Piano di formazione Gestrice della cura di tessili/Gestore della cura
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Piano di formazione Gestrice della cura di tessili/Gestore della cura
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Piano di formazione relativo all’ordinanza della SEFRI sulla formazione professionale di base di Gestrice della cura di tessili/Gestore della cura di tessili con attestato federale di capacità (AFC) del 18 ottobre 2016 N. professione 80607 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Indice 1. Introduzione 2. Fondamenti pedagogico-professionali 2.1 2.2 2.3 2.4 3. Profilo di qualificazione I. II. III. 4. Introduzione sull’orientamento alle competenze operative Descrizione delle quattro dimensioni delle competenze operative Livelli tassonomici degli obiettivi di valutazione Collaborazione tra i luoghi di formazione Profilo professionale Tabella delle competenze operative Livello richiesto per la professione Campi di competenze operative, competenze operative e obiettivi di valutazione suddivisi per luogo di formazione 1. 2. 3. 4. Campo di competenze operative Elaborazione degli ordini dei clienti Campo di competenze operative Preparazione dei carichi Campo di competenze operative Trattamento dei tessili Campo di competenze operative Rifinitura dei tessili Approvazione ed entrata in vigore Allegato 1: Elenco degli strumenti per promuovere la qualità della formazione professionale di base Allegato 2: Misure di accompagnamento riguardanti la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute Glossario Elenco delle abbreviazioni AFC CFP CI CSFO CSFP LFPr ofor OFPr oml SECO SEFRI Suva UFAM UFSP 18.10.2016 attestato federale di capacità certificato federale di formazione pratica corsi interaziendali Centro svizzero di servizio Formazione professionale | Orientamento professionale, universitario e di carriera Conferenza svizzera degli uffici cantonali della formazione professionale legge federale sulla formazione professionale (legge sulla formazione professionale), 2004 ordinanza sulla formazione professionale di base (ordinanza in materia di formazione) ordinanza sulla formazione professionale, 2004 organizzazione del mondo del lavoro (associazione professionale) Segreteria di Stato dell’economia Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni Ufficio federale dell’ambiente Ufficio federale della sanità pubblica 2 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC 1. Introduzione In quanto strumento per la promozione della qualità 1 sulla formazione professionale di base il piano di formazione per Gestrice/Gestore della cura di tessili con attestato federale di capacità (AFC) descrive le competenze operative che le persone in formazione devono acquisire entro la fine della qualificazione. Al contempo, il piano di formazione aiuta i responsabili della formazione professionale nelle aziende di tirocinio, nelle scuole professionali e nei corsi interaziendali a pianificare e svolgere la formazione. Per le persone in formazione il piano di formazione costituisce uno strumento orientativo. 1 cfr. art. 12 cpv. 1 lett. c dell’ordinanza del 19 novembre 2003 sulla formazione professionale (OFPr) e l`articolo 9 capoverso 1, lett a dell’ordinanza della SEFRI sulla formazione professionale di base (ordinanza in materia di formazione; ofor) di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC. 18.10.2016 3 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC 2. Fondamenti pedagogico-professionali 2.1 Introduzione sull’orientamento alle competenze operative Il presente piano di formazione costituisce il fondamento pedagogico-professionale della formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC. L’obiettivo della formazione professionale di base è insegnare a gestire con professionalità situazioni operative tipiche della professione. Per raggiungere quest’obiettivo, durante la formazione le persone in formazione sviluppano le competenze operative descritte nel piano di formazione. Tali competenze vanno intese e definite come standard minimi di formazione che verranno poi verificati nelle procedure di qualificazione. Il piano di formazione enuncia concretamente le competenze operative da acquisire, rappresentate sotto forma di campi di competenze operative, competenze operative e obiettivi di valutazione. Campi di competenze operative, competenze operative e obiettivi di valutazione suddivisi per luogo di formazione: La professione di Gestrice/Gestore della cura di tessili comprende quattro campi di competenze operative che descrivono e giustificano i campi d’intervento permettendo di distinguerli uno dall’altro. Esempio: trattamento dei tessili Ogni campo di competenze operative comprende un determinato numero di competenze operative. Nel campo di competenze operative 3 sono dunque raggruppate quattro competenze operative. Queste ultime corrispondono a situazioni operative tipiche della professione e descrivono il comportamento che ci si aspetta dalle persone in formazione in tali casi. Ogni competenza operativa include quattro dimensioni: la competenza professionale, metodologica, sociale e personale (vedi 2.2); in quei contesti esse sono integrate negli obiettivi di valutazione. Per garantire che l’azienda di tirocinio, la scuola professionale e i corsi interaziendali forniscano il proprio apporto allo sviluppo delle competenze operative, queste ultime vengono concretizzate in obiettivi di valutazione suddivisi per luogo di formazione. Ai fini di una cooperazione ottimale tra i luoghi di formazione, gli obiettivi di valutazione sono armonizzati tra loro (vedi 2.4). 18.10.2016 4 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC 2.2 Descrizione delle quattro dimensioni di ogni competenza operativa Le competenze operative comprendono la competenza professionale, metodologica, sociale e personale. Affinché le gestrici/i gestori della cura di tessili riescano ad affermarsi nel mercato del lavoro, durante la formazione professionale di base le persone in formazione acquisiscono tutte le competenze in tutti i luoghi di formazione (azienda di tirocinio, scuola professionale, corsi interaziendali). Il seguente schema sintetizza contenuti e interazioni delle quattro dimensioni di cui si compone una competenza operativa. I gestori della cura di tessili utilizzano correttamente il linguaggio e gli standard (di qualità), nonché i metodi, i procedimenti, gli strumenti e i materiali di lavoro specifici della professione. Sono quindi in grado di svolgere autonomamente i compiti inerenti al proprio campo professionale e di rispondere adeguatamente alle esigenze del loro lavoro. I gestori della cura di tessili organizzano il proprio lavoro accuratamente e nel rispetto della qualità. Tengono conto degli aspetti economici ed ecologici e applicano in modo mirato le tecniche di lavoro e le strategie di apprendimento, di informazione e di comunicazione. Sanno inoltre orientare ragionamenti e comportamenti al processo e all’approccio sistemico. I gestori della cura di tessili stabiliscono un rapporto consapevole con il superiore, i colleghi e i clienti e affrontano in maniera costruttiva i problemi che insorgono nella comunicazione e nelle situazioni conflittuali. Lavorano con o all’interno di team applicando le regole per un lavoro in gruppo efficiente. I gestori della cura di tessili riflettono responsabilmente sui loro approcci e sul loro operato. Sono flessibili ai cambiamenti, imparano a riconoscere i propri limiti e sviluppano un approccio personale. Sono produttivi, hanno un atteggiamento esemplare sul lavoro e curano l’apprendimento permanente. 2.3 Livelli tassonomici degli obiettivi di valutazione (secondo Bloom) Ogni obiettivo di valutazione viene valutato tramite un livello tassonomico (livello C; da C1 a C6). Il livello C indica la complessità dell’obiettivo. Ecco i vari livelli nel dettaglio: Livello Definizione Descrizione C1 Sapere C2 Comprendere C3 Applicare C4 Analizzare C5 Sintetizzare C6 Valutare I gestori della cura di tessili ripetono le nozioni apprese e le richiamano in situazioni simili. Esempio: i gestori della cura di tessili sono in grado di menzionare le basi legali per la protezione ambientale. I gestori della cura di tessili spiegano o descrivono le nozioni apprese con parole proprie. Esempio: i gestori della cura di tessili sono in grado di descrivere le diverse fibre e stoffe, elencandone le caratteristiche specifiche. I gestori della cura di tessili applicano le capacità/tecnologie apprese in diverse situazioni. Esempio: i gestori della cura di tessili etichettano i tessili in base alle disposizioni dell'azienda e utilizzano i sistemi di etichettatura aziendali. I gestori della cura di tessili analizzano una situazione complessa scomponendo i fatti in singoli elementi e individuando la relazione fra gli elementi e le caratteristiche strutturali. Esempio: i gestori della cura di tessili descrivono i tessuti, li riconoscono e sono in grado di individuarne le caratteristiche qualitative. I gestori della cura di tessili combinano i singoli elementi di un fatto e li riuniscono per formare un insieme. Esempio: i gestori della cura di tessili determinano, a seconda del tipo di macchie, se è necessario un trattamento particolare e se è ecologicamente sostenibile. I gestori della cura di tessili valutano un fatto più o meno complesso in base a determinati criteri. Esempio: i gestori della cura di tessili analizzano e valutano situazioni tipiche della comunicazione nella quotidianità professionale 18.10.2016 5 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC 2.4 Collaborazione tra i luoghi di formazione Il coordinamento e la cooperazione tra i luoghi di formazione quanto a contenuti, modalità di lavoro, calendario e consuetudini della professione sono un presupposto importante per il successo della formazione professionale di base. Per tutta la durata della formazione, le persone in formazione vanno aiutate a mettere in relazione teoria e pratica. La cooperazione tra i luoghi di formazione è dunque essenziale e la trasmissione delle competenze operative rappresenta un compito comune. Ogni luogo di formazione fornisce il proprio apporto tenendo conto del contributo degli altri. Grazie a una buona collaborazione ognuno può verificare costantemente il proprio apporto e ottimizzarlo, aumentando così la qualità della formazione professionale di base. Il contributo specifico dei luoghi di formazione può essere sintetizzato come segue: azienda di tirocinio: nel sistema duale la formazione professionale pratica si svolge nell’azienda di tirocinio, in una rete di aziende di tirocinio, nelle scuole d’arti e mestieri, nelle scuole medie di commercio o in altre istituzioni riconosciute a tal fine, dove le persone in formazione possono acquisire le capacità pratiche richieste dalla professione; scuola professionale: vi viene impartita la formazione scolastica, che comprende l’insegnamento delle conoscenze professionali, della cultura generale e dello sport; corsi interaziendali: sono finalizzati alla trasmissione e all’acquisizione di capacità fondamentali e completano la formazione professionale pratica e la formazione scolastica laddove l’attività professionale da apprendere lo richiede. L’interazione dei luoghi di formazione può essere illustrata come segue: La realizzazione efficace della cooperazione tra i luoghi di formazione viene sostenuta con gli appositi strumenti di promozione della qualità della formazione professionale di base (vedi allegato). 18.10.2016 6 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC 3. Profilo di qualificazione Il profilo di qualificazione contiene il profilo professionale e il livello richiesto per la professione, nonché la tabella delle competenze operative, raggruppate nei relativi campi, che una persona qualificata deve possedere per poter esercitare la professione in maniera competente al livello definito. Oltre a concretizzare gli obiettivi di valutazione del piano di formazione, il profilo di qualificazione funge da base per la classificazione del titolo di formazione professionale rilasciato nel Quadro nazionale delle qualifiche (QNQ-CH), per la compilazione del supplemento al diploma e per la definizione della procedura di qualificazione. I. Profilo professionale Ambiti professionali I gestori della cura di tessili lavorano con i tessili, la tecnica e diversi gruppi aventi diritto (clienti, fornitori, collaboratori ecc.). A seconda delle varie specializzazioni delle aziende, i gestori della cura di tessili sono attivi in uno dei due orientamenti qui di seguito menzionati: - Lavanderia a secco e ad acqua Lavanderia artigianale/industriale Principali competenze operative Gli obiettivi di formazione sono articolati in quattro campi di competenze operative: 1. 2. 3. 4. Elaborazione degli ordini dei clienti Preparazione dei carichi Trattamento dei tessili Rifinitura dei tessili I gestori della cura di tessili hanno un aspetto curato e sono in grado di individuare le esigenze della clientela ponendo domande specifiche e ascoltando con attenzione. Sanno consigliare i clienti sulla base delle competenze specifiche acquisite e sono anche capaci di trattare in modo professionale eventuali reclami. Registrano ed etichettano i tessili in base alle disposizioni aziendali. I gestori della cura di tessili esaminano la merce tenendo conto delle disposizioni aziendali e di diversi criteri, per poi smistare i tessili e preparare i singoli carichi a regola d'arte. In questa fase essi tengono in considerazione le istruzioni di lavaggio e l'etichetta di composizione stoffa, il colore, la confezione, il tipo di tessile e il rispettivo grado di sporco. I gestori della cura di tessili scelgono il trattamento più adeguato per i tessili, selezionando i mezzi operativi, le fonti energetiche e gli impianti idonei a tale scopo. Da ultimo si occupano della finitura dei tessili. Decidono se impiegare eventuali metodi di smacchiatura per garantire un servizio di qualità. I tessili sono asciugati, stirati e/o piegati utilizzando diversi impianti. I gestori della cura di tessili garantiscono il flusso interno della merce, preparano le varie partite e si occupano della restituzione e della consegna. Nello svolgimento di tutte le loro mansioni i gestori della cura di tessili osservano i principi di igiene personale e aziendale. Garantiscono la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute verso loro stessi e gli altri, tenendo conto inoltre delle prescrizioni in materia di protezione ambientale. Esercizio della professione I gestori della cura di tessili lavorano in aziende di varie dimensioni attive nel ramo della cura dei tessili. Possono essere impiegati presso piccole lavanderie a secco e ad acqua o presso lavanderie artigianali/industriali oppure anche in grandi aziende. I lavori svolti dai gestori della cura di tessili sono eseguiti in accordo con diverse persone. Essi lavorano per la maggior parte in team, assumendosi per ciascuna fase di lavoro un'elevata responsabilità. 18.10.2016 7 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC L'attività richiede inoltre una grande resistenza fisica. Gli aspetti concernenti la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute sono enormemente importanti dato che si lavora con diverse macchine e numerose sostanze chimiche. Rilevanza della professione all’interno della società Il ramo offre servizio alla clientela privata o commerciale e rappresenta un fornitore importante per l'artigianato e l'industria. L'uso delle materie prime riveste un ruolo cruciale, dato che i tessili non sono disponibili in quantità illimitate. Ecco perché è fondamentale poter garantire una cura sostenibile dei tessili esistenti. Le aziende impiegano numerose altre risorse (energia, acqua, sostanze chimiche ecc.). Il ramo contribuisce in modo determinante a garantirne un impiego sostenibile ed efficiente. Le aziende per la cura dei tessili sono sottoposte a una continua trasformazione strutturale: le dimensioni delle aziende cambiano, la produzione è razionalizzata, il lavoro dei gestori della cura di tessili resta dunque interessante e impegnativo. 18.10.2016 8 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC II. Tabella delle competenze operative Campi di competenze operative Competenze operative professionali 1 1. Elaborazione degli ordini dei clienti 2. Preparazione dei carichi 3 Trattamento dei tessili 4 Rifinitura dei tessili 2 3 1.1 Prendere in consegna i tessili e consigliare i clienti. 1.2 Preparare i tessili in base alle disposizioni aziendali 1.3 Accogliere e trattare i reclami 2.1 Registrare ed etichettare i tessili 2.2 Esaminare la merce 2.3 Smistare i tessili e preparare i carichi 3.1 Impiegare e verificare le tecniche procedurali e meccaniche 3.2 Lavare i tessili con le procedure e gli impianti adeguati 3.3 Lavare a secco o ad acqua i tessili con le procedure e gli impianti adeguati 4.1 Rifinire i tessili con le procedure e gli impianti adeguati 4.2 Eseguire il controllo della qualità in base alle disposizioni aziendali 4 3.4 Smacchiare i tessili con le procedure adeguate Bianco: entrambi gli orientamenti ; Blu: orientamento Lavanderia artigianale/industriale; Verde: orientamento Lavanderia a secco e ad acqua III. Livello richiesto per la professione Il livello richiesto per la professione è fissato in dettaglio nel capitolo 4 (campi di competenze operative, competenze operative e obiettivi di valutazione suddivisi per luogo di formazione) in base ai livelli tassonomici (C1 – C6) degli obiettivi di valutazione. . 18.10.2016 9 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC 4. Campi di competenze operative, competenze operative e obiettivi di valutazione suddivisi per luogo di formazione In questo capitolo vengono descritte le competenze operative (raggruppate nei relativi campi) e gli obiettivi di valutazione suddivisi per luogo di formazione. Gli strumenti per la promozione della qualità riportati in allegato sono un sostegno alla realizzazione della formazione professionale di base e alla cooperazione fra i tre luoghi di formazione. Campo di competenze operative 1: elaborazione degli ordini dei clienti Avere un approccio professionale, cordiale e convincente con i clienti rappresenta per i gestori della cura di tessili una competenza di centrale importanza. In azienda i gestori della cura di tessili hanno un aspetto curato e riflettono un'immagine positiva, inoltre comunicano con i clienti, i collaboratori e i responsabili in modo appropriato. Individuano esattamente le esigenze dei clienti e li consigliano in modo professionale e convincente. Prendono in consegna i tessili, li registrano ed etichettano e li riconsegnano ai clienti. Nella quotidianità professionale dell'azienda, dove si incontrano persone con idee e opinioni diverse, possono nascere situazioni conflittuali. I gestori della cura di tessili ne sono consapevoli e reagiscono con tranquillità e ponderazione a eventuali conflitti. Affrontano il problema, accettano le opinioni altrui, anche se divergenti, discutono in modo oggettivo e cercano soluzioni costruttive. Accolgono i reclami con gentilezza e li trattano in modo professionale. Competenza operativa 1.1: prendere in consegna i tessili e consigliare i clienti I gestori della cura di tessili sono consapevoli dell'importante ruolo che riveste l'immagine e l’attitudine individuali per il successo dell'azienda e la soddisfazione della clientela. Essi si comportano in modo adeguato, tenendo conto dell'interlocutore, e comunicano con i clienti in modo appropriato. I gestori della cura di tessili conducono colloqui con i clienti, individuano le esigenze e offrono una consulenza in linea con le aspettative e consona al destinatario. Nell'esercizio della propria attività professionale, i gestori della cura di tessili sono corresponsabili della qualità del lavoro fornito e dei processi aziendali. Nel loro ambito di competenza, essi prendono decisioni e agiscono in modo autonomo e consapevole. Garantire una comunicazione oggettiva è assolutamente importante per esercitare la professione con competenza. Per questo motivo i gestori della cura di tessili si mostrano comunicativi nelle situazioni professionali e applicano le regole di base della conversazione. Adattano il linguaggio e il comportamento alla situazione del caso e alle esigenze dell'interlocutore. Comunicano con rispetto e stima. Obiettivi di valutazione dell’azienda 1.1.1 Chiarire le particolarità dell'azienda I gestori della cura di tessili spiegano a un cliente o a un collaboratore le particolarità e il posizionamento della propria azienda, sulla base dei seguenti punti: Obiettivi di valutazione della scuola professionale 1.1.1 Chiarire le particolarità del ramo I gestori della cura di tessili descrivono per il ramo della cura dei tessili i seguenti punti: - offerta e servizi - filosofia aziendale - tariffazione - gruppi di clienti - esigenze ecologiche, sicurezza sul lavoro e igiene - importanza economica - strutture aziendali - aziende tipiche - forme organizzative - offerte, servizi - filosofie aziendali - requisiti in materia di protezione ambientale e di igiene In caso di domande forniscono (C2) 18.10.2016 Obiettivi di valutazione dei corsi interaziendali 10 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC informazioni competenti. (C3) 1.1.2 Curare l'immagine I gestori della cura di tessili curano il proprio aspetto e l'immagine aziendale, presentandosi alla clientela in modo consono e prestando particolare attenzione a: - abbigliamento - igiene personale - igiene in azienda - saluti e convenevoli - linguaggio cordiale - atteggiamento positivo e prima impressione (C3) 1.1.2 Spiegare i fattori che influiscono su immagine e comportamento I gestori della cura di tessili spiegano, con una serie di esempi, i vari fattori che influiscono sull'aspetto personale e sull'immagine aziendale che trasmettono alla clientela, tra cui: - abbigliamento - saluti e convenevoli - linguaggio cordiale - atteggiamento positivo e prima impressione 1.1.2 Garantire l'igiene personale e aziendale I gestori della cura di tessili riconoscono i rischi in materia di igiene e adottano le misure adeguate. Essi stilano un piano di igiene aziendale e sono in grado di menzionare le disposizioni giuridiche e normative in materia. (C5) Sono in grado di spiegare quali siano le regole comportamentali da seguire a contatto con i clienti, i responsabili, i collaboratori e i fornitori. (C2) 1.1.3 Comunicare in modo appropriato con i diversi interlocutori 1.1.3 Comunicare in modo appropriato con i diversi interlocutori I gestori della cura di tessili comunicano in modo appropriato con i clienti, i responsabili, i collaboratori ecc. Fanno attenzione a che la comunicazione verbale e non verbale concordino. I gestori della cura di tessili descrivono sulla base del quadrato della comunicazione i quattro livelli della comunicazione coerente: Si esprimono in modo adatto e conforme ai diversi interlocutori, impiegando linguaggio tecnico e termini specifici in modo comprensibile. - contenuto - relazione - rivelazione di sé - appello (C2) (C3) Cfr. 1.1.3 Azienda 1.1.4 Gestire situazioni tipiche nell'ambito della comunicazione I gestori della cura di tessili analizzano e valutano situazioni tipiche della comunicazione nella quotidianità professionale e sono attenti a: - incomprensioni 18.10.2016 11 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC - argomentazioni al giusto livello - concordanza o non concordanza tra comunicazione verbale e non verbale In casi simili illustrano possibili proposte per migliorare la situazione. (C6) 1.1.5 Prendere in consegna la merce I gestori della cura di tessili prendono in consegna la merce, garantendo la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute. (C3) 1.1.6 Cogliere le esigenze dei clienti (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) I gestori della cura di tessili conducono i colloqui con i clienti in due tappe: - cogliere le esigenze dei clienti, sia generali sia specifiche, ponendo domande adeguate, ascoltare attentamente; - annotare le esigenze dei clienti. 1.1.6 Condurre colloqui con i clienti I gestori della cura di tessili conducono i colloqui con i clienti in tre tappe: - accogliere i clienti in modo cortese; - registrare i dati e le richieste dei clienti ponendo le domande adeguate; - ascoltare la clientela attivamente. (C3) (C5) 1.1.7 Consigliare la clientela (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) I gestori della cura di tessili consigliano la clientela in modo professionale, prestando attenzione a: - simboli per il lavaggio - applicazioni e rivestimenti delicati - genere di sporco - possibilità di trattamento e costi - rischi e conseguenze - servizi supplementari - danni già presenti - questioni di protezione ambientale 18.10.2016 1.1.7 Consigliare i clienti I gestori della cura di tessili sono in grado di consigliare i clienti interni ed esterni in modo professionale, per quanto concerne: - simboli per il lavaggio - applicazioni e rivestimenti delicati - genere di sporco - possibilità di trattamento e costi - rischi e conseguenze - servizi supplementari - danni già presenti - questioni di protezione ambientale 12 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Documentano eventuali danni Spiegano il senso e lo scopo delle Condizioni generali (CG) ai tessili in base alle disposizioni aziendali. e di una dichiarazione di riserva. Se necessario compilano una dichiarazione di riserva e la fanno sottoscrivere al cliente. Compilano una dichiarazione di riserva. (C5) (C5) 1.1.8 Consigliare i clienti (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) cfr. 1.1.7 Scuola professionale I gestori della cura di tessili consigliano i clienti interni ed esterni in modo professionale e prestando attenzione a: - gruppi e specifiche dei singoli articoli - composizione della stoffa - applicazioni e rivestimenti delicati - genere di sporco - procedure adeguate e costi - conseguenze ambientali (C5) Competenza operativa 1.2: preparare i tessili in base alle disposizioni aziendali I gestori della cura di tessili preparano i tessili e garantiscono il flusso della merce. Dopo il trattamento consegnano i tessili ai clienti e li informano qualora fossero rimaste eventuali macchie sui tessuti. Riscuotono il pagamento per il servizio fornito, in base alle disposizioni aziendali, assumendosi i corrispondenti compiti amministrativi. Nelle aziende che si occupano della cura dei tessili l'impiego dei mezzi d'informazione e comunicazione è importante. I gestori della cura di tessili ne sono consapevoli e collaborano al fine di ottimizzare il flusso di informazioni all'interno dell'azienda. Si procurano in modo autonomo le informazioni necessarie e le utilizzano per favorire un trasporto ottimale. Nell'esercizio della propria attività professionale, i gestori della cura di tessili sono corresponsabili dei risultati produttivi e dei processi aziendali. Nel loro ambito di competenza, essi prendono decisioni e agiscono in modo autonomo e consapevole. I gestori della cura di tessili possono analizzare con senso critico il proprio operato. Sono in grado di riconoscere le aspettative proprie e altrui, sanno tenere conto dei valori e delle norme, e sono capaci di distinguere e gestire tutti e tre questi aspetti (tolleranza). Obiettivi di valutazione dell’azienda Obiettivi di valutazione della scuola professionale Obiettivi di valutazione dei corsi interaziendali 1.2.1 Spiegare chi sono fornitori e addetti alle consegne e come avviene la pianificazione di tragitti e consegne I gestori della cura di tessili descrivono i fornitori interni ed esterni e gli addetti alla consegna dei tessili. Spiegano i principi su cui 18.10.2016 13 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC poggia la pianificazione di tragitti e consegne. (C2) 1.2.2 Preparare i tessili (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) 1.2.2 Descrivere la preparazione merci e l'imballaggio I gestori della cura di tessili preparano le partite di merce per la clientela in quattro tappe: - controllare le partite di merce per la clientela, verificando qualità, completezza e termine di consegna - imballare a regola d'arte le partite di merce per la clientela I gestori della cura di tessili descrivono i principi su cui poggia la preparazione di tessili. Per quanto riguarda l'imballaggio essi descrivono: - funzioni - materiali - possibilità di imballaggio (C3) - 1.2.3 Pianificare la logistica e controllare le consegne (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) (C2) cfr. 1.2.1 e 1.2.2 Scuola professionale I gestori della cura di tessili pianificano, organizzano la logistica e controllano le consegne. Stilano in modo corretto e completo la documentazione di consegna ed emettono la corrispondente fattura. (C5) 1.2.4 Preparare i tessili e garantire il flusso della merce (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) cfr. 1.2.1 e 1.2.2 Scuola professionale I gestori della cura di tessili preparano le partite di merce per la clientela in tre tappe: - controllare le partite di merce per la clientela, verificando qualità, completezza e termine di consegna - imballare a regola d'arte le partite di merce per la clientela - stilare la documentazione di consegna in modo corretto e completo (C5) 1.2.5 Riconsegnare i tessili (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) 18.10.2016 14 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC I gestori della cura di tessili riconsegnano i tessili ai clienti in base alle disposizioni aziendali. Informano gentilmente i clienti in caso di danni o macchie restanti, motivandone le ragioni. In accordo con il responsabile, offrono eventualmente una riparazione del danno. (C3) 1.2.6 Riscuotere i pagamenti (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) I gestori della cura di tessili riscuotono il pagamento per il servizio fornito, in base alle disposizioni aziendali, assumendosi i corrispondenti compiti amministrativi. 1.2.6 Effettuare un calcolo delle prestazioni e dei costi I gestori della cura di tessili conoscono i principi su cui poggia il calcolo delle prestazioni e dei costi e li applicano nei casi semplici. (C3) (C3) Competenza operativa 1.3: accogliere e trattare i reclami I gestori della cura di tessili accolgono i reclami in modo cortese, li elaborano in linea con le disposizioni aziendali e in modo che il cliente resti soddisfatto. In tale contesto possono crearsi situazioni conflittuali. I gestori della cura di tessili ne sono consapevoli e reagiscono con tranquillità e ponderazione. Affrontano il problema, accettano le opinioni altrui, anche se divergenti, discutono in modo oggettivo e cercano soluzioni costruttive. Sono in grado di resistere allo stress fisico e psichico legato alla professione, conoscono i propri limiti e chiedono supporto per riuscire a gestire le situazioni particolarmente impegnative. Obiettivi di valutazione dell’azienda Obiettivi di valutazione della scuola professionale Obiettivi di valutazione dei corsi interaziendali 1.3.1 Individuare la causa del danno e chiarire le modalità per riparare il danno arrecato I gestori della cura di tessili individuano le possibili cause di un danno e determinano le proprie responsabilità con i metodi adeguati. Descrivono le varie possibilità di riparare un danno arrecato, tra cui offrire uno sconto o un buono, oppure interpellare il PSE di Zurigo, l'organo paritetico per la liquidazione dei litigi, o ancora effettuare una 18.10.2016 15 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC perizia. (C5) 1.3.2 Accogliere i reclami (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) I gestori della cura di tessili conducono le discussioni in caso di reclami in tre tappe: - individuare le esigenze del cliente ponendo le domande idonee - prendere sul serio il cliente e ascoltare attentamente - documentare i reclami del cliente in modo trasparente e comprensibile 1.3.2 Accogliere i reclami I gestori della cura di tessili conducono le discussioni in caso di reclami in tre tappe: - individuare le esigenze ponendo le domande idonee - prendere sul serio l'interlocutore e ascoltare attentamente - documentare i reclami del cliente in modo trasparente e comprensibile (C4) (C4) 1.3.3 Trattare i reclami (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) In caso di lacune a livello qualitativo i gestori della cura di tessili propongono soluzioni sensate per migliorare la situazione oppure spiegano le possibili cause del danno. Determinano in modo fondato le proprie responsabilità per il danno arrecato e stabiliscono i passi successivi in base alle disposizioni aziendali. 1.3.3 Trattare i reclami I gestori della cura di tessili determinano, sulla base dei reclami pervenuti e tenendo conto della qualità dei tessili, se sussiste un danno o una lacuna. In caso di lacune a livello qualitativo propongono soluzioni sensate per migliorare la situazione. (C5) (C5) 1.3.4 Accogliere e trattare i reclami (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) cfr. 1.3.2 e 1.3.3 Scuola professionale I gestori della cura di tessili accolgono i reclami interni ed esterni. Per i tessili e i carichi in questione, determinano se sussiste un danno o una lacuna a livello qualitativo. In caso di lacune a livello qualitativo presentano soluzioni sensate per migliorare la situazione. (C5) 18.10.2016 16 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC 1.3.5 Individuare le cause del danno (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) cfr. 1.3.1 Scuola professionale I gestori della cura di tessili individuano le possibili cause di un danno e determinano le proprie responsabilità in modo fondato. Informano i propri responsabili e in caso di necessità chiedono il supporto necessario. (C5) 18.10.2016 17 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Campo di competenze operative 2: preparazione dei carichi I gestori della cura di tessili registrano ed etichettano i tessili, se necessario esaminano la merce. Smistano i tessili e preparano i carichi. Competenza operativa 2.1: registrare ed etichettare i tessili I gestori della cura di tessili registrano gli ordini dei clienti ed etichettano i tessili. A tale scopo impiegano i metodi, gli impianti, le installazioni tecniche e i mezzi ausiliari adeguati. Tali strumenti permettono loro di mantenere l'ordine, fissare le priorità, organizzare le procedure in modo sistematico e razionale, garantire la sicurezza sul lavoro e la protezione ambientale, nonché rispettare le norme igieniche. I gestori della cura di tessili pianificano le fasi di lavoro, lavorano in modo mirato ed efficiente, valutano le fasi di lavoro in modo sistematico. Vedono i processi operativi tenendo conto dei nessi esistenti. Considerano tutte le fasi di lavoro, a monte e a valle, e sono consapevoli delle ripercussioni che il loro lavoro ha sui prodotti, sulla protezione ambientale, sui collaboratori e sul successo aziendale. Obiettivi di valutazione dell’azienda Obiettivi di valutazione della scuola professionale 2.1.1 Registrare gli ordini dei clienti 2.1.1 Spiegare i metodi di registrazione I gestori della cura di tessili registrano gli ordini dei clienti in base alle disposizioni e procedure aziendali, tenendo conto di: I gestori della cura di tessili spiegano i metodi manuali ed elettronici di cui avvalersi per effettuare la registrazione dei tessili. - peso / numero di pezzi / dimensioni - genere di tessile - scadenze - requisiti igienici (C2) Obiettivi di valutazione dei corsi interaziendali (C3) 2.1.2 Etichettare gli ordini dei clienti 2.1.2 Spiegare i metodi di etichettatura I gestori della cura di tessili etichettano i tessili in base alle disposizioni dell'azienda e utilizzano i sistemi di etichettatura aziendali. (C3) I gestori della cura di tessili spiegano i metodi manuali ed elettronici di cui avvalersi per effettuare l'etichettatura dei tessili. Spiegano la differenza tra etichettatura temporanea e permanente. (C2) 18.10.2016 18 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Competenza operativa 2.2: esaminare la merce I gestori della cura di tessili esaminano la merce in base alle disposizioni aziendali e sanno come trattare i tessili problematici. Nell'esercizio della propria attività professionale, i gestori della cura di tessili sono corresponsabili dei risultati produttivi e dei processi aziendali. Nel loro ambito di competenza, essi prendono decisioni in modo autonomo e consapevole. Obiettivi di valutazione dell’azienda Obiettivi di valutazione della scuola professionale 2.2.1 Esaminare la merce (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) 2.2.1 Esaminare la merce I gestori della cura di tessili esaminano la merce secondo le disposizioni aziendali eseguendo le seguenti fasi operative: - effettuare il controllo delle tasche - individuare danni e difetti e documentarli - osservare le istruzioni di lavaggio e l'etichetta di composizione stoffa e confrontarle con il tessile - determinare le fibre al tatto oppure con semplici mezzi ausiliari (p. es. prova di combustione) - localizzare e identificare lo sporco Obiettivi di valutazione dei corsi interaziendali I gestori della cura di tessili descrivono per l'esame della merce i seguenti punti: - criteri di suddivisione - tipo e grado di sporco - simboli per il lavaggio in base alle attuali norme del gruppo svizzero di etichettatura dei tessili Ginetex - dichiarazioni particolari che potrebbero porre problemi per quanto attiene alla stoffa e altri provvedimenti necessari - requisiti igienici (C2) (C3) 2.2.2 Trattare tessili problematici (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) cfr. 1.1.6 e 2.2.1 Scuola professionale I gestori della cura di tessili riconoscono esaminando la merce dichiarazioni relative alla stoffa che potrebbero comportare problemi e particolarità legate alle confezioni, alle colorazioni, alle stampe e alle applicazioni. In caso di necessità compilano una dichiarazione di riserva. (C4) 18.10.2016 19 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Competenza operativa 2.3: smistare i tessili e preparare i carichi I gestori della cura di tessili smistano i tessili e preparano i carichi per le successive fasi di lavoro. Nell'esercizio della propria attività professionale, i gestori della cura di tessili sono corresponsabili dei risultati produttivi e dei processi aziendali. Nel loro ambito di competenza, essi prendono decisioni in modo autonomo e consapevole, inoltre si comportano tenendo conto delle norme ecologiche e igieniche. Sono in grado di resistere allo stress fisico e psichico legato alla professione, conoscono i propri limiti e chiedono supporto per riuscire a gestire le situazioni particolarmente impegnative. Sul lavoro si dimostrano puntuali, concentrati, attenti, affidabili e precisi. Obiettivi di valutazione dell’azienda Obiettivi di valutazione della scuola professionale cfr. 2.3.4 e 2.3.5 Azienda 2.3.1 Spiegare le fibre Obiettivi di valutazione dei corsi interaziendali I gestori della cura di tessili sono in grado di descrivere le diverse fibre e stoffe, elencandone le caratteristiche specifiche, le particolarità ecologiche e i processi di fabbricazione. (C2) cfr. 2.3.4 e 2.3.5 Azienda 2.3.2 Definire i tessuti I gestori della cura di tessili descrivono i tessuti, li riconoscono e sono in grado di individuarne le caratteristiche qualitative. (C4) cfr. 2.3.4 e 2.3.5 Azienda 2.3.3 Spiegare gli impreziosimenti, le colorazioni e le stampe I gestori della cura di tessili spiegano i diversi tipi di impreziosimenti, colorazioni, rivestimenti e stampe, inoltre sono in grado di chiarire quali siano le ripercussioni di tali lavorazioni nella cura dei tessili e quali siano le conseguenze ecologiche. Spiegano gli equipaggiamenti in uso e come impiegarli. (C2) 2.3.4 Smistare i tessili e preparare i carichi (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) I gestori della cura di tessili smistano i tessili in base alle 18.10.2016 2.3.4 Spiegare lo smistamento e la preparazione dei carichi I gestori della cura di tessili spiegano come preparare un carico a regola d'arte, tenendo 20 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC disposizioni aziendali conto dei seguenti criteri: eseguendo le seguenti fasi operative: - tipo e grado di sporco - tipo di tessile e qualità - applicazione - trattamento / rivestimento - colore - procedure - suddividere i tessili per il trattamento successivo negli impianti adeguati - suddividere i tessili in base al colore, al grado di sporco e alle fibre (C2) I gestori della cura di tessili preparano i singoli carichi a regola d'arte, in base alle disposizioni aziendali. (C5) 2.3.5 Smistare i tessili e preparare i carichi (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) cfr. 2.3.4 Scuola professionale I gestori della cura di tessili smistano i tessili in base alle disposizioni aziendali eseguendo le seguenti fasi operative: - suddividere i tessili per il trattamento successivo negli impianti adeguati - suddividere i tessili in base al colore, al grado di sporco, alle fibre e ai requisiti igienici - individuare i tessili particolarmente problematici e determinare le procedure successive in base alle raccomandazioni SUVA o alle disposizioni aziendali. I gestori della cura di tessili preparano i singoli carichi a regola d'arte, in base alle disposizioni aziendali. (C5) 18.10.2016 21 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Campo di competenze operative 3: trattamento dei tessili Pulire e lavare a secco e ad acqua i tessili in modo professionale costituisce la competenza chiave dei gestori della cura di tessili. I gestori della cura di tessili puliscono, lavano a secco e ad acqua, smacchiano i tessili con le procedure, i mezzi operativi, le fonti energetiche, le macchine e gli impianti adeguati. Competenza operativa 3.1: impiegare e verificare le tecniche procedurali e meccaniche I gestori della cura di tessili stabiliscono procedure adeguate e le applicano con cognizione di causa per eseguire il trattamento dei tessili a regola d’arte. Essi utilizzano i vari impianti tecnici e sanno come svolgere i lavori di manutenzione e risolvere guasti semplici. L'evoluzione tecnologica e il cambiamento delle esigenze dei clienti richiedono costantemente nuove conoscenze e capacità, oltre che la disponibilità all'apprendimento permanente. I gestori della cura di tessili sono aperti alle novità e curano l’apprendimento permanente, in modo da consolidare la loro competitività sul mercato del lavoro e la loro personalità. Si avvalgono delle procedure sostenibili sotto il profilo ecologico ed energetico, e sono capaci di lavorare con successo, sotto pressione e in sicurezza, autonomamente o all'interno di un team. I gestori della cura di tessili sono consapevoli della limitata disponibilità di risorse naturali. Pertanto, fanno un uso parsimonioso delle materie prime, dell'acqua e dell'energia, avvalendosi di tecnologie, strategie e tecniche lavorative che tutelano il risparmio delle risorse. Obiettivi di valutazione dell’azienda Obiettivi di valutazione della scuola professionale Obiettivi di valutazione dei corsi interaziendali 3.1.1 Impiegare e smaltire in modo sostenibile le sostanze chimiche di base 3.1.1 Spiegare le basi chimiche 3.1.1 Utilizzare in modo professionale le sostanze chimiche Nel loro lavoro, i gestori della cura di tessili utilizzano le sostanze chimiche in modo sostenibile, parsimonioso e osservando un risparmio energetico. Inoltre applicano le misure di protezione aziendali. I gestori della cura di tessili spiegano le basi specifiche e i concetti elementari della chimica sulla base di determinate applicazioni, durante lo svolgimento del lavoro. I gestori della cura di tessili sono in grado di menzionare le disposizioni della legge sulla protezione dell'ambiente, dell'ordinanza sui prodotti chimici e della legislazione sui prodotti chimici. (C2) Assicurano uno smaltimento a regola d'arte delle sostanze pericolose e dei rifiuti. Sanno spiegare gli effetti delle sostanze pericolose sul corpo umano nonché le misure di protezione aziendali. (C3) (C2) 3.1.2 Spiegare le basi fisiche I gestori della cura di tessili spiegano le basi specifiche e i nessi esistenti nell’ambito della fisica sulla base di determinate applicazioni, durante lo svolgimento del lavoro. (C2) 3.1.3 Stabilire le procedure 3.1.3 Stabilire le procedure I gestori della cura di tessili I gestori della cura di tessili 18.10.2016 22 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC stabiliscono le procedure per i spiegano come vengono seguenti possibili trattamenti: stabilite le procedure per i seguenti possibili trattamenti: - impregnazione - rinforzo - trattamento ignifugo - impregnazione - rinforzo - trattamento ignifugo (C5) (C3) 3.1.4 Eseguire lo svolgimento generale per le procedure di lavaggio o pulitura 3.1.4 Scegliere i programmi di lavaggio e di pulitura ed effettuare i calcoli I gestori della cura di tessili eseguono le procedure di lavaggio o pulitura tenendo conto dei seguenti aspetti: I gestori della cura di tessili stabiliscono i programmi di lavaggio e di pulitura per i diversi carichi, e calcolano il dosaggio e il giusto apporto d'acqua per i diversi carichi e procedure, sia in ambito di lavanderia artigianale/industriale sia in ambito di lavanderia a secco e ad acqua. - rapporto ottimale dei carichi - selezione del programma, dosaggio e giusto apporto d'acqua secondo il carico specifico - controlli e monitoraggio del ciclo - controllo della qualità - ulteriore procedimento in caso di lacune a livello qualitativo (C5) 3.1.4 Programmare e manovrare gli impianti I gestori della cura di tessili programmano e manovrano i seguenti impianti: - macchine da lavare ad acqua - pulitrici - macchine da lavare a centrifuga - lavacontinua - impianti di dosaggio Controllano i processi. (C5) (C5) 3.1.5 Schizzare lo svolgimento generale e le varie fasi operative di una lavanderia artigianale/industriale (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) I gestori della cura di tessili schizzano lo svolgimento generale e le varie fasi operative di una lavanderia artigianale/industriale. (C2) 3.1.6 Schizzare lo svolgimento generale e le varie fasi operative di una lavanderia a secco e ad acqua (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) I gestori della cura di tessili schizzano lo svolgimento generale e le varie fasi operative di una lavanderia a secco e ad acqua. 18.10.2016 23 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC (C2) 3.1.7 Effettuare i controlli e la manutenzione degli impianti I gestori della cura di tessili effettuano i lavori di manutenzione e i controlli degli impianti, osservando gli standard ecologici e quelli inerenti la sicurezza sul lavoro. (C3) 3.1.7 Spiegare gli impianti I gestori della cura di tessili spiegano la struttura, le funzioni, i metodi per la riparazione dei guasti, le particolarità, le possibilità di utilizzo e l'efficienza delle risorse dei seguenti impianti: - pulitrici - macchine da lavare ad acqua - macchine da lavare a centrifuga - impianti monorotaia di stoccaggio dei sacchi - sistemi d'incentivazione - lavacontinue - impianti di idroestrazione - impianti di dosaggio - caldaie a vapore - compressori ad aria compressa - turbine d’aspirazione - addolcitori per l'acqua - impianti di osmosi - sistemi di recupero dell'acqua - sistemi di recupero del calore - sistemi di recupero della condensa 3.1.7 Effettuare i controlli e la manutenzione degli impianti I gestori della cura di tessili svolgono semplici lavori di manutenzione e controlli sui seguenti impianti: - pulitrici - macchine da lavare ad acqua - macchine da lavare a centrifuga - caldaie a vapore - compressori ad aria compressa - addolcitori per l'acqua - sistemi di recupero della condensa - impianto di idroestrazione - impianti di dosaggio - dispositivi di finitura - sistemi di recupero dell'acqua e sistemi di recupero del calore - sistema di riciclaggio per acqua di contatto (KRA) (C3) (C2) 3.1.8 Risolvere i guasti I gestori della cura di tessili risolvono o fanno risolvere i guasti semplici relativi agli impianti, tenendo conto degli standard in materia di sicurezza sul lavoro. cfr. 3.1.7 Scuola professionale 3.1.8 Riconoscere le situazioni di pericolo e attuare le misure I gestori della cura di tessili individuano le possibili minacce per la salute e ne ponderano le eventuali conseguenze. In particolare, essi: (C3) – applicano le basi dell'organizzazione aziendale della sicurezza sul lavoro e della protezione della salute – svolgono autonomamente un'individuazione dei pericoli e una valutazione dei rischi – svolgono un'analisi d'infortunistica e degli eventi (C5) 3.1.9 Verificare gli impianti prima dell'utilizzo Prima di utilizzare gli impianti, i 18.10.2016 24 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC gestori della cura di tessili ne verificano l'operatività e le principali funzioni di sicurezza. (C3) 3.1.10 Spiegare i mezzi operativi I gestori della cura di tessili spiegano la struttura, le funzioni, le particolarità, le possibilità di utilizzo e l'efficienza delle risorse delle fonti energetiche, degli agenti e delle sostanze chimiche. (C2) 3.1.11 Impiegare altri impianti cfr. 3.1.7 Scuola professionale I gestori della cura di tessili mettono in funzione a regola d'arte i seguenti impianti: - caldaie a vapore o impianti a vapore con alimentazione a distanza - compressori ad aria compressa / turbine d’aspirazione - addolcitori per l'acqua / impianti di osmosi - sistemi di recupero dell'acqua - sistemi di recupero della condensa - sistemi di recupero del calore (C3) Competenza operativa 3.2: lavare i tessili con le procedure e gli impianti adeguati I gestori della cura di tessili lavano i tessili con le procedure, i mezzi operativi, le fonti energetiche e gli impianti adeguati. L'evoluzione tecnologica e il cambiamento delle esigenze dei clienti richiedono costantemente nuove conoscenze e capacità, oltre che la disponibilità all'apprendimento permanente. I gestori della cura di tessili sono aperti alle novità e curano l’apprendimento permanente, in modo da consolidare la loro competitività sul mercato del lavoro e la loro personalità. Si avvalgono delle procedure sostenibili sotto il profilo ecologico ed energetico, e sono capaci di lavorare, autonomamente o all'interno di un team, con successo e in tutta sicurezza. I gestori della cura di tessili sono consapevoli della limitata disponibilità di risorse naturali. Pertanto, fanno un uso parsimonioso delle materie prime, dell'acqua e dell'energia, avvalendosi di tecnologie, strategie e tecniche lavorative che tutelano il risparmio delle risorse. Obiettivi di valutazione dell’azienda Obiettivi di valutazione della scuola professionale Obiettivi di valutazione dei corsi interaziendali 3.2.1 Impiegare e manovrare le macchine da lavare a centrifuga (orientamento Lavanderia cfr. 3.1.1 - 3.1.4 e 3.1.7 e 3.1.10 Scuola professionale cfr. 3.1.4 corso interaziendale 18.10.2016 25 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC artigianale/industriale) I gestori della cura di tessili impiegano le macchine da lavare a centrifuga come segue: - preparare gli appositi macchinari e caricarli in modo professionale - stabilire il programma di lavaggio per il tessile da lavare e programmare le macchine - controllare il procedere del programma di lavaggio e il funzionamento del dosaggio - scaricando la merce lavata, controllare la pulizia, l'odore e le macchie - stabilire la successiva suddivisione (C5) 3.2.2 Impiegare e manovrare le lavacontinue (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) cfr. 3.1.1 - 3.1.4 e 3.1.7 e 3.1.10 Scuola professionale cfr. 3.1.4 corso interaziendale I gestori della cura di tessili manovrano le lavacontinue e i successivi impianti in linea, come spiegato qui di seguito: - azionare le lavacontinue e caricare le partite di merce da lavare - adattare o scegliere il programma di lavaggio - controllare i processi di lavaggio (C5) 3.2.3 Impiegare e manovrare le presse di idroestrazione o le centrifughe (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) cfr. 3.1.1 - 3.1.4 e 3.1.7 e 3.1.10 Scuola professionale I gestori della cura di tessili impiegano la pressa di idroestrazione o la centrifuga eseguendo le seguenti fasi operative: - azionare gli impianti - adattare o scegliere il programma - controllare la presa in consegna della merce lavata dalla lavacontinua alla centrifuga o alla pressa di 18.10.2016 26 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC idroestrazione - verificare il passaggio regolare della merce ai cicli di trattamento successivi (C5) Competenza operativa 3.3: lavare a secco o ad acqua i tessili con le procedure e gli impianti adeguati I gestori della cura di tessili lavano a secco o ad acqua i tessili con le procedure, i mezzi operativi, le fonti energetiche e gli impianti adeguati. L'evoluzione tecnologica e il cambiamento delle esigenze dei clienti richiedono costantemente nuove conoscenze e capacità, oltre che la disponibilità all'apprendimento permanente. I gestori della cura di tessili sono aperti alle novità e curano l’apprendimento permanente, in modo da consolidare la loro competitività sul mercato del lavoro e la loro personalità. Si avvalgono delle procedure più sostenibili sotto il profilo ecologico ed energetico, e sono capaci di lavorare con successo e sotto pressione in modo autonomo o all'interno di un team. I gestori della cura di tessili sono consapevoli della limitata disponibilità di risorse naturali. Pertanto, fanno un uso parsimonioso delle materie prime, dell'acqua e dell'energia, avvalendosi di tecnologie, strategie e tecniche lavorative rispettose del risparmio delle risorse. Obiettivi di valutazione dell’azienda Obiettivi di valutazione della scuola professionale Obiettivi di valutazione dei corsi interaziendali 3.3.1 Impiegare e manovrare le pulitrici (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) cfr. 3.1.1 - 3.1.4 e 3.1.7 e 3.1.10 Scuola professionale cfr. 3.1.4 corso interaziendale cfr. 3.1.1 - 3.1.4 e 3.1.7 e 3.1.10 Scuola professionale cfr. 3.1.4 corso interaziendale I gestori della cura di tessili utilizzano come segue le pulitrici: - preparare per l'uso le pulitrici e caricarle in modo professionale - stabilire il programma di pulitura e programmare le pulitrici - controllano lo svolgimento del programma di pulitura e il dosaggio funzionante - scaricare la pulitrice e controllare la merce - stabilire la successiva suddivisione (C5) 3.3.2 Impiegare e manovrare le macchine da lavare ad acqua (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) I gestori della cura di tessili impiegano come segue le macchine da lavare ad acqua: 18.10.2016 27 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC - preparare per l'uso gli appositi macchinari e caricarli in modo professionale - stabilire il programma per il tessile - controllare i procedere del programma di lavaggio e il funzionamento del dosaggio - scaricando la merce lavata, controllare la pulizia, l'odore e le macchie - stabilire la successiva suddivisione (C5) Competenza operativa 3.4: smacchiare i tessili con le procedure adeguate I gestori della cura di tessili smacchiano i tessili con le procedure, i mezzi operativi, le fonti energetiche e gli impianti adeguati. I gestori della cura di tessili sono consapevoli della limitata disponibilità di risorse naturali. Pertanto, fanno un uso parsimonioso delle materie prime, dell'acqua e dell'energia, avvalendosi di tecnologie, strategie e tecniche lavorative che tutelano il risparmio delle risorse. Essi fanno un uso parsiomonioso delle materie prime e dei materiali, degli apparecchi, degli impianti e delle installazioni. Svolgono i compiti che vengono assegnati loro in modo efficiente, rispettoso dell'ambiente e sicuro. Pertanto, utilizzano con parsimonia le materie prime, l'acqua e l'energia, avvalendosi di tecnologie, strategie e tecniche lavorative che tutelano il risparmio delle risorse. Obiettivi di valutazione dell’azienda Obiettivi di valutazione della scuola professionale Obiettivi di valutazione dei corsi interaziendali 3.4.1 Spiegare gli smacchiatori I gestori della cura di tessili spiegano la struttura, le funzioni, le particolarità, le possibilità di utilizzo dei seguenti smacchiatori: - smacchiatori per macchie di tannino - smacchiatori per macchie di sangue / proteine - smacchiatori per vernici - presmacchiatori - decoloranti (C2) 3.4.2 Spiegare i fattori della smacchiatura Spiegano i fattori da osservare nella smacchiatura: - sensibilità della stoffa - colorazione del tessile - durata d'azione 18.10.2016 28 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC - tipi di tessuto (C2) 3.4.3 Determinare il tipo di smacchiatura per i tessili 3.4.3 Proporre metodi di smacchiatura I gestori della cura di tessili determinano, a seconda del tipo di macchie, se è necessario un trattamento particolare e se è ecologicamente sostenibile. I gestori della cura di tessili propongono per i diversi tipi di macchia vari metodi per una smacchiatura a regola d'arte. (C5) (C5) 3.4.4 Eseguire la smacchiatura dei tessili (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) Se necessario, i gestori della cura di tessili trattano i tessili eseguendo le seguenti fasi operative: - determinare il metodo di trattamento in base al tipo di sporco e ai requisiti tessili - impiegare a regola d'arte i seguenti smacchiatori, osservando la durata d'azione ottimale del tessile: - smacchiatori per macchie di tannino - smacchiatori per macchie di sangue / proteine - smacchiatori per vernici - presmacchiatori - acqua 3.4.4 Spiegare i metodi di smacchiatura I gestori della cura di tessili spiegano i metodi di smacchiatura più adatti per rimuovere diversi tipi di sporco, Tengono conto dei punti seguenti: - simboli per il lavaggio - proprietà delle fibre e dei tessili - materiali nei tessili - rischi e conseguenze - danni già presenti - applicazioni - rivestimenti - procedure - prodotti smacchianti e mezzi ausiliari (C2) Impiegano i metodi di trattamento in modo efficiente, sicuro, parsimonioso ed ecologico. 3.4.4 Eseguire la smacchiatura dei tessili Se necessario, i gestori della cura di tessili trattano i tessili eseguendo le seguenti fasi operative: - determinare il metodo di trattamento in base al tipo di sporco e ai requisiti tessili - se necessario, scegliere il programma di decolorazione e smacchiatura - se necessario, impiegare a regola d'arte i seguenti smacchiatori, osservando la durata d'azione ottimale del tessile: - smacchiatori per macchie di tannino - smacchiatori per macchie di sangue / proteine - smacchiatori per vernici - presmacchiatore - acqua - decoloranti (C5) (C5) 3.4.5 Svolgere la decolorazione e la smacchiatura dei tessili (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) cfr. 3.4.4 Scuola professionale Se necessario, i gestori della cura di tessili sottopongono i tessili a un programma di smacchiatura o decolorazione a regola d'arte. Impiegano i metodi di 18.10.2016 29 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC trattamento in modo efficiente, sicuro, parsimonioso ed ecologico. (C5) 18.10.2016 30 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Campo di competenze operative 4: rifinitura dei tessili I gestori della cura di tessili rifiniscono i tessili, li preparano e organizzano la logistica. Competenza operativa 4.1: rifinire i tessili con le procedure e gli impianti adeguati I gestori della cura di tessili lavano i tessili con le procedure, i mezzi operativi, le fonti energetiche e gli impianti adeguati. Il successo di un esercizio dipende in buona parte anche dal modo in cui i prodotti e servizi sono presentati al cliente. I gestori della cura di tessili conoscono a fondo le tecniche e i mezzi di presentazione e li impiegano in modo adeguato alla situazione. Per eseguire le mansioni professionali richieste, i gestori della cura di tessili impiegano i metodi, gli impianti, le installazioni tecniche e i mezzi ausiliari adeguati. Tali strumenti permettono loro di mantenere l'ordine, fissare le priorità, organizzare le procedure in modo sistematico e razionale, garantire la sicurezza sul lavoro, rispettare le norme igieniche. I gestori della cura di tessili pianificano le fasi di lavoro, lavorano in modo mirato ed efficiente, valutano le fasi di lavoro in modo sistematico. Obiettivi di valutazione dell’azienda Obiettivi di valutazione della scuola professionale Obiettivi di valutazione dei corsi interaziendali 4.1.1 Spiegare gli impianti I gestori della cura di tessili spiegano la struttura, le funzioni, le particolarità, i metodi per la riparazione dei guasti, le possibilità di utilizzo e l'efficienza delle risorse dei seguenti impianti: - asciugatrice - mangano / linea di stiratura di materiale piano - piegatrice automatica - tunnel di stiro - presse - manichini da stiro - assi da stiro - ferri da stiro (C2) 4.1.2 Impiegare e manovrare l’asciugatrice (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) cfr. 4.1.1 Scuola professionale I gestori della cura di tessili utilizzano l’asciugatrice eseguendo le seguenti fasi operative: - azionare gli impianti - adattare o scegliere il programma - caricare l’asciugatrice manualmente, oppure verificare se il caricamento automatico dalla lavacontinua all’asciugatrice avviene regolarmente 18.10.2016 31 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC - controllare il programma di asciugatura - terminato il programma, scaricare in modo adeguato la merce lavata nell'apposito contenitore di trasporto - controllare lo stato di raffreddamento, l'umidità rimanente, il risultato della lisciatura ed eventuali sgualciture della merce lavata (C5) 4.1.3 Impiegare e manovrare il tunnel di stiro (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) cfr. 4.1.1 Scuola professionale I gestori della cura di tessili utilizzano i tunnel di stiro eseguendo le seguenti fasi operative: - azionare gli impianti - preparare i tessili per il tunnel di stiro - adattare o scegliere il programma - impostare il programma di finitura e programmare (velocità di esecuzione e temperatura) - controllare il procedere del programma e l'uscita regolare dei tessili lavati (controllo al tatto, verifica dell’umidità restante, il risultato della lisciatura, delle sgualciture e della forma) (C5) 4.1.4 Manovrare il mangano e la linea di stiratura di materiale piano (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) cfr. 4.1.1 Scuola professionale I gestori della cura di tessili sanno manovrare il mangano e la linea di stiratura di materiale piano eseguendo le seguenti fasi operative: - azionare gli impianti - preparare i tessili, avviare il programma del mangano e controllare lo svolgimento - impostare o adeguare i programmi per l’introduttore e la piegatrice - ritirare dal mangano i tessuti 18.10.2016 32 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC stirati e controllare la qualità - controllare il risultato della piegatura e caricare i tessili stirati nel ciclo di trattamento successivo. (C5) 4.1.5 Utilizzare le piegatrici automatiche (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) cfr. 4.1.1 Scuola professionale I gestori della cura di tessili utilizzano le piegatrici automatiche eseguendo le seguenti fasi operative: - azionare gli impianti - preparare i tessili - adeguare, impostare e avviare il relativo programma di piegatura - caricare i tessili secondo le caratteristiche della macchina (introduzione automatica o manuale) - controllare il risultato, se necessario, ripetere l’operazione - caricare i tessili nel ciclo di trattamento successivo (C5) 4.1.6 Impiegare e manovrare le presse cfr. 4.1.1 Scuola professionale I gestori della cura di tessili utilizzano le presse a regola d'arte eseguendo le seguenti fasi operative: - azionare gli impianti - preparare e mettere i tessili sotto la pressa - controllare il risultato della pressatura, valutando il risultato della lisciatura e la presenza di eventuali sgualciture, poi caricare i tessili nel ciclo di trattamento successivo (C5) 4.1.7 Impiegare e manovrare i finitori di forma cfr. 4.1.1 Scuola professionale I gestori della cura di tessili utilizzano i finitori di forma a regola d'arte eseguendo le seguenti fasi operative: 18.10.2016 33 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC - azionare gli impianti - preparare i tessili e avviare il finitore di forma - controllare il risultato della finitura e caricare i tessili nel ciclo di trattamento successivo (C4) 4.1.8 Impiegare e manovrare l’asciugatrice (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) cfr. 4.1.1 Scuola professionale I gestori della cura di tessili utilizzano l’asciugatrice eseguendo le seguenti fasi operative: - azionare gli impianti - adattare o scegliere il programma - caricare e avviare l’asciugatrice - controllare il programma di asciugatura - controllare lo stato di raffreddamento, l'umidità restante, il risultato della lisciatura e le sgualciture della merce lavata (C5) 4.1.9 Impiegare e manovrare gli assi da stiro (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) cfr. 4.1.1 Scuola professionale I gestori della cura di tessili utilizzano gli assi da stiro a regola d'arte eseguendo le seguenti fasi operative: - azionare gli impianti - preparare i tessili - impostare la temperatura del ferro da stiro tenendo conto del tipo di stoffa - controllare il risultato della stiratura e caricare i tessili nel ciclo di trattamento successivo (C4) 4.1.10 Impiegare e manovrare il manichino stiracamicie (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) I gestori della cura di tessili utilizzano i manichini da stiro a regola d'arte eseguendo le 18.10.2016 34 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC seguenti fasi operative: - azionare gli impianti - preparare i tessili e avviare il manichino stiracamicie - controllare il risultato della finitura e caricare i tessili nel ciclo di trattamento successivo (C4) Competenza operativa 4.2: eseguire il controllo della qualità in base alle disposizioni aziendali I gestori della cura di tessili eseguono i controlli della qualità in base alle disposizioni aziendali. Per controllare la qualità impiegano i metodi, gli impianti, le installazioni tecniche e i mezzi ausiliari adeguati. Tali strumenti permettono loro di mantenere l'ordine, fissare le priorità, organizzare le procedure in modo sistematico e razionale, garantire la sicurezza sul lavoro e rispettare le norme igieniche. I gestori della cura di tessili pianificano le fasi di lavoro, lavorano in modo mirato ed efficiente, valutano le fasi di lavoro in modo sistematico. Vedono i processi operativi tenendo conto dei nessi esistenti. Considerano tutte le fasi di lavoro, a monte e a valle, e sono consapevoli delle ripercussioni che il loro lavoro ha sui prodotti, sui collaboratori e sul successo aziendale, in particolare curano anche la presentazione dei prodotti e dei servizi. Obiettivi di valutazione dell’azienda Obiettivi di valutazione della scuola professionale 4.2.1 Eseguire il controllo della qualità nel corso del processo (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) 4.2.1 Descrivere il controllo della qualità nel corso del processo I gestori della cura di tessili eseguono il controllo e il miglioramento della qualità eseguendo le seguenti fasi operative: Obiettivi di valutazione dei corsi interaziendali I gestori della cura di tessili descrivono gli obiettivi, le procedure e le misure per il controllo e il miglioramento della qualità nel corso del processo. (C2) - valutare la qualità dei tessili a tutti i livelli del processo - determinare errori e danni e chiarire le relative cause - individuare i rilavaggi interni e separarli come opportuno - eseguire i trattamenti successivi, valutarne i risultati e definire i passi successive (C6) 4.2.2 Riconoscere gli errori ricorrenti e adottare le misure necessarie (orientamento Lavanderia artigianale/industriale) I gestori della cura di tessili riconoscono, in base ai resi, gli errori ricorrenti e i problemi 18.10.2016 4.2.2 Spiegare gli errori ricorrenti I gestori della cura di tessili spiegano le caratteristiche, le cause e le conseguenze degli errori ricorrenti nel processo di produzione. 35 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC relativi al processo di produzione. Discutono insieme al loro responsabile le lacune qualitative, gli errori ricorrenti e le possibili misure da adottare. Inoltre, propongono soluzioni per risolvere i tipici errori ricorrenti. (C2) Risolvono o fanno risolvere gli errori ricorrenti. (C5) 4.2.3 Eseguire il controllo della qualità (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) I gestori della cura di tessili eseguono il controllo finale in base ai seguenti criteri: - qualità della stiratura / aspetto - macchie - danni - odore 4.2.3 Spiegare i contenuti del controllo della qualità I gestori della cura di tessili spiegano i contenuti del controllo finale in base ai seguenti criteri: - qualità della stiratura / aspetto - macchie - danni - odore (C2) (C4) 4.2.4 Colmare le lacune qualitative (orientamento Lavanderia a secco e ad acqua) I gestori della cura di tessili colmano le lacune qualitative che possono essere risolte autonomamente. Provvedono a documentare in modo trasparente e comprensibile le lacune qualitative o i danni non risolvibili autonomamente, motivandone le ragioni e informando in merito il loro responsabile. (C5) 18.10.2016 36 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Approvazione ed entrata in vigore Il presente piano di formazione entra in vigore il 01.01.2017. Berna, 18 ottobre 2016 Associazione svizzera degli specialisti per il trattamento dei tessili Il presidente Il direttore Eric Oswald Jürg Depierraz Il presente piano di formazione viene approvato dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) ai sensi dell’articolo 9 capoverso 1 dell’ordinanza del 18 ottobre 2016 sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Berna, 18 ottobre 2016 Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione Jean-Pascal Lüthi Capodivisione Formazione professionale di base e maturità 18.10.2016 37 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Allegato 1: Elenco degli strumenti per promuovere la qualità della formazione professionale di base Documento Fonte di riferimento Ordinanza della SEFRI sulla formazione professionale di base Gestrice/Gestore della cura di tessili con AFC Versione elettronica Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (www.sbfi.admin.ch/bvz/berufe) Versione cartacea Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (www.bundespublikationen.admin.ch ) Piano di formazione relativo all’ordinanza della SEFRI sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili con AFC Associazione svizzera degli specialisti per il trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT) www.textilpflege.ch Disposizioni esecutive per la procedura di qualificazione con esame finale, incluso allegato (griglia di valutazione ed eventuale documentazione delle prestazioni nei corsi interaziendali e/o nella formazione professionale pratica) Associazione svizzera degli specialisti per il trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT) Documentazione dell’apprendimento Associazione svizzera degli specialisti per il trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT) Rapporto di formazione Modello SDBB | CSFO www.oda.berufsbildung.ch Programma di formazione per le aziende di tirocinio Associazione svizzera degli specialisti per il trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT) www.textilpflege.ch Dotazione minima dell’azienda di tirocinio Associazione svizzera degli specialisti per il trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT) www.textilpflege.ch Programma di formazione per i corsi interaziendali Associazione svizzera degli specialisti per il trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT) www.textilpflege.ch Regolamento dei corsi interaziendali Associazione svizzera degli specialisti per il trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT) www.textilpflege.ch Programma d’insegnamento per le scuole professionali Associazione svizzera degli specialisti per il trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT) www.textilpflege.ch Regolamento della Commissione per lo sviluppo professionale e la qualità Associazione svizzera degli specialisti per il trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT) www.textilpflege.ch Lista delle professioni affini Associazione svizzera degli specialisti per il trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT) www.textilpflege.ch 18.10.2016 38 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC _____________________________________________________________________________________________________ Allegato 2: Misure di accompagnamento riguardanti la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute L’articolo 4 capoverso 1 dell’ordinanza del 28 settembre 2007 sulla protezione dei giovani lavoratori (OLL 5; RS 822.115) proibisce in generale lo svolgimento di lavori pericolosi da parte dei giovani. Per lavori pericolosi si intendono tutti i lavori che per la loro natura o per le condizioni nelle quali vengono eseguiti possono pregiudicare la salute, l’educazione, la formazione e la sicurezza dei giovani come anche il loro sviluppo psicofisico. In deroga all’articolo 4 capoverso 1 OLL 5 le persone in formazione a partire dai 15 anni possono essere impiegate in conformità con il loro stato di formazione per i lavori pericolosi definiti nell’articolo 7 capoverso 3 dell’ordinanza in materia di formazione Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC e nell’allegato I della Direttiva CFSL 6508, purché l’azienda di tirocinio osservi le seguenti misure di accompagnamento. Deroghe al divieto di svolgere lavori pericolosi 3a 4b 5a 6a 6b 7a 8a 8c 10a Lavori che superano le capacità fisiche dei giovani a) Lavori che superano obiettivamente le capacità fisiche dei giovani. Movimentazione manuale di pesi, posizioni e movimenti del corpo sfavorevoli: 1) movimentazione manuale di grossi pesi o di pesi da spostare spesso; 2) movimenti ripetitivi sotto sforzo; 3) lavori di lunga durata o ripetitivi in posizione piegata, inclinata o ruotata; 4) lavori di lunga durata o ripetitivi eseguiti all’altezza della spalla o oltre; Lavori con effetti fisici pericolosi per la salute Lavori con agenti caldi o freddi che presentano un elevato rischio di infortunio o malattia professionale, tra cui pericoli termici legati a fluidi, vapore, gas liquefatto a bassa temperatura (ad. es. azoto liquido). Lavori che comportano un notevole pericolo d’incendio o di esplosione Lavori che comportano un notevole pericolo d’incendio o di esplosione. Lavori con prodotti chimici pericolosi per la salute Lavori che espongono i giovani ad agenti chimici pericolosi per la salute contrassegnati con una delle seguenti frasi R secondo l’OPChim3: 4. può provocare il cancro (designazione «K» secondo la lista «Valori limite d’esposizione sui posti di lavoro»; R40 / H351, R45 / H350), nonché altre sostanze e preparati classificati come tossici, sensibilizzanti, cancerogeni, mutageni, tossici per la riproduzione o dannosi per l’embrione e il feto con specifiche frasi R o frasi H e/o contrassegnati secondo la nuova o la vecchia designazione con i seguenti simboli che indicano pericoli per la salute (pittogrammi): Lavori con prodotti chimici pericolosi per la salute Lavori che comportano un notevole pericolo d’intossicazione. Lavori con agenti biologici pericolosi per la salute Cernita di materiale vecchio, come carte e cartoni, e di biancheria sporca e non disinfettata, di crini, di setole e di pelli. Lavori con attrezzi/strumenti pericolosi o con animali a) Lavori che si effettuano con strumenti che presentano rischi di incidenti, che presumibilmente i giovani, per mancanza di sicurezza o per scarsa esperienza o formazione, non possono individuare o prevenire: 1. macchine, equipaggiamenti o attrezzi; 2. installazioni e apparecchi tecnici secondo l’articolo 49 capoverso 2 OPI5: - impianti di produzione automatici o a comando centrale, come gruppi di fabbricazione e catene d’imballaggio o di riempimento; - sistemi di trasporto combinati, comprendenti in particolare trasportatori a nastro o a catena, elevatori a tazze, trasportatori sospesi o a rulli, dispositivi di rotazione, convogliamento o rovesciamento, montacarichi speciali, piattaforme di sollevamento o gru impilatrici; - attrezzature a pressione. Lavori con attrezzi/strumenti pericolosi o con animali Lavori con macchine o sistemi in condizioni di servizio particolari / lavori di manutenzione con alto rischio di infortunio o di malattia professionale. Lavori che si effettuano in luoghi inusuali a) Lavori con rischio di caduta: 1. lavori su postazioni di lavoro rialzate (scale, rampe, piattaforme elevatrici) e vie di passaggio; 2. lavori in ambienti con aperture nel pavimento. 18.10.2016 39 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Lavori pericolosi Pericoli Contenuti formativi delle misure di accompagnamento (basi per la prevenzione) Deroga Ingresso merci / spedizione, magazzino Smistare biancheria sporca Scivolare Cadere Rischio di schiacciamento / intrappolamento Rischio di infezioni a causa di microorganismi, virus o agenti biologici Rischio di tagliarsi/pungersi con oggetti taglienti o di spruzzi Misure di accompagnamento attuate dagli specialisti2 in azienda Formazione/corsi per le persone in formazione Formazione in azienda Supporto CI Istruzione delle persone in Sorveglianza delle formazione persone in formazione Supporto SP Costante 10a CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini (6232)“ 1°anno Dimostrazione e applicazione pratica 1°anno 7a CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini (6232)“ 1°anno Dimostrazione e applicazione pratica 1°anno Periodic a Assente Instruzione e controllo Pulizia/desinfezione della mano SUVA Bollettino d'informazione 2869/31 (Prevenzione delle malattie infettive trasmesse per via ematica fuori dell'ambito sanitario (Medicina del lavoro) Indossare guanti Controllare tasche SUVA Lista di controllo: Protezione della pelle sul posto di lavoro (67035) Sistemi di etichettatura Bruciature, intrappolamento dita, pungersi con aghi o cucitrici 8a CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini (6232)“ 1°anno CI 1 Dimostrazione e applicazione pratica 1°anno fino alla formazio ne Caricare e scaricare macchinari (pulitrice, macchina per lavaggio e centrifuga, essiccatoio a tamburo e centrifuga) Lavoro dinamico unilaterale CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini (6232)“ CI 1 Dimostrazione e applicazione pratica 1°anno Parti in movimento 3a 8a 10a 1°anno Utilizzare lavatrice/pulitrice Parti macchina in movimento 1°anno Contatto con agenti pericolosi CI 1 e CI 3 Dimostrazione e applicazione pratica 1°anno 2°anno Contatto con fluidi caldi Rischio di schiacciamento e intrappolamento Punti di intrappolamento e di taglio Dimostrazione e 1°anno Impianti di trasporto interni 2 CFSL: Movimentazione manuale di carichi (6245) 8a SUVA Lista di controllo: Pericoli di natura meccanica (67113) CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini (6232)“ 8a CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel 1°anno È considerato specialista il titolare di un attestato federale di capacità, di un certificato federale di formazione pratica o di una qualifica equivalente nel campo della persona in formazione. 18.10.2016 40 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini (6232)“ Smacchiatura/decolorazione Contatto con agenti pericolosi/sostanze chimiche: Corrosione Vapori Rischio di incendio 5a, 6 CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio a e 6b senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini (6232)“ applicazione pratica 1°anno 1°anno CHLegge sulle sostan ze chimic he e verific a STF al 2°ann o SUVA Lista di controllo: Manipolazione di solventi (67013) Lavoro dinamico unilaterale CI1 e CI 3 SUVA Lista di controllo: Acidi e liscive (67084) SUVA Lista di controllo: Dispositivi di protezione individuale (DPI) (67091) SUVA-Lista di controllo: Rischi di esplosione (Documento sulla protezione contro le esplosioni per le PMI) (67132) SUVA-IS: Impianti di pulitura nei quali vengono riscaldati o spruzzati liquidi infiammabili (66066) Dimostrazione e applicazione pratica 1°anno 2°anno 3°anno Istruzione dell’assistente sulla manipolazione degli agenti pericolosi Indossare occhiali protettivi e guanti nella manipolazione di agenti pericolosi Istruzione dell’assistente sulla possibilità di spostamento dei dispositivi di finitura e la disposizione ottimale dei carrelli della biancheria per il prelievo parziale SUVA Lista di controllo: Aria compressa (67054) SUVA 67132 SUVA 66066 Dosaggio di detergenti/solventi, disinfettanti Contatto con sostanze pericolose Rischio di incendio ed esplosione 6a CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini (6232)“ 2.DF 2°anno SUVA Lista di controllo: Acidi e liscive (67084) Indossare occhiali protettivi e guanti nella manipolazione di agenti pericolosi SUVA Lista di controllo: Elettricità statica. Rischi di esplosione dovuti alla manipolazione di liquidi infiammabili (67083) 18.10.2016 Stiratura, vapore caldo Lavoro dinamico unilaterale Parti in movimento Punti di intrappolamento e schiacciamento Bruciature Rischio di caduta Rischio di scosse elettriche (ferro da stiro) Temperatura ambiente, rapporti d’aria 3a 4b 8a SUVA Lista di controllo: Pericoli di natura meccanica (67113) CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini (6232)“ SUVA Lista di controllo: Seduti o in piedi? L'architettura ergonomica dei posti di lavoro. Informazioni per specialisti e non (44075) 2°anno Istruzione dell’assistente sulla manipolazione degli agenti pericolosi SUVA Lista di controllo: Manipolazione di solventi (67013) Dispositivi di finitura Dimostrazione e applicazione pratica 1°anno CI 1 Dimostrazione e applicazione pratica 1°anno Istruzione dell’assistente sulla possibilità di spostamento dei dispositivi di finitura e la disposizione ottimale dei carrelli della biancheria per il prelievo parziale Prevedere il cambio periodico della postazione 41 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Ergonomia nel posto di lavoro Piegatura manuale di prodotti tessili Lavoro dinamico unilaterale 3a SUVA Lista di controllo: Seduti o in piedi? L'architettura ergonomica dei posti di lavoro. Informazioni per specialisti e non (44075) 1°anno Istruzione dell’assistente sulla possibilità di spostamento della superficie di lavoro 1°anno Imballatrici Parti della macchina in movimento 8a 1°anno Contatto con fluidi caldi CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini (6232) Dimostrazione e applicazione pratica 1°anno Fino alla formazio ne Rischio di inciampare Dimostrazione e applicazione pratica 1°anno Vapori SUVA Lista di controllo: Dispositivi di protezione individuale (DPI) (67091) 1°anno Rischio di incendio 3a 5a 6a Rischio di esplosione Contatto con sostanze pericolose Carichi pesanti Prelevare rifornimento dal magazzino e travasare agenti per la smacchiatura di lavoro 1°anno SUVA: Lista di controllo: Manipolazione di solventi (67013) Istruzione dell’assistente sulla manipolazione degli agenti pericolosi SUVA Lista di controllo: Acidi e liscive (67084) Indossare occhiali protettivi e guanti nella manipolazione di agenti pericolosi Immagazzinare agenti chimici Rischio di inciampare Rischio di incendio Rischio di esplosione Contatto con sostanze pericolose Carichi pesanti 5a 10a 3a Osservare i divieti di immagazzinamento con altri agenti (specifiche produttore e direttive legali) 2°anno SUVA Lista di controllo: Dispositivi di protezione individuale (DPI) (67091) Dimostrazione e applicazione pratica 2°anno Istruzione dell’assistente sulla manipolazione di agenti pericolosi SUVA Lista di controllo: Acidi e liscive (67084) Indossare occhiali protettivi e guanti nella manipolazione di agenti pericolosi SUVA Lista di controllo: Aria compressa (67054) Sistemi di installazione (aria compressa, vapore, corrente) Contratto con fluidi caldi Parti conduttrici di corrente Risolvere problemi semplici Parti della macchina in movimento Caduta dalla scala durante i lavori ecc. Contatto della pelle e degli occhi con olio idraulico (caldo) in caso di guasti SUVA Lista di controllo: L'elettricità in tutta sicurezza (44087) Pericolo di scosse elettriche SUVA Lista di controllo: Pericoli di natura meccanica (67113) 18.10.2016 8a 1°anno CI 1 1°anno SUVA Lista di controllo: L'elettricità in tutta sicurezza (44087) 10a 6a 8c SUVA Lista di controllo: Pianificare e controllare la manutenzione. La premessa per lavorare con efficienza e in piena sicurezza (66121) 3. DF Dimostrazione e applicazione pratica 2°anno 42 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Lavori di manutenzioni e mantenimento periodici Caduta sulle parti durante la manutenzione degli impianti Parti della macchina in movimento CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini (6232)“ Caduta dalla scala durante i lavori ecc. SUVA Bollettino 88813 Contatto con sostanze pericolose Lesioni in caso di avviamento accidentale 10a 6a 2°anno Dimostrazione e applicazione pratica 2°anno 2°anno Dimostrazione e applicazione pratica 2°anno SUVA Lista di controllo: Pianificare e controllare la manutenzione. La premessa per lavorare con efficienza e in piena sicurezza (66121) SUVA: Lista di controllo: Manipolazione di solventi (67013) SUVA Lista di controllo: Dispositivi di protezione individuale (DPI) (67091) Controllo durezza dell’acqua e del valore del pH Contatto con fluidi caldi (titolazione, agenti chimici) 8a 4b CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini (6232)“ Legenda: CI: corsi interaziendali; SP: scuola professionale; [DF: dopo la formazione; OP: opuscolo; LC: lista di controllo; PG: pieghevole; NI: nota informativa; MD: materiale didattico; PM: promemoria; DPI: dispositivi di protezione individuale] 18.10.2016 43 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC _____________________________________________________________________________________________________ Glossario (* vedi Lessico della formazione professionale, 3 a edizione rivista e aggiornata 2013, CSFO, Berna, www.less.formazioneprof.ch) Azienda di tirocinio* Nel sistema duale della formazione professionale, l’azienda di tirocinio è un’azienda di produzione o di servizi in cui avviene la formazione pratica professionale. A tale scopo le aziende devono disporre di un’autorizzazione a formare rilasciata dall’autorità cantonale competente. Campo di qualificazione* Nell’ordinanza sulla formazione professionale di base si distinguono tre campi di qualificazione: lavoro pratico, conoscenze professionali e cultura generale. Lavoro pratico: esistono due tipi di lavoro pratico: il lavoro pratico individuale (LPI) e il lavoro pratico prestabilito (LPP). Conoscenze professionali: l’esame delle conoscenze professionali è la parte teorica/scolastica dell’esame finale. La persona in formazione deve presentarsi a un esame scritto o a un esame scritto e orale. In casi motivati l’insegnamento e l’esame della cultura generale possono essere integrati nelle conoscenze professionali. Cultura generale: questo campo di qualificazione è composto dalla nota scolastica di cultura generale, dal lavoro d’approfondimento e dall’esame finale per la formazione professionale di base triennale e quadriennale. Se l’insegnamento della cultura generale avviene in modo integrato, viene valutato congiuntamente alle conoscenze professionali. Campo di competenze operative I comportamenti professionali, ovvero quelle attività che richiedono competenze simili o che appartengono a un processo lavorativo simile, vengono raggruppati in campi di competenze operative. Commissione per lo sviluppo professionale e la qualità (Commissione SP&Q) Ogni ordinanza sulla formazione professionale di base definisce nella sezione 10 una Commissione svizzera per lo sviluppo professionale e la qualità per la rispettiva professione o il rispettivo campo professionale. La Commissione svizzera per lo sviluppo professionale e la qualità è un organo strategico composto dai partner con funzione di vigilanza, nonché un organismo orientato verso il futuro teso a garantire la qualità ai sensi dell’articolo 8 LFPr. Competenza operativa La competenza operativa si esplica nella capacità di riuscire a gestire una situazione professionale concreta. Per farlo un professionista competente applica autonomamente una combinazione specifica di conoscenze, abilità e comportamenti. Durante la formazione le persone in formazione acquisiscono la necessaria competenza professionale, metodologica, sociale e personale relativa a ogni competenza operativa. Corso interaziendale (CI)* I corsi interaziendali servono a trasmettere e a fare acquisire capacità pratiche fondamentali. Essi completano la pratica professionale e la formazione scolastica. Documentazione dell’apprendimento* La documentazione dell’apprendimento è uno strumento che promuove la qualità della formazione professionale pratica. La persona in formazione aggiorna autonomamente la propria documentazione menzionando i principali lavori e le competenze operative da acquisire. Grazie alla documentazione, il formatore può vedere i progressi nella formazione e l’impegno personale dimostrato dalla persona in formazione. Insegnamento delle conoscenze professionali Con l’insegnamento delle conoscenze professionali nella scuola professionale la persona in formazione acquisisce alcune qualifiche specifiche. Obiettivi ed esigenze sono stabiliti nel piano di formazione. Le 6 note semestrali relative all’insegnamento professionale confluiscono, sotto forma di nota relativa all’insegnamento professionale o di nota dei luoghi di formazione, nel calcolo della nota complessiva della procedura di qualificazione. Lavoro pratico individuale (LPI) Il LPI è una delle due opzioni di verifica delle competenze acquisite nel campo di qualificazione «lavoro pratico». L’esame si svolge nell’azienda di tirocinio sulla base di un mandato aziendale. Il LPI è disciplinato per ogni professione dalle «Disposizioni esecutive per la procedura di qualificazione con esame finale». Lavoro pratico prestabilito (LPP)* Il lavoro pratico prestabilito è l’alternativa al lavoro pratico individuale e viene controllato dai periti d’esame durante tutto lo svolgimento del lavoro. Per tutte le persone in formazione valgono le opzioni d’esame e la durata d’esame 18.10.2016 44 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC prevista dal piano di formazione. Luoghi di formazione* Il punto di forza della formazione professionale duale sta nella sua stretta relazione con il mondo del lavoro, che si riflette nei tre luoghi di formazione che impartiscono la formazione professionale di base: l’azienda di tirocinio, la scuola professionale e i corsi interaziendali. Obiettivi di valutazione Gli obiettivi di valutazione concretizzano la competenza operativa e tengono conto delle esigenze attuali legate agli sviluppi economici e sociali. Gli obiettivi di valutazione sono armonizzati tra loro per favorire la cooperazione tra i luoghi di formazione. Solitamente aziende di tirocinio, scuole professionali e corsi interaziendali hanno obiettivi diversi, la cui formulazione può però essere identica, ad esempio per quanto concerne la sicurezza sul lavoro, la protezione della salute o le attività manuali. Obiettivi ed esigenze della formazione professionale di base Gli obiettivi e le esigenze della formazione professionale di base sono stabiliti nell’ofor e nel piano di formazione. All’interno di quest’ultimo sono articolati in campi di competenze operative, competenze operative e obiettivi di valutazione per i tre luoghi di formazione (azienda di tirocinio, scuola professionale e corsi interaziendali). Ordinanza della SEFRI sulla formazione professionale di base (ordinanza in materia di formazione; ofor) Ogni ofor disciplina nel dettaglio i seguenti aspetti: contenuto e durata della formazione professionale di base, obiettivi ed esigenze della formazione professionale pratica e della formazione scolastica, ampiezza dei contenuti della formazione e loro ripartizione tra i luoghi di formazione, procedure di qualificazione, attestazioni e titoli. Normalmente, l’oml chiede alla SEFRI di emanare un’ofor e la redige congiuntamente con i Cantoni e la Confederazione. L’entrata in vigore di un’ofor è stabilita d’intesa fra i partner, mentre l’emanazione spetta alla SEFRI Organizzazione del mondo del lavoro (oml)* L’espressione collettiva «organizzazioni del mondo del lavoro» può indicare le parti sociali, le associazioni professionali e le altre organizzazioni competenti, nonché gli operatori della formazione professionale. L’oml competente per una data professione definisce i contenuti della formazione, organizza la formazione professionale di base e istituisce l’organo responsabile dei corsi interaziendali. Partenariato* La formazione professionale è compito comune di Confederazione, Cantoni e organizzazioni del mondo del lavoro. I tre partner uniscono i loro sforzi per garantire una formazione professionale di qualità e un numero sufficiente di posti di tirocinio. Persona in formazione* È considerata persona in formazione chi ha concluso le scuole dell’obbligo e ha stipulato un contratto di tirocinio per apprendere una professione secondo le disposizioni dell’ordinanza sulla formazione professionale di base. Piano di formazione Il piano di formazione integra l’ordinanza sulla formazione professionale di base e contiene, oltre ai fondamenti pedagogico-professionali, il profilo di qualificazione, le competenze operative raggruppate nei relativi campi e gli obiettivi di valutazione suddivisi per luogo di formazione. Il contenuto del piano di formazione è di responsabilità dell’oml nazionale. Il piano di formazione viene emanato dall’oml e approvato dalla SEFRI. Procedura di qualificazione (PQ)* L’espressione «procedura di qualificazione» è utilizzata per designare tutte le procedure che permettono di stabilire se una persona possiede le competenze definite nella rispettiva ordinanza sulla formazione professionale di base. Profilo di qualificazione Il profilo di qualificazione descrive le competenze operative che una persona in formazione deve possedere alla fine della formazione. Il profilo di qualificazione viene redatto in base al profilo delle attività e funge da base per l’elaborazione del piano di formazione. Quadro europeo delle qualifiche (QEQ) Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (QEQ) punta a rendere comparabili a livello europeo le qualifiche e le competenze professionali. Al fine di mettere in relazione le diverse qualifiche nazionali con il QEQ e di confrontarle con quelle di altri Stati europei, ogni Paese sviluppa un proprio Quadro nazionale delle qualifiche (QNQ). Quadro nazionale per la formazione professionale (QNQ formazione professionale) 18.10.2016 45 Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC Scopo del Quadro nazionale delle qualifiche è garantire la trasparenza e la comparabilità dei titoli della formazione professionale a livello nazionale e internazionale e promuovere in questo modo la mobilità sul mercato del lavoro. Il Quadro delle qualifiche prevede otto livelli, ognuno dei quali include le tre categorie di valutazione «conoscenze», «abilità» e «competenze». Ogni titolo della formazione professionale di base è accompagnato da un supplemento standard al certificato. Rapporto di formazione* Con il rapporto di formazione si documenta la verifica periodica dell’apprendimento svolto in azienda. Il rapporto viene compilato durante un colloquio che avviene tra formatore e persona in formazione. Responsabili della formazione professionale* Con il termine «responsabili della formazione professionale» si intendono tutti gli specialisti che durante la formazione professionale di base impartiscono alle persone in formazione una parte della formazione pratica o scolastica: formatori attivi nelle aziende di tirocinio, formatori attivi nei corsi interaziendali, docenti della formazione scolastica, periti d’esame. Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) In collaborazione con i partner (Cantoni e oml), la SEFRI ha il compito di assicurare la qualità e il costante sviluppo dell’intero sistema della formazione professionale. La SEFRI inoltre provvede alla comparabilità e alla trasparenza delle offerte formative in tutta la Svizzera. 18.10.2016 46