Civitavecchia, bufera su Scajola
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Civitavecchia, bufera su Scajola
Organo ufficiale d’informazione della Federazione dei Verdi Anno IV - n.120 giovedì 31 luglio 2008 Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma • Direttore responsabile: Enrico Fontana • Comitato editoriale: Giuseppe Trepiccione, Gianpaolo Silvestri (inserto Mappe) • Editore: undicidue srl, via R. Fiore, 8 - Roma Stampa: Rotopress, via E. Ortolani, 33 - Roma • Reg. Trib. di Roma n. 34 del 7/2/2005 • Redazione: via A. 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È accusato di crimini di guerra e genocidio 3 iornata di taglio dei nastri ieri a Civitavecchia per l’inaugurazione della controversa nuova centrale a carbone costata più di sei anni di cantiere, una serie infinita di stop, proteste degli ambientalisti e tragici incidenti. A inaugurarla doveva esserci Silvio Berlusconi, insieme al presidente dell’Enel Fulvio Conti che nel suo discorso correttamente ricorda i nomi dei due operai morti. Poi passa la parola al ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola, a cui in assenza di Berlusconi, tocca di parlare a nome del governo davanti alla cittadinanza e ai lavoratori che hanno costruito la centrale. Nel tratteggiare anche lui la storia dice che per ottenere questo «modernissimo» impianto «dove tutto è controllato e tutto è sicuro» Sono bastati 25 minuti all’aula del Senato per approvare in via definitiva, con 161 si’, 115 contrari e 1 astenuto, il cosiddetto decreto Milleproroghe, con la modifica apportata dalla Camera dove è passato un emendamento del Pd sulle biomasse. Il provvedimento è una sorta di contenitore ‘omnibus’ in cui sono confluite anche le disposizioni di altri due decreti legge: quello cosiddetto ‘milleproroghe’ e quello sul carburante nei settori della pesca. Al centro del decreto figurano le disposizioni in materia di fruizione del credito d’imposta per gli investimenti effettuati da imprese operanti nel Mezzogiorno. In pratica, l’accesso ai finanziamenti non è piu’ automatico ma avviene attraverso una specifica richiesta all’Agenzia delle entrate che valuterà le singole domande. Tra le altre cose, il decreto contiene lo spostamento dei termini per la trasmissione per via telematica della dichiarazione dei redditi (730 e 770) e di quelle relative a Iva e Irap (modello Unico). Prorogato anche ci sono voluti anni di lavoro e anche «qualche vita umana», en passant. Un prezzo necessario, un sacrificio tutto sommato messo elettrica, di una strada o di un ponte?», si chiede Antonio Boccuzzi, unico sopravvissuto del rogo della Thyssen. Per Boccuzzi «stiamo assistendo Il ministro, nel tratteggiare la storia dell’impianto di Torre Valdaliga, dice che per ottenere questo «modernissimo» impianto «dove tutto è controllato e tutto è sicuro» ci sono voluti anni di lavoro e anche «qualche vita umana. Bonelli: vergognoso nel conto.«Qual è il numero di vite umane sacrificabili per il ministro Scajola per la costruzione di una centrale Milleproroghe, ok definitivo dal Senato il termine per il divieto di guida dei ‘bolidi’ ai neopatentati (doveva scattare questo mese) e quello che abolisce il ricorso agli arbitrati per risolvere le controversie in tema di contratti pubblici. E ancora, si interviene anche sul decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro, stabilendo che si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2009 le disposizioni relative agli obblighi di invio all’Inail, o all’Ipsema, dei dati relativi agli infortuni sul lavoro, e in materia di affidamento della sorveglianza sanitaria al medico competente. Alcune norme riguardano infine i rinvii dei termini per la soppressione di alcuni enti pubblici, la riorganizzazione delle Comunità montane da parte delle Regioni, lo spostano dei termini per la costituzione delle nuove Province. sul fronte della sicurezza sul lavoro ad una progressiva riduzione delle norme conquistate con sacrifici e sofferenze dai parte dei lavoratori. Il governo - conclude -purtroppo è protagonista negativo di questa tragica vicenda». Gli operai morti si chiamano Michele Cozzolino, 31 anni, dipendente di una ditta esterna di elettromeccanica, la Ceit, morto nell’ottobre dell’anno scorso per un tubo di un ponteggio che gli è precipitato in testa. E Ivan Ciffary, 24 anni, di origine slovena, morto lo scorso 24 giugno sempre all’interno del cantiere Enel di Torre Valdaliga cadendo da un’impalcatura. Altri sempre nel cantiere non sono morti ma sono rimasti gravemente feriti. E quelli non li ha citati neanche Conti. Si tratta di una «gaffe imperdonabile per chiunque, figuriamoci per un ministro della Repubblica». Protesta, amareggiato, Walter Schiavella, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio. “Le parole di Scajola sulle morti sul lavoro sono semplicemente vergognose, chieda subito scusa”, dice Angelo Bonelli dei Verdi, che ha aggiunto: “La pseudo inaugurazione di oggi del primo blocco della centrale a carbone di Civitavecchia è un atto ostile nei confronti dell’ambiente, della salute dei cittadini e della produzione agricola dell’Alto Lazio”. “La centrale a carbone di immetterà nell’atmosfera ben 10 milioni di tonnellate di Co2, 450 tonnellate di polveri sottili pm10 e diverse altre tonnellate di inquinanti spiega l’esponente dei Verdi -. C’è un rischio altissimo, come è scritto anche nella Valutazione d’Impatto Ambientale rilasciata dal ministro Matteoli, ministro dell’Ambiente nel precedente governo Berlusconi”. Wto, le ragioni del fallimento 2 I negoziati dell’Organizzazione mondiale del commercio non hanno resistito allo scontro tra India e Usa Lo sviluppo verde della Cina L’occasione per le imprese italiane operanti nei settori dell’ambiente, dell’ecologia e dell’energia di agganciare il mercato cinese arriva dal progetto IEPZ (International Environmental Protection science e technology Zone). Si tratta di una “città dell’ambiente” che sorgerà a Yixing con tre stadi di sviluppo che finirà per offrire un milione di metri quadrati attrezzati per l’attività tecnologica applicata alle tre macroaree. Piattaforme differenziate e specializzate in grado di sostenere la catena produttiva in tutte le sua fasi, dalla ricerca allo sviluppo, dall’esposizione alla commercializzazione. Ye Gang (General Manager di Eipz), durante la presentazione dell’area, ha spiegato che si tratta di un progetto “sostenuto in Cina dalle imprese di settore, dal governo locale e da quella centrale”. L’ambiente e il suo rispetto, in effetti, come l’energia (soprattutto nella variante della ricerca sulle fonti rinnovabili) rappresentano per la potenza asitica la vera chiave di volta dello sviluppo futuro. Secondo recenti studi l’impegno che la Cina dovrebbe affrontare per raggiungere gli standard ambientali internazionali non è da poco: servono tre miliardi di euro di investimenti per la sola acqua (depurazione ecc) e, piu’ in generale, investimenti pari a circa 130 miliardi di euro per i prossimi 15 anni. Cifre che stanno convincendo il governo di Pechino ad appoggiare iniziative come IEPZ dove, in cambio del know how tecnologico, le imprese internazionali potranno usufruire di una serie di agevolazioni. All’interno dell’area (140.000 mq entro luglio 2009; 400.000 entro il 2010; 1 milione poi), ci saranno una piattaforma di transazione e visualizzazione (per l’esposizione e il commercio), una piattaforma finanziaria (le imprese presenti troveranno anche banche per gli investimenti), una piattaforma informativa e una per la ricerca e sviluppo. La forza del progetto sta naturalmente nel fornire un servizio tecnico pubblico onnicomprensivo per l’industria ambientale. L’obiettivo è quello di stabilirvi 2.000 imprese, di cui 1.000 cinesi e 1.000 internazionali. Tra queste ultime anche 50 aziende italiane che saranno selezionate da Bp Sec, società di consulenza per i settori della sicurezza, dell’ecologia e del controllo qualità. “Il criterio di scelta - ha spiegato Daniele Barbone della Bp Sec - ruoterà essenzialemnte intorno alla maturità raggiunta dalle imprese nelle tecnologie applicate, perché è questo che viene chiesto come contropartita in cambio delle agevolazioni: che si portino in Cina le conoscenze internazionali. Punteremo a portare le aziende con una logica aggregativa, in modo coordinato, per potreggerle, anche dal punto di vista della proprietà intellettuale”. www.verdi.it 2 giovedì 31 luglio 2008 “Premier irresponsabile” Per il segretario del Pd Walter Veltroni “serve una soluzione a basso impatto sociale” dalla prima L a questione Alitalia si trova nella zona “limbo” da mesi, dopo accordi, smentite, compromessi, ecco una nuova puntata della storia divenuta ormai infinita. Il premier Silvio Berlusconi torna a parlare delle sorti della compagnia di bandiera nazionale, annunciando notizie poco piacevoli. Il piano di rilancio prevederebbe, infatti, un triste bilancio: oltre ai 90 nuovi aerei e al ripristino di importanti rotte intercontinentali, “aprendo le porte” a paesi asiatici come la Cina, sono previsti ben 5.000 esuberi. Sotto questo punto di vista, il Presidente del Consiglio ha “incoraggiato” l’opinione pubblica, assicurando che molti di questi esuberi saranno in parte riassorbiti, mentre per molti scatteranno gli ammortizzatori sociali e misure di prepensionamento, a fronte dei possibili 20.000 licenziamenti nel caso la compagnia fallisse. Una prospettiva che lo stesso premier ha considerato il male minore nella vicenda Alitalia, che “prosegue perché si deve pensare al bene del Paese e il governo non si fermerà davanti a qualche manifestazione”. Sembra paradossale sentir parlare di male minore quando 5.000 famiglie sono considerate in termini di business degli “eccessi”. Dove confluiranno queste persone? Non si pensa al collasso sociale, lavorativo ed economico che ne deriverebbe da un’operazione di questo tipo? Dov’è finita la cordata italiana che veniva sbandierata nel periodo pre-elettorale? Dov’è finita la volontà di assicurare lavoro e benessere al Paese? Forse nello stesso posto in cui vediamo finire i diritti dei precari e dei giovani che trovano TERRITORIO davanti a loro un muro insormontabile nell’immettersi nel mercato del lavoro. La demo- fluire tutte le passività che richiama necessariamente un nuovo intervento pubblico, I Verdi critici: “L’annuncio su Alitalia dimostra quanto sia stato e sia irresponsabile l’atteggiamento di Silvio Berlusconi, che ha utilizzato la vicenda come strumento di lotta politica. Si è passati dai 2100 esuberi previsti dall’accordo con Air France ai 5000 di oggi” crazia diventa oligarchia e la politica da garante del bene comune diventa strumentale alla legge del più forte, a sua immagine e somiglianza. Ancora una volta. La manovra del governo stenta a trovare spazio anche tra l’opposizione. Walter Veltroni annuncia: ”Il governo punta a risolvere la situazione di Alitalia mettendo le mani nelle tasche degli italiani. Berlusconi ha comunicato che vi sono 5.000 esuberi e che una parte dell’assetto della nuova Alitalia sarà prodotto dalla partecipazione di soggetti privati e una parte dalla formazione di una bad company dove si mettono le voci negative del bilancio. In altre parole, in questo caso, i contribuenti si troveranno le tasche svuotate dal governo. Una cosa che non sarebbe accaduta se si fosse scelta la strada di Air France”. Il segretario del Pd mostra dunque un atteggiamento molto critico nei confronti del premier, sostenendo che “se, da un lato, c’è l’intervento di soggetti privati, dall’altro c’è, invece, la costituzione di una bad company in cui far con- Redazione Lac: la Regione Veneto permetterà la caccia ai piccoli uccelli Oggi giovedì 31 luglio 2008 il Consiglio Regionale del Veneto prevede tra i punti all’ordine del giorno l’approvazione di una legge che se approvata consentirà la caccia, cosiddetta “in deroga”, addirittura ai piccoli uccelli insettivori canori quali la Pispola ed il Prispolone, uccelli dal peso di 10 grammi protetti in Italia dal 1982 dal cosiddetto “Decreto Spadolini”. Il testo prevede complessivamente la caccia a 11 specie, tutte considerate protette dalla legge sulla caccia e dalle direttive comunitarie. Questo testo è stato approvato preventivamente lo scorso 22 luglio dalla IV Commissione Consigliare del Veneto con i voti favorevoli dei consiglieri Clodovaldo Ruffato, Dario Bond, Amedeo Gerolimetto (F.I.); Moreno Teso (A.N.); Emilio Zamboni, Gianantonio Da Re, Vittorino Cenci (Lega Nord); astenuti i consiglieri Claudio Rizzato (PD) e Gustavo Franchetto (IdV). Andrea Zanoni Presidente della LAC Lega Abolizione Caccia del Veneto ha cosi’ commentato la legge che andrà in aula: “Questa è una legge contro la Costituzione che viola palesemente anche le direttive comunitarie e la legge statale sulla protezione della fauna selvatica; se verrà approvata l’Italia ed il Veneto peggioreranno di gran lunga la loro posizione nei confronti della procedura di infrazione oggi giacente presso la Corte di Giustizia Europea. Purtroppo l’unica speranza per bloccare questa legge a Palazzo Ferro Fini è l’azione già preannunciata di ostruzionismo dei consiglieri Gianfranco Bettin, Pierluigi Petteno’ e Nicola Atalmi”. La Lac invita tutti i cittadini sensibili a scrivere email e/o fax di protesta ai gruppi consiliari del Consiglio regionale del Veneto (Cf. indirizzi e numeri su www. consiglioveneto.it). bussando così ancora una volta alla porta dei contribuenti. Una soluzione da camera e cucina, mentre c’è bisogno di soluzioni elevate, di alleanze con un impatto sociale il più basso possibile”. Mentre altrove si annuncia un importante “rivoluzione dei cieli”, con il sodalizio tra l’Iberia e la British Airways, che andrebbe a costituire la terza compagnia aera mondiale, in Italia le perplessità restano molte. E se la maggioranza non commenta (lo stesso ministro del Lavoro Sacconi si trincera dietro un “non so niente”), l’opposizione continua la protesta. Angelo Bonelli dei Verdi dichiara: “L’annuncio su Alitalia dimostra quanto sia stato e sia irresponsabile l’atteggiamento di Silvio Berlusconi, che ha utilizzato la vicenda Alitalia come strumento di lotta politica. Si è passati dai 2.100 esuberi previsti dall’accordo con Airfrance ai 5.000 di oggi. Un comportamento vergognoso che ha come unica vittima la compagnia di bandiera ed i lavoratori. Il prezzo per aver ‘giocato’ con Alitalia in campagna elettorale costerà il doppio degli esuberi”. ENERGIA Redazione Francescato: “Lo stop del TAR al rigassificatore è una buona notizia” “La decisone del Tar di accogliere il ricorso contro il rigassificatore offshore di Livorno è una buona notizia che dà ragione ai tanti dubbi emersi nel corso dell’iter di quest’opera, che avrebbe avuto pesanti conseguenze dal punto di vista ambientale”. Lo ha dichiarato la portavoce dei Verdi Grazia Francescato commentando la notizia che il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana ha accolto il ricorso contro la costruzione del rigassificatore offshore di Livorno. “Adesso occorre che si avvii una seria programmazione energetica, valutando i progetti di rigassificatori in base alle reali esigenze dell’Italia - ha concluso la Francescato -. Nel nostro Paese, infatti, sono stati presentati troppi progetti per impianti di rigassificazione, spesso senza avere la certezza di una reale fornitura di gas liquefatto” Wto, le ragioni del fallimento I negoziati dell’Organizzazione mondiale del commercio non hanno resistito allo scontro tra India e Usa Simone Di Meo [email protected] I negoziati dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) non hanno resistito allo scontro tra il gigante indiano ed il colosso statunitense. Dopo nove lunghissimi giorni e notti di riunioni, fasi di stallo, progressi e tensioni, la persistente controversia sulle misure di salvaguardia nell’agricoltura che ha opposto negli ultimi giorni New Delhi e Washington ha costretto il direttore generale della Wto Pascal Lamy a porre fine alla maratona negoziale di Ginevra. “Avrei preferito annunciare un’intesa, ma i negoziati sussidi agricoli e la riduzione dei dazi per l’apertura dei mercati per i prodotti agricoli e per i prodotti industriali. “C’erano venti problemi sul tavolo, ne abbiamo risolti 18 e siamo inciampati sul diciannovesimo. Abbiamo quindi accumulato materiale per il futuro. Il nostro campo base - ha detto - è ora molto più alto e vicino alla vetta”. Come Lamy, anche i ministri di Usa, Brasile ed India si sono pronunciati in favore di rinnovati sforzi. Per Lamy il pacchetto di intese conseguito a Ginevra vale 130 miliardi di dollari all’anno di riduzioni tariffarie. L’annuncio del fallimento è giunto poco prima delle 18 a conclusione di una riunio- Il pacchetto di intese conseguito a Ginevra vale 130 miliardi di dollari all’anno di riduzioni tariffarie, ma le diplomazie sono inciampate sulle barriere a difesa dell’agricoltura. La maratona, durata nove giorni, è la più lunga nella storia dell’Ente internazionale sono falliti”, ha affermato in serata in un’affollata conferenza stampa. Le “divergenze inconciliabili” tra alcuni Stati membri hanno reso impossibile un accordo, ha detto il direttore generale del Wto, ma il Doha round, il ciclo negoziale per la liberalizzazione degli scambi lanciato nel 2001, non è chiuso. “Dovremo discuterne con i Paesi membri, ma la mia prima reazione non è quella di gettare la spugna e potrei tentare di rilanciarli”, ha concluso. Moltissimi risultati sono stati infatti conseguiti - ha sottolineato - da quando dal 21 luglio scorso più di 30 ministri ed alti rappresentanti dei 153 Paesi membri si sono riuniti a Ginevra per trovare un’intesa sui tagli ai ne tra i ministri di sette potenze commerciali (Usa, Ue, India, Cina, Brasile, Australia e Giappone) poi allargata ai 35 ministri. La causa: le divergenze tra India e Stati Uniti sulle modalità dei meccanismi di salvaguardia previsti per i Paesi in via di sviluppo per proteggersi con un aumento di dazi da un’impennata delle importazioni di un prodotto agricolo. La proposta iniziale fissava ad un aumento delle importazioni di un prodotto del 40% la soglia per far scattare la clausola di salvaguardia, ma la soglia era troppo alta per New Delhi. “Gli Usa vogliono favorire i loro interessi commerciali. L’India vuole invece proteggere il livello di vita e la sicurezza dei suoi contadini”, aveva affermato in mattinata il ministro del commercio indiano Kamal Nath. A più riprese negli ultimi giorni, la rappresentante per il Commercio Susan Schwab aveva invece accusato India e Cina di porre in pericolo i progressi compiuti rimettendo in causa l’equilibrio del pacchetto di proposte messe sul tavolo venerdì scorso da Lamy. “È il colmo che un round sullo sviluppo giunto all’ultimo miglio fallisca su una questione che riguarda la protezione dei più poveri”, ha detto Nath a tarda serata, rivendicando l’appoggio di numerosi Paesi in via di sviluppo. “È veramente un peccato che dopo tutti i progressi fatti non siamo stati in grado di concludere. È incredibile che si fallisca per una sola questione”, ha sottolineato invece il ministro degli esteri Celso Amorim esortando alla ripresa dei negoziati “con una nuova squadra”. Anche Susan Schwab ha espresso profondo disappunto, ma ha ribadito l’impegno Usa in favore del negoziato. “È ironico - ha osservato - che in un contesto di crisi alimentare mondiale il dibattito si sia focalizzato su come e quando innalzare barriere di fronte alle importazioni di derrate alimentari”. Per il commissario europeo al commercio Peter Mandelson l’esito della riunione di Ginevra si tratta di un “fallimento collettivo. Ma l’impatto più grave - hacommentato, con toni aspri - ricadrà sui più deboli”. Riguardo al collasso delle discussioni, Adolfo Urso, sottosegretario allo Sviluppo Economico e negoziatore italiano alla Wto, ha affermato che “il negoziato di Ginevra, il più lungo della storia della Wto, è fallito proprio al termine della maratona inciampando ancora una volta sul terreno agricolo” Per Urso, “l’Europa ha però tutte le carte inregola avendo concesso molto su questo campo tutto quello che era possibile ed infatti sono altri a lanciarsi reciprocamente le accuse: Stati Uniti, Cina e India, Asia ed America. Il negoziato è fallito nel Pacifico, non certo nel Mediterraneo”. giovedì 31 luglio 2008 Animali Floriana Bulfon - [email protected] Sms contro gli abbandoni estivi Nel periodo estivo aumentano sensibilmente i casi di animali domestici abbandonati e così Prontofido, Aidaa e Radio Montecarlo hanno dato il via ad un’iniziativa che permette di segnalare gli avvistamenti di cani abbandonati via sms al numero 334.1051030 L’obiettivo e’ quello di sveltire gli interventi di soccorso degli animali abbandonati. Chiunque con un semplice sms potrà fare la segnalazione. L’sms sara’ inoltrato direttamente al servizio delle ronde antiabbandono dell’associazione Aidaa, che per tutto il mese di agosto presidieranno oltre 300 punti sensibili delle strade ed autostrade italiane in particolare, caselli, aree di sosta e servizio e svincoli delle tangenziali con oltre 450 volontari allo scopo di prevenire gli abbandoni e accudire i cani abbandonati sulle strade italiane. Le ronde antiabbandono provvederanno direttamente a soccorrere l’animale se questo si trova in una zona dove stanno operando i volontari, oppure attiveranno le altre associazioni animaliste presenti sul territorio e la polizia stradale. A questo proposito si cercano ancora almeno 200 volontari per garantire un presidio continuo e il maggiormente capillare possibile. Per eventuali adesioni basta scrivere una mail a [email protected] oppure telefonare al 347.8883546. I volontari agiranno in gruppi di cinque persone e avranno tra i loro compiti anche quello di raccogliere segnalazioni su coloro che abbandonano gli animali e procedere poi alla denuncia penale di coloro che si rendono responsabili del reato. Le associazioni raccomandano di intervenire immediatamente qualora si dovessero trovare animali abbandonati e di non credere che “qualcun altro ci penserà”. Molto spesso un animale abbandonato e solo per strada è destinato alla morte. La segnalazione via sms può dare a ciascuno la possibilità di fare qualcosa contro questa terribile fenomeno estivo. Maggiori dettagli saranno inviati dagli automobilisti più facile sarà intervenire e salvare gli animali! La Serbia estrada Karadzic L’ex leader serbo davanti ai giudici dell’Aja. è accusato di crimini di guerra e genocidio Elida Sergi [email protected] A l Tribunale dell’Aja la soddisfazione è palpabile e ben espressa dalle parole di Serge Brammertz, procuratore del Tribunale penale internazionale per i crimini nella ex Jugoslavia: Radovan Karadzic è stato estradato dalla Serbia e “il suo arresto è immensamente importante per le vittime e per la giustizia internazionale. Sarà processato presto. Le vittime di Srebrenica hanno atteso troppo tempo”. L’ex leader serbo bosniaco, considerato l’ideatore della strage nella enclave dell’est della Bosnia dove, nel 1995, 8.000 musulmani vennero trucidati, apparirà oggi stesso davanti ai giudici per rispondere dell’accusa di crimini di guerra e genocidio. “Sarà un processo molto difficile e complesso - ha ammesso Brammertz - Abbiamo già cominciato a rivedere tutte le accuse e presenteremo una relazione dettagliata in termini di mesi”. E per l’arresto e la consegna del super-ricercato, rimasto latitante per oltre dieci anni, ha ringraziato espressamente le autorità serbe. Era ancora notte a Belgrado quando si è dato finalmente il via alle operazioni: Karadzic è stato scortato all’aeroporto da un convoglio di auto con agenti delle forze di sicurezza, poi è salito sull’aereo che lo ha condotto all’aeroporto di Rotterdam. Atterrato alle prime ore del mattino, è stato subito dopo trasferito nel centro di detenzione di Sheveningen, nei pressi dell’Aja. E dire che il trasferimento nella capitale amministrativa olandese era rimasto sospeso per alcuni giorni a causa dell’annunciato ricorso presentato dopo l’arresto dalla difesa. Ricorso che tuttavia non è mai arrivato alla Corte distrettuale di Belgrado competente, inducendo i giudici a sbloccare la pratica e a passarla al ministero della Giustizia per il via libera finale. Lo stesso legale di Ka- Clorofilla Film Festival in Maremma Dall’8 al 17 agosto, spazio a cinema, spettacoli teatrali e musicali nel nome della natura Gian Lorenzo Masedu L’ Italia è il Paese dei festival cinematografici. Ne esistono a centinaia e, ciò che è sorprendente, sono spesso di buon livello. Soprattutto l’estate, quando tutto il mondo è alla ricerca di un rifugio dalla canicola o di una sana alternativa al nulla televisivo, paesi, paesini, villaggi e cittadine, ospitano il loro bel festival o rassegna che sia. Spesso, si tratta di un’occasione per presentare quei film della passata stagione che la mancanza di sale, o le logiche (illogiche) commerciali della catena distributiva, non avevano fatto circolare da quelle parti. Altre volte, si tratta invece della volontà di dar voce a tutto quel circuito di aspiranti cineasti che realizzano cortometraggi amatorialmente, nella speranza che questo possa essere un viatico per il passaggio al cinema professionale, quello che conta. Tra questi, si sta ritagliando un suo spazio di rilievo il Clorofilla film festival, nato nel 1999 come festival itinerante nei Parchi italiani per iniziativa del giornalista Pino Di Maula, all’epoca redattore de La nuova ecologia, il mensile di Legambiente. Le prime due edizioni sono state realizzate nel Parco delle Foreste Casentinesi e nel Parco della Sila, poi però la manifestazione si è interrotta, salvo poi rinascere nel 2002, venendo inserita all’interno di Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente che ha luogo ogni anno presso il Centro Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile “Il Girasole”, in località Enaoli a Rispescia (Grosseto), nel Parco Naturale della Maremma Toscana. Il Clorofilla film festival, col pas- 3 sare del tempo, ha subito continui rinnovamenti. Infatti, l’evento negli anni si è man mano arricchito di iniziative ed appuntamenti. Oltre a proporre quei film che rappresentano la “nuova linfa del cinema italiano”, film dall’alto valore narrativo, che sono però stati scarsamente visibili, o dagli innovativi metodi di produzione e distribuzione, il festival offre proiezioni di cortometraggi, documentari, spettacoli teatrali (perlopiù monologhi) e presentazioni di libri. In particolare, dal 2003 il Clorofilla film festival ha istituito il Premio “Paolo Cimoni”, dedicato ad un volontario di Legambiente prematuramente scomparso, che va al miglior lungometraggio, al miglior corto, e ai migliori attore e attrice partecipanti al concorso. La crescita costante del festival, lo ha portato, nel 2007, a varcare i confini di Festambiente e a raggiungere due nuovi spazi: il Cassero Senese di Grosseto, ed il Parco di Pietra, una ex cava trasformata in luogo della cultura, dell’arte e dello spettacolo. L’edizione 2008 del festival, che avrà luogo dall’8 al 17 agosto, ripeterà l’esperienza dell’anno passato, svolgendosi su più luoghi e andando oltre gli stessi limiti temporali della manifestazione, interagendo così maggiormente con il territorio ed il pubblico della Maremma. A partire dalle 19.30, ogni sera, le proiezioni dei film saranno precedute da presentazioni di libri, spettacoli teatrali ed eventi musicali. Il programma dell’iniziativa prevede, tra le altre cose, spettacoli di Mario Perrotta (“Emigranti Espress”), Daniele Di Bonaventura (“Food Sound System – Storie di cucine e bandoneon”), della compagnia Marivelas (“Timbrami per un’ora”), di Elena Guerrini con Ilaria Gelmi ed Elisa Turco Liveri (“Orti insorti”), e l’anteprima dello spettacolo “Albericantati”, nel corso del quale il quartetto musicale “Il compleanno di Mary” presenterà brani dal cd “Holywood’songs”, edito da RadioFandango. Un’occasione per vivere insieme arte e natura, lontano dalla calura e dall’inquinamento cittadino. Il Clorofilla film festival ha subito continui rinnovamenti. Infatti, l’evento negli anni si è man mano arricchito di iniziative ed appuntamenti. Propone film che rappresentano la “nuova linfa del cinema italiano” e poi cortometraggi, documentari, spettacoli teatrali e presentazioni di libri Il procuratore del Tribunale penale internazionale per i crimini nella ex Jugoslavia: Serge Brammertz: “Il suo arresto è un segnale immensamente importante per le vittime e per la giustizia internazionale. Sarà processato presto. Le vittime di Srebrenica hanno atteso troppo tempo” radzic, Svetozar Vujacic, ha in sostanza ammesso che il ricorso “non è mai stato spedito”. Anticipando anche che Karadzic, durante la prima apparizione davanti al giudice Alphons Orie dovrebbe chiedere 30 giorni di tempo per preparare la sua difesa prima di dichiararsi colpevole o innocente riguardo alle accuse contestategli. Ieri a Belgrado l’opposizione nazionalista serba ha organizzato un raduno di solidarietà a Karadzic, con la partecipazione di circa 10.000 persone e sfociato alla fine in qualche tafferuglio (una quarantina i contusi) fra un centinaio di giovani manifestanti e la polizia. L’imputato, insieme a Ratko Mladic uno dei fuggitivi più ricercati dall’Europa, è accusato del massacro di Srebrenica e dell’assedio di Sarajevo al tempo della guerra nella ex Jugoslavia. Come fece Slobodan Milosevic, Karadzic ha detto che si difenderà da solo davanti ai giudici dell’Aja. Undici i capi di accusa che ripercorrono il capitolo più nero della storia recente dei Balcani: genocidio, persecuzioni, stermini, omicidi, deportazioni, diverse tipologie di atti disumani e prese di ostaggio. Molto improbabile che Karadzic si dichiari colpevole alla prima comparsa davanti alla Corte dell’Aia, che dovrebbe essere fissata al più presto. E’ probabile che l’incriminato continui il suo silenzio, che gli venga assegnato un avvocato d’ufficio. Tramite i suoi legali di Belgrado, Karadzic ha lasciato intendere di volersi difendere da solo: dovrà comunque fare richiesta scritta, e sarà la Corte poi a decidere. Piccoli dettagli ancora tutti da definire, ma che già ricordano il processo a Slobodan Milosevic, interrotto dalla sua morte. L’ex presidente serbo era stato trasferito all’Aia il 29 giugno 2001, il processo era cominciato il 12 febbraio 2002, e non è mai stato portato a termine: l’accusato è morto l’11 marzo 2006, prima della fine del procedimento. APPUNTAMENTI VERDI 02.08.2008 - Giulianova (TE) Ambiente in festa! (2-3 agosto 2008) La manifestazione, organizzata dal Centro di Educazione Ambientale di Giulianova e dal Wwf di Teramo, gode del patrocinio del Comune di Giulianova, della Provincia di Teramo e di AGENA, l’Agenzia per l’Energia e l’Ambiente della provincia di Teramo, oltre alla collaborazione della Coop Citygas. Info: [email protected] 08.08.2008 - Tavarnuzze (FI) Campo di lavoro internazionale Pace e legalità (8-17 agosto 2008) Pax Christi e Libera organizzano dall’8 al 17 agosto 2008 un campo di lavoro internazionale per giovani, sul tema “Pace e legalità. Cammini di liberazione dalla illegalità: territori, mafie e nonviolenza”. Il campo di lavoro internazionale, che si terrà presso la Casa per la Pace di Tavarnuzze (Fi), è un’esperienza di confronto, dialogo e di fatica che si rivolge a giovani di tutto il mondo dai 18 ai 30 anni, riservato ad un massimo di 25 persone. Il costo di partecipazione è di 100 euro. Informazioni e adesioni: www.casaperlapace.it in collaborazione e con il patrocinio di: Federazione Ordini Farmacisti Italiani Ministero della Salute Perché per qualcuno è così difficile stare in piedi. CONOSCI UN BAMBINO CHE MANIFESTA LA COMBINAZIONE DI QUESTI SINTOMI? • SOLLEVA LA TESTA CON UNA CERTA DIFFICOLTÀ E/O HA I MUSCOLI DEL COLLO PIÙ DEBOLI • INIZIA A CAMMINARE DOPO I 15 MESI • CORRE E/O SALE LE SCALE CON DIFFICOLTÀ • NON RIESCE A SALTARE • HA QUALCHE DIFFICOLTÀ A PARLARE • HA BISOGNO DI AIUTO PER ALZARSI DA TERRA OPPURE APPOGGIA LE BRACCIA SULLE COSCE PER SOLLEVARE IL TRONCO • HA I POLPACCI PIÙ GROSSI RISPETTO AI SUOI COETANEI • CAMMINA CON LE GAMBE UN PO’ DIVARICATE • CAMMINA SULLE PUNTE DEI PIEDI E OSCILLA UN PO’ NELLA SUA ANDATURA • CAMMINA (O STA IN PIEDI) PORTANDO IN AVANTI LA Ogni anno 1 bambino maschio su 3500 nasce affetto dalla Distrofia Muscolare di Duchenne. È il più comune disordine genetico che inizia a manifestarsi nell’età infantile, rendendo i muscoli ogni giorno più deboli. Sebbene le malattie genetiche vengano di solito trasmesse da un genitore, la Distrofia Muscolare di Duchenne si può manifestare anche quando nessun altro in famiglia ne sia colpito. Non esiste una cura ma è possibile diminuirne i danni e prevenire ulteriori complicanze, nutrendo così speranze per il futuro. Già oggi, infatti, i ragazzi che ne soffrono possono vivere più a lungo se assistiti prontamente e con i trattamenti adeguati. Teniamoli d’occhio, la loro vita è una cosa seria. Per saperne di più, contatta Parent Project onlus. GENITORI CONTRO LA DISTROFIA MUSCOLARE DUCHENNE E BECKER - ONLUS PANCIA RISPETTO ALLE SPALLE • SI LAMENTA SPESSO PER LA STANCHEZZA NELLE GAMBE SI RINGRAZIA: ASSOFARM CCP 94255007 CENTRO ASCOLTO DUCHENNE 800 943 333 WWW.PARENTPROJECT.IT