COMUNE DI SAN DONATO DI NINEA PROGETTOȱESECUTIVOȱ

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COMUNE DI SAN DONATO DI NINEA PROGETTOȱESECUTIVOȱ
ȱ
COMUNE DI SAN DONATO DI NINEA
PROVINCIA DI COSENZA
UFFICIO TECNICO COMUNALE
Piazza Pucciani – 87010 San Donato di Ninea (Cs)
Tel 0981.63011 FAX 0981.63051
[email protected]
REALIZZAZIONE DI UN CENTRO DI RACCOLTA
A SUPPORTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
DEI RIFIUTI URBANI
POR CALABRIA FESR 2007/2013
Regione Calabria
Linea d’intervento 3.3.2.1
Dipartimento politiche dell’ambiente
Committente :
AMMINISTRAZIONE COMUNALE di SAN DONATO DI NINEA
PROGETTOȱESECUTIVOȱ
Elaborato A.01
ȱ
RelazioneȱTecnicaȱIllustrativaȱ
Progettisti e D.L.:
Ing. Giuliana Cascardo
Responsabile del
Procedimento
Geom. Mario De Marco
Ing. Carmela Di Cianni
1
Indice
Indice............................................................................................................................... ........................2
1. Premessa............................................................................................................................... ........3
2. Inquadramento territoriale e demografico.................................................................................6
3. Scelta della localizzazione del Centro di Raccolta..................................................................9
4. Descrizione dell’opera e degli obiettivi attesi.........................................................................11
4.1 Stato Attuale........................................................................................................................... 12
4.2 Stato futuro............................................................................................................................. 12
4.3
Particolari di costruzione...............................................................................................14
5. Impatto Ambientale....................................................................................................................18
6. Sostenibilità economica e finanziaria......................................................................................19
7. Piano di ripristino........................................................................................................................ 20
8. Area per il conferimento e la messa in riserva dei rifiuti urbani e assimilabili...................20
9. PRESCRIZIONI.......................................................................................................................... 21
2
RELAZIONE TECNICA
Realizzazione centro di raccolta a supporto della raccolta differenziata dei
rifiuti urbani del
Comune di San Donato di Ninea
(Bando por Calabria FESR 2007/2013 Regione Calabria)
Dipartimento politiche dell’ambiente
1. Premessa
La presente relazione è redatta secondo le linee guida per la realizzazione e la
gestione dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come
previsto dall’articolo 183,comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3 aprile 2006,
n.152, e succ. mod. e int.
I centri di raccolta comunali o intercomunali sono costituiti da aree presidiate e
allestite ove si svolge unicamente attività di raccolta, mediante raggruppamento per
frazioni omogenee, per il trasporto agli impianti di recupero, trattamento e, per le
frazioni non recuperabili, di smaltimento, dei rifiuti urbani e assimilati, conferiti in
maniera differenziata rispettivamente dalle utenze domestiche e non domestiche,
anche attraverso il gestore del servizio pubblico, nonché dagli altri soggetti tenuti in
base alle vigenti normative settoriali al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle
utenze domestiche (ad esempio i distributori di apparecchiature elettriche ed
elettroniche obbligati al ritiro gratuito ai sensi del D. Lgs. n. 151/2005).
I centri di raccolta non prevedono l’installazione di strutture tecnologiche o processi
di trattamento; hanno la funzione di integrare i servizi di igiene urbana e possono
diventare un punto di raccolta polivalente a disposizione di tutte le utenze presenti
nel territorio comunale che producono rifiuti urbani o ad essi assimilati.
Un centro di raccolta deve necessariamente prevedere la presenza costante, nei
momenti di apertura al pubblico, di operatori che sorveglino il conferimento dei rifiuti
e permettano un più agevole e razionale raggruppamento dei materiali prima del loro
prelievo e avvio a recupero o a smaltimento. Un centro di raccolta può assumere
anche la funzione di vero e proprio “centro servizi”, qualora sia attrezzato anche con
strutture dedicate al rapporto di comunicazione tra gestore e cittadini.
Nei centri maggiori (indicativamente oltre i 25.000÷30.000 abitanti) e in relazione alla
conformazione dell’abitato il centro di raccolta dovrebbe essere organizzato
preferibilmente su più sedi ubicate in quartieri distinti, mentre nei centri minori
3
(indicativamente al di sotto dei 1.000 abitanti) può avere valenza sovracomunale,
qualora le distanze tra i vari centri abitati lo consentano.
Per il comune di San Donato di Ninea, in base ai flussi dei rifiuti stimati dai dati
regionali e comunali, come si evince dallo studio di fattibilità, si sceglie di realizzare
un centro di raccolta per rifiuti di tipo non pericolosi, dove potranno essere conferite
le seguenti tipologie di rifiuti:
n.
Tipo rifiuti
Codice CER
1
imballaggi in carta e cartone
150101
2
imballaggi in plastica
150102
3
imballaggi in legno
150103
4
imballaggi in vetro
150107
5
rifiuti di carta e cartone
200101
6
rifiuti in vetro
200102
7
rifiuti plastici
200139
8
rifiuti metallici
200140
9
ingombranti
200307
10
inerti
170904
11
RAEE
200136
ed in particolare per rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche saranno
raccolti le seguenti tipologie:
4
Raggruppament
o 1 - Freddo e
clima:
n.
grandi
a. apparecchi
di
refrigerazione;
b. frigoriferi;
c. congelatori;
Altri
grandi
elettrodomesti
utilizzati
per
d. refrigerazi.
conservazione e
deposito
alimenti;
apparecchi per il
condizionam
come definiti dal
e.
DM
attività
produttive
2
gennaio 2003.
f.
g.
h.
i.
Raggruppamento 2 Altri grandi bianchi:
mainframe;
asciugatrici;
lavastoviglie;
minicomputer;
stampanti,
apparecchi
cottura;
per
la
stufe elettriche;
piastreriscaldan
elettriche;
forni a microonde;
altri
grandi
elettrodomesti
utilizzati per la cottura
e
l'ulteriore
trasformazione
di
alimenti;
apparecchi elettrici di
riscaldamento;
radiatori elettrici;
k.
altri
grandi
elettrodomestic
utilizzati
per
riscaldare
ambienti
ed
eventualmente
letti e divani;
m.
n.
o.
p.
q.
r.
s.
t.
u.
v.
w.
x.
y.
z.
aa
Raggruppamento 4
It e Consumer electronics,
appar di illuminaz (privati
delle sorglum); Ped/altro
lavatrici;
j.
l.
Raggruppa
mento 3 Tv e
Monitor.
ventilatori elettrici;
altre apparecchiature
per la ventilazione e
l'estrazione d'aria.
personal computer (unità
centrale, mouse, schermo
e tastiera inclusi),
computer portatili (unità
centrale, mouse, schermo
e tastiera inclusi);
notebook;
agende elettroniche;
stampanti;
copiatrici;
macchine da scrivere
elettriche ed elettroniche;
calcolatrici tascabili e da
tavolo e altri prodotti e
apparecchiature
per
raccogliere, memorizzare,
elaborare, presentare o
comunicare informazioni
con mezzi elettronici;
terminali e sistemi utenti;
fax;
telex;
telefoni;
telefoni
pubblici
a
pagamento;
telefoni senza filo;
telefoni cellulari;
segreterietelefonic e altri
prodotti o apparecchiature
per trasmettere suoni,
imm o altre informaz
mediante
la
telecomunicaz;
apparecchi radio;
apparecchi televisivi;
videocamere;
videoregistratori;
registratori hi-fi;
amplificatori audio;
strumenti musicali,
altriprod o apparecchiat
5
bb
per registrare o riprodurre
suoni o immagini, inclusi
segnali o altre tecnologie
per la distribuzione di
suoni e immagini diverse
dalla telecomunicazione;
tutte le categorie non
menzionate negli altri
raggruppamenti.
2. Inquadramento territoriale e demografico
Il territorio di San Donato di Ninea è posto nell'alto bacino del fiume Esaro, nel
comprensorio di bonifica montana, si trova per quattro quinti in montagna e, nel rimanente,
in zona premontana. L'abitato è circondato uno sperone roccioso alle pendici del Cozzo
Pellegrino, la cima più alta nel vasto sistema montuoso della Mula, una diramazione
sudoccidentale della catena del Pollino da cui lo separa l'altopiano di Campotenese. La
frazione Policastrello infeudata anch'essa quale baronia ai Sanseverino di San Donato, fu
comune autonomo, fino alla dominazione francese allorché, per l'impossibilità di reperire
uomini idonei al reggimento della cosa pubblica, con decreto 4 maggio 1811 venne
aggregata al comune di San Donato.
Conta una popolazione di Abitanti 1.407 (01/01/2011 - Istat) e ha una superficie di 82,40
km2 per una densità abitativa di 17,08ab/ km2. L'altitudine varia dai 1987 metri del Cozzo
Pellegrino, ai 180 metri sul livello del mare. Confina con Acquaformosa, Altomonte,
Grisolia, Lungro, Orsomarso, San Sosti , Verbicaro e si estende per 82,40 Kmq. La
frazione Policastrello è posta a circa 6 km da San Donato. dista 13 Km dall’uscita
Altomonte dell’Austrada A3, da Cosenza 67 km.
Il comune di San Donato di Ninea fa parte della Comunità Montana unione delle Valli,
Regione Agraria n.2 “Versante Nord/Est della catenia costiera, infine rientra nel Parco
Nazionale del Pollino.
La superficie territoriale comunale di kmq 82,40.
Dai dati dell’ultimo Censimento Generale dell’Agricoltura (2000) risulta che nel comune di
San Donato di Ninea, in totale, vi sono 531 aziende agricole. Le aziende con sola
manodopera familiare (461) occupano una superficie di Ha con una S.A.U. 1.111,25,
mentre le aziende con manodopera prevalentemente familiare (17) occupano una
superficie di Ha con una S.A.U. 49,99. La maggior parte delle aziende ha una superficie
aziendale compresa tra 1 ed i 5 ettari.
La superficie agricola a 8.165,95 ettari, che risulta essere cosi suddivisa:
6
x S.A.U = 4.261,79
x Boschi = 2.598,60
La S.A.U. risulta così ripartita:
permanenti e pascoli
Seminativi,Coltivazioni legnose agrarie,Prati
Le coltivazioni permanenti sono rappresentate generalmente quasi esclusivamente dalla
vite, dall’olivo e da frutteti.
Il comune di San Donato di Ninea, con 1575 abitanti, dal 2008 al 2009 emerge una RD in
aumento dal 7,40% al 15,02%.
Volendo fare una stima dei rifiuti prodotti annualmente dalla popolazione residente (ad
oggi con 1407 abitanti) e non, i dati sono i seguenti,
1.407 ab *1,5 = 2.110,5 Kg/g
Considerato che 1,5 è l’indicatore medio di rifiuto prodotto indicato nel piano dei rifiuti della
Regione Calabria.
2.110,5 Kg/g *365 g = 770.302,5 Kg in un anno – 770,33 t/anno
Dal piano regionale dei rifiuti l’indicatore medio della Regione Calabria pari a 1,5 Kg. Ab /
g di rifiuto prodotto, la produzione procapite della popolazione risulta pari a 2362,00 kg, in
un anno arriviamo ad un totale di 862.312,5 kg, che in tonnellate equivalgono a 862,31. Le
dimensioni dell’isola di circa 1250 mq e la dotazione di n. 6 Cassoni sono adeguati al
bacino di utenza al fine di garantire lo svuotamento dei cassoni secondo la normativa
vigente (la sosta dei rifiuti presso il centro di raccolta non deve essere superiore a tre mesi
e comunque non deve essere tale da favorire l’accumulo dei rifiuti al di fuori dei
contenitori.)
7
Bacinod’Utenza
Foto n°1 bacino d’utenza Comune di San Donato di Ninea
Bacinod’Utenza
Aread’Intervento
Foto n°2 bacino d’utenza e sito d’interesse nel comune di San Donato di Ninea
8
3. Scelta della localizzazione del Centro di Raccolta
L’intervento prevede la realizzazione di un centro di raccolta a supporto della raccolta
differenziata dei rifiuti urbani. La stazione ecologica è sostanzialmente uno stoccaggio
temporaneo di materiali riutilizzabili, conferiti tramite la raccolta differenziata.
All’interno delle stazioni occorre prevedere una serie di interventi che consentano
principalmente due cose:
1. facilitare l’accesso e la fruizione degli spazi;
2. lo svolgimento di tutte quelle attività necessarie per raggiungere gli obiettivi della
raccolta differenziata.
Fermo restando che l’allestimento del centro, avviene nel rispetto del principio
fondamentale del rispetto di tutte le norme vigenti in materia di tutela della salute
dell'uomo e dell'ambiente, nonché di sicurezza sul lavoro. Le operazioni ivi eseguite non
devono creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la fauna e la flora, o inconvenienti da
rumori e odori né danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse.
Il sito, di proprietà del comune, da PRG comunale a destinazione agricola, ricade in
località IERSI, distante 6,5 km dal centro abitato. Ad oggi non è dotato di viabilità
adeguata, nè dei servizi primari di urbanizzazione, il comune provvederà a breve, al
ripristino della strada di accesso all’isola, sito che tuttavia risulta ottimale per la scelta della
localizzazione grazie alla bassa densità demografica, alla prossimità dal centro abitato e
con una bassa interferenza sia di traffico che di impatto ambientale. La viabilità sarà
consentita sia per autovetture che per i piccoli mezzi degli utenti, oltre che per i mezzi
pesanti atti al carico/scarico dei rifiuti. L’area allo stato attuale si presenta poco alberata
comunque libera da ogni occupazione ed utilizzo. Pertanto, a seguito di considerazioni di
carattere urbanistico, tecnico ed economico, la posizione e conformità ottimale del sito,
non impone limitazioni per una efficiente gestione degli spazi del centro di raccolta, intesi
come area di raccolta, conferimento, deposito, ecc.ecc.
L’area è identificata nel Nuovo Catasto Terreni in Località Iersi al Fg. n° 48 p.lla 18 - del
Comune di San Donato di Ninea.
9
Foglio48p.lla18
n. 4 Stralcio Catastale del Comune di San Donato di Ninea
Aread’Intervento
Foto n. 5 Stralcio CTR del Comune di San Donato di Ninea
10
La documentazione presa in considerazione è la seguente:
x Ortofoto Regione Calabria;
x elaborati cartografici del Comune di San Donato di Ninea;
x Stralcio Catastale della particella di pertinenza.
4. Descrizione dell’opera e degli obiettivi attesi
Il progetto mira ad avviare un processo di raccolta differenziata ancora non implementato
nel comune di San Donato di Ninea e nel contempo mira ad aumentare la sensibilità e la
consapevolezza dei cittadini in merito al problema ecologico, in vista anche del
raggiungimento degli obiettivi posti dalla legislazione nazionale in materia (D.lgs
152/2006). L’amministrazione, fortemente intenzionata ad attivare un tipo di raccolta
differenziata, si rende conto di quanto sia indispensabile un centro di raccolta a servizio
della differenziata.
I materiali raccolti sono: inerti, carta e cartone, vetro, multimateriale, ingombranti, rifiuti
Raee, legno.
Obiettivo fondamentale della realizzazione dell’opera è quello di raggiungere nel più breve
tempo possibile gli obiettivi imposti da legge (65 % di Rd su RSU), per motivi, in primis, di
salvaguardia ambientale e anche per il forte riscontro economico nella gestione del
sistema rifiuti.
Oltre a raccogliere il materiale anzidetto per avviarlo al riciclo, l’isola ecologica si pone
come momento privilegiato l’informazione e la sensibilizzazione, nonché l’educazione
ambientale nei confronti di scuole, gruppi, singoli individui.
L’attività promozionale ed educativa, è coordinata dall’Amministrazione Comunale
attraverso la distribuzione di materiale educativo ed informativo e la costruzione di eventi
di coinvolgimento. Il centro di raccolta deve essere allestito nel rispetto di tutte le norme
vigenti in materia di tutela della salute dell'uomo e dell'ambiente, nonché di sicurezza sul
lavoro.
La realizzare delle Isole Ecologiche finalizzate al raggiungimento dei seguenti
obiettivi:
x
Incrementare
la
percentuale
di
raccolta
differenziata
contribuendo
al
raggiungimento degli obiettivi previsti dal Decreto 152/2006;
11
x
Sostenere
l’organizzazione
della
raccolta
differenziata
gestita
dalla
Amministrazione Comunale e dai cittadini;
x
Promuovere la cultura della raccolta differenziata, coinvolgendo in prima persona i
cittadini;
x
Creare opportunità lavorative.
4.1 Stato Attuale
L’area in esame ricade nel territorio Comunale di San Donato di Ninea, alla Località Iersi.
Essa è ubicata in posizione decentrata distante dal centro abitato. Negli anni 90 l’area in
esame è stata interessata da un progetto: “la creazione di un’azienda faunisticavenatoria”, con l’obiettivo di ottenere flusso turistico, conservando e rivalutando le
caratteristiche paesaggistiche, ed ambientali del territorio interessato. Oggi fa parte del
demanio comunale e si presenta poco alberata comunque libera da ogni occupazione ed
utilizzo. Priva dei servizi primari di urbanizzazione con una viabilità non adeguata alla
struttura, la quale sarà ripristinata in breve tempo da parte dell’amministrazione.
4.2 Stato futuro
Il centro di raccolta sarà realizzato come di seguito:
x
una area con una superficie di circa 800 mq,
x
una recinzione alta circa 2,00 m;
x
un varco di ingresso, ubicato in corrispondenza del lato della strada di accesso con
ampiezza di circa 6,00 mt. dotato di cancello del tipo scorrevole per l’accesso dei
mezzi pesanti per carico cassoni;
x
un varco di ingresso, ubicato in corrispondenza del lato della strada di accesso con
ampiezza di circa 4,00 mt. dotato di cancello del tipo scorrevole per l’accesso dei
mezzi della raccolta differenziata x scarico rifiuti;
x
locale adibito ad ufficio,
x
zona coperta con tettoia, non tamponata lateralmente, per punto di deposito Raee
con una area di circa 30,00 mq;
x
posa in opera di una vasca di prima pioggia per la raccolta delle acque del piazzale;
12
x
posa in opera di Fossa Imhoff, filtro percolatore e subirrigazione per il trattamento
delle acque reflue;
x
piantumazione di piante autoctone;
x
installazione degli impianti idrici, elettrici, antincendi, trattamento acque piazzale,
fognario.
Il centro di raccolta sarà dotato di apposita segnaletica sia di tipo orizzontale che verticale
così definita:
x
percorsi (carico/scarico/uscita);
x
cassoniscarrabili (definizione dei rifiuti di conferimento nei rispettivi container);
x
sulle aree di deposito dove verranno applicate specifiche targhe descrittive del rifiuto
da conferire.
Ogni cartello dovrà riportare, per ciascun contenitore/piazzola, una chiara descrizione
della tipologia di rifiuto ammessa, integrata da un elenco di oggetti e materiali di uso
comune riconducibili alla specifica tipologia nonché da disegni e schemi.
I materiali raccolti sono:
1. carta e cartone;
2. vetro;
3. rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche;
4. multimateriale;
5. ingombranti;
6. inerti;
7. legno;
Per quanto riguarda le diverse apparecchiature, il centro, nella sua configurazione finale,
sarà dotato di:
- apposite attrezzature per la movimentazione, il carico e scarico dei rifiuti;
- n° 6 scarrabili di volumetria variabile tra i 18 e i 30 mc per il contenimento di carta, le
varie tipologie di ingombranti, multimateriale, vetro, inerti, legno;
L’articolazione delle varie zone è studiata in modo da lasciare sufficiente spazio di
manovra per i veicoli conferenti e per i veicoli per il trasporto a distanza del materiale
trattato verso gli impianti di recupero, e sono così definite:
1. la zona di ubicazione dei container scarrabili: sono previsti n°6 container alcuni
scoperti altri con copertura idraulica e altri a tenuta stagna funzionali allo stoccaggio
della carta e cartone, degli ingombranti, del multimateriale, del vetro, del ferro, del
legno e degli inerti;
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2. la zona di deposito di rifiuti RAEE;
3. zona ufficio;
4. zone parcheggi.
L’intera area sarà recintata con una rete di altezza non inferiore a 2,00 m per evitare
possibili intrusioni da parte di animali o persone, si potrà accedere all’isola per mezzo di
cancelli carrabili scorrevoli.
Saranno piantumate siepi sempreverdi di altezza pari a ml. 2.00, di facile gestione per
mitigare l’impatto visivo dell’impianto e costituire un’idonea barriera frangivento lungo tutto
il perimetro dell’ambito di intervento.
L’area sarà dotata di rete elettrica per soddisfare le esigenze delle apparecchiature e/o
attrezzature e delle necessità per l’illuminazione interna ai vari ambienti di lavoro ed agli
uffici e dell’impianto di illuminazione esterna con n° 2 punti luce.
Il centro verrà dotato di impianto antincendio con n°2 estintori da 9 kg idonei ad aree
esterne come da normativa vigente.
4.3 Particolari di costruzione
Zona di carico e movimentazione rifiuti: realizzazione di pavimentazione a quota 0,00
m impermeabilizzata in conglomerato bituminoso, dove saranno collocati i cassoni
scarrabili e i cassonetti per il deposito dei rifiuti, le pendenze del piazzale saranno
adeguate ( pendenza massima stimata 0,5%) al fine di convogliare le acque di
dilavamento del piazzale negli appositi pozzetti di raccolta convoglianti alla vasca di
trattamento di prima pioggia. In particolare l’area di sosta dei cassoni sarà a struttura
rinforzata in cls armato, con rete elettrosaldata a maglia quadra 20x20 ĭ8.;
Piattaforma sopraelevata: al di sotto della fondazione sarà effettuato uno scavo, oltre
quello già previsto, di larghezza pari a 2,50 m, riempito con uno strato drenante di
pietrame di grossa pezzatura ben costipato. La piattaforma sopraelevata sarà così
composta: muratura di contenimento in c.a. accessibile a mezzo stradina laterale il tutto
chiuso da apposito cancello.
AREA Stoccaggio RAEE: la realizzazione di una piattaforma in c.a. con copertura
metallica in ferro zincato locale prefabbricato di· larghezza di ml. 2,50 e di lunghezza di ml
12,00, occupa una superficie complessiva di mq 30,00, altezza massima di ml. 3,30 dal
piano di calpestio, per un volume complessivo di mc. 90,00. La struttura realizzata in
scatolari RHS_100x100x5x10, con orditura leggera e copertura in lamiera grecata del
14
peso di 7 kg/Mq, poggiante su un massetto di calcestruzzo con rete elettrosaldata a
doppio foglio del tipo fi 8 e maglia 20x20.
All’interno della struttura verranno posizionati dei pannelli divisori amovibili, per
l’allocazione delle diverse tipologie RAEE, in particolare i box laterali, con superficie
maggiore, saranno destinati, per una migliore gestione del deposito dei rifiuti ai gruppi:
Raggruppamento 1 - Freddo e clima:
Raggruppamento 2 - Altri grandi bianchi:
I setti centrali della tettoia saranno destinati ai RAEE di dimensioni più modeste quali:
Raggruppamento 3 - Tv e Monitor.
Raggruppamento 4 - It e Consumer electronics, apparecchi di illuminazione (privati delle
sorgenti luminose); Ped e altro.
Il tetto presenta inclinazione orientata a SUD in previsione dell’installazione di tetto
fotovoltaico.
Pavimentazioni: il piazzale è impermeabilizzato con sottofondo di stabilizzato per 147,00
mq sotto cassoni, la restante parte del piazzale non impermeabilizzata è pavimentata con
misto granulare stabilizzato. La pendenza del piazzale suddiviso in zone di
convogliamento acque è pari a 0,05%.
Locale Ufficio/Guardiania/: Struttura di base di tipo portante, in profili di acciaio zincato
collegati a mezzo saldatura. Pavimento in legno idrofugo auto estinguente dello spessore
di 20 mm, posato su struttura di base con fissaggio meccanico sostenuto da lamiere
grecate e finitura in PVC omogeneo. Pareti laterali costituite da pannelli monolitici
sandwich in acciaio preverniciato con interposto poliuretano espanso dello spessore di
50,00 mm, coefficiente di trasmissione termica K=0,44 kcal/mq. Copertura gronda
perimetrale in acciaio zincato predisposta per ricevere lamiere tetto piegate a colmo tipo
EGB/401 - Controsoffitto in doghe preverniciate con coibente minerale.
Serramenti in alluminio anodizzato colore naturale, portafinestra a battente da cm. 105 x
205 con pannello e vetro vis-7,00 mm superiore, finestra a sporgere 105,00 x 110 con
vetro vis 7,00 mm - Serramenti in alluminio di tipo pesante.
Impianto elettrico con tubi a vista, differenziale magnetotermico generale da 16A, punto
luce interno a plafoniera (neon da 36w) presa monofase a parete da 16A, cassetta di
alimentazione e presa di terra esterni. Tutto l'impianto a norma CEI, materiali marchiati
IMQ, installazione secondo L. 46/90. Colore bianco.
15
Impianto idrosanitario realizzato con tubazioni di alimentazione e distribuzione acqua
calda e fredda del tipo a vista. Scarichi di tipo i PVC raccordati fra loro in una o più uscite.
Sanitari, sifoni e cassette di scarico in PVC. Acqua riscaldata con boiler elettrici, di
accumulo o rapidi, a richiesta con caldaie a gas.
La predisposizione degli impianti, i quali saranno usufruibili a seguito del completamento
delle opere di urbanizzazione, saranno i seguenti:
Impianto di illuminazione: L’area sarà illuminata da n° 3 pali di altezza ml. 6 - 8, muniti di
corpo illuminante al led e collegati, mediate impianto elettrico interrato, alla rete elettrica.
Impianto rete idrica: l’area sarà dotata di acqua potabile derivante dalla rete idrica
comunale.
Gestione delle acque meteoriche: Vasca di prima pioggia
E’ prevista la realizzazione di una rete di collegamento delle acque bianche dei piazzali
con apposita vasca di prima pioggia per la separazione del materiale grossolano.
L’inquinamento associato alle acque di scorrimento superficiale è una delle principali
cause di alterazione della qualità dei corpi ricettori.
Le acque meteoriche dilavano un miscuglio eterogeneo di sostanze disciolte, colloidali e
sospese.
Una parte significante del carico inquinante delle acque di pioggia deriva dal dilavamento
atmosferico di inquinanti di origine naturale e antropica. In prevalenza, il carico inquinante
di origine atmosferica riguarda i composti disciolti (metalli, cloruri, sodio). La troposfera
inoltre contiene aerosol, polveri e gas inquinanti come CO, SO2, NOx, e idrocarburi volatili
provenienti da immissioni industriali e veicolari e da processi di combustione incompleti.
Successivamente l’acqua entra in contatto con le superfici, dalle quali rimuove una parte
del materiale accumulato durante i periodi asciutti. Tale materiale deriva dalla deposizione
atmosferica nei periodi secchi, dal traffico veicolare (derivati di combustione dei carburanti,
usura dei pneumatici, parti meccaniche e impianto frenante dei veicoli, corrosione della
carrozzeria, etc.), da rifiuti in prevalenza organici, dalla vegetazione, dall’erosione del
suolo ed alla corrosione delle superfici.
A causa delle interazioni tra precipitazione, atmosfera e superfici dilavate, particolare
rilevanza ambientale assumono dunque le cosiddette acque di prima pioggia: esse sono
costituite dal volume d’acqua meteorica di scorrimento defluito durante la prima parte della
precipitazione. Tale frazione di pioggia è caratterizzata da elevate concentrazioni di
sostanze inquinanti e richiedono particolari procedure di smaltimento.
16
L’art. 39 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 n° 152 e del Decreto Legislativo n ° 258
del 2000 riguardante le acque meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia e di
lavaggio delle aree esterne afferma che vanno disciplinate “ai fini della prevenzione dai
rischi idraulici ed ambientali”, rimandando alle regioni l’autorità in materia.
Si definiscono “acque di prima pioggia” quelle corrispondenti per ogni evento meteorico ad
una precipitazione di 5mm uniformemente distribuita sull’intera superficie scolante servita
dalla rete di drenaggio. Ai fini del calcolo delle portate, tale precipitazione deve
considerarsi avvenire per una durata di 15 minuti e indica un coefficiente di afflusso alla
rete pari a 1 per le superfici lastricate o impermeabilizzate e pari a 0,3 per quelle
permeabili. Devono considerarsi acque di prima pioggia risultanti da eventi meteorici che
si succedono a distanza l’uno dall’altro non inferiore a 48 ore e provenienti da superfici
scolanti di estensione superiore a 2000 m2. La necessità di avviare al trattamento le
acque
di
prima
pioggia
richiede
la
predisposizione
di
opportuni
volumi
di
immagazzinamento, vasche di prima pioggia, che consentano di immagazzinare tali acque
onde rispettare le ridotte portate che caratterizzano normalmente gli impianti di
depurazione.
Impianto di trattamento acque di prima pioggia in polietilene lineare totalmente
riciclabile
Funzionamento:
x le acque piovane provenienti dal piazzale, attraversano un pozzetto scolmatore e
vengono convogliate in una vasca di accumulo dimensionata in modo tale da
contenere le acque di prima pioggia o di lavaggio e garantire un tempo minimo di
permanenza al suo interno utile a far sedimentare eventuali corpi pesanti presenti
nel refluo;
x qualora l’evento meteorico si protraesse o qualora l’acqua piovana continuasse a
defluire sino al totale riempimento della vasca di accumulo, significherebbe che
l’acqua in eccesso non è più da considerarsi inquinata e dannosa e può quindi
essere scaricata in ambiente esterno;
x lo scolmatore posto a monte dell’impianto ha la funzione di by-passare l’eccesso di
acqua cortocircuitando il flusso idrico nel pozzetto finale;
x a valle della vasca di accumulo, preceduto da un pozzetto d’ispezione, va a inserirsi
un gruppo con funzione di ritenuta di olii e grassi, composto da un deoleatore (che
cattura la maggior parte delle particelle oleose presenti nelle acque trattate) e da un
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filtro a coalescenza dotato di corpi capaci di assorbire le eventuali tracce di olio
sfuggite dal deoleatore;
x l’acqua, così chiarificata, transitando dal pozzetto finale, potrà essere rilasciata in
ambiente esterno.
Le sostanze oleose ed i grassi separati vengono allontanati in collegamento con l’esterno
dove si provvederà a sistemare un fusto di accumulo a svuotamento periodico per lo
smaltimento presso centro autorizzato. I fanghi separati per differenza di peso specifico,
devono venire prelevati saltuariamente dal fondo o dalle apposite botole ed avviati a
smaltimento.
Installazione di fossa Imhoff: La zona di ubicazione dell’isola ecologica sprovvista di rete
fognaria pertanto sarà necessario trattare le acque reflue provenienti dallo scarico dei
servizi igienici mediante l’installazione di una fossa Imhoff, dimensionata per 2 a.e. (si
rimanda a relazione specialistica). Le acque di rifiuto grezze vengono sottoposte a
pretrattamenti di natura meccanica per l’eliminazione di materiale che, per le sue
dimensioni e le sue caratteristiche, determinerebbe difficoltà nel corretto espletamento
delle successive fasi di depurazione. In uno scarico civile il 60-70% dei solidi sospesi
risultano sedimentabili, dunque possono essere rimossi attraverso trattamenti primari di
decantazione. Questo tipo di trattamenti consente anche una contestuale rimozione del
25-30% del contenuto organico inteso come BOD5. Le vasche Imhoff sono costituite da
due scomparti sovrapposti e idraulicamente comunicanti. Nel comparto superiore i solidi
sedimentabili raggiungono per gravità il fondo del sedimentatore, che ha una opportuna
inclinazione per consentire il passaggio dei fanghi nel comparto inferiore dove avviene la
digestione; questo tipo di impianto sfrutta l’azione combinata di un trattamento meccanico
di sedimentazione e di un trattamento biologico di digestione anaerobica fredda. Sarà
installato per il trattamento secondario un filtro percolatore e una subirrigazione.
5. Impatto Ambientale
Per la funzione che la struttura è chiamata a svolgere (stoccaggio temporaneo) per le
caratteristiche dei rifiuti stoccati, per gli accorgimenti tecnici e per le modalità di gestione
adottati, l'isola ecologica non comporta alcuna emissione da parte dei rifiuti, né di polveri,
né di gas, né di liquami, né di odori.
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Anche
i
rumori,
legati
sostanzialmente
al
traffico
veicolare
connesso
al
conferimento/prelevamento dei rifiuti, sono estremamente contenuti e comunque confinati
all'interno della struttura (grazie anche alle barriere di "verde" previste lungo il perimetro
della struttura).
Le emissioni costituite dai gas di scarico prodotti dai veicoli che accedono alla struttura
sono, infine, da prevedere nell'ordine di quelle relative ad un'area a bassa densità di
traffico e non comportano inconvenienti apprezzabili né alla struttura né alle aree
circostanti.
Particolare attenzione si è avuta nella scelta dei materiali di esecuzione, in modo da non
alterare le caratteristiche ambientali del sito, inoltre saranno utilizzate strutture facilmente
amovibili per un eventuale piano di ripristino dell’area.
6. Sostenibilità economica e finanziaria
Il Comune di San Donato di Ninea gestisce il servizio per la raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Per migliorare ulteriormente il servizio di gestione dei rifiuti è importante la realizzazione
dell’isola ecologica, fondamentale come punto di deposito temporaneo, sia dei rifiuti
provenienti dal sistema porta a porta, che per quelli depositati direttamente dal cittadino.
Un’azione del genere comporta un abbattimento dei costi non solo in termini di riduzione
del trasporto rifiuti, che può essere effettuato limitatamente ai centri di stoccaggio solo a
cassoni pieni, ma soprattutto un maggiore abbattimento delle quantità dei rifiuti smaltiti in
discarica, e quindi anche un abbattimento dei costi di smaltimento. Tali benefici in termini
monetari possono essere utilizzati per migliorare la gestione del centro di raccolta e di
tutto il ciclo di gestione dei rifiuti.
La creazione dell’isola ecologica eviterà, inoltre, la presenza di depositi di rifiuti, in
particolare di ingombranti, in prossimità di cassonetti o lungo le strade del comprensorio,
ciò significa un minor dispendio economico nella fase di pulizia delle strade.
Considerata la continua ascesa dei costi di trattamento e smaltimento dei rifiuti, le uniche
strade percorribili al fine di contenerne le ricadute sui cittadini sono:
1° - Indurre i cittadini a produrre meno rifiuti mediante adeguate campagne informative
tese ad incentivare l’acquisto dei cosiddetti prodotti ecologici e a disincentivare l’acquisto
dei prodotti usa e getta o con imballaggi eccessivi;
2° - Responsabilizzare i cittadini sulla gestione dei rifiuti da loro stessi prodotti mediante la
domiciliarizzazione dei servizi di raccolta e la creazione di circuiti di raccolta “dedicati” che
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permettano la massima intercettazione delle frazioni dei rifiuti riciclabili e/o recuperabili. La
differenziazione dei rifiuti, in particolare plastica, carta, ingombranti, vetro e barattolame,
consente di ridurre il costo di smaltimento presso gli impianti di smaltimento dei rifiuti
indifferenziati.
In termini di risparmio energetico, al fine di limitare le spese di illuminazione saranno
installati all’interno dell’isola (sia nei locali e che nell’area esterna) lampade al led.
L’inclinazione della falda della tettoia RAEE è progetta per garantire un’esposizione a sud
- sud ovest al fine di predisporre in futuro un impianto fotovoltaico architettonicamente
integrato, di tipo greadconnected, anche per il prefabbricato adibito ad ufficio è possibile
prevedere l’installazione di un impianto fotovoltaico non integrato dato che l’inclinazione
della falda è prevista a sud di 30°.
7. Piano di ripristino
Il progetto prevede la realizzazione di strutture prefabbricate facilmente amovibili e
comunque, vista la dimensione modesta, potranno essere demolite con relativo ripristino
dello stato antecedente l’intervento, con modeste risorse economiche.
8. Area per il conferimento e la messa in riserva dei rifiuti urbani e
assimilabili
La gestione degli impianti prevede che gli utenti effettuino il conferimento dei rifiuti urbani e
assimilabili direttamente nel cassone scarrabile dedicato, seguendo le indicazioni
dell’operatore che presidia l’ecocentro.
Una volta che i cassoni saranno pieni, appositi automezzi dotati di attrezzatura scarrabile,
preleveranno i container ed effettueranno il trasporto degli stessi presso impianti esterni
dove verranno effettuate le successive operazioni di recupero e/o smaltimento.
Non è prevista la realizzazione della pesa, pertanto i dati inerenti alle quantità dei rifiuti
conferiti saranno annotati sul registro di carico e scarico in termini volumetrici.
Complessivamente, l’ecocentro avrà una estensione di circa 800 m2.
Nell’area di messa in riserva saranno posizionati n. 6 container scarrabili, delle seguenti
dimensioni:
Volume dai 18,00 ai 30,00 mc
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I cassoni scarrabili, una volta riempiti, vengono trasportati agli impianti di recupero esterni
e sostituiti con cassoni vuoti.
Ciascun cassone servirà per la messa in riserva di alcune particolari tipologie di rifiuti, al
fine di facilitare le operazioni di conferimento da parte degli utenti, su ciascun cassone
sarà attaccato un cartello su cui sarà riportata una chiara descrizione della tipologia di
rifiuto ammessa, integrata da un elenco di oggetti e materiali di uso comune riconducibili
alla specifica tipologia.
La durata del deposito di ciascuna frazione merceologica conferita al centro di raccolta
non deve essere superiore a tre mesi. Ciò comporterà in caso di conferimenti continuati,
un avvio all’impianto successivo di ogni singola frazione, pericolosa o non, almeno una
volta ogni 3 mesi. E’ importante comunque valutare correttamente tempi e modi di
deposito delle singole frazioni per consentire comunque un deposito corretto di quelle
frazioni particolari, quali, ad esempio, sfalci del verde, legno, polistirolo, carta, cartone che
nell’arco dei tre mesi possono deperire dando origine a azioni moleste. In caso di raccolta
della frazione organica umida, la stessa deve essere avviata agli impianti di recupero entro
72 ore, al fine di prevenire la formazione di emissioni odorigene.
9. PRESCRIZIONI
Il lavoro di progettazione del centro di raccolta è stato realizzato in sinergia con
l’Amministrazione Comunale, la cui necessità e volontà principale è stata quella di
realizzare un muro di contenimento perfettamente funzionale per facilitare e ottimizzare le
operazioni di carico e scarico dei rifiuti differenziati.
Tuttavia la realizzazione della piazzola rialzata assorbe parte delle risorse finanziare a
discapito di altre opere, che seppur strettamente necessarie da normativa vigente, non
possono essere inserite in progetto per mancanza della disponibilità finanziaria.
Pertanto vista la carenza delle risorse necessarie a rendere il centro perfettamente
funzionale e adeguato agli standard richiesti da normativa vigente, l’Amministrazione ha
deciso che l’esecuzione delle seguenti lavorazioni potrà essere effettuata o dal Comune
stesso o inserita come lavorazioni migliorative in sede di gara a mezzo di procedura
migliorativa :
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1. Fornitura e messa a dimora di arbusti autoctoni da vivaio necessari alla
realizzazione della barriera frangivento dell’area;
2. Pali necessari all’illuminazione esterna;
3. Massetto sotto cassoni spessore 0,20 cm con doppio foglio di rete 20x20 fi 8.
Si specifica che senza la realizzazione di tali opere il centro di raccolta non potrà entrare in
funzione.
San Donato di Ninea, lì 13/07/2015
I Progettisti
(Ing. Giuliana Cascardo)
(Ing. Carmela Di Cianni)
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