CORSO DI PRIMO SOCCORSO

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CORSO DI PRIMO SOCCORSO
CORSO DI PRIMO SOCCORSO
Roberta Brighi – V° p5
Durante il V anno scolastico l’istituto Einaudi offre ai ragazzi la possibilità di seguire il corso di primo
soccorso con il Comitato Locale della Croce Rossa Italiana.
Questo corso si distribuisce su 3 lezioni di 2 ore ciascuna durante l’orario di educazione fisica.
PRIMA LEZIONE
Nella Prima lezione si è parlato del Primo Soccorso dividendolo in 2 punti chiave:
- Chiamata di soccorso
- Supporto vitale di base
La chiamata di soccorso viene effettuata ogni qual volta si presenta un’Emergenza Sanitaria, cioè ogni
problema insorto improvvisamente.
L’emergenza sanitaria è riscontrabile con:
- Stato di shock
- Livello alterato di coscienza
- Difficoltà di respirazione
- Dolore cardiaco
- Emorragie
- Gravi trauma
Per il supporto vitale di base bisogna fare diverse valutazione della situazione e della vittima:
La prima cosa da fare è la Valutazione dello scenario.
Questa fase è fondamentale perché bisogna accertarsi se il luogo sia sicuro, in modo da conoscere gli
eventuali rischi evolutivi al fine di evitare che il soccorritore diventi lui stesso una vittima. Per prima cosa,
infatti, si deve garantire l’auto-protezione.
Per rischio evolutivo si intende una situazione di potenziale pericolo per l’integrità fisica sia per il
soccorritore sia per la vittima, che può manifestarsi ed evolversi.
La secondo cosa da fare è la Valutazione dello stato di Coscienza.
Una persona è Cosciente quando:
- Apre gli occhi
- Esegue ordini semplici (stringere la mano)
- Sostiene una conversazione (risponde a semplici domande di cui è possibile accertarsi della veridicità delle
risposte)
Una persona è Confusa quando:
- Apre gli occhi a mando
- Non esegue ordini semplici o fa dei movimenti scorretti
- Non sostiene un discorso logico
Una persona è Incosciente quando:- Non apre gli occhi
- Non fa movimenti
- Non parla
È opportuno avvicinarsi, in qualsiasi caso, alla vittima da davanti, mai da dietro, per evitare dei movimenti
di questa che possono provargli gravi danni agli organi interni e alla colonna vertebrale.
Se la persona è cosciente è naturale che respiri e che ci sia battito cardiaco quindi non è necessario
immobilizzarla, bisogna solamente attendere gli operatori sanitari.
Quando la persona è incosciente rischia di morire quindi bisogna attuare la catena di soccorso:
1 Chiamata di soccorso
2 BLS precoce
3 Defibrillazione precoce (se si è in grado di farla)
4 ALS precoce (se si è in grado di farla)
Analizziamo le prime 2 fasi della catena di soccorso:
1) Chiamata di Soccorso (118) :
Si tratta di digitare un numero breve, unico e gratuito. Una persona qualificata risponde e in tempi brevi
organizza i soccorsi. Nella centrale dove si ricevono le chiamate sono presenti anche un Medico di centrale
e un nucleo di valutazione.
Mantenendo la calma bisogna comunicare diversi dati all’operatore:
- Numero di telefono dal quale si sta chiamando
- Nome
- Numero di persone coinvolte
- Dinamica dell’evento
- Località ( es: Domodossola, regione boschetto, via … , nome sul campanello… ,
numero civico…. , a che piano… e alcuni riferimenti che si pensa possano tornare
utili ai soccorritori)
È importante riportare tutte le informazioni che si conoscono della vittima (patologie: cardiopatico,
diabetico ed eventuali allergie) e non interrompere mai la comunicazione anche perché la centrale può
dare delle direttive e delle manovre da attuare sulla vittima durante l’attesa dei soccorsi. Non possono
passare più di 20 minuti dalla chiamata all’arrivo della croce rossa sul posto.
2) BLS precoce (basic life support)Si divide in 3 fasi chiamate A, B, C che servono a valutare l’afflusso di
sangue al cervello e al cuore.
A = Valutazione dell’ apertura via aeree.
Si deve spostare all’indietro la testa per fare in modo che la lingua non ostruisca le vie di respirazione. Si
attua quindi l’ Iper-estensione del Capo, ovvero si abbassa la fronte con una mano e con l’altra di alza il
mento guardando se in bocca sono presenti vomito o elementi che bloccano le vie aeree. In caso di trauma
bisogna attuare solo una Modica Estensione del Capo.
B= valutare la respirazione, definita anche Manovra Gas.
Si guarda se il torace si muove, si ascolta se c’è il respiro (anche affannoso), si sente il
calore del fiato sulla pelle. Questa manovra ha una durata di 10 secondi massimo. Se la persona respira si
mette in Posizione Laterale di Sicurezza (PLS) se non c’è un trauma, altrimenti bisogna immobilizzarla.
Se non respira si fa la manovra di soccorso con 2 ventilazioni. Ci sono diversi metodi per la manovra:
1 Bocca a bocca ( metto protezione, chiudo il naso e butto aria dalla bocca nella bocca della vittima)
2 Massaggio cardiaco (in caso di riluttanza)
3 Bocca maschera (di solito in dotazione solo al personale medico)
C= Funzione cardiaca.
Massaggio cardiaco sullo sterno, meglio in corrispondenza della linea intermammaria. Si
fanno 30 compressione ( con una velocità pari a 100 compressione al minuto con un abbassamento di 4–5
cm) per 5 volte. Bisogna ridurre le interruzioni il più possibile. Il massaggio cardiaco va fatto su un piano
rigido. In caso bisogna praticarlo su un bambino o una persona appena uscita dall’acqua o in overdose
prima di fare la chiamata di soccorso fare 5 cicli di rianimazione.
Per i bambini è meglio non utilizzare il palmo della mano ma solo 2 dita perché la forza esercitata sarebbe
superiore al dovuto.
Finita la spiegazione della prima lezione è stato possibile anche provare a svolgere direttamente le diverse
fasi su un manichino dato dalla Croce Rossa.