Speciale Salute del Corriere del Mezzogiorno
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Speciale Salute del Corriere del Mezzogiorno
SPECIALE a cura di Mediterranea s.p.a SALUTE In campo Apmar, l’associazione dei pazienti. E parte la campagna del 5x1.000 Malattie reumatiche, queste sconosciute Sono oltre cento le patologie conosciute e ne soffre il 10% della popolazione Gli addetti ai lavori, però, denunciano una scarsa conoscenza del problema I campanelli d ’allarme spesso sono sottovalutati. I dolori che compaiono in varie parti del corpo, la stanchezza che prende il sopravvento, le azioni più banali della vita quotidiana che diventano difficili da compiere. È un mondo ancora poco conosciuto, eppure popolatissimo, quello delle malattie reumatiche. Dalle statistiche di settore, risulta che ne soffre In assenza di una vera prevenzione, è fondamentale la diagnosi precoce, per gestire al meglio l’evoluzione della patologia circa il 10% della popolazione, per un totale di un centinaio di patologie diverse, comprese quelle pediatriche, dalle più comuni a quelle rare. L’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica, la spondilite, la sclerosi sistemica, il lupus, l’artrosi, l’osteoporosi, l’artrite idiopatica giovanile, la dermatomiosite. Come vivono le persone Antonella Celano, presidente nazionale di Apmar La conferenza stampa di presentazione del fumetto, lo scorso ottobre a Roma che hanno questi mali? Che rapporto c’è tra i pazienti e i farmaci? Quanti sono, dove sono e come funzionano i centri specializzati nel territorio? «In un contesto di scarse risorse pubbliche a disposizione, è sempre più difficile fare assistenza» risponde Antonella Celano, presidente nazionale di Apmar, associazione persone con malattie reumatiche. «C’è tanta gente – aggiunge – che trova difficoltà persino a fare esami specialistici, complice la crisi, ed alla fine vi rinuncia». L’aspetto positivo, nonostante tutto, è che registriamo un aumento delle diagnosi. «È segno che le nostre attività danno risultati», commenta la Presidente Celano. «Partendo dal presupposto che l’informazione sia fondamentale – spiega la presidente di Apmar – assume rilevanza particolare il rapporto tra i medici di famiglia, pediatri di libera scelta e gli specialisti. La corretta valutazione dei sintomi – prosegue – e la tempestiva segnalazione dei casi sospetti ai reumatologi, consente in molti casi una diagnosi precoce, che rappresenta il punto di partenza per gestire al meglio l’evoluzione della patologia». A parte l’alimentazione sana, lo stand dell’associazione all’ultimo simposio internazionale di reumatologia, a Torino gli stili di vita corretti, la cura per il proprio corpo e un po’ di attività sportiva che non guasta mai, non esistono, infatti, vere e proprie forme di prevenzione delle malattie reumatiche. Inoltre, in molti casi il fattore ereditario o familiare può agevolare l’insorgenza della patologia. Lo stesso può succedere in presenza di altre, preesistenti malattie. Nel caso dell’artrosi, per esempio, un fattore notevole di rischio sono i disturbi meccanici, come la scoliosi, ma anche le malattie del metabolismo e l’accumulo di sali di calcio e acido urico. Alcune malattie reumatiche, per esempio, colpiscono prettamente le donne, nella fascia d’età dai 35 ai 40 anni. «Pensate – prosegue – che le patologie reumatiche, anche quelle più invalidanti a livello CENTRO CEFALEE E NEUROPSICHIATRIA Prof. Dott. Giovani D’attoma Spec. Neuropsichiatra - Psicoterapeuta Day hospital per diagnosi e trattamento delle cefalee, ansia, depressione, attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi somatoformi, stress, vertigini, demenze, turbe comportamentali dell’infanzia e adolescenza, trattamento disintossicante, light therapy, transcranic magnetic stimulation (TMS), tDCS, Biofeedback Bari Via Sparano 162 tel. 0805232363 72017 OSTUNI Via Dei Colli 74100 TARANTO Via De Cesare (per appuntamento 336.820244 - 339.1905506) · Radiologia Generale Digitale · Radiologia Odontoiatrica Digitale · Radiologia Interventistica · Cone BeamTC · Dentalscan · TC art. temporo-mandibolare · TC massiccio facciale · Senologia · visita clinica · ecografia · mammografia · Ecografia · Ostetrica · Translucenza · Morfologica · Flussimetrica · 4D · Ginecologica · Sovrepubica · Trans-vaginale · Densitometria Ossea DEXA · Ecografia · Internistica · Muscolo-scheletrica · Pediatrica · Interventistica · EcoColorDoppler · Centrale e Periferico · Arterioso e venoso · Cardiologia · Visita cardiologica · ECG · Holter Cardiaco e Pressorio UN FUMETTO PER SPIEGARLE AI RAGAZZI “Una nuova sfida da vivere insieme” è il progetto patrocinato dal Senato della Repubblica Un linguaggio senza età, che sa parlare a tutti, per spiegare le malattie reumatiche. Con un fumetto Apmar spiega ai ragazzi in cosa consistono queste patologie e come possono essere vissute al meglio, nell’ambito familiare e nei vari contesti sociali. Il progetto, intitolato “Una nuova sfida da vivere insieme”, è stato realizzato dall’associazione e presentato lo scorso ottobre a Roma, in occasione della giornata mondiale delle malattie reumatiche, con il patrocinio del Senato della Repubblica. L’obiettivo è aiutare i ragazzi, ma anche i genitori, gli insegnanti e i compagni di scuola, a condividere anche un evento drammatico, evitando quel senso di isolamento che la malattia può causare, facendo sentire “diverso” chi ne è colpito. Un modo originale per promuovere i temi della salute e avvicinare le persone nei momenti di difficoltà. Il fumetto è stato ideato da due pediatri, Adele Civino e Francesco La Torre con fisico, sono considerate patologie di serie B, con scarsissima attenzione per chi n’è affetto. «In generale, le condizioni di vita di queste persone spesso diventano molto dure – osserva la presidente Celano – con l’aggravante di una percezione sociale non sempre adeguata». Il primo passo, dunque, è l’attività di sensibilizzazione, nonché il corretto funzionamento del sistema sanitario, con il potenziamento, delle strutture di assistenza, per migliorare i servizi sul territorio. Sul fronte dell’assistenza socio-sanitaria è partita la campagna di Apmar per la donazione del 5 x 1000 dell’Irpef all’associazione, con la prossima dichiarazione dei redditi. «Con questi finanziamenti – sottolinea Celano – abbiamo acquistato e donato un ecografo portatile all’Azienda Ospedaliera “Panico”, di Tricase, così come abbiamo fornito consulenza specialistica gratuita in reumatologia pediatrica. Sul piano dell’informazione, invece, l’associazione organizza una serie di attività, interamente documentata sul sito internet www.apmar.it Apmar, in occasione delle Giornate di sensibilizzazione e informazione, organizza stand a livello locale e nazionale e offre gratuitamente grazie al supporto dei reumatologi, esami strumentali utili alla diagnosi precoce di queste patologie. Inoltre, l’associazione realizza e distribuisce gratuitamente la rivista trimestrale “Morfologie”, fornisce supporto psicologico gratuito alle persone affet- il supporto grafico di Alberto Gennari, illustratore e scultore e realizzato grazie al contributo non condizionato di Bristol-Myers Squibb. Pensato per intercettare l’attenzione di nativi digitali, quali sono i ragazzi, con una maggiore attenzione verso le immagini rispetto ai testi, e sviluppato per essere utilizzato su tablet e smartphone (scaricabile all’indirizzo fumetto.apmar.it). Il progetto ha ricevuto il patrocinio di FIMP, Federazione Italiana Medici Pediatri; GISEA, Gruppo Italiano di Studio sulla Early Arthritis; SIMPEF, Sindacato Medici Pediatri di Famiglia e SIP, Società Italiana di Pediatria. te da patologie reumatiche e rare, sostiene il progetto “Reumatologia pediatrica”. «Lavoriamo molto sull’ empowerment del paziente – spiega il presidente di Apmar - per aiutarlo a gestire la propria patologia senza cadere nella frustrazione, andando magari a bussare quotidianamente alla porta del medico. Su questo tema – aggiunge – è in corso un importante progetto europeo». Sul fronte dell’assistenza sociosanitaria è partita la campagna per la donazione del 5 x 1000 Un altro aspetto su cui si concentra l’attività dell’associazione è quello dell’uso consapevole dei farmaci, anche quelli da banco. «Il paziente cronico – spiega ancora la Presidente Celano – tende a fare l’autodidatta in materia di prescrizioni – e questo è pericoloso per la salute, innanzitutto, ma in secondo luogo rappresenta anche un danno per il sistema sanitario nazionale e regionale. Con tutto quello che ne consegue – termina Celano – in termini di prestazioni sempre più scarse, come dicevamo all’inizio». Un’azione a 360 gradi, dunque, può incidere positivamente sulle condizioni di vita dei pazienti. Se ne beneficeranno i singoli, ne avremo effetti positivi anche a livello sociale.