COMUNE DI SAN DONATO DI NINEA PROGETTOȱESECUTIVOȱ
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COMUNE DI SAN DONATO DI NINEA PROGETTOȱESECUTIVOȱ
ȱ COMUNE DI SAN DONATO DI NINEA PROVINCIA DI COSENZA UFFICIO TECNICO COMUNALE Piazza Pucciani – 87010 San Donato di Ninea (Cs) Tel 0981.63011 FAX 0981.63051 [email protected] REALIZZAZIONE DI UN CENTRO DI RACCOLTA A SUPPORTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI POR CALABRIA FESR 2007/2013 Regione Calabria Linea d’intervento 3.3.2.1 Dipartimento politiche dell’ambiente Committente : AMMINISTRAZIONE COMUNALE di SAN DONATO DI NINEA PROGETTOȱESECUTIVOȱ Elaborato A.01 ȱ RelazioneȱTecnicaȱIllustrativaȱ Progettisti e D.L.: Ing. Giuliana Cascardo Responsabile del Procedimento Geom. Mario De Marco Ing. Carmela Di Cianni 1 Indice Indice............................................................................................................................... ........................2 1. Premessa............................................................................................................................... ........3 2. Inquadramento territoriale e demografico.................................................................................6 3. Scelta della localizzazione del Centro di Raccolta..................................................................9 4. Descrizione dell’opera e degli obiettivi attesi.........................................................................11 4.1 Stato Attuale........................................................................................................................... 12 4.2 Stato futuro............................................................................................................................. 12 4.3 Particolari di costruzione...............................................................................................14 5. Impatto Ambientale....................................................................................................................18 6. Sostenibilità economica e finanziaria......................................................................................19 7. Piano di ripristino........................................................................................................................ 20 8. Area per il conferimento e la messa in riserva dei rifiuti urbani e assimilabili...................20 9. PRESCRIZIONI.......................................................................................................................... 21 2 RELAZIONE TECNICA Realizzazione centro di raccolta a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti urbani del Comune di San Donato di Ninea (Bando por Calabria FESR 2007/2013 Regione Calabria) Dipartimento politiche dell’ambiente 1. Premessa La presente relazione è redatta secondo le linee guida per la realizzazione e la gestione dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall’articolo 183,comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, e succ. mod. e int. I centri di raccolta comunali o intercomunali sono costituiti da aree presidiate e allestite ove si svolge unicamente attività di raccolta, mediante raggruppamento per frazioni omogenee, per il trasporto agli impianti di recupero, trattamento e, per le frazioni non recuperabili, di smaltimento, dei rifiuti urbani e assimilati, conferiti in maniera differenziata rispettivamente dalle utenze domestiche e non domestiche, anche attraverso il gestore del servizio pubblico, nonché dagli altri soggetti tenuti in base alle vigenti normative settoriali al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle utenze domestiche (ad esempio i distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche obbligati al ritiro gratuito ai sensi del D. Lgs. n. 151/2005). I centri di raccolta non prevedono l’installazione di strutture tecnologiche o processi di trattamento; hanno la funzione di integrare i servizi di igiene urbana e possono diventare un punto di raccolta polivalente a disposizione di tutte le utenze presenti nel territorio comunale che producono rifiuti urbani o ad essi assimilati. Un centro di raccolta deve necessariamente prevedere la presenza costante, nei momenti di apertura al pubblico, di operatori che sorveglino il conferimento dei rifiuti e permettano un più agevole e razionale raggruppamento dei materiali prima del loro prelievo e avvio a recupero o a smaltimento. Un centro di raccolta può assumere anche la funzione di vero e proprio “centro servizi”, qualora sia attrezzato anche con strutture dedicate al rapporto di comunicazione tra gestore e cittadini. Nei centri maggiori (indicativamente oltre i 25.000÷30.000 abitanti) e in relazione alla conformazione dell’abitato il centro di raccolta dovrebbe essere organizzato preferibilmente su più sedi ubicate in quartieri distinti, mentre nei centri minori 3 (indicativamente al di sotto dei 1.000 abitanti) può avere valenza sovracomunale, qualora le distanze tra i vari centri abitati lo consentano. Per il comune di San Donato di Ninea, in base ai flussi dei rifiuti stimati dai dati regionali e comunali, come si evince dallo studio di fattibilità, si sceglie di realizzare un centro di raccolta per rifiuti di tipo non pericolosi, dove potranno essere conferite le seguenti tipologie di rifiuti: n. Tipo rifiuti Codice CER 1 imballaggi in carta e cartone 150101 2 imballaggi in plastica 150102 3 imballaggi in legno 150103 4 imballaggi in vetro 150107 5 rifiuti di carta e cartone 200101 6 rifiuti in vetro 200102 7 rifiuti plastici 200139 8 rifiuti metallici 200140 9 ingombranti 200307 10 inerti 170904 11 RAEE 200136 ed in particolare per rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche saranno raccolti le seguenti tipologie: 4 Raggruppament o 1 - Freddo e clima: n. grandi a. apparecchi di refrigerazione; b. frigoriferi; c. congelatori; Altri grandi elettrodomesti utilizzati per d. refrigerazi. conservazione e deposito alimenti; apparecchi per il condizionam come definiti dal e. DM attività produttive 2 gennaio 2003. f. g. h. i. Raggruppamento 2 Altri grandi bianchi: mainframe; asciugatrici; lavastoviglie; minicomputer; stampanti, apparecchi cottura; per la stufe elettriche; piastreriscaldan elettriche; forni a microonde; altri grandi elettrodomesti utilizzati per la cottura e l'ulteriore trasformazione di alimenti; apparecchi elettrici di riscaldamento; radiatori elettrici; k. altri grandi elettrodomestic utilizzati per riscaldare ambienti ed eventualmente letti e divani; m. n. o. p. q. r. s. t. u. v. w. x. y. z. aa Raggruppamento 4 It e Consumer electronics, appar di illuminaz (privati delle sorglum); Ped/altro lavatrici; j. l. Raggruppa mento 3 Tv e Monitor. ventilatori elettrici; altre apparecchiature per la ventilazione e l'estrazione d'aria. personal computer (unità centrale, mouse, schermo e tastiera inclusi), computer portatili (unità centrale, mouse, schermo e tastiera inclusi); notebook; agende elettroniche; stampanti; copiatrici; macchine da scrivere elettriche ed elettroniche; calcolatrici tascabili e da tavolo e altri prodotti e apparecchiature per raccogliere, memorizzare, elaborare, presentare o comunicare informazioni con mezzi elettronici; terminali e sistemi utenti; fax; telex; telefoni; telefoni pubblici a pagamento; telefoni senza filo; telefoni cellulari; segreterietelefonic e altri prodotti o apparecchiature per trasmettere suoni, imm o altre informaz mediante la telecomunicaz; apparecchi radio; apparecchi televisivi; videocamere; videoregistratori; registratori hi-fi; amplificatori audio; strumenti musicali, altriprod o apparecchiat 5 bb per registrare o riprodurre suoni o immagini, inclusi segnali o altre tecnologie per la distribuzione di suoni e immagini diverse dalla telecomunicazione; tutte le categorie non menzionate negli altri raggruppamenti. 2. Inquadramento territoriale e demografico Il territorio di San Donato di Ninea è posto nell'alto bacino del fiume Esaro, nel comprensorio di bonifica montana, si trova per quattro quinti in montagna e, nel rimanente, in zona premontana. L'abitato è circondato uno sperone roccioso alle pendici del Cozzo Pellegrino, la cima più alta nel vasto sistema montuoso della Mula, una diramazione sudoccidentale della catena del Pollino da cui lo separa l'altopiano di Campotenese. La frazione Policastrello infeudata anch'essa quale baronia ai Sanseverino di San Donato, fu comune autonomo, fino alla dominazione francese allorché, per l'impossibilità di reperire uomini idonei al reggimento della cosa pubblica, con decreto 4 maggio 1811 venne aggregata al comune di San Donato. Conta una popolazione di Abitanti 1.407 (01/01/2011 - Istat) e ha una superficie di 82,40 km2 per una densità abitativa di 17,08ab/ km2. L'altitudine varia dai 1987 metri del Cozzo Pellegrino, ai 180 metri sul livello del mare. Confina con Acquaformosa, Altomonte, Grisolia, Lungro, Orsomarso, San Sosti , Verbicaro e si estende per 82,40 Kmq. La frazione Policastrello è posta a circa 6 km da San Donato. dista 13 Km dall’uscita Altomonte dell’Austrada A3, da Cosenza 67 km. Il comune di San Donato di Ninea fa parte della Comunità Montana unione delle Valli, Regione Agraria n.2 “Versante Nord/Est della catenia costiera, infine rientra nel Parco Nazionale del Pollino. La superficie territoriale comunale di kmq 82,40. Dai dati dell’ultimo Censimento Generale dell’Agricoltura (2000) risulta che nel comune di San Donato di Ninea, in totale, vi sono 531 aziende agricole. Le aziende con sola manodopera familiare (461) occupano una superficie di Ha con una S.A.U. 1.111,25, mentre le aziende con manodopera prevalentemente familiare (17) occupano una superficie di Ha con una S.A.U. 49,99. La maggior parte delle aziende ha una superficie aziendale compresa tra 1 ed i 5 ettari. La superficie agricola a 8.165,95 ettari, che risulta essere cosi suddivisa: 6 x S.A.U = 4.261,79 x Boschi = 2.598,60 La S.A.U. risulta così ripartita: permanenti e pascoli Seminativi,Coltivazioni legnose agrarie,Prati Le coltivazioni permanenti sono rappresentate generalmente quasi esclusivamente dalla vite, dall’olivo e da frutteti. Il comune di San Donato di Ninea, con 1575 abitanti, dal 2008 al 2009 emerge una RD in aumento dal 7,40% al 15,02%. Volendo fare una stima dei rifiuti prodotti annualmente dalla popolazione residente (ad oggi con 1407 abitanti) e non, i dati sono i seguenti, 1.407 ab *1,5 = 2.110,5 Kg/g Considerato che 1,5 è l’indicatore medio di rifiuto prodotto indicato nel piano dei rifiuti della Regione Calabria. 2.110,5 Kg/g *365 g = 770.302,5 Kg in un anno – 770,33 t/anno Dal piano regionale dei rifiuti l’indicatore medio della Regione Calabria pari a 1,5 Kg. Ab / g di rifiuto prodotto, la produzione procapite della popolazione risulta pari a 2362,00 kg, in un anno arriviamo ad un totale di 862.312,5 kg, che in tonnellate equivalgono a 862,31. Le dimensioni dell’isola di circa 1250 mq e la dotazione di n. 6 Cassoni sono adeguati al bacino di utenza al fine di garantire lo svuotamento dei cassoni secondo la normativa vigente (la sosta dei rifiuti presso il centro di raccolta non deve essere superiore a tre mesi e comunque non deve essere tale da favorire l’accumulo dei rifiuti al di fuori dei contenitori.) 7 Bacinod’Utenza Foto n°1 bacino d’utenza Comune di San Donato di Ninea Bacinod’Utenza Aread’Intervento Foto n°2 bacino d’utenza e sito d’interesse nel comune di San Donato di Ninea 8 3. Scelta della localizzazione del Centro di Raccolta L’intervento prevede la realizzazione di un centro di raccolta a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti urbani. La stazione ecologica è sostanzialmente uno stoccaggio temporaneo di materiali riutilizzabili, conferiti tramite la raccolta differenziata. All’interno delle stazioni occorre prevedere una serie di interventi che consentano principalmente due cose: 1. facilitare l’accesso e la fruizione degli spazi; 2. lo svolgimento di tutte quelle attività necessarie per raggiungere gli obiettivi della raccolta differenziata. Fermo restando che l’allestimento del centro, avviene nel rispetto del principio fondamentale del rispetto di tutte le norme vigenti in materia di tutela della salute dell'uomo e dell'ambiente, nonché di sicurezza sul lavoro. Le operazioni ivi eseguite non devono creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la fauna e la flora, o inconvenienti da rumori e odori né danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse. Il sito, di proprietà del comune, da PRG comunale a destinazione agricola, ricade in località IERSI, distante 6,5 km dal centro abitato. Ad oggi non è dotato di viabilità adeguata, nè dei servizi primari di urbanizzazione, il comune provvederà a breve, al ripristino della strada di accesso all’isola, sito che tuttavia risulta ottimale per la scelta della localizzazione grazie alla bassa densità demografica, alla prossimità dal centro abitato e con una bassa interferenza sia di traffico che di impatto ambientale. La viabilità sarà consentita sia per autovetture che per i piccoli mezzi degli utenti, oltre che per i mezzi pesanti atti al carico/scarico dei rifiuti. L’area allo stato attuale si presenta poco alberata comunque libera da ogni occupazione ed utilizzo. Pertanto, a seguito di considerazioni di carattere urbanistico, tecnico ed economico, la posizione e conformità ottimale del sito, non impone limitazioni per una efficiente gestione degli spazi del centro di raccolta, intesi come area di raccolta, conferimento, deposito, ecc.ecc. L’area è identificata nel Nuovo Catasto Terreni in Località Iersi al Fg. n° 48 p.lla 18 - del Comune di San Donato di Ninea. 9 Foglio48p.lla18 n. 4 Stralcio Catastale del Comune di San Donato di Ninea Aread’Intervento Foto n. 5 Stralcio CTR del Comune di San Donato di Ninea 10 La documentazione presa in considerazione è la seguente: x Ortofoto Regione Calabria; x elaborati cartografici del Comune di San Donato di Ninea; x Stralcio Catastale della particella di pertinenza. 4. Descrizione dell’opera e degli obiettivi attesi Il progetto mira ad avviare un processo di raccolta differenziata ancora non implementato nel comune di San Donato di Ninea e nel contempo mira ad aumentare la sensibilità e la consapevolezza dei cittadini in merito al problema ecologico, in vista anche del raggiungimento degli obiettivi posti dalla legislazione nazionale in materia (D.lgs 152/2006). L’amministrazione, fortemente intenzionata ad attivare un tipo di raccolta differenziata, si rende conto di quanto sia indispensabile un centro di raccolta a servizio della differenziata. I materiali raccolti sono: inerti, carta e cartone, vetro, multimateriale, ingombranti, rifiuti Raee, legno. Obiettivo fondamentale della realizzazione dell’opera è quello di raggiungere nel più breve tempo possibile gli obiettivi imposti da legge (65 % di Rd su RSU), per motivi, in primis, di salvaguardia ambientale e anche per il forte riscontro economico nella gestione del sistema rifiuti. Oltre a raccogliere il materiale anzidetto per avviarlo al riciclo, l’isola ecologica si pone come momento privilegiato l’informazione e la sensibilizzazione, nonché l’educazione ambientale nei confronti di scuole, gruppi, singoli individui. L’attività promozionale ed educativa, è coordinata dall’Amministrazione Comunale attraverso la distribuzione di materiale educativo ed informativo e la costruzione di eventi di coinvolgimento. Il centro di raccolta deve essere allestito nel rispetto di tutte le norme vigenti in materia di tutela della salute dell'uomo e dell'ambiente, nonché di sicurezza sul lavoro. La realizzare delle Isole Ecologiche finalizzate al raggiungimento dei seguenti obiettivi: x Incrementare la percentuale di raccolta differenziata contribuendo al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Decreto 152/2006; 11 x Sostenere l’organizzazione della raccolta differenziata gestita dalla Amministrazione Comunale e dai cittadini; x Promuovere la cultura della raccolta differenziata, coinvolgendo in prima persona i cittadini; x Creare opportunità lavorative. 4.1 Stato Attuale L’area in esame ricade nel territorio Comunale di San Donato di Ninea, alla Località Iersi. Essa è ubicata in posizione decentrata distante dal centro abitato. Negli anni 90 l’area in esame è stata interessata da un progetto: “la creazione di un’azienda faunisticavenatoria”, con l’obiettivo di ottenere flusso turistico, conservando e rivalutando le caratteristiche paesaggistiche, ed ambientali del territorio interessato. Oggi fa parte del demanio comunale e si presenta poco alberata comunque libera da ogni occupazione ed utilizzo. Priva dei servizi primari di urbanizzazione con una viabilità non adeguata alla struttura, la quale sarà ripristinata in breve tempo da parte dell’amministrazione. 4.2 Stato futuro Il centro di raccolta sarà realizzato come di seguito: x una area con una superficie di circa 800 mq, x una recinzione alta circa 2,00 m; x un varco di ingresso, ubicato in corrispondenza del lato della strada di accesso con ampiezza di circa 6,00 mt. dotato di cancello del tipo scorrevole per l’accesso dei mezzi pesanti per carico cassoni; x un varco di ingresso, ubicato in corrispondenza del lato della strada di accesso con ampiezza di circa 4,00 mt. dotato di cancello del tipo scorrevole per l’accesso dei mezzi della raccolta differenziata x scarico rifiuti; x locale adibito ad ufficio, x zona coperta con tettoia, non tamponata lateralmente, per punto di deposito Raee con una area di circa 30,00 mq; x posa in opera di una vasca di prima pioggia per la raccolta delle acque del piazzale; 12 x posa in opera di Fossa Imhoff, filtro percolatore e subirrigazione per il trattamento delle acque reflue; x piantumazione di piante autoctone; x installazione degli impianti idrici, elettrici, antincendi, trattamento acque piazzale, fognario. Il centro di raccolta sarà dotato di apposita segnaletica sia di tipo orizzontale che verticale così definita: x percorsi (carico/scarico/uscita); x cassoniscarrabili (definizione dei rifiuti di conferimento nei rispettivi container); x sulle aree di deposito dove verranno applicate specifiche targhe descrittive del rifiuto da conferire. Ogni cartello dovrà riportare, per ciascun contenitore/piazzola, una chiara descrizione della tipologia di rifiuto ammessa, integrata da un elenco di oggetti e materiali di uso comune riconducibili alla specifica tipologia nonché da disegni e schemi. I materiali raccolti sono: 1. carta e cartone; 2. vetro; 3. rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche; 4. multimateriale; 5. ingombranti; 6. inerti; 7. legno; Per quanto riguarda le diverse apparecchiature, il centro, nella sua configurazione finale, sarà dotato di: - apposite attrezzature per la movimentazione, il carico e scarico dei rifiuti; - n° 6 scarrabili di volumetria variabile tra i 18 e i 30 mc per il contenimento di carta, le varie tipologie di ingombranti, multimateriale, vetro, inerti, legno; L’articolazione delle varie zone è studiata in modo da lasciare sufficiente spazio di manovra per i veicoli conferenti e per i veicoli per il trasporto a distanza del materiale trattato verso gli impianti di recupero, e sono così definite: 1. la zona di ubicazione dei container scarrabili: sono previsti n°6 container alcuni scoperti altri con copertura idraulica e altri a tenuta stagna funzionali allo stoccaggio della carta e cartone, degli ingombranti, del multimateriale, del vetro, del ferro, del legno e degli inerti; 13 2. la zona di deposito di rifiuti RAEE; 3. zona ufficio; 4. zone parcheggi. L’intera area sarà recintata con una rete di altezza non inferiore a 2,00 m per evitare possibili intrusioni da parte di animali o persone, si potrà accedere all’isola per mezzo di cancelli carrabili scorrevoli. Saranno piantumate siepi sempreverdi di altezza pari a ml. 2.00, di facile gestione per mitigare l’impatto visivo dell’impianto e costituire un’idonea barriera frangivento lungo tutto il perimetro dell’ambito di intervento. L’area sarà dotata di rete elettrica per soddisfare le esigenze delle apparecchiature e/o attrezzature e delle necessità per l’illuminazione interna ai vari ambienti di lavoro ed agli uffici e dell’impianto di illuminazione esterna con n° 2 punti luce. Il centro verrà dotato di impianto antincendio con n°2 estintori da 9 kg idonei ad aree esterne come da normativa vigente. 4.3 Particolari di costruzione Zona di carico e movimentazione rifiuti: realizzazione di pavimentazione a quota 0,00 m impermeabilizzata in conglomerato bituminoso, dove saranno collocati i cassoni scarrabili e i cassonetti per il deposito dei rifiuti, le pendenze del piazzale saranno adeguate ( pendenza massima stimata 0,5%) al fine di convogliare le acque di dilavamento del piazzale negli appositi pozzetti di raccolta convoglianti alla vasca di trattamento di prima pioggia. In particolare l’area di sosta dei cassoni sarà a struttura rinforzata in cls armato, con rete elettrosaldata a maglia quadra 20x20 ĭ8.; Piattaforma sopraelevata: al di sotto della fondazione sarà effettuato uno scavo, oltre quello già previsto, di larghezza pari a 2,50 m, riempito con uno strato drenante di pietrame di grossa pezzatura ben costipato. La piattaforma sopraelevata sarà così composta: muratura di contenimento in c.a. accessibile a mezzo stradina laterale il tutto chiuso da apposito cancello. AREA Stoccaggio RAEE: la realizzazione di una piattaforma in c.a. con copertura metallica in ferro zincato locale prefabbricato di· larghezza di ml. 2,50 e di lunghezza di ml 12,00, occupa una superficie complessiva di mq 30,00, altezza massima di ml. 3,30 dal piano di calpestio, per un volume complessivo di mc. 90,00. La struttura realizzata in scatolari RHS_100x100x5x10, con orditura leggera e copertura in lamiera grecata del 14 peso di 7 kg/Mq, poggiante su un massetto di calcestruzzo con rete elettrosaldata a doppio foglio del tipo fi 8 e maglia 20x20. All’interno della struttura verranno posizionati dei pannelli divisori amovibili, per l’allocazione delle diverse tipologie RAEE, in particolare i box laterali, con superficie maggiore, saranno destinati, per una migliore gestione del deposito dei rifiuti ai gruppi: Raggruppamento 1 - Freddo e clima: Raggruppamento 2 - Altri grandi bianchi: I setti centrali della tettoia saranno destinati ai RAEE di dimensioni più modeste quali: Raggruppamento 3 - Tv e Monitor. Raggruppamento 4 - It e Consumer electronics, apparecchi di illuminazione (privati delle sorgenti luminose); Ped e altro. Il tetto presenta inclinazione orientata a SUD in previsione dell’installazione di tetto fotovoltaico. Pavimentazioni: il piazzale è impermeabilizzato con sottofondo di stabilizzato per 147,00 mq sotto cassoni, la restante parte del piazzale non impermeabilizzata è pavimentata con misto granulare stabilizzato. La pendenza del piazzale suddiviso in zone di convogliamento acque è pari a 0,05%. Locale Ufficio/Guardiania/: Struttura di base di tipo portante, in profili di acciaio zincato collegati a mezzo saldatura. Pavimento in legno idrofugo auto estinguente dello spessore di 20 mm, posato su struttura di base con fissaggio meccanico sostenuto da lamiere grecate e finitura in PVC omogeneo. Pareti laterali costituite da pannelli monolitici sandwich in acciaio preverniciato con interposto poliuretano espanso dello spessore di 50,00 mm, coefficiente di trasmissione termica K=0,44 kcal/mq. Copertura gronda perimetrale in acciaio zincato predisposta per ricevere lamiere tetto piegate a colmo tipo EGB/401 - Controsoffitto in doghe preverniciate con coibente minerale. Serramenti in alluminio anodizzato colore naturale, portafinestra a battente da cm. 105 x 205 con pannello e vetro vis-7,00 mm superiore, finestra a sporgere 105,00 x 110 con vetro vis 7,00 mm - Serramenti in alluminio di tipo pesante. Impianto elettrico con tubi a vista, differenziale magnetotermico generale da 16A, punto luce interno a plafoniera (neon da 36w) presa monofase a parete da 16A, cassetta di alimentazione e presa di terra esterni. Tutto l'impianto a norma CEI, materiali marchiati IMQ, installazione secondo L. 46/90. Colore bianco. 15 Impianto idrosanitario realizzato con tubazioni di alimentazione e distribuzione acqua calda e fredda del tipo a vista. Scarichi di tipo i PVC raccordati fra loro in una o più uscite. Sanitari, sifoni e cassette di scarico in PVC. Acqua riscaldata con boiler elettrici, di accumulo o rapidi, a richiesta con caldaie a gas. La predisposizione degli impianti, i quali saranno usufruibili a seguito del completamento delle opere di urbanizzazione, saranno i seguenti: Impianto di illuminazione: L’area sarà illuminata da n° 3 pali di altezza ml. 6 - 8, muniti di corpo illuminante al led e collegati, mediate impianto elettrico interrato, alla rete elettrica. Impianto rete idrica: l’area sarà dotata di acqua potabile derivante dalla rete idrica comunale. Gestione delle acque meteoriche: Vasca di prima pioggia E’ prevista la realizzazione di una rete di collegamento delle acque bianche dei piazzali con apposita vasca di prima pioggia per la separazione del materiale grossolano. L’inquinamento associato alle acque di scorrimento superficiale è una delle principali cause di alterazione della qualità dei corpi ricettori. Le acque meteoriche dilavano un miscuglio eterogeneo di sostanze disciolte, colloidali e sospese. Una parte significante del carico inquinante delle acque di pioggia deriva dal dilavamento atmosferico di inquinanti di origine naturale e antropica. In prevalenza, il carico inquinante di origine atmosferica riguarda i composti disciolti (metalli, cloruri, sodio). La troposfera inoltre contiene aerosol, polveri e gas inquinanti come CO, SO2, NOx, e idrocarburi volatili provenienti da immissioni industriali e veicolari e da processi di combustione incompleti. Successivamente l’acqua entra in contatto con le superfici, dalle quali rimuove una parte del materiale accumulato durante i periodi asciutti. Tale materiale deriva dalla deposizione atmosferica nei periodi secchi, dal traffico veicolare (derivati di combustione dei carburanti, usura dei pneumatici, parti meccaniche e impianto frenante dei veicoli, corrosione della carrozzeria, etc.), da rifiuti in prevalenza organici, dalla vegetazione, dall’erosione del suolo ed alla corrosione delle superfici. A causa delle interazioni tra precipitazione, atmosfera e superfici dilavate, particolare rilevanza ambientale assumono dunque le cosiddette acque di prima pioggia: esse sono costituite dal volume d’acqua meteorica di scorrimento defluito durante la prima parte della precipitazione. Tale frazione di pioggia è caratterizzata da elevate concentrazioni di sostanze inquinanti e richiedono particolari procedure di smaltimento. 16 L’art. 39 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 n° 152 e del Decreto Legislativo n ° 258 del 2000 riguardante le acque meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne afferma che vanno disciplinate “ai fini della prevenzione dai rischi idraulici ed ambientali”, rimandando alle regioni l’autorità in materia. Si definiscono “acque di prima pioggia” quelle corrispondenti per ogni evento meteorico ad una precipitazione di 5mm uniformemente distribuita sull’intera superficie scolante servita dalla rete di drenaggio. Ai fini del calcolo delle portate, tale precipitazione deve considerarsi avvenire per una durata di 15 minuti e indica un coefficiente di afflusso alla rete pari a 1 per le superfici lastricate o impermeabilizzate e pari a 0,3 per quelle permeabili. Devono considerarsi acque di prima pioggia risultanti da eventi meteorici che si succedono a distanza l’uno dall’altro non inferiore a 48 ore e provenienti da superfici scolanti di estensione superiore a 2000 m2. La necessità di avviare al trattamento le acque di prima pioggia richiede la predisposizione di opportuni volumi di immagazzinamento, vasche di prima pioggia, che consentano di immagazzinare tali acque onde rispettare le ridotte portate che caratterizzano normalmente gli impianti di depurazione. Impianto di trattamento acque di prima pioggia in polietilene lineare totalmente riciclabile Funzionamento: x le acque piovane provenienti dal piazzale, attraversano un pozzetto scolmatore e vengono convogliate in una vasca di accumulo dimensionata in modo tale da contenere le acque di prima pioggia o di lavaggio e garantire un tempo minimo di permanenza al suo interno utile a far sedimentare eventuali corpi pesanti presenti nel refluo; x qualora l’evento meteorico si protraesse o qualora l’acqua piovana continuasse a defluire sino al totale riempimento della vasca di accumulo, significherebbe che l’acqua in eccesso non è più da considerarsi inquinata e dannosa e può quindi essere scaricata in ambiente esterno; x lo scolmatore posto a monte dell’impianto ha la funzione di by-passare l’eccesso di acqua cortocircuitando il flusso idrico nel pozzetto finale; x a valle della vasca di accumulo, preceduto da un pozzetto d’ispezione, va a inserirsi un gruppo con funzione di ritenuta di olii e grassi, composto da un deoleatore (che cattura la maggior parte delle particelle oleose presenti nelle acque trattate) e da un 17 filtro a coalescenza dotato di corpi capaci di assorbire le eventuali tracce di olio sfuggite dal deoleatore; x l’acqua, così chiarificata, transitando dal pozzetto finale, potrà essere rilasciata in ambiente esterno. Le sostanze oleose ed i grassi separati vengono allontanati in collegamento con l’esterno dove si provvederà a sistemare un fusto di accumulo a svuotamento periodico per lo smaltimento presso centro autorizzato. I fanghi separati per differenza di peso specifico, devono venire prelevati saltuariamente dal fondo o dalle apposite botole ed avviati a smaltimento. Installazione di fossa Imhoff: La zona di ubicazione dell’isola ecologica sprovvista di rete fognaria pertanto sarà necessario trattare le acque reflue provenienti dallo scarico dei servizi igienici mediante l’installazione di una fossa Imhoff, dimensionata per 2 a.e. (si rimanda a relazione specialistica). Le acque di rifiuto grezze vengono sottoposte a pretrattamenti di natura meccanica per l’eliminazione di materiale che, per le sue dimensioni e le sue caratteristiche, determinerebbe difficoltà nel corretto espletamento delle successive fasi di depurazione. In uno scarico civile il 60-70% dei solidi sospesi risultano sedimentabili, dunque possono essere rimossi attraverso trattamenti primari di decantazione. Questo tipo di trattamenti consente anche una contestuale rimozione del 25-30% del contenuto organico inteso come BOD5. Le vasche Imhoff sono costituite da due scomparti sovrapposti e idraulicamente comunicanti. Nel comparto superiore i solidi sedimentabili raggiungono per gravità il fondo del sedimentatore, che ha una opportuna inclinazione per consentire il passaggio dei fanghi nel comparto inferiore dove avviene la digestione; questo tipo di impianto sfrutta l’azione combinata di un trattamento meccanico di sedimentazione e di un trattamento biologico di digestione anaerobica fredda. Sarà installato per il trattamento secondario un filtro percolatore e una subirrigazione. 5. Impatto Ambientale Per la funzione che la struttura è chiamata a svolgere (stoccaggio temporaneo) per le caratteristiche dei rifiuti stoccati, per gli accorgimenti tecnici e per le modalità di gestione adottati, l'isola ecologica non comporta alcuna emissione da parte dei rifiuti, né di polveri, né di gas, né di liquami, né di odori. 18 Anche i rumori, legati sostanzialmente al traffico veicolare connesso al conferimento/prelevamento dei rifiuti, sono estremamente contenuti e comunque confinati all'interno della struttura (grazie anche alle barriere di "verde" previste lungo il perimetro della struttura). Le emissioni costituite dai gas di scarico prodotti dai veicoli che accedono alla struttura sono, infine, da prevedere nell'ordine di quelle relative ad un'area a bassa densità di traffico e non comportano inconvenienti apprezzabili né alla struttura né alle aree circostanti. Particolare attenzione si è avuta nella scelta dei materiali di esecuzione, in modo da non alterare le caratteristiche ambientali del sito, inoltre saranno utilizzate strutture facilmente amovibili per un eventuale piano di ripristino dell’area. 6. Sostenibilità economica e finanziaria Il Comune di San Donato di Ninea gestisce il servizio per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Per migliorare ulteriormente il servizio di gestione dei rifiuti è importante la realizzazione dell’isola ecologica, fondamentale come punto di deposito temporaneo, sia dei rifiuti provenienti dal sistema porta a porta, che per quelli depositati direttamente dal cittadino. Un’azione del genere comporta un abbattimento dei costi non solo in termini di riduzione del trasporto rifiuti, che può essere effettuato limitatamente ai centri di stoccaggio solo a cassoni pieni, ma soprattutto un maggiore abbattimento delle quantità dei rifiuti smaltiti in discarica, e quindi anche un abbattimento dei costi di smaltimento. Tali benefici in termini monetari possono essere utilizzati per migliorare la gestione del centro di raccolta e di tutto il ciclo di gestione dei rifiuti. La creazione dell’isola ecologica eviterà, inoltre, la presenza di depositi di rifiuti, in particolare di ingombranti, in prossimità di cassonetti o lungo le strade del comprensorio, ciò significa un minor dispendio economico nella fase di pulizia delle strade. Considerata la continua ascesa dei costi di trattamento e smaltimento dei rifiuti, le uniche strade percorribili al fine di contenerne le ricadute sui cittadini sono: 1° - Indurre i cittadini a produrre meno rifiuti mediante adeguate campagne informative tese ad incentivare l’acquisto dei cosiddetti prodotti ecologici e a disincentivare l’acquisto dei prodotti usa e getta o con imballaggi eccessivi; 2° - Responsabilizzare i cittadini sulla gestione dei rifiuti da loro stessi prodotti mediante la domiciliarizzazione dei servizi di raccolta e la creazione di circuiti di raccolta “dedicati” che 19 permettano la massima intercettazione delle frazioni dei rifiuti riciclabili e/o recuperabili. La differenziazione dei rifiuti, in particolare plastica, carta, ingombranti, vetro e barattolame, consente di ridurre il costo di smaltimento presso gli impianti di smaltimento dei rifiuti indifferenziati. In termini di risparmio energetico, al fine di limitare le spese di illuminazione saranno installati all’interno dell’isola (sia nei locali e che nell’area esterna) lampade al led. L’inclinazione della falda della tettoia RAEE è progetta per garantire un’esposizione a sud - sud ovest al fine di predisporre in futuro un impianto fotovoltaico architettonicamente integrato, di tipo greadconnected, anche per il prefabbricato adibito ad ufficio è possibile prevedere l’installazione di un impianto fotovoltaico non integrato dato che l’inclinazione della falda è prevista a sud di 30°. 7. Piano di ripristino Il progetto prevede la realizzazione di strutture prefabbricate facilmente amovibili e comunque, vista la dimensione modesta, potranno essere demolite con relativo ripristino dello stato antecedente l’intervento, con modeste risorse economiche. 8. Area per il conferimento e la messa in riserva dei rifiuti urbani e assimilabili La gestione degli impianti prevede che gli utenti effettuino il conferimento dei rifiuti urbani e assimilabili direttamente nel cassone scarrabile dedicato, seguendo le indicazioni dell’operatore che presidia l’ecocentro. Una volta che i cassoni saranno pieni, appositi automezzi dotati di attrezzatura scarrabile, preleveranno i container ed effettueranno il trasporto degli stessi presso impianti esterni dove verranno effettuate le successive operazioni di recupero e/o smaltimento. Non è prevista la realizzazione della pesa, pertanto i dati inerenti alle quantità dei rifiuti conferiti saranno annotati sul registro di carico e scarico in termini volumetrici. Complessivamente, l’ecocentro avrà una estensione di circa 800 m2. Nell’area di messa in riserva saranno posizionati n. 6 container scarrabili, delle seguenti dimensioni: Volume dai 18,00 ai 30,00 mc 20 I cassoni scarrabili, una volta riempiti, vengono trasportati agli impianti di recupero esterni e sostituiti con cassoni vuoti. Ciascun cassone servirà per la messa in riserva di alcune particolari tipologie di rifiuti, al fine di facilitare le operazioni di conferimento da parte degli utenti, su ciascun cassone sarà attaccato un cartello su cui sarà riportata una chiara descrizione della tipologia di rifiuto ammessa, integrata da un elenco di oggetti e materiali di uso comune riconducibili alla specifica tipologia. La durata del deposito di ciascuna frazione merceologica conferita al centro di raccolta non deve essere superiore a tre mesi. Ciò comporterà in caso di conferimenti continuati, un avvio all’impianto successivo di ogni singola frazione, pericolosa o non, almeno una volta ogni 3 mesi. E’ importante comunque valutare correttamente tempi e modi di deposito delle singole frazioni per consentire comunque un deposito corretto di quelle frazioni particolari, quali, ad esempio, sfalci del verde, legno, polistirolo, carta, cartone che nell’arco dei tre mesi possono deperire dando origine a azioni moleste. In caso di raccolta della frazione organica umida, la stessa deve essere avviata agli impianti di recupero entro 72 ore, al fine di prevenire la formazione di emissioni odorigene. 9. PRESCRIZIONI Il lavoro di progettazione del centro di raccolta è stato realizzato in sinergia con l’Amministrazione Comunale, la cui necessità e volontà principale è stata quella di realizzare un muro di contenimento perfettamente funzionale per facilitare e ottimizzare le operazioni di carico e scarico dei rifiuti differenziati. Tuttavia la realizzazione della piazzola rialzata assorbe parte delle risorse finanziare a discapito di altre opere, che seppur strettamente necessarie da normativa vigente, non possono essere inserite in progetto per mancanza della disponibilità finanziaria. Pertanto vista la carenza delle risorse necessarie a rendere il centro perfettamente funzionale e adeguato agli standard richiesti da normativa vigente, l’Amministrazione ha deciso che l’esecuzione delle seguenti lavorazioni potrà essere effettuata o dal Comune stesso o inserita come lavorazioni migliorative in sede di gara a mezzo di procedura migliorativa : 21 1. Fornitura e messa a dimora di arbusti autoctoni da vivaio necessari alla realizzazione della barriera frangivento dell’area; 2. Pali necessari all’illuminazione esterna; 3. Massetto sotto cassoni spessore 0,20 cm con doppio foglio di rete 20x20 fi 8. Si specifica che senza la realizzazione di tali opere il centro di raccolta non potrà entrare in funzione. San Donato di Ninea, lì 13/07/2015 I Progettisti (Ing. Giuliana Cascardo) (Ing. Carmela Di Cianni) 22