4%). Buoni risultati anche per gli oli convenzionali dei grandi marchi italiani che hanno registrato un +5,7 rispetto al medesimo periodo nel 2011. Guardando all’estero, l’export sembra riprendere vigore dopo un periodo poco brillante. A luglio, le esportazioni dell’extravergine sono aumentate di quasi il 14% (4% in più rispetto al luglio 2011). In ascesa l’extra convenzionale, che cresce del 4,3%, come pure il biologico (+9,4). Stabili invece gli scambi per le Dop/Igp, mentre è in calo il «100% italiano» (-26%). Soddisfacente l’andamento dell’olio d’oliva, che a luglio ha guadagnato sui mercati esteri il 16,4%. A trainare i consumi all’estero, secondo i dati forniti dal Consiglio oleicolo internazionale, sarebbero la Cina (+25), il Giappone (+14%), il Brasile (+10%), la Russia (+8%) e gli Stati Uniti (+4%). In controtendenza, invece, Australia (-5%) e Canada (-9%). La ripresa del mercato ha intanto anche fatto scaldare i listini che hanno fatto registrare incrementi significativi nell’ultima decade di agosto. In Spagna la quotazione è tornata a scavalcare i 2 euro dopo mesi, attestandosi, nell’ultima settimana di agosto a 2,19 euro/ kg, in crescita del 14% rispetto al mese precedente e tornando ai livelli del novembre 2009. Anche in Italia il prezzo è in salita, a 2,85 euro/kg, contro i 2,38 euro/kg di fine luglio, un aumento del 18% rispetto all anno precedente. all’anno Anche in Grecia la quotazione è in aumento a 2,35 euro/ kg, rispetto al minimo storico toccato alla metà di luglio quando toccò gli 1,82 euro/kg. Mercoledì 19 1 Settembre 2012 P O LT R O N E I N E R B A 35 GIRI DI POLTRONE L’ente tra scioperi e spending review I semi falciati L’Inran resta paralizzato DI ALBERTO GRIMELLI P otrebbero essere a rischio le semine autunnali se continuerà lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Inran, ente soppresso a luglio con il decreto sulla spending review. All’Inran spetta infatti il compito di certificare le sementi, avendo assorbito le funzioni dell’Ente nazionale sementi elette dal 2010, ma nelle sezioni Inran di Milano, Tavazzano, Verona, Bologna e Palermo si stanno attuando «rallentamenti» delle attività fino al blocco totale. Uno stato di agitazione che unisce tutte le sigle sindacali, tanto che l’Inran ha già dovuto annunciare il sette settembre la sospensione delle attività di certificazione programmate per un’assemblea del personale. I lavoratori lamentano prima di tutto il mancato pagamento degli stipendi del mese di agosto ma anche, sulla base di un CHESSIDICE comunicato delle organizzazioni sindacali a seguito di un incontro col sottosegretario alle politiche agricole, Franco Braga, al Mipaaf lo scorso 10 settembre, una mancanza di prospettiva per il personale in mancanza di indicazioni sull’attuazione del decreto. Una situazione che sta allarmando le aziende sementiere in un periodo cruciale della propria attività poiché impegnate nella selezione, nella certificazione e nel confezionamento delle sementi di cereali e di foraggere. Assosementi ha denunciato, in una lettera al ministero delle politiche agricole, che «ogni ritardo e disservizio può compromettere la regolare commercializzazione delle sementi, con evidenti danni per le aziende sementiere e per gli agricoltori». Sulla questione ieri si è tenuto un incontro tra il ministro Catania e le rappresentanze sindacali. © Riproduzione riservata Prime donne alla Lanzetta Mario Catania Da tecnico a politico? Si fanno sempre più insistenti i rumors che attribuiscono al ministro delle politiche agricole Mario Catania l’intenzione di candidarsi alle prossime elezioni politiche nel 2013. Catania, peraltro, è stato anche il primo, tra i ministri tecnici del governo Monti, ha dichiarare apertamente il suo auspicio per la nascita di un Monti-bis. Dopo le elezioni. Oggi, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il partito più quotato a candidarlo è l’Udc di Casini. In settimana, il presidente della commissione agricoltura al senato Paolo Scarpa Bonazza Buora, sollecitando Catania ad occuparsi più concretamente delle emergenze agricole, ha chiosato: «Osserviamo il ministro Catania impegnato in dichiarazioni politiche e altri voli pindarici. Consiglio al ministro di farsi un giro in campagna per rendersi conto della realtà; la campagna elettorale può aspettare, la campagna no». È il simbolo delle donne che si oppongono alla criminalità organizzata, è il sindaco che, pagando di persona, subendo attentati, porta avanti la battaglia di legalità dello stato contro la ’ndrangheta. Per queste ragioni, Maria Carmela PAOLO ZAMPIERI (nella foto) è il nuovo direttore commerciale di Casa Vinicola Zonin. Zampieri, 46 anni, negli ultimi dieci anni ha ricoperto il medesimo incarico in Valdo Spumanti. Suo compito sarà consolidare la presenza di vini e spumanti a marchio Zonin e di quelli delle tenute sia nel canale tradizionale che in gdo. paolo.zampieri@ zonin.it NUOVO CDA PER IL CRA, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura. Accanto al presidente, Giuseppe Alonzo, siedono Francesco Adornato dell’università di Macerata, Salvatore Tudisca dell’università di Palermo e la ricercatrice in genetica medica Rita Clementi. FABIO MINEO, 44 anni, lombardo, è entrato a far parte del cda di Simba, società d’importazione di frutta esotica con un fatturato di 200 mln euro parte del gruppo GF. Forte di un’esperienza decennale nel settore sarà responsabile delle strategie d’approvvigionamento del prodotto. simba@ simba.it Lanzetta, primo cittadino di Monasterace (Rc), sabato a Montalcino ha ricevuto il premio Casato Prime Donne 2012, consegnatole dalla presidentessa, Francesca Cinelli Colombini. Il premio, organizzato dalla cantina di Brunello di Donatella Cinelli Colombini, ogni anno premia una donna di talento, tenacia e coraggio. ALBERTO CORDERO DI MONTEZEMOLO, 31 anni, contitolare dell’azienda agricola di famiglia, la Monfaletto di La Morra (Cn), è stato nominato presidente di Albeisa, l’associazione che promuove i vini dell’Albese e organizza Nebbiolo Prima, l’anteprima mondiale del barolo, barbaresco e roero. [email protected] DOPPIA GUIDA PER GIUSO, società di produzione di ingredientistica per la pasticceria e la gelateria. L’attuale ad, Bruno Lulani, sarà affiancato da Carlo Canestri, alessandrino, 48 anni, a.d. con responsabilità per le aree amministrazione, finanza, marketing e acquisti. [email protected] HARRIET LAMB è stata nominata chief executive officer Fairtrade International, l’organizzazione non profit titolare del marchio Fairtrade. Lamb per dieci anni è stata direttore esecutivo della sezione inglese del movimento, la Fairtrade Foundation, il più dinamico al mondo le cui vendite sono passate da 30 mln a 1,32 mld £ sotto la sua guida. [email protected] ANDREA SEGRÉ (nella foto), ideatore del Last minute market e fino a ottobre prossimo presidente della facoltà di agraria dell’università di Bologna, è stato nominato presidente del Caab, il Centro agroalimentare di Bologna dal sindaco della città, Virginio Merola. Sarà affiancato dal nuovo cda, formato da Guerino De Rosa, Andrea Zaghi e Andrea Cevolani. [email protected] IL CDA DI APO SCALIGERA, su proposta del presidente Primo Anselmi, ha nominato Alberto Garbuglia direttore generale. Garbuglia sostituirà Renato Plachesi. BIAGIO MATALUNI, presidente degli Oleifici Mataluni è stato eletto presidente di Confindustria Benevento. Succede a Giuseppe D’Avino. Sarà affiancato dal vicepresidente vicario Filippo Liverini della Mangimi Liverini. [email protected] MARIO NATA, classe 1929, di San Lorenzo di Sedegliano, già membro del Consiglio provinciale e regionale e delegato della zona di Codroipo dei Pensionati della Coldiretti è stato eletto presidente provinciale dei Pensionati di Coldiretti Udine. Sostituisce Giovanni Listuzzi TUTTO AL FEMMINILE il nuovo gruppo dirigente del Consorzio di tutela, valorizzazione e promozione dell’aj ‘d Caraj, aglio di Caraglio, che raggruppa 16 aziende. Presidente è stata eletta Debora Garino, vicepresidente Ornella Ferrero e segretaria Delfina Settimo. CAMBIO DELLA GUARDIA A TERRANOSTRA PIEMONFranco Pigino presidente uscente, ha lasciato la presidenza regionale dopo quattro anni e al suo posto è stato eletto Stefania Grandinetti operatrice agrituristica di Alessandria con un allevamento di suini allo stato brado. GIOVANNI ORAZZO è il nuovo direttore commerciale di Cogedi international, la società romana che controlla i marchi delle acque minerali Uliveto e Rocchetta. Classe 1958, Orazzo ha ricoperto la medesima posizione in Acqua minerale San Benedetto (dal 2004 al 2011) e prima ancora in Birra Peroni. NEL CARLO SALVADORI è stato nominato chief marketing officer di Lavazza. Milanese, 52 anni, ha alle spalle 24 anni di carriera internazionale in Gruppo Nestlé, dove ricopriva dal 2007 la funzione di direttore marketing & consumer communication. [email protected] Maria Carmela Lanzetta del Prosciuttificio Gozzi (Gruppo alimentare Valtiberino) e consigliere del Consorzio del prosciutto toscano, è stato nominato vicepresidente dell’Isit, l’Istituto salumi italiani tutelati, che raggruppa 14 consorzi dei salumi Dop e Igp. [email protected] CON LA NOMINA DEL 13 MEMBRI del consiglio direttivo e dei 29 membri della giunta si è completata la trasformazione da unione a federazione di FederUnacoma, l’associazione che riunisce i costruttori di macchine per l’agricoltura, il giardinaggio il movimento terra e la relativa componentistica presieduta da Massimo Goldoni. [email protected] MARCO BOCCI è stato promosso direttore vendite del canale horeca del gruppo birrario danese Carlberg in Italia. Classe 1971, Bocci è entrato in Carlberg nel 2004 e finora ricopriva la funzione di direttore vendite canale retail e clienti speciali. [email protected] IL CDA DI APOFRUIT (233 mln euro di fatturato consolidato) ha confermato fino a fine 2014 il contratto di collaborazione e le funzioni operative di Renzo Piraccini. Mario Tamanti resta direttore del settore finanziamenti e progetti. [email protected] CRISTIANO LUDOVICI, amministratore delegato ELVIO BONOLLO è il nuovo presidente dell’Istituto nazionale Grappa. TE. RIMPASTO DI GOVERNO IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO DAVID CAMERON ha nominato Owen Paterson, già portavoce per l’agricoltura e la pesca del Partito laburista, e il parlamentare David Heath, rispettivamente segretario e ministro del Defra, il dipartimento per l’ambiente, alimentazione e affari rurali. Sostituiscono Caroline Spelman e Jim Paice. patersono@parliament. uk, [email protected] DOPO 15 ANNI DI PRESIDENZA ELIA FIORILLO ha lasciato l’UNASCO, unione nazionale organizzazioni coltivatori olivicoli. Gli succede Luigi Canino, membro del consiglio dell’Unasco e produttore olivicolo di Catanzaro. INTERCITRUS, l’associazione interprofessionale spagnola per gli agrumi, ha nominato presidente Francisco José Martínez Serrano, che resterà in carica per i prossimi 12 mesi. Martínez già membro del comitato di gestione, succede a Felipe Juan, del collegio dei produttori. Robert Johnston, 47 anni, direttore strategico del The InterTech Group e già direttore di diverse società americane e canadesi quotate in borsa, è entrato a far parte del cda della multinazionale irlandese della frutta esotica Fyffes in qualità di direttore non esecutivo. JUAN BRAVO, presidente della coop Lacto Unión e del settore bovino di Urcacyl (l’unione regionale delle cooperative della Castilla y León), è stato designato presidente della neonata Lacteoscoop, la prima Op spagnola del settore, nata dall’unione di 13 cooperative di produttori di latte (12 della Castilla y León e una della Catalogna). [email protected] Luisa Contri