ALTRINEWS Newsletter dell`8.9.03

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ALTRINEWS Newsletter dell`8.9.03
ALTRINEWS
Newsletter dell’8.9.03
----------------------------------------------------------INDICE
GLOGRAF (GLOSSARIO DEI TERMINI GRAFICI):PPI, POST, QUERY, QUICK
TIME VIDEO
GRAFICA: ORIGINALITÁ E COMUNISMO
CREATIVTÁ: RESISTENZA CREATIVA
SITO DELLA SETTIMANA: DIVERSO DAL SOLITO
ADV: CONTRO ADVERTISING
CAMPAGNE: IKEA PENSA AI BAMBINI
CURIOSITÁ: UPIM
UTILITY : THE PLUG IN SITE.COM
STORIA DEI BROWSER: OPERA
STRATEGIE DI COMUNICAZIONE: EMPLOYER BRANDING (CFR. FILE
ALLEGATO)
----------------------------------------------------------GLOGRAF
PPI
È l'acronimo di pixel per inch. PPI specifica la risoluzione di un dispositivo di input,
quale può essere uno scanner, una macchina fotografica digitale oppure un
monitor. La risoluzione delle pagine Web varia tra 72 e 96 pixel per inch.
POST
È detto "post" un singolo messaggio che viene inviato ad un newsgroup, a un
forum o a qualche altro gruppo di discussione.
QUERY
È una richiesta di ricerca a un archivio di dati (come può essere l'archivio di un
motore di ricerca o di un indice) per ottenere una particolare informazione o tutte
le voci dell'archivio che soddisfano il criterio di ricerca utilizzato.
QUICK TIME VIDEO
Quick Time Video è la Tecnologia Apple che consente di visualizzare sul computer
i video, il suono e la musica digitale, le immagini tridimensionali e la realtà
virtuale. È disponibile sia per piattaforme Macintosh che Windows.
----------------------------------------------------------GRAFICA
ORIGINALITÁ E COMUNISMO
“Curiosamente” escono quasi in contemporanea due volumi dedicati alla grafica in
paesi comunisti. Il primo Revolucion! Cuban Poster Art, edito dalla Chronicle
Books, fa il punto sul graphic design a Cuba tra il 1960 e il 1980. Il secondo,
Chinese Propaganda Posters, della tedesca Taschen, presenta i manifesti prodotti
dalla nascita della Repubblica sino al 1980.
http://www.chroniclebooks.com/Chronicle/servlet/at/go(excerpt,0811835820)?cli
ent=HTML
http://www.taschen.com/pages/en/catalogue/books/popculture/all/facts/03828.h
tm
----------------------------------------------------------CREATIVTÁ
RESISTENZA CREATIVA
La Resistenza ci fa pensare ai Partigiani e a Ernesto detto il Ché (cfr. sopra), ma
c’è anche una “Resistenza creativa” ironica e accattivante. Si tratta di quella
portata avanti dalla rivista Adbusters; una collezione di sticker e poster anti
advertising per alcuni versi molto ridicoli, per altri un po’ meno.
http://adbusters.org/creativeresistance/spoofads/
http://adbusters.org/creativeresistance/streetmedia/stickers/curbit/
----------------------------------------------------------SITO DELLA SETTIMANA
DIVERSO DAL SOLITO
Questo sito ha catturato la mia attenzione per i suoi disegni stile “bimbo” color
pastello. Cliccando sui piccoli quadretti ho scoperto poi che una signora un po’
stravagante aveva deciso di vendere cartoline on line sfruttando i simboli
dell’immaginario infantile (cfr. il gioco della campana). Il risultato mi sembra più
che apprezzabile e chissà che qualche incipit non raggiunga Altrimedia!
http://www.eveywagner.com
----------------------------------------------------------ADV
CONTRO ADVERTISING
Ogni anno al Memefest partecipano artisti di ogni età . La "competition" è divisa
in tre sezioni: <Studi di comunicazione> <Sociologia> e < Arti visive>. Ogni
partecipante deve esprimere, attraverso il proprio lavoro, una critica al sistema
mediatico. In pratica creano manifesti anti-ad, dando vita a una sorta di contro
advertising.
http://memefest.org/en/
----------------------------------------------------------CURIOSITÁ
UPIM...IN CASO DI CRISI MEGLIO INVESTIRE
La catena di grandi magazzini UPIM nasce a Verona nell'Ottobre 1928, in piena
recessione, per sopperire ai costi elevati, per i portafogli di quel tempo, dei
prodotti de La Rinascente.
Il nome è un'acronimo derivante dalle parole Unico Prezzo Italia Milano; infatti, il
comune denominatore è il prezzo, dato che il negozio nel suo assortimento
raggruppa prodotti eterogenei che hanno tuttavia il medesimo prezzo.
----------------------------------------------------------CAMPAGNE
IKEA PENSA AI BAMBINI
È dedicata a Ikea PS children, nuova collezione di mobili e accessori d'arredo
pensati per i bambini, la campagna ideata da BGS, che propone Ikea come il
''partner facilitatore'' nella vita quotidiana della famiglia con figli. On air da
settembre, pianificata da OMD (cfr. link) su tutti i principali settimanali e mensili e
in affissione, a copertura di tutte le aree d'influenza dei negozi, la campagna si
sviluppa in tre soggetti e si caratterizza per il tono ironico e positivamente
provocatorio che da sempre è proprio di IKEA.
http://www.omd.com
----------------------------------------------------------UTILITY
THE PLUG IN SITE.COM
I famosi Harry'Filter, in versione Freeware, in questo sito dedicato alla
elaborazione di immagini statiche e in movimento.
http://thepluginsite.com/products/harrysfilters/index.htm
----------------------------------------------------------STORIA DEI BROWSER
OPERA (estate 1996)
Viene rilasciata la prima versione ufficiale (2.1) di un nuovo browser che Jon S.
von Tetzchner e Geir Ivarsøy avevano iniziato a sviluppare nel 1994, quando
erano dipendenti della società norvegese di telecomunicazioni Telenor.
http://www.opera.com/company/about/milestones/
-----------------------------------------------------------------------Allegato
Employer Branding
Una guida per capire cos’è e come funziona
di Paolo Spinelli
Che le logiche e gli strumenti del branding avessero contaminato il mondo della
produzione in toto prima e nello specifico di un numero crescente di aree
aziendali poi, già lo sapevamo. Ma che fossero arrivati a coinvolgere anche la
conservatrice arena delle risorse umane quantomeno stupisce.
www.vodafoneomnite
Lo stimolo è giunto ancora una volta dall’attuale iper-complessità del mercato. Le
nuove tecnologie legate a Internet, alle telecomunicazioni e all’informatica da una
parte e la globalizzazione dei mercati dall’altra rendono più confrontabili realtà
aziendali di tutto il mondo e richiedono risposte sempre più efficaci in termini di
competitività.
Ma per anni le imprese hanno sottovalutato l’importanza delle risorse umane ai
fini della competitività aziendale [1]. Molti fattori hanno contribuito a modificare
questo scenario; primi fra tutti, il calo delle nascite tra il 1965 e il 1979 e il
conseguente emergere della cosiddetta “Generazione X”. Oggi sono “i talenti” la
risorsa scarsa del mercato, e del mercato del lavoro nello specifico. La situazione
sembra essersi ribaltata; non sono più i candidati a rincorrere le aziende, ma le
aziende a inseguire i talenti. È così che anche in Italia, a imitazione di quanto già
da tempo accade negli Stati Uniti, si sta affermando una nuova strategia di
gestione e selezione del personale: l’ “Employer Branding”. Ancora una volta
un’espressione difficilmente traducibile: alla lettera “datore di lavoro di marca”.
Si tratta sostanzialmente dell’adozione da parte della comunicazione interna delle
logiche e degli strumenti più tipicamente usati dal mondo aziendale per la
gestione delle manifestazioni di comunicazione esterna. In altre parole, costruire
e sviluppare l’immagine aziendale sia sul mercato interno (“retention”,
ossia il mantenimento dei dipendenti) sia su quello esterno del lavoro
(“recruiting”, il reclutamento di nuove risorse). Lo scopo è sviluppare
l’immagine aziendale agli occhi della forza lavoro per attrarre,
selezionare, reclutare e trattenere le risorse umane – o meglio – gli “xers”, ossia i talenti incogniti da scoprire e formare.
Al centro della filosofia dell'Employer Branding, la convinzione che l'azienda
debba definire e implementare le proprie strategie di marketing e branding per il
recruitment e la fidelizzazione della forza lavoro con lo stesso impegno con cui lo
fa per il cliente esterno. Due le direttrici principali di questa nuova forma di
politica d’immagine aziendale: all’interno minimizzare la conflittualità tra colleghi
e massimizzare viceversa il senso di appartenenza all’azienda; all’esterno
presentare l’azienda come un brand appetibile e attraente agli occhi della forza
lavoro.
In altre parole si tratta di promuovere e “vendere” l’azienda all’esterno, ma non
per acquisire clienti o rinforzare l’immagine ai loro occhi, ma per aggiudicarsi i
numericamente scarsi talenti professionali. Inserzioni e feste aziendali non sono
più sufficienti. È necessaria un’impostazione strategica professionale e
strumenti inediti.
È il caso di Vodafone Omnitel che con “Talent Academy”, un progetto formativo
realizzato dal dipartimento “Employer Branding & Corporate Recruitment” sotto la
direzione di Alessandra Benevolo e in collaborazione con Consel-Consorzio Elis
[2], ha puntano sulla formazione prima ancora dell’assunzione. “Talent Academy”
è destinato a giovani provenienti dal Centro- e Sud-Italia ed è finalizzato
all’acquisizione di competenze di General Management e specialistiche, tecniche e
commerciali, da inserire nelle aree marketing, vendite, customer operation e
sviluppo nuovi prodotti [3].
Anche la multinazionale Johnson & Johnson, forte delle esperienze fatte
oltreoceano, ha dato vita a iniziative di questo genere. “J&Jump” - ovvero
Johnson & Johnson University Marketing Program - è la campagna di Employer
Branding realizzata da Burston Marsteller (uno dei leader nelle Relazioni
Pubbliche) per conto del colosso americano con l’obiettivo di accreditare l’azienda
presso le università italiane, facilitando il rapporto diretto con gli studenti e
realizzando una partnership di lungo periodo tra università e azienda [4].
Iniziative in questa direzione non sono esclusivo patrocinio del mondo aziendale
(Vodafone Omnitel) o delle società di comunicazione (Burston Marsteller). Nel
gioco dei talenti entrano anche le società di reclutamento online, prima fra tutte
click4talent.it [www.click4talent.it], “Human Capital Management”.
Sebbene l’Employer Branding raccolga un numero crescente di consensi, non
mancano critiche e limiti. Una rapida panoramica alla realtà del mondo del lavoro,
infatti, ridimensiona drasticamente la portata del fenomeno. Le logiche su cui
poggia sembrano trovare terreno elettivo in un contesto definito da scarsità di
risorse (forza lavoro) ed eccesso di domanda. Condizioni queste che certo non
descrivono l’attuale situazione del mercato del lavoro in Italia. Inoltre, un tale
meccanismo si giustifica all’interno di organizzazioni molto vaste in cui sono
delineati ruoli e funzioni ad hoc, mentre poco si adatta all’universo aziendale
italiano, tradizionalmente composto da piccole e medie imprese (pmi).
19-02-2003
by Paolo Spinelli
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[1] In conseguenza di tale atteggiamento, negli Stati Uniti si è registrato, in
questi ultimi anni, un turnover del 50% dei dipendenti ogni quattro anni a cui si è
associato un ugualmente preoccupante turnover del 50% dei clienti ogni cinque
anni.
[2] Ente no-profit per la formazione professionale superiore specializzato nell’Ict e
Tlc.
[3] Enzo Riboni, “L’esca per catturare i migliori è la formazione” in Corriere
Lavoro, inserto de Il Corriere della Sera, RCS, 22 novembre 2002, p. 3.
[4] Enzo Riboni, “C’è chi punta sulle università e chi si mette a navigare su
Internet” in Corriere Lavoro, inserto de Il Corriere della Sera, RCS, 22 novembre
2002, p. 3.
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