la thailandia consolida la leadership del mercato automotive nel sud

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la thailandia consolida la leadership del mercato automotive nel sud
Pubblicato su Corriere Asia il 7 Agosto 2007
LA THAILANDIA CONSOLIDA LA LEADERSHIP DEL
MERCATO AUTOMOTIVE NEL SUD EST ASIATICO
Bangkok - La Thailandia è il quindicesimo produttore mondiale di autoveicoli, il primo nel Sud-Est
Asiatico, ed il secondo produttore ed utilizzatore mondiale di pick-up dopo gli Stati Uniti.
Il settore automotive rappresenta per la Thailandia il 12% del PIL (2006) ed ha registrato alti tassi di
crescita con una media superiore al 21% negli ultimi cinque anni tanto da legittimare il conclamato
status di “Detroit dell’Asia”.
I principali produttori mondiali di autoveicoli (si veda la Tabella a lato) da diversi anni hanno insediato
nei Parchi Industriali thailandesi le proprie basi produttive sia per coprire la domanda locale sia
soprattutto per esportare sfruttando la strategica posizione geografica della Thailandia situata al
centro del Sud-Est Asiatico (A.S.E.A.N. che conta oltre 550 milioni di persone) con facile
accessibilita’ ai mercati dell’Asia continentale, dell’India e dell’Australia.
Il governo thailandese sta investendo massicciamente nel settore automotive tanto da aspirare ad
entrare nella top-10 dei produttori mondiali di autoveicoli entro il 2010 (si veda il riquadro) con una
produzione di 2,0 milioni di unità/anno. Il Thailand Automotive Institute ha infatti sviluppato un piano
di investimenti da 8.7 miliardi di Baht (quasi 200 milioni di Euro), di cui 6 miliardi (circa 130 milioni di
Euro) per la ricerca e sviluppo e 1,5 miliardi di Baht (circa 33 milioni di Euro) per lo sviluppo delle
risorse umane, supportando la crescita del settore nel lungo termine.
Nel 2006 la Thailandia ha prodotto 1,194,426 veicoli, di cui il 878,162 pickup (48.5% per il mercato
domestico e 51.5% per l’export), segmento importante e già sviluppato che tuttavia non può da solo
sostenere una forte crescita in termini di volumi prodotti; per poter quindi raggiungere gli obiettivi
previsti il governo ha deciso di puntare sulla nicchia delle eco-car, automobili di piccola cilindrata,
con basso consumo e basso impatto ambientale.
In questa direzione si muove anche l’attività del Board of Investments thailandese, la cui funzione
principale è quella di incentivare ed attrarre i Foreign Direct Investments nel Paese attraverso la
concessione di agevolazioni fiscali. Le case produttrici devono rispettare alcuni criteri di base tra cui
una capacità produttiva installata non inferiore alle 100,000 unità all’anno (dopo il quinto di
produzione), efficienza dei motori con consumi inferiori ai 5 litri/100km e conformi agli standard
EURO 4 o superiori, ed elevati standard di sicurezza per i passeggeri.
Honda ha deciso di investire 6,2 miliardi di Baht (circa 135 milioni di Euro) in un impianto produttivo
di eco-car nel distretto industriale di Ayutthaya che aumentera’ la capacita’ produttiva del sito di oltre
120,000 unita’, radoppiandola.
La decisione della casa Giapponese di investire nel Paese nel segmento delle eco-car, tuttavia, è
stata guidata da un mix di fattori vincenti tra cui la posizione geografica della Thailandia nell’Estremo
Oriente, la qualità ed il costo della manodopera, la presenza nel Paese di distretti dell’autoveicolo. La
peculiarita’ del mercato automotive Thailandese e’ quella di non avere un proprio brand nazionale.
Le agevolazioni fiscali concesse per il segmento, quindi, non sono che una delle ragioni che rendono
il settore automtoive della Thailandia particolarmente attraente per gli FDI: le agevolazioni infatti
sono determinanti nella fase di “incubazione” dell’investimento, ma, in ultima analisi, sono proprio le
caratteristiche del settore automotive del Paese che danno garanzie per il lungo periodo.
Nelle ultime settimane Tata Motors ha annunciato di voler entrare nel mercato automotive
Thailandese con un investimento di 1,3 miliardi di Baht (quasi 30 milioni di Euro) per la produzione di
35,000 pick-up all’anno con marchio proprio.
Con l’arrivo del nuovo player indiano il mercato Thailandese oltre che ad aumentare la capacita’
produttiva complessiva del Paese acquisisce una maggior competitivita’.
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Pubblicato su Corriere Asia il 7 Agosto 2007
Unica nota stonata e’ la forte diminuizione delle vendite di autoveicoli nel mercato domestico (-12.6%
nel primo semestre 2007 in confronto allo stesso periodo del 2006): pur essendo un dato in linea con
gli altri Paesi dell’Area il Governo Thailandese e’ consapevole che senza una robusta domanda
interna gli obiettivi di crescita del settore automotive appaiono ancora molto ambiziosi.
Luca Vianelli
Maggiori Paesi Produttori di
Autoveicoli nel 2006
(1000 Units)
Giappone
Stati Uniti
Cina
Germania
Corea del Sud
Francia
Spagna
Brasile
Canada
Messico
India
Regno Unito
Russia
Italia
Thailandia
11,484
11,264
7,189
5,820
3,840
3,169
2,777
2,611
2,572
2,046
2,020
1,648
1,508
1,212
1,194
Capacità Produttiva
di Autoveicoli Thailandese
nel 2005
Toyota
Isuzu
Mitsubishi
Auto Alliance
Honda
Nissan
General Motors
Hino
Daimler Chrysler
YMC Assembly
BMW
Volvo
TOTAL
350,800
200,000
170,200
135,000
120,000
102,000
100,000
28,800
16,300
12,000
10,000
10,000
1,255,100
Source: The Thai Automotive Industry Association
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