examen d`italien

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examen d`italien
CFP COMMERCE
EXAMEN D'ADMISSION 4MPC POST - AOUT 2014
ITALIEN
EXAMEN D'ADMISSION EN 4MPC POST
AOUT 2014
Nom .............................................................................................................
Prénom ........................................................................................................
Signature .....................................................................................................
EXAMEN D'ITALIEN
Durée :
90 minutes
Nombre de pages : page de garde + 8 pages (9 pages en tout)
Matériel autorisé :
Directives :
aucun
Toutes les feuilles, y compris les feuilles de brouillon, doivent être
rendues avec le nom du candidat. L'énoncé doit également être
rendu en fin d'examen.
La présentation sera prise en considération.
RESULTAT
Points obtenus : _____ / 72 pts
suffisant
Seuil de suffisance : 48 / 72 pts
insuffisant
Si insuffisant pourrait être admis dans le degré précédent
Remarques ........................................................................................................................................
..............................................................................................................................................................
..............................................................................................................................................................
Nom et signature du correcteur ....................................................................................................
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EXAMEN D'ADMISSION AOUT 2014
ITALIEN
Prima parte : COMPRENSIONE SCRITTA – LESSICO – ESPRESSIONE SCRITTA
TOTALE
/ 39 punti
I bambini italiani risparmiano più degli altri bambini europei
Uno studio inglese mostra che la paghetta ha senso e valore solo in certe situazioni.
5
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40
È vero che siamo in tempi di crisi, e dunque potrebbe sembrare un argomento fuori luogo, ma i
bambini vivono in un altro mondo, quello dell’infanzia, e dunque il tema è sempre attuale. Bisogna
dare o no la paghetta settimanale per responsabilizzare i bambini, abituarli a gestire il loro patrimonio,
farli crescere badando a che non sciupino le loro risorse? Una volta la paghetta non c’era, anche
perché chi gliela doveva dare non ce l’aveva nemmeno lui (o lei). Poi, con il benessere, è stata
introdotta, magari non da tutti, ma è comunque diventata un segno di corresponsabilizzazione.
Insomma, sì alla paghetta.
Ora, però, dalla Gran Bretagna è venuto la polemica. Due scienziati londinesi, infatti, hanno affrontato
l’argomento in uno studio ed hanno concluso che no, la paghetta non si deve dare, perché farebbe
dei bambini dei dipendenti, non li aiuta a crescere, anzi, li aiuta a non calcolare il valore dei soldi e
dunque a sperperarli.
Secondo gli scienziati londinesi, più che la paghetta automatica a scadenza fissa, meglio un premio
per un lavoro fatto, per un compito portato a termine, insomma la paghetta solo come ricompensa per
qualcosa che si è fatto. Addirittura, i due scienziati hanno tratto la conclusione secondo cui ricevere la
paghetta settimanale significa educare i ragazzi a spendere di più e peggio. La paghetta, in ultima
analisi, sarebbe diseducativa, tanto più che più aumenta la paghetta, più il bambino diventa
spendaccione. C’è qualcosa di vero in questa tesi. Quando si ricevono dei soldi senza guadagnarseli,
ci si culla sugli allori, tanto, si dice, la prossima settimana la paghetta si riceverà automaticamente.
Dunque, se la paghetta non è educativa, allora c’è l’altra via, quella di dare una ricompensa ad un
lavoretto portato a termine, così il bambino cresce con la sensazione di ricevere una ricompensa solo
se s’impegna per fare qualcosa.
A ben pensarci, è quello che avviene nel mondo anglosassone, dove le paghette si danno se uno se la
è guadagnata. Che è poi ciò che accade sia in Gran Bretagna che in genere nei Paesi di lingua
inglese, come in Canada e negli Usa, dove, appunto si riceve una ricompensa solo a lavoro ultimato.
Un’altra ricerca, invece, compiuta da “Tru teee study” nel 2010, dice che gli italiani ricevono una
paghetta nettamente superiore a quella che ricevono i bambini stranieri, specie quelli nati nei Paesi
nordici. Da noi raramente si ricompensa per un lavoro fatto, si distribuiscono paghette come se fossero
caramelle, anzi, le paghette nostrane sono di solito più generose. Nessuno controlla (è tipico degli
italiani) cosa il bambino fa dei soldini ricevuti per grazia dei genitori o parenti. Pochissime sono, poi, le
paghette date come ricompensa ad un servizio reso. Insomma, i genitori italiani sono dei bancomat
viventi. Non ci si può stupire se poi quel bambino cresciuto a pane e paghetta, a 30-40 anni e oltre,
rimane in casa per tutta la vita e diventa un “bamboccione”.
Secondo l’Istat i bambini italiani che ricevono regolarmente le paghette sono il 31% tra i 6 e i 17 anni (il
32.7% dei maschi e il 29,2% delle femmine). L’importo medio è di 14 euro settimanali, risultato di 7 euro
per la fascia 6-10 anni e 10 euro per l’età compresa tra gli 11 e i 17 anni. C’è però una peculiarità. E’
vero che i bambini italiani prendono una paghetta più pesante di quella di altri bambini del Centro e
Nord Europa, ma è vero anche che soprattutto al Nord Italia sono più risparmiatori rispetto ai loro
coetanei europei. Il che parrebbe smentire i risultati dello studio inglese.
C’è da dire che essere risparmiatori o spendaccioni dipende, più che da quanto si possiede, dal
carattere che uno ha.
Tirchi, insomma, si nasce.
Testo adattato da « lapagina.ch »
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CFP C OMMERCE
1.1 Dopo aver letto il testo, indicare se le affermazioni seguenti sono V (vere) o F (false).
/15
V/F
1.
La paghetta ha senso solo in alcune circostanze.
2.
Prima la paghetta non esisteva perché i genitori non volevano
darla ai figli.
3.
La paghetta è stata poi introdotta da tutte le famiglie.
4.
Uno studio inglese ha concluso che la paghetta non aiuta ad
educare i bambini in materia di soldi.
5.
Dare soldi ai bambini li farebbe diventare indipendenti troppo presto.
6.
Due scienziati affermano che la paghetta deve essere attribuita per un lavoro
concluso.
7.
Secondo lo studio inglese, più un bambino riceve soldi, più li risparmia.
8.
I bambini devono crescere con il sentimento di essere premiati solo dopo
essersi impegnati.
9.
In Canada, la paghetta si dà facilmente.
10.
I bambini italiani ricevono una paghetta inferiore ai bambini svedesi.
11.
In Italia, le paghette si danno difficilmente.
12.
I genitori italiani ritengono necessario controllare soldi e bambino.
13.
Dal comportamento diseducativo nei confronti della paghetta ne deriva che
l'adulto sarà sempre dipendente dai genitori.
14.
A livello europeo, i bambini che risparmiano di più, sono quelli del Nord d’Italia.
15.
In conclusione, si può anche affermare che risparmiare o spendere dipende
dal carattere e non da quanto si possiede.
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1.2. Sottolineare l’espressione che esprime lo stesso concetto.
/3
1.2.1 Riga 13: sperperare (sperperarli)
significa :
a. comprare
b. spendere senza misura
c. risparmiare
1.2.2 Riga 19: spendaccione
significa :
a. una persona che è avara
b. una persona che spende senza misura
c. una persona ragionevole
1.2.3 Riga 20: ci si culla sugli allori
significa:
a. rimanere inattivo
b. lavorare troppo
c. precipitarsi in un’attività lavorativa
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1.3 Completare il Curriculum Vitae di Silvia Rossi con parole adatte.
/10
CURRICULUM VITAE
(1) ……………………………..
Nome:
Silvia
(2)…………………………………:
Rossi
(3)…………………………………:
10.3.1986
Luogo di nascita :
Venezia (Italia)
(4)…………………………………:
nubile
(5)…………………………………:
italiana
Residenza :
Corso dei Passeri, 24 - 31050 Venezia
(6)…………………………………:
0420 6344
(7) ……………………………..
1998-2003 :
Laurea in Lingue
2003-2005 :
Formazione Alberghiera
(8) ……………………………..
2005-2006 :
Segretaria nella Scuola d’italiano per Stranieri
2006-2008 :
Receptionist all’Albergo Cigno (Venezia)
(9) ……………………………..
Italiano :
C2 (madrelingua)
Inglese :
B2
Francese :
C1
(10) ……………………………..
Word, Excel, Power Point
INTERESSI
Lettura, fotografia, pallavolo
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1.4 Completare con le parole date nel riquadro.
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aziende
qualità
esportazione
fatturato
prodotti
investimenti
mercato
stabilimenti
vendita
produzioni
bottega
estero
IL G R UP P O BA R ILL A
Nata a Parma nel 1877, da una (1)…………..…….. che produceva pane e pasta, Barilla è oggi tra i
primi gruppi alimentari italiani, leader nel (2)…….……………….. della pasta nel mondo, dei sughi pronti
in Europa continentale, dei (3)…………………... da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi
scandinavi.
Il Gruppo impiega oltre 8.000 persone e nel 2012 ha un (4)…….…….…... di circa 3.200 milioni di euro.
Alla guida dell’Azienda c’è, da oltre 130 anni, l’esperienza imprenditoriale di una famiglia che oggi,
con i fratelli Guido, Luca, Paolo ed Emanuela, è giunta alla quarta generazione.
Orientata da sempre a una corretta alimentazione attraverso prodotti semplici e genuini di uso
quotidiano, eccellenti per gusto e nutrizionalmente equilibrati, Barilla si è imposta nel mondo grazie a
un’attenzione
costante
alla (5)…………………..….-
frutto
di
forti
(6)…………………..in
ricerca,
innovazione e tecnologie - e alla comunicazione.
Barilla possiede 30 siti produttivi (14 in Italia e 16 all’ (7)……………………..), tra cui 9 mulini gestiti
direttamente,
che
forniscono
gran
parte
della
materia
prima
occorrente
per le
proprie
(8)……………….. di pasta e di prodotti da forno.
L’ (9)……………………… riguarda più di 100 Paesi. Dagli (10)……………..…… escono ogni anno 1,7
milioni di tonnellate di prodotti alimentari, che vengono consumati sulle tavole di tutto il mondo, con i
marchi Barilla, Mulino Bianco, Voiello, Pavesi, Academia Barilla, Wasa, Harrys (Francia e Russia), Misko
(Grecia), Filiz (Turchia), Yemina e Vesta (Messico). Ai marchi di prodotto si affianca il marchio First per i
servizi di vendita al dettaglio.
La coerenza con principi e valori tradizionali e sempre attuali, la gestione delle risorse umane come
patrimonio fondamentale e sistemi di produzione all’avanguardia fanno di Barilla una delle
(11)……………..….. alimentari più stimate nel mondo come espressione del "saper fare" italiano.
Testo adattato da http://www.barillagroup.it
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1.5 Situazione comunicativa (scrivere 40 parole)
/5
(Se il testo ha in totale meno di 20 parole sarà annullato.) [2,5 lingua + 2.5 contenuto]
Invia un messaggio scritto al tuo datore di lavoro in cui lo avverti che non potrai essere al
lavoro lunedì. Potrai essere in ufficio solo due giorni dopo per ragioni personali. Indica i motivi
del ritardo.
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
n° di parole: ……………
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Seconda parte : GRAMMATICA
TOTALE
/ 33 punti
2.1 Trasformare al plurale le frasi seguenti.
/14
a) Ho visto la pagina pubblicitaria della S.A.C.O. e un prodotto mi ha colpito.
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
b) Gentile Cliente, le scriviamo per informarla dello sconto sul nostro nuovo prodotto "Ultimate
Sound".
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
c) Ti invio il seguente formulario e ti prego di spedirlo debitamente compilato.
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
2.2 Coniugare i verbi al tempo richiesto.
/5
a) I container di metallo (rivoluzionare, passato prossimo) ………………..…………. ogni tipo di
trasporto moderno.
b) Ieri mentre (io, essere, imperfetto) …………………………….. in riunione (io, ricevere, passato
prossimo) ……………………..…….. una telefonata urgente.
c) Al tuo posto io non (comprare, condizionale presente) ………………………….. mai un prodotto di
quella ditta : non è affidabile !
d) Il mio capo (rimanere, futuro) …………………………….. in ufficio fino alle 19.00 di sera.
2.3 Coniugare i verbi tra parentesi al tempo opportuno :
indicativo presente – passato prossimo – imperfetto – futuro – imperativo.
/5
a) Se Luigi vorrà vedermi, (venire) ………………………….. in ufficio domani.
b) Signora Rossi, (scrivere) ………………………….. subito quest’e-mail, per favore!
c) Ieri Luca (lavorare) ………………………….. fino alle 18.00.
d) Negli anni ’80 Lisa (essere) ………………………….. ancora molto piccola.
e) La tendenza delle vendite in questo momento non (lasciare) ………………………….. spazio
all’ottimismo.
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2.4 Coniugare i verbi tra parentesi al tempo opportuno :
congiuntivo presente – congiuntivo passato – congiuntivo imperfetto – imperfetto
dell’indicativo.
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a) È importante che (voi, controllare) ………………………….. meglio gli ordini prima di effettuare le
spedizioni.
b) Ogni ditta desidera che i suoi clienti (essere) ………………………….. soddisfatti.
c) Immagino che il direttore (tornare) ………………………….. l’altro ieri dalle vacanze.
d) Mi pare che tu (potere) ………………………….. compilare il modulo tramite internet.
e) Era ora che (loro, chiudere) ………………………….. questa ditta!
f) Non ho alzato la mano poiché non (volere) ………………………….. rispondere.
g) Il mio collega voleva che io gli (dare) ………………………….. una parte del mio stipendio.
h) Telefona tu al direttore, prima che lo (fare) ………………………….. lui!
i) Paolo lavora tantissimo affinché tutto (essere) ………………………….. pronto in tempo per il
ricevimento.
9/9