“Casa, ma solo di proprietà?”

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“Casa, ma solo di proprietà?”
PROGETTO DI RICERCA
“Casa, ma solo di proprietà?”
Il presente progetto si pone l’obiettivo di studiare il rapporto degli italiani con il
concetto di proprietà della casa. A tal fine, verranno utilizzati i dati raccolti dalla Banca
d’Italia attraverso l’Indagine sui Bilanci delle Famiglie Italiane (SHIW). Si tratta di un
campione rappresentativo della popolazione italiana, la cui ricchezza di informazioni sulla
proprietà a livello famigliare, quindi disaggregato, associata alle informazioni
demografiche, lavorative, finanziarie, appare particolarmente indicata per l’analisi in
questione.
Sulla base dei dati Eurostat, i proprietari di case in Italia si attestano tra il 72% e il 74%
negli anni tra il 2004 e il 2014. Percentuali simili si registrano in Belgio e in Portogallo,
mentre paesi come Danimarca, Francia, Olanda e Germania presentano un’incidenza della
proprietà inferiore, di 10-20 punti percentuali. L’obiettivo dell’analisi sarà quello di
disaggregare questi dati per capire se tali percentuali, apparentemente relativamente
stabili nel tempo, nascondano un’evoluzione diversa per gruppi diversi di soggetti.
Perciò, verranno costruiti profili di proprietà delle famiglie italiane sotto varie
sfaccettature. Con i dati relativi al periodo tra il 1995 e il 2012, verrà analizzata, oltre
all’evoluzione della proprietà della prima casa sotto il profilo temporale, quella in base
all’età del proprietario. Verrà poi effettuata un’analisi per cosiddette “coorti”, al fine di
evidenziare eventuali divergenze tra generazioni diverse nello stesso anno di osservazione
o in relazione alla stessa età (ma in momenti diversi nel tempo). Nella misura consentita
dai dati, verranno considerate le ulteriori disaggregazioni a livello geografico (per regioni
o per aree) e sulla base del settore di impiego del proprietario.
Successivamente, verranno esaminati gli aspetti relativi alla superficie e al valore della
casa, con l’obiettivo di integrare il dato sintetico sulla proprietà con una misura di
“quantità” di casa, di nuovo nei vari aspetti analizzati in relazione alla proprietà:
temporale, per età e per coorti.
Tenendo conto delle caratteristiche demografiche, lavorative e della ricchezza finanziaria
famigliare, verrà analizzata la probabilità di essere proprietario di casa, rispettivamente,
all’età di 30, 40, 50 anni, e verrà illustrato come tale probabilità sia differente per diverse
categorie di soggetti. Particolare attenzione verrà posta nell’esame del comportamento dei
giovani nel lasciare la casa dei genitori, soprattutto in relazione agli anni della recente crisi
economica. Inoltre, si cercherà evidenza di eventuali riduzioni delle dimensioni della
prima casa in età avanzata.
Verranno, infine, analizzati i canali attraverso cui le famiglie italiane sono entrate in
possesso della casa di residenza, focalizzando l’attenzione sull’importanza dell’eredità
come meccanismo di trasmissione della proprietà immobiliare e sull’utilizzo del mutuo
per sostenere l’acquisto della prima casa. Per entrambi gli aspetti, saranno illustrate
l’evoluzione nel tempo e l’eterogeneità nella diffusione tra soggetti con diverse
caratteristiche (età, coorte, area geografica).
L’informazione relativa al possesso, al numero e alla superficie di un’eventuale seconda
casa consente di ripercorrere l’analisi temporale, per età e per coorti. L’analisi temporale,
tenendo conto anche dell’informazione sull’uso di tale proprietà, sarà condotta alla luce
dei regimi di trattamento fiscale di tale forma di investimento immobiliare.
L’insieme delle elaborazioni effettuate fornirà un quadro del rapporto degli italiani con il
concetto di proprietà della casa nell’ultimo ventennio, evidenziando il diverso
comportamento di gruppi diversi della popolazione e consentendo così eventuali spunti di
riflessione per futuri interventi di politica economica.
Ricercatori:
Renata Bottazzi (Università degli Studi di Bologna e Institute for Fiscal Studies, London)
Serena Trucchi (Università degli Studi di Bologna e CeRP-Collegio Carlo Alberto)
I dati e le informazioni saranno raccolte in un rapporto ad hoc al committente e presentato
nel corso di un evento pubblico promosso in un luogo istituzionale.