Ministero delle Infrastrutture

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Ministero delle Infrastrutture
REGIONE SICILIA
LEGGE OBIETTIVO
ACCORDO STATO REGIONE
OSSERVATORIO SULLE GRANDI OPERE PUBBLICHE
EZIA GIULIA
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.
ULTIMO AGGIORNAMENTO
DATI APRILE 2011
.
ELABORAZIONE A CURA
DELLA FILLEA CGIL
DATI: LEGGE OBIETTIVO
DPEF 2009/2012
MINISTERO INFRASTRUTTURE
RELAZIONE ANNUALE CORTE DEI CONTI
ANAS – RFI
ACCORDO STATO REGIONI
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PREMESSA
La FILLEA CGIL della Sicilia, per dar seguito agli impegni assunti in tre importanti appuntamenti che hanno
riguardato:
- La seconda Conferenza delle Costruzione del Mezzogiorno;
- Il Congresso regionale tenutosi a Palermo il ;
- La terza Conferenza delle Costruzioni del Mezzogiorno,
ha istituito UN OSSERVATORIO SULLE OPERE PUBBLICHE articolato, a livello regionale e
articolato per ogni singola Provincia.
L’Osservatorio di cui sopra, oltre a rappresentare la realizzazione degli impegni presi, è indirizzato, da un lato,
a verificare, dal momento della loro programmazione fino a quello della collaudazione, l’andamento
procedurale e realizzativo, delle opere pubbliche d’interesse regionale, se tali opere, ricadono esclusivamente
nella Regione o se sono opere in estensione che attraversano più Regioni; dall’altro, per la FILLEA CGIL
della Sicilia, dovrà diventare uno strumento di lavoro, per la tutela dei diritti dei lavoratori e degli interessi dei
lavoratori/cittadini.
Nelle tre occasioni sopraddette, abbiamo avviato un confronto con alcuni illustri ospiti, il quale, ci hanno dato
la forza per andare avanti nella realizzazione dell’Osservatorio e nello stesso tempo, di seguitare a spronare:
- Le Committenti a scegliere la STRADA DEL FARE anziché quella dell’ATTENDERE O
RINVIARE;
- Il Governo, la Regione, le Province, i Comuni, le altre Committenti (ad es. le ASL, le Comunità
Montane, ecc.), ognuno di loro, per quanto di propria competenza, a mantenere, attraverso l’iscrizione
nelle poste di spesa delle leggi di Bilancio e successivamente, attraverso le apposite Delibere per il
trasferimento degli impegni di spesa o delle attribuzioni di spesa, in Atti per la competenza di cassa
destinata alla realizzazione di infrastrutture programmate.
Riteniamo, che ogni ritardo nella trasformazione dell’idea progetto al programma per finanziare
l’infrastruttura, corrisponderà un danno per la ripresa economica, produttiva ed occupazionale dell’intera
Regione con riflessi in tutto il territorio nazionale. Questo ritardo, più maggiore sarà e più marcato sarà
l’allontanamento degli indici economici regionali con il resto del Paese, in una situazione, che da per se già
grave a causa della crisi economica e finanziaria che investe l’intera economia nazionale.
L’IMPEGNO DEL GOVERNO PER FRONTEGGIARE LA CRISI.
Gli Atti assunti dal Governo, anche con la Delibera “PER FRONTEGGIARE LA CRISI” del 23 dicembre
2008, (reiterata per ben 8 volte fino al dicembre 2010) ad oggi, realmente, ha comportato, per le grandi
infrastrutture solo pochi miliardi di euro (circa 3,5) Queste due infrastrutture, permetterebbero alla Province
direttamente interessate, ma anche all’intera Sicilia di avviare veloci relazioni commerciali sia con la zone
dell’interne dell’isola con quelle delle coste e delle aree portuali e Aeroportuali.
Questo, inoltre, permetterebbe isola siciliana di organizzare con più puntualità la movimentazione delle genti
e delle merci e attrarre maggiori flussi turistici.
Certamente, con questa velocità di spesa, è difficile fronteggiare la crisi che attanaglia il Paese e dare speranze
alle imprese, ai cittadini e ai lavoratori. Ma, soprattutto, è difficile per il Governo superare la miopia politica
che lo sta distinguendo per la inamovibile immobilità; mentre per la Giunta della Regione Sicilia, avvolta nella
cultura di cancellare “il trovato” si “dimentica” che deve programmare per quanto di sua competenza. Ma, in
generale, è difficile, stante i vincoli imposti dal Patto di stabilità e per l’illegale taglio ai trasferimenti delle
entrate, per le Province e i Comuni affrontare la programmazione dei piccoli come dei grandi interventi; è
difficile affrontare, con l’urgenza delle priorità, i programmi per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei
servizi a rete, delle strade, degli edifici pubblici, ecc.
Quindi, le dissennate scelte dell’Esecutivo e dei Governi Locali in materia di programmazione economica,
hanno limitato lo sviluppo della regione Sicilia, come delle altre Regioni, soprattutto, del Sud. Scelte che
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hanno portato a finanziare le infrastrutture solo per quella parte di finanziamenti che, alle origini, avevano la
finalità di essere aggiuntivi e, nel tempo sono diventati esclusivi.
Questo modo di governare, ha fatto, a livello nazionale, redigere elaborati progettuali per opere faraoniche,
mentre LE necessità dell’intero Paese sono sì la realizzazione di grandi opere infrastrutturali, ma sono anche la
messa in sicurezza di intera aree geografiche, la distribuzione dell’acqua, la costruzione di case, il
risanamento di paesi, di quartieri, di isolati, la costruzione di strutture sanitarie e di edifici scolastici.
Questa capacità di progettare la realizzazione di piccole e grandi infrastrutture e, allo stesso tempo, al
risanamento e alla manutenzione del territorio si potevano evitare catastrofi come quello dell’Aquila, di
Messina, di Favara, della Toscana, della Liguria. del Piemonte, del Sarno e tante altre.
Quello che manca oggi nella programmazione della spesa pubblica per l’infrastrutturazione della Regione
Sicilia, ma anche dell’intero Paese, è la capacità di avere un quadro d’insieme delle vere necessità del luogo,
della disponibilità delle aree e definire, con il concorso dell’Istituzioni locali, le vere priorità. E proprio
l’assenza di questo quadro d’insieme, che è un tutt’uno con una politica di sviluppo industriale, il Governo
centrale e lo “scimmiottare”di quelli regionali, interviene con limitate azioni solo per “rammendare le
dimenticanze”; ma non risolvono i ritardi, ormai strutturali, con cui approvano gli Atti per le attribuzioni di
spesa.
L’IMPEGNO DELLA FILLEA CGIL DELLA SICILIA.
Queste, in sintesi, sono i rischi che le azioni adottate dal Governo centrale e da quelli periferici.
Al contrario di queste azioni, la FILLEA CGIL della Sicilia ritiene che è possibile far cambiare queste scelte,
partendo dagli Atti di Indirizzo assunti dalla Regione e, ai quali, abbiamo dato un notevole contributo. Ma
questo non è sufficiente ad annullare quella smania di pur apparire per irrompere con l’immagine della
propaganda la quale, copre l’inesistenza di programmare e di guidare qualunque cambiamento.
Noi, invece, vogliamo produrre un corto circuito a questo modo di governare e, anche con l’Osservatorio sulle
Infrastrutture e Strutture nella regione Sicilia vogliamo implementare la conoscenza della verità e concorrere,
insieme alla Confederazione, a definire le scelta delle infrastrutture da realizzare, con il supporto della
democrazia industriale nella quale, gli imprenditori devono avere le certezze per il loro futuro, i lavoratori per
la loro occupazione, i cittadini di avere infrastrutture veramente utili agli interessi locali i quali, concorrono a
realizzare un disegno strategico nazionale.
Questa, è la sfida concreta che tutta la Regione deve tendere per avviare un “orizzonte” di prospettive in tutti i
comparti produttivi e prospettive occupazionali per i lavoratori.
Questa è la sfida che lanciamo!
Una sfida che vogliamo portare avanti con altri settori della “Società Onesta” per sconfiggere la propaganda
d’immagine sostituendola con la concretezza del programmare e del lavorare.
Una sfida, che deve essere rivolta anche agli speculatori, ovunque si annidano, e agli individui della malavita
organizzata che traggono i loro vantaggi attraverso le azioni criminali.
In quest’ambito, anche le Imprese devono fare la loro parte, rifiutando, sempre, comunque e in ogni modo e
forma che si rappresentano o si offrono, i rapporti con i sistemi del malaffare e della criminalità organizzata.
Noi, come sindacato degli edili, lanciamo questa sfida anche attraverso la costituzione di questo
Osservatorio, perché sentiamo il rischio, che se si dovesse seguitare a fare solo propaganda o appaltando la
realizzazione di infrastrutture non veramente utili, il danno che si provocherà alla Regione e all’intero Paese,
è quello di consistenti ritardi nella realizzazione di un sistema economico, produttivo e occupazionale basato
sulla realizzazione di opere infrastrutturali in grado di mettere in connessione, tra loro, i grandi centri urbani
con i sistemi di traffico per i Paesi europei; i piccoli centri con le grandi rete di trasporto, le periferie con le
aree industriali. Questo è il sistema di programmare lo sviluppo della Regione e dell’intero Paese. Questo è
il nocciolo nel quale, l’opera pubblica non è programmata perché è il risultato di quelle “alchimie” della
ripartizione fra le correnti politiche, ma bensì, perché è un investimento che un soggetto imprenditoriale,
in questo caso lo Stato, fa per ricavarne un utile guadagno.
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Quindi, dobbiamo scongiurare il rischio sopra rappresentato e raggiungere lo scopo che i programmi di lavori
utili e necessari siano fatti nei tempi indicati nei bandi di gara, con le priorità convenute negli Accordi
Stato Regione, con la quantità di mano d’opera prevista negli elaborati progettuali e con i costi definiti
negli Atti contrattuali.
Di seguito, sono riportati dei quadri sinottici che illustrano la situazione dei costi e degli impegni di spesa o
attribuzioni finanziarie* che illustrano la situazione nazionale e, di seguito, una sintesi di quella di
pertinenza alla regione Sicilia.
QUADRO RIEPILOGATIVO DELLA SITUAZIONE NAZIONALE
QUADRO RIEPILOGATIVO DEI COSTI PER I PROGETTI
QUADRO 1
RAPPORTO IN
TOTALE DEI COSTI PER
TOTALE DEI COSTI PER
TOTALE DEI COSTI PER I
PERCENT.
I PROGETTI L. OBIETTIVO I PROGETTI RIPORTATI
PROGETTI RIPORTATI NEL DEL PIANO PRIORITA'
E PIANO DELLE PRIORITA' NELLA LEGGE OBIETTIVO PIANO DELLE PRIORITA'
SU LEGGE OBIETTIVO
EURO
EURO
EURO
222.958.122.722,00
174.000.000.000,00
49.884.645.210,00
28,67%
QUADRO RIEPILOGATIVO REGIONE SICILIA
QUADRO COMPLESSIVO
DEGLI IMPEGNI DI SPESA PER
TUTTE LE INFRASTRUTTURE
MONITORATE E' DI
EURO
16.696.773.796,00
QUADRO COMPLESSIVO DEGLI
IMPEGNI DI SPESA O DELLE
ATTRIBUZIONI FINANZIARIE
DESTINATE ALLE OPERE
MONITORATE E' DI
EURO
7.925.202.485,00
GLI IMPEGNI DI SPESA E I
FINANZIAMENTI ATTRIBUITI,
RISPETTO IL COSTO DELLE
INFRASTRUTTURE MONITORATE
NELLA REGIONE CAMPANIA
SONO PARI AL
47,46%
Per la regione Sicilia, il costo complessivo delle opere infrastrutturali assunte con la Delibera C.I.P.E.
del 21 dicembre 2001, N° 121, quelle prioritarie definite con l’Accordo Stato Regione e quelle
finanziate con il trasferimento delle risorse per le opere programmate a livello locale (edilizia scolastica
Delibera CIPE 13 maggio 2010, risanamento urbano e abitativo, ecc.) è pari a 16.696.773.796,00 Euro.
A fronte di tale costo complessivo dei progetti programmati, gli impegni di spesa o delle attribuzioni
finanziarie sono pari a 7.925.202.485,00 EURO i quali rappresentano, in termini di percentuale, il
47,46% del costo complessivo dei progetti programmati per questa Regione; mentre gli impegni di
spesa attribuiti (sono finanziamenti che da subito è possibile cantierare), ammontano a ammontano a
4.919.068.751,00 Euro i quali, rispetto il costo complessivo delle opere infrastrutturali per la
Sicilia, rappresentano solo il 28,99% che è ben lontano dal fatidico 40% tanto decantato
dall’attuale Governo.
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Il costo complessivo dei progetti programmati e gli impegni di spesa o attribuzioni finanziarie, derivanti
dalla Delibera C.I.P.E. 121/2001, dagli Accordi Stato regione Sicilia e , nei singoli comparti delle
infrastrutture, sono così ripartiti:
REGIONE SICILIA QUADRO GENERALE DEI COMPARTI DELLE OPERE PUBBLICHE COMPARTI OPERE VIARIE FERROVIARIE PONTE SULLO STRETTO HUB INTERPORTUALI HUB AEROPORTUALI SCHEMI IDRICI RECUPERO E RESTAURO EDILIZIA RES. PUBBLICA EDIL. NON RESIDENZIALE EDILIZIA SANITARIA EDILIZIA SCOLASTICA OPERE VIARIE LOCALI TOTALI COSTO DEI IMPEGNI DI SPESA RISORSE ECONOMICHE
O ATTRIBUZIONI RAPPORTO IN DEFINITIVAMENTE PROGETTI FINANZIARIE PERCENTUALE 5.334.460.613,00 3.250.762.277,00
42,21% 7.638.000.000,00 3.450.993.806,00
45,18% 3.150.000.000,00
650.000.000,00
20,63% 224.166.000,00
223.300.000,00
99,61% 58.300.000,00
58.300.000,00
100,00% 228.960.000,00
228.960.000,00
100,00% 225
164
0,00% 26.768.714,00
26.768.666,00
100,00% 300
112,5
0,00% 225
97,5
0,00% 36.117.044,00
36.117.016,00
100,00% 645
345
0,00% 2.363.432.610,00
2.048.500.000,00
0,00
145.300.000,00
58.300.000,00
228.960.000,00
0,00
26.768.666,00
0,00
0,00
36.117.016,00
0,00
16.696.773.796,00
4.919.068.751,00
7.925.202.485,00
47,46% ATTRIBUITE A riguardo degli importi riportati nella terza (evidenziata con il colore verde), “risorse economiche
definitivamente attribuite”, sono pari a 4.919.068.751,00 Euro i quali, rispetto l’importo totale
riportato nella prima colonna ( COSTO DEI PROGETTI) rappresenta in percentuale, solamente, il
28,99%.
Gli impegni di spesa attribuiti alle 9 Province della Sicilia (4.919.068.751,00 euro –colonna
verde-) quando saranno tutti quanti appaltati (una minima parte lo sono già, ad es. quelli per
gli schemi idrici oppure per la strada a scorrimento veloce Licodia/ Eubea -102.900.000 euro- )
troveranno occupazione, in totale, 5.500 unità lavorative le quali, lavoreranno,
complessivamente, per 7.685.700 giornate lavorative che tradotte in anni/lavoro sono circa
8 anni. I dati di cui sopra, evidenziano una forte discrasia, in termini di valori assoluti, tra gli impegni,
pubblicamente assunti, e la realtà fatta di programmi di spesa e di disponibilità finanziaria ancorché
non diventata “competenza di cassa”.
Quindi, a nostro avviso e forti dei dati sopra esposti, esiste ancora e forse di più del passato, la
questione del Meridione nel nostro Paese. E non solo per le differenze tra le percentuali e quel
fatidico “40% per il Sud”, poiché c’è anche un differenziale tra i programmi degli interventi, gli
impegni di spesa, le disponibilità finanziarie e i “trasferimenti per competenza”.
Per questi motivi, non possiamo esimerci dal denunciare il pericolo di una ripresa della
propaganda d’immagine, fatta di eclatanti annunci con tanto di tabelle di finanziamenti ma
privi dei relativi atti “di trasferimento per competenza” i quali, sono i soli che consentono il
reale avvio dei lavori.
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Per scongiurare questo pericolo, la FILLEA CGIL, ha assunto l’impegno di istituire l’Osservatorio
sull’attuazione delle grandi opere pubbliche. Ora, con l’Osservatorio operante, vuol dare, oltre ai propri
dirigenti uno “attrezzo” per il quotidiano lavoro, uno strumento di verifica e denuncia sull’attività del
Governo e delle Amministrazioni locali..
*
. Abbiamo riportato la dizione: “impegni di spesa o attribuzioni finanziarie”, poiché NON è vero che i
finanziamenti definiti DISPONIBILI sono tali, NEMMENO QUELLI ISCRITTI NEI CAPITOLI DI
BILANCIO DELLE LEGGI FINANZIARIE in quanto, una volta riportati a bilancio o assegnati si devono
deliberare gli Atti per la loro ATTRIBUZIONE definitiva e IL TRASFERIMENTO PER COMPETENZA
ALLA COMMITTENTE.
NELLE PAGINE SEGUENTI SONO STATI RIPORTATI I DATI DEGLI INTERVENTI
COMPONENTI L’OSSERVATORIO
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GLI INTERVENTI
VIABILITA’ STRADALE
SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI.
STRADA STATALE CATANIA – SIRACUSA
Il progetto, prevede il completamento del tratto stradale Catania-Siracusa con caratteristiche
Autostradali.
Il progetto, è compreso tra la località Passo Martino e la progressiva chilometrica 130+400 della Strada
Statale 114.
Il costo del progetto è di 694.455.666,00 euro. Di pari importo sono i finanziamenti disponibili per la
realizzazione del progetto.
VERIFICARE LO STATO AVANZAMENTO LAVORI
STRADA A SCORRIMENTO VELOCE LICODIA EUBEA
Il progetto dei lavori di costruzione della Strada a scorrimento veloce Licodia – Eubea – A19 ( Palermo
– Catania ), tronco: Svincolo Regalmesi innesto SS 117 bis, è stato redatto dall’ANAS per l’importo di
278.823.000 euro, di cui 137.000.000 finanziati con fondi ANAS.
L’intervento è inserito nell’accordo di programma quadro sul trasporto stradale sottoscritto il 28
dicembre 2006.
Nell’atto ricognitivo del Ministro delle infrastrutture del 7 marzo 2007 il completamento del
finanziamento dell’intervento, per 142.000.000 di euro, è previsto a carico dei Programmi nazionali
2007 – 2013 per l’utilizzo dei fondi FAS e FESR.
STRADA STATALE 115 "SUD OCCIDENTALE SICULA"
Inizialmente, il progetto prevede 3 lotti di lavori. Di recente (il 6 aprile 2011), l’ANAS ha bandita la
gara di un 4° lotto di lavori.
Il primo lotto di lavori, sono compresi tra il Km. 99+000 e il Km. 136+100, e interessano
l’eliminazione degli attraversamenti a raso e realizzazione delle opere per lo svincolo.
Il costo del progetto è di 24.135.574,00 di Euro. Di pari importo sono i finanziamenti disponibili per la
realizzazione del progetto.
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Il secondo lotto di lavori, sono compresi tra il Km. 93+370 e il Km. 101+380, e interessano la messa in
sicurezza degli impalcati dei viadotti “CARBOI” e “S. VINCENZO 1° e 2°”
Il costo del progetto è di 12. 471.014,00 di Euro. Di pari importo sono i finanziamenti disponibili per la
realizzazione del progetto.
Il terzo lotto di lavori, sono compresi tra il Km. 0+000 e il Km. 0+000, e interessano la sistemazione,
ammodernamento dello svincolo di raccordo con la S.S. 119 al Km. 110+000 in prossimità del fiume
Simeto
Il costo del progetto è di 2. 055.804,00 di Euro. Di pari importo sono i finanziamenti disponibili per la
realizzazione del progetto.
Il quarto lotto di lavori, messi in gara d’appalto il 6 aprile 2011, interessano le opere di completamento
del raccordo tra la S.S. 115 “Sud Occidentale Sicula” ed il porto di Mazara del Vallo.
Il costo del progetto è di 11.000.000,00 di Euro. Di pari importo sono i finanziamenti disponibili per la
realizzazione del progetto.
ITINERARIO NORD SUD: SANTO STEFANO DI CAMASTRA – GELA
UNA PARTE DI QUESTO PROGETTO, QUELLA RIGUARDANTE I LOTTI “B2” B4 a” “B4 b”, E’ INSERITO
NEL DPEF 2008/2012 (OPERE DA AVVIARE ENTRO IL 2012))
L’ opera consiste nell’ammodernamento della SS 117 “Centrale sicula” alla categoria C
delle norme del vigente D.M. 11/2001 nella tratta compresa tra Santo Stefano di
Camastra e lo svincolo Mulinello con l’A19 Palermo – Catania per uno sviluppo
complessivo di circa 50 km. Il valore complessivo dell’opera ammonta a 720.650.000 euro.
L’intervento è suddiviso nelle seguenti tratte:
- Lotti A2 e B1. Il lotto A2 costituisce una variate all’abitato di Reitano per
un’estesa km 4,9, il lotto B1 costituisce una variate all’abitato di Mistretta per
un’estesa di km 2,72. La sezione tipo adottata è la categoria C2 delle norme
vigenti. Il costo della tratta, relativamente alla quale lo stato d’avanzamento
progettuale corrisponde al preliminare, è pari a 90.000.000 di euro, interamente da
finanziare.
- Lotti B2, B4a, B4b. Lo sviluppo del progetto definitivo ha previsto una
progettazione stradale, adeguata in corso d’opera, adottando per la piattaforma la
categoria C2 del DM 11/2001.
Il costo della tratta è di 180.183.000 euro.
Nell’atto ricognitivo del Ministro delle infrastrutture del 7 marzo 2007, è previsto a carico dei
Programmi nazionali 2007 – 2013 per l’utilizzo dei fondi FAS e FESR.
Per i lotti C1, C2, C3, sono in corso le attività di affidamento ad appalto integrato. La stuazione è:
• lotto C1: dallo svincolo di Nicosia Sud allo svincolo Assoro (escluso).
Il costo è di 263.560.000, interamente da reperire.
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• Lotto C2.: dallo svincolo di Assoro allo svincolo di S.P. 7/a (escluso),
per un costo di 95.760.000 euro, interamente da reperire.
• Lotto C3: dallo svincolo sulla S.P. 7/a allo svincolo SS 192.
Il costo è di 95.200.000 euro, interamente da reperire.
Il soggetto aggiudicatore è l’ANAS.
La realizzazione di ulteriori lotti, per l'importo complessivo di 265.900.000 euro, è tra le
priorità di medio periodo.
ITINERARIO PALERMO- AGRIGENTO: TRATTA PALERMO – LERCARA FRIDDI
Il potenziamento dell’itinerario Palermo-Agrigento, con l’adeguamento della sezione stradale a
caratteristiche del tipo 3° del CNR, per la connessione dei due capoluoghi, dei relativi entroterra
e dei relativi versanti costieri, già inserito nell'APQ per il Trasporto stradale stipulato nel
novembre 2001 (con una previsione di costo di 1.513 miliardi di lire), è stato successivamente
inserito nelle previsioni programmatiche di realizzazione delle infrastrutture strategiche
individuate dalla Legge obiettivo di cui alla delibera CIPE del 21.12.2001 n. 121 di approvazione
del 1° Programma delle Infrastrutture strategiche (con una previsione di costo di 781.000.000
euro.)
L’itinerario Palermo-Agrigento, nel tratto da Palermo a Lercara, si sviluppa attualmente, per
circa 57,48 km lungo la S.S. 121 “Catanese” e per uno sviluppo di circa 9 km lungo la S.S.189.
Da Lercara Friddi ad Agrigento il collegamento si sviluppa per circa 60 km lungo tutta la SS 121
ed è attualmente una strada a due corsie caratterizzata da circa 200 immissioni non regolamentate
che, insieme ad alcune anomalie geometriche del tracciato, contribuiscono ad avere una elevata
incidentalità.
L’APQ sul trasporto stradale individuava circa 23.000.000 di euro (delibera CIPE 142/99) da
destinare alla progettazione dell’intervento di ammodernamento dell’intero itinerario.
UNA PARTE DI QUESTO PROGETTO, QUELLA RIGUARDANTE LA TRATTA PALERMO-LECARDA FRIDDI, IL
CUI COSTO E’ PREVISTO DI 820 MILIONI DI EURO, E’ INSERITO NEL DPEF 2008 / 2012 (OPERE DA
AVVIARE ENTRO IL 2012))
E’ stato predisposto dall’ANAS il progetto preliminare del tratto tra Palermo e Lercara Friddi.
Tale progetto inizialmente prevedeva i lavori di adeguamento a quattro corsie della S.S. 121
della S.S. 189 dal km 50 per il tratto Palermo-Lercara.
Da ultimo, l’ANAS ha rivisto il progetto adottando sezioni diverse lungo il tracciato - lasciando a
4 corsie il solo tratto Palermo – Bolognetta (12 km circa) ed a 2 corsie sino a Lercara riducendo, in questo modo l’investimento a 820.000.000 di euro.
Risultano disponibili 420.000.000 di euro.
La Giunta Regionale ha deliberato ripartendo le risorse FAS della delibera CIPE 35/2005 e
programmate nell’APO sul trasporto stradale del 28 dicembre 2006 per il seguente intervento
“Itinerario Palermo – Agrigento SS 189 – SS 121 tratto da Palermo a Lercara Friddi – 1° lotto
funzionale”.
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Nell’atto ricognitivo del Ministro delle infrastrutture del 7 marzo 2007, il costo di 400.000.000
euro per l’intervento “Palermo – Lercara Friddi – 2° lotto funzionale SS 121 Catanese – SS 189
della Valle dei Platani”, è previsto a carico dei Programmi nazionali 2007 – 2013 per l’utilizzo
dei fondi FAS e FESR.
Per il tratto da Lercara Friddi ad Agrigento l’ANAS prevede l’ammodernamento dell’attuale
strada statale a due corsie ed unica carreggiata per la quale stima un fabbisogno finanziario di
500.000.000 di euro.
Tuttavia manca del tutto la progettazione, atteso che su tale tratto l’ANAS ha predisposto
esclusivamente il progetto esecutivo dello svincolo di Castronovo per 18.800.000 euro.
ITINERARIO RAGUSA - CATANIA
QUESTO PROGETTO E’ INSERITO NEL DPEF 2008 / 2012 (OPERE DA AVVIARE ENTRO IL 2012))
L’intervento prevede l’adeguamento a 4 corsie della SS 514 “Di Chiaramonte” e della SS 194
“Ragusana” fra lo svincolo con la SS 514, in prossimità di Comiso e il nuovo svincolo di Lentini
dell’asse autostradale Catania – Siracusa, e conferisce all’arteria la caratteristica della categoria
B extra urbana secondo la classifica del D.M. 5/11/2001 per complessivi km 68.
Con delibera n. 79/2006 il CIPE ha approvato il progetto preliminare rinviando l’assegnazione
dei fondi necessari all’approvazione del progetto definitivo. Il costo complessivo
dell’intervento è stato quantificato in 1.268.580.000 euro di cui 940.430.000 euro per lavori a
base d’appalto e 328.150.000 euro per somme a disposizione.
La parziale copertura finanziaria del progetto è così ripartita:
- ANAS 49. 210.000 di euro (art. 11 legge 144/99);
- Regione Sicilia 100.000.000 di euro (delibera 29/9/2005 a valere su risorse ex
delibera CIPE n. 35/2005).
Il soggetto aggiudicatore è l’ANAS, che ha predisposto un avviso indicativo per la selezione del
promotore al fine di realizzare il sopraindicato collegamento viario mediante il ricorso alla
finanza di progetto.
È previsto che il contributo pubblico non possa superare il 50% del valore dell’investimento.
Nell’atto ricognitivo del Ministro delle infrastrutture del 7 marzo 2007 è previsto un
finanziamento dell’intervento per 250.000.000 euro a carico dei Programmi nazionali 2007 –
2013 per l’utilizzo dei fondi FAS e FESR.
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COMPLETAMENTO DELL’AUTOSTRADA SIRACUSA-GELA.
UNA PARTE DI QUESTO PROGETTO, QUELLA RIGUARDANTE LA TRATTA ROSOLINI-SCICLI LOTTO 9, E’
INSERITO NEL DPEF 2008 / 2012 (OPERE DA AVVIARE ENTRO IL 2012))
L’opera è compresa tra gli interventi individuati dell’APQ del 28 dicembre 2006 volti
all’adeguamento e potenziamento della “grande viabilità” costiera della Sicilia, con un costo
totale di 1.668.604.000 euro.
La parte iniziale del tracciato è costituito dai lotti di Rosolini – Avola e Noto (in fase di
completamento), per l’importo complessivo di 248.140.000 euro.
Il completamento sino a Gela è articolato in ulteriori 15 lotti per un costo complessivo
stimato di 1.402.000.000 di euro.
Le risorse attualmente disponibili ammontano complessivamente a 627.443.000 di euro (di cui
339.260.000 euro a valere sulla L. 295 del 3/8/98, 40.037.000 euro a valere sulla Legge n.
433/91 ed infine 69.981.000 euro a valere sulla delibera CIPE n. 21/04).
Tali risorse assicurano la copertura finanziaria dei lotti 6 e 7 – “Viadotto Scardina” e “Salvi”, del
lotto 8 “Modica”e, parzialmente, del lotto n. 9 “Scicli”, nonché delle opere per il completamento
della tratta Siracusa – Rosolini.
I lotti dal 6 al 9 sono stati progettati e le relative autorizzazioni sono state, per buona parte, già
rilasciate, così che le gare per l’affidamento dei lavori erano previste per il primo semestre del
2007.
Per gli 11 lotti necessari al completamento risultano da reperire 1.061.161.000 euro e, per
essi, devono essere avviate le progettazioni definitiva ed esecutiva.
Nell’atto ricognitivo del Ministro delle infrastrutture del 7 marzo 2007 il completamento del
lotto 9 “Scicli” è previsto a carico dei Programmi nazionali 2007 – 2013 per l’utilizzo dei fondi
FAS e FESR, per l’importo di 69.000.000 di euro.
Le risorse finanziarie per la progettazione definitiva, stimate in 25.000.000, degli ulteriori 11
lotti.
ITINERARIO AGRIGENTO CALTANISSETTA-A19
Inserito nel 1° programma delle infrastrutture strategiche, con delibera del CIPE n. 156 del 2
dicembre 2005 è stato approvato, con prescrizioni, il progetto definitivo del primo
lotto’“Itinerario Agrigento-Caltanissetta-A19: adeguamento a quattro corsie della SS 640, tratto
dal Km 9+800 al Km 44+400”(da Agrigento fino a Canicattì).
Per la realizzazione di tale intervento la Regione Siciliana aveva già destinato, con delibera della
Giunta regionale del 30 marzo 2005, 389.000.000 di euro delle risorse FAS assegnate con la
delibera CIPE n. 20/2004. Con la delibera del CIPE n. 156 del 2 dicembre 2005 è stato
assegnato all’ANAS, a completamento del finanziamento dell’opera deliberato dalla
Regione, un contributo massimo di 205.000.000 di euro a valere sulle disponibilità del FAS
relative al 2008. E’ stata avviata la procedura di gara.
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E’ in corso di progettazione il II lotto, il cui costo è stimato in 860.000.000 di euro, con risorse
da reperire.
Nell’atto ricognitivo del Ministro delle infrastrutture del 7 marzo 2007 è previsto un
finanziamento di 83.000.000 euro a carico dei Programmi nazionali 2007 – 2013 per l’utilizzo
dei fondi FA e FESR.
AUTOSTRADA 29 PALERMO – MAZZARA DEL VALLO
I lavori consistono nel ripristino ed adeguamento degli impianti di illuminazione dell’autostrada 29 tra
il Km. 0+000 e il Km. 13+000 compreso il raccordo di via Belgio e la diramazione Aeroporto FalconeBorsellino.
Il costo di questo progetto è di 7.950.152 Euro, mentre i finanziamenti impegnati o attribuiti
ammontano a 7.950.152 Euro.
AUTOSTRADA PALERMO – CATANIA
I lavori sull’Aut/da Palermo – Catania riguardano il ripristino di giunti, sostituzioni degli appoggi,
l’adeguamento antisismico, lavori di messa in sicurezza di 26 viadotti, manutenzione straordinaria al
viadotto “Valle del Salso”, nonché un programma di altri interventi il cui impegno di spesa è di circa
11.502.000 euro.
Il costo dell’intero programma d’interventi è di 42.382.329 Euro, alla pari dei finanziamenti impegnati
o attribuiti.
ANAS Competenza Dipartimenti ANAS Sicilia
1) Interventi riguardanti la manutenzione straordinaria
Gli interventi di manutenzione straordinaria, di pertinenza al Dipartimento ANAS della Sicilia,
complessivamente, sono 6 per un impegno di spesa di 790.760.285 EURO interamente finanziati.
SISTEMI FERROVIARI
PALERMO-CATANIA-MESSINA
NEL DPEF 2008 – 2012 TRA LE OPERE DA AVVIARE ENTRO IL 2012, E’ ISCRITTO “NODO FERROVIARIO DI
PALERMO” CON UNA PREVISIONE DI SPESA DI 1.113.000.000 DI EURO
La strategia di sviluppo della dotazione infrastrutturale ferroviaria della Sicilia si colloca,
nell’ambito della pianificazione Comunitaria, nazionale e regionale, quale tratta terminale del
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corridoi prioritario n. 1 che assicura i collegamenti dell’Europa settentrionale al bacino del
Mediterraneo, da Berlino – Innsbruck fino a Verona/ Milano e quindi attraverso i poli principali
della Penisola ( Bologna, Firenze, Roma e Napoli ), fino ai terminali siciliani di Messina, Catania
e Palermo.
Sono stati, così, selezionati e pianificati i principali interventi di potenziamento
dell’infrastruttura ferroviaria siciliana con l’obiettivo di sviluppare, nel prossimo decennio, ma
con benefici già a breve termine, una rete che privilegia l’asse Agrigento e Siracusa; mentre per
la mobilità regionale gli investimenti si concentrano sul potenziamento della rete ferroviaria
afferente ai principali centri urbani dell’isola.
Sull’asse, già a doppio binario da Palermo a Fiumetorto, è prevista la prosecuzione del raddoppio
fino a Castelbuovo, da dove è pianificata la realizzazione di un nuovo collegamento veloce con
Catania e quindi verso Messina, mediante il completamento del raddoppio della linea esistente
Catania – Messina.
In particolare i tratti di linea interessata sono i seguenti:
TRATTA FIUMETORTO – CASTELBUONO
È previsto il raddoppio in affiancamento da Fiumetorto a Lascari, e in variante, da Lascari a
Catelbuono, per un’estesa complessiva di oltre 32 Km.
Il costo del raddoppio per la tratta Fiumetorto – Cefalù – Castelbuono ammonta a
423.,000.000.000 di Euro, interamente finanziati per competenza, nell’ambito del raddoppio
della linea Messina – Palermo.
L’attivazione del raddoppio Fiumetorto – Ogliastrillo è attualmente programmata a settembre
2010.
Nel 2014 è prevista l’attivazione della tratta Cefalù Ogliastrillo – Castelbuono.
Il 29 aprile 2011, l’ITALFER, per nome e conto di RFI, ha fatto pubblicare sulla Gazzetta
Ufficiale il bando di gara per la tratta ferroviaria Cefalù – Castelbuono.
TRATTA CASTELBUONO – CATANIA
Il progetto prevede di realizzare un nuovo tratto di linea di Castelbuono fino alla stazione di
Catenanuova sulla attuale linea interna Palermo – Caltanissetta Xirbi – Catania.
Il tratto finale, è costituito dall’attuale tratta Catenanuova – Bicocca, previo raddoppio e
miglioramento dei principali standard prestazionali.
Sono state analizzate due ipotesi di tracciato e una prima fase funzionale in cui si prevede il
potenziamento e la velocizzazione della tratta Bicocca – Catenanuova.
Il costo complessivo stimato dell’intervento è pari a circa 4.000 MILIONI DI EURO, di cui 3
milioni euro finanziati.
Una prima fase funzionale, relativa alla tratta Catenanuova – Bicocca, è stata stimata in 400
milioni di euro.
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Il tempo stimato per la realizzazione degli interventi è di 7 anni, oltre i tempi necessari per
l’affidamento e l’esecuzione delle progettazioni e relative approvazioni.
NOTA
Nel documento del Ministero manca la seconda ipotesi
TRATTA CATANIA – MESSINA: FIUMEFREDDO – GIAMPILIERI
NEL DPEF 2008 – 2001 TRA LE OPERE DA AVVIARE ENTRO IL 2012, E’ ISCRITTO “RADDOPPIO
MESSINA – CATANIA TRATTA GIAMPILLERI - FIUMEFREDDO” CON UNA PREVISIONE DI SPESA
DI 1.970.000.000 DI EURO
Sulla linea è pianificato il raddoppio tra Catania e Fiumefreddo che completa l’itinerario a
doppio binario tra Catania e Messina.
Il progetto prevede il raddoppio in variante del tratto di circa 42 Km tra le stazioni di
Fiumefreddo e Giampilieri, la realizzazione delle stazioni di Fiumefreddo e di S.Alessio –
S.Teresa e di quattro nuove fermate ( Alcantara, Taormina, Nizza – Alì e Itala – Scaletta), oltre
al riassetto della stazione di Letojanni.
Con delibera n. 62 del 27 maggio 2005 il CIPE ha approvato il progetto preliminare per
l’importo di 1.970.000.000 di euro, finanziato a valere su fondi RFI, contratto di Programma
2001 – 2005.
Si stima di attivare il raddoppio Fiumefreeddo – Giampilieri nel 2017.
Nell’atto ricognitivo del Ministro delle infrastrutture del 7 marzo 2007 è previsto un
finanziamento di 120.000.000 di euro per la Palermo – Catania – Messina a carico dei
Programmi nazionali 2007 – 2013 per l’utilizzo dei fondi FAS e FESR.
Il costo dell’intero progetto, ammonta a 6.930.000.000 di Euro, gli impegni di spesa o le
attribuzioni finanziarie sono 3.053.000.000 di Euro, pari al 44,05 dell’intero costo.
RADDOPPIO FIUMEFREDDO – GIARRE, TARGIA – SIRACUSA E CATANIA OGNINA –
CATANIA C.LE E TECNOLOGIE TELECOMANDABILI
NEL DPEF 2008 – 2011 TRA LE OPERE DA AVVIARE ENTRO IL 2012, E’ ISCRITTO “PROGETTAZIONE
NODO DI CATANIA INTERRAMENTO STAZIONE CENTRALE” CON UNA PREVISIONE DI SPESA DI
12.000.000 DI EURO
L’opera è inserita nel Piano di Priorità degli Investimenti 2001 – 2005 di RFI ed ha una costo di
157.000.000 di euro i lavori sono in corso.
Per la tratta Catania Ognina – Catania Centrale, in sede di monitoraggio dell’APQ per il
Trasporto Ferroviario al 30 giugno 2006, è stata registrata una criticità finanziaria di 15.000.000
di euro ed RFI ne ha proposto la copertura a valere sul IV addendum al contratto di programma
2001 – 2005, completando il finanziamento dell’intera opera.
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Nel progetto generale del raddoppio Fiumefreddo – Catania C.le, rientrano le tratte:
1) COLLEGAMENTO MESSINA – PATTI;
2) COLLEGAMENTO AGRIGENTO – PALERMO
COLLEGAMENTO MESSINA – PATTI
Entro il 2008 è previsto il completamento del raddoppio tra Messina e Patti, che costituisce
un’arteria per un servizio regionale e metropolitano su Messina ad elevate caratteristiche
prestazionali qualitative e quantitative.
Il costo del raddoppio della tratta ammonta a 712.000.000 di euro, interamente finanziati per
competenza e comprensivo della realizzazione del Sistema Comando Controllo ( SCC).
COLLEGAMENTO AGRIGENTO – PALERMO
Il versante sud – ovest dell’isola trova il naturale collegamento con l’Asse Palermo – Catania –
Messina mediante la linea Agrigento – Fiumetorto sulla quale sono pianificati consistenti
interventi di miglioramento degli standard prestazionali.
Il progetto prevede la rettifica delle curve e il contenimento delle pendenze massime, nonché
l’adeguamento degli impianti tecnologici e dell’infrastruttura ferroviaria. In conseguenza di tali
interventi sarà possibile migliorare per il traffico viaggiatori nelle stazioni di Roccapalumba,
Cammarata e Aragona Caldare.
Il costo dell’intervento è pari a 163.000.000 di euro, di cui 139.000.000 DI EURO finanziati dai
fondi POR – Sicilia e 24.000.000 di euro da risorse liberate dal POR. L’attivazione è prevista per
fasi funzionali entro il 2008.
COLLEGAMENTO SIRACUSA – CATANIA: BICOCCA – TARGIA
Sulla linea ferroviaria Messina – Catania – Siracusa, che si sviluppa complessivamente per circa
110,60 mi, sono in programma e/o in corso di realizzazione interventi di potenziamento a
raddoppio, mentre, con riferimento alla tratta Catania – Siracusa, il raddoppio è già attivato nelle
tratte Catania Acquicella – Bicocca e Targia – Siracusa.
Il progetto prevede la velocizzazione della tratta a semplice binario tra Bicocca e Targia,
dell’estesa di circa 68 Km. L’intervento include la realizzazione delle viarianti “Gornalunga” e
della nuova “Galleria Valsavoia”, a semplice binario, tra Bicocca e Lentini Diramazione; la
correzione di curve con la velocizzazione degli itinerari; interventi di stabilizzazione della sede
ferroviaria.
Inoltre, nelle stazioni di Lentini, Brucoli e Augusta si è provveduto a progettare la sistemazione
dei marciapiedi, dei sottopassi, delle pensiline e l’eliminazione delle barriere architettoniche.
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Con la delibera n. 147 del 2 dicembre 2005 il CIPE ha approvato il progetto preliminare
“Velocizzazione della linea ferroviaria Catania – Siracusa: tratta Bicocca – Targia”, compresa tra
il chilometro 236,800 e il chilometro 301,890, per uno sviluppo complessivo di circa 72 Km.
Il costo complessivo dell’intervento è di circa 76.000.000 di euro l’ultimazione dell’intervento
è programmata nel 2013.
Nell’atto ricognitivo del Ministro delle infrastrutture del 7 marzo 2007 è previsto un
finanziamento di 76.230.000 euro a carico dei Programmi nazionali 2007 – 2013 per l’utilizzo
dei fondi FAS e FESR.
VELOCIZZAZIONE/POTENZIAMENTO PALERMO - TRAPANI
L’ opera è inserita nel Piano di Priorità degli Investimenti 2001- 2005 di RFI ed ha un
costo di 432.000.000 di euro, con un fabbisogno di 419.650.000. Lo stato procedurale dei
lavori è di progetto preliminare.
VELOCIZZAZIONE ITINERARIO CATENUOVA – ENNA – CALTANISSETTA
L’opera è inserita nel Piano di Priorità degli investimenti 2001 – 2005 di RFI ed ha un costo di
100.000.000 di euro. E’ disponibile lo studio di fattibilità.
Nell’atto ricognitivo del Ministro delle infrastrutture del 7 marzo 2007 è previsto il
finanziamento dell’intervento a carico dei Programmi nazionali 2007 – 2013 per l’utilizzo dei
fondi FAS e FESR.
PONTE SULLO STRETTO
Il costo complessivo, per la costruzione del Ponte sullo Stretto, come riportato dagli elaborati
progettuali, i quali sono allo stato di definitivo, corrispondono a 6.300.000.000 di EURO, mentre le
disponibilità finanziarie, attribuite attraverso la Delibera C.I.P.E. del 26 giugno 2009, ammontano a
1.300.000.000 di EURO.
Considerato che la costruzione del Ponte interessa le due Regioni che si affacciano sullo Stretto,
abbiamo ripartito i costi per la costruzione e le disponibilità finanziarie equamente tra le due Regioni.
Per quanto sopra, alla regione Sicilia, sono stati contabilizzati 3.150.000.000 di EURO per il costo del
progetto e 650.000.000 di EURO le disponibilità finanziarie.
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HUB INTERPORTUALI
HUB INTERPORTUALE DI CATANIA
Il progetto riguarda la realizzazione di una infrastruttura che, ponendosi all’estremità del
Corridoio 1, ha funzioni di raccordo tra Nord e Sud.
L’intervento si concretizza con la realizzazione di un polo logistico, un polo intermodale e degli
allacci stradali e ferroviari.
L’opera si suddivide in 2 stralci che hanno un costo rispettivamente di 72.650.000 euro il primo e
21.490.000 euro il secondo. Complessivamente l’opera ha un costo di 94.140.000 euro.
Il CIPE, con delibera n. 103/2006, a seguito della maggiorazione di costo del 1° stralcio, in sede
approvazione del progetto definitivo, ha determinato uno stanziamento ulteriore di 3.180.000
euro a valere sulla legge 266/2005. Nella stessa delibera viene approvata la realizzazione del 2°
stralcio a valere sui fondi previsti nell’APQ Trasporto Merci e Logistica (delibera CIPE 35/2005)
per 12.460.000 euro e sono stanziati, inoltre, 8.820.000 euro a copertura totale del finanziamento
del 2° lotto (legge 266/2005).
Il soggetto aggiudicatore è la Società degli interporti siciliani SpA.
Relativamente al 1° stralcio le opere sono in fase esecutiva, relativamente al 2° stralcio sono
state attivate le procedure di gara.
INTERPORTO DI TERMINI IMERESE
L’interporto è inserito nelle opere della legge obiettivo e figura tra gli investimenti
programmatici nell’accordo di programma quadro per il trasporto delle merci e la logistica, del
31 gennaio 2006, con una costo di 78.866.000 euro.
La progettazione preliminare è stata finanziata per 360.000 euro con decreto del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti n. 166 del 1 agosto 2002.
La Regione Siciliana, con legge regionale 3 dicembre 2003, n. 20, ha stanziato risorse, pari a
15.000.000 di euro.
Nell’atto ricognitivo del Ministro delle infrastrutture del 7 marzo 2007 è previsto un
finanziamento di 63.000.000 di euro a carico dei Programmi nazionali 2007 – 2013 per l’utilizzo
dei fondi FAS e FESR.
Con delibera del CIPE n. 103 del 29 marzo 2006 è stata individuata la “Società degli interporti
siciliani”quale soggetto aggiudicatore degli Interporti di Catania e di Termini Imprese.
SCHEMI IDRICI
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LAVORI DI RIFACIMENTO DELL’ACQUEDOTTO GELA ARAGONA
L’intervento prevede il rifacimento dell’attuale acquedotto Gela Aragona e delle opere di
adduzione, l’adeguamento di alcuni serbatoi e stazioni di sollevamento esistenti, la realizzazione di
due nuovi serbatoio di linea aventi funzione di compenso e di disconnessione, il collegamento con
i serbatoi comunali e con l’acquedotto Favara di Burgio al fine di rendere possibile l’interscambio
di portate fra i due sistemi.
L’opera ha un costo di 89.210.000 euro di cui 35.640.000 euro a valere sull’APQ Risorse Idriche.
Con delibera n. 136/2002 il CIPE ha assegnato per il triennio 2002 – 2004 l’importo complessivo
di 53.570.000 euro.
L’opera risulta, pertanto, interamente finanziata.
I lavori sono stati affidati.
LAVORI DI RIFACIMENTO DELL’ACQUEDOTTO FAVARA DI BURGIO
L’intervento prevede il rifacimento ex novo dell’attuale acquedotto Favara di Burgio e delle opere
di adduzione, il collegamento con i serbatoi comunali e con l’acquedotto Dissalata Gela – Aragona
al fine di rendere possibile l’interscambio di portate tra i due sistemi.
Il quadro economico relativo al progetto definitivo approvato prevede un costo globale di
65.900.000 euro di cui 26.340.000 euro a valere sull’APQ Risorse Idriche.
Con delibera 137/2002 il CIPE ha assegnato per il triennio 2002 – 2004 l’importo complessivo di
39.560.000 euro a totale copertura del fabbisogno.
I lavori sono stati affidati.
ACQUEDOTTO MONTESCURO OVEST
L’intervento consiste nella realizzazione dell’acquedotto Montescuro Ovest.
Con delibera n. 88/2006 il CIPE ha approvato il progetto definitivo ed il finanziamento del costo
dell’opera pari a 86.200.000 euro.
Sono state avviate le procedure di gara.
EINTERVENTI PER IL RECUPERO E/O IL RESTAURO DEI BENI AMBIENTALI E
CULTURALI
EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
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Il 3 giugno 2010, tra il Ministro delle Infrastrutture e la Regione Sicilia, è stato firmato l’Accordo di
Programma per la realizzazione degli interventi di cui al Programma innovativo in ambito urbano
denominato "PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA PER ALLOGGI A
CANONE SOSTENIBILE ''.
Tale Accordo, prevede un finanziamento complessivo di 26.738.572 euro dei quali, 6.170.439 euro a
carico della regione Sicilia.
Gli edifici interessati alla riqualificazione urbana, sono 9 e insistono in:
- 1 nella provincia di Agrigento;
- 1 “
“
di Catania;
- 2 “
“
di Messina;
- 1 “
“
di Palermo;
- 1 “
“
di Siracusa;
- 3 “
“
di Trapani.
EDILIZIA NON RESIDENZIALE
EDILIZIA SANITARIA
EDILIZIA SCOLASTICA
La Delibera Cipe del 13 maggio 2010, ha approvato un Piano straordinario stralcio di interventi
urgenti sul patrimonio scolastico.
Per il finanziamento di detto Piano straordinario, il CIPE ha stornato un miliardo di euro dai Fondi
dell’Aree Sottosviluppate (FAS). Di questo miliardo di euro ne ha assegnati solo 358.422.000 euro
(vedi nota fondo pagina). Alla regione Sicilia, sono stati assegnati 36.310.000 euro (pari al 10,13%
dell’importo complessivo). Gli edifici scolastici, individuati e beneficiari di questi finanziamenti, sono
296. L’importo medio, di questi interventi è di 122.668,92 euro. Questo significa che la stragrande
maggioranza degli interventi è sotto soglia. Per questa ragione, non servirà, alla ditta aggiudicataria dei
lavori, la qualificazione SOA. Gli servirà, invece, il nulla-osta antimafia.
INTERVENTI SULLE STRADE SECONDARIE DI COMPETENZA ENTI LOCALI
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ESTRATTO DELLA DELIBERA CIPE 13 MAGGIO 2010
Assegnazione a carico delle risorse dicui al punto 1 della delibera CIPE n. 3/2009. (Deliberazionen. 32/2010) .
IL CIPE
Delibera:
1. Assegnazione quota sulle risorse residue di cui alpunto 1 della delibera CIPE n. 3/2009.
2.
1.1. A valere sulla destinazione di 1.000 milioni di euro per il finanziamento di interventi di messa in sicurezza
delle scuole, già disposta con la delibera di questo comitato n. 3/2009 nell’ambito della complessiva assegnazione
di 5.000 milioni di euro a favore del fondo infrastrutture di cui all’art. 18, lettera b) , del decreto-legge n. 185/2008
richiamato in premessa, vengono assegnati 358.422.000 euro agli enti locali proprietari degli edifici scolastici indicati
nel piano straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzato alla messa in sicurezza e alla
prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici
scolastici (allegato 1). Il suddetto finanziamento sarà erogato secondo modalità temporali compatibili con i vincoli di
finanza pubblica correlati all’utilizzo delle risorse FAS.
ELABORAZIONE A CURA DELLA FILLEA CGIL
DATI:
DELIBERE CIPE 26 GIUGNO E 31 LUGLIO 200
LEGGE OBIETTIVO
DPEF PER L’ANNO 2008 / 2011
MINISTERO INFRASTRUTTURE
RELAZIONE ANNUALE CORTE DEI CONTI
ANAS – RFI
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