Infezioni e PMA – F. Fusi

Transcript

Infezioni e PMA – F. Fusi
Infezioni dell’apparato
genitale e PMA
Dr. Francesco M. Fusi
Ospedali Riuniti
Bergamo
L’infertilità e le infezioni
Nella prima metà del 900 la causa più
importante di infertilità era la sterilità
tubarica secondaria ad infezioni
 Le infezioni da TBC (salpingite istmica
nodosa), da gonorrea e da sifilide erano
le cause più frequenti e note.

Infezioni genitali femminili
Infezioni vaginali
 Infezioni cervicali
 Infezioni endometriali
 Infezioni tubo-peritoneali

Mycoplasma hominis e
Ureaplasma Urealiticum

I mycoplasmi possono aderire agli
spermatozoi umani ed essere trasmessi
quindi non solo a livello vaginale o
cervicale, ma anche utero-tubarico
(Taylor.Robinson 2002)
Mycoplasma hominis e
Ureaplasma Urealiticum
I micoplasmi genitali possono provocare:
A. cerviciti, con alterazione del muco cevicale
B. Endometriti, con modificazioni della idoneità
all’impianto
C. Salpingiti o PID
(Taylor –Robinson 2002, Cohen et al 2002, Ross
2005)

Mycoplasma hominis e
Ureaplasma Urealiticum

I mycoplasmi sono effettivamente cause
di infertilità o sono cofattori che
contribuiscono a facilitare altre infezioni
e/o peggiorano il danno di altre
infezioni? (Fenkci et al 2005)
Mycoplasma hominis e
Ureaplasma Urealiticum
Non esiste una differenza in prevalenza
di queste infezioni tra le coppie fertili e
infertili, per cui le coppie infertili non
dovrebbero essere screenate per queste
infezioni in assenza di sintomatologia
clinica
 (Gunyeli et al, Arh Ginecol obstet, 2011)

Mycoplasma hominis e
Ureaplasma Urealiticum

La prevalenza delle infezioni da
micoplasma, e anche da chlamydia, tra
le coppie fertili e infertili è uguale.
Pertanto, a parte i casi di salpingiti da
chlamydia, sia i micoplasmi che le
chlamydie non influenzano
fertilizzazione e impianto (Casari et al,
New Microbiol., 2010)
Mycoplasma hominis e
Ureaplasma Urealiticum

In the context of in vitro fertilisation,
the detection of U. urealyticum has no
impact on fertilisation or pregnancy rate
(Dieterle , Andrologia, 2008)
Neisseria Gonorrhoeae


La gonorrea, ancora estremamente diffusa
nei Paesi del Terzo Mondo, presenta
localizzazione più frequente quella uretrale o
cervicale, dove provoca cervicite.
La cervicite da gonorrea è associata ad
alterazione delle caratteristiche del muco
cervicale, con la produzione citochine che
inteferiscono con la sopravvivenza degli
spermatozoi . (Hugues 2003)
Neisseria Gonorrhoeae
Nel 10-20% dei casi la gonorrea diventa
infezione pelvica ascendente, con
endometrite, salpingite o PID
(Rosemond e al 2006)
 Le citochine IL1α, IL1β e TNF-α
contribuiscono a determinare l’infertilità
(Misey et al 2003)

Infezioni comuni
Candida
 Streptococchi e stafilococchi
 Escherichia Coli
 Helicobacter Pilori
 Trichomonas

Meccanismi di azione
Alterazioni pH vaginale
 Cervicite
 Attivazione del complemento
 Fattori della infiammazione
 Promozione di infezioni da Chlamydia

La tubercolosi

Salpingite

Endometrite
Chlamydia Trachomatis

La Chlamydia è una delle cause più
importanti del cosiddetto fattore
cervicale di infertilità, per l’alterazione
della composizione del muco cervicale,
dell’epitelio del canale, per l’attivazione
dell’infiammazione e per l’attivazione
del complemento, mediata dalle
risposte anticorpali (Eggert-Kruse 2002)
Chlamydia Trachomatis

La chlamydia, coincubata in vitro con
spermatozoi, ne danneggia la motilità
(Eley et al 2005)
Chlamydia Trachomatis
La Chlamydia è la più frequente causa
di sterilità tubarica. Provoca salpingiti,
aderenze salpingo-ovariche, PID.
 E’ associata a gravidanze extrauterine,
abortività, alterazione della crescita
embrionaria precoce

Chlamydia Trachomatis

Utilizzando la valutazione degli anticorpi
anti-chlamydia, Malik e coll hanno
evidenziato una prevalenza del 55% di
infezioni in donne con infertilità
secondaria rispetto al 5% dei controlli
fertili
Chlamydia Trachomatis
L’infezione da Chlamydia si correla con
- Scarso livello igienico
- Numero dei partners
- Assenza di uso del condom
- Interruzioni di gravidanza o aborti con
RCU
( Veghes e coll, 2006)

Chlamydia Trachomatis, diagnosi


Il prelievo di liquido peritoneale dal Douglas,
se eseguito laparoscopicamente, offre una
possibilità significativamente più alta di
identificare la Chlamydia che non un tampone
endocervicale, endometriale o il prelievo
intratubarico (Mittal e Kapur, 1995).
Nel 65% dei casi con identificazione di
chlamydia nel Douglas esiste una positività
anticorpale.
Chlamydia Trachomatis, terapia
La moxifloxacina è l’antibiotico più
attivo in vitro sulle chlamydie (Bebear et
al 2008)
 Doxiciclina, ofloxacina, eritromicina e
altri macrolidi sono il trattamento
d’elezione, che va protratto per diversi
giorni, e spesso combinato (Kilic et al
2004).

Infezioni croniche attive da chlamydia sono
spesso associate con infertilità tubarica.
 Le infezioni croniche possono persistere
nonostante la terapia
 Spesso infezioni croniche da chlamydia
possono essere diagnosticate da culture di
biopsie endometriali
(Shepard e Jones, 1998)

Infezioni da Chlamydia

Le pazienti affette da chlamydia o con
positività anticorpale presentano
concentrazioni aumentate di diverse
chemochine, come interleuchina-8,
macrophage inflammatory protein1alpha (MIP-1alpha), MIP-1beta,
monocyte chemotactic protein-1 (MCP1), MCP-3, eotaxin
(Shibahara et al, 2003)
Infezioni da Chlamydia

La esposizione di spermatozoi in vitro a
C. trachomatis ha un effetto sulla loro
motilità e vitalità. E’ stato suggerito che
C. trachomatis possa danneggiare la
funzionalità degli spermatozoi o portare
ad una risposta autoimmune. Antigeni
lipopolysaccharidici potrebbero
contribuire alla apoptosi degli
spermatozoi(reviews in Gonzales et al.,
2004; Pacey & Eley, 2004).
INFEZIONI e IVF
Non esiste alcuna correlazione tra
qualsiasi infezione cervicale, la presenza
di HPV o l’istologia cervicale e il
successo di una fecondazione in vitro
 (Wang et al, Int J Gynaecol Obstet,
2008)

INFEZIONI e IVF

La presenza di Enterobatteri e
Stafilococchi al momento del transfer,
apprezzabili sul catetere, riduce
significativamente le percentuali di
gravidanza, mentre gli altri germi sono
ininfluenti (Selman et al, J. Assist
Reprod Genetics 2007)
Hum Pathol. 2007 Apr;38(4):581-4. Epub 2006 Dec 22.
Diagnosis of chronic endometritis in biopsies
with stromal breakdown.
Gilmore H, Fleischhacker D, Hecht JL.
Beth Israel Deaconess Medical Center at Harvard Medical School, Boston,
MA 02215, USA.
- Abstract

Plasma cells are the hallmark of chronic endometritis
but are not specific for upper tract infection. Plasma
cells have also been noted in hormonally mediated
endometrial disorders in association with gland
architectural changes ("disordered proliferative" and
"anovulatory" patterns), and stromal breakdown.
Fertil.Steril 2010 Feb;93(2):437-41. Epub 2009
Feb 12.
Chronic endometritis is a frequent finding
in women with recurrent implantation
failure after in vitro fertilization.
Johnston-MacAnanny EB, Hartnett J, Engmann LL, Nulsen JC, Sanders MM, Benadiva
CA
The Center for Advanced Reproductive Services, Department of Obstetrics and
Gynecology, University of Connecticut Health Center, Farmington, Connecticut
06030, USA.

Fino al 30% delle donne che hanno
ripetuti fallimenti di impianto hanno una
endometrite cronica comprovata con
tecniche immunoistochimiche (presenza di
plasmacellule)
CONCLUSIONI
La sistematica esecuzione di tamponi
vaginali o endocervicali non influenza il
risultato della PMA
 Le contaminazioni batteriche al transfer
possono ridurre le percentuali di
successo, ma non sono prevedibili con
tamponi

CONCLUSIONI
La esecuzione del tampone
endocervicale alla ricerca di Chlamydia
ha significato solo per il sospetto di
infezioni del tratto superiore o per il
fattore cervicale di sterilità
 Nel maschio, la ricerca della Chlamydia
può avere senso per la riduzione della
capacità di fertilizzare degli spermatozoi

CONCLUSIONI
Le endometriti croniche sono il fattore
infiammatorio prognostico peggiore per
la PMA
 La ricerca delle plasma cellule
endometriali è il migliore marcatore di
endometrite cronica
