Un grido di rivalsa per affermare le secolari peculiarità di un territorio
Transcript
Un grido di rivalsa per affermare le secolari peculiarità di un territorio
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA IMER Group Al servizio dell’edilizia in tutto il mondo LA FAM ORGANIZZ A INCONTRI AD HOC CO N IMPRESE E D ASSOCIA Z IO NI DI SETTOR E PER ILLUSTRAR E VANTAG GI E SPECIFICH E TECNICH E DELL’EURO SOLAIO BARBIERI. na realtà industriale di primo piano nel settore costru- il Gruppo ha attivato in ogni parte del mondo. Dall’Europa zioni. Questo rappresenta oggi l’azienda IMER Group (Francia, Spagna, Regno Unito e Russia) al continente amedi Poggibonsi, che dal 1962, anno di fondazione del- ricano (Stati Uniti e America Latina), dal Nord Africa l’impresa, ha sviluppato importanti unità produttive nel (Marocco) al Medio Oriente (Libano) fino al Sudest asiatico senese per raggiungere l’obiettivo di una forte presenza in (Singapore). Italia come nel mondo. Dopo 46 anni di sfide vinte e di cre- L’azienda ha basato il suo sviluppo sull’organizzazione di scenti successi, IMER può dire davvero di rappresentare un una rete diffusa di filiali commerciali all’estero, in modo da Gruppo internazionale che, partito dalla capire le esigenze del mercato e potenziare Toscana, ha investito ben oltre i confini la produzione in Italia fornendo soluzioni «I prodotti a marchio IMER capaci di rispondere ai requisiti di una clienregionali e nazionali, puntando su una strasono distribuiti in oltre 40 tegia di espansione sui mercati di tutto il tela mondiale. Sicuramente un caso di sucPaesi del mondo». mondo. E i risultati hanno premiato questa cesso nell’ambito dell’imprenditoria senese, audace missione perseguita dall’azienda, l’azienda, forte della presenza sul mercato che può contare oggi su un marchio diffuso nelle più svaria- nazionale, ha deciso di percorrere fin dall’inizio la strada te tipologie di cantieri nel panorama internazionale. Un mar- dell’internazionalizzazione, ponendosi sempre nuove sfide chio sinonimo di qualità tutta italiana, frutto del lavoro delle per rafforzare la propria posizione competitiva. risorse umane del nostro territorio. Il Gruppo ha incremen- Grazie all’impegno costante in vista di un continuo miglioratato negli anni la produzione in Italia creando nuovi stabili- mento, IMER Group riveste oggi un ruolo da protagonista menti e nuove opportunità occupazionali. nel settore dell’edilizia a livello mondiale, con una gamma Tre sono gli stabilimenti produttivi oggi operativi in Toscana, ampia e profonda di prodotti che comprende macchine terra d’origine dell’azienda, situati a Rapolano Terme (SI), edili, macchine di proiezione e trasporto, macchine e Certaldo (FI) e San Gimignano (SI). A questi si aggiungono impianti per la produzione, il trasporto e la messa in opera lo stabilimento Le Officine Riunite-Udine SpA attivo a del calcestruzzo e macchine movimento terra. Dalle betoBasaldella di Campoformido (UD) e quello IMER-L&T recen- niere alle mescolatrici, dai miniescavatori agli impianti di temente operativo in Aksaray (Turchia). I prodotti “made in betonaggio, dalle intonacatrici alle autobetoniere, dalle Italy” di IMER Group vengono offerti sul mercato globale pompe a vite alle segatrici, dalle minipale caricatrici agli eleattraverso una capillare rete distributiva. vatori: tante linee di prodotto diverse unite sotto il marchio Ben nove sono le filiali commerciali che nel corso degli anni comune IMER Group. U IMER International SpA - Via Salceto, 53/55 - 53036 Poggibonsi (SI) Tel. 0577.97341 - Fax 0577.983304 - [email protected] - www.imergroup.com Un grido di rivalsa per affermare le secolari peculiarità di un territorio uando, nel 1961, 17 agricoltori vollero valorizzare un legame tanto palese quanto ben evidenziato nella carta geografica della Toscana, la denominazione “Cooperativa fra Agricoltori del Chianti Geografico” dovette sembrare - più che una nuova ragione sociale - un vero e proprio grido di rivalsa dei comuni di Gaiole, Radda e Castellina contro gli altri viticoltori toscani, rei di essersi appropriati di un nome identificativo di un territorio ben determinato da secoli! Con questo spirito e in questo contesto nacque il Chianti Geografico. Le aziende che nel 1961 si riunirono lo fecero con il preciso scopo di trovare spazi e strutture comuni, al fine di incrementare lo standard qualitativo del loro lavoro senza compromettere le singole individualità di ogni azienda associata. Oggi tale piccolo nucleo si è trasformato in una Cooperativa che raggruppa 200 associati: una crescita esponenziale che ha implicato la necessità di attua- Q re un miglioramento non solo nella produzione, ma anche in termini di immagine, comunicazione e commercializzazione, in un continuo lavoro di ricerca e sperimentazione guidato da strategie ben determinate e da una tipologia operativa che si è guadagnata il titolo di “Metodo Chianti Geografico”, espressione che racchiude in sé tutte le fasi necessarie al raggiungimento del vero obiettivo finale, ovverosia la qualità del vino. “Il Metodo” - afferma il Dott. Salvadori, Direttore Generale - “non rappresenta niente di nuovo per noi: fa parte della nostra storia, perché è da chi ci ha preceduto che lo abbiamo ereditato, dai soci agricoltori che lo sperimentavano già, molto tempo fa, come naturale espressione dell’inscindibile legame con il territorio. Curando le 5 grandi denominazioni del Senese e una nel Grossetano, possiamo mettere a dispo- sizione di ogni produttore competenze specifiche che spaziano dalla gestione del vigneto alla commercializzazione del prodotto finale, comprese tutte le fasi della produzione. Questo ci permette di vivere le nostre aziende, condividendone problemi e aspettative, e di conoscere al meglio le potenzialità organolettiche e commerciali di ciascun prodotto in una continua tensione all’eccellenza”. Tenuta Montegiachi Pur essendo la linea guida caratterizzante l’operato del Consorzio - e cioè il garantire ad ogni singolo coltivatore la possibilità di realizzare un fine difficile da raggiungere individualmente - rimasta invariata nel tempo, durante il processo di rinnovamento avvenuto nel 2000 sono state ridefinite con chiarezza le missions aziendali: • divenire per ogni socio un sicuro punto di riferimento nei settori fondamenta- Castello Tricerchi Il territorio, le cantine, le tenute, l’ospitalità “I vigneti dei nostri 200 soci” - ci spiega Salvadori - “sono localizzati nelle zone di produzione più prestigiose della Toscana, interessando una superficie complessiva pari a circa 550 ettari, di cui più di 400 iscritti in Albi di produzioni a Denominazioni di Origine. Nella parte sud del territorio del Chianti Classico, in particolare a Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti e Castelnuovo Berardenga, si trovano i 160 ettari di vigneti destinati alla produzione di vino Chianti Classico DOCG, ad altitudini variabili fra i 280 ed i 600 metri sul livello del mare”. Sempre nella provincia di Siena, ad un'altitudine media di 250 metri s.l.m., si trovano anche 165 ettari circa rientranti nella Chianti Colli Senesi DOCG, a cui si affiancano aree più limitate per la produzione di Brunello di Montalcino DOCG e Vino Nobile di Montepulciano DOCG (4 ettari per ciascuna). Completano il quadro delle Denominazioni più prestigiose i circa 60 ettari destinati alla vinificazione di Vernaccia di San Gimignano DOCG, estesi nel circondario della turrita cittadina, e i 12 ettari vocati alla produzione di Morellino di Scansano DOCG (destinati a salire a 24 entro il 2017 nei piani aziendali di reimpianto), oltre ad ulteriori 85 ettari deputati all’ottenimento di vini Toscana IGT. La base ampelografica presente nei vigneti è rappresentata per la maggior parte dal Sangiovese, il vitigno più prestigioso e coltivato in Toscana. Ad esso si affiancano altri vitigni tradizionali a bacca nera come il Canaiolo nero, il Mammolo, la Malvasia nera e il Colorino che con le loro peculiarità organolettiche vanno ad arricchire i vini rossi delle DOC e DOCG del Consorzio, oltre ad uve internazionali come Cabernet Sauvignon e Merlot, che vengono però destinate a vini Toscana IGT quali il Pulleraia (Merlot) ed il Ferraiolo (Cabernet Sauvignon e Sangiovese). Per quanto riguarda le uve bianche, infine, le varietà coltivate sono la Malvasia del Chianti, il Trebbiano Toscano, lo Chardonnay e la Vernaccia di San Gimignano, utilizzata esclusivamente per la produzione dell'omonimo vino. “Su 20.802 HI di totale” - prosegue Sal- vadori - “le vendite di confezionato nel 2007 ammontano a 2.200.000 bottiglie, il 65% delle quali vendute sul mercato nazionale. L'azienda esporta inoltre in 40 paesi, fra cui USA e vari mercati asiatici, attuando progetti specifici in aree di rilevante interesse. Il mercato Italia è rappresentato per l'80% da clienti del canale Ho.Re.Ca. ed è supportato da una rete di 65 agenti e 5 area manager. Oltre l'80% delle bottiglie vendute sono vini DOCG”. La presenza degli Agricoltori del Geografico nel vasto territorio di intervento si articola in tre cantine per la raccolta, la trasformazione e l'affinamento del prodotto direttamente nelle zone di produzione, oltre a due frantoi per l'estrazione dell'olio extravergine d'oliva. La storica Cantina di Gaiole in Chianti, sede di tutto il centro aziendale e concepita con tecnologie moderne, è dotata di recipienti di acciaio inox provvisti di un sistema automatico per il controllo delle temperature di fermentazione e di una cantina di invecchiamento, dalla capacità complessiva è di 7.000 hl, dove sono presenti botti di rovere di media capienza e barriques. Nella stessa struttura trova spazio anche una moderna ed efficace linea di imbottigliamento. Quella di San Gimignano, acquisita nel 1989 per la produzione di Vernaccia di San Gimignano e di Chianti Colli Senesi, ha permesso invece un'efficace razionalizzazione produttiva di questi vini. La struttura ha una capacità di trasformazione pari a 11.000 hl, che avviene in moderni tini di acciaio inox a temperatura controllata per la vinificazione della profumata Vernaccia, e barriques per l’affinamento del Vinsanto e della selezione di Vernaccia. Nel quattrocentesco Castello Altesi di Montalcino sono stati infine realizzati i moderni ambienti di vinificazione ed affinamento che accolgono il prezioso Brunello di Montalcino, invecchiato in botti e barriques di rovere francese. “Le nostre Tenute” - conclude Salvadori - “sono invece il Castello di Montegiachi, da sempre proprietà della famiglia Cinughi de’ Pazzi, in cui troviamo 10 ettari di vigneti di Sangiovese per la produzione della Riserva di Chianti Classico Montegiachi; i 10 ettari adia- centi all’Abbazia di Santa Mustiola a Torri, di proprietà della famiglia Costa Bicocchi, per la Riserva di Chianti Colli Senesi Torri; il Castello Altesi, di proprietà della famiglia Squarcia, all’interno del quale sorge oggi una moderna e funzionale cantina, dove le uve provenienti dagli 11 ettari di vigneti circostanti divengono Brunello e Rosso di Montalcino; Il Castello di Ferraiolo di proprietà della Signora Maria Letizia Ciliberti, che segue i quasi 5 ettari di vigneto da cui nasce il Supertuscan Ferraiolo; e infine la tenuta Le Preselle a Scansano. A queste va aggiunta, nel cuore di Gaiole in Chianti, la foresteria realizzata nell'antico borgo di Barbischio, dotata di quattro camere doppie e di un appartamento indipendente, con possibilità di ospitare fino 40 persone nella zona ristorante”. Società Cooperativa Chianti Geografico Via Mulinaccio 10 - 53013 Gaiole in Chianti (SI) Tel. 0577.749489 Fax 0577.749223 [email protected] www.chiantigeografico.it li che interessano la gestione di una cantina, offrendo supporto agronomico, enologico, produttivo, logistico, commerciale e finanziario; • continuare a lavorare costantemente per garantire al cliente finale la qualità dei vini del Consorzio. “Tale evoluzione” - prosegue Salvadori “ci ha visti mantenere una consapevolezza da contadini e agricoltori, nella convinzione della necessità di partire, per elevare la qualità del nostro prodotto, dalla materia prima: la terra e il territorio. Abbiamo dunque verificato l'esatta estensione delle tenute e analizzato l'effettiva compatibilità tra vitigno e terreno, cercando di comprendere quali fossero le varietà più vocate per ogni singola zona produttiva. Ci sono voluti tempo, pazienza e soprattutto ricerca, ma il risultato ci ha permesso di ricevere presso le nostre cantine uve coltivate esclusivamente secondo precise indicazioni e sotto l'attento controllo del nostro agronomo e del nostro enologo”.