D:\Documenti di lavoro\Serre\Ampliamento capannone tipo S\Copia

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RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI
1 – RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI:
In osservanza a quanto previsto dalla Legge 1 marzo 1968 n. 168, pubblicata sulla G.U. n. 77 del 23
marzo 1968, che recita:
"Art.1 - Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettronici
devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte";
"Art.2 - I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed
elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a
regola d'arte", tutti gli impianti elettrici dovranno essere realizzati in perfetto accordo con la Legge
sopraccitata. In particolare gli impianti, a secondo del tipo d'uso e destinazione, dovranno essere
conformi alle seguenti norme, con relative varianti, appendici ed errata corrige, se applicabili:
CEI 11-1 9a ed. - Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica.- Norme
generali.
CEI 11-17 - Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. - Linee in
cavo.
CEI 17-13/1 - Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (Quadri
BT).
CEI 64-8 - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente
alternata e 1500 V in corrente continua.
CEI 11-1 - Norme generali per gli impianti elettrici.
CEI 11-8 - Norme generali per gli impianti di messa a terra
CEI 20-19 - Cavi isolati in gomma.
CEI 20-20 - Cavi isolati in PVC.
CEI 20-21- Portata dei cavi elettrici in regime permanente.
CEI 20-40- Guida per l'uso dei cavi in BT.
CEI 34-21 : Apparecchi di illuminazione – Prescrizioni generali e prove;
CEI 34-22 : Apparecchi di illuminazione – Prescrizioni particolari;
CEI 20-36 : Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici;
CEI 31-30 : Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 10:
Classificazione dei luoghi pericolosi;
CEI 31-35 : Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas.
Guida all’applicazione della norma CEI 31-30. Classificazione dei luoghi pericolosi;
CEI EN 60079 – 14 : Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 14:
Impianti elettrici nei luoghi con pericoli di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere);
Oltre ad essere rispondenti alle norme CEI, gli impianti elettrici, dovranno essere eseguiti secondo
quanto previsto dalle seguenti leggi, decreti e circolari ministeriali:
-
Legge n. 46 del 1990 : Norme per la sicurezza degli impianti elettrici.
Decreto – 22 .01.2008 n. 37: Regolamento concernente l’attuazione dell’art. 11-quaterdecies,
comma 13, lettera a) della Legge n. 248 del 02.12.2005 recante riordino delle disposizioni in
materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici.
-
Legge n.186 del 1968: Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature,
macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici.
-
D.P.R. n. 547 del 1955: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
- D.M. del 22/04/92 - Soggetti abilitati alle verifiche in materia di sicurezza degli impianti.
-
D.L. 25/11/96 n. 626 e successive modificazioni : attuazioni direttive CEE 93/68 in materia di
marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione.
2 – CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’IMPIANTO
L’impianto elettrico della serra oggetto dell’appalto è derivata da una cabina elettrica d’utente già
esistente ed avente le seguenti caratteristiche:
Sistema di distribuzione
Corrente di corto circuito su int. generale quadro
Frequenza
Tensione tra fase e fase
Tensione tra fase e neutro, fase e terra
TN - S
infer. a 10 kA
50Hz
400V
230V
2.1 Caduta massima di tensione:
La caduta massima di tensione per ogni circuito, misurata dall’Interruttore di cabina al punto più
lontano, quando sia inserito il carico nominale non dovrà superare il 4% della tensione a vuoto
per tutti i circuiti.
3 – CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI
3.1 Dati generali:
Numero classificazione: P004
Committente: Università degli Studi della Basilicata
Data: 16/09/2008
Struttura: Capannone tipo "S"
Indirizzo: Campus Macchia Romana
Comune: Potenza
Provincia: PZ
Località di riferimento più prossima: Potenza
Altitudine (m): 843
3.2 Parametri di progetto:
Parametro K (grado continuo e primo): 0,25
Parametro K (grado secondo): 0,5
Parametro Kdz (grado continuo e primo): 0,25
Parametro Kdz (grado secondo): 0,5
Parametro K0: 2
Fattore di sicurezza Ka: 1,2
3.3 Ambiente:
Codice A001 - Descrizione: Centrale produzione vapore
Tipo di ambiente: chiuso
Volume libero dell'ambiente (m³): 93,5
Pressione atmosferica (Pa): 92084
Temperatura ambiente (°C): 20
Fattore di efficacia della ventilazione f: 2
Velocità minima dell'aria w all'interno dell'ambiente (m/s): 0,1
Disponibilità della ventilazione: Buona
Tipo di ventilazione: Naturale
Portata d'aria per la ventilazione Qa (m³/s): 0,0135
Numero ricambi d'aria per la ventilazione primaria Ca (1/s): 0,000144385
Portata d'aria per effetto della spinta del vento Qaw (m³/s): 0,0135
Portata d'aria per effetto camino Qat (m³/s): 0
3.3.1 Sostanza infiammabile:
Nome: Metano industriale
Numero: 227
Composizione: CH4
LEL % volume: 4,40
LEL (kg /m³): 0,029359616
UEL % volume: 17,00
Densità relativa all'aria: 0,554
Massa molare (kg/kmol): 16,04
Coefficiente gamma (rapporto calori specifici): 1,31
Massa volumica del liquido (kg/m³): 415
Calore specifico a temperatura ambiente csl (J/(kg/K)): 3454
Coefficiente di diffusione del gas cd (m²/h): 0,074
Calore latente di vaporizzazione clv (J/kg): 5,10E5
Temperatura di ebollizione Tb (°C): -161,4
Temperatura di accensione (°C): 537
Temperatura di infiammabilità (°C): 600
Gruppo delle costruzioni elettriche: IIA
Classe di temperatura: T1
3.3.2 Emissioni strutturali:
Portata complessiva delle emissioni strutturali Qg (kg/s): 0,000000602
Componente: Connessioni a flangia o filettate - Numero: 2 - Sostanza infiammabile: Metano
industriale
Componente: Valvole manuali e automatiche - Numero: 1 - Sostanza infiammabile: Metano
industriale
3.3.3 Sorgente di emissione:
Codice: SE001 Descrizione: Tubazione
Sostanza pericolosa: Metano industriale
Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 2
Grado di emissione: secondo
Modalità di emissione: gas/vapore
Pressione all'interno del sistema di contenimento:
Relativa (bar): 0,5
Area del foro di emissione (mm²): 2,5
Coefficiente di efflusso: 0,8
Temperatura della sostanza (°C): 20
Portata di emissione Qg (kg/s): 0,0004753467
Distanza dal soffitto hs (m): 4
3.3.4 Controllo dell'ambiente:
Sorveglianza del personale
Luogo: costantemente sorvegliato
3.3.5 Zone pericolose (generata dalla SE: SE001 - Tubazione):
Emissione di grado secondo
Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0,08974727
Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0,03564879
Tempo di persistenza t (s): 69,61
Volume Vex (m³): 0,397213
Volume Vz (m³): 0,7944261 (non trascurabile)
Grado della ventilazione: Medio
Direzione dell'emissione: non nota
Tipo di zona: Zona 2
Distanza pericolosa dz (m): 0,46427
Quota a (m): 0,557
Volume zona pericolosa (m³): 0,724343
Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante
Assoluta (Pa): 142084
Nota - Nel caso in cui l'esperienza pratica mettesse in evidenza che, per una determinata zona,
identificata nella presente classificazione come zona 1 o zona 2, la durata complessiva di atmosfera
esplosiva effettivamente presente nell'arco dell'anno risulta superiore a quella prevista dalla guida
CEI 31-35 per il tipo di zona individuato, è opportuno modificare conseguentemente il tipo di tale
zona (in zona 0 o zona 1).
3.4 Ambiente:
Codice A002 - Descrizione: Laboratorio
Tipo di ambiente: chiuso
Volume libero dell'ambiente (m³): 1656
Pressione atmosferica (Pa): 92084
Temperatura ambiente (°C): 20
Fattore di efficacia della ventilazione f: 2
Velocità minima dell'aria w all'interno dell'ambiente (m/s): 0,1
Disponibilità della ventilazione: Buona
Tipo di ventilazione: Naturale
Portata d'aria per la ventilazione Qa (m³/s): 0,0092
Numero ricambi d'aria per la ventilazione primaria Ca (1/s): 0,0000055556
Portata d'aria per effetto della spinta del vento Qaw (m³/s): 0,0092
Portata d'aria per effetto camino Qat (m³/s): 0
3.4.1 Sostanza infiammabile:
Nome: Metano industriale
Numero: 227
Composizione: CH4
LEL % volume: 4,40
LEL (kg /m³): 0,029359616
UEL % volume: 17,00
Densità relativa all'aria: 0,554
Massa molare (kg/kmol): 16,04
Coefficiente gamma (rapporto calori specifici): 1,31
Massa volumica del liquido (kg/m³): 415
Calore specifico a temperatura ambiente csl (J/(kg/K)): 3454
Coefficiente di diffusione del gas cd (m²/h): 0,074
Calore latente di vaporizzazione clv (J/kg): 5,10E5
Temperatura di ebollizione Tb (°C): -161,4
Temperatura di accensione (°C): 537
Temperatura di infiammabilità (°C): 600
Gruppo delle costruzioni elettriche: IIA
Classe di temperatura: T1
3.4.2 Emissioni strutturali:
Portata complessiva delle emissioni strutturali Qg (kg/s): 0,000003675
Componente: Connessioni a flangia o filettate - Numero: 15 - Sostanza infiammabile: Metano
industriale
Componente: Valvole manuali e automatiche - Numero: 6 - Sostanza infiammabile: Metano
industriale
3.4.3 Sorgente di emissione:
Codice: SE001 Descrizione: Tubazione
Sostanza pericolosa: Metano industriale
Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 2
Grado di emissione: secondo
Modalità di emissione: gas/vapore
Pressione all'interno del sistema di contenimento:
Relativa (bar): 0,5
Area del foro di emissione (mm²): 2,5
Coefficiente di efflusso: 0,8
Temperatura della sostanza (°C): 20
Portata di emissione Qg (kg/s): 0,0004753467
Distanza dal soffitto hs (m): 2
3.4.4 Controllo dell'ambiente:
Sorveglianza del personale
Luogo: costantemente sorvegliato
3.4.5 Zone pericolose (generata dalla SE: SE001 - Tubazione):
Emissione di grado secondo
Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0,1724376
Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0,03564879
Tempo di persistenza t (s): 36,23
Volume Vex (m³): 0,2067344
Volume Vz (m³): 0,4134689 (non trascurabile)
Grado della ventilazione: Medio
Direzione dell'emissione: non nota
Tipo di zona: Zona 2
Distanza pericolosa dz (m): 0,24163
Quota a (m): 0,29
Volume zona pericolosa (m³): 0,1021139
Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante
Assoluta (Pa): 142084
Nota - Nel caso in cui l'esperienza pratica mettesse in evidenza che, per una determinata zona,
identificata nella presente classificazione come zona 1 o zona 2, la durata complessiva di atmosfera
esplosiva effettivamente presente nell'arco dell'anno risulta superiore a quella prevista dalla guida
CEI 31-35 per il tipo di zona individuato, è opportuno modificare conseguentemente il tipo di tale
zona (in zona 0 o zona 1).
4 – LINEE E CANALIZZAZIONI PRINCIPALI:
Dalla relazione del paragrafo precedente si evince che le zone pericolose (Zona 2) sono quelle
corrispondenti all’area descritta dal raggio a intorno al punto di emissione.
Dal paragrafo 5.2.3 della norma CEI EN 60079 – 14 si deduce che in zona 2 può essere previsto il
modo di costruzione tipo “n”.
Sempre nella stessa norma, al paragrafo 14.1, sono indicate le prescrizioni aggiuntive per i gradi
protezione delle custodie che dovranno essere IP 54 per quelle contenenti parti nude attive, e IP 44
per quelle contenenti parti isolate.
Per aumentare la sicurezza, e per uniformità di realizzazione, si sceglie di utilizzare il grado di
protezione più alto ovvero IP 54.
Tuttavia il laboratorio in oggetto verrà utilizzato anche per il lavaggio di alcune apparecchiature e
dunque l’impianto elettrico potrà essere raggiunto da getti d’acqua.
Di conseguenza tutto l’impianto, compreso il quadro elettrico dovrà essere a grado di protezione
minimo IP 55.
Le canalizzazioni, di dorsale e di derivazione, saranno costituite da tubo in PVC rigido
autoestinguente comprensive di pezzi speciali (curve, raccordi etc.) e avranno sezione adeguata per
contenere i circuiti previsti.
Le linee di alimentazione esterne sono costituite da cavi tipo FG7R (0,6/1kV) idonee per posa nelle
polifore interrate e internamente le linee di alimentazione e distribuzione sono realizzate con
conduttori non propagante l’incendio tipo N07V-K 0,45/0,7kV e/o di tipo FROR-NPI 0,45/7kV a
Norme CEI 20-22 II.
Tutte le giunzioni o derivazioni devono essere racchiuse in custodie con il grado di protezione
richiesto e realizzate con appositi morsetti.
Tutti i conduttori dovranno essere di colorazione adeguata in modo da distinguere le fasi e il neutro.
La scelta del colore dovrà essere fatta tenendo conto di quanto prescritto dalle norme UNEL,
marrone-grigio-nero per le fasi, blu chiaro per il neutro, giallo-verde per la terra.
5 – IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE:
L’impianto di illuminazione dovrà essere realizzato con plafoniere a grado di protezione richiesto 2
x 36 W con reattore elettronico ed in grado di fornire un illuminamento medio di 300 lux sul
piano di lavoro in accordo con la normative specifica.
Le accensioni saranno ubicate in prossimità degli ingressi così come da piante allegate.
Sono previste anche lampade di emergenza 1 x 18W, a grado di protezione richiesto, disposte in
prossimità delle uscite e del quadro elettrico generale.
6 – IMPIANTO DI FORZA MOTRICE:
L’impianto FM sarà realizzato con prese a spina ad alveoli schermati 10/16 A ad un’altezza da terra
di min. 30 cm o di 140 cm., e da basette attrezzate con prese CEE di tipo interbloccate 230 V 16 A
e 400 V 16 A 3P+N+T. ad un’altezza da terra di 140 cm.
7 – QUADRI ELETTRICI:
Sarà realizzato un quadro elettrico generale a servizio di tutto il laboratorio e ubicato coma da
pianta allegata.
Il quadro conterrà le apparecchiature di sezionamento e di protezione di tutti i circuiti principali e
terminali. Esso sarà realizzato con carpenteria metallica di tipo modulare IP55 e sarà completo di
portella in cristallo.
All' interno delle carpenterie i gradi di protezione non dovranno essere inferiori ad IP2XC . Le
apparecchiature in esse cablate dovranno essere di tipo modulare per barra DIN. Gli interruttori
magnetotermici dovranno presentare un potere di interruzione di servizio non inferiore a 6 kA, con
curva di intervento tipo "C".
Tutti i conduttori flessibili dovranno essere del tipo non propagante l' incendio, siglati e completi di
capicorda a pressione preisolati. Gli interruttori differenziali dovranno essere sensibili alle correnti
unidirezionali (classe di intervento tipo AC).
Le carpenterie dovranno essere dimensionate per dissipare la potenza installata e comunque
presentare una capacità di ampliamento pari ad almeno il 25% dello spazio progettato. Il quadro
dovrà essere fornito completo di targhette identificatrici e di bollettino di accettazione redatto in
conformità alle norme CEI 23/51.
8 – IMPIANTO DI TERRA:
Sarà allacciata alla barra collettrice di terra del quadro di cabina una corda di rame di sez. pari alla
metà di quella di fase e sarà collegata all’altra estremità alla barra collettrice del quadro generale del
laboratorio. A quest’ultima saranno collegati tutti i conduttori di protezione dei vari circuiti con le
sezioni uguali a quelle di fase.
Le connessioni alla barra collettrice del quadro dovranno essere realizzate con appositi terminali a
pressione e opportuna bulloneria.
Ogni conduttore di protezione sarà collegato ad apposito foro (non sono ammessi sovrapposizioni di
due o più conduttori) e avrà apposita targhetta identificatrice.
9 – PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI :
La protezione è attuata con il collegamento di tutte le parti metalliche al conduttore di protezione
(PE) e con l’impiego di idonei interruttori differenziali posti a monte delle parti da proteggere.
Il dispositivo di protezione deve interrompere automaticamente l’alimentazione al circuito o al
componente elettrico in modo che in caso di guasto tra una parte attiva ed una massa o un
conduttore di protezione non possa persistere, per una durata sufficiente a causare un rischio di
effetti fisiologici dannosi in una persona in contatto con parti simultaneamente accessibili, una
tensione di contatto presunta superiore a 50V (CEI 64-8/4 413.1.4.2).
Le protezioni dovranno essere coordinate in modo tale da soddisfare la condizione prescritta dalle
norme CEI 64-8/4 al punto 413.1.4.2.
Ra x Ia = < 50V
ove :
Ra = somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione delle masse, in ohm
Ia = corrente che provoca il funzionamento automatico del dispositivo di protezione (corrente
nominale differenziale se la protezione è con dispositivo differenziale).
10 – MATERIALI DI INSTALLAZIONE:
Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati dovranno essere adatti all’ambiente in cui sono installati
e dovranno avere caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o
dovuti all’umidità alla quale possono essere esposti durante l’esercizio.
Tutti i materiali e gli apparecchi dovranno essere rispondenti alle relative norme CEI e dotati del
marchio IMQ o in alternativa provvisto di un marchio od un attestato rilasciato dagli organismi
competenti per ciascuno degli stati membri della CEE o con dichiarazione del fabbricante stesso.
Tali requisiti dovranno essere indicati, per ciascun componente, nella relazione con tipologia dei
materiali allegata alla dichiarazione di conformità.
11 – VERIFICHE E DOCUMENTAZIONE:
Al termine delle lavorazioni dovranno essere effettuate tutte le prove e verifiche così come riportato
nella norma CEI 64 - 8/6.
Inoltre dovrà essere rilasciata apposita Dichiarazione di Conformità secondo il nuovo modello
riportato nell’allegato II del Decreto n. 37 del 22.01.08.