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SOCIETÀ PSICOANALITICA ITALIANA
CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI
CESARE MUSATTI
CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI
“CESARE MUSATTI”
e
organizzano un ciclo di proiezioni dal titolo:
LA PSICOANALISI A SCUOLA DAI MAESTRI
L’incontro tra cinema e psicoanalisi, tra arte e psicoanalisi è inevitabile.
Appassionato di archeologia e profondo conoscitore della cultura e dell’arte classica,
nei suoi scritti Freud ha spesso puntualizzato il debito di riconoscenza che la
psicoanalisi aveva nei riguardi dei poeti e dei grandi artisti.
Freud riteneva che i poeti avessero già “scoperto” l’inconscio: infatti egli si affidò ad
un grande tragico eroe della mitologia e del teatro greco, Edipo, per descrivere una
delle sue più importanti scoperte. Tra le sue opere vanno ricordati i due studi che egli
dedicò a Leonardo ed al “Mosè” di Michelangelo.
Fruire di un’opera d’arte significa spesso fare un’esperienza di contatto con
sensazioni, emozioni e fantasie che provengono dal mondo affettivo interno.
Col cinema ciò è favorito dalla particolare somiglianza che esiste tra il linguaggio
cinematografico e quello onirico.
Questa iniziativa di “Cinema e psicoanalisi” vuole realizzare un incontro con alcuni
grandi maestri, capaci di offrire forti suggestioni “psicoanalitiche”. Nel corso di questi
anni di collaborazione tra il Centro Milanese di Psicoanalisi “Cesare Musatti” e la
Cineteca Italiana abbiamo spesso “incontrato” i maestri del cinema, incontri fecondi e
significativi.
In quest’occasione l’incontro avviene con Orson Welles, nell’ambito della rassegna
che la Cineteca Italiana dedica al suo cinema, e con Fritz Lang e Friedrich Wilhelm
Murnau, nell’ambito della rassegna che la Cineteca dedica al “Cinema della
repubblica di Weimar”.
Alcuni tratti accomunano questi tre grandi registi: la capacità di rendere dubbia e
polisemica l’immagine; di ampliare i livelli di lettura; di costruire un linguaggio molto
allusivo, che non è una semplice riproduzione della realtà fenomenica. Nel loro
cinema il vero ed il falso si intrecciano in una convivenza ambigua, che allude alla
complessità dell’essere umano. Centrale, nei tre grandi maestri, è la critica al
contesto sociale, alle sue leggi e convenzioni.
Welles mette in scena un mondo manovrato dalla volontà di dominio, che confonde e
sovverte l’ordine delle cose: essa fa sì che Arkadin cerchi di manipolare allo stesso
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Tel. +39 02 55012281 – Fax +39 02 5512832
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modo gli assassinii che commette e i sentimenti della figlia, mentre fa sentire Quinlan
al di sopra della legge. Welles denuncia l’abuso che il potere fa del potere stesso:
ciò produce, ne “l’infernale Quinlan”, un sovvertimento della realtà, reso mirabilmente
attraverso l’uso di obiettivi che deformano lo spazio visibile.
In “M” Fritz Lang presenta alcuni temi di fondo della sua poetica: l’opposizione tra
giustizia ufficiale e giustizia privata, il senso della colpevolezza universale. Effetti di
luce e composizioni geometriche trasfigurano la realtà; suono e montaggio sono
funzionali alla narrazione.
In “Nosferatu il vampiro” Murnau raffigura un viaggio che è al tempo stesso viaggio
fisico in una natura molto espressiva, ma anche viaggio mentale nel sogno,
nell’inconscio, nell’irrazionale che torna a galla nel modo più doloroso ed inatteso.
Venerdì 9 gennaio 2015, alle ore 21
“Rapporto confidenziale” (Mr. Arkadin)
di Orson Welles (1955)
Al termine della proiezione Mario Marinetti farà un intervento, cui
seguirà un dialogo con il pubblico.
Mercoledì 14 gennaio 2015, alle ore 21.15
“L’infernale Quinlan”
di Orson Welles (1958)
Al termine della proiezione Franco De Masi farà un intervento, cui
seguirà un dialogo con il pubblico.
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CESARE MUSATTI
Mercoledì 28 gennaio 2015, alle ore 21.15
“M - Il mostro di Düsseldorf”
di Fritz Lang (1931)
Al termine della proiezione Lucio Sarno farà un intervento, cui
seguirà un dialogo con il pubblico.
Mercoledì 4 febbraio 2015, alle ore 21
“Nosferatu il vampiro”
di Friedrich Wilhelm Murnau (1922)
Al termine della proiezione Pietro Rizzi farà un intervento, cui
seguirà un dialogo con il pubblico.
La partecipazione all’iniziativa, aperta a tutti, prevede l’iscrizione alla Cineteca, valida tutto l’anno, e l’acquisto del
biglietto (costo euro 5).
Le proiezioni avranno inizio alle ore 21 presso lo Spazio Oberdan, viale Vittorio Veneto 2.
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