Pena di morte nello Stato della Chiesa
Transcript
Pena di morte nello Stato della Chiesa
Pena di morte nello Stato della Chiesa La pena di morte nello Stato della Chiesa era prevista anche in epoca medioevale e tante furono le esecuzioni di eretici, presunte streghe, ribelli e pensatori in contrasto con la dottrina ufficiale imposta dal Sant’ Uffizio ( si pensi a Giordano Bruno che fu arso vivo a Campo de’ Fiori il 17 febbraio 1600). Nel 1798 i Francesi, invaso lo Stato della Chiesa e deportato papa Pio VI, portarono per la prima volta la ghigliottina nello Stato Papale. Quando Napoleone conquistò lo Stato della Chiesa rendendolo parte dell’ Impero Francese ( 1809) la ghigliottina fu insediata nuovamente a Roma ( tra il 1800 e il 1809, nel pontificato di Pio VII, si era tornati al metodo d’ esecuzione della mannaia, da sempre usato nei territori della Chiesa) e il primo condannato ucciso con questo strumento fu Tommaso Tintori , reo d’ omicidio, nel 1810 per mano del boia Giovanni Battista Bugatti detto Mastro Titta. Fino al 1813 Mastro Titta usò la ghigliottina per 56 volte. Nel 1815 il Congresso di Vienna ridiede la sovranità sullo Stato della Chiesa a Papa Pio VII che , pur conoscendo l’ avversione per la “ macchina di morte “ introdotta dai francesi, la ripristinò ritenendola un metodo agile e veloce per le esecuzioni. Il primo condannato a essere giustiziato per ordine pontificio con la ghigliottina fu Tommaso Borzoni il 2 ottobre 1816. Mastro Titta ( il cui mantello che usava durante le esecuzioni è conservato al Museo Criminologico di Roma) fu il “ boia del Papa” fino al 1865 e in questi anni fu l’ autore di tante esecuzioni che furono viste ( e descritte) tra gli altri da Byron (1817), da Dickens ( 1845) e da Gioacchino Belli che al boia dedicò vari sonetti. L’ ultima esecuzione capitale effettuata a Roma si svolse il 24 novembre 1868. Il successore di Mastro Titta , Antonio Balducci, giustiziò Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti accusati di aver ucciso 25 zuavi in un attentato. L’ ultima esecuzione nello Stato della Chiesa avvenne a Palestrina il 9 luglio 1870 quando fu giustiziato Agatino Bellomo. Il personaggio di Mastro Titta ( nome che designava non solo Bugatti ma tutti i boia dello Stato Pontificio) diventò popolare anche grazie ai sonetti del Belli e nel Novecento è stato rappresentato nella celebre commedia musicale di Garinei e Giovannini “ Rugantino”( 1962). La vicenda di Monti e Tognetti è stata ripresa sempre nel secolo scorso dal film “ Nel nome del Papa Re” con Nino Manfredi. In seguito ai Patti Lateranensi (1929) lo Stato Italiano previde la pena di morte per gli attentatori alla vita del Papa in suolo italiano equiparando quindi il Pontefice al Re e al Capo di Governo. Papa Paolo VI eliminò la pena di morte dagli statuti vaticani per qualsiasi reato nell’ agosto 1969 e Papa Giovanni Paolo II con il motu proprio del 2001 l’ ha eliminata dalla Legge Fondamentale del Vaticano.