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Presentazione standard di PowerPoint
Azienda ULSS 20 di Verona
Dipartimento di Prevenzione
Accredited - Agréé
Corso di formazione
Valorizzazione ed implementazione della
multidisciplinarietà nell’ambito della legionellosi
La tutela della salute dei Lavoratori
Dott. Antonio Zedde
SPISAL – Ambulatorio Medicina del Lavoro
Verona 10 -11-15
Impatto sulla popolazione generale
La legionellosi pone un problema di salute pubblica
perché costituisce un elemento di potenziale rischio in
tutte le situazioni in cui le persone si ritrovano in uno
stesso luogo nel quale è in funzione un
- sistema di condizionamento, umidificazione o
trattamento dell’aria;
- sistema di ricircolarizzazione delle acque;
con possibile dispersione nell’ambiente di aerosol
contaminato da legionella (goccioline di dimensioni
inferiori ai 5 micron).
Le principali sorgenti di
diffusione aerosol
• i rubinetti e i diffusori delle docce
dell’impianto idrico
• gli umidificatori degli impianti di
condizionamento
• le vasche idromassaggio
• le fontane ornamentali
• le piscine
• le torri di raffreddamento
• etc…
Il rischio in ambito lavorativo
Il rischio legionellosi può interessare gli addetti a diversi comparti
lavorativi:
• Personale addetto alle operazioni di manutenzione/pulizia delle torri
evaporative e degli impianti di distribuzione/trattamento dell’acqua
• Addetti agli impianti di depurazione
• Addetti alle piattaforme di trivellazione
• Personale addetto alla manutenzione di vasche per idromassaggio
• Lavoratori delle cave di marmo (operazioni di taglio del marmo con acqua)
• Addetti alla pulizia negli autolavaggi
• Trattamento delle acque di scarico nella produzione di pasta alimentare
e carta
Il rischio in ambito lavorativo
Dati ottenuti da monitoraggi microbiologici svolti in
ambito occupazionale hanno documentato la
presenza del batterio:
•
negli impianti per il lavaggio di parti meccaniche
nelle industrie metalmeccaniche,
•
nelle vasche di raffreddamento e lavaggio di
prodotti vegetali,
•
nelle vasche di aereazione per il trattamento di
acque reflue,
•
nel materiale organico per la produzione di terreni
per il giardinaggio,
etc.
•
Dati epidemiologici
Registro nazionale della legionellosi - Istituto Superiore di Sanità
Rapporto annuale sulla legionellosi in Italia nel 2010
Pervenute 1.324 segnalazioni di casi legionellosi; 1.184 confermati, 50 presunti.
Dati riferiti al 42,7 % dei casi registrati
Distribuzione per potenziale esposizione a legionella
Registro nazionale della legionellosi - Istituto Superiore di Sanità
Rapporto annuale sulla legionellosi in Italia nel 2013
Pervenute 1.347 segnalazioni di casi legionellosi; 1.327 confermati, 20 probabili; 70
decessi.
Nell’83% dei casi non è stato riportato alcun fattore di rischio specifico e,
pertanto, data l’ubiquitarietà della legionella negli ambienti sia naturali che di
vita e di lavoro, tali casi vengono definiti di origine comunitaria.
Banca dati INAIL – Infortuni sul lavoro
Casi di legionellosi denunciati nel periodo 2000 - 2013
Casi denunciati
7
Casi riconosciuti
3
Tipo di occupazione
2003
1
Manutentore di impianti di condizionamento
dell’aria
2008
1
Operatore aeroportuale
2012
1
Medico igienista (in corso di indagine
ambientale presso un entro benessere dove
erano stati segnalati casi sospetti di
legionellosi)
È infortunio sul lavoro ogni incidente avvenuto per “causa violenta in occasione di lavoro” dal quale derivi la morte, l’inabilità
permanente o l’inabilità assoluta temporanea per più di tre giorni. Si differenzia dalla malattia professionale poiché l’evento
scatenante è improvviso e violento, mentre nel primo caso le cause sono lente e diluite nel tempo.
La causa violenta. È un fattore che opera dall’esterno nell’ambiente di lavoro, con azione intensa e concentrata nel tempo, e
presenta le seguenti caratteristiche: efficienza, rapidità ed esteriorità. Può essere provocata da sostanze tossiche, sforzi
muscolari, microrganismi e da condizioni climatiche e microclimatiche.
Decreto Legislativo 81/2008
Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro
Obblighi del Datore di lavoro
La valutazione dei rischi
- individuazione e valutazione di tutti i rischi
per la sicurezza e la salute dei lavoratori;
- elaborazione dei documenti procedurali ed
organizzativi per la loro eliminazione o
contenimento.
Documento di valutazione dei rischi
A. Identificazione dei luoghi di lavoro, impianti,
macchine, attrezzature, prodotti chimici, ….
B. Identificazione dei pericoli e situazioni pericolose
C. Valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute
D. Predisposizione delle misure di prevenzione
e protezione
E. Gestione delle emergenze
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
I FATTORI DI RISCHIO
PER LA SICUREZZA
(Rischi di natura
infortunistica)
PER LA SALUTE
(Rischi di natura
igienico ambientale)
PER LA SICUREZZA
E LA SALUTE
(Rischi trasversali)
Strutture
Agenti Chimici
Macchine
Agenti Fisici
Organizzazione
del lavoro
Fattori psicologici
Impianti Elettrici
Incendio-esplosioni
Agenti Biologici
Fattori ergonomici
Titolo X D. Lgs. 81/08
Esposizione ad agenti biologici
Titolo X D. Lgs. 81/08
Esposizione ad agenti biologici
• Campo di applicazione
Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio
di esposizione ad agenti biologici
Definizione
Titolo X D. Lgs. 81/08 - Esposizione ad agenti biologici
*
* Non è mai stata dimostrata la trasmissione interumana della legionellosi
Titolo X D. Lgs. 81/08
Esposizione ad agenti biologici
Si possono verificare diverse condizioni di
esposizione ad agenti biologici
Uso deliberato
- quando agenti biologici vengono deliberatamente
immessi nel ciclo produttivo
Esposizione potenziale
- quando possa verificarsi la presenza di agenti biologici
come evento indesiderato ma inevitabile
MANUTENZIONE / PULIZIA DELLE TORRI EVAPORATIVE E
DEGLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE / TRATTAMENTO DI
ACQUA SANITARIA, MANUTENZIONE IMPIANTI DI
CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA
Titolo X D. Lgs. 81/08 - Esposizione ad agenti biologici
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
 Obbligatoria sia in caso di uso deliberato che di
esposizione potenziale
 Da ripetersi in caso di modifiche significative
nel ciclo produttivo e comunque ogni tre anni
 Revisione, con carattere d’urgenza, ad ogni
segnalazione di un accertato caso di malattia.
Conferenza Stato - Regioni, 7 maggio 2015.
Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi
Obblighi del Datore di lavoro
• effettuare la valutazione del rischio legionellosi,
tenendo conto di tutte le informazioni disponibili sulle
caratteristiche dell’agente biologico e sulle modalità
lavorative che possano determinarne l’esposizione.
È indispensabile analizzare adeguatamente tutte le fasi
del processo lavorativo per individuare i momenti critici
in cui è effettivamente presente il rischio biologico.
È inoltre indispensabile individuare le mansioni che
effettivamente presentano l’esposizione a tale rischio e i
lavoratori interessati.
Valutazione del rischio
UFC
Unità
formanti
colonie
Linee guida
2015
Obblighi del datore di lavoro
Se la valutazione mette in evidenza un rischio per la
salute dei lavoratori occorre:
• adottare misure tecniche, organizzative, procedurali ed
igieniche idonee, al fine di minimizzare il rischio;
• adottare specifiche misure per l’emergenza, in caso di
incidenti che possono provocare la dispersione
nell’ambiente dell’agente biologico;
• fornire ai lavoratori una informazione e
adeguate.
formazione
Per l’ adozione delle misure protettive, preventive,
tecniche, organizzative, procedurali ed igieniche idonee,
si deve fare riferimento a quanto definito nelle Linee
guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi
approvate in Conferenza Stato - Regioni, nella seduta
del 7 maggio 2015.
Il documento riunisce, aggiorna e integra tutte le
indicazioni riportate nelle precedenti linee guida
nazionali e normative.
La Regione Veneto con DGR n. 1250 del 28
settembre 2015 ha recepito l’Intesa Stato – Regioni
sulle Linee guida in relazione al rischio di esposizione
a legionella.
Dispositivi di protezione individuale
• facciali filtranti per la protezione delle vie respiratorie,
preferibilmente muniti di valvola di espirazione (FFP 3);
• occhiali di protezione per la protezione da schizzi di
liquidi o nei confronti di rischi di natura non
microbiologica, come ad esempio ustioni, lesioni da
acqua in pressione, ecc.;
• guanti di protezione (protezione da microorganismi);
• tuta - camice di protezione (protezione da agenti biologici).
Sorveglianza sanitaria
obbligatoria per i lavoratori addetti alle attività
in cui la valutazione evidenzia un rischio per la
salute
non è sempre obbligatoria (rischio potenziale)
eseguita dal medico competente
in presenza di rischio non occasionale: controlli
sanitari periodici annuali integrati da esami
specifici (determinazione antigene urinario,
dosaggio di IgG e IgM specifiche)
Linee guida per la prevenzione ed il controllo
della legionellosi – 2015
6.2. Il rischio per operatori sanitari
I tecnici della prevenzione addetti agli interventi
di ispezione, controllo e campionamento e, più
in generale, gli addetti alla manutenzione degli
impianti idrici e aeraulici, capaci di generare
aerosol potenzialmente contaminati, devono
ritenersi a maggior rischio di esposizione alla
Legionella.
Adempimenti medico legali in caso di
accertamento di legionellosi contratta sul lavoro
- 1^ certificato medico INAIL di infortunio sul lavoro
- referto medico all’Autorità Giudiziaria (se sussistono i
requisiti della procedibilità d’ufficio)
- invio all’INAIL di copia della documentazione sanitaria
relativa al caso accertato
Finalità
assicurativa
Referto medico
• E’ una testimonianza con la quale chi
esercita una professione sanitaria è
obbligato ad informare l’Autorità Giudiziaria
di fatti oggetto della propria assistenza od
opera, nella genesi dei quali possa
sussistere l’ipotesi di un reato perseguibile
d’ufficio
• Ha finalità di giustizia
• Lo scopo è quello di segnalare un episodio
su cui l’Autorità Giudiziaria è tenuta a
indagare
per
ricercare
eventuali
responsabilità penali
Procedibilità d’ufficio
Sussiste nei casi di lesioni personali colpose gravigravissime commessi con violazione delle norme per
la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative
all'igiene del lavoro.
La lesione personale è grave
1) se dal fatto deriva una malattia che metta in pericolo la vita della
persona offesa, ovvero una malattia o un'incapacità di attendere
alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore ai quaranta
giorni;
2) se il fatto produce l'indebolimento permanente di un senso o di
un organo.
D. Lgs. 81/08 s.m.i.

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