Civitavecchia, bufera su Scajola

Transcript

Civitavecchia, bufera su Scajola
Organo ufficiale d’informazione della Federazione dei Verdi
Anno IV - n.120  giovedì 31 luglio 2008
Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma • Direttore responsabile: Enrico Fontana • Comitato editoriale: Giuseppe Trepiccione, Gianpaolo Silvestri (inserto Mappe) • Editore: undicidue srl, via R. Fiore, 8 - Roma
Stampa: Rotopress, via E. Ortolani, 33 - Roma • Reg. Trib. di Roma n. 34 del 7/2/2005 • Redazione: via A. Salandra, 6 - 00187 Roma - tel. 0642030616 - fax 0642004600 - [email protected] • Stampato su carta ecologica • La testata fruisce dei contributi di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250
Alitalia: scontro sugli esuberi
Il piano di rilancio della compagnia aerea di bandiera infiamma il dibattito politico
Valentina Pennacchio
[email protected]
La proposta
annunciata dal
premier Silvio
Berlusconi
prevederebbe un
triste bilancio: oltre
ai 90 nuovi aerei
e al ripristino di
importanti rotte
intercontinentali,
“aprendo le porte” a
paesi asiatici come
la Cina, sono però
previsti ben 5.000
esuberi
 a pagina 2 
Civitavecchia, bufera su Scajola
Grave ed irrispettosa gaffe dell’esponente di governo, la sinistra insorge. Boccuzzi: grave arretramento
Redazione
G
La Serbia
estrada
Karadzic
L’ex leader serbo
davanti ai giudici
dell’Aja. È accusato
di crimini di guerra e genocidio
3
iornata di taglio dei
nastri ieri a Civitavecchia per l’inaugurazione della controversa
nuova centrale a carbone costata più di sei anni di cantiere, una serie infinita di stop,
proteste degli ambientalisti e
tragici incidenti.
A inaugurarla doveva esserci
Silvio Berlusconi, insieme al
presidente dell’Enel Fulvio
Conti che nel suo discorso
correttamente ricorda i nomi
dei due operai morti. Poi passa la parola al ministro per lo
Sviluppo Economico Claudio
Scajola, a cui in assenza di
Berlusconi, tocca di parlare
a nome del governo davanti
alla cittadinanza e ai lavoratori che hanno costruito la
centrale. Nel tratteggiare anche lui la storia dice che per
ottenere questo «modernissimo» impianto «dove tutto
è controllato e tutto è sicuro»
Sono bastati 25 minuti all’aula del Senato
per approvare in via definitiva, con 161
si’, 115 contrari e 1 astenuto, il cosiddetto
decreto Milleproroghe, con la modifica
apportata dalla Camera dove è passato un
emendamento del Pd sulle biomasse.
Il provvedimento è una sorta di contenitore ‘omnibus’ in cui sono confluite anche
le disposizioni di altri due decreti legge:
quello cosiddetto ‘milleproroghe’ e quello
sul carburante nei settori della pesca.
Al centro del decreto figurano le disposizioni in materia di fruizione del credito
d’imposta per gli investimenti effettuati
da imprese operanti nel Mezzogiorno. In
pratica, l’accesso ai finanziamenti non è
piu’ automatico ma avviene attraverso una
specifica richiesta all’Agenzia delle entrate che valuterà le singole domande. Tra
le altre cose, il decreto contiene lo spostamento dei termini per la trasmissione
per via telematica della dichiarazione dei
redditi (730 e 770) e di quelle relative a Iva
e Irap (modello Unico). Prorogato anche
ci sono voluti anni di lavoro e
anche «qualche vita umana»,
en passant.
Un prezzo necessario, un sacrificio tutto sommato messo
elettrica, di una strada o di un
ponte?», si chiede Antonio
Boccuzzi, unico sopravvissuto del rogo della Thyssen. Per
Boccuzzi «stiamo assistendo
Il ministro, nel tratteggiare
la storia dell’impianto
di Torre Valdaliga, dice
che per ottenere questo
«modernissimo» impianto
«dove tutto è controllato
e tutto è sicuro» ci sono
voluti anni di lavoro e anche
«qualche vita umana.
Bonelli: vergognoso
nel conto.«Qual è il numero
di vite umane sacrificabili
per il ministro Scajola per la
costruzione di una centrale
Milleproroghe, ok
definitivo dal Senato
il termine per il divieto di guida dei ‘bolidi’ ai neopatentati (doveva scattare questo mese) e quello che abolisce il ricorso
agli arbitrati per risolvere le controversie
in tema di contratti pubblici. E ancora, si
interviene anche sul decreto legislativo 9
aprile 2008, n. 81, recante disposizioni in
materia di sicurezza sul lavoro, stabilendo
che si applicano a decorrere dal 1° gennaio
2009 le disposizioni relative agli obblighi
di invio all’Inail, o all’Ipsema, dei dati relativi agli infortuni sul lavoro, e in materia di
affidamento della sorveglianza sanitaria al
medico competente.
Alcune norme riguardano infine i rinvii
dei termini per la soppressione di alcuni
enti pubblici, la riorganizzazione delle
Comunità montane da parte delle Regioni, lo spostano dei termini per la costituzione delle nuove Province. 
sul fronte della sicurezza sul
lavoro ad una progressiva riduzione delle norme conquistate con sacrifici e sofferenze
dai parte dei lavoratori. Il governo - conclude -purtroppo
è protagonista negativo di
questa tragica vicenda».
Gli operai morti si chiamano Michele Cozzolino, 31
anni, dipendente di una ditta
esterna di elettromeccanica, la Ceit, morto nell’ottobre dell’anno scorso per un
tubo di un ponteggio che gli
è precipitato in testa. E Ivan
Ciffary, 24 anni, di origine
slovena, morto lo scorso 24
giugno sempre all’interno
del cantiere Enel di Torre
Valdaliga cadendo da un’impalcatura. Altri sempre nel
cantiere non sono morti ma
sono rimasti gravemente feriti. E quelli non li ha citati
neanche Conti.
Si tratta di una «gaffe imperdonabile per chiunque, figuriamoci per un ministro della
Repubblica». Protesta, amareggiato, Walter Schiavella,
segretario generale della Cgil
di Roma e Lazio.
“Le parole di Scajola sulle
morti sul lavoro sono semplicemente vergognose, chieda
subito scusa”, dice Angelo Bonelli dei Verdi, che ha aggiunto: “La pseudo inaugurazione
di oggi del primo blocco della
centrale a carbone di Civitavecchia è un atto ostile nei
confronti dell’ambiente, della salute dei cittadini e della
produzione agricola dell’Alto
Lazio”. “La centrale a carbone
di immetterà nell’atmosfera
ben 10 milioni di tonnellate di Co2, 450 tonnellate di
polveri sottili pm10 e diverse
altre tonnellate di inquinanti spiega l’esponente dei Verdi -.
C’è un rischio altissimo, come
è scritto anche nella Valutazione d’Impatto Ambientale
rilasciata dal ministro Matteoli, ministro dell’Ambiente
nel precedente governo Berlusconi”. 
Wto, le ragioni del fallimento 2
I negoziati
dell’Organizzazione mondiale
del commercio
non hanno resistito allo scontro
tra India e Usa
Lo sviluppo verde
della Cina
L’occasione per le imprese
italiane operanti nei settori
dell’ambiente, dell’ecologia
e dell’energia di agganciare
il mercato cinese arriva dal
progetto IEPZ (International
Environmental Protection
science e technology Zone).
Si tratta di una “città dell’ambiente” che sorgerà a Yixing
con tre stadi di sviluppo che
finirà per offrire un milione
di metri quadrati attrezzati
per l’attività tecnologica applicata alle tre macroaree.
Piattaforme differenziate e
specializzate in grado di sostenere la catena produttiva
in tutte le sua fasi, dalla ricerca allo sviluppo, dall’esposizione alla commercializzazione. Ye Gang (General
Manager di Eipz), durante
la presentazione dell’area, ha
spiegato che si tratta di un
progetto “sostenuto in Cina
dalle imprese di settore, dal
governo locale e da quella centrale”. L’ambiente e il
suo rispetto, in effetti, come
l’energia (soprattutto nella
variante della ricerca sulle
fonti rinnovabili) rappresentano per la potenza asitica
la vera chiave di volta dello
sviluppo futuro. Secondo
recenti studi l’impegno che
la Cina dovrebbe affrontare
per raggiungere gli standard
ambientali
internazionali
non è da poco: servono tre
miliardi di euro di investimenti per la sola acqua
(depurazione ecc) e, piu’ in
generale, investimenti pari a
circa 130 miliardi di euro per
i prossimi 15 anni. Cifre che
stanno convincendo il governo di Pechino ad appoggiare iniziative come IEPZ
dove, in cambio del know
how tecnologico, le imprese
internazionali potranno usufruire di una serie di agevolazioni. All’interno dell’area
(140.000 mq entro luglio
2009; 400.000 entro il 2010; 1
milione poi), ci saranno una
piattaforma di transazione e
visualizzazione (per l’esposizione e il commercio), una
piattaforma finanziaria (le
imprese presenti troveranno
anche banche per gli investimenti), una piattaforma informativa e una per la ricerca
e sviluppo. La forza del progetto sta naturalmente nel
fornire un servizio tecnico
pubblico onnicomprensivo
per l’industria ambientale.
L’obiettivo è quello di stabilirvi 2.000 imprese, di cui 1.000
cinesi e 1.000 internazionali.
Tra queste ultime anche 50
aziende italiane che saranno
selezionate da Bp Sec, società di consulenza per i settori
della sicurezza, dell’ecologia
e del controllo qualità. “Il
criterio di scelta - ha spiegato Daniele Barbone della
Bp Sec - ruoterà essenzialemnte intorno alla maturità
raggiunta dalle imprese nelle
tecnologie applicate, perché
è questo che viene chiesto
come contropartita in cambio delle agevolazioni: che si
portino in Cina le conoscenze internazionali. Punteremo
a portare le aziende con una
logica aggregativa, in modo
coordinato, per potreggerle,
anche dal punto di vista della
proprietà intellettuale”.
www.verdi.it
2
giovedì 31 luglio 2008
“Premier irresponsabile”
Per il segretario del Pd Walter Veltroni “serve una soluzione a basso impatto sociale”
dalla prima
L
a questione Alitalia si
trova nella zona “limbo”
da mesi, dopo accordi,
smentite, compromessi, ecco
una nuova puntata della storia divenuta ormai infinita.
Il premier Silvio Berlusconi torna a parlare delle sorti
della compagnia di bandiera
nazionale, annunciando notizie poco piacevoli. Il piano di
rilancio prevederebbe, infatti,
un triste bilancio: oltre ai 90
nuovi aerei e al ripristino di
importanti rotte intercontinentali, “aprendo le porte” a
paesi asiatici come la Cina,
sono previsti ben 5.000 esuberi. Sotto questo punto di vista,
il Presidente del Consiglio ha
“incoraggiato” l’opinione pubblica, assicurando che molti
di questi esuberi saranno in
parte riassorbiti, mentre per
molti scatteranno gli ammortizzatori sociali e misure di
prepensionamento, a fronte
dei possibili 20.000 licenziamenti nel caso la compagnia
fallisse. Una prospettiva che lo
stesso premier ha considerato
il male minore nella vicenda
Alitalia, che “prosegue perché
si deve pensare al bene del Paese e il governo non si fermerà davanti a qualche manifestazione”. Sembra paradossale
sentir parlare di male minore
quando 5.000 famiglie sono
considerate in termini di business degli “eccessi”. Dove
confluiranno queste persone? Non si pensa al collasso
sociale, lavorativo ed economico che ne deriverebbe da
un’operazione di questo tipo?
Dov’è finita la cordata italiana
che veniva sbandierata nel
periodo pre-elettorale? Dov’è
finita la volontà di assicurare
lavoro e benessere al Paese?
Forse nello stesso posto in cui
vediamo finire i diritti dei precari e dei giovani che trovano
TERRITORIO
davanti a loro un muro insormontabile nell’immettersi nel
mercato del lavoro. La demo-
fluire tutte le passività che
richiama necessariamente un
nuovo intervento pubblico,
I Verdi critici: “L’annuncio
su Alitalia dimostra quanto
sia stato e sia irresponsabile
l’atteggiamento di Silvio
Berlusconi, che ha utilizzato la
vicenda come strumento di lotta
politica. Si è passati dai 2100
esuberi previsti dall’accordo con
Air France ai 5000 di oggi”
crazia diventa oligarchia e la
politica da garante del bene
comune diventa strumentale
alla legge del più forte, a sua
immagine e somiglianza. Ancora una volta. La manovra
del governo stenta a trovare
spazio anche tra l’opposizione. Walter Veltroni annuncia:
”Il governo punta a risolvere
la situazione di Alitalia mettendo le mani nelle tasche
degli italiani. Berlusconi ha
comunicato che vi sono 5.000
esuberi e che una parte dell’assetto della nuova Alitalia sarà
prodotto dalla partecipazione
di soggetti privati e una parte
dalla formazione di una bad
company dove si mettono le
voci negative del bilancio. In
altre parole, in questo caso, i
contribuenti si troveranno le
tasche svuotate dal governo.
Una cosa che non sarebbe
accaduta se si fosse scelta la
strada di Air France”. Il segretario del Pd mostra dunque un atteggiamento molto critico nei confronti del
premier, sostenendo che “se,
da un lato, c’è l’intervento di
soggetti privati, dall’altro c’è,
invece, la costituzione di una
bad company in cui far con-
Redazione
Lac: la Regione Veneto permetterà
la caccia ai piccoli uccelli
Oggi giovedì 31 luglio 2008 il Consiglio Regionale del Veneto prevede tra i punti all’ordine del giorno l’approvazione di una legge che se approvata consentirà la caccia,
cosiddetta “in deroga”, addirittura ai piccoli uccelli insettivori canori quali la Pispola ed il Prispolone, uccelli dal
peso di 10 grammi protetti in Italia dal 1982 dal cosiddetto “Decreto Spadolini”. Il testo prevede complessivamente la caccia a 11 specie, tutte considerate protette dalla
legge sulla caccia e dalle direttive comunitarie. Questo
testo è stato approvato preventivamente lo scorso 22 luglio dalla IV Commissione Consigliare del Veneto con i
voti favorevoli dei consiglieri Clodovaldo Ruffato, Dario
Bond, Amedeo Gerolimetto (F.I.); Moreno Teso (A.N.);
Emilio Zamboni, Gianantonio Da Re, Vittorino Cenci
(Lega Nord); astenuti i consiglieri Claudio Rizzato (PD)
e Gustavo Franchetto (IdV). Andrea Zanoni Presidente
della LAC Lega Abolizione Caccia del Veneto ha cosi’
commentato la legge che andrà in aula: “Questa è una
legge contro la Costituzione che viola palesemente anche le direttive comunitarie e la legge statale sulla protezione della fauna selvatica; se verrà approvata l’Italia ed
il Veneto peggioreranno di gran lunga la loro posizione
nei confronti della procedura di infrazione oggi giacente
presso la Corte di Giustizia Europea. Purtroppo l’unica
speranza per bloccare questa legge a Palazzo Ferro Fini
è l’azione già preannunciata di ostruzionismo dei consiglieri Gianfranco Bettin, Pierluigi Petteno’ e Nicola
Atalmi”. La Lac invita tutti i cittadini sensibili a scrivere
email e/o fax di protesta ai gruppi consiliari del Consiglio regionale del Veneto (Cf. indirizzi e numeri su www.
consiglioveneto.it).
bussando così ancora una volta alla porta dei contribuenti.
Una soluzione da camera e
cucina, mentre c’è bisogno di
soluzioni elevate, di alleanze
con un impatto sociale il più
basso possibile”. Mentre altrove si annuncia un importante
“rivoluzione dei cieli”, con il
sodalizio tra l’Iberia e la British Airways, che andrebbe a
costituire la terza compagnia
aera mondiale, in Italia le perplessità restano molte. E se la
maggioranza non commenta
(lo stesso ministro del Lavoro Sacconi si trincera dietro
un “non so niente”), l’opposizione continua la protesta.
Angelo Bonelli dei Verdi dichiara: “L’annuncio su Alitalia
dimostra quanto sia stato e sia
irresponsabile l’atteggiamento di Silvio Berlusconi, che ha
utilizzato la vicenda Alitalia
come strumento di lotta politica. Si è passati dai 2.100 esuberi previsti dall’accordo con
Airfrance ai 5.000 di oggi. Un
comportamento vergognoso
che ha come unica vittima la
compagnia di bandiera ed i
lavoratori. Il prezzo per aver
‘giocato’ con Alitalia in campagna elettorale costerà il
doppio degli esuberi”. 
ENERGIA
Redazione
Francescato: “Lo stop del
TAR al rigassificatore è una
buona notizia”
“La decisone del Tar di accogliere il ricorso contro il
rigassificatore offshore di Livorno è una buona notizia che dà ragione ai tanti dubbi emersi nel corso
dell’iter di quest’opera, che avrebbe avuto pesanti
conseguenze dal punto di vista ambientale”. Lo ha
dichiarato la portavoce dei Verdi Grazia Francescato
commentando la notizia che il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana ha accolto il ricorso
contro la costruzione del rigassificatore offshore di
Livorno. “Adesso occorre che si avvii una seria programmazione energetica, valutando i progetti di rigassificatori in base alle reali esigenze dell’Italia - ha
concluso la Francescato -. Nel nostro Paese, infatti,
sono stati presentati troppi progetti per impianti di
rigassificazione, spesso senza avere la certezza di una
reale fornitura di gas liquefatto”
Wto, le ragioni del fallimento
I negoziati dell’Organizzazione mondiale del commercio non hanno resistito allo scontro tra India e Usa
Simone Di Meo
[email protected]
I
negoziati dell’Organizzazione mondiale del commercio
(Wto) non hanno resistito
allo scontro tra il gigante indiano
ed il colosso statunitense. Dopo
nove lunghissimi giorni e notti di
riunioni, fasi di stallo, progressi e
tensioni, la persistente controversia sulle misure di salvaguardia
nell’agricoltura che ha opposto negli ultimi giorni New Delhi e Washington ha costretto il direttore
generale della Wto Pascal Lamy a
porre fine alla maratona negoziale di Ginevra. “Avrei preferito annunciare un’intesa, ma i negoziati
sussidi agricoli e la riduzione dei
dazi per l’apertura dei mercati per
i prodotti agricoli e per i prodotti
industriali. “C’erano venti problemi sul tavolo, ne abbiamo risolti
18 e siamo inciampati sul diciannovesimo. Abbiamo quindi accumulato materiale per il futuro. Il
nostro campo base - ha detto - è
ora molto più alto e vicino alla
vetta”. Come Lamy, anche i ministri di Usa, Brasile ed India si sono
pronunciati in favore di rinnovati
sforzi. Per Lamy il pacchetto di intese conseguito a Ginevra vale 130
miliardi di dollari all’anno di riduzioni tariffarie. L’annuncio del fallimento è giunto poco prima delle
18 a conclusione di una riunio-
Il pacchetto di intese conseguito a Ginevra
vale 130 miliardi di dollari all’anno di
riduzioni tariffarie, ma le diplomazie
sono inciampate sulle barriere a difesa
dell’agricoltura. La maratona, durata nove
giorni, è la più lunga nella storia dell’Ente
internazionale
sono falliti”, ha affermato in serata
in un’affollata conferenza stampa.
Le “divergenze inconciliabili” tra
alcuni Stati membri hanno reso
impossibile un accordo, ha detto
il direttore generale del Wto, ma
il Doha round, il ciclo negoziale
per la liberalizzazione degli scambi lanciato nel 2001, non è chiuso.
“Dovremo discuterne con i Paesi
membri, ma la mia prima reazione non è quella di gettare la spugna e potrei tentare di rilanciarli”,
ha concluso. Moltissimi risultati
sono stati infatti conseguiti - ha
sottolineato - da quando dal 21
luglio scorso più di 30 ministri ed
alti rappresentanti dei 153 Paesi
membri si sono riuniti a Ginevra
per trovare un’intesa sui tagli ai
ne tra i ministri di sette potenze
commerciali (Usa, Ue, India, Cina,
Brasile, Australia e Giappone) poi
allargata ai 35 ministri. La causa:
le divergenze tra India e Stati Uniti
sulle modalità dei meccanismi di
salvaguardia previsti per i Paesi
in via di sviluppo per proteggersi
con un aumento di dazi da un’impennata delle importazioni di un
prodotto agricolo. La proposta
iniziale fissava ad un aumento
delle importazioni di un prodotto
del 40% la soglia per far scattare la clausola di salvaguardia, ma
la soglia era troppo alta per New
Delhi. “Gli Usa vogliono favorire i loro interessi commerciali.
L’India vuole invece proteggere
il livello di vita e la sicurezza dei
suoi contadini”, aveva affermato
in mattinata il ministro del commercio indiano Kamal Nath. A più
riprese negli ultimi giorni, la rappresentante per il Commercio Susan Schwab aveva invece accusato
India e Cina di porre in pericolo i
progressi compiuti rimettendo in
causa l’equilibrio del pacchetto di
proposte messe sul tavolo venerdì
scorso da Lamy. “È il colmo che un
round sullo sviluppo giunto all’ultimo miglio fallisca su una questione che riguarda la protezione
dei più poveri”, ha detto Nath a
tarda serata, rivendicando l’appoggio di numerosi Paesi in via di
sviluppo. “È veramente un peccato
che dopo tutti i progressi fatti non
siamo stati in grado di concludere.
È incredibile che si fallisca per una
sola questione”, ha sottolineato invece il ministro degli esteri Celso
Amorim esortando alla ripresa dei
negoziati “con una nuova squadra”.
Anche Susan Schwab ha espresso
profondo disappunto, ma ha ribadito l’impegno Usa in favore del
negoziato. “È ironico - ha osservato - che in un contesto di crisi
alimentare mondiale il dibattito si
sia focalizzato su come e quando
innalzare barriere di fronte alle
importazioni di derrate alimentari”. Per il commissario europeo al
commercio Peter Mandelson l’esito della riunione di Ginevra si tratta di un “fallimento collettivo. Ma
l’impatto più grave - hacommentato, con toni aspri - ricadrà sui più
deboli”. Riguardo al collasso delle
discussioni, Adolfo Urso, sottosegretario allo Sviluppo Economico
e negoziatore italiano alla Wto,
ha affermato che “il negoziato di
Ginevra, il più lungo della storia
della Wto, è fallito proprio al termine della maratona inciampando
ancora una volta sul terreno agricolo” Per Urso, “l’Europa ha però
tutte le carte inregola avendo concesso molto su questo campo tutto
quello che era possibile ed infatti
sono altri a lanciarsi reciprocamente le accuse: Stati Uniti, Cina e
India, Asia ed America. Il negoziato è fallito nel Pacifico, non certo
nel Mediterraneo”. 
giovedì 31 luglio 2008
Animali
Floriana Bulfon - [email protected]
Sms contro gli abbandoni estivi
Nel periodo estivo aumentano sensibilmente i casi di
animali domestici abbandonati e così Prontofido, Aidaa e Radio Montecarlo hanno dato il via ad un’iniziativa che permette di segnalare gli avvistamenti di
cani abbandonati via sms al numero 334.1051030
L’obiettivo e’ quello di sveltire gli interventi di soccorso degli animali abbandonati. Chiunque con un
semplice sms potrà fare la segnalazione. L’sms sara’
inoltrato direttamente al servizio delle ronde antiabbandono dell’associazione Aidaa, che per tutto il
mese di agosto presidieranno oltre 300 punti sensibili delle strade ed autostrade italiane in particolare,
caselli, aree di sosta e servizio e svincoli delle tangenziali con oltre 450 volontari allo scopo di prevenire gli abbandoni e accudire i cani abbandonati sulle
strade italiane.
Le ronde antiabbandono provvederanno direttamente a soccorrere l’animale se questo si trova in
una zona dove stanno operando i volontari, oppure
attiveranno le altre associazioni animaliste presenti
sul territorio e la polizia stradale.
A questo proposito si cercano ancora almeno 200 volontari per garantire un presidio continuo e il maggiormente capillare possibile. Per eventuali adesioni
basta scrivere una mail a [email protected] oppure telefonare al 347.8883546.
I volontari agiranno in gruppi di cinque persone e
avranno tra i loro compiti anche quello di raccogliere
segnalazioni su coloro che abbandonano gli animali
e procedere poi alla denuncia penale di coloro che si
rendono responsabili del reato.
Le associazioni raccomandano di intervenire immediatamente qualora si dovessero trovare animali
abbandonati e di non credere che “qualcun altro ci
penserà”. Molto spesso un animale abbandonato e
solo per strada è destinato alla morte.
La segnalazione via sms può dare a ciascuno la possibilità di fare qualcosa contro questa terribile fenomeno estivo.
Maggiori dettagli saranno inviati dagli automobilisti
più facile sarà intervenire e salvare gli animali!
La Serbia estrada Karadzic
L’ex leader serbo davanti ai giudici dell’Aja. è accusato di crimini di guerra e genocidio
Elida Sergi
[email protected]
A
l Tribunale dell’Aja la
soddisfazione è palpabile e ben espressa
dalle parole di Serge Brammertz, procuratore del Tribunale penale internazionale
per i crimini nella ex Jugoslavia: Radovan Karadzic è stato
estradato dalla Serbia e “il
suo arresto è immensamente
importante per le vittime e
per la giustizia internazionale. Sarà processato presto. Le
vittime di Srebrenica hanno
atteso troppo tempo”.
L’ex leader serbo bosniaco,
considerato l’ideatore della
strage nella enclave dell’est
della Bosnia dove, nel 1995,
8.000 musulmani vennero
trucidati, apparirà oggi stesso
davanti ai giudici per rispondere dell’accusa di crimini
di guerra e genocidio. “Sarà
un processo molto difficile
e complesso - ha ammesso
Brammertz - Abbiamo già
cominciato a rivedere tutte
le accuse e presenteremo una
relazione dettagliata in termini di mesi”. E per l’arresto
e la consegna del super-ricercato, rimasto latitante per oltre dieci anni, ha ringraziato
espressamente le autorità
serbe.
Era ancora notte a Belgrado
quando si è dato finalmente il
via alle operazioni: Karadzic
è stato scortato all’aeroporto
da un convoglio di auto con
agenti delle forze di sicurezza, poi è salito sull’aereo che
lo ha condotto all’aeroporto
di Rotterdam. Atterrato alle
prime ore del mattino, è stato subito dopo trasferito nel
centro di detenzione di Sheveningen, nei pressi dell’Aja.
E dire che il trasferimento
nella capitale amministrativa
olandese era rimasto sospeso per alcuni giorni a causa
dell’annunciato ricorso presentato dopo l’arresto dalla
difesa. Ricorso che tuttavia
non è mai arrivato alla Corte distrettuale di Belgrado
competente, inducendo i
giudici a sbloccare la pratica
e a passarla al ministero della Giustizia per il via libera
finale. Lo stesso legale di Ka-
Clorofilla Film Festival in Maremma
Dall’8 al 17 agosto, spazio a cinema, spettacoli teatrali e musicali nel nome della natura
Gian Lorenzo Masedu
L’
Italia è il Paese dei festival
cinematografici. Ne esistono a centinaia e, ciò che è
sorprendente, sono spesso di buon
livello. Soprattutto l’estate, quando tutto il mondo è alla ricerca di
un rifugio dalla canicola o di una
sana alternativa al nulla televisivo,
paesi, paesini, villaggi e cittadine,
ospitano il loro bel festival o rassegna che sia. Spesso, si tratta di
un’occasione per presentare quei
film della passata stagione che la
mancanza di sale, o le logiche (illogiche) commerciali della catena
distributiva, non avevano fatto circolare da quelle parti. Altre volte,
si tratta invece della volontà di dar
voce a tutto quel circuito di aspiranti cineasti che realizzano cortometraggi amatorialmente, nella
speranza che questo possa essere
un viatico per il passaggio al cinema professionale, quello che conta. Tra questi, si sta ritagliando un
suo spazio di rilievo il Clorofilla
film festival, nato nel 1999 come
festival itinerante nei Parchi italiani per iniziativa del giornalista
Pino Di Maula, all’epoca redattore
de La nuova ecologia, il mensile di Legambiente. Le prime due
edizioni sono state realizzate nel
Parco delle Foreste Casentinesi
e nel Parco della Sila, poi però la
manifestazione si è interrotta, salvo poi rinascere nel 2002, venendo
inserita all’interno di Festambiente, la manifestazione nazionale di
Legambiente che ha luogo ogni
anno presso il Centro Nazionale
per lo Sviluppo Sostenibile “Il Girasole”, in località Enaoli a Rispescia (Grosseto), nel Parco Naturale
della Maremma Toscana.
Il Clorofilla film festival, col pas-
3
sare del tempo, ha subito continui
rinnovamenti. Infatti, l’evento negli anni si è man mano arricchito di
iniziative ed appuntamenti. Oltre a
proporre quei film che rappresentano la “nuova linfa del cinema italiano”, film dall’alto valore narrativo, che sono però stati scarsamente visibili, o dagli innovativi metodi
di produzione e distribuzione, il
festival offre proiezioni di cortometraggi, documentari, spettacoli
teatrali (perlopiù monologhi) e
presentazioni di libri.
In particolare, dal 2003 il Clorofilla
film festival ha istituito il Premio
“Paolo Cimoni”, dedicato ad un
volontario di Legambiente prematuramente scomparso, che va al
miglior lungometraggio, al miglior
corto, e ai migliori attore e attrice
partecipanti al concorso.
La crescita costante del festival,
lo ha portato, nel 2007, a varcare
i confini di Festambiente e a raggiungere due nuovi spazi: il Cassero Senese di Grosseto, ed il Parco
di Pietra, una ex cava trasformata
in luogo della cultura, dell’arte e
dello spettacolo.
L’edizione 2008 del festival, che
avrà luogo dall’8 al 17 agosto, ripeterà l’esperienza dell’anno passato,
svolgendosi su più luoghi e andando oltre gli stessi limiti temporali
della manifestazione, interagendo
così maggiormente con il territorio ed il pubblico della Maremma.
A partire dalle 19.30, ogni sera, le
proiezioni dei film saranno precedute da presentazioni di libri, spettacoli teatrali ed eventi musicali.
Il programma dell’iniziativa prevede, tra le altre cose, spettacoli di Mario Perrotta (“Emigranti
Espress”), Daniele Di Bonaventura
(“Food Sound System – Storie di
cucine e bandoneon”), della compagnia Marivelas (“Timbrami per
un’ora”), di Elena Guerrini con
Ilaria Gelmi ed Elisa Turco Liveri
(“Orti insorti”), e l’anteprima dello
spettacolo “Albericantati”, nel corso del quale il quartetto musicale
“Il compleanno di Mary” presenterà brani dal cd “Holywood’songs”,
edito da RadioFandango. Un’occasione per vivere insieme arte e natura, lontano dalla calura e dall’inquinamento cittadino. 
Il Clorofilla film festival ha subito
continui rinnovamenti. Infatti, l’evento
negli anni si è man mano arricchito di
iniziative ed appuntamenti. Propone
film che rappresentano la “nuova linfa
del cinema italiano” e poi cortometraggi,
documentari, spettacoli teatrali e
presentazioni di libri
Il procuratore del Tribunale
penale internazionale per i
crimini nella ex Jugoslavia:
Serge Brammertz: “Il
suo arresto è un segnale
immensamente importante
per le vittime e per la giustizia
internazionale. Sarà processato
presto. Le vittime di Srebrenica
hanno atteso troppo tempo”
radzic, Svetozar Vujacic, ha
in sostanza ammesso che il
ricorso “non è mai stato spedito”. Anticipando anche che
Karadzic, durante la prima
apparizione davanti al giudice Alphons Orie dovrebbe
chiedere 30 giorni di tempo
per preparare la sua difesa
prima di dichiararsi colpevole o innocente riguardo alle
accuse contestategli.
Ieri a Belgrado l’opposizione
nazionalista serba ha organizzato un raduno di solidarietà a Karadzic, con la partecipazione di circa 10.000
persone e sfociato alla fine
in qualche tafferuglio (una
quarantina i contusi) fra un
centinaio di giovani manifestanti e la polizia. L’imputato, insieme a Ratko Mladic
uno dei fuggitivi più ricercati dall’Europa, è accusato
del massacro di Srebrenica
e dell’assedio di Sarajevo al
tempo della guerra nella ex
Jugoslavia. Come fece Slobodan Milosevic, Karadzic ha
detto che si difenderà da solo
davanti ai giudici dell’Aja.
Undici i capi di accusa che
ripercorrono il capitolo più
nero della storia recente dei
Balcani: genocidio, persecuzioni, stermini, omicidi, deportazioni, diverse tipologie
di atti disumani e prese di
ostaggio. Molto improbabile
che Karadzic si dichiari colpevole alla prima comparsa
davanti alla Corte dell’Aia,
che dovrebbe essere fissata
al più presto. E’ probabile che
l’incriminato continui il suo
silenzio, che gli venga assegnato un avvocato d’ufficio.
Tramite i suoi legali di Belgrado, Karadzic ha lasciato
intendere di volersi difendere
da solo: dovrà comunque fare
richiesta scritta, e sarà la Corte poi a decidere. Piccoli dettagli ancora tutti da definire,
ma che già ricordano il processo a Slobodan Milosevic,
interrotto dalla sua morte.
L’ex presidente serbo era stato trasferito all’Aia il 29 giugno 2001, il processo era cominciato il 12 febbraio 2002,
e non è mai stato portato a
termine: l’accusato è morto
l’11 marzo 2006, prima della
fine del procedimento. 
APPUNTAMENTI VERDI
02.08.2008 - Giulianova (TE)
Ambiente in festa! (2-3 agosto 2008)
La manifestazione, organizzata dal Centro di Educazione Ambientale di Giulianova e dal Wwf di Teramo,
gode del patrocinio del Comune di Giulianova, della
Provincia di Teramo e di AGENA, l’Agenzia per l’Energia e l’Ambiente della provincia di Teramo, oltre alla
collaborazione della Coop Citygas.
Info: [email protected]
08.08.2008 - Tavarnuzze (FI)
Campo di lavoro internazionale Pace e
legalità (8-17 agosto 2008)
Pax Christi e Libera organizzano dall’8 al 17 agosto
2008 un campo di lavoro internazionale per giovani, sul
tema “Pace e legalità. Cammini di liberazione dalla illegalità: territori, mafie e nonviolenza”. Il campo di lavoro
internazionale, che si terrà presso la Casa per la Pace di
Tavarnuzze (Fi), è un’esperienza di confronto, dialogo
e di fatica che si rivolge a giovani di tutto il mondo dai
18 ai 30 anni, riservato ad un massimo di 25 persone. Il
costo di partecipazione è di 100 euro. Informazioni e
adesioni: www.casaperlapace.it
in collaborazione e con il patrocinio di:
Federazione Ordini
Farmacisti Italiani
Ministero
della Salute
Perché per qualcuno
è così difficile
stare in piedi.
CONOSCI UN BAMBINO CHE
MANIFESTA LA COMBINAZIONE DI
QUESTI SINTOMI?
• SOLLEVA LA TESTA CON UNA
CERTA DIFFICOLTÀ E/O HA I
MUSCOLI DEL COLLO PIÙ DEBOLI
• INIZIA A CAMMINARE DOPO I 15 MESI
• CORRE E/O SALE LE SCALE
CON DIFFICOLTÀ
• NON RIESCE A SALTARE
• HA QUALCHE DIFFICOLTÀ A PARLARE
• HA BISOGNO DI AIUTO PER
ALZARSI DA TERRA OPPURE
APPOGGIA LE BRACCIA SULLE
COSCE PER SOLLEVARE IL TRONCO
• HA I POLPACCI PIÙ GROSSI
RISPETTO AI SUOI COETANEI
• CAMMINA CON LE GAMBE UN
PO’ DIVARICATE
• CAMMINA SULLE PUNTE DEI
PIEDI E OSCILLA UN PO’ NELLA
SUA ANDATURA
• CAMMINA (O STA IN PIEDI)
PORTANDO IN AVANTI LA
Ogni anno 1 bambino maschio su 3500 nasce affetto dalla Distrofia
Muscolare di Duchenne. È il più comune disordine genetico che inizia
a manifestarsi nell’età infantile, rendendo i muscoli ogni giorno più
deboli. Sebbene le malattie genetiche vengano di solito trasmesse da
un genitore, la Distrofia Muscolare di Duchenne si può manifestare
anche quando nessun altro in famiglia ne sia colpito. Non esiste una
cura ma è possibile diminuirne i danni e prevenire ulteriori
complicanze, nutrendo così speranze per il futuro. Già oggi, infatti,
i ragazzi che ne soffrono possono vivere più a lungo se assistiti
prontamente e con i trattamenti adeguati. Teniamoli d’occhio, la loro
vita è una cosa seria. Per saperne di più, contatta Parent Project onlus.
GENITORI CONTRO
LA DISTROFIA
MUSCOLARE DUCHENNE
E BECKER - ONLUS
PANCIA RISPETTO ALLE SPALLE
• SI LAMENTA SPESSO PER LA
STANCHEZZA NELLE GAMBE
SI RINGRAZIA: ASSOFARM
CCP 94255007
CENTRO ASCOLTO
DUCHENNE 800 943 333
WWW.PARENTPROJECT.IT