01 Introduzione al corso
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01 Introduzione al corso
Capitolo 01-Intro 01 Introduzione al corso Motivazioni del corso. Lesson of the Course “Controlli Automatici” of 27 Feb 2013 Cesare Fantuzzi , Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia 01-Intro.1 1 Obiettivi e contenuti Gli obiettivi di apprendimento di questa lezione ed esercitazioni. 1. Definire il concetto di “controllo automatico” e cosa si intende per il suo progetto. 2. Portare una serie di esempi presi dalla pratica industriale che consentano di comprendere i punti salienti del problema del controllo automatico. 3. Definire la terminologia che verrà usata nel corso. 4. Indicare il materiale didattico è le modalità di esame. 01-Intro.2 Indice 1 Obiettivi e contenuti 1 2 Motivazione dello Studio dei Controlli Automatici 1 3 Alcuni esempi di Controllo Automatico 1 4 Notizie pratiche 4 2 01-Intro.3 Motivazione dello Studio dei Controlli Automatici Il Controllo Automatico. • Il controllo automatico di un sistema (di un motore, di un impianto industriale, di una funzione biologica come il battito cardiaco) si prefigge di modificarne il comportamento attraverso la manipolazione di grandezze forzanti. Ad esempio può richiedersi che l’uscita rimanga costante ad un valore prefissato al variare dell’ingresso (controllo semplice) oppure segua fedelmente la dinamica dell’ingresso stesso (sistema di asservimento) a meno di amplificazioni e ritardi. • Il controllo del sistema in esame viene affidato ad un altro sistema costruito appositamente, detto sistema controllante o controllore, che viene progettato dopo uno studio preliminare del sistema da controllare per individuarne un modello di comportamento. • nei casi che tratteremo, il modello di comportamento sarà descritto da equazioni matematiche che definiscono in modo analitico il funzionamento del sistema. 01-Intro.4 3 Alcuni esempi di Controllo Automatico Il regolatore di Watt Un controllo automatico completamente meccanico • Motore a vapore di J. Watt (1798 ca), con regolatore di velocità (regolatore di Watt) • Regola automaticamente la spinta prodotta dal vapore in funzione della velocità di rotazione. 1 Figura 1: The governorg Il regolatore di Watt (regolatore centrifugo) è un sensore meccanico che in una catena di retroazione fornisce un parametro che è funzione della velocità angolare. Questo parametro può essere uno spostamento meccanico che agisce in retroazione negativa su una valvola di regolazione dell’alimentazione di un motore per mantenere costante la velocità. È costituito da due o più masse poste in rotazione da un albero rotante. Per effetto della forza centrifuga le masse tendono ad allontanarsi dall’asse di rotazione, ma il loro allontanamento è contrastato da un sistema di molle o dalla forza di gravità terrestre attraverso un sistema articolato, come nel caso del pendolo di Watt. Un sistema di leve trasforma lo spostamento radiale delle masse nello scorrimento assiale di un collare. Una leva preleva quest’ultimo spostamento per trasferirlo all’organo da controllare, che può essere una valvola di regolazione di combustibile, di vapore o di acqua in una condotta forzata. Il primo sistema di questo tipo fu sviluppato da James Watt nel 1788 su suggerimento del suo socio Matthew Boulton. Si trattava di un pendolo recante due masse sospese per due bracci articolati. 01-Intro.5 Schema del sistema. • Allo scopo di comprendere il funzionamento di un sistema, è molto utile procedere allo sviluppo di uno schema in cui vengono descritti gli elementi importanti del sistema in esame. • Nello schema in figura è motrato un semplice schema a blocchi del regolatore di Watt, che è costituito da due blocchi, rappresentati rispettivamente: – il sistema meccanico costituito dalla parte rotante a cui sono collegati i pesi attraverso un sistema di fissaggio che permette la traslazione lungo l’asse veritale. – il sistema di regolazione della pressione, costituito da una valvola che controlla il flusso di vapore generato dal bollitore. – i flussi di segnali/energia. Vapore non controllato Valvola vapore controllato Sistema Meccanico velocità Comando della Valvola 01-Intro.6 Un esempio di sistema di controllo manuale 2 Osservo il fenomeno fisico Il controllo agisce Applico una azione per il controllo 01-Intro.7 Esercizio CA01.01 Sviluppare lo schema logico del controllo manuale. Traccia: visualizzare con blocchi rettangolari gli elementi fisici del sistema e con collegamenti orientati gli scambi di informazione (azioni) e di energia tra i blocchi. Un sistema di movimentazione su rulliera Il sistema di movimentazione si basa su rulli motorizzati che, tramite la loro rotazione, trasportano dei pacchi che debbono essere selezionati in base alla presenza di un codice a barre applicato su di un lato. Tramite un laser scanner viene acquisito il codice a barre applicato, oppure ne viene rilevata l’assenza. Tale informazione viene inviata ad un computer di controllo generale (supervisione) che comanda una serie di traslo meccanici (organi di spinta) che si occupano di spingere il pacco in corrispondenza di appositi varchi nella macchina. In tal modo viene effettuata la scelta dei pacchi. Occorre sottolineare che la posizione dei pacchi può essere stimata dal calcolo della velocità di rotazione dei cilindri delle rulliere in base alla legge cinematica p(t) = p0 + v ∗ t, in cui p0 è la posizione iniziare livetata da una fotocellula, v è la velocità tangenziale dei rulli e t è il tempo misurato internamente dal computer tramite un orologio interno, o temporizzatore. 01-Intro.8 Schema a blocchi di un sistema complesso. • Volendo rappresentare uno schema a blocchi di un sistema complesso, occorre sviluppare un approccio gerarchico. • Il sistema complessivo viene suddiviso in sottosistemi. • il criterio da seguire per la scomposizione è individuare e fare una lista delle funzionalità implementate dal sistema nel suo complesso. In particolare si cerca di identificare le funzionalità che abbiano una loro propria identità. • ogni sottosistema viene sviluppato e trattato a parte (es. è sviluppato a parte il sistema di controllo, la meccanica, la sensoristica, etc.). • Si sviluppa poi lo schema a blocchi complessivo. • Si sviluppano quindi gli schemi a blocchi delle singole componenti. 01-Intro.9 3 Schema a blocchi del sistema rulliera • Sistema di controllo dei rulli (uno per ciascun rullo), ha il compito di fare ruotare il rullo ad una velocità costante predefinita. • Un sistema di Laser Scanner che legga il codice a barre applicato sul pacco. • Un sistema meccanico a traslo che esegua la spinta del pacco in corrispondenza delle diramazioni. • Un sistema di fotocellule che permetta la individuazione della posizione del pacco. • un computer centrale per la raccolta delle informazioni e per il controllo di supervisione. 01-Intro.10 Schema a blocchi del sistema rulliera Rilevamento presenza Computer di supervisione centrale Riferimento di velocità Fotocellula Rullo Lettura codice Laser Scanner Comando spinta Traslo Pacco 01-Intro.11 4 Notizie pratiche Materiale didattico. • Sito web del corso, dove trovare informazioni utili, scaricare materiale didattico, informarsi su tesi, progetti di ricerca, aggiornamenti sulle modalità e date d’esame, etc.: www.arscontrol.org/teaching. • Libro di testo consigliato: “Modern control systems”, Richard C. Dorf, Robert H. Bishop, Prentice Hall; 12 edition (July 29, 2010, ), di cui esiste una versione in italiano: “Controlli automatici”, C. Dorf, Robert H. Bishop, Pearson • Durante lo svolgimento delle lezioni saranno presenteati alcuni esercizi da svolgere a cura dello studente: assegnamenti. • Si consiglia vivamente di svolgere con continuità questi esercizi, in quanto sono pensati per fornire una valutazione in itinere del grado di preparazione dello studente. 01-Intro.12 Modalità d’esame. • Prova scritta in cui saranno presente domande a risposta multipla. • Studenti con disturbi di apprendimento diagnosticati possono richiedere di sostenere l’esame in modalità orale. • Prova orale in cui lo studente presenta la soluzione degli assegnamenti proposti a lezione. Il risultato della discussione è valutata come parte integrante dell’esame. • Il voto finale non è la media dei due voti dello scritto e dell’orale, ma è stilato in base ad una valutazione complessiva dello studente in sede di esame. 01-Intro.13 Tesi di Laurea. • Sono disponibili Tesi di laurea presso il laboratorio di Automazione, Robotica e Controllo dei Sistemi (www.arscontrol.org), e stage in azienda su progetti di innovazione e trasferimento tecnologico nei settori della robotica e controlli automatici. • L’elenco aggiornato delle tesi disponibili é consultabile presso il sito http://www.arscontrol.org/theses. 01-Intro.14 4