DistribuZione Dei ProDotti Fitosanitari

Transcript

DistribuZione Dei ProDotti Fitosanitari
La distribuzione degli agrofarmaci
DISTRIBUZIONE DEI PRODOTTI FITOSANITARI
Preparazione della miscela
Dosaggio dei prodotti
Il dosaggio d’impiego dei prodotti fitosanitari risulta comunemente riferito all’ettolitro
di acqua immessa nella botte. Tecnicamente si tratta di una semplificazione in quanto
il dosaggio dovrebbe essere riferito all’unità di superficie (ha), o meglio ancora, se si
disponesse di dati appropriati, alla superficie fogliare.
Si ricorda che contro alcune fitopatologie ad elevato rischio di insorgenza di resistenza
(soprattutto funghi come ticchiolatura del melo), va assolutamente utilizzato il dosaggio
riportato in etichetta evitando sovra/sotto dosaggi: questo consiglio vale in modo particolare
per gli inibitori della sintesi dell’ergosterolo (I.B.E.: Score ecc), i dicarbossimidici (Rovral
ecc), le anilinopirimidine (Chorus, Scala ecc) e le strobilurine (Flint, Bellis).
Miscele di prodotti
Per garantire il miglior funzionamento dei prodotti, è preferibile l’utilizzo di miscele con
al massimo due od “eccezionalmente” tre prodotti. Per i fitoregolatori è consigliabile,
quando possibile, utilizzarli singolarmente, aggiungendovi soltanto bagnanti come l’olio
minerale.
Nel caso si debba ricorrere a miscele, oltre a prestare attenzione alle note d’incompatibilità
presente in etichetta, si dovrà rispettare una ben precisa sequenza nella preparazione
delle miscele:
1. Formulazione in Granuli idrodispersibili (WG - DF)
2. Formulazione in Polvere Bagnabile (PB - WP)
3. Formulazione in Sospensione Concentrata (SC-SE)
4. Formulazione in Concentrato emulsionabile (EC)
5. Bagnanti - Adesivanti - Concimi fogliari
Quantità di miscela ad ettaro
Per qualsiasi formulato commerciale la dose da rispettare risulta quella indicata
ad ettaro. A seconda del volume d’acqua impiegato è fondamentale mantenere
il quantitativo indicato in etichetta per unità di superficie (ha) aumentando la
concertazione di principio attivo nel caso si riducano i volumi. Nel caso in cui in etichetta
vi sia solamente riportata la dose ad ettolitro, per tutti i volumi d’acqua utilizzati andrà
impiegato il dosaggio di prodotto commerciale pari a quello che si utilizzerebbe in
1500 l d’acqua.
Nella maggioranza dei casi l’applicazione di agrofarmaci avviene ad elevati volumi
d’acqua, cioè con oltre 1500 l/ha. Dalla sperimentazione portata avanti dalla sez.
160
Per qualsiasi formulato commerciale la dose da rispettare risulta quella indicata ad et
QUANTITÀ
DI MISCELA
AD ETTARO
(C)
seconda
del volume
d’acqua impiegato
è fondamentale
mantenere il quantitativo indic
etichetta
per
unità
di
superficie
(ha)
aumentando
la
concertazione
di principio
nel
Per qualsiasi formulato commerciale la dose da rispettare risulta quella
indicataattivo
ad ettaro.
riducano
volumi.
Neld’acqua
caso inimpiegato
cui in etichetta
vi sia solamente
riportata
la dose ad
ettolit
seconda idel
volume
è fondamentale
mantenere
il quantitativo
indicato
tutti
i volumi
d’acqua
utilizzati andrà
impiegato il la
dosaggio
di prodotto
commerciale
etichetta
per unità
di superficie
(ha) aumentando
concertazione
di principio
attivo nelpari
casoa
riducano
i
volumi.
Nel
caso
in
cui
in
etichetta
vi
sia
solamente
riportata
la
dose
ad
ettolitro,
p
che
si
utilizzerebbe
in
1500
l
d’acqua.
Meccanica Agraria dell’Università di Torino con Agenzia 4A Coldiretti, CReSO e Syngenta
tutti i maggioranza
volumi d’acqua
andrà impiegato
il dosaggio avviene
di prodotto
parid’acqu
a que
Nella
deiutilizzati
casi l'applicazione
di agrofarmaci
adcommerciale
elevati volumi
Crop Protection è stato osservato che è realmente possibile ridurre il volume di acqua
che si
utilizzerebbe
in 1500
con
oltre
1500 l/ha.
Dallal d’acqua.
sperimentazione portata avanti dalla sez. Meccanica A
impiegato
ad ettaro controllando
al meglio sia
le avversità
fungine
sia entomologiche
Nella maggioranza
dei casi
agrofarmaci
avviene
elevati
volumi
d’acqua, ci
dell’Università
di Torino
conl'applicazione
Agenzia 4AdiColdiretti,
CReSO
e ad
Syngenta
Crop Protection
(insetti).
Nella
prova
in
questione,
al
4°
anno
di
attività,
il
volume
d’acqua
da
distribuire
con
oltre
1500
l/ha.
Dalla
sperimentazione
portata
avanti
dalla
sez.
Meccanica
Agra
osservato che è realmente possibile ridurre il volume di acqua impiegato ad ettaro controlla
dell’Università
di
Torino
con
Agenzia
4A
Coldiretti,
CReSO
e
Syngenta
Crop
Protection
admeglio
ettarosia
è stato
determinato
anche
attraverso
il
calcolo
del
volume
fogliare
TRV
(Tree
le avversità fungine sia entomologiche (insetti). Nella prova in questione, alè4°staa
osservato
che
è realmente
possibile
ridurre
il quelli
volume
di acqua
impiegato
ad ettaro
Row
Volume)
arrivando
a da
valori
inferiori
impiegati.
Concontrollando
una il calc
attività, il volume
d’acqua
distribuire
adaettaro
ècomunemente
stato
determinato
anche
attraverso
meglio
sia
le
avversità
fungine
sia
entomologiche
(insetti).
Nella
prova
in
questione,
al
4°
anno
macchina
perfettamente
tarata
(vedere
le indicazioni
parametri
successivi)
volume fogliare
TRV (Tree
Row
Volume)
arrivando dei
a valori
inferiori
a quellitale
comune
attività, il volume d’acqua da distribuire ad ettaro è stato determinato anche attraverso il calcolo d
impiegati.
una macchina
perfettamente
tarata (vedere
indicazioni
riduzione
nonCon
pregiudica
l’efficacia dei
trattamenti garantendo
al tempolestesso
un minordei pa
volume fogliare TRV (Tree Row Volume) arrivando a valori inferiori a quelli comunemen
successivi)
tale
riduzione
non
pregiudica
l’efficacia
dei
trattamenti
garantendo
al tempo ste
costo
per l’azienda
e la completa
del frutteto.
impiegati.
Con una
macchina“salubrità”
perfettamente
tarata (vedere le indicazioni dei parame
minor
costo
per
l’azienda
e
la
completa
“salubrità”
del
frutteto.
successivi) tale riduzione non pregiudica l’efficacia dei trattamenti garantendo al tempo stesso
Fig.
1: Parametri
misurareesulle
piante per
calcolare del
il TRV
E
minor
costo perda
l’azienda
la completa
“salubrità”
frutteto.
Fig. 1: Parametri da misurare sulle piante per
calcolare
il TRV
E
Volume
fogliare
(TRV)
= A x L x 10000 m2
D
Volume fogliare (TRV) = A x L x 10000 m2
A: altezza della chioma
D
L: larghezza
media
chioma
A: altezza
delladella
chioma
D:
distanza
fra
due
file
adiacenti
L: larghezza media della chioma
D: distanza fra due file adiacenti
Esempio: Volume = 3.5m x 1.6m x 10000m2 = 14.000m3 /ha
Esempio: Volume = 3.5m x 1.6m x4.0m
10000m2 = 14.000m3 /ha
4.0m
Fig. 1: Parametri da misurare sulle piante per calcolare il TRV E
Dal calcolo del TRV (larghezza piante 1,6 m) è possibile determinare il volume d’acqua
più appropriato, come illustrato nella seguente tabella.
Volume d’acqua consigliato in base a diversi valori di TRV
DISTANZA TRA
LE FILE (m)
ALTEZZA DELLE
PIANTE (m)
TRV (m3/ha)
VOLUME D’ACQUA CONSIGLIATO
(l/ha)
4
3
12000
800
4
3.5
14000
1000
4
4
16000
1200
4
4.5
18000
1500
4.5
3
11000
700
4.5
3.5
12000
800
4.5
4
14000
1000
4.5
4.5
16000
1200
4.5
5
18000
1500
161
4 (m)
LE FILE
4
4
4
4.5
4
4.5
4.5
4.5
4.5
Velocità
4.5
3 (m)
12000
PIANTE
3.5
14000
3
12000
4
16000
3.5
14000
4.5
18000
4
16000
3
11000
4.5
18000
3.5
12000
3
11000
4
14000
3.5
12000
4.5
16000
4
14000
5
18000
4.5
16000
di avanzamento
5
18000
800
1000
800
1200
1000
1500
1200
700
1500
800
700
1000
800
1200
1000
1500
1200
1500
La distribuzione degli agrofarmaci
Tecnica di trattamento
Tale parametro incide direttamente sul volume di distribuzione e deve essere scelto in
TECNICA
DIgarantire
TRATTAMENTO
(B) e una sicura conduzione dell’irroratrice
maniera da
l’efficacia del trattamento
TECNICA
DI TRATTAMENTO
(B)
nei filari. DI
PerAVANZAMENTO
piante di altezza pari(C)
a 4.5 - 5 m, nelle nostre zone, risulta adeguata
VELOCITÀ
VELOCITÀ
DI AVANZAMENTO
una velocità
di 4.5 - 5 km/h. Prove (C)
sperimentali hanno evidenziato infatti che, quando
Tale parametro incide direttamente sul volume di distribuzione e deve essere scelto in maniera da
le condizioni
ambientali
ed operative
lodiconsentono,
non
vi sono
controindicazioni
Tale
parametro
incide
direttamente
suluna
volume
distribuzionedell’irroratrice
e deve
essere
scelto
maniera
garantire
l’efficacia
del
trattamento
e
sicura
conduzione
nei
filari. inPer
piante da
di
all’impiego
di
velocità
sino
a
9÷10 km/h.
garantire
l’efficacia
trattamento
e una
sicura
conduzione
nei4.5
filari.
piante
di
altezza pari
a 4.5 - del
5 m,
nelle nostre
zone,
risulta
adeguata dell’irroratrice
una velocità di
- 5 Per
km/h.
Prove
Separi
nonasi
dispone
computer
di bordo
contachilometri
di buona
affidabilità
altezza
4.5
- 5evidenziato
m,di nelle
nostre
zone,
adeguata
una
velocità
di 4.5 -è
km/h.
Prove
sperimentali
hanno
infatti
che,orisulta
quando
le condizioni
ambientali
ed5possibile
operative
o
determinare
velocità infatti
di avanzamento
attraverso
la seguente
procedura:
sperimentali
hanno
evidenziato
che,
quando
condizioni
consentono,
non
vil’esatta
sono
controindicazioni
all’impiego
di le
velocità
sino a ambientali
9÷10
km/h. ed operative o
consentono,
non
vi sono
controindicazioni
all’impiego
di velocità
a 9÷10affidabilità
km/h.
Se non si
di due
computer
di bordo
o contachilometri
di buona
è possibile
✓M
dispone
isurare
fra
paline una
distanza
“d” pari
a 50 m; sino
Se
non si
dispone
di
computer
di
bordo
o
contachilometri
di
buona
affidabilità
è possibile
determinare
l’esatta
velocità
di
avanzamento
attraverso
la
seguente
procedura:
✓P
ercorrere la distanza “d” cronometrando il tempo “t1” in secondi; per sicurezza
determinare
l’esatta
velocità
di
avanzamento
attraverso
la
seguente
procedura:
• Misurare
fra
due
paline
una
distanza
“d”
pari
a
50
m;
ripetere una seconda volta la misurazione (ritorno “t2”), calcolando in seguito la
• Misurare
paline
una
distanza
50 m; “t1” in secondi; per sicurezza ripetere
Percorrere
ladue
“d” cronometrando
mediafratra
idistanza
due
passaggi
(t1+t2/2);“d” pariil atempo
• Percorrere
la
distanza
“d”
cronometrando
il
tempo
“t1di
” in
per la
sicurezza
ripetere
”),
calcolando
in seguito
media
tra
i due
una
seconda
volta
la
misurazione
(ritorno
“t
✓A
nnotare il rapporto di trasmissione ed il 2numero
girisecondi;
del
motore
della
trattrice
”), calcolando
in seguito dell’irroratrice
la media tra i due
una impiegati.
seconda
la misurazione
(ritorno le“t2operazioni
passaggi
(t1+t2volta
I/2);
parametri
utilizzati durante
di regolazione
passaggi (t
+t2/2); di trasmissione ed il numero di giri del motore della trattrice impiegati i
• Annotare
il 1rapporto
dovranno essere gli stessi per le successive applicazioni.
• Annotare
rapporto didurante
trasmissione
ed il numero
di giri del motore
della trattrice
impiegati i
medesimi ilparametri
le operazioni
di regolazione
dell’irroratrice
e le successive
medesimi
parametri durante le operazioni di regolazione dell’irroratrice e le successive
applicazioni.
applicazioni.
d
v(km / h) =
× 3,6
d
v(km / h) = (t1 + t 2 ) / 2 × 3,6
(t1 + t 2 ) / 2
PORTATA
DA EROGARE
(C)
PORTATA
DA EROGARE
PORTATA
DA
EROGARE
(C)
1. Portata teorica
1. Portata teorica
1. Portata teorica
Noti laNoti
velocità
di avanzamento
“v” (km/h),
la larghezza
dell’interfila
“i” (m)
la eportata
totale di
la velocità
di avanzamento
“v” (km/h),
la larghezza
dell’interfila
“i”e)(m)
la portata
Noti
latotale
velocità
di
avanzamento
“v”
(km/h),
la
larghezza
dell’interfila
“i”
(m)
e)
la
portata
di
liquido
(Q) che
deve
erogare
l’irroratrice
per
poter
distribuire
il
volume
“V”
(l/ha)
sarà:
di liquido (Q) che deve erogare l’irroratrice per poter distribuire il volume “V”totale
(l/
liquido (Q) che deve erogare l’irroratrice per poter distribuire il volume “V” (l/ha) sarà:
ha) sarà:
V ×v×i
Q( l/min ) = V × v × i
Q( l/min ) = 600
600
Nel caso
cui in
glicui
ugelli
montati
sullasulla
macchina
siano
tutti tutti
uguali
saràsarà
sufficiente
dividere
il valore
Nel in
caso
gli ugelli
montati
macchina
siano
uguali
sufficiente
dividere
Nel
caso
in
cui
gli
ugelli
montati
sulla
macchina
siano
tutti
uguali
sarà
sufficiente
dividere
il valore
ottenuto
per il numero
ugelli
utilizzati
al fineutilizzati
di conoscere
di ognuno
il valore
ottenuto di
per
il numero
di ugelli
al fine la
di portata
conoscere
la portata di ognuno
ottenuto per
numeronominale
di ugelli utilizzati al fine di conoscere la portata di ognuno
2. ilPortata
tratta della
portata che viene fornita dal costruttore ed è ritrovabile sulle tabelle fornite
2. SiPortata
nominale
2.
Portata
nominale
dal della
costruttore
una
volta
identificati
ugelli presenti
macchina
conoscendo
Si tratta
portata
che
viene
fornita tutti
dal gli
costruttore
ed è sulla
ritrovabile
sullee tabelle
fornite dal
Si
tratta
della
che viene
dal
costruttore
è
ritrovabile
sulle
fornite
costruttore
una portata
volta
tuttifornita
gli ugelli
presenti
sullaed
macchina
e conoscendo
la pressione
di
la pressione
di identificati
esercizio
alla
quale
si intende
operare
(vedi
tabelle
ugelli tabelle
riportate
più dal
costruttore
una
volta
identificati
tutti
gli
ugelli
presenti
sulla
macchina
e
conoscendo
la
pressione
di
esercizio
alla
quale
si
intende
operare
(vedi
tabelle
ugelli
riportate
più
avanti).
avanti).
esercizio alla quale si intende operare (vedi tabelle ugelli riportate più avanti).
2
162
2
Per misurare direttamente la
e, dopo aver raggiunto la pres
Se la portata reale dei singoli ugelli è molto diversa (>1
e per
un tempo
sufficiente
la q
consigliabile
verificare
se vi sono
ugelli o filtri ottura
3. Portata reale
usurati.
2: Determinazione
portat
Se inveceFig.
la portata
reale si differenzia della
molto da
quell
Per misurare direttamente la portata degli ugelli
è 1 o più ugelli con altri di portata differente (o
sostituire
poi erogare il volume che era stato scelto
necessario attivare l’erogazione dell’irroratrice, effettivamente
e, dopo
Conoscendo la portata reale erogata è possibile calco
aver raggiunto la pressione di esercizio desiderata,
distribuisce ad ettaro in quelle condizioni operative (pres
raccogliere in un contenitore graduato e per un tempo
Q×
sufficiente la quantità di liquido erogata da ciascuno
V ( l/ha ) =
a portata
degli
ugelli
è necessario attivare l’erogazione dell’irroratrice,
v×
degli
ugelli
presenti.
essione di esercizio desiderata, raccogliere in un contenitore graduato
Si ricorda che una corretta distribuzione, indipendente
quantità di liquido erogata da ciascuno degli ugelli presenti.
si ottiene quando la distribuzione della miscela è suffici
Se Ela portata reale dei singoli ugelli è molto 3)
diversa
e il flusso delle gocce erogate è indirizzato sulla veg
ata erogata
(>10%) da quella nominale (se conosciuta)
è
gocciolamento.
Per verificare con precisione se ciò a
centro
prova
abilitato
alla verifica funzionale delle irr
consigliabile verificare se vi sono ugelli o filtri otturati, Fig. 2: Determinazione
della portadiagramma
di distribuzione
verticale
utilizzando
uno spe
Se
la
portata
reale
dei singoli
ta erogata (immagine
Syngenta)
oppure ugelli, rompiflusso o antigoccia usurati.
Se invece la portata reale si differenzia molto da quella consigliabile verificare se vi
teorica calcolata al punto 1 è necessario sostituire 1 usurati.
diagramma di distribuzione simmetrico E
o più ugelli con altri di portata differente (o Fig. 3: Esempio
Se diinvece
la portata reale si d
modificare la pressione) in modo da poter
sostituire 1 o più ugelli con al
effettivamente poi erogare il volume che era
oli ugelli è molto diversa (>10%) da quella nominale (se conosciuta)
è
effettivamente
poi erogare il vo
i sonostato
ugelliscelto.
o filtri otturati, oppure ugelli, rompiflusso o antigoccia
Conoscendo la portata reale
Conoscendo la portata reale erogata è
distribuisce ad ettaro in quelle
possibile
precisione
differenzia
moltocalcolare
da quella con
teorica
calcolata ilal reale
punto 1 è necessario
altri di volume
portata differente
(o modificare
la pressione)
in modo da poter
che si distribuisce
ad ettaro
in quelle
volumecondizioni
che era stato
scelto. (pressione, velocità,
operative
e erogata è possibile calcolare con precisione il reale volume che si
interfila, portata):
e condizioni operative (pressione, velocità, interfila, portata):
Fig. 3: Esempio di diagramma di
distribuzione simmetrico
Q × 600
V ( l/ha ) =
v×i
Si ricorda che una corretta di
Fig. 4: Banco
verticalequando
E
si prova
ottiene
la distribuzio
distribuzione,
indipendentemente
ugelli presenti
sulla macchina,
Si ricorda
che una correttadagli
distribuzione,
indipendentemente
ugelli
presenti
sulla erog
3) e ildagli
flusso
delle
gocce
zione della
miscelasièottiene
sufficientemente
duemiscela
lati (figura
macchina,
quando la simmetrica
distribuzionesui
della
è
sufficientemente
simmetrica
gocciolamento. Per verificare
gate èsui
indirizzato
sulla vegetazione
due lati (figura
3) e il flusso bersaglio,
delle gocceevitando
erogatefenomeni
è in- Fig.di4: Banco prova verticale E
prova abilitato alla ve
are con precisione se ciò avviene è bene chiedere assistenza centro
ad un
dirizzato
sulla
vegetazione
bersaglio,
evitando
fenomeverifica funzionale delle irroratrici che potrà procedere al rilievo
del
diagramma
di distribuzione ve
ni di gocciolamento. Per verificare con precisione se ciò
erticale utilizzando uno specifico banco prova (figura 4).
avviene è bene chiedere assistenza ad un centro prova
abilitato alla verifica funzionale delle irroratrici che potrà
procedere al rilievo del diagramma di distribuzione verdistribuzione
E uno specifico banco prova (figura 4).
ticale simmetrico
utilizzando
Fig. 3: Esempio di diagramma di d
Fig. 4: Banco prova verticale
163
.
ORIENTAMENTO DEL FLUSS
.
La distribuzione degli agrofarmaci
ORIENTAMENTO DEL FLUSSO D’ARIA IN BASE ALL
ORIENTAMENTO DEL FLUSSO D’ARIA IN BASE ALL’ALTEZZA
PIANTA
(C)
DELLA PIANTA
Sulle
macchine
dotate
di deflettori
dell’aria
è possibile
Sulle macchine
dotate
di deflettori
dell’aria è possibile
effettuare
un correttoeffettuare
orientamentoun co
stessi
posizionando
(vedere
con attenzione
degli stessi
posizionandol’atomizzatore
l’atomizzatore nelnel
filarefilare
(vedere
con attenzione
la figura 5) ela fig
procedura
:
seguendo questa
procedura :
1.
Fissare
nastri
di plastica
o di stoffa
sui stoffa
deflettorisui
superiori
ed inferiore
(punto1);
1. Fissare nastri
di plastica
o di
deflettori
superiori
ed inferi
2. Fissare
deidei
nastrinastri
di plastica
o di stoffa 50
cm stoffa
sopra il vertice
piantailevertice
50 cm de
2.
Fissare
di plastica
o di
50 cmdella
sopra
sotto
il punto
più basso
della vegetazione:
vegetazione: nastri
di controllo
(punto 2);(punto 2);
punto
più basso
della
nastri
di controllo
3. Fissare
deidei
nastri
sull’estremità
superiore superiore
ed inferiore della
pianta (punto3)
3.
Fissare
nastri
sull’estremità
ed inferiore
della; pianta
4.
Mettere
in
azione
il
ventilatore;
4. Mettere in azione il ventilatore;
5. Modificare l’orientamento dei deflettori fino a quando i nastri sono in linea retta
5.
Modificare l’orientamento dei deflettori fino a quando i nastri son
con quelli situati alle estremità della vegetazione. I nastri di controllo devono
situati alle estremità della vegetazione. I nastri di controllo devon
essere interessati solo parzialmente dal flusso d’aria.
parzialmente dal flusso d’aria.
Fig. 5: Schema pratico per l’individuazione del corretto orientamento dei deflettori E
Fig. 5: Schema pratico
per l’individuazione
del corretto
orientamento
deflettori
Indipendentemente
dalla
presenza dei
deflettori,
tale dei
procedura
è comun
(immagine
Syngenta)
ogni qual volta si voglia verificare in tempi rapidi se lo spray irrorato è
sulla vegetazione.
PRESSIONE DI ESERCIZIO (C)
Quando si utilizzano irroratrici ad aeroconvezione la pressione di es
utilizzata per modificare la capacità di penetrazione del prodotto all’int
quanto quest’ultima è, principalmente,
influenzata dal flusso d’aria pr
164
generale, si suggerisce di operare con pressioni di 12÷18 bar nel caso d
Indipendentemente dalla presenza dei deflettori, tale procedura è comunque sempre
applicabile ogni qual volta si voglia verificare in tempi rapidi se lo spray irrorato è
correttamente indirizzato sulla vegetazione.
Pressione DI ESERCIZIO
Quando si utilizzano irroratrici ad aeroconvezione la pressione di esercizio non deve
essere utilizzata per modificare la capacità di penetrazione del prodotto all’interno
della vegetazione in quanto quest’ultima è, principalmente, influenzata dal flusso d’aria
prodotto dal ventilatore. In generale, si suggerisce di operare con pressioni di 12÷18 bar
nel caso delle piastrine e comprese tra 5 bar e 15 bar con ugelli con colorazione Albuz
ATR o con colorazione ISO. In ques’ultimo caso la pressione può essere ricavata da
apposite tabelle fornite dal costruttore che correlano la portata erogata alla pressione di
esercizio.
Si ricorda che valori troppo elevati della pressione di esecizio si traducono in un’eccessiva
polverizzazione della miscela con formazione di gocce facilmente soggette alla deriva e
all’evaporazione e, in concomitanza a volumi troppo elevati, anche gocciolamento, con
conseguenti rischi di inquinamento ambientale, spreco di prodotto e scarsa efficacia del
trattamento.
POSIZIONAMENTO DEGLI UGELLI SU UN ATOMIZZATORE
Impiegando i tradizionali atomizzatori ad aeroconvenzione con ugelli disposti in
prossimità della circonferenza del ventilatore assiale è consigliabile che gli ugelli siano
caratterizzati da una portata crescente man mano che si sale lungo la semibarra in
modo da generare una buona copertura anche della parte apicale della pianta che,
spesso, è quella più soggetta a malattie. In particolare, se sono presenti degli ugelli
del tipo a piastrina (figura 6), il diametro del foro della stessa deve essere crescente;
parallelamente il rompiflusso (la parte interna) deve sempre presentare un foro con
dimensioni inferiori, o al massimo uguali, a quelle della corrispondente piastrina. A
piastrine con foro piccolo (es 0.8 – 1.0 mm) poste nella parte inferiore della raggiera di
distribuzione può essere abbinato anche un rompiflusso cieco, cioè senza foro, in modo
tale da non distribuire troppa miscela nella parte bassa della pianta. Mano a mano che
si sale sulla raggiera il diametro delle piastrine può aumentare fino ad arrivare all’ultimo
ugello anche a diametri di 2.0 mm. Analogo discorso vale anche quando si impiegano
ugelli a turbolenza con colorazione Albuz ATR (figura 7) o ISO (figura 8).
165
1.2
1.63 inferiore
2.00
piastrina. A piastrine con foro piccolo (es 0.8 – 1.0 mm)
postecieco
nella parte
1.2
1.2
2.75
3.35
distribuzione può essere abbinato anche un rompiflusso cieco, cioè senza foro,
1.5
cieco
2.50
3.60
non distribuire troppa miscela nella parte bassa della
pianta.
Mano
a mano
1.5
1.2
3.58
4.38
degli
agrofarmaci
raggiera il diametro delle piastrine La
puòdistribuzione
aumentare fino ad
arrivare
all’ultimo ugello
1.5
1.5
4.35
5.30
di 2.0 mm. Analogo discorso vale anche quando si impiegano ugelli a turbolenza
1.8
cieco
3.45
4.22
Albuz ATR (figura 7) o ISO (figura 8).
5.31
6.50
Esempi di portate erogate (l/min) da ugelli a piastrina
di differenti
1.8
1.5
1.8
1.8
6.10
dimensioni in abbinamento a differenti rompiflusso (NB le portate 7.45
2.0
cieco
4.15
5.10
indicate fanno riferimento a piastrine e rompiflusso
Albuz nuovi:
Esempi di portate erogate (l/min) da ugelli 2.0a piastrina
di6.65differenti
1.8
ugelli di altre marche potrebbero originare portate differenti) 8.15
abbinamento a differenti rompiflusso (NB le portate indicate fanno riferime
Fig.potrebbero
6: Piastrine (Albuz)
e diversi portate
tipi di rom
rompiflusso Albuz nuovi: ugelli di altre marche
originare
pressione (bar)
Ø pisatrina
Ø rompiflusso
10
15
20
0.8
cieco
0.98
1.21
1.40
1.0
cieco
1.43
1.73
1.98
1.2
cieco
1.63
2.00
2.31
1.2
1.2
2.75
3.35
3.90
1.5
cieco
2.50
3.60
3.90
1.5
1.2
3.58
4.38
5.05
1.5
1.5
4.35
5.30
6.10
1.8
cieco
3.45
4.22
4.80
1.8
1.5
5.31
6.50
7.50
Fig. 6: Piastrine (Albuz) e diversi
tipi di rompiflusso
1.8 a turbolenza
6.10con colorazione
7.45
8.60 ATR E
Fig. 7:1.8
Esempi di ugello
Albuz
2.0
cieco
4.15
5.10
5.87
2.0
1.8
6.65
8.15
9.40
Fig. 6: Piastrine (Albuz) e diversi tipi di rompiflusso E
Esempi di portate erogate (l/min) dalle principali tipologie di ugelli
Esempi di portate erogate (l/min) dalle principali tipologie di ugelli Albuz ATR in funzione
Albuz
ATR in funzione della pressione di esercizio adottata
della pressione di esercizio adottata (D)
Fig. 7: Esempi di ugello
pressione (bar)
bianco
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0.24
0.29
0.34
0.38
0.42
0.45
0.48
0.51
0.54
lilla
0.33
0.40
0.46
0.51
0.56
0.61
0.65
0.69
0.73
marrone
0.42
0.52
0.60
0.67
0.73
0.79
0.85
0.90
0.95
giallo
0.66
0.81
0.94
1.05
1.15
1.24
1.33
1.41
1.49
arancio
0.88
1.07
1.24
1.39
1.52
1.64
1.75
1.86
1.96
rosso
1.24
1.52
1.76
1.97
2.16
2.33
2.49
2.64
2.78
grigio
1.36
1.66
1.92
2.15
2.35
2.54
2.72
2.88
3.04
verde
1.60
1.96
2.26
2.53
2.77
2.99
3.20
3.39
3.57
nero
1.81
2.22
2.56
2.86
3.14
3.39
3.62
3.84
4.05
blu
2.21
2.70
3.12
3.49
3.82
4.13
4.41
4.68
4.93
Esempi
di portate
e
Fig.
7: Esempi
di
ugello a turbolenza
della pressione di e
con colorazione Albuz ATR
Fig. 8: Esempi di ugelli a turbolenza con colorazione ISO E
166
bianco
4
6
0.24
0.29
Esempi
portate erogate
dalle principali
principali tipologie
tipologie di
diugelli
ugelli Alb
Esempidi
di portate
erogate(l/min)
(l/min) dalle
Esempi
di
portate
erogate
(l/min)
dalle
principali
tipologie
di
ugelli Al
(D) della pressione di esercizio
della
pressione
di esercizio
nuovi
con colorazione
ISOadottata
in funzione
della pressione di esercizio adottata (D)
adottata
pressione (bar)
pressione (bar)
4
6
8
10
12
14
4
6
8
10
12
14
bianco
0.24
0.29
0.34
0.38
0.42
0.45
bianco
0.24
0.29
0.34
0.38
0.42
0.45
lilla
0.33
0.40
0.46
0.51
0.56
0.61
lilla
0.33
0.40
0.46
0.51
0.56
0.61
marrone 0.42
0.52
0.60
0.67
0.73
0.79
marrone 0.42
0.52
0.60
0.67
0.73
0.79
giallo
0.66
0.81
0.94
1.05
1.15
1.24
giallo
0.66
0.81
0.94
1.05
1.15
1.24
arancio
0.88
1.07
1.24
1.39
1.52
1.64
arancio
0.88
1.07
1.24
1.39
1.52
1.64
rosso
1.24
1.52
1.76
1.97
2.16
2.33
rosso
1.24
1.52
1.76
1.97
2.16
2.33
grigio
1.36
1.66
1.92
2.15
2.35
2.54
grigio
1.36
1.66
1.92
2.15
2.35
2.54
verde
1.60
1.96
2.26
2.53
2.77
2.99
verde
1.60
1.96
2.26
2.53
2.77
2.99
nero
1.81
2.22
2.56
2.86
3.14
3.39
nero
1.81
2.22
2.56
2.86
3.14
3.39
blu
2.21
2.70
3.12
3.49
3.82
4.13
blu
2.21
2.70
3.12
3.49
3.82
4.13
16
16
0.48
0.48
0.65
0.65
0.85
0.85
1.33
1.33
1.75
1.75
2.49
2.49
2.72
2.72
3.20
3.20
3.62
3.62
4.41
4.41
18
18
0.51
0.51
0.69
0.69
0.90
0.90
1.41
1.41
1.86
1.86
2.64
2.64
2.88
2.88
3.39
3.39
3.84
3.84
4.68
4.68
20
20
0.54
0.54
0.73
0.73
0.95
0.95
1.49
1.49
1.96
1.96
2.78
2.78
3.04
3.04
3.57
3.57
4.05
4.05
4.93
4.93
Fig. 8: Esempi di ugelli a turbolenza con colorazione ISO E
Fig. 8: Esempi di ugelli a turbolenza con colorazione ISO E
Fig. 8: Esempi di ugelli a turbolenza con colorazione ISO
Esempi
di portate
erogate
(l/min)
dalle
principali
tipologie
di diugelli
Esempi
di portate
erogate
(l/min)
dalle
principali
tipologie
ugellinuo
n
Nelle seguenti tabelle sono riportati alcuni esempi di posizionamento degli ugelli sulla
ISO
in funzione
della
pressione
di esercizio
adottata
(D)(D)
ISO
indell’atomizzatore
funzione
della
dicrescente
esercizio
adottata
raggiera
in pressione
funzione della
portata
erogata
(i più piccoli in
pressione
(bar) e la dimensione
basso e i più grandi in alto). Si tenga però sempre pressione
presente
che(bar)
il numero
degli
ugelli
montati
sull’atomizzatore
dovrà
sempre
essere
coerente
con il16
volume che
colore
codice
6 6
8 8 10 10 12 12 1414
2
colore
codice 4 4
16 1818
intendiamo distribuire e in grado di determinare un diagramma di distribuzione adeguato
lillaal lilla
- 005
- 0.21
- 005
- 0.21 0.26
0.26 0.30
0.30 0.34
0.34 0.37
0.37 0.40
0.40 0.42
0.42 0.45
0.45 0
bersaglio.
rosarosa - 0075
- 0.34
- 0075
- 0.34 0.42
0.42 0.48
0.48 0.54
0.54 0.59
0.59 0.63
0.63 0.68
0.68 0.72
0.72 0
arancio
arancio - 01- -01 -0.460.46 0.56
0.56 0.65
0.65 0.73
0.73 0.80
0.80 0.86
0.86 0.92
0.92 0.98
0.98 1
verde
- 0.68
verde - 015
- 015
- 0.68 0.83
0.83 0.96
0.96 1.08
1.08 1.18
1.18 1.27
1.27 1.36
1.36 1.44
1.44 1
giallo
giallo
1.13 1.30
1.30 1.45
1.45 1.59
1.59 1.72
1.72 1.84
1.84 1.95
1.95 2
- 02- -02 -0.920.92 1.13
violaviola
- 025
- 1.14 1.40
1.40 1.61
1.61 1.80
1.80 1.97
1.97 2.13
2.13 2.28
2.28 2.42
2.42 2
- 025
- 1.14
167
La distribuzione
degli agrofarmaci
sull’atomizzatore dovrà sempre essere coerente
con il volume che intendiamo
distribuire e in
grado di determinare un diagramma di distribuzione adeguato al bersaglio.
sull’atomizzatore dovrà
sempre
essere coerente con
il volume
che intendiamo distribuire e in
Esempi
posizionamento
di ugelli
a piastrina
Esempi
posizionamento
didiugelli
piastrina
grado
di di
determinare
un diagramma
diadistribuzione
adeguato
al bersaglio.
sull’atomizzatore
dovrà
sempre
essere
coerente(D)
con
il volume
che intendiamo distribuire e in
Posizione
ugelloal bersaglio.
Ugello e rompiflusso
grado di determinare un diagramma di distribuzione
adeguato
Esempi di posizionamento di ugelli a piastrina (D) 9
2.0 – 1.8
Posizione
Ugello1.8
e rompiflusso
Esempi di posizionamento di ugelli a piastrina
(D) 8 ugello
-1.5
2.0
1.8
Posizione
Ugello1.5
e rompiflusso
79 ugello
––1.2
8
1.8
-1.5
2.0––1.2
1.8
69
1.5
7
1.5
1.2
1.8––-1.5
58
1.5
1.2
6
1.5 – 1.2
7
45
1.5
1.5––1.2
1.2
6
345
1.2
1.5 -–1.0
1.2
234
1.2
1.2––- 1.0
1.0
1.5
1.2
1.2
1.0
123
1.0
– –cieco
1.2
- 1.0
Esempio di
1
2
1
posizionamento
di ugelli
ATR (D)
Esempio
di posizionamentodi
ugelli ATR
Esempio di posizionamento di ugelli ATR (D)Posizione ugello
Esempio di posizionamento di ugelli ATR (D)Posizione ugello
99
Posizione
ugello
889
778
667
556
445
334
2
23
1
2
1
1
1.0
1.2––cieco
1.0
1.0 – cieco
Ugello Albuz ATR
Ugello Albuz ATR
Blu
Blu ATR
Ugello Albuz
Verde
Verde
Blu
Rosso
Rosso
Verde
Giallo
ooarancio
GialloRosso
arancio
Giallo
Giallo
o arancio
Giallo
Marrone
Giallo
Marrone
Marrone
Marrone
Lilla
Marrone
Lilla
Bianco
Lillao lilla
Bianco o lilla
Bianco o lilla
Esempio di posizionamento di ugelli ISO (D)
Esempio
di posizionamento
di ugelli ISO
Esempio di
di posizionamento
posizionamento
di
Ugello ISO a turbolenza
Esempio
di ugelli
ugelli ISO
ISO (D)
(D)Posizione ugello
Posizione
Ugello
ISO
9 ugello
Marrone
oturbolenza
grigio
Posizione
ugello
Ugello
ISOaaturbolenza
8
Marrone
9
Marrone
o
grigio
9
Marrone o grigio
7
Marrone
8
8
Marrone
Marrone
767
Marrone
5
Rosso
6
Marrone
6
Marrone
4
Rosso
5
53
Rosso
Vinaccia
4
Rosso
423
Rosso
Vinaccia
312
Vinaccia
Blu
o vinaccia
Vinaccia
21
Vinaccia
Blu
o vinaccia
1
Blu
o
vinaccia
VOLUME D'ARIA (C)
VOLUME D'ARIA (C)
Nelle macchine irroratrici ad aeroconvezione l'aria costituisce il solo veicolo di trasporto della
VOLUME
D'ARIA
(C)
miscela
antiparassitaria
verso
bersaglio. La sua
velocità
deve essere
regolata
in
Nelle
macchine
irroratrici
ad ilaeroconvezione
l'aria
costituisce
il soloopportunamente
veicolo di trasporto
della
Volume
d’aria
quanto,
se troppo elevata,
provoca
dispersione
prodotto
che
oltrepassa
la vegetazione
e può
miscela antiparassitaria
verso
il bersaglio.
La suadel
velocità
deve
essere
opportunamente
regolata
in
Nelle
irroratrici
ad
aeroconvezione
l'aria
costituisce
ililoltrepassa
solo
veicolo
di
trasporto
della
generare
deriva,
troppo
bassa
consente
di prodotto
raggiungere
bersaglio
anche
nelle
parti
più
Nellemacchine
macchine
irroratrici
adnon
aeroconvezione
l’ariachecostituisce
il vegetazione
solo
veicolo
di
quanto,
se
troppose
elevata,
provoca
dispersione
del
la
e può
miscela Pe
antiparassitaria
verso
il dell’aria
bersaglio.
sua velocità
deve essere
opportunamente
regolata
in
interne.
regolare
la
velocità
in La
uscita
dalla
ventola,
è ilpossibile
intervenire
sul
rapporto
generare
deriva,
troppo
bassa
non consente
di raggiungere
bersaglio
anche deve
nelle
parti
più
trasporto
della se
miscela
antiparassitaria
verso
il bersaglio.
La
sua velocità
essere
quanto,
se troppo
provoca
dispersione
cheè oltrepassa
la sivegetazione
epiante
può
di
trasmissione
delelevata,
ventilatore
e/o
sul
numero
didel
giriprodotto
della
presa
di forza. Se
dispone
di
interne.
Pe
regolare
la
velocità
dell’aria
in
uscita
dalla
ventola,
possibile
intervenire
sul
rapporto
opportunamente regolata in quanto, se troppo elevata, provoca dispersione del prodotto
generare
seventilatore
troppo vegetativa
bassa
consente
ildibersaglio
parti
più
alte
o conderiva,
elevata
massa
(piena
vegetazione)
è bene
operare
con
lanelle
velocità
della
di
trasmissione
del
e/o non
sul numero
di di
giriraggiungere
della presa
forza.
Seanche
si dispone
di piante
cheo oltrepassa
lamassa
e può
generare
deriva,
troppo
bassa
consente
di
ventola
più
Con
piante
basse
o(piena
presenza
scarsa
(prime
alte
con
elevata
vegetativa
vegetazione)
è se
bene
operare
connon
lafasi
velocità
della
interne.
Pe elevata.
regolare
lavegetazione
velocità
dell’aria
ininuscita
dalladi
ventola,
èvegetazione
possibile
intervenire
sulvegetative)
rapporto
raggiungere
il
bersaglio
anche
nelle
parti
più
interne.
Per
regolare
la
velocità
dell’aria
in
è
operare
con
la sul
marcia
ridotta.
o con
un regime
di giri
della
pdp
ventola
piùpreferibile
elevata.
Con
piante
basse
o in più
presenza
scarsa
vegetazione
fasiinferiore.
vegetative)
disempre
trasmissione
del ventilatore
e/o
numero
di giri di
della
presa
di forza.
Se(prime
si dispone
di piante
èalte
sempre
operarevegetativa
con la marcia
più vegetazione)
ridotta. o con èunbene
regime
di giri della
inferiore.
o conpreferibile
elevata massa
(piena
operare
con lapdp
velocità
della
VERIFICA
SULLA
DELLE
IRRORATRICI
(C) fasi vegetative)
ventola più elevata.
ConFUNZIONALITÀ
piante basse o in presenza
vegetazione (prime
168 di scarsa
VERIFICA
SULLA
FUNZIONALITÀ
DELLE
IRRORATRICI
(C)
preferibile
operare
con la marcia indicati
più ridotta.
o con un regime
di giriun
della
pdp inferiore.
Iè sempre
parametri
operativi
precedentemente
consentono
di fornire
buon
risultato del
uscita dalla ventola, è possibile intervenire sul rapporto di trasmissione del ventilatore
e/o sul numero di giri della presa di forza. Se si dispone di piante alte o con elevata
massa vegetativa (piena vegetazione) è bene operare con la velocità della ventola più
elevata. Con piante basse o in presenza di scarsa vegetazione (prime fasi vegetative)
è sempre preferibile operare con la marcia più ridotta o con un regime di giri della pdp
inferiore.
Verifica sulla funzionalità delle irroratrici
I parametri operativi precedentemente indicati consentono di fornire un buon risultato
del trattamento fitoiatrico solo se la macchina irroratrice impiegata è efficiente in tutti i
suoi componenti. E’ possibile ottenere tale valutazione sottoponendo periodicamente al
controllo funzionale la macchina irroratrice. I controlli che vengono eseguiti dai Centri
Prova sono gestiti dai tecnici CATAC dell’Agenzia 4A con il supporto tecnico-scientifico
della Sezione di Meccanica Agraria dell’Università di Torino.
I principali controlli funzionali riguardano:
Stato di efficienza e precisione del manometro
Funzionalità del sistema di regolazione
Verifica della portata e dello stato di usura degli ugelli
Presenza ed efficienza degli antigoccia.
Avvalendosi di appositi banchi prova i tecnici del Centro Prova provvedono anche ad
indicare agli agricoltori i parametri operativi (es. tipologie di ugelli,, pressioni di esercizio,
volumi di distribuzione) più adeguati per le specifiche realtà aziendali (tipo di coltura,
forma di allevamento, ecc). Le macchine irroratrici, superato il controllo, ricevono un
bollino identificativo che ne certifica l’idoneità all’impiego per un periodo di tre anni. Il
controllo funzionale delle macchine irroratrici in Piemonte è al momento obbligatorio
soltanto per le aziende agricole che aderiscono al PSR o che adottano standard
certificativi volontari (es. Global Gap). Tuttavia è auspicabile che anche le altre aziende
agricole si avvalgano del servizio il quale rappresenta un utile strumento per migliorare
la qualità e l’efficacia della distribuzione dei fitofarmaci alle colture riducendo al tempo
stesso i costi aziendali ed eventuali rischi ambientali derivanti dalla distribuzione degli
agrofarmaci. Ad oggi sono stati controllati nei diversi centri di controllo che operano nel
territorio cuneese circa 1300 irroratrici (10% barre, 90% atomizzatori), corrispondenti a
circa il 15% delle macchine presenti.
169