Scheda libro - Persone e disturbo mentale

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Scheda libro - Persone e disturbo mentale
Izabel Marin / Silva Bon
Guarire si può
Persone e disturbo mentale
Introduzione di Roberto Mezzina
Euro 15,00; pp. 248., 13,5x21,0 cm
ISBN 978-88-7223-200-2
Frutto di riflessione individuale e collettiva, questo
libro conclude il lavoro di una ricerca avviata all’interno di un Centro di salute mentale di Trieste. Il confronto tra persone con esperienza e operatori dei
servizi ha approfondito la conoscenza intorno al
disturbo mentale, alla sua natura, ai modi singolari di affrontarlo e alle possibilità di guarigione.
Se fino a qualche tempo fa, questa condizione era
considerata irreversibile, al punto da definire l’identità
delle persone appiattendole sulla malattia, negli ultimi
anni sempre più spesso chi sperimenta il rischio di perdersi ha preso la parola. Nel nuovo assetto di diritti e di
servizi conseguente alla riforma psichiatrica e alla chiusura dei manicomi, è diventato meno compromettente
testimoniare della propria malattia e più urgente dire
delle possibilità di ripresa, delle necessità di riappropriazione di sé, della fondatezza del desiderio.
Le esperienze raccontate in questo libro se da un
lato confermano le infinite guarigioni possibili, anche
dal disturbo mentale severo, come sempre più frequentemente dimostrato da studi clinici ed epidemiologici,
dall’altro introducono e arricchiscono l’immagine della
guarigione con un forte e originale contributo soggettivo. Le persone con esperienza oggi ci dicono che è possibile vivere la propria vita avendo consapevolezza della
malattia, imparando a venire a patti con i sintomi, a farli
propri, a controllarli e perfino talvolta a utilizzarli come
singolari e impensabili risorse.
Gli insegnamenti di queste testimonianze vengono
discussi nel tentativo di cercare tratti ricorrenti nelle
esperienze individuali di superamento del disturbo
mentale, facendo riferimento al quadro dei più recenti
studi internazionali intorno alla recovery. Viene così
chiarito il significato di questa parola che è qui intesa
come riconquista di sé, ricostruzione delle proprie
capacità di vita e di relazioni sociali. Diventa sinonimo
della possibilità di guarire. Una guarigione che accade
nella rinnovata capacità di affrontare i blocchi istituzionali, le presunzioni di cronicità, i disconoscimenti e lo
stigma sociale che hanno sempre ipotecato la nozione
di malattia mentale. A partire da queste osservazioni si
tenta una prima puntuale descrizione dei servizi orientati alla recovery e delle buone pratiche che consentono
alle persone di negoziare la propria cura, di costruire
opportunità di crescita, di abitare identità differenti, di
non perdere e di ricostruire il proprio potere contrattuale, di essere ascoltate.
Le persone con esperienza hanno qualcosa da dire.
Izabel Marin, assistente sociale, lavora nel Dipartimento di Salute Mentale di Trieste. Impegnata nelle esperienze di deistituzionalizzazione degli anni Ottanta in Brasile e novanta in Grecia, ha
partecipato a diversi studi e ricerche.
Ha pubblicato The Persons’ Role in Recovery nel volume collettivo
dell’«American Journal of Psychiatric Rehabilitation», e (con R.
Mezzina) Percorsi soggettivi di guarigione. Studio pilota sui fattori
di recovery in salute mentale, in «Rivista Sperimentale di Freniatria».
Silva Bon, storica contemporaneista. Ha prodotto numerose
monografie, saggi, articoli, interventi sulla storia del Novecento.
Come persona che conosce direttamente l’esperienza della sofferenza mentale, ha un lungo vissuto di contiguità con il Dipartimento di Salute Mentale di Trieste. Dal 2003 al 2011 è stata presidente dell’Associazione di volontariato culturale di donne Luna
e l’Altra.
Di recente ha pubblicato Donne attraverso. Soglie, spazi, confini,
libertà. Storie e riflessioni di donne dopo Franco Basaglia.
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