il lavoro
Transcript
il lavoro
Angelo d’Errico Servizio Sovrazonale di Epidemiologia ASL TO3 – Regione Piemonte IL PROGETTO “DONNA P.E.R.LA – PREVENZIONE E RISCHI SUL LAVORO” Lo studio é stato condotto da un gruppo di lavoro composto da: rappresentanti dell’INAIL Piemonte, dei tre sindacati confederali e della Regione Piemonte, nella figura della Consigliera di Pari opportunità e grazie al supporto del Servizio di Epidemiologia della Asl T03. Donna P.E.R.LA. – Prevenzione e Rischi sul Lavoro Il progetto è nato nel 2009 dall’esigenza di indagare le condizioni di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori in alcuni settori ad elevata occupazione femminile in Piemonte. DONNA P.E.R.LA: OBIETTIVI DELL’INDAGINE • Descrivere e mappare le condizioni di salute e di sicurezza, evidenziando differenze tra uomini e donne, e tra i diversi settori lavorativi, riguardo all’esposizione a fattori di rischio e alla frequenza di patologie correlate al lavoro • Fornire elementi di conoscenza ai RLS e alle RSU al fine di sviluppare azioni mirate all’approfondimento delle valutazione dei rischi e al miglioramento delle condizioni di lavoro e di salute delle lavoratrici • Supportare la contrattazione, soprattutto aziendale, per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza delle donne lavoratrici • Costruire le basi per realizzare una banca dati di buone prassi di contrattazione nazionale, territoriale, aziendale sul tema della salute e sicurezza delle lavoratrici DONNA P.E.R.LA: METODOLOGIE ADOTTATE L’indagine è stata condotta attraverso un questionario somministrato a lavoratori e lavoratrici occupati in 25 aziende campione individuate per: Dimensione aziendale Rappresentatività geografica Sulla base del più recente archivio Inail delle attività produttive Ponendo particolare attenzione anche ai rapporti sindacali e unitari all’interno delle aziende. Disegno dello studio • Studio trasversale • Condotto in collaborazione con CGIL, CISL, UIL nel periodo giugno-settembre 2010 • Studiate 25 aziende appartenenti a vari settori produttivi che impiegano in prevalenza donne: - alimentare - tessile e abbigliamento - metalmeccanica leggera - imprese di pulizie - assistenza all’infanzia e agli anziani - commercio – grande distribuzione Popolazione in studio Tasso di partecipazione: circa 50% SETTORE N. % alimentare 909 48.5 tessile e abbigliamento 389 20.8 metalmeccanica leggera 313 16.7 commercio – grande distribuzione 94 5.0 imprese di pulizie 50 2.7 assistenza 119 6.4 Totale 1874 100.00 QUESTIONARIO • Informazioni raccolte mediante questionario autocompilato composto di 186 domande divise in 5 sezioni: – il lavoro: tipologia di attività e mansione svolta, anzianità di mansione, tipo di contratto e partecipazione a corsi di formazione professionale e sulla sicurezza – l’organizzazione del lavoro: orari di lavoro e turni – l’ambiente di lavoro: esposizione ad agenti fisici, chimici e biologici (rumore, polveri, fumi, solventi, contatto con liquidi biologici), e a fattori ergonomici e psicosociali – i problemi di salute: stato generale di salute, eventuali limitazioni collegate, assenze per malattia, problemi uditivi, disturbi respiratori, muscolo-scheletrici, psichici, cutanei e dell’apparato riproduttivo femminile (aborti, parti pretermine e sottopeso alla nascita) – le caratteristiche socio-demografiche e gli stili di vita: età, genere, stato civile, titolo di studio, luogo di residenza, reddito, lavoro domestico, cura di figli e disabili, abitudine al fumo, attività fisica • 2000 questionari distribuiti in orario di lavoro, durante un’assemblea sindacale dedicata, di cui 1874 restituiti compilati (79% donne) ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ORARIO E TURNI DI LAVORO Quante ore a settimana lavori in questa azienda? ore |_|_| Quanti giorni a settimana lavori in questa azienda? giorni |_|_| Qual è il tuo orario di lavoro? prevalentemente di giorno ❒ prevalentemente di notte ❒ turni senza lavoro notturno ❒ turni con lavoro notturno ❒ altro (specificare) _______________________________ Quante volte alla settimana lavori di notte? mai ❒ una volta ❒ due volte ❒ tre volte ❒ più di tre volte ❒ AMBIENTE DI LAVORO - I MICROCLIMA Com’è la temperatura del locale dove lavori, in estate? adeguata ❒ inadeguata ❒ Com’è la temperatura del locale dove lavori, in inverno? adeguata ❒ inadeguata ❒ Il ricambio d’aria del locale dove lavori ti sembra: adeguato ❒ inadeguato ❒ L’umidità del locale dove lavori ti sembra: adeguata ❒ inadeguata ❒ Nello svolgimento del tuo lavoro ti capita di passare da ambienti caldi ad ambienti freddi o viceversa? sempre ❒ spesso ❒ saltuariamente ❒ mai ❒ AMBIENTE DI LAVORO - II RUMORE Com’è il livello di rumore del locale dove lavori? sempre elevato ❒ spesso elevato ❒ saltuariamente elevato ❒ mai elevato ❒ Se un compagno di lavoro è a 1 metro da te, per farti comprendere devi parlare a voce: normale ❒ un po’ alta ❒ molto alta ❒ urlata ❒ non riesci a farti comprendere nemmeno urlando ❒ Utilizzi mezzi di protezione acustica come tappi o cuffie? sempre ❒ spesso ❒ saltuariamente ❒ mai ❒ Nelle ultime 4 settimane, hai avuto uno dei seguenti sintomi? a) riduzione temporanea dell’udito dopo la fine del turno Mai | Quasi mai | Talvolta | Spesso | Sempre b) perdurare di ronzii, suoni o fischi Mai | Quasi mai | Talvolta | Spesso | Sempre AMBIENTE DI LAVORO - III POLVERI, FUMI, VAPORI DI SOLVENTI • Presenza dell’esposizione (SI/NO) • Giudizio su intensità elevata dell’esposizione (SI/NO) • Presenza e funzionamento di sistemi di aspirazione localizzata LIQUIDI BIOLOGICI (sangue, siero, urina, etc.) • Esservi a contatto (sempre, spesso, saltuariamente, mai) • Uso di mezzi di protezione (SI/NO) • Tipo di mezzi di protezione usati (guanti, mascherina, occhiali) AMBIENTE DI LAVORO - IV FATTORI ERGONOMICI Rilevati per mezzo di una versione ridotta del Dutch Musculoskeletal Questionnaire (Hildebrandt et al., 2001) Scala di risposta: mai o quasi mai, meno di 1 ora al giorno, tra 1 e 2 ore, tra 2 e 4 ore, più di 4 ore Esposizioni considerate: • • • • • • • • • • • sollevare/movimentare carichi (>10 kg) sollevare persone piegare o ruotare il busto spesso lavorare inginocchiato o accosciato arrampicarsi su scale o saltare da altezze differenti lavorare con le mani sopra l’altezza delle spalle fare con le mani gli stessi movimenti ripetuti più volte in un minuto fare sforzi muscolari molto intensi lavorare con strumenti che vibrano (es. martelli pneumatici, flessibili, trapani, seghe) guidare veicoli a motore o elettrici uso di ausili di sollevamento AMBIENTE DI LAVORO - V FATTORI PSICOSOCIALI - 1 Rilevati per mezzo della versione ridotta del questionario COPSOQ (Copenhagen Psychosocial Questionnaire, Kristensen et al., 2005) Scala di risposta: sempre, spesso, qualche volta, raramente, quasi mai o mai Esposizioni considerate: • • • • • • • • • richieste quantitative (quantitative demands) ritmo di lavoro richieste emozionali (emotional demands) autonomia decisionale (decision authority) possibilità di utilizzare le proprie abilità tecniche (skill discretion) predicibilità del lavoro qualità della leadership supporto da parte dei supervisori giustizia organizzativa AMBIENTE DI LAVORO - VI FATTORI PSICOSOCIALI - 2 Scala: moltissimo, molto, abbastanza, poco, pochissimo Esposizioni considerate: • • • • • • • • • • livello di ricompensa/riconoscimento (rewards) fiducia da e verso la direzione aziendale (trust) chiarezza dei ruoli conflitti casa-lavoro lavorare con clienti soddisfazione del proprio lavoro molestie sessuali (SI/NO) prepotenze (SI/NO) minacce di violenza (SI/NO) violenza fisica (SI/NO) Da parte di: colleghi ❒ capi ❒ subordinati ❒ clienti ❒ altro (specificare) _________________ PROBLEMI DI SALUTE - I SALUTE GENERALE Rilevata per mezzo del questionario SF-12 - Short Form 12 items Health Survey (Ware et al., 1996): batteria di 12 domande ricondotta a due indici sintetici: • MCS (Mental Component Summary) misura lo stato psicologico • PCS (Physical Component Summary) misura lo stato di salute fisica DEPRESSIONE Rilevata per mezzo del Personal Health Questionnaire Depression Scale (PHQ-9) (Kroenke et al., 2001) batteria di 9 domande che indaga sintomi nelle ultime 2 settimane con risposte: mai, in alcuni giorni, per più della metà del tempo, quasi ogni giorno un punteggio complessivo pari o superiore a 15 indica la presenza di disturbi depressivi PROBLEMI DI SALUTE - II DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI Rilevati per mezzo di una versione leggermente modificata del Nordic Musculoskeletal Questionnaire (Dickinson et al., 1992) ll questionario richiede le regioni del corpo nelle quali eventualmente il lavoratore abbia avuto disturbi (bruciore, dolore, rigidità, crampi, formicolio, perdita di sensibilità): • per almeno quattro giorni nell’arco di una settimana negli ultimi 12 mesi • per almeno quattro giorni nell’ultima settimana (esito analizzato) REGIONE CERVICALE SPALLE REGIONE DORSALE GOMITI REGIONE LOMBARE POLSI/MANI COSCIA/GLUTEI GINOCCHIA POLPACCI CAVIGLIE/PIEDI PROBLEMI DI SALUTE - III DISTURBI RESPIRATORI ASMA Rilevato per mezzo di una batteria di 3 domande utilizzate nella European Community Respiratory Health Survey (Kogevinas et al., 1999) – almeno una risposta positiva: • Sei stato svegliato/a da un senso di chiusura al torace e difficoltà a respirare negli ultimi 12 mesi? • Hai avuto un attacco di asma negli ultimi 12 mesi? • Stai prendendo medicine per l’asma (tra cui anche uso di inalatori, spray o aerosol)? BRONCHITE CRONICA Rilevata per mezzo della domanda: • Negli ultimi due anni hai avuto tosse e catarro per la maggior parte dei giorni e per più di tre mesi? PROBLEMI DI SALUTE - IV DISTURBI RESPIRATORI ASMA Rilevato per mezzo di una batteria di 3 domande utilizzate nella European Community Respiratory Health Survey (Kogevinas et al., 1999) – almeno una risposta positiva: • Sei stato svegliato/a da un senso di chiusura al torace e difficoltà a respirare negli ultimi 12 mesi? • Hai avuto un attacco di asma negli ultimi 12 mesi? • Stai prendendo medicine per l’asma (tra cui anche uso di inalatori, spray o aerosol)? BRONCHITE CRONICA Rilevata per mezzo della domanda: • Negli ultimi due anni hai avuto tosse e catarro per la maggior parte dei giorni e per più di tre mesi? Risultati - I Elevata proporzione di lavoratrici/lavoratori esposta a sfavorevoli condizioni di lavoro, soprattutto riguardo a fattori ergonomici e psicosociali, ma anche per avverse condizioni microclimatiche e presenza di inquinanti fisico-chimici nell’ambiente di lavoro: Fattori ergonomici (per più di 2 ore al giorno): • sollevare o movimentare carichi: 25% • piegare o ruotare il busto: 56% • lavorare con le mani sopra l’altezza delle spalle: 21% • fare sforzi muscolari molto intensi: 35% • compiere movimenti ripetitivi con le mani: 67% Fattori psicosociali: • lavorare sempre o spesso ad un ritmo elevato: 65% • non poter decidere come svolgere il proprio lavoro: 54% • non poter prendere iniziative: 61% • non avere la possibilità di imparare cose nuove sul lavoro: 45% • non ricevere riconoscimento per il proprio lavoro: 55% • non essere trattati con giustizia: 38% Solo il 65% dei lavoratori si dichiara soddisfatto del proprio lavoro, rispetto al 76% dei lavoratori italiani intervistati nell’ultima indagine europea disponibile Risultati - II Microclima inadeguato: • • • • temperatura estiva troppo elevata: 49% temperature invernale troppo bassa: 27% umidità eccessiva: 44% ricambio d’aria insufficiente: 40% Esposizione ad agenti fisici, chimici e biologici • • • • • rumore sempre o spesso elevato: 48% alti livelli di polveri : 30% alti livelli di fumi: 7% alti livelli di vapori di solventi: 12% liquidi biologici: 20% Solo il 30% dei soggetti esposti sempre o spesso a rumore elevato dichiarava di utilizzare mezzi di protezione acustica Tra i soggetti esposti ad alte concentrazioni di polveri, vapori di solventi o fumi, solo un terzo riferiva che nella propria principale postazione di lavoro erano presenti sistemi di aspirazione localizzata efficienti o accesi regolarmente Risultati - III Alta proporzione di soggetti con disturbi muscolo-scheletrici, in particolare a carico del rachide lombare e dell’arto superiore, sintomi depressivi, asma bronchiale e bronchite cronica, infortuni nell’ultimo anno. • cattivo stato di salute generale: 9% • lombalgia (almeno 4 gg. nell’ultima settimana): 29% • disturbi muscolo-scheletrici all’arto superiore (almeno 4 gg. nell’ultima settimana): 55% • sintomi depressivi: 8% • asma bronchiale: 18% • bronchite cronica: 18% • infortuni sul lavoro: 6% Risultati - IV Forti differenze tra i generi per esposizione a: • sollevamento/movimentazione di carichi, più diffusa tra gli uomini che tra le donne (30% vs. 23%) • Piegare o ruotare il busto spesso, più diffuso tra le donne che tra gli uomini (59% vs. 49%) • movimenti ripetitivi con le mani, molto più diffusa tra le donne che tra gli uomini (76% vs. 38%) • fattori psicosociali: esposizioni più elevate tra le donne soprattutto per: - ritmi di lavoro intensi - scarsa autorità decisionale - bassa possibilità di utilizzo delle proprie abilità tecniche - scarso riconoscimento del proprio lavoro E per frequenza di: • infortuni sul lavoro: prevalenza nell’ultimo anno superiore tra gli uomini (8.7%) rispetto alle donne (4.7%), • disturbi muscoloscheletrici dell’arto superiore, più diffusi tra le donne (59%) che tra gli uomini (37%) • lombalgia, più diffusa tra le donne (30%) che tra gli uomini (22%) • depressione, più diffusa tra le donne (9% donne, 4% uomini) Risultati - V Fattori di rischio occupazionali identificati dall’indagine per le principali patologie (modello di Poisson con stimatore robusto della varianza: variabili associate con p<0.05) Lombalgia • dover piegare o ruotare il busto per almeno 2 ore al giorno: RR=1.59 (1.10-2.28) • esposizione a fumi: RR=1.58 (1.13-2.20) • aver ricevuto minacce dai capi: RR =2.11 (1.17-3.79) Disturbi muscoloscheletrici dell’arto superiore • • • • • effettuare per almeno due ore al giorno movimenti ripetitivi con le mani: RR=1.44 (1.17-1.76) lavorare inginocchiato o accosciato per almeno due ore al giorno: RR=1.23 (1.04-1.46) scarsa possibilità di utilizzare le proprie abilità tecniche (low skill discretion): RR=1.20 (1.03-1.41) giustizia sul lavoro, che ha un effetto protettivo: RR=0.81 (0.67-0.97) violenza da parte dei colleghi: RR=4.00 (2.80-5.71) Depressione • elevate richieste psicologiche emozionali (emotional demand): RR=2.86 (1.49-5.48) • bassa predicibilità del lavoro (predictability): RR=2.00 (1.12-3.56) • ricevere prepotenze da parte dei capi: RR=2.81 (1.60-4.93) • essere esposti sempre o spesso a rumore elevato: RR=1.63 (1.03-2.58) Conclusioni - I La popolazione in studio presenta in generale un profilo di esposizione a fattori ergonomici e psicosociali più sfavorevole di quello rilevato da altri studi, con: • proporzioni di esposti particolarmente elevate tra le donne, soprattutto per quanto riguarda: ¾ movimenti ripetitivi ¾ posture incongrue ¾ ritmi di lavoro intensi ¾ scarsa autorità decisionale ¾ bassa possibilità di utilizzo delle proprie abilità tecniche. • Ciò indica la necessità di condurre valutazioni sistematiche dell’esposizione a questi fattori di rischio nelle aziende incluse nello studio, volte ad individuare le postazioni di lavoro sottoposte ai maggiori carichi di esposizione e a ridurne il livello. • Anche l’esposizione a condizioni microclimatiche avverse e ad inquinanti fisicochimici nell’ambiente di lavoro appare più diffusa di quella rilevata da altre indagini. • L’osservazione che quasi il 70% dei soggetti esposti ad alte concentrazioni di polveri, vapori di solventi o fumi riferisse l’assenza di sistemi di aspirazione localizzata efficienti o accesi regolarmente, suggerisce che vi sia spazio per ulteriori interventi preventivi sulle fonti di emissione di questi inquinanti. Conclusioni - II • Il fatto che quasi la metà dei soggetti esposti a rumore elevato in modo semicontinuativo non utilizzasse i dispositivi di protezione personale indicherebbe che in diverse aziende la formazione sulla sicurezza non sia stata realizzata in maniera efficace. • Lo studio ha anche evidenziato elevate prevalenze di alcuni problemi di salute potenzialmente correlati al lavoro, in particolare: ¾ lombalgia ¾ disturbi muscolo-scheletrici dell’arto superiore ¾ sintomi depressivi ¾ disturbi respiratori. • Anche per gli infortuni, la proporzione di lavoratrici/lavoratori che hanno riferito di aver subito almeno un infortunio che ha comportato assenza dal lavoro è superiore a quella rilevata da altri studi (Forze di Lavoro, 2007; Mastrangelo et al., 2005) • molte delle associazioni osservate con le esposizioni occupazionali nell’analisi multivariata mostrano una discreta consistenza con quelle riscontrate in altri studi (National Research Council & Institute of Medicine, 2001; Stansfeld & Candy, 2006; Bonde, 2008; Henneberger et al., 2010) • Si stima che la riduzione dell’esposizione ai corrispondenti fattori di rischio permetterebbe di ridurre la frequenza di questi problemi di salute. Grazie per l’attenzione!