Biografie dei partecipanti

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Biografie dei partecipanti
 Biografie dei partecipanti
Artisti
Gli IC-98 (fondati nel 1998 con il nome originale Iconoclast) sono un duo artistico formato da Visa Suonpää
(1968) e Patrik Söderlund (1974). I loro progetti prendono spesso la forma di installazioni e pubblicazioni
che combinano ricerca, testi, disegni e animazioni. Il loro linguaggio visivo è inconfondibile ed intensamente
astratto. Esso intreccia innumerevoli collegamenti tra il piano materiale e quello mitico, tra l’individuo e la
collettività, tra la natura e la cultura. Il loro lavoro trae stimolo dalle analisi del corpo politico e delle
formazioni sociali così come dagli studi sulle costruzioni architettoniche e sulle diverse ecologie e dal modo
in cui la storia umana e naturale persiste nella vita quotidiana. Spesso danno vita a intense collaborazioni con
altri artisti e professionisti come poeti, compositori e architetti.
Gli IC-98 hanno partecipato a moltissime esposizioni, sia in Finlandia che a livello internazionale. Tra le loro
esposizioni personali tenutesi allo spazio culturale Conde Duque di Madrid, Spagna (2014), alla galleria
Beaconsfield, Londra, Regno Unito (2014) e al Museo d’Arte di Turku, Finlandia (2013). I loro lavori sono
stati presentati in diverse mostre collettive, le più recenti delle quali alla Kunstverein di Francoforte,
Germania (2014), al Laboratorio Arte Altameda, Città del Messico, Messico (2014), al Quartair, Paesi Bassi
(2014), al Museo Moonshin, Corea del Sud (2014), al Museo Kiasma di Helsinki, Finlandia (2014), al Museo
d’Arte MAMBA, Argentina (2012), al Reykjavik Arts Festival, Islanda (2012), al Museo d’Arte Kumu, Estonia
(2012), al Loft Project ETAGI, S. Pietroburgo, Russia (2011), e all’IPCNY, New York, USA (2011). Gli IC-98
hanno inoltre presentato i loro lavori personali presso diverse fiere d’arte come Moving Image, New York
(2015), ARCOmadrid (2014), Volta, New York (2013) e VOLTA, Basilea (2012).
I lavori degli IC-98 sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private nei Paesi del Nord Europa.
Iconoclast Publications, l’iniziativa editoriale autoprodotta degli IC-98, ad oggi ha ottenuto numerosi
riconoscimenti e dato vita a 16 pubblicazioni. Gli IC-98 sono stati nominati per il prestigioso premio
finlandese Ars Fennica nel 2014.
Curatrice
Taru Elfving svolge l’attività di curatrice, teorica e scrittrice d’arte contemporanea. Vive a Helsinki,
Finlandia. È responsabile della programmazione per Frame Visual Art Finland (2013 - presente) e in tale
veste ha curato il Padiglione finlandese per la Biennale di Venezia 2015, la complessa programmazione
parallela per ARCOmadrid #Focus Finland nel 2014 e la partecipazione finlandese a Manifesta 10 On Board
nel 2014. È inoltre direttrice responsabile delle pubblicazioni Frame, le più recenti delle quali sono una
monografia sugli IC-98 e l’antologia Altern Ecologies. I suoi incarichi precedenti includono la direzione della
programmazione per HIAP – Helsinki International Artist Programme (2012–13) e la direzione artistica del
CAA – Contemporary Art Archipelago (2009–11).
La pratica curatoriale della Elfving si concentra nella promozione di incontri interdisciplinari e di indagini e
interventi artistici specifici per contesto e nell’impegno a lungo termine sui discorsi critici legati alle
tematiche della sostenibilità e del femminismo. I suoi precedenti lavori come curatrice includono la
partecipazione alla piattaforma di ricerca e produzione Frontiers in Retreat (la rete di residenze per artisti
finanziata dalla UE, HIAP, 2013–2018), la direzione artistica per la mostra e la conferenza Contemporary Art
Archipelago (Turku, Capitale europea della cultura 2011), la rete di ricerca interdisciplinare Centrifugal
(Belfast, Helsinki, Zagabria, Londra, 2005 - presente) e l’esposizione biennale Towards a Future Present
(LIAF, Lofoten International Art Festival, Norvegia, 2008). Ha inoltre realizzato progetti curatoriali presso la
Tate Modern, il centro Dundee Contemporary Arts, la Site Gallery di Sheffield, il Whitechapel Project Space,
la Kunsthalle di Helsinki e il Museo d’Arte di Turku.
La Elfving ha pubblicato una considerevole quantità di lavori e di studi di critica dell’arte in riviste come
Parkett, Metropolis M e Kunstkritik, monografie artistiche su Alfredo Jaar (Kiasma, 2014) ed Eija-Liisa
Ahtila (Tate Modern, 2002), oltre alle antologie Girls! Girls! Girls! (Intellect, Regno Unito 2011), In Medias
Res (Eetos, Finlandia 2008), cataloghi per esposizioni tenutesi presso la Bienniale di Turku (2009) e la
Biennale di Sydney (2004), oltre ad altre pubblicazioni come Girls’ Night Out (OCMA, 2003). Tiene
regolarmente corsi presso l’Accademia delle Belle Arti di Helsinki e in altre accademie d’arte del Nord
Europa, tra le quali, le accademie di Stoccolma, Copenhagen e Trondheim. Ha svolto l’attività di docente
associato e oratrice presso il MIT, l’Istituto d’Arte di San Francisco, la Tate Modern, la Galleria Hayward, la
Biennale di Göteborg e l’Università di Amsterdam. La Elfving ha conseguito un PhD in Culture visive presso
la Goldsmiths, University of London. La sua tesi ha per oggetto il lavoro di Eija-Liisa Ahtila e le
problematiche legate a comunicazione diretta e testimonianza.
Commissaria
Frame Visual Art Finland sostiene iniziative internazionali, facilita partnership professionali e incoraggia lo
sviluppo critico del settore con sovvenzioni, programmi e residenze, seminari e conferenze, collaborazioni
per esposizioni e piattaforme di rete. La Direttrice di Frame Raija Koli è commissaria delle principali
collaborazioni internazionali di Frame. È stata commissaria per la 55. Biennale di Venezia dove è stata
presentata l’installazione Falling Trees di Terike Haapoja (al padiglione dei Paesi Nordici) e Antti Laitinen (al
padiglione della Finlandia).
Prima del suo incarico come con Frame, Raija Koli ha lavorato per cinque anni come Direttrice dell’Istituto
Finlandese di Londra. Durante tale periodo ha promosso la trasformazione dell’Istituto in un think/do tank
commissionando diverse installazioni fondamentali per le tematiche legate al superamento dei confini, sia a
Londra (il ristorante HelYes! nel 2010 e l'installazione REDDRESS London nel 2011 per il London Design
Festival; oltre al padiglione ViewPoint al Regent’s Canal, in collaborazione con The Architecture Foundation
e il London Wildlife Trust), che a Helsinki (The Open Knowledge Festival del 2012, in collaborazione con la
Open Knowledge Foundation). È stata inoltre Caporedattrice di Reaktio, una serie di pubblicazioni che
promuove incontri e collaborazioni estemporanee tra artisti, ricercatori, esperti e politici nel Regno Unito, in
Finlandia e in Irlanda.
Il background lavorativo della Koli è rappresentato dalle arti performative e dagli eventi urbani. I suoi
precedenti incarichi includono il ruolo di commissaria e produttrice per il Festival di Helsinki e per la
fondazione Helsinki 2000 – Capitale europea della cultura, per diverse compagnie teatrali e altre
organizzazioni culturali.
Raija Koli è laureata al Dipartimento di letteratura e arti dell'Università di Tampere dove ha lavorato come
docente associato alla Facoltà d'Arte. Attualmente sta preparando il suo PhD sul diritto d’autore ed è
impegnata nell’analisi critica in progetti di ricerca come Capitalising Culture. Transnational Re-articulations
of Economy and Culture e New Reading Communities, New Ways of Reading (entrambi i lavori pubblicati
dall’Università di Tampere, Dipartimento di Scienze delle informazioni). Ha collaborato a diverse
pubblicazioni sulle problematiche concernenti la proprietà intellettuale, ha tradotto diverse opere principali
di diversi autori (Toril Moi, Rosi Braidotti, Terry Eagleton) e lavorato come redattrice per il giornale
finlandese di studi femministi, Naistutkimus.