Le beatitudini di Filumena

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Le beatitudini di Filumena
11. Le beatitudini
Filumena
Filumena
Marturano
Eduardo De Filippo
di
di
Filumena Marturano (1946), la celebre commedia di Eduardo De Filippo
(1900-1984), ci permette di capire, attraverso il personaggio di Filumena, che
cosa significa in concreto vivere le beatitudini.
Assegna un titolo ad ogni sequenza, scegliendolo tra:
Domenico rifiuta Filumena - Finalmente insieme - Filumena si sacrifica
per i figli - La miseria materiale e morale - “I figli sono figli” - Nessuna
discriminazione
1. La miseria materiale e morale
Filumena Marturano nasce a Napoli nel primo
dopoguerra da una famiglia povera. I suoi familiari,
perennemente in conflitto tra loro, non si sono mai
presi cura di lei. Da adolescente finisce in una casa
chiusa, ossia in un luogo in cui si pratica la prostituzione e quando dopo tre giorni torna a casa rimane
sconvolta dal fatto che i suoi familiari, invece di rimproverarla, la incoraggino a continuare su quella
strada. Lei allora decide che non li rivedrà mai più.
2. ……………………………………………………
Resta nella casa chiusa, dove conosce il ricco pasticciere Domenico Soriano. Quando rimane incinta
per la prima volta, non sapendo quale decisione
prendere, si affida alla Madonna che, attraverso una
voce che proviene da una casa vicina (“i figli sono
figli”), le fa capire che deve dare alla luce il suo bambino. Nel corso degli anni mette al mondo tre figli,
che è costretta a dare in adozione, ma con i quali
rimane in contatto in modo anonimo.
3. ……………………………………………………
La storia tra Domenico e Filumena prosegue per 25
anni, durante i quali, però, Domenico frequenta
molte altre donne e dedica gran parte del suo
tempo ai viaggi e alle corse: ecco perché non si è
mai accorto delle gravidanze di Filumena. Intanto
questa si trasferisce a casa di Domenico e, visto che
lui non c’è mai, è lei che manda avanti le sue pasticcerie. Per mantenere i suoi figli sottrae a Domenico
soldi e oggetti di valore, ma lui non se ne accorge.
4. ……………………………………………………
Filumena, fingendosi moribonda, convince Domenico a sposarla. Lui, però, scoperto l’inganno,
avendo intenzione di sposare una ragazza molto
più giovane di lui, fa annullare il matrimonio, che,
per le modalità con cui è stato contratto, non è
valido né per lo Stato né per la Chiesa.
5. ……………………………………………………
Filumena, a questo punto, decide di andarsene di
casa, ma prima rivela a Domenico che la vera
ragione del suo gesto era rimettere insieme la loro
famiglia. Gli rivela anche che uno dei tre ragazzi è
suo figlio, ma non intende dirgli quale, perché
Domenico darebbe più soldi e affetto a quel figlio
rispetto agli altri, scatenando la guerra in famiglia.
6. ……………………………………………………
Domenico non si dà pace: dopo un anno va a cercare Filumena con l’intenzione di sposarla ma anche
di sapere chi è suo figlio. Filumena, però, è decisa a
non parlare. Sebbene sia già tutto pronto per il
matrimonio, Domenico è pronto a mandarlo a
monte, ma i tre ragazzi si rivolgono a lui chiamandolo “papà” e lui non ha più il coraggio di annullare
le nozze. Decide allora di sposare Filumena e di
essere il padre di tutti e tre i ragazzi.
Dalla Bibbia ai Simpson — Vivere le beatitudini — 11. Le beatitudini di Filumena
1
Filumena da’ alla luce i suoi
figli e si sacrifica per loro
Scrivi di seguito i nomi dei
ragazzi scelti per interpretare i
ruoli in classe.
DOMENICO: ....................................
FILUMENA: ......................................
ROSALIA: ..........................................
2
Filumena ha appena rivelato a Domenico di avere tre figli.
DOMENICO Dove stanno? Cosa fanno? Come vivono?
FILUMENA Con i soldi tuoi!
DOMENICO Con i soldi miei?
FILUMENA Eh, con i soldi tuoi. Ti ho rubato! Ti rubavo i soldi dentro il portafoglio! Ti rubavo dentro agli occhi!
DOMENICO Ladra!
FILUMENA T’ho rubato! Ti vendevo i vestiti, le scarpe! E non te ne sei mai
accorto! Quell’anello col brillante, te lo ricordi? Ti dissi che l’avevo perduto:
me l’ero venduto. Con i soldi tuoi, ho cresciuto i figli miei.
DOMENICO Io avevo una ladra dentro casa! Ma che donna sei tu?
FILUMENA Uno ha la bottega nel vicolo qui accanto: fa lo “stagnaro”.
ROSALIA “L’idrauliche”...
DOMENICO Come?
ROSALIA L’idraulico. Come si dice: aggiusta i rubinetti, stura le fontane... L’altro.... come si chiama? Riccardo. Quant’è bello! Un pezzo di ragazzo! Sta a
Chiaia, ha un magazzino al numero 74, fa il camiciaio... le camicie. E ha una
bella clientela. Umberto poi...
FILUMENA ... ha studiato, ha voluto studiare. Fa il ragioniere e scrive pure sui
giornali.
DOMENICO C’abbiamo pure lo scrittore in famiglia!
ROSALIA E che mamma ch’è stata! Non gli ha fatto mancare mai niente! Io
ora sono vecchia, e molto presto mi troverò alla presenza dell’Ente Supremo,
che tutto vede, considera e perdona, e che le chiacchiere non se le beve... Da
quando erano piccoli, in fasce, non gli ha fatto mancare mai il necessario...
DOMENICO ... con i soldi di don Domenico!
ROSALIA Voi li buttavate via i soldi!
DOMENICO E dovevo forse renderne conto a qualcuno?
ROSALIA No, per carità! Ma neanche ve ne siete accorto...
FILUMENA Ma non dargli retta! Tu gli rispondi pure?
Domenico si sente preso in giro, perché quei tre ragazzi, che per lui sono solo
degli estranei, quando vogliono qualcosa, se la comprano, pensando che tanto
sarà don Domenico a pagare.
ROSALIA Nossignore, questo no! E che ne sanno loro?... Donna Filumena ha
sempre fatto le cose come si deve: con prudenza e con la testa sulle spalle. E’
stato il notaio a consegnare i soldi al l’idraulico, quando ha aperto la bottega
qui vicino, dicendogli che una signora che voleva rimanere anonima... E così
fece pure con il camiciaio. E il notaio ha pure il compito di passare il mensile
a Umberto per farlo studiare. No, no... voi non c’entrate proprio.
DOMENICO Io ho pagato solamente!
FILUMENA E dovevo sbarazzarmene?... Questo dovevo fare, eh, Domenico?
Dovevo sbarazzarmene come fanno tante altre donne? Allora sì, è vero, allora
Filumena sarebbe stata buona? Rispondi!... E questo mi consigliavano tutte
le mie compagne... «Che aspetti? Ti togli il pensiero!» E chi avrebbe potuto
vivere con un rimorso del genere? E poi, io parlai con la Madonna. La Madonnina delle Rose, ve la ricordate?
ROSALIA Come no! La Madonna delle Rose! Quella fa una grazia al giorno!
FILUMENA Erano le tre dopo mezzanotte. Per la strada camminavo io sola.
Da casa mia me n’ero andata via già da sei mesi. (Alludendo alla sua prima
gravidanza) Era la prima volta! E che faccio? A chi lo dico? Sentivo nella testa
le voci delle mie compagne: «Che aspetti? Ti togli il pensiero! Io conosco uno
molto bravo...» Senza volerlo, camminando camminando, mi trovai davanti
al vicolo mio, davanti all’altarino della Madonna delle Rose. L’affrontai così
(punta i pugni sui fianchi e solleva lo sguardo verso una immaginaria effige,
Dalla Bibbia ai Simpson — Vivere le beatitudini — 11. Le beatitudini di Filumena
come per parlare alla Vergine da donna a donna): «Che cosa devo fare? Tu sai
tutto... Sai pure perché mi trovo nel peccato. Che cosa devo fare?» Ma lei
zitta, non rispondeva. «Tu fai così, non è vero? Più non parli e più la gente ti
crede?... Sto parlando con te! Rispondi!» (Rifacendo il tono di voce di qualcuno
a lei sconosciuto che, in quel momento, parlò da ignota provenienza) «I figli
sono figli!» Mi gelai. Rimasi così, ferma. Forse se mi fossi girata avrei visto o
capito da dove veniva la voce: da una casa con il balcone aperto, dal vicolo
accanto, da una finestra aperta... Ma pensai: «E perché proprio in questo
momento? Che ne sa la gente dei fatti miei? E’ stata lei, allora... E’ stata la
Madonna! Si è vista affrontata a tu per tu, e ha voluto parlare... Ma, allora la
Madonna per parlare si serve di noi... E quando mi ha detto: “Ti togli il pensiero!”, è stata sempre lei che me l’ha detto, per mettermi alla prova!... E non
so se fui io o la Madonna delle Rose che fece con la testa così! (Fa un cenno col
capo come dire: “Sì, hai compreso”) I figli sono figli!» E giurai.
(Adattamento in italiano da E. De Filippo, Filumena Marturano, Einaudi, pp. 15-18)
Riflessione
A. Filumena, secondo Domenico, è una ladra. Condividi questo giudizio?
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B. Che cosa ci fa pensare il fatto che Domenico non si sia mai accorto che una
parte dei suoi soldi spariva, riguardo alle sue disponibilità finanziarie?
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C. Con quale scopo Filumena ha sottratto soldi e oggetti a Domenico?
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D. Secondo la domestica Rosalia, Domenico che uso faceva dei suoi soldi?
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E. Quale giudizio esprime Rosalia su Filumena?
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F. Filumena è una donna sola, senza una famiglia alle spalle. Quando rimane
incinta per la prima volta, a chi chiede consiglio? Cosa le suggeriscono le sue
compagne? Quale giuramento fa?
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Dalla Bibbia ai Simpson — Vivere le beatitudini — 11. Le beatitudini di Filumena
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Mantenere
famiglia
la
pace
Scrivi di seguito i nomi dei
ragazzi scelti per interpretare i
ruoli in classe.
DOMENICO: ....................................
FILUMENA: ......................................
I TRE RAGAZZI: ...............................
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in
DOMENICO Dimmelo, Filumena, dimmi chi è mio figlio, la mia carne…. il
mio sangue…. E me lo devi dire, per te stessa, per non dare l’impressione che
mi stai facendo un ricatto… Io ti sposo lo stesso, te lo giuro!
FILUMENA Lo vuoi sapere? … E io te lo dico. A me basta che ti dico: «Tuo
figlio è quello là». Allora tu che fai? Cercherai di portartelo sempre con te,
penserai a dargli un avvenire migliore e, naturalmente, studierai tutti i modi
per dare più denaro a lui che agli altri due… […] Ascoltami bene, Domenico,
e poi non ci torniamo più sopra. T’ho voluto bene con tutte le forze della mia
vita! Ai miei occhi eri un Dio… e ancora ti voglio bene, e forse ancora più di
prima…. Ah, cosa hai fatto, Domenico!…. Hai voluto soffrire per forza… Il
Padre Eterno ti aveva dato tutto per essere felice: salute, bellezza, denaro….
me, me, che, per non darti un dolore, avrei potuto stare zitta, avrei potuto
non parlare neanche in punto di morte…. […] Non me lo chiedere più, perché non te lo dico. Non te lo posso dire… E tu devi essere galantuomo e non
domandarmelo mai. […] Ma non hai visto che, non appena io ti ho detto che
tuo figlio era l’idraulico, subito hai cominciato a pensare al denaro… al capitale…. il grande negozio… Perché tu ti preoccupi e giustamente, perché tu
dici: «Il denaro è mio». E cominci a pensare: «E perché non posso dirgli che
sono suo padre?». «E gli altri due chi sono?». «Che diritti hanno?». L’inferno!…
Tu capisci che l’interesse li metterebbe l’uno contro l’altro… Sono tre uomini,
non sono tre ragazzi. Sarebbero capaci di uccidersi a vicenda…. Non pensare a te, non pensare a me… pensa a loro. Domenico, il bello dei figli l’abbiamo perso! … I figli sono quelli che si tengono in braccio, quando sono
piccolini, che ti danno preoccupazione quando sono malati e non sanno dirti
cosa si sentono… Che ti corrono incontro con le braccette aperte dicendo:
«Papà!»… Quelli che vedi tornare da scuola con le manine fredde e il nasino
rosso e ti chiedono una bella cosa… Ma quando sono grandi, quando sono
uomini, o sono figli tutti quanti, o sono nemici… Tu sei ancora in tempo.
Male non te ne voglio…. Lasciamo stare le cose come stanno e ognuno va
per la sua strada! […]
DOMENICO Lasciamo stare le cose come stanno, e ognuno va per la sua
strada… (Rivolgendosi ai ragazzi) Io vi devo parlare… Sono un galantuomo e
non mi sento d’ingannarvi. Statemi a sentire…
I TRE RAGAZZI Sì, papà!
DOMENICO (Guarda commosso Filumena e decide) Grazie. Quanto m’avete
fatto piacere…. Allora…. Quando due si sposano è sempre il padre che
accompagna la sposa all’altare. Qui genitori non ce ne sono… Ci sono i figli.
Due accompagnano la sposa, e uno accompagna lo sposo.
(Adattanento in italiano da E. De Filippo, Filumena Marturano, Einaudi, pp.
61-64)
Riflessione
A. Con quale motivazione Filumena rifiuta di rivelare a Domenico il nome di
suo figlio?
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B. Ti sembra una motivazione valida?
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Dalla Bibbia ai Simpson — Vivere le beatitudini — 11. Le beatitudini di Filumena
C. Fai un confronto tra il brano appena letto e la storia di Esaù e Giacobbe
narrata in Genesi 27 oppure con la storia di Giuseppe esposta in Gen 37.
Quali somiglianze noti?
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D. La vicenda di Filumena è ambientata nel 1946, quando i figli nati fuori dal
matrimonio non godevano degli stessi diritti di quelli nati da genitori sposati. Prova a informarti sull’anno in cui quella legge è stata cambiata.
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E. Quale ruolo ha avuto la fede nella storia di Filumena?
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F. Quale aspetto del carattere di Filumena ti colpisce e ti piace di più?
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Marge e Filumena
In un sondaggio della Mothers’ Union (un’associazione internazionale con sede a Londra), ripreso dalla BBC nel 2003, Marge è risultata essere “la mamma ideale”. In un episodio dei Simpson, Marge
afferma: “La sola cosa che mi inebria è l’amore per mio figlio e le mie
figliuole. E’ l’unico sballo di cui ho bisogno.”
Rifletti sulle qualità di Marge evidenziate da questa affermazione.
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Fai ora un confronto tra Filumena e Marge Simpson, mettendo in
evidenza somiglianze e differenze.
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Dalla Bibbia ai Simpson — Vivere le beatitudini — 11. Le beatitudini di Filumena
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Le beatitudini di Filumena
In ogni rettangolo trovi la descrizione di una beatitudine applicata al personaggio di Filumena. Tenendo conto delle definizioni delle varie Beatitudini
(che trovi nella scheda n. 8), fai le giuste associazioni.
A. E’ nel pianto
D. Misericordiosa
B. Mite
E. Operatrice di pace
C. Ha fame di giustizia
F. Perseguitata per la giustizia
G. Povera in spirito
H. Pura di cuore
1. Mite
Domenica sfrutta, tradisce e umilia Filumena,
ma lei non lo ripaga con la stessa moneta: sa
invece sopportare il male ricevuto.
6
2. ……………………………………………………
Filumena soffre perché ha avuto un’infanzia infelice, perché Domenico l’ha illusa, tradita e disprezzata per 25 anni, e per non aver potuto tenere con
sé i suoi bambini.
3. ……………………………………………………
Filumena, con il matrimonio celebrato in punto di
morte, rivendica il diritto di essere riconosciuta
come moglie e come madre, anche se le leggi sono
contro di lei.
4. ……………………………………………………
Filumena non dirà mai a Domenico quale dei tre
ragazzi è suo figlio, perché vuole mantenere la pace
in famiglia.
5. ……………………………………………………
Filumena ha sempre perdonato Domenico nonostante tutte le sofferenze che le procurato.
Inoltre si è sempre presa cura dei suoi figli.
6. ……………………………………………………
Filumena pensa che i figli abbiano diritto ad essere
amati tutti allo stesso modo e che i beni materiali
debbano essere equamente divisi tra loro. Ritiene
ingiuste le leggi che le impediscono di ricomporre
la sua famiglia.
7. ……………………………………………………
Filumena è umile socialmente (è di famiglia poverissima e analfabeta), ma anche interiormente: resta
accanto a Domenico, lavora per lui, si sacrifica per
amore dei suoi figli.
8. ……………………………………………………
Filumena si è finta moribonda non per incastrare
Domenico ma per mettere alla prova i suoi
sentimenti.
Dalla Bibbia ai Simpson — Vivere le beatitudini — 11. Le beatitudini di Filumena
I figli sono figli
Tammurriata nera racconta un fatto realmente accaduto: una donna mette al mondo un bimbo di colore, concepito con un soldato durante l’occupazione americana. La donna tuttavia accetta il figlio, forte del proprio
amore materno.
La canzone racconta lo stupore della gente per il fatto insolito, ma non raro a quell’epoca. L’episodio viene
commentato in modo esplicito dal popolo e poi con molta saggezza da un contadino che afferma che “se si
semina il grano, cresce il grano”. Il messaggio è chiaro: un bambino bianco o nero (Tammurriata nera), nato nel
matrimonio o fuori dal matrimonio (Filumena Marturano), è pur sempre un bambino, che va accolto, rispettato
e amato come qualsiasi altro.
Tammurriata nera (1946)
Versione interpretata da Roberto Murolo
Io nun capisco ê vvote che succede
e chello ca se vede,
nun se crede! nun se crede!
E’ nato nu criaturo niro, niro
e ‘a mamma ‘o chiamma Giro,
sissignore, ‘o chiamma Giro!
Séh! gira e vota, séh...
Séh! vota e gira, séh...
ca tu ‘o chiamme Ciccio o ‘Ntuono,
ca tu ‘o chiamme Peppe o Giro,
chillo o fatto è niro, niro,
niro, niro comm’a che!
Io non capisco a volte che succede,
e quello che si vede,
non si crede! non si crede!
E’ nato un bambino nero, nero
e la mamma lo chiama Ciro,
sissignore, lo chiama Ciro!
Seh, rigirala come ti pare, seh...
Seh, rigirala come ti pare, seh...
che tu lo chiami Ciccio o Antonio
che tu lo chiami Peppe o Ciro,
il fatto è che quello è nero, nero,
nero, nero come non si sa che!
‘O spiegano ‘e ccummare chist’affare:
“Sti case nun só rare,
se ne vedene a migliara!
Se vede che è bastata na guardata
e ‘a femmena è rimasta,
sott’’a botta ‘mpressiunata...”
Séh! na guardata, séh...
Séh! na ‘mpressione, séh...
Va’ truvanno mo chi è stato
ch’ha cugliuto buono ‘o tiro:
chillo ‘o fatto è niro, niro,
niro, niro comm’a che!
Lo spiegano le donne quest’affare:
“Questi fatti non sono rari
se ne vedono a migliaia!
Si vede che è bastata una guardata
e la femmina è rimasta
dal fatto impressionata!”
Seh, una guardata, seh...
seh, una impressione, seh...
Vai a trovarlo adesso chi è stato
che ha fatto centro:
il fatto è che quello è nero, nero
nero, nero come non si sa che!
E dice ‘o parulano: “Embè, parlammo,
pecché si raggiunammo,
chistu fatto nce ‘o spiegammo!
Addó pastíne ‘o ggrano, ‘o ggrano cresce,
riesce o nun riesce,
sempe è grano chello ch’esce!”
Mé, dillo a mamma, mé
Mé, dillo pure a me
Conta o fatto comm’è ghiutto
Ciccio, ‘Ntuono, Peppe o Giro,
chillo ‘o ninno è niro, niro,
niro, niro comm’a che!
Dice il contadino: “Su, parliamo,
perché se ragioniamo
questo fatto ce lo spieghiamo!
Dove si semina il grano, il grano cresce,
va bene o non va bene,
sempre è grano quello che esce!”
Meh, dillo a mamma, meh
meh, dillo pure a me
Racconta il fatto come è andato
Ciccio, Antonio, Peppe o Ciro,
quello, il bambino, è nero, nero,
nero, nero, come non si sa che!
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Per l’insegnante
Riferimenti bibliografici
E. De Filippo, Filumena Marturano, Einaudi, Torino 1951.
Il film Matrimonio all’italiana, di Vittorio De Sica, 1964.
Filumena Marturano di Eduardo De Filippo
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La miseria materiale e morale
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“I figli sono figli”
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Filumena si sacrifica per i figli
4
Domenico rifiuta Filumena
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Nessuna discriminazione
6
Finalmente insieme
Le beatitudini di Filumena
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