Scenografie Forze in campo giapponesi Forze in campo francesi
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Scenografie Forze in campo giapponesi Forze in campo francesi
Scenografie Il quadrante di mare in cui si svolgerà la battaglia presenta una serie di ostacoli nella sua parte centro-superiore: 3 formazioni rocciose disposte ad arco e due isolotti di cui uno più grande e allungato, l’altro più piccolo e tozzo. Tali ostacoli ostruiscono completamente la linea di vista. Forze in campo giapponesi La corazzata Yamashiro era una vecchia unità risalente al primo conflitto ma successivamente rimodernata in alcune sue parti. Pesantemente corazzata, era una unità piuttosto lenta (22 nodi) ma poteva contare su un eccezionale volume di fuoco di bordata a grosso calibro; gli incrociatori pesanti Aoba e Suzuya avevano invece una corazza molto ridotta ma un’ottima velocità (34 nodi la prima, 37 la seconda) e potevano contare su un notevole volume di fuoco e di siluri; il cacciatorpedinere Shigure univa un’ottima velocità (34 nodi) ad una eccellente manovrabilità e poteva risultare insidioso anche per unità molto più grosse grazie ai suoi tubi lancia siluri; completa la flotta la famosa portaerei Zuikaku, che poteva scatenare sul nemico una notevole forza aerea tra bombardieri, caccia e siluranti. Forze in campo francesi N La corazzata Richelieu era una unità da combattimento all’avanguardia, che univa una pesante corazzatura ad una buona velocità (32 nodi) ed un buon volume di fuoco di prora e di bordata; la corazzata Provence era invece una unità obsoleta, derivante dal primo conflitto, con velocità ridotta (20 nodi), pesante corazza e un buon volume di fuoco di bordata; l’incrociatore leggero Lamotte Piquet univa ad una buona velocità (32 nodi) anche la possibilità di lanciare siluri, ma non aveva calibri e gittate molto elevati; il cacciatorpediniere Milan era molto veloce (36 nodi) e poteva contare sui tubi lancia suluri per insidiare le unità avversarie; infine la portaerei di scorta Bearn, lenta e con soli 30 aerei, aveva la possibilità (caso unico) di lanciare siluri. Zuikaku Yamashiro Situazione Aoba Suzuya Shigure Richelieu Lamotte Piquet Milan Provence Bearn N Il comandate giapponese può contare su due comandanti di valore medio. Per manovrare in modo da sfruttare il potente fuoco di bordata, ha disposto le sue navi lungo il lato corto del tavolo: in questo modo, compiendo rotte curvilinee, potrà sfruttare il potente fuoco delle sue navi senza doversi avvicinare troppo alle unità nemiche. Egli conta sul fatto che i francesi, minacciati dalla forza aerea giapponese, tenteranno la via breve fra le isole per dare la caccia alla portaerei. A tal proposito la Zuikaku viene lasciata per ultima, preceduta dalla pesante Yamashiro, e protetta dal veloce e potente Suzuya. L’Aoba farà da fulcro della formazione mentre lo Shigure viene posizionato per poter eseguire una “mossa a tenaglia” circumnavigando in poco tempo le isole. La velocità iniziale della formazione é di 14 Nodi (2/3 dell’unità più lenta, la Yamashiro). Dal canto suo il comandante francese può contare su un comandante di valore buono e due comandanti di valore scarso. Egli sa che non gli sarà facile sopravvivere ad un volume di aerei come quello giapponese, e che la sua portaerei non può fornirgli che una scarsa protezione e poco attacco. Inoltre le navi giapponesi sono decisamente potenti e nonostante abbiano tutte una gittata inferiore a quella della Richelieu, non possono essere tenute a distanza perché significherebbe subire l’azione degli aerei per più turni. Decide quindi di posizionare le sue navi puntate verso il nemico ma leggermente inclinate, ravvicinate le une alle altre per sfruttare la contraerea di tutte e cercando di fare da scudo all’unica unità con aerei, la Bearn. La Richelieu viene posizionata in testa alla formazione, affiancata dal Lamotte Piquet e seguita dal Milan. La Proevence e la Bearn agiranno insieme e sicuramente, date le loro basse velocità, saranno lasciate indietro. La velocità della formazione é di 12 nodi (2/3 dell’unità più lenta, la Provence). Primo turno Mentre la Zuikaku, come era prevedibile, rallenta e fa decollare una prima squadra di caccia, che si assestano sull’isolotto più piccolo, il Suzuya, l’Aoba e lo Shigure accelerano e si aprono a ventaglio per attuare l’iniziale proposito del loro comandante: accerchiare la formazione francese e sottoporla al fuoco di bordata. La Yamashiro rallenta: dovrà intervenire solo se l’azione degli aerei e delle altre unità navali lascerà ancora bersagli a galla. Le navi del comandante francese accelerano tutte, badando bene a mantenere però due formazioni. Ha deciso di circumnavigare l’isola. Non può sfuggire all’attacco degli aerei ma almeno può affrontare le unità navali un po’ alla volta, contando sulla sua velocità mediamente maggiore. N Secondo turno La Zuikaku rallenta fin quasi a fermarsi e fa decollare un’altra squadriglia di caccia che si affianca alla precedente: é la preparazione della scorta che affiancherà i velivoli destinati ad attaccare le unità navali francesi. Il Suzuya punta verso Sud-Ovest, con il chiaro intento di intercettare le unità francesi più lente, mentre lo Shigure e l’Aoba si dirigono verso l’isola più grande, in modo da ingaggiare quelle più veloci. La Yamashiro rallenta a sua volta: rimarrà più indietro rispetto allo Shigure e all’Aoba, ma quando le navi francesi si avvicineranno alla portaerei, sarà pronta ad agire. La formazione francese comincia a dividersi in due parti: la Richelieu, il Lamotte Piquet e il Milan accelerano al massimo consentito, mentre la Provence resta indietro a scorta della Bearn. La Richelieu incrocia la rotta con il Lamotte Piquet in modo che quest’ultimo le si affianchi a sinistra; il Milan, messo in preordine, agisce quando la formazione giapponese ha mosso e modera la sua velocità in modo da non superare le “più lente” Richelieu e Lamotte-Piquet. La Bearn non fa ancora decollare aerei. Le sue squadriglie sono limitate e il farle decollare ora le renderebbe facile bersaglio dei micidiali (e più numerosi) caccia giapponesi. La tattica francese é quella di far decollare gli aerei solo nel turno in cui potranno subito attaccare. N Terzo turno La Zuikaku si ferma e fa partire una squadriglia di aereosiluranti che raggiungono le due squadriglie di caccia. Nel frattempo il Suzuya manovra attorno all’isolotto più piccolo mentre l’Aoba e lo Shigure dirigono su quello più grande. L’Aoba diminuisce un po’ la velocità in modo da essere affiancato dalla Yamashiro, che nel frattempo aumenta la velocità e converge verso l’Aoba. Lo Shigure può procedere avanti: la sua missione é quella di avvicinarsi a tutta velocità alla corazzata francese e cercare di colpirla con i suoi eccellenti siluri. Il comandante francese non cambia la sua tattica: tre navi avanti veloci e due navi in appoggio: se i calcoli sono esatti la Richelieu dovrebbe riuscire a sbucare fuori dalla protezione dell’isola e sparare per prima. La Bearn é tenuta indietro, ma la sua distanza é sufficiente ai suoi aerei per tentare una eventuale sortita verso i nemici in avvicinamento. La Provence la accompagna come eventuale protezione. N Quarto turno La Zuikaku fa decollare una squadriglia di aereosiluranti che si uniscono ai caccia e raggiungono l’isola più grande, pronti a piombare sulle forze nemiche. Il Suzuya continua la sua navigazione verso Sud-Est, lo Shigure raggiunge l’isola più grande, l’Aoba lo segue scortato a distanza dalla Yamashiro. Il prossimo turno sarà decisivo. Il comandante francese si prepara: il Lamotte Piquet viene messo in posizione per proteggere meglio la Richelieu da un prossimo attacco aereo, mentre il Milan viene arretrato per permettergli di intervenire in caso di bisogno. La Bearn fa un disperato tentativo di alleggerire la pesante situazione aerea e fa decollare la sua unica squadriglia di caccia mandandoli ad ingaggiare le squadriglie nemiche. Purtroppo non ci sono bombardieri o aereosiluranti al di fuori dell’area di protezione degli Zero giapponesi, che abbattono con facilità i meno efficaci Curtiss P36-Mohawk della piccola portaerei. N Quinto turno Lo Shigure circumnaviga velocemente l’isola grande e si posiziona per lanciare i siluri verso la Richelieu; ma il Milan, mantenuto in preordine proprio in previsione di una tale mossa nemica, muove altrettanto rapido frapponendosi fra il piccolo e insidioso cacciatorpediniere giapponese e la grossa corazzata francese e diventando il nuovo bersaglio dell’attacco. I due siluri giapponesi non colpiscono e c’é uno scambio di colpi fra Milan e Shigure, che non vanno a segno. La Richelieu avanza affiancata dal Lamotte-Piquet e spara una bordata di batteria primaria con fuoco di sbarramento verso la Yamashiro che subisce così due danni gravi, poi spara con la sua batteria secondaria verso lo Shigure affondandolo. L’Aoba si proietta avanti e spara contro la Richelieu ma i proiettili non riescono a penetrare la corazza della nave francese. Anche la Yamashiro, che a causa dei danni subiti vede dimezzare la sua velocità massima in modo permanente, cerca di sparare alla Richelieu, ma i malus a colpire sono tali che nonostante la sua potenza di fuoco non riesce a fare centro. Nel frattempo la Bearn, seguita dalla sua fedele guardia del corpo Provence, avanza ed invia la sua unica squadra di bombardieri ad attaccare l’Aoba: nonostante le buone probabilità di successo i bombardieri mancano il bersaglio. La Zuikaku rimette in moto le macchine e fa decollare un’altra squadra di siluranti che però non si uniscono al resto delle squadriglie e dirigono direttamente verso le navi francesi che si sono affacciate dall’isola grande. Sesto turno La Zuikaku aumenta la velocità e manovra in modo da ripararsi dietro l’isola: le navi francesi si sono dimostrate inaspettatamente aggressive. Decolla una seconda squadriglia di bombardieri che raggiunge le altre e insieme portano un attacco simultaneo alla Richelieu. Il fuoco di contraerea combinato della Richelieu, del Lamotte Piquet e del Milan riesce ad abbattere una squadriglia di aereosiluranti e una di bombadieri, ma le restanti squadriglie riescono ad attaccare la corazzata francese infliggendole 2 danni gravi. Una squadriglia di caccia giapponesi attacca i bombardieri inviati precedentemente dalla Bearn: avendo questi ultimi già sganciato le loro bombe possono rispondere al fuoco e sorprendentemente abbattono la squadriglia giapponese. Nel frattempo la Richelieu si trova davanti l’Aoba e, impossibilitata a virare in tempo, sperona l’incrociatore leggero giapponese, che viene spezzato in due e cola immediatamente a picco. La Yamashiro, ripresasi dai precedenti danni gravi, spara contro la Richelieu causandole un nuovo danno grave, ma senza ulteriori conseguenze. Più lontano il Suzuya spara una bordata contro la Bearn, che subisce un danno grave con esplosione sul ponte di volo. La Provence interviene e spara una bordata contro il Suzuya che subisce a sua volta un danno grave. Conclusione Le unità della formazione francese sono ancora operative, anche se la corazzata Richelieu ha tre danni gravi e vede diminuire la sua velocità massima di 2 nodi per effetto dei danni da siluro, e la portaerei Bearn ha subito un danno grave perdendo la squadriglia di aereosiluranti che le rimaneva, oltre a quella di caccia già persa in precedenza. La formazione giapponese ha perso il cacciatorpediniere Shiguire e l’incrociatore leggero Aoba, ha la corazzata Yamashiro con due danni gravi e la velocità massima dimezzata, l’incorciatore pesante Suzuya con un danno grave e la portaerei Zuikaku che ha perso una squadriglia di caccia, una di aereosiluranti e una di bombardieri. N