città di albenga - Comune di Albenga

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città di albenga - Comune di Albenga
CITTÀ DI ALBENGA
‘Albenga è troppo bella e troppo civile per lasciarsi svilire da chi non la ama e non la rispetta’ L’assessore Giuseppina Verrazzani replica alle
dichiarazioni sul turismo ingauno, pubblicate nei giorni
scorsi L’assessore al turismo ed alle manifestazioni del comune di Albenga, Giuseppina Verrazzani, replica alle dichiarazioni pubblicate nei giorni scorsi in merito agli intrattenimenti, al flusso turistico ed all’atteggiamento degli esercenti cittadini. Dice l’assessore Verrazzani: “Ciò che si è letto in questi giorni d’agosto sulla stampa è una vera offesa per tutta la città di Albenga, ma soprattutto per i suoi commercianti, i suoi abitanti e i suoi turisti che sono stati completamente ignorati per trasmettere un’immagine della nostra città come luogo da coprifuoco, cupo, deserto e insicuro in piena stagione turistica. Mi rivolgo a queste persone che si vantano di voler proteggere Albenga e chiedo loro se hanno girato per le strade della nostra città durante lo scorso weekend. Non hanno visto, dalla zona mare al centro storico, centinaia di persone intrattenute dalle bancarelle dell’artigianato, dal Festival Mar, da Miss Albenga e Miss Muretto, dalle Fiabe del sabato sera, dai concerti in Cattedrale e in piazza San Michele, dalle visite guidate, teatralizzate e non, ai musei e alla torre civica? Queste persone che parlano e scrivono, sviliscono la nostra città e i suoi abitanti, non hanno proprio alcun rispetto per il lavoro di molte altre persone, soprattutto commercianti e operatori turistici, che lavorano, tengono aperto e credono in una politica di rioccupazione e valutazione del territorio. Albenga ha certamente delle aree dove si sono sviluppate attività commerciali, rivolte ad una clientela non locale, che necessitano particolare attenzione e controllo come in qualsiasi cittadina economicamente attiva nell’Europa del secondo millennio ma a leggere certi articoli (pubblicati domenica 10 e martedì 12 agosto) pare che una zona di Albenga, anzi l’intera città sia blindata in un clima di totale insicurezza e terrore al punto da auspicare misure estreme. Secondo menti particolarmente illuminate si dovrebbe persino impedire la formazione di gruppi di più di 3 persone per cui a questo punto un pullman di turisti rappresenterebbe una vera sommossa. Forse ai tempi della carboneria (sarà meglio specificare che mi riferisco alla prima metà dell’ottocento per essere più chiara) o durante dittature di infausta memoria questi provvedimenti venivano subiti dalla cittadinanza ma non di certo nel 2008, specie in una nazione democratica che deve fare del turismo la sua prima vocazione economica. La globalizzazione e il progresso comportano indubbiamente effetti collaterali che devono essere valutati e assolutamente controllati ma non è con l’oscurantismo e la denigrazione che si vincono. La qualità della vita di una città è strettamente dipendente dall’occupazione dell’intero territorio e dalla sua valorizzazione, che nasce soprattutto dal rispetto e dall’amore e non dalla diffamazione. A chi parla e scrive di Albenga come città deserta e turisticamente morta riferisco un semplice episodio: pizza per 8 persone sabato sera 9 agosto. Ricerca in cinque pizzerie di Albenga. Tutto completo. Dove si sono trovati posti liberi? Al primo numero telefonico provato in una località vicina, considerata altamente sviluppata turisticamente. Invio quindi un appello a incoraggiare e non a svilire le attività imprenditoriali e soprattutto a rispettare il lavoro di chi ci crede e lo condivide sul territorio. L’oscurantismo disfattista fa bene solo a chi vuole allontanare i cittadini dal proprio territorio e lasciarlo sempre più degradare. Albenga è troppo bella e troppo civile per lasciarsi svilire da chi non la ama e non la rispetta”. Albenga, 13 agosto 2008 Per ulteriori informazioni: Erica Marzo 338 3000707