Il Giubileo della Misericordia del Vicariato di Sant`Angelo La
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Il Giubileo della Misericordia del Vicariato di Sant`Angelo La
PAGINA 3 NOVEMBRE 2016 Il 1° ottobre 2016, nella Cattedrale di Lodi, il silenzioso passaggio della Porta Santa Il Giubileo della Misericordia del Vicariato di Sant’Angelo “Sto alla porta e busso, se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre entrerò cenerò con lui ed egli con me; così dice il Signore”. Con queste parole, e al suono delle campane della Cattedrale di Lodi, il vescovo Maurizio Malvestiti ha oltrepassato la Porta Santa, dando inizio al Giubileo della Misericordia per le 17 Parrocchie del Vicariato di Sant’Angelo Lodigiano, fra cui la nostra Parrocchia con un buon numero di partecipanti. Nel cortile dei Canonici il vescovo ha impartito la Benedizione ricordando tutti i Santi Patroni delle Parrocchie ed ha invitato i presenti a varcare la soglia della Porta Santa. Entrando veniva distribuita la preghiera della Misericordia, e, cosa non consueta, il vescovo li attendeva per stringere loro le mani ed augurare “Buon Giubileo”. La Cattedrale, gremita, è stato luogo di un momento molto intenso di preghiera, dove il vicario foraneo mons. Ermanno Livraghi ha presieduto l’eucaristia concelebrata dai sacerdoti del vicariato. Il celebrante nella sua omelia, ha rimarcato l’importanza di “vivere” il Vangelo, di “ripetere” le condotte che racchiude, per educare il prossimo con l’atteggiamento personale quotidiano. Mons. Livraghi ha inoltre posto l’accento sulla memoria di Santa Teresa di Lisieux, ricordata nella liturgia di quel giorno, che ha insegnato a farsi come bambini per comprendere l’amore misericordioso di Dio che è padre e madre per tutti. Un modello, il suo, imitato da un’altra figlia illustre per il mondo delle missioni, Santa Francesca Cabrini, patrona universale dei migranti. Con la lettura congiunta della preghiera che Papa Francesco ha scritto per il Giubileo Straordinario della Misericordia, si è con- clusa la celebrazione eucaristica con il coro di voci che saliva unanime verso le volte della Cattedrale: “…Fa’ che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana: Se tu conoscessi il dono di Dio!...” s.m. Nella cappella della Madonna del Rosario, la presentazione del restauro La rinascita dell’affresco del Dogma dell’Assunzione La Basilica di Sant’Angelo Lodigiano racchiude una cappella dedicata alla Madonna del Rosario, appartenente all’antica Chiesa risalente al 1662 demolita per fare spazio all’odierna Basilica, oltre agli importanti dipinti secenteschi provenienti dalla antica cappella ospita due affreschi realizzati nel 1950 dal pittore Pasquale Arzuffi, la raffigurazione della battaglia di Lepanto e la proclamazione del Dogma dell’Assunzione della Vergine Maria al Cielo, affresco che a causa del deterioramento è tornato al suo antico splendore grazie al Service del Lions Club Sant’Angelo Lodigiano Madre Cabrini. La presentazione del restauro è avvenuta giovedì 6 ottobre, vigilia della memoria liturgica della B. V. Maria del Rosario. Nella cappella risplendente per una nuova illuminazione, Antonio Saletta ha illustrato la storia di questo piccolo gioiello e l’antica devozione dei santangiolini alla Madonna del Rosario. È stata poi la volta del restauratore Domenico Cretti e della sua aiutante Susanna Trabucchi ad illustrare con l’aiuto di diapositive le varie fasi del lavoro per salvarlo dai danni causati da un’infiltrazione d’acqua che aveva causato lo scioglimento dei sali presenti nelle mura facendoli salire in superficie e sollevando lo strato di colore di alcune parti dell’affresco. È seguita la celebrazione della Santa Messa presieduta da mons. Ermanno Livraghi a ricordo di tutti i soci Lions defunti del Club santangiolino. Non è mancato il ringraziamento del parroco alla presidente Maria Rosa Conti e a tutti i soci per aver contribuito alla rinascita di questo dipinto che altrimenti sarebbe andato perduto. La celebrazione è stata allietata dall’esecuzione dell’Ave Maria da parte del soprano Valeria Cavallini, accompagnata al pianoforte dal maestro Mauro Quartieri. Molti i soci Lions presenti che hanno fatto da corona al Past Governatore Massimo Alberti, Luigi Salice e Francolino Marchesi Erano presenti numerosi rappresentanti delle varie associazio- ni che operano a Sant’Angelo, ed anche l’Amministrazione comunale, nella persona del vice sindaco, che ha dimostrato l’apprezzamento a questo progetto. Nel suo intervento la presidente Maria Rosa Conti ha ringraziato tutti i presenti e citando il motto Lions “We Serve”, ha evidenziato l’importanza di questi “Service” che offrono l’occasione di sal- vaguardare il nostro patrimonio artistico-culturale che ha sempre meno possibilità di essere mantenuto e rinnovato adeguatamente. Una serata carica di sano entusiasmo e gratitudine che ha unito tante persone diverse in nome della cultura, della solidarietà e della bellezza. S.M. Addetto stampa Lions Club Madre Cabrini LA RIFLESSIONE DI NOVEMBRE La seconda chance Era il giorno del suo anniversario di matrimonio e Serena aspettava che suo marito rincasasse dal lavoro. Le cose erano cambiate dai primi tempi del loro matrimonio quando erano una coppia innamorata che si scambiava solo parole dolci e adesso, di giorno in giorno, avevano lasciato che le parole diventassero decisamente più amare. Ogni giorno si litigava anche per cose senza importanza, per un nonnulla, anche se a nessuno dei due piaceva questo cambiamento. Serena non era nemmeno tanto sicura che Riccardo si sarebbe ricordato del loro anniversario! Appena sentì suonare il campanello si precipitò ad aprire la porta a suo marito che, sorridendo tutto bagnato di pioggia, reggeva tra le braccia un gran mazzo di fiori e una bottiglia di spumante. Bastò poco per far tornare il sorriso dei bei tempi, dimenticare i battibecchi e mettere la musica preferita per creare un’atmosfera romantica perfetta, con le candele accese sulla tavola della cena mentre fuori continuava a piovere: un’atmosfera perfetta. Fu proprio mentre Serena sistemava lo spumante in frigo che squillò il telefono. Serena andò a rispondere. Era un uomo che le chiese se quella era la casa di Riccardo Recchia. Alla risposta affermativa della donna, aggiunse: “Mi dispiace tanto, signora, ma c’è stato un incidente e un uomo è morto. Dai documenti nel suo portafoglio siamo risaliti a suo marito. E’ necessario che lei venga a identificare il corpo”. Serena era sconvolta: “Ma mio marito è qui con me!” “Mi spiace, signora, è morto questo pomeriggio, ha avuto un incidente mentre cercava di salire sul treno”. Serena stava per svenire e si chiedeva come potesse succedere una cosa del genere. Si ricordò che aveva sentito fantasticare qualcuno a proposito dello spirito di una persona che andava a trovare chi amava prima di andarsene, ma non poteva crederci! Corse come impazzita nelle altre stanze: lui non c’era! Allora era vero! Se n’era andato per sempre !!! Oh santo cielo! Adesso avrebbe dato la vita per avere un’altra chance e poter rimediare a ognuno di quei piccoli, stupidi litigi che avevano avvelenato i giorni della loro vita insieme! In ginocchio sul pavimento, la testa tra le mani, singhiozzava in preda a un dolore atroce: aveva perso l’occasione! Per sempre! Improvvisamente ci fu un rumore dal bagno, la porta si aprì, suo marito uscì e le disse: “Serena, proprio adesso stavo pensando che ho dimenticato di dirti che oggi mi hanno rubato il portafoglio”. Non è detto che la vita possa sempre offrirci una seconda occasione. Allora è meglio per noi non perdere nemmeno un istante, adesso che siamo in tempo per farlo, per rimediare ai nostri errori nel rapportarci con gli altri e vivere in pace la nostra vita senza rimpianti.