Piano di formazione Gestrice della cura di tessili/Gestore della cura

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Piano di formazione Gestrice della cura di tessili/Gestore della cura
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
Piano di formazione
relativo all’ordinanza della SEFRI sulla formazione professionale di base di
Gestrice della cura di tessili/Gestore della cura di
tessili
con attestato federale di capacità (AFC)
del
18 ottobre 2016
N. professione 80607
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
Indice
1.
Introduzione
2.
Fondamenti pedagogico-professionali
2.1
2.2
2.3
2.4
3.
Profilo di qualificazione
I.
II.
III.
4.
Introduzione sull’orientamento alle competenze operative
Descrizione delle quattro dimensioni delle competenze operative
Livelli tassonomici degli obiettivi di valutazione
Collaborazione tra i luoghi di formazione
Profilo professionale
Tabella delle competenze operative
Livello richiesto per la professione
Campi di competenze operative, competenze operative e obiettivi di valutazione suddivisi per
luogo di formazione
1.
2.
3.
4.
Campo di competenze operative Elaborazione degli ordini dei clienti
Campo di competenze operative Preparazione dei carichi
Campo di competenze operative Trattamento dei tessili
Campo di competenze operative Rifinitura dei tessili
Approvazione ed entrata in vigore
Allegato 1: Elenco degli strumenti per promuovere la qualità della formazione professionale di base
Allegato 2: Misure di accompagnamento riguardanti la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute
Glossario
Elenco delle abbreviazioni
AFC
CFP
CI
CSFO
CSFP
LFPr
ofor
OFPr
oml
SECO
SEFRI
Suva
UFAM
UFSP
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attestato federale di capacità
certificato federale di formazione pratica
corsi interaziendali
Centro svizzero di servizio Formazione professionale | Orientamento professionale,
universitario e di carriera
Conferenza svizzera degli uffici cantonali della formazione professionale
legge federale sulla formazione professionale (legge sulla formazione professionale), 2004
ordinanza sulla formazione professionale di base (ordinanza in materia di formazione)
ordinanza sulla formazione professionale, 2004
organizzazione del mondo del lavoro (associazione professionale)
Segreteria di Stato dell’economia
Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione
Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni
Ufficio federale dell’ambiente
Ufficio federale della sanità pubblica
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1. Introduzione
In quanto strumento per la promozione della qualità 1 sulla formazione professionale di base il piano di
formazione per Gestrice/Gestore della cura di tessili con attestato federale di capacità (AFC) descrive le
competenze operative che le persone in formazione devono acquisire entro la fine della qualificazione. Al
contempo, il piano di formazione aiuta i responsabili della formazione professionale nelle aziende di
tirocinio, nelle scuole professionali e nei corsi interaziendali a pianificare e svolgere la formazione.
Per le persone in formazione il piano di formazione costituisce uno strumento orientativo.
1
cfr. art. 12 cpv. 1 lett. c dell’ordinanza del 19 novembre 2003 sulla formazione professionale (OFPr) e l`articolo 9 capoverso 1, lett a
dell’ordinanza della SEFRI sulla formazione professionale di base (ordinanza in materia di formazione; ofor) di Gestrice/Gestore della
cura di tessili AFC.
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2. Fondamenti pedagogico-professionali
2.1 Introduzione sull’orientamento alle competenze operative
Il presente piano di formazione costituisce il fondamento pedagogico-professionale della formazione
professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC. L’obiettivo della formazione
professionale di base è insegnare a gestire con professionalità situazioni operative tipiche della professione.
Per raggiungere quest’obiettivo, durante la formazione le persone in formazione sviluppano le competenze
operative descritte nel piano di formazione. Tali competenze vanno intese e definite come standard minimi
di formazione che verranno poi verificati nelle procedure di qualificazione.
Il piano di formazione enuncia concretamente le competenze operative da acquisire, rappresentate sotto
forma di campi di competenze operative, competenze operative e obiettivi di valutazione.
Campi di competenze operative, competenze operative e obiettivi di valutazione suddivisi per luogo di
formazione:
La professione di Gestrice/Gestore della cura di tessili comprende quattro campi di competenze operative
che descrivono e giustificano i campi d’intervento permettendo di distinguerli uno dall’altro.
Esempio: trattamento dei tessili
Ogni campo di competenze operative comprende un determinato numero di competenze operative. Nel
campo di competenze operative 3 sono dunque raggruppate quattro competenze operative. Queste ultime
corrispondono a situazioni operative tipiche della professione e descrivono il comportamento che ci si
aspetta dalle persone in formazione in tali casi. Ogni competenza operativa include quattro dimensioni: la
competenza professionale, metodologica, sociale e personale (vedi 2.2); in quei contesti esse sono
integrate negli obiettivi di valutazione.
Per garantire che l’azienda di tirocinio, la scuola professionale e i corsi interaziendali forniscano il proprio
apporto allo sviluppo delle competenze operative, queste ultime vengono concretizzate in obiettivi di
valutazione suddivisi per luogo di formazione. Ai fini di una cooperazione ottimale tra i luoghi di
formazione, gli obiettivi di valutazione sono armonizzati tra loro (vedi 2.4).
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2.2 Descrizione delle quattro dimensioni di ogni competenza operativa
Le competenze operative comprendono la competenza professionale, metodologica, sociale e personale.
Affinché le gestrici/i gestori della cura di tessili riescano ad affermarsi nel mercato del lavoro, durante la
formazione professionale di base le persone in formazione acquisiscono tutte le competenze in tutti i luoghi
di formazione (azienda di tirocinio, scuola professionale, corsi interaziendali). Il seguente schema sintetizza
contenuti e interazioni delle quattro dimensioni di cui si compone una competenza operativa.
I gestori della cura di tessili utilizzano correttamente il linguaggio e gli
standard (di qualità), nonché i metodi, i procedimenti, gli strumenti e i
materiali di lavoro specifici della professione. Sono quindi in grado di
svolgere autonomamente i compiti inerenti al proprio campo professionale
e di rispondere adeguatamente alle esigenze del loro lavoro.
I gestori della cura di tessili organizzano il proprio lavoro accuratamente e
nel rispetto della qualità. Tengono conto degli aspetti economici ed
ecologici e applicano in modo mirato le tecniche di lavoro e le strategie di
apprendimento, di informazione e di comunicazione. Sanno inoltre
orientare ragionamenti e comportamenti al processo e all’approccio
sistemico.
I gestori della cura di tessili stabiliscono un rapporto consapevole con il
superiore, i colleghi e i clienti e affrontano in maniera costruttiva i problemi
che insorgono nella comunicazione e nelle situazioni conflittuali. Lavorano
con o all’interno di team applicando le regole per un lavoro in gruppo
efficiente.
I gestori della cura di tessili riflettono responsabilmente sui loro approcci e
sul loro operato. Sono flessibili ai cambiamenti, imparano a riconoscere i
propri limiti e sviluppano un approccio personale. Sono produttivi, hanno
un atteggiamento esemplare sul lavoro e curano l’apprendimento
permanente.
2.3 Livelli tassonomici degli obiettivi di valutazione (secondo Bloom)
Ogni obiettivo di valutazione viene valutato tramite un livello tassonomico (livello C; da C1 a C6). Il livello C
indica la complessità dell’obiettivo. Ecco i vari livelli nel dettaglio:
Livello Definizione
Descrizione
C1
Sapere
C2
Comprendere
C3
Applicare
C4
Analizzare
C5
Sintetizzare
C6
Valutare
I gestori della cura di tessili ripetono le nozioni apprese e le richiamano in situazioni simili. Esempio: i
gestori della cura di tessili sono in grado di menzionare le basi legali per la protezione ambientale.
I gestori della cura di tessili spiegano o descrivono le nozioni apprese con parole proprie. Esempio: i
gestori della cura di tessili sono in grado di descrivere le diverse fibre e stoffe, elencandone le
caratteristiche specifiche.
I gestori della cura di tessili applicano le capacità/tecnologie apprese in diverse situazioni. Esempio: i
gestori della cura di tessili etichettano i tessili in base alle disposizioni dell'azienda e utilizzano i sistemi
di etichettatura aziendali.
I gestori della cura di tessili analizzano una situazione complessa scomponendo i fatti in singoli
elementi e individuando la relazione fra gli elementi e le caratteristiche strutturali.
Esempio: i gestori della cura di tessili descrivono i tessuti, li riconoscono e sono in grado di
individuarne le caratteristiche qualitative.
I gestori della cura di tessili combinano i singoli elementi di un fatto e li riuniscono per formare un
insieme. Esempio: i gestori della cura di tessili determinano, a seconda del tipo di macchie, se è
necessario un trattamento particolare e se è ecologicamente sostenibile.
I gestori della cura di tessili valutano un fatto più o meno complesso in base a determinati criteri.
Esempio: i gestori della cura di tessili analizzano e valutano situazioni tipiche della comunicazione nella
quotidianità professionale
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2.4 Collaborazione tra i luoghi di formazione
Il coordinamento e la cooperazione tra i luoghi di formazione quanto a contenuti, modalità di lavoro,
calendario e consuetudini della professione sono un presupposto importante per il successo della
formazione professionale di base. Per tutta la durata della formazione, le persone in formazione vanno
aiutate a mettere in relazione teoria e pratica. La cooperazione tra i luoghi di formazione è dunque
essenziale e la trasmissione delle competenze operative rappresenta un compito comune. Ogni luogo di
formazione fornisce il proprio apporto tenendo conto del contributo degli altri. Grazie a una buona
collaborazione ognuno può verificare costantemente il proprio apporto e ottimizzarlo, aumentando così la
qualità della formazione professionale di base.
Il contributo specifico dei luoghi di formazione può essere sintetizzato come segue:

azienda di tirocinio: nel sistema duale la formazione professionale pratica si svolge nell’azienda di
tirocinio, in una rete di aziende di tirocinio, nelle scuole d’arti e mestieri, nelle scuole medie di
commercio o in altre istituzioni riconosciute a tal fine, dove le persone in formazione possono
acquisire le capacità pratiche richieste dalla professione;

scuola professionale: vi viene impartita la formazione scolastica, che comprende l’insegnamento
delle conoscenze professionali, della cultura generale e dello sport;

corsi interaziendali: sono finalizzati alla trasmissione e all’acquisizione di capacità fondamentali e
completano la formazione professionale pratica e la formazione scolastica laddove l’attività
professionale da apprendere lo richiede.
L’interazione dei luoghi di formazione può essere illustrata come segue:
La realizzazione efficace della cooperazione tra i luoghi di formazione viene sostenuta con gli appositi
strumenti di promozione della qualità della formazione professionale di base (vedi allegato).
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3. Profilo di qualificazione
Il profilo di qualificazione contiene il profilo professionale e il livello richiesto per la professione, nonché la
tabella delle competenze operative, raggruppate nei relativi campi, che una persona qualificata deve
possedere per poter esercitare la professione in maniera competente al livello definito.
Oltre a concretizzare gli obiettivi di valutazione del piano di formazione, il profilo di qualificazione funge da
base per la classificazione del titolo di formazione professionale rilasciato nel Quadro nazionale delle
qualifiche (QNQ-CH), per la compilazione del supplemento al diploma e per la definizione della procedura di
qualificazione.
I.
Profilo professionale
Ambiti professionali
I gestori della cura di tessili lavorano con i tessili, la tecnica e diversi gruppi aventi diritto (clienti, fornitori,
collaboratori ecc.). A seconda delle varie specializzazioni delle aziende, i gestori della cura di tessili sono
attivi in uno dei due orientamenti qui di seguito menzionati:
-
Lavanderia a secco e ad acqua
Lavanderia artigianale/industriale
Principali competenze operative
Gli obiettivi di formazione sono articolati in quattro campi di competenze operative:
1.
2.
3.
4.
Elaborazione degli ordini dei clienti
Preparazione dei carichi
Trattamento dei tessili
Rifinitura dei tessili
I gestori della cura di tessili hanno un aspetto curato e sono in grado di individuare le esigenze della
clientela ponendo domande specifiche e ascoltando con attenzione. Sanno consigliare i clienti sulla base
delle competenze specifiche acquisite e sono anche capaci di trattare in modo professionale eventuali
reclami.
Registrano ed etichettano i tessili in base alle disposizioni aziendali. I gestori della cura di tessili esaminano
la merce tenendo conto delle disposizioni aziendali e di diversi criteri, per poi smistare i tessili e preparare i
singoli carichi a regola d'arte. In questa fase essi tengono in considerazione le istruzioni di lavaggio e
l'etichetta di composizione stoffa, il colore, la confezione, il tipo di tessile e il rispettivo grado di sporco.
I gestori della cura di tessili scelgono il trattamento più adeguato per i tessili, selezionando i mezzi operativi,
le fonti energetiche e gli impianti idonei a tale scopo. Da ultimo si occupano della finitura dei tessili.
Decidono se impiegare eventuali metodi di smacchiatura per garantire un servizio di qualità. I tessili sono
asciugati, stirati e/o piegati utilizzando diversi impianti. I gestori della cura di tessili garantiscono il flusso
interno della merce, preparano le varie partite e si occupano della restituzione e della consegna.
Nello svolgimento di tutte le loro mansioni i gestori della cura di tessili osservano i principi di igiene
personale e aziendale. Garantiscono la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute verso loro stessi e
gli altri, tenendo conto inoltre delle prescrizioni in materia di protezione ambientale.
Esercizio della professione
I gestori della cura di tessili lavorano in aziende di varie dimensioni attive nel ramo della cura dei tessili.
Possono essere impiegati presso piccole lavanderie a secco e ad acqua o presso lavanderie
artigianali/industriali oppure anche in grandi aziende. I lavori svolti dai gestori della cura di tessili sono
eseguiti in accordo con diverse persone. Essi lavorano per la maggior parte in team, assumendosi per
ciascuna fase di lavoro un'elevata responsabilità.
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L'attività richiede inoltre una grande resistenza fisica. Gli aspetti concernenti la sicurezza sul lavoro e la
protezione della salute sono enormemente importanti dato che si lavora con diverse macchine e numerose
sostanze chimiche.
Rilevanza della professione all’interno della società
Il ramo offre servizio alla clientela privata o commerciale e rappresenta un fornitore importante per
l'artigianato e l'industria. L'uso delle materie prime riveste un ruolo cruciale, dato che i tessili non sono
disponibili in quantità illimitate. Ecco perché è fondamentale poter garantire una cura sostenibile dei tessili
esistenti.
Le aziende impiegano numerose altre risorse (energia, acqua, sostanze chimiche ecc.). Il ramo contribuisce
in modo determinante a garantirne un impiego sostenibile ed efficiente.
Le aziende per la cura dei tessili sono sottoposte a una continua trasformazione strutturale: le dimensioni
delle aziende cambiano, la produzione è razionalizzata, il lavoro dei gestori della cura di tessili resta dunque
interessante e impegnativo.
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II. Tabella delle competenze operative
Campi di competenze operative
Competenze operative professionali
1
1. Elaborazione degli ordini dei clienti
2. Preparazione dei carichi
3 Trattamento dei tessili
4 Rifinitura dei tessili
2
3
1.1 Prendere in
consegna i tessili e
consigliare i clienti.
1.2 Preparare i tessili
in base alle
disposizioni aziendali
1.3 Accogliere e
trattare i reclami
2.1 Registrare ed
etichettare i tessili
2.2 Esaminare la
merce
2.3 Smistare i tessili e
preparare i carichi
3.1 Impiegare e
verificare le tecniche
procedurali e
meccaniche
3.2 Lavare i tessili
con le procedure e gli
impianti adeguati
3.3 Lavare a secco o
ad acqua i tessili con
le procedure e gli
impianti adeguati
4.1 Rifinire i tessili
con le procedure e
gli impianti adeguati
4.2 Eseguire il
controllo della qualità
in base alle
disposizioni aziendali
4
3.4 Smacchiare i
tessili con le
procedure adeguate
Bianco: entrambi gli orientamenti ; Blu: orientamento Lavanderia artigianale/industriale; Verde: orientamento Lavanderia a secco e ad acqua
III. Livello richiesto per la professione
Il livello richiesto per la professione è fissato in dettaglio nel capitolo 4 (campi di competenze operative, competenze operative e obiettivi di valutazione suddivisi per
luogo di formazione) in base ai livelli tassonomici (C1 – C6) degli obiettivi di valutazione.
.
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4. Campi di competenze operative, competenze operative e
obiettivi di valutazione suddivisi per luogo di formazione
In questo capitolo vengono descritte le competenze operative (raggruppate nei relativi campi) e gli
obiettivi di valutazione suddivisi per luogo di formazione. Gli strumenti per la promozione della qualità
riportati in allegato sono un sostegno alla realizzazione della formazione professionale di base e alla
cooperazione fra i tre luoghi di formazione.
Campo di competenze operative 1: elaborazione degli ordini dei clienti
Avere un approccio professionale, cordiale e convincente con i clienti rappresenta per i gestori della
cura di tessili una competenza di centrale importanza.
In azienda i gestori della cura di tessili hanno un aspetto curato e riflettono un'immagine positiva,
inoltre comunicano con i clienti, i collaboratori e i responsabili in modo appropriato. Individuano
esattamente le esigenze dei clienti e li consigliano in modo professionale e convincente. Prendono in
consegna i tessili, li registrano ed etichettano e li riconsegnano ai clienti. Nella quotidianità
professionale dell'azienda, dove si incontrano persone con idee e opinioni diverse, possono nascere
situazioni conflittuali. I gestori della cura di tessili ne sono consapevoli e reagiscono con tranquillità e
ponderazione a eventuali conflitti. Affrontano il problema, accettano le opinioni altrui, anche se
divergenti, discutono in modo oggettivo e cercano soluzioni costruttive. Accolgono i reclami con
gentilezza e li trattano in modo professionale.
Competenza operativa 1.1: prendere in consegna i tessili e consigliare i clienti
I gestori della cura di tessili sono consapevoli dell'importante ruolo che riveste l'immagine e l’attitudine
individuali per il successo dell'azienda e la soddisfazione della clientela. Essi si comportano in modo
adeguato, tenendo conto dell'interlocutore, e comunicano con i clienti in modo appropriato. I gestori
della cura di tessili conducono colloqui con i clienti, individuano le esigenze e offrono una consulenza
in linea con le aspettative e consona al destinatario.
Nell'esercizio della propria attività professionale, i gestori della cura di tessili sono corresponsabili
della qualità del lavoro fornito e dei processi aziendali. Nel loro ambito di competenza, essi prendono
decisioni e agiscono in modo autonomo e consapevole.
Garantire una comunicazione oggettiva è assolutamente importante per esercitare la professione con
competenza. Per questo motivo i gestori della cura di tessili si mostrano comunicativi nelle situazioni
professionali e applicano le regole di base della conversazione. Adattano il linguaggio e il
comportamento alla situazione del caso e alle esigenze dell'interlocutore. Comunicano con rispetto e
stima.
Obiettivi di valutazione
dell’azienda
1.1.1 Chiarire le particolarità
dell'azienda
I gestori della cura di tessili
spiegano a un cliente o a un
collaboratore le particolarità e il
posizionamento della propria
azienda, sulla base dei
seguenti punti:
Obiettivi di valutazione della
scuola professionale
1.1.1 Chiarire le particolarità
del ramo
I gestori della cura di tessili
descrivono per il ramo della
cura dei tessili i seguenti punti:
- offerta e servizi
- filosofia aziendale
- tariffazione
- gruppi di clienti
- esigenze ecologiche,
sicurezza sul lavoro e igiene
- importanza economica
- strutture aziendali
- aziende tipiche
- forme organizzative
- offerte, servizi
- filosofie aziendali
- requisiti in materia di
protezione ambientale e di
igiene
In caso di domande forniscono
(C2)
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Obiettivi di valutazione dei
corsi interaziendali
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informazioni competenti.
(C3)
1.1.2 Curare l'immagine
I gestori della cura di tessili
curano il proprio aspetto e
l'immagine aziendale,
presentandosi alla clientela in
modo consono e prestando
particolare attenzione a:
- abbigliamento
- igiene personale
- igiene in azienda
- saluti e convenevoli
- linguaggio cordiale
- atteggiamento positivo e
prima impressione
(C3)
1.1.2 Spiegare i fattori che
influiscono su immagine e
comportamento
I gestori della cura di tessili
spiegano, con una serie di
esempi, i vari fattori che
influiscono sull'aspetto
personale e sull'immagine
aziendale che trasmettono alla
clientela, tra cui:
- abbigliamento
- saluti e convenevoli
- linguaggio cordiale
- atteggiamento positivo e
prima impressione
1.1.2 Garantire l'igiene
personale e aziendale
I gestori della cura di tessili
riconoscono i rischi in materia
di igiene e adottano le misure
adeguate. Essi stilano un piano
di igiene aziendale e sono in
grado di menzionare le
disposizioni giuridiche e
normative in materia.
(C5)
Sono in grado di spiegare quali
siano le regole
comportamentali da seguire a
contatto con i clienti, i
responsabili, i collaboratori e i
fornitori.
(C2)
1.1.3 Comunicare in modo
appropriato con i diversi
interlocutori
1.1.3 Comunicare in modo
appropriato con i diversi
interlocutori
I gestori della cura di tessili
comunicano in modo
appropriato con i clienti, i
responsabili, i collaboratori ecc.
Fanno attenzione a che la
comunicazione verbale e non
verbale concordino.
I gestori della cura di tessili
descrivono sulla base del
quadrato della comunicazione i
quattro livelli della
comunicazione coerente:
Si esprimono in modo adatto e
conforme ai diversi interlocutori,
impiegando linguaggio tecnico
e termini specifici in modo
comprensibile.
- contenuto
- relazione
- rivelazione di sé
- appello
(C2)
(C3)
Cfr. 1.1.3 Azienda
1.1.4 Gestire situazioni
tipiche nell'ambito della
comunicazione
I gestori della cura di tessili
analizzano e valutano situazioni
tipiche della comunicazione
nella quotidianità professionale
e sono attenti a:
- incomprensioni
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- argomentazioni al giusto
livello
- concordanza o non
concordanza tra comunicazione
verbale e non verbale
In casi simili illustrano possibili
proposte per migliorare la
situazione.
(C6)
1.1.5 Prendere in consegna la
merce
I gestori della cura di tessili
prendono in consegna la
merce, garantendo la sicurezza
sul lavoro e la protezione della
salute.
(C3)
1.1.6 Cogliere le esigenze dei
clienti (orientamento
Lavanderia a secco e ad
acqua)
I gestori della cura di tessili
conducono i colloqui con i
clienti in due tappe:
- cogliere le esigenze dei
clienti, sia generali sia
specifiche, ponendo domande
adeguate, ascoltare
attentamente;
- annotare le esigenze dei
clienti.
1.1.6 Condurre colloqui con i
clienti
I gestori della cura di tessili
conducono i colloqui con i
clienti in tre tappe:
- accogliere i clienti in modo
cortese;
- registrare i dati e le richieste
dei clienti ponendo le domande
adeguate;
- ascoltare la clientela
attivamente.
(C3)
(C5)
1.1.7 Consigliare la clientela
(orientamento Lavanderia a
secco e ad acqua)
I gestori della cura di tessili
consigliano la clientela in modo
professionale, prestando
attenzione a:
- simboli per il lavaggio
- applicazioni e rivestimenti
delicati
- genere di sporco
- possibilità di trattamento e
costi
- rischi e conseguenze
- servizi supplementari
- danni già presenti
- questioni di protezione
ambientale
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1.1.7 Consigliare i clienti
I gestori della cura di tessili
sono in grado di consigliare i
clienti interni ed esterni in modo
professionale, per quanto
concerne:
- simboli per il lavaggio
- applicazioni e rivestimenti
delicati
- genere di sporco
- possibilità di trattamento e
costi
- rischi e conseguenze
- servizi supplementari
- danni già presenti
- questioni di protezione
ambientale
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Documentano eventuali danni
Spiegano il senso e lo scopo
delle Condizioni generali (CG)
ai tessili in base alle
disposizioni aziendali.
e di una dichiarazione di
riserva.
Se necessario compilano una
dichiarazione di riserva e la
fanno sottoscrivere al cliente.
Compilano una dichiarazione di
riserva.
(C5)
(C5)
1.1.8 Consigliare i clienti
(orientamento Lavanderia
artigianale/industriale)
cfr. 1.1.7 Scuola professionale
I gestori della cura di tessili
consigliano i clienti interni ed
esterni in modo professionale e
prestando attenzione a:
- gruppi e specifiche dei singoli
articoli
- composizione della stoffa
- applicazioni e rivestimenti
delicati
- genere di sporco
- procedure adeguate e costi
- conseguenze ambientali
(C5)
Competenza operativa 1.2: preparare i tessili in base alle disposizioni aziendali
I gestori della cura di tessili preparano i tessili e garantiscono il flusso della merce. Dopo il trattamento
consegnano i tessili ai clienti e li informano qualora fossero rimaste eventuali macchie sui tessuti.
Riscuotono il pagamento per il servizio fornito, in base alle disposizioni aziendali, assumendosi i
corrispondenti compiti amministrativi.
Nelle aziende che si occupano della cura dei tessili l'impiego dei mezzi d'informazione e
comunicazione è importante. I gestori della cura di tessili ne sono consapevoli e collaborano al fine di
ottimizzare il flusso di informazioni all'interno dell'azienda. Si procurano in modo autonomo le
informazioni necessarie e le utilizzano per favorire un trasporto ottimale. Nell'esercizio della propria
attività professionale, i gestori della cura di tessili sono corresponsabili dei risultati produttivi e dei
processi aziendali. Nel loro ambito di competenza, essi prendono decisioni e agiscono in modo
autonomo e consapevole. I gestori della cura di tessili possono analizzare con senso critico il proprio
operato. Sono in grado di riconoscere le aspettative proprie e altrui, sanno tenere conto dei valori e
delle norme, e sono capaci di distinguere e gestire tutti e tre questi aspetti (tolleranza).
Obiettivi di valutazione
dell’azienda
Obiettivi di valutazione della
scuola professionale
Obiettivi di valutazione dei corsi
interaziendali
1.2.1 Spiegare chi sono
fornitori e addetti alle
consegne e come avviene la
pianificazione di tragitti e
consegne
I gestori della cura di tessili
descrivono i fornitori interni ed
esterni e gli addetti alla
consegna dei tessili.
Spiegano i principi su cui
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poggia la pianificazione di
tragitti e consegne.
(C2)
1.2.2 Preparare i tessili
(orientamento Lavanderia
artigianale/industriale)
1.2.2 Descrivere la
preparazione merci e
l'imballaggio
I gestori della cura di tessili
preparano le partite di merce
per la clientela in quattro tappe:
- controllare le partite di merce
per la clientela, verificando
qualità, completezza e termine
di consegna
- imballare a regola d'arte le
partite di merce per la clientela
I gestori della cura di tessili
descrivono i principi su cui
poggia la preparazione di
tessili.
Per quanto riguarda
l'imballaggio essi descrivono:
- funzioni
- materiali
- possibilità di imballaggio
(C3)
-
1.2.3 Pianificare la logistica e
controllare le consegne
(orientamento Lavanderia
artigianale/industriale)
(C2)
cfr. 1.2.1 e 1.2.2 Scuola
professionale
I gestori della cura di tessili
pianificano, organizzano la
logistica e controllano le
consegne. Stilano in modo
corretto e completo la
documentazione di consegna
ed emettono la corrispondente
fattura.
(C5)
1.2.4 Preparare i tessili e
garantire il flusso della merce
(orientamento Lavanderia a
secco e ad acqua)
cfr. 1.2.1 e 1.2.2 Scuola
professionale
I gestori della cura di tessili
preparano le partite di merce
per la clientela in tre tappe:
- controllare le partite di merce
per la clientela, verificando
qualità, completezza e termine
di consegna
- imballare a regola d'arte le
partite di merce per la clientela
- stilare la documentazione di
consegna in modo corretto e
completo
(C5)
1.2.5 Riconsegnare i tessili
(orientamento Lavanderia a
secco e ad acqua)
18.10.2016
14
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
I gestori della cura di tessili
riconsegnano i tessili ai clienti
in base alle disposizioni
aziendali.
Informano gentilmente i clienti
in caso di danni o macchie
restanti, motivandone le
ragioni.
In accordo con il responsabile,
offrono eventualmente una
riparazione del danno.
(C3)
1.2.6 Riscuotere i pagamenti
(orientamento Lavanderia a
secco e ad acqua)
I gestori della cura di tessili
riscuotono il pagamento per il
servizio fornito, in base alle
disposizioni aziendali,
assumendosi i corrispondenti
compiti amministrativi.
1.2.6 Effettuare un calcolo
delle prestazioni e dei costi
I gestori della cura di tessili
conoscono i principi su cui
poggia il calcolo delle
prestazioni e dei costi e li
applicano nei casi semplici.
(C3)
(C3)
Competenza operativa 1.3: accogliere e trattare i reclami
I gestori della cura di tessili accolgono i reclami in modo cortese, li elaborano in linea con le
disposizioni aziendali e in modo che il cliente resti soddisfatto.
In tale contesto possono crearsi situazioni conflittuali. I gestori della cura di tessili ne sono consapevoli
e reagiscono con tranquillità e ponderazione. Affrontano il problema, accettano le opinioni altrui,
anche se divergenti, discutono in modo oggettivo e cercano soluzioni costruttive. Sono in grado di
resistere allo stress fisico e psichico legato alla professione, conoscono i propri limiti e chiedono
supporto per riuscire a gestire le situazioni particolarmente impegnative.
Obiettivi di valutazione
dell’azienda
Obiettivi di valutazione della
scuola professionale
Obiettivi di valutazione dei
corsi interaziendali
1.3.1 Individuare la causa del
danno e chiarire le modalità
per riparare il danno arrecato
I gestori della cura di tessili
individuano le possibili cause di
un danno e determinano le
proprie responsabilità con i
metodi adeguati.
Descrivono le varie possibilità
di riparare un danno arrecato,
tra cui offrire uno sconto o un
buono, oppure interpellare il
PSE di Zurigo, l'organo
paritetico per la liquidazione dei
litigi, o ancora effettuare una
18.10.2016
15
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
perizia.
(C5)
1.3.2 Accogliere i reclami
(orientamento Lavanderia a
secco e ad acqua)
I gestori della cura di tessili
conducono le discussioni in
caso di reclami in tre tappe:
- individuare le esigenze del
cliente ponendo le domande
idonee
- prendere sul serio il cliente e
ascoltare attentamente
- documentare i reclami del
cliente in modo trasparente e
comprensibile
1.3.2 Accogliere i reclami
I gestori della cura di tessili
conducono le discussioni in
caso di reclami in tre tappe:
- individuare le esigenze
ponendo le domande idonee
- prendere sul serio
l'interlocutore e ascoltare
attentamente
- documentare i reclami del
cliente in modo trasparente e
comprensibile
(C4)
(C4)
1.3.3 Trattare i reclami
(orientamento Lavanderia a
secco e ad acqua)
In caso di lacune a livello
qualitativo i gestori della cura di
tessili propongono soluzioni
sensate per migliorare la
situazione oppure spiegano le
possibili cause del danno.
Determinano in modo fondato
le proprie responsabilità per il
danno arrecato e stabiliscono i
passi successivi in base alle
disposizioni aziendali.
1.3.3 Trattare i reclami
I gestori della cura di tessili
determinano, sulla base dei
reclami pervenuti e tenendo
conto della qualità dei tessili, se
sussiste un danno o una
lacuna.
In caso di lacune a livello
qualitativo propongono
soluzioni sensate per migliorare
la situazione.
(C5)
(C5)
1.3.4 Accogliere e trattare i
reclami (orientamento
Lavanderia
artigianale/industriale)
cfr. 1.3.2 e 1.3.3 Scuola
professionale
I gestori della cura di tessili
accolgono i reclami interni ed
esterni.
Per i tessili e i carichi in
questione, determinano se
sussiste un danno o una lacuna
a livello qualitativo.
In caso di lacune a livello
qualitativo presentano soluzioni
sensate per migliorare la
situazione.
(C5)
18.10.2016
16
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
1.3.5 Individuare le cause del
danno (orientamento
Lavanderia
artigianale/industriale)
cfr. 1.3.1 Scuola professionale
I gestori della cura di tessili
individuano le possibili cause di
un danno e determinano le
proprie responsabilità in modo
fondato. Informano i propri
responsabili e in caso di
necessità chiedono il supporto
necessario.
(C5)
18.10.2016
17
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
Campo di competenze operative 2: preparazione dei carichi
I gestori della cura di tessili registrano ed etichettano i tessili, se necessario esaminano la merce.
Smistano i tessili e preparano i carichi.
Competenza operativa 2.1: registrare ed etichettare i tessili
I gestori della cura di tessili registrano gli ordini dei clienti ed etichettano i tessili. A tale scopo
impiegano i metodi, gli impianti, le installazioni tecniche e i mezzi ausiliari adeguati. Tali strumenti
permettono loro di mantenere l'ordine, fissare le priorità, organizzare le procedure in modo sistematico
e razionale, garantire la sicurezza sul lavoro e la protezione ambientale, nonché rispettare le norme
igieniche. I gestori della cura di tessili pianificano le fasi di lavoro, lavorano in modo mirato ed
efficiente, valutano le fasi di lavoro in modo sistematico. Vedono i processi operativi tenendo conto dei
nessi esistenti. Considerano tutte le fasi di lavoro, a monte e a valle, e sono consapevoli delle
ripercussioni che il loro lavoro ha sui prodotti, sulla protezione ambientale, sui collaboratori e sul
successo aziendale.
Obiettivi di valutazione
dell’azienda
Obiettivi di valutazione della
scuola professionale
2.1.1 Registrare gli ordini dei
clienti
2.1.1 Spiegare i metodi di
registrazione
I gestori della cura di tessili
registrano gli ordini dei clienti in
base alle disposizioni e
procedure aziendali, tenendo
conto di:
I gestori della cura di tessili
spiegano i metodi manuali ed
elettronici di cui avvalersi per
effettuare la registrazione dei
tessili.
- peso / numero di pezzi /
dimensioni
- genere di tessile
- scadenze
- requisiti igienici
(C2)
Obiettivi di valutazione dei
corsi interaziendali
(C3)
2.1.2 Etichettare gli ordini dei
clienti
2.1.2 Spiegare i metodi di
etichettatura
I gestori della cura di tessili
etichettano i tessili in base alle
disposizioni dell'azienda e
utilizzano i sistemi di
etichettatura aziendali.
(C3)
I gestori della cura di tessili
spiegano i metodi manuali ed
elettronici di cui avvalersi per
effettuare l'etichettatura dei
tessili.
Spiegano la differenza tra
etichettatura temporanea e
permanente.
(C2)
18.10.2016
18
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
Competenza operativa 2.2: esaminare la merce
I gestori della cura di tessili esaminano la merce in base alle disposizioni aziendali e sanno come
trattare i tessili problematici. Nell'esercizio della propria attività professionale, i gestori della cura di
tessili sono corresponsabili dei risultati produttivi e dei processi aziendali. Nel loro ambito di
competenza, essi prendono decisioni in modo autonomo e consapevole.
Obiettivi di valutazione
dell’azienda
Obiettivi di valutazione della
scuola professionale
2.2.1 Esaminare la merce
(orientamento Lavanderia a
secco e ad acqua)
2.2.1 Esaminare la merce
I gestori della cura di tessili
esaminano la merce secondo le
disposizioni aziendali
eseguendo le seguenti fasi
operative:
- effettuare il controllo delle
tasche
- individuare danni e difetti e
documentarli
- osservare le istruzioni di
lavaggio e l'etichetta di
composizione stoffa e
confrontarle con il tessile
- determinare le fibre al tatto
oppure con semplici mezzi
ausiliari (p. es. prova di
combustione)
- localizzare e identificare lo
sporco
Obiettivi di valutazione dei
corsi interaziendali
I gestori della cura di tessili
descrivono per l'esame della
merce i seguenti punti:
- criteri di suddivisione
- tipo e grado di sporco
- simboli per il lavaggio in base
alle attuali norme del gruppo
svizzero di etichettatura dei
tessili Ginetex
- dichiarazioni particolari che
potrebbero porre problemi per
quanto attiene alla stoffa e altri
provvedimenti necessari
- requisiti igienici
(C2)
(C3)
2.2.2 Trattare tessili
problematici
(orientamento Lavanderia a
secco e ad acqua)
cfr. 1.1.6 e 2.2.1 Scuola
professionale
I gestori della cura di tessili
riconoscono esaminando la
merce dichiarazioni relative alla
stoffa che potrebbero
comportare problemi e
particolarità legate alle
confezioni, alle colorazioni, alle
stampe e alle applicazioni.
In caso di necessità compilano
una dichiarazione di riserva.
(C4)
18.10.2016
19
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
Competenza operativa 2.3: smistare i tessili e preparare i carichi
I gestori della cura di tessili smistano i tessili e preparano i carichi per le successive fasi di lavoro.
Nell'esercizio della propria attività professionale, i gestori della cura di tessili sono corresponsabili dei
risultati produttivi e dei processi aziendali. Nel loro ambito di competenza, essi prendono decisioni in
modo autonomo e consapevole, inoltre si comportano tenendo conto delle norme ecologiche e
igieniche. Sono in grado di resistere allo stress fisico e psichico legato alla professione, conoscono i
propri limiti e chiedono supporto per riuscire a gestire le situazioni particolarmente impegnative. Sul
lavoro si dimostrano puntuali, concentrati, attenti, affidabili e precisi.
Obiettivi di valutazione
dell’azienda
Obiettivi di valutazione della
scuola professionale
cfr. 2.3.4 e 2.3.5 Azienda
2.3.1 Spiegare le fibre
Obiettivi di valutazione dei
corsi interaziendali
I gestori della cura di tessili
sono in grado di descrivere le
diverse fibre e stoffe,
elencandone le caratteristiche
specifiche, le particolarità
ecologiche e i processi di
fabbricazione.
(C2)
cfr. 2.3.4 e 2.3.5 Azienda
2.3.2 Definire i tessuti
I gestori della cura di tessili
descrivono i tessuti, li
riconoscono e sono in grado di
individuarne le caratteristiche
qualitative.
(C4)
cfr. 2.3.4 e 2.3.5 Azienda
2.3.3 Spiegare gli
impreziosimenti, le
colorazioni e le stampe
I gestori della cura di tessili
spiegano i diversi tipi di
impreziosimenti, colorazioni,
rivestimenti e stampe, inoltre
sono in grado di chiarire quali
siano le ripercussioni di tali
lavorazioni nella cura dei tessili
e quali siano le conseguenze
ecologiche.
Spiegano gli equipaggiamenti
in uso e come impiegarli.
(C2)
2.3.4 Smistare i tessili e
preparare i carichi
(orientamento Lavanderia a
secco e ad acqua)
I gestori della cura di tessili
smistano i tessili in base alle
18.10.2016
2.3.4 Spiegare lo
smistamento e la
preparazione dei carichi
I gestori della cura di tessili
spiegano come preparare un
carico a regola d'arte, tenendo
20
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
disposizioni aziendali
conto dei seguenti criteri:
eseguendo le seguenti fasi
operative:
- tipo e grado di sporco
- tipo di tessile e qualità
- applicazione
- trattamento / rivestimento
- colore
- procedure
- suddividere i tessili per il
trattamento successivo negli
impianti adeguati
- suddividere i tessili in base al
colore, al grado di sporco e alle
fibre
(C2)
I gestori della cura di tessili
preparano i singoli carichi a
regola d'arte, in base alle
disposizioni aziendali.
(C5)
2.3.5 Smistare i tessili e
preparare i carichi
(orientamento Lavanderia
artigianale/industriale)
cfr. 2.3.4 Scuola professionale
I gestori della cura di tessili
smistano i tessili in base alle
disposizioni aziendali
eseguendo le seguenti fasi
operative:
- suddividere i tessili per il
trattamento successivo negli
impianti adeguati
- suddividere i tessili in base al
colore, al grado di sporco, alle
fibre e ai requisiti igienici
- individuare i tessili
particolarmente problematici e
determinare le procedure
successive in base alle
raccomandazioni SUVA o alle
disposizioni aziendali.
I gestori della cura di tessili
preparano i singoli carichi a
regola d'arte, in base alle
disposizioni aziendali.
(C5)
18.10.2016
21
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
Campo di competenze operative 3: trattamento dei tessili
Pulire e lavare a secco e ad acqua i tessili in modo professionale costituisce la competenza chiave dei
gestori della cura di tessili.
I gestori della cura di tessili puliscono, lavano a secco e ad acqua, smacchiano i tessili con le
procedure, i mezzi operativi, le fonti energetiche, le macchine e gli impianti adeguati.
Competenza operativa 3.1: impiegare e verificare le tecniche procedurali e meccaniche
I gestori della cura di tessili stabiliscono procedure adeguate e le applicano con cognizione di causa
per eseguire il trattamento dei tessili a regola d’arte. Essi utilizzano i vari impianti tecnici e sanno
come svolgere i lavori di manutenzione e risolvere guasti semplici.
L'evoluzione tecnologica e il cambiamento delle esigenze dei clienti richiedono costantemente nuove
conoscenze e capacità, oltre che la disponibilità all'apprendimento permanente. I gestori della cura di
tessili sono aperti alle novità e curano l’apprendimento permanente, in modo da consolidare la loro
competitività sul mercato del lavoro e la loro personalità. Si avvalgono delle procedure sostenibili sotto
il profilo ecologico ed energetico, e sono capaci di lavorare con successo, sotto pressione e in
sicurezza, autonomamente o all'interno di un team.
I gestori della cura di tessili sono consapevoli della limitata disponibilità di risorse naturali. Pertanto,
fanno un uso parsimonioso delle materie prime, dell'acqua e dell'energia, avvalendosi di tecnologie,
strategie e tecniche lavorative che tutelano il risparmio delle risorse.
Obiettivi di valutazione
dell’azienda
Obiettivi di valutazione della
scuola professionale
Obiettivi di valutazione dei
corsi interaziendali
3.1.1 Impiegare e smaltire in
modo sostenibile le sostanze
chimiche di base
3.1.1 Spiegare le basi
chimiche
3.1.1 Utilizzare in modo
professionale le sostanze
chimiche
Nel loro lavoro, i gestori della
cura di tessili utilizzano le
sostanze chimiche in modo
sostenibile, parsimonioso e
osservando un risparmio
energetico. Inoltre applicano le
misure di protezione aziendali.
I gestori della cura di tessili
spiegano le basi specifiche e i
concetti elementari della
chimica sulla base di
determinate applicazioni,
durante lo svolgimento del
lavoro.
I gestori della cura di tessili
sono in grado di menzionare le
disposizioni della legge sulla
protezione dell'ambiente,
dell'ordinanza sui prodotti
chimici e della legislazione sui
prodotti chimici.
(C2)
Assicurano uno smaltimento a
regola d'arte delle sostanze
pericolose e dei rifiuti.
Sanno spiegare gli effetti delle
sostanze pericolose sul corpo
umano nonché le misure di
protezione aziendali.
(C3)
(C2)
3.1.2 Spiegare le basi fisiche
I gestori della cura di tessili
spiegano le basi specifiche e i
nessi esistenti nell’ambito della
fisica sulla base di determinate
applicazioni, durante lo
svolgimento del lavoro.
(C2)
3.1.3 Stabilire le procedure
3.1.3 Stabilire le procedure
I gestori della cura di tessili
I gestori della cura di tessili
18.10.2016
22
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
stabiliscono le procedure per i
spiegano come vengono
seguenti possibili trattamenti:
stabilite le procedure per i
seguenti possibili trattamenti:
- impregnazione
- rinforzo
- trattamento ignifugo
- impregnazione
- rinforzo
- trattamento ignifugo
(C5)
(C3)
3.1.4 Eseguire lo svolgimento
generale per le procedure di
lavaggio o pulitura
3.1.4 Scegliere i programmi
di lavaggio e di pulitura ed
effettuare i calcoli
I gestori della cura di tessili
eseguono le procedure di
lavaggio o pulitura tenendo
conto dei seguenti aspetti:
I gestori della cura di tessili
stabiliscono i programmi di
lavaggio e di pulitura per i
diversi carichi, e calcolano il
dosaggio e il giusto apporto
d'acqua per i diversi carichi e
procedure, sia in ambito di
lavanderia
artigianale/industriale sia in
ambito di lavanderia a secco e
ad acqua.
- rapporto ottimale dei carichi
- selezione del programma,
dosaggio e giusto apporto
d'acqua secondo il carico
specifico
- controlli e monitoraggio del
ciclo
- controllo della qualità
- ulteriore procedimento in caso
di lacune a livello qualitativo
(C5)
3.1.4 Programmare e
manovrare gli impianti
I gestori della cura di tessili
programmano e manovrano i
seguenti impianti:
- macchine da lavare ad acqua
- pulitrici
- macchine da lavare a
centrifuga
- lavacontinua
- impianti di dosaggio
Controllano i processi.
(C5)
(C5)
3.1.5 Schizzare lo
svolgimento generale e le
varie fasi operative di una
lavanderia
artigianale/industriale
(orientamento Lavanderia a
secco e ad acqua)
I gestori della cura di tessili
schizzano lo svolgimento
generale e le varie fasi
operative di una lavanderia
artigianale/industriale.
(C2)
3.1.6 Schizzare lo
svolgimento generale e le
varie fasi operative di una
lavanderia a secco e ad
acqua (orientamento
Lavanderia
artigianale/industriale)
I gestori della cura di tessili
schizzano lo svolgimento
generale e le varie fasi
operative di una lavanderia a
secco e ad acqua.
18.10.2016
23
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
(C2)
3.1.7 Effettuare i controlli e la
manutenzione degli impianti
I gestori della cura di tessili
effettuano i lavori di
manutenzione e i controlli degli
impianti, osservando gli
standard ecologici e quelli
inerenti la sicurezza sul lavoro.
(C3)
3.1.7 Spiegare gli impianti
I gestori della cura di tessili
spiegano la struttura, le
funzioni, i metodi per la
riparazione dei guasti, le
particolarità, le possibilità di
utilizzo e l'efficienza delle
risorse dei seguenti impianti:
- pulitrici
- macchine da lavare ad acqua
- macchine da lavare a
centrifuga
- impianti monorotaia di
stoccaggio dei sacchi
- sistemi d'incentivazione
- lavacontinue
- impianti di idroestrazione
- impianti di dosaggio
- caldaie a vapore
- compressori ad aria
compressa
- turbine d’aspirazione
- addolcitori per l'acqua
- impianti di osmosi
- sistemi di recupero dell'acqua
- sistemi di recupero del calore
- sistemi di recupero della
condensa
3.1.7 Effettuare i controlli e la
manutenzione degli impianti
I gestori della cura di tessili
svolgono semplici lavori di
manutenzione e controlli sui
seguenti impianti:
- pulitrici
- macchine da lavare ad acqua
- macchine da lavare a
centrifuga
- caldaie a vapore
- compressori ad aria
compressa
- addolcitori per l'acqua
- sistemi di recupero della
condensa
- impianto di idroestrazione
- impianti di dosaggio
- dispositivi di finitura
- sistemi di recupero dell'acqua
e sistemi di recupero del calore
- sistema di riciclaggio per
acqua di contatto (KRA)
(C3)
(C2)
3.1.8 Risolvere i guasti
I gestori della cura di tessili
risolvono o fanno risolvere i
guasti semplici relativi agli
impianti, tenendo conto degli
standard in materia di sicurezza
sul lavoro.
cfr. 3.1.7 Scuola professionale
3.1.8 Riconoscere le
situazioni di pericolo e
attuare le misure
I gestori della cura di tessili
individuano le possibili minacce
per la salute e ne ponderano le
eventuali conseguenze. In
particolare, essi:
(C3)
– applicano le basi
dell'organizzazione aziendale
della sicurezza sul lavoro e
della protezione della salute
– svolgono autonomamente
un'individuazione dei pericoli e
una valutazione dei rischi
– svolgono un'analisi
d'infortunistica e degli eventi
(C5)
3.1.9 Verificare gli impianti
prima dell'utilizzo
Prima di utilizzare gli impianti, i
18.10.2016
24
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
gestori della cura di tessili ne
verificano l'operatività e le
principali funzioni di sicurezza.
(C3)
3.1.10 Spiegare i mezzi
operativi
I gestori della cura di tessili
spiegano la struttura, le
funzioni, le particolarità, le
possibilità di utilizzo e
l'efficienza delle risorse delle
fonti energetiche, degli agenti e
delle sostanze chimiche.
(C2)
3.1.11 Impiegare altri impianti
cfr. 3.1.7 Scuola professionale
I gestori della cura di tessili
mettono in funzione a regola
d'arte i seguenti impianti:
- caldaie a vapore o impianti a
vapore con alimentazione a
distanza
- compressori ad aria
compressa / turbine
d’aspirazione
- addolcitori per l'acqua /
impianti di osmosi
- sistemi di recupero dell'acqua
- sistemi di recupero della
condensa
- sistemi di recupero del calore
(C3)
Competenza operativa 3.2: lavare i tessili con le procedure e gli impianti adeguati
I gestori della cura di tessili lavano i tessili con le procedure, i mezzi operativi, le fonti energetiche e gli
impianti adeguati.
L'evoluzione tecnologica e il cambiamento delle esigenze dei clienti richiedono costantemente nuove
conoscenze e capacità, oltre che la disponibilità all'apprendimento permanente. I gestori della cura di
tessili sono aperti alle novità e curano l’apprendimento permanente, in modo da consolidare la loro
competitività sul mercato del lavoro e la loro personalità. Si avvalgono delle procedure sostenibili sotto
il profilo ecologico ed energetico, e sono capaci di lavorare, autonomamente o all'interno di un team,
con successo e in tutta sicurezza.
I gestori della cura di tessili sono consapevoli della limitata disponibilità di risorse naturali. Pertanto,
fanno un uso parsimonioso delle materie prime, dell'acqua e dell'energia, avvalendosi di tecnologie,
strategie e tecniche lavorative che tutelano il risparmio delle risorse.
Obiettivi di valutazione
dell’azienda
Obiettivi di valutazione della
scuola professionale
Obiettivi di valutazione dei
corsi interaziendali
3.2.1 Impiegare e manovrare
le macchine da lavare a
centrifuga (orientamento
Lavanderia
cfr. 3.1.1 - 3.1.4 e 3.1.7 e
3.1.10 Scuola professionale
cfr. 3.1.4 corso interaziendale
18.10.2016
25
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
artigianale/industriale)
I gestori della cura di tessili
impiegano le macchine da
lavare a centrifuga come
segue:
- preparare gli appositi
macchinari e caricarli in modo
professionale
- stabilire il programma di
lavaggio per il tessile da lavare
e programmare le macchine
- controllare il procedere del
programma di lavaggio e il
funzionamento del dosaggio
- scaricando la merce lavata,
controllare la pulizia, l'odore e
le macchie
- stabilire la successiva
suddivisione
(C5)
3.2.2 Impiegare e manovrare
le lavacontinue (orientamento
Lavanderia
artigianale/industriale)
cfr. 3.1.1 - 3.1.4 e 3.1.7 e
3.1.10 Scuola professionale
cfr. 3.1.4 corso interaziendale
I gestori della cura di tessili
manovrano le lavacontinue e i
successivi impianti in linea,
come spiegato qui di seguito:
- azionare le lavacontinue e
caricare le partite di merce da
lavare
- adattare o scegliere il
programma di lavaggio
- controllare i processi di
lavaggio
(C5)
3.2.3 Impiegare e manovrare
le presse di idroestrazione o
le centrifughe (orientamento
Lavanderia
artigianale/industriale)
cfr. 3.1.1 - 3.1.4 e 3.1.7 e
3.1.10 Scuola professionale
I gestori della cura di tessili
impiegano la pressa di
idroestrazione o la centrifuga
eseguendo le seguenti fasi
operative:
- azionare gli impianti
- adattare o scegliere il
programma
- controllare la presa in
consegna della merce lavata
dalla lavacontinua alla
centrifuga o alla pressa di
18.10.2016
26
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
idroestrazione
- verificare il passaggio
regolare della merce ai cicli di
trattamento successivi
(C5)
Competenza operativa 3.3: lavare a secco o ad acqua i tessili con le procedure e gli impianti
adeguati
I gestori della cura di tessili lavano a secco o ad acqua i tessili con le procedure, i mezzi operativi, le
fonti energetiche e gli impianti adeguati.
L'evoluzione tecnologica e il cambiamento delle esigenze dei clienti richiedono costantemente nuove
conoscenze e capacità, oltre che la disponibilità all'apprendimento permanente. I gestori della cura di
tessili sono aperti alle novità e curano l’apprendimento permanente, in modo da consolidare la loro
competitività sul mercato del lavoro e la loro personalità. Si avvalgono delle procedure più sostenibili
sotto il profilo ecologico ed energetico, e sono capaci di lavorare con successo e sotto pressione in
modo autonomo o all'interno di un team.
I gestori della cura di tessili sono consapevoli della limitata disponibilità di risorse naturali. Pertanto,
fanno un uso parsimonioso delle materie prime, dell'acqua e dell'energia, avvalendosi di tecnologie,
strategie e tecniche lavorative rispettose del risparmio delle risorse.
Obiettivi di valutazione
dell’azienda
Obiettivi di valutazione della
scuola professionale
Obiettivi di valutazione dei
corsi interaziendali
3.3.1 Impiegare e manovrare
le pulitrici (orientamento
Lavanderia a secco e ad
acqua)
cfr. 3.1.1 - 3.1.4 e 3.1.7 e
3.1.10 Scuola professionale
cfr. 3.1.4 corso interaziendale
cfr. 3.1.1 - 3.1.4 e 3.1.7 e
3.1.10 Scuola professionale
cfr. 3.1.4 corso interaziendale
I gestori della cura di tessili
utilizzano come segue le
pulitrici:
- preparare per l'uso le pulitrici
e caricarle in modo
professionale
- stabilire il programma di
pulitura e programmare le
pulitrici
- controllano lo svolgimento del
programma di pulitura e il
dosaggio funzionante
- scaricare la pulitrice e
controllare la merce
- stabilire la successiva
suddivisione
(C5)
3.3.2 Impiegare e manovrare
le macchine da lavare ad
acqua (orientamento
Lavanderia a secco e ad
acqua)
I gestori della cura di tessili
impiegano come segue le
macchine da lavare ad acqua:
18.10.2016
27
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
- preparare per l'uso gli appositi
macchinari e caricarli in modo
professionale
- stabilire il programma per il
tessile
- controllare i procedere del
programma di lavaggio e il
funzionamento del dosaggio
- scaricando la merce lavata,
controllare la pulizia, l'odore e
le macchie
- stabilire la successiva
suddivisione
(C5)
Competenza operativa 3.4: smacchiare i tessili con le procedure adeguate
I gestori della cura di tessili smacchiano i tessili con le procedure, i mezzi operativi, le fonti
energetiche e gli impianti adeguati.
I gestori della cura di tessili sono consapevoli della limitata disponibilità di risorse naturali. Pertanto,
fanno un uso parsimonioso delle materie prime, dell'acqua e dell'energia, avvalendosi di tecnologie,
strategie e tecniche lavorative che tutelano il risparmio delle risorse. Essi fanno un uso parsiomonioso
delle materie prime e dei materiali, degli apparecchi, degli impianti e delle installazioni. Svolgono i
compiti che vengono assegnati loro in modo efficiente, rispettoso dell'ambiente e sicuro. Pertanto,
utilizzano con parsimonia le materie prime, l'acqua e l'energia, avvalendosi di tecnologie, strategie e
tecniche lavorative che tutelano il risparmio delle risorse.
Obiettivi di valutazione
dell’azienda
Obiettivi di valutazione della
scuola professionale
Obiettivi di valutazione dei
corsi interaziendali
3.4.1 Spiegare gli
smacchiatori
I gestori della cura di tessili
spiegano la struttura, le
funzioni, le particolarità, le
possibilità di utilizzo dei
seguenti smacchiatori:
- smacchiatori per macchie di
tannino
- smacchiatori per macchie di
sangue / proteine
- smacchiatori per vernici
- presmacchiatori
- decoloranti
(C2)
3.4.2 Spiegare i fattori della
smacchiatura
Spiegano i fattori da osservare
nella smacchiatura:
- sensibilità della stoffa
- colorazione del tessile
- durata d'azione
18.10.2016
28
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
- tipi di tessuto
(C2)
3.4.3 Determinare il tipo di
smacchiatura per i tessili
3.4.3 Proporre metodi di
smacchiatura
I gestori della cura di tessili
determinano, a seconda del
tipo di macchie, se è
necessario un trattamento
particolare e se è
ecologicamente sostenibile.
I gestori della cura di tessili
propongono per i diversi tipi di
macchia vari metodi per una
smacchiatura a regola d'arte.
(C5)
(C5)
3.4.4 Eseguire la
smacchiatura dei tessili
(orientamento Lavanderia a
secco e ad acqua)
Se necessario, i gestori della
cura di tessili trattano i tessili
eseguendo le seguenti fasi
operative:
- determinare il metodo di
trattamento in base al tipo di
sporco e ai requisiti tessili
- impiegare a regola d'arte i
seguenti smacchiatori,
osservando la durata d'azione
ottimale del tessile:
- smacchiatori per macchie di
tannino
- smacchiatori per macchie di
sangue / proteine
- smacchiatori per vernici
- presmacchiatori
- acqua
3.4.4 Spiegare i metodi di
smacchiatura
I gestori della cura di tessili
spiegano i metodi di
smacchiatura più adatti per
rimuovere diversi tipi di sporco,
Tengono conto dei punti
seguenti:
- simboli per il lavaggio
- proprietà delle fibre e dei
tessili
- materiali nei tessili
- rischi e conseguenze
- danni già presenti
- applicazioni
- rivestimenti
- procedure
- prodotti smacchianti e mezzi
ausiliari
(C2)
Impiegano i metodi di
trattamento in modo efficiente,
sicuro, parsimonioso ed
ecologico.
3.4.4 Eseguire la
smacchiatura dei tessili
Se necessario, i gestori della
cura di tessili trattano i tessili
eseguendo le seguenti fasi
operative:
- determinare il metodo di
trattamento in base al tipo di
sporco e ai requisiti tessili
- se necessario, scegliere il
programma di decolorazione e
smacchiatura
- se necessario, impiegare a
regola d'arte i seguenti
smacchiatori, osservando la
durata d'azione ottimale del
tessile:
- smacchiatori per macchie di
tannino
- smacchiatori per macchie di
sangue / proteine
- smacchiatori per vernici
- presmacchiatore
- acqua
- decoloranti
(C5)
(C5)
3.4.5 Svolgere la
decolorazione e la
smacchiatura dei tessili
(orientamento Lavanderia
artigianale/industriale)
cfr. 3.4.4 Scuola professionale
Se necessario, i gestori della
cura di tessili sottopongono i
tessili a un programma di
smacchiatura o decolorazione a
regola d'arte.
Impiegano i metodi di
18.10.2016
29
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
trattamento in modo efficiente,
sicuro, parsimonioso ed
ecologico.
(C5)
18.10.2016
30
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
Campo di competenze operative 4: rifinitura dei tessili
I gestori della cura di tessili rifiniscono i tessili, li preparano e organizzano la logistica.
Competenza operativa 4.1: rifinire i tessili con le procedure e gli impianti adeguati
I gestori della cura di tessili lavano i tessili con le procedure, i mezzi operativi, le fonti energetiche e gli
impianti adeguati.
Il successo di un esercizio dipende in buona parte anche dal modo in cui i prodotti e servizi sono
presentati al cliente. I gestori della cura di tessili conoscono a fondo le tecniche e i mezzi di
presentazione e li impiegano in modo adeguato alla situazione.
Per eseguire le mansioni professionali richieste, i gestori della cura di tessili impiegano i metodi, gli
impianti, le installazioni tecniche e i mezzi ausiliari adeguati. Tali strumenti permettono loro di
mantenere l'ordine, fissare le priorità, organizzare le procedure in modo sistematico e razionale,
garantire la sicurezza sul lavoro, rispettare le norme igieniche. I gestori della cura di tessili pianificano
le fasi di lavoro, lavorano in modo mirato ed efficiente, valutano le fasi di lavoro in modo sistematico.
Obiettivi di valutazione
dell’azienda
Obiettivi di valutazione della
scuola professionale
Obiettivi di valutazione dei
corsi interaziendali
4.1.1 Spiegare gli impianti
I gestori della cura di tessili
spiegano la struttura, le
funzioni, le particolarità, i
metodi per la riparazione dei
guasti, le possibilità di utilizzo e
l'efficienza delle risorse dei
seguenti impianti:
- asciugatrice
- mangano / linea di stiratura di
materiale piano
- piegatrice automatica
- tunnel di stiro
- presse
- manichini da stiro
- assi da stiro
- ferri da stiro
(C2)
4.1.2 Impiegare e manovrare
l’asciugatrice (orientamento
Lavanderia
artigianale/industriale)
cfr. 4.1.1 Scuola professionale
I gestori della cura di tessili
utilizzano l’asciugatrice
eseguendo le seguenti fasi
operative:
- azionare gli impianti
- adattare o scegliere il
programma
- caricare l’asciugatrice
manualmente, oppure verificare
se il caricamento automatico
dalla lavacontinua
all’asciugatrice avviene
regolarmente
18.10.2016
31
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
- controllare il programma di
asciugatura
- terminato il programma,
scaricare in modo adeguato la
merce lavata nell'apposito
contenitore di trasporto
- controllare lo stato di
raffreddamento, l'umidità
rimanente, il risultato della
lisciatura ed eventuali
sgualciture della merce lavata
(C5)
4.1.3 Impiegare e manovrare
il tunnel di stiro (orientamento
Lavanderia
artigianale/industriale)
cfr. 4.1.1 Scuola professionale
I gestori della cura di tessili
utilizzano i tunnel di stiro
eseguendo le seguenti fasi
operative:
- azionare gli impianti
- preparare i tessili per il tunnel
di stiro
- adattare o scegliere il
programma
- impostare il programma di
finitura e programmare (velocità
di esecuzione e temperatura)
- controllare il procedere del
programma e l'uscita regolare
dei tessili lavati (controllo al
tatto, verifica dell’umidità
restante, il risultato della
lisciatura, delle sgualciture e
della forma)
(C5)
4.1.4 Manovrare il mangano e
la linea di stiratura di
materiale piano (orientamento
Lavanderia
artigianale/industriale)
cfr. 4.1.1 Scuola professionale
I gestori della cura di tessili
sanno manovrare il mangano e
la linea di stiratura di materiale
piano eseguendo le seguenti
fasi operative:
- azionare gli impianti
- preparare i tessili, avviare il
programma del mangano e
controllare lo svolgimento
- impostare o adeguare i
programmi per l’introduttore e
la piegatrice
- ritirare dal mangano i tessuti
18.10.2016
32
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
stirati e controllare la qualità
- controllare il risultato della
piegatura e caricare i tessili
stirati nel ciclo di trattamento
successivo.
(C5)
4.1.5 Utilizzare le piegatrici
automatiche (orientamento
Lavanderia
artigianale/industriale)
cfr. 4.1.1 Scuola professionale
I gestori della cura di tessili
utilizzano le piegatrici
automatiche eseguendo le
seguenti fasi operative:
- azionare gli impianti
- preparare i tessili
- adeguare, impostare e avviare
il relativo programma di
piegatura
- caricare i tessili secondo le
caratteristiche della macchina
(introduzione automatica o
manuale)
- controllare il risultato, se
necessario, ripetere
l’operazione
- caricare i tessili nel ciclo di
trattamento successivo
(C5)
4.1.6 Impiegare e manovrare
le presse
cfr. 4.1.1 Scuola professionale
I gestori della cura di tessili
utilizzano le presse a regola
d'arte eseguendo le seguenti
fasi operative:
- azionare gli impianti
- preparare e mettere i tessili
sotto la pressa
- controllare il risultato della
pressatura, valutando il risultato
della lisciatura e la presenza di
eventuali sgualciture, poi
caricare i tessili nel ciclo di
trattamento successivo
(C5)
4.1.7 Impiegare e manovrare i
finitori di forma
cfr. 4.1.1 Scuola professionale
I gestori della cura di tessili
utilizzano i finitori di forma a
regola d'arte eseguendo le
seguenti fasi operative:
18.10.2016
33
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
- azionare gli impianti
- preparare i tessili e avviare il
finitore di forma
- controllare il risultato della
finitura e caricare i tessili nel
ciclo di trattamento successivo
(C4)
4.1.8 Impiegare e manovrare
l’asciugatrice (orientamento
Lavanderia a secco e ad
acqua)
cfr. 4.1.1 Scuola professionale
I gestori della cura di tessili
utilizzano l’asciugatrice
eseguendo le seguenti fasi
operative:
- azionare gli impianti
- adattare o scegliere il
programma
- caricare e avviare
l’asciugatrice
- controllare il programma di
asciugatura
- controllare lo stato di
raffreddamento, l'umidità
restante, il risultato della
lisciatura e le sgualciture della
merce lavata
(C5)
4.1.9 Impiegare e manovrare
gli assi da stiro (orientamento
Lavanderia a secco e ad
acqua)
cfr. 4.1.1 Scuola professionale
I gestori della cura di tessili
utilizzano gli assi da stiro a
regola d'arte eseguendo le
seguenti fasi operative:
- azionare gli impianti
- preparare i tessili
- impostare la temperatura del
ferro da stiro tenendo conto del
tipo di stoffa
- controllare il risultato della
stiratura e caricare i tessili nel
ciclo di trattamento successivo
(C4)
4.1.10 Impiegare e manovrare
il manichino stiracamicie
(orientamento Lavanderia a
secco e ad acqua)
I gestori della cura di tessili
utilizzano i manichini da stiro a
regola d'arte eseguendo le
18.10.2016
34
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
seguenti fasi operative:
- azionare gli impianti
- preparare i tessili e avviare il
manichino stiracamicie
- controllare il risultato della
finitura e caricare i tessili nel
ciclo di trattamento successivo
(C4)
Competenza operativa 4.2: eseguire il controllo della qualità in base alle disposizioni aziendali
I gestori della cura di tessili eseguono i controlli della qualità in base alle disposizioni aziendali.
Per controllare la qualità impiegano i metodi, gli impianti, le installazioni tecniche e i mezzi ausiliari
adeguati. Tali strumenti permettono loro di mantenere l'ordine, fissare le priorità, organizzare le
procedure in modo sistematico e razionale, garantire la sicurezza sul lavoro e rispettare le norme
igieniche. I gestori della cura di tessili pianificano le fasi di lavoro, lavorano in modo mirato ed
efficiente, valutano le fasi di lavoro in modo sistematico. Vedono i processi operativi tenendo conto dei
nessi esistenti. Considerano tutte le fasi di lavoro, a monte e a valle, e sono consapevoli delle
ripercussioni che il loro lavoro ha sui prodotti, sui collaboratori e sul successo aziendale, in particolare
curano anche la presentazione dei prodotti e dei servizi.
Obiettivi di valutazione
dell’azienda
Obiettivi di valutazione della
scuola professionale
4.2.1 Eseguire il controllo
della qualità nel corso del
processo (orientamento
Lavanderia
artigianale/industriale)
4.2.1 Descrivere il controllo
della qualità nel corso del
processo
I gestori della cura di tessili
eseguono il controllo e il
miglioramento della qualità
eseguendo le seguenti fasi
operative:
Obiettivi di valutazione dei
corsi interaziendali
I gestori della cura di tessili
descrivono gli obiettivi, le
procedure e le misure per il
controllo e il miglioramento
della qualità nel corso del
processo.
(C2)
- valutare la qualità dei tessili a
tutti i livelli del processo
- determinare errori e danni e
chiarire le relative cause
- individuare i rilavaggi interni e
separarli come opportuno
- eseguire i trattamenti
successivi, valutarne i risultati e
definire i passi successive
(C6)
4.2.2 Riconoscere gli errori
ricorrenti e adottare le misure
necessarie (orientamento
Lavanderia
artigianale/industriale)
I gestori della cura di tessili
riconoscono, in base ai resi, gli
errori ricorrenti e i problemi
18.10.2016
4.2.2 Spiegare gli errori
ricorrenti
I gestori della cura di tessili
spiegano le caratteristiche, le
cause e le conseguenze degli
errori ricorrenti nel processo di
produzione.
35
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
relativi al processo di
produzione.
Discutono insieme al loro
responsabile le lacune
qualitative, gli errori ricorrenti e
le possibili misure da adottare.
Inoltre, propongono soluzioni
per risolvere i tipici errori
ricorrenti.
(C2)
Risolvono o fanno risolvere gli
errori ricorrenti.
(C5)
4.2.3 Eseguire il controllo
della qualità (orientamento
Lavanderia a secco e ad
acqua)
I gestori della cura di tessili
eseguono il controllo finale in
base ai seguenti criteri:
- qualità della stiratura / aspetto
- macchie
- danni
- odore
4.2.3 Spiegare i contenuti del
controllo della qualità
I gestori della cura di tessili
spiegano i contenuti del
controllo finale in base ai
seguenti criteri:
- qualità della stiratura / aspetto
- macchie
- danni
- odore
(C2)
(C4)
4.2.4 Colmare le lacune
qualitative (orientamento
Lavanderia a secco e ad
acqua)
I gestori della cura di tessili
colmano le lacune qualitative
che possono essere risolte
autonomamente.
Provvedono a documentare in
modo trasparente e
comprensibile le lacune
qualitative o i danni non
risolvibili autonomamente,
motivandone le ragioni e
informando in merito il loro
responsabile.
(C5)
18.10.2016
36
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
Approvazione ed entrata in vigore
Il presente piano di formazione entra in vigore il 01.01.2017.
Berna, 18 ottobre 2016
Associazione svizzera degli specialisti per il trattamento dei tessili
Il presidente
Il direttore
Eric Oswald
Jürg Depierraz
Il presente piano di formazione viene approvato dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca
e l’innovazione (SEFRI) ai sensi dell’articolo 9 capoverso 1 dell’ordinanza del 18 ottobre 2016 sulla
formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
Berna, 18 ottobre 2016
Segreteria di Stato per la formazione,
la ricerca e l’innovazione
Jean-Pascal Lüthi
Capodivisione Formazione professionale di base e maturità
18.10.2016
37
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
Allegato 1:
Elenco degli strumenti per promuovere la qualità della
formazione professionale di base
Documento
Fonte di riferimento
Ordinanza della SEFRI sulla formazione professionale di
base Gestrice/Gestore della cura di tessili con AFC
Versione elettronica
Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e
l’innovazione (www.sbfi.admin.ch/bvz/berufe)
Versione cartacea
Ufficio federale delle costruzioni e della logistica
(www.bundespublikationen.admin.ch )
Piano di formazione relativo all’ordinanza della SEFRI
sulla formazione professionale di base di
Gestrice/Gestore della cura di tessili con AFC
Associazione svizzera degli specialisti per il
trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT)
www.textilpflege.ch
Disposizioni esecutive per la procedura di qualificazione
con esame finale, incluso allegato (griglia di valutazione
ed eventuale documentazione delle prestazioni nei corsi
interaziendali e/o nella formazione professionale pratica)
Associazione svizzera degli specialisti per il
trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT)
Documentazione dell’apprendimento
Associazione svizzera degli specialisti per il
trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT)
Rapporto di formazione
Modello SDBB | CSFO
www.oda.berufsbildung.ch
Programma di formazione per le aziende di tirocinio
Associazione svizzera degli specialisti per il
trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT)
www.textilpflege.ch
Dotazione minima dell’azienda di tirocinio
Associazione svizzera degli specialisti per il
trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT)
www.textilpflege.ch
Programma di formazione per i corsi interaziendali
Associazione svizzera degli specialisti per il
trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT)
www.textilpflege.ch
Regolamento dei corsi interaziendali
Associazione svizzera degli specialisti per il
trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT)
www.textilpflege.ch
Programma d’insegnamento per le scuole professionali
Associazione svizzera degli specialisti per il
trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT)
www.textilpflege.ch
Regolamento della Commissione per lo sviluppo
professionale e la qualità
Associazione svizzera degli specialisti per il
trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT)
www.textilpflege.ch
Lista delle professioni affini
Associazione svizzera degli specialisti per il
trattamento dei tessili (VTS/ASET/ASTT)
www.textilpflege.ch
18.10.2016
38
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
_____________________________________________________________________________________________________
Allegato 2:
Misure di accompagnamento riguardanti la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute
L’articolo 4 capoverso 1 dell’ordinanza del 28 settembre 2007 sulla protezione dei giovani lavoratori (OLL 5; RS 822.115) proibisce in generale lo svolgimento di lavori
pericolosi da parte dei giovani. Per lavori pericolosi si intendono tutti i lavori che per la loro natura o per le condizioni nelle quali vengono eseguiti possono
pregiudicare la salute, l’educazione, la formazione e la sicurezza dei giovani come anche il loro sviluppo psicofisico. In deroga all’articolo 4 capoverso 1 OLL 5 le
persone in formazione a partire dai 15 anni possono essere impiegate in conformità con il loro stato di formazione per i lavori pericolosi definiti nell’articolo 7
capoverso 3 dell’ordinanza in materia di formazione Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC e nell’allegato I della Direttiva CFSL 6508, purché l’azienda di tirocinio
osservi le seguenti misure di accompagnamento.
Deroghe al divieto di svolgere lavori pericolosi
3a
4b
5a
6a
6b
7a
8a
8c
10a
Lavori che superano le capacità fisiche dei giovani
a) Lavori che superano obiettivamente le capacità fisiche dei giovani. Movimentazione manuale di pesi, posizioni e movimenti del corpo sfavorevoli:
1) movimentazione manuale di grossi pesi o di pesi da spostare spesso;
2) movimenti ripetitivi sotto sforzo;
3) lavori di lunga durata o ripetitivi in posizione piegata, inclinata o ruotata;
4) lavori di lunga durata o ripetitivi eseguiti all’altezza della spalla o oltre;
Lavori con effetti fisici pericolosi per la salute
Lavori con agenti caldi o freddi che presentano un elevato rischio di infortunio o malattia professionale, tra cui pericoli termici legati a fluidi, vapore, gas liquefatto a bassa temperatura (ad. es. azoto liquido).
Lavori che comportano un notevole pericolo d’incendio o di esplosione
Lavori che comportano un notevole pericolo d’incendio o di esplosione.
Lavori con prodotti chimici pericolosi per la salute
Lavori che espongono i giovani ad agenti chimici pericolosi per la salute contrassegnati con una delle seguenti frasi R secondo l’OPChim3:
4. può provocare il cancro (designazione «K» secondo la lista «Valori limite d’esposizione sui posti di lavoro»; R40 / H351, R45 / H350),
nonché altre sostanze e preparati classificati come tossici, sensibilizzanti, cancerogeni, mutageni, tossici per la riproduzione o dannosi per l’embrione e il feto con specifiche frasi R o frasi H e/o contrassegnati
secondo la nuova o la vecchia designazione con i seguenti simboli che indicano pericoli per la salute (pittogrammi):
Lavori con prodotti chimici pericolosi per la salute
Lavori che comportano un notevole pericolo d’intossicazione.
Lavori con agenti biologici pericolosi per la salute
Cernita di materiale vecchio, come carte e cartoni, e di biancheria sporca e non disinfettata, di crini, di setole e di pelli.
Lavori con attrezzi/strumenti pericolosi o con animali
a) Lavori che si effettuano con strumenti che presentano rischi di incidenti, che presumibilmente i giovani, per mancanza di sicurezza o per scarsa esperienza o formazione, non possono individuare o prevenire:
1. macchine, equipaggiamenti o attrezzi;
2. installazioni e apparecchi tecnici secondo l’articolo 49 capoverso 2 OPI5:
- impianti di produzione automatici o a comando centrale, come gruppi di fabbricazione e catene d’imballaggio o di riempimento;
- sistemi di trasporto combinati, comprendenti in particolare trasportatori a nastro o a catena, elevatori a tazze, trasportatori sospesi o a rulli, dispositivi di rotazione, convogliamento o rovesciamento, montacarichi
speciali, piattaforme di sollevamento o gru impilatrici;
- attrezzature a pressione.
Lavori con attrezzi/strumenti pericolosi o con animali
Lavori con macchine o sistemi in condizioni di servizio particolari / lavori di manutenzione con alto rischio di infortunio o di malattia professionale.
Lavori che si effettuano in luoghi inusuali
a) Lavori con rischio di caduta:
1. lavori su postazioni di lavoro rialzate (scale, rampe, piattaforme elevatrici) e vie di passaggio;
2. lavori in ambienti con aperture nel pavimento.
18.10.2016
39
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
Lavori pericolosi
Pericoli
Contenuti formativi delle misure di
accompagnamento (basi per la prevenzione)
Deroga
Ingresso merci / spedizione,
magazzino
Smistare biancheria sporca

Scivolare

Cadere

Rischio di schiacciamento /
intrappolamento

Rischio di infezioni a causa di
microorganismi, virus o agenti
biologici

Rischio di tagliarsi/pungersi con
oggetti taglienti o di spruzzi
Misure di accompagnamento attuate dagli specialisti2 in azienda
Formazione/corsi per le
persone in formazione
Formazione
in azienda
Supporto
CI
Istruzione delle persone in Sorveglianza delle
formazione
persone in formazione
Supporto
SP
Costante
10a
CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio
senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel
settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini
(6232)“
1°anno
Dimostrazione e
applicazione pratica
1°anno
7a
CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio
senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel
settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini
(6232)“
1°anno
Dimostrazione e
applicazione pratica
1°anno
Periodic
a
Assente
Instruzione e controllo
Pulizia/desinfezione della
mano
SUVA Bollettino d'informazione 2869/31 (Prevenzione
delle malattie infettive trasmesse per via ematica fuori
dell'ambito sanitario (Medicina del lavoro)
Indossare guanti
Controllare tasche
SUVA Lista di controllo: Protezione della pelle sul
posto di lavoro (67035)
Sistemi di etichettatura

Bruciature, intrappolamento dita,
pungersi con aghi o cucitrici
8a
CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio
senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel
settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini
(6232)“
1°anno
CI 1
Dimostrazione e
applicazione pratica
1°anno
fino alla
formazio
ne
Caricare e scaricare
macchinari
(pulitrice, macchina per
lavaggio e centrifuga,
essiccatoio a tamburo e
centrifuga)

Lavoro dinamico unilaterale
CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio
senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel
settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini
(6232)“
CI 1
Dimostrazione e
applicazione pratica
1°anno
Parti in movimento
3a
8a
10a
1°anno

Utilizzare lavatrice/pulitrice

Parti macchina in movimento
1°anno

Contatto con agenti pericolosi
CI 1 e
CI 3
Dimostrazione e
applicazione pratica
1°anno
2°anno

Contatto con fluidi caldi

Rischio di schiacciamento e
intrappolamento

Punti di intrappolamento e di taglio
Dimostrazione e
1°anno
Impianti di trasporto interni
2
CFSL: Movimentazione manuale di carichi (6245)
8a
SUVA Lista di controllo: Pericoli di natura meccanica
(67113)
CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio
senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel
settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini
(6232)“
8a
CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio
senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel
1°anno
È considerato specialista il titolare di un attestato federale di capacità, di un certificato federale di formazione pratica o di una qualifica equivalente nel campo della persona in formazione.
18.10.2016
40
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini
(6232)“
Smacchiatura/decolorazione


Contatto con agenti
pericolosi/sostanze chimiche:
Corrosione
Vapori
Rischio di incendio
5a, 6 CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio
a e 6b senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel
settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini
(6232)“
applicazione pratica
1°anno
1°anno
CHLegge
sulle
sostan
ze
chimic
he e
verific
a STF
al
2°ann
o
SUVA Lista di controllo: Manipolazione di solventi
(67013)
Lavoro dinamico unilaterale
CI1 e
CI 3
SUVA Lista di controllo: Acidi e liscive (67084)
SUVA Lista di controllo: Dispositivi di protezione
individuale (DPI) (67091)
SUVA-Lista di controllo: Rischi di esplosione
(Documento sulla protezione contro le esplosioni per
le PMI) (67132)
SUVA-IS: Impianti di pulitura nei quali vengono
riscaldati o spruzzati liquidi infiammabili (66066)
Dimostrazione e
applicazione pratica
1°anno
2°anno
3°anno
Istruzione dell’assistente
sulla manipolazione degli
agenti pericolosi
Indossare occhiali
protettivi e guanti nella
manipolazione di agenti
pericolosi
Istruzione dell’assistente
sulla possibilità di
spostamento dei
dispositivi di finitura e la
disposizione ottimale dei
carrelli della biancheria
per il prelievo parziale
SUVA Lista di controllo: Aria compressa (67054)
SUVA 67132
SUVA 66066
Dosaggio di
detergenti/solventi,
disinfettanti

Contatto con sostanze pericolose

Rischio di incendio ed esplosione
6a
CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio
senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel
settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini
(6232)“
2.DF
2°anno
SUVA Lista di controllo: Acidi e liscive (67084)
Indossare occhiali
protettivi e guanti nella
manipolazione di agenti
pericolosi
SUVA Lista di controllo: Elettricità statica. Rischi di
esplosione dovuti alla manipolazione di liquidi
infiammabili (67083)
18.10.2016

Stiratura, vapore caldo

Lavoro dinamico unilaterale

Parti in movimento

Punti di intrappolamento e
schiacciamento

Bruciature

Rischio di caduta

Rischio di scosse elettriche (ferro da
stiro)

Temperatura ambiente, rapporti
d’aria
3a
4b
8a
SUVA Lista di controllo: Pericoli di natura meccanica
(67113)
CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio
senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel
settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini
(6232)“
SUVA Lista di controllo: Seduti o in piedi?
L'architettura ergonomica dei posti di lavoro.
Informazioni per specialisti e non (44075)
2°anno
Istruzione dell’assistente
sulla manipolazione degli
agenti pericolosi
SUVA Lista di controllo: Manipolazione di solventi
(67013)
Dispositivi di finitura
Dimostrazione e
applicazione pratica
1°anno
CI 1
Dimostrazione e
applicazione pratica
1°anno
Istruzione dell’assistente
sulla possibilità di
spostamento dei
dispositivi di finitura e la
disposizione ottimale dei
carrelli della biancheria
per il prelievo parziale
Prevedere il cambio
periodico della postazione
41
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC

Ergonomia nel posto di lavoro
Piegatura manuale di prodotti
tessili

Lavoro dinamico unilaterale
3a
SUVA Lista di controllo: Seduti o in piedi?
L'architettura ergonomica dei posti di lavoro.
Informazioni per specialisti e non (44075)
1°anno
Istruzione dell’assistente
sulla possibilità di
spostamento della
superficie di lavoro
1°anno
Imballatrici

Parti della macchina in movimento
8a
1°anno

Contatto con fluidi caldi
CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio
senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel
settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini
(6232)
Dimostrazione e
applicazione pratica
1°anno
Fino alla
formazio
ne

Rischio di inciampare
Dimostrazione e
applicazione pratica
1°anno
Vapori
SUVA Lista di controllo: Dispositivi di protezione
individuale (DPI) (67091)
1°anno


Rischio di incendio
3a
5a
6a

Rischio di esplosione

Contatto con sostanze pericolose

Carichi pesanti
Prelevare rifornimento dal
magazzino e travasare agenti
per la smacchiatura
di lavoro
1°anno
SUVA: Lista di controllo: Manipolazione di solventi
(67013)
Istruzione dell’assistente
sulla manipolazione degli
agenti pericolosi
SUVA Lista di controllo: Acidi e liscive (67084)
Indossare occhiali
protettivi e guanti nella
manipolazione di agenti
pericolosi
Immagazzinare agenti chimici

Rischio di inciampare

Rischio di incendio

Rischio di esplosione

Contatto con sostanze pericolose

Carichi pesanti
5a
10a
3a
Osservare i divieti di immagazzinamento con altri
agenti (specifiche produttore e direttive legali)
2°anno
SUVA Lista di controllo: Dispositivi di protezione
individuale (DPI) (67091)
Dimostrazione e
applicazione pratica
2°anno
Istruzione dell’assistente
sulla manipolazione di
agenti pericolosi
SUVA Lista di controllo: Acidi e liscive (67084)
Indossare occhiali
protettivi e guanti nella
manipolazione di agenti
pericolosi
SUVA Lista di controllo: Aria compressa (67054)
Sistemi di installazione (aria
compressa, vapore, corrente)

Contratto con fluidi caldi

Parti conduttrici di corrente
Risolvere problemi semplici

Parti della macchina in movimento

Caduta dalla scala durante i lavori
ecc.

Contatto della pelle e degli occhi con
olio idraulico (caldo) in caso di guasti
SUVA Lista di controllo: L'elettricità in tutta sicurezza
(44087)

Pericolo di scosse elettriche
SUVA Lista di controllo: Pericoli di natura meccanica
(67113)
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8a
1°anno
CI 1
1°anno
SUVA Lista di controllo: L'elettricità in tutta sicurezza
(44087)
10a
6a
8c
SUVA Lista di controllo: Pianificare e controllare la
manutenzione. La premessa per lavorare con
efficienza e in piena sicurezza (66121)
3. DF
Dimostrazione e
applicazione pratica
2°anno
42
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
Lavori di manutenzioni e
mantenimento periodici

Caduta sulle parti durante la
manutenzione degli impianti

Parti della macchina in movimento

CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio
senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel
settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini
(6232)“
Caduta dalla scala durante i lavori
ecc.
SUVA Bollettino 88813

Contatto con sostanze pericolose

Lesioni in caso di avviamento
accidentale
10a
6a
2°anno
Dimostrazione e
applicazione pratica
2°anno
2°anno
Dimostrazione e
applicazione pratica
2°anno
SUVA Lista di controllo: Pianificare e controllare la
manutenzione. La premessa per lavorare con
efficienza e in piena sicurezza (66121)
SUVA: Lista di controllo: Manipolazione di solventi
(67013)
SUVA Lista di controllo: Dispositivi di protezione
individuale (DPI) (67091)
Controllo durezza dell’acqua e
del valore del pH

Contatto con fluidi caldi (titolazione,
agenti chimici)
8a
4b
CFSL Bollettino d'informazione „Non c'è infortunio
senza causa! Sicurezza e tutela della salute nel
settore della cura dei tessuti e nelle imprese affini
(6232)“
Legenda: CI: corsi interaziendali; SP: scuola professionale;
[DF: dopo la formazione; OP: opuscolo; LC: lista di controllo; PG: pieghevole; NI: nota informativa; MD: materiale didattico; PM: promemoria; DPI: dispositivi di protezione individuale]
18.10.2016
43
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
_____________________________________________________________________________________________________
Glossario (* vedi Lessico della formazione professionale, 3
a
edizione rivista e aggiornata 2013, CSFO, Berna,
www.less.formazioneprof.ch)
Azienda di tirocinio*
Nel sistema duale della formazione professionale, l’azienda di tirocinio è un’azienda di produzione o di servizi in cui
avviene la formazione pratica professionale. A tale scopo le aziende devono disporre di un’autorizzazione a formare
rilasciata dall’autorità cantonale competente.
Campo di qualificazione*
Nell’ordinanza sulla formazione professionale di base si distinguono tre campi di qualificazione: lavoro pratico,
conoscenze professionali e cultura generale.
 Lavoro pratico: esistono due tipi di lavoro pratico: il lavoro pratico individuale (LPI) e il lavoro pratico
prestabilito (LPP).
 Conoscenze professionali: l’esame delle conoscenze professionali è la parte teorica/scolastica dell’esame
finale. La persona in formazione deve presentarsi a un esame scritto o a un esame scritto e orale. In casi
motivati l’insegnamento e l’esame della cultura generale possono essere integrati nelle conoscenze
professionali.
 Cultura generale: questo campo di qualificazione è composto dalla nota scolastica di cultura generale, dal
lavoro d’approfondimento e dall’esame finale per la formazione professionale di base triennale e
quadriennale. Se l’insegnamento della cultura generale avviene in modo integrato, viene valutato
congiuntamente alle conoscenze professionali.
Campo di competenze operative
I comportamenti professionali, ovvero quelle attività che richiedono competenze simili o che appartengono a un
processo lavorativo simile, vengono raggruppati in campi di competenze operative.
Commissione per lo sviluppo professionale e la qualità (Commissione SP&Q)
Ogni ordinanza sulla formazione professionale di base definisce nella sezione 10 una Commissione svizzera per lo
sviluppo professionale e la qualità per la rispettiva professione o il rispettivo campo professionale.
La Commissione svizzera per lo sviluppo professionale e la qualità è un organo strategico composto dai partner con
funzione di vigilanza, nonché un organismo orientato verso il futuro teso a garantire la qualità ai sensi dell’articolo 8
LFPr.
Competenza operativa
La competenza operativa si esplica nella capacità di riuscire a gestire una situazione professionale concreta. Per
farlo un professionista competente applica autonomamente una combinazione specifica di conoscenze, abilità e
comportamenti. Durante la formazione le persone in formazione acquisiscono la necessaria competenza
professionale, metodologica, sociale e personale relativa a ogni competenza operativa.
Corso interaziendale (CI)*
I corsi interaziendali servono a trasmettere e a fare acquisire capacità pratiche fondamentali. Essi completano la
pratica professionale e la formazione scolastica.
Documentazione dell’apprendimento*
La documentazione dell’apprendimento è uno strumento che promuove la qualità della formazione professionale
pratica. La persona in formazione aggiorna autonomamente la propria documentazione menzionando i principali
lavori e le competenze operative da acquisire. Grazie alla documentazione, il formatore può vedere i progressi nella
formazione e l’impegno personale dimostrato dalla persona in formazione.
Insegnamento delle conoscenze professionali
Con l’insegnamento delle conoscenze professionali nella scuola professionale la persona in formazione acquisisce
alcune qualifiche specifiche. Obiettivi ed esigenze sono stabiliti nel piano di formazione. Le 6 note semestrali relative
all’insegnamento professionale confluiscono, sotto forma di nota relativa all’insegnamento professionale o di nota dei
luoghi di formazione, nel calcolo della nota complessiva della procedura di qualificazione.
Lavoro pratico individuale (LPI)
Il LPI è una delle due opzioni di verifica delle competenze acquisite nel campo di qualificazione «lavoro pratico».
L’esame si svolge nell’azienda di tirocinio sulla base di un mandato aziendale. Il LPI è disciplinato per ogni
professione dalle «Disposizioni esecutive per la procedura di qualificazione con esame finale».
Lavoro pratico prestabilito (LPP)*
Il lavoro pratico prestabilito è l’alternativa al lavoro pratico individuale e viene controllato dai periti d’esame durante
tutto lo svolgimento del lavoro. Per tutte le persone in formazione valgono le opzioni d’esame e la durata d’esame
18.10.2016
44
Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
prevista dal piano di formazione.
Luoghi di formazione*
Il punto di forza della formazione professionale duale sta nella sua stretta relazione con il mondo del lavoro, che si
riflette nei tre luoghi di formazione che impartiscono la formazione professionale di base: l’azienda di tirocinio, la
scuola professionale e i corsi interaziendali.
Obiettivi di valutazione
Gli obiettivi di valutazione concretizzano la competenza operativa e tengono conto delle esigenze attuali legate agli
sviluppi economici e sociali. Gli obiettivi di valutazione sono armonizzati tra loro per favorire la cooperazione tra i
luoghi di formazione. Solitamente aziende di tirocinio, scuole professionali e corsi interaziendali hanno obiettivi
diversi, la cui formulazione può però essere identica, ad esempio per quanto concerne la sicurezza sul lavoro, la
protezione della salute o le attività manuali.
Obiettivi ed esigenze della formazione professionale di base
Gli obiettivi e le esigenze della formazione professionale di base sono stabiliti nell’ofor e nel piano di formazione.
All’interno di quest’ultimo sono articolati in campi di competenze operative, competenze operative e obiettivi di
valutazione per i tre luoghi di formazione (azienda di tirocinio, scuola professionale e corsi interaziendali).
Ordinanza della SEFRI sulla formazione professionale di base (ordinanza in materia di formazione; ofor)
Ogni ofor disciplina nel dettaglio i seguenti aspetti: contenuto e durata della formazione professionale di base,
obiettivi ed esigenze della formazione professionale pratica e della formazione scolastica, ampiezza dei contenuti
della formazione e loro ripartizione tra i luoghi di formazione, procedure di qualificazione, attestazioni e titoli.
Normalmente, l’oml chiede alla SEFRI di emanare un’ofor e la redige congiuntamente con i Cantoni e la
Confederazione. L’entrata in vigore di un’ofor è stabilita d’intesa fra i partner, mentre l’emanazione spetta alla SEFRI
Organizzazione del mondo del lavoro (oml)*
L’espressione collettiva «organizzazioni del mondo del lavoro» può indicare le parti sociali, le associazioni
professionali e le altre organizzazioni competenti, nonché gli operatori della formazione professionale. L’oml
competente per una data professione definisce i contenuti della formazione, organizza la formazione professionale di
base e istituisce l’organo responsabile dei corsi interaziendali.
Partenariato*
La formazione professionale è compito comune di Confederazione, Cantoni e organizzazioni del mondo del lavoro. I
tre partner uniscono i loro sforzi per garantire una formazione professionale di qualità e un numero sufficiente di
posti di tirocinio.
Persona in formazione*
È considerata persona in formazione chi ha concluso le scuole dell’obbligo e ha stipulato un contratto di tirocinio per
apprendere una professione secondo le disposizioni dell’ordinanza sulla formazione professionale di base.
Piano di formazione
Il piano di formazione integra l’ordinanza sulla formazione professionale di base e contiene, oltre ai fondamenti
pedagogico-professionali, il profilo di qualificazione, le competenze operative raggruppate nei relativi campi e gli
obiettivi di valutazione suddivisi per luogo di formazione. Il contenuto del piano di formazione è di responsabilità
dell’oml nazionale. Il piano di formazione viene emanato dall’oml e approvato dalla SEFRI.
Procedura di qualificazione (PQ)*
L’espressione «procedura di qualificazione» è utilizzata per designare tutte le procedure che permettono di stabilire
se una persona possiede le competenze definite nella rispettiva ordinanza sulla formazione professionale di base.
Profilo di qualificazione
Il profilo di qualificazione descrive le competenze operative che una persona in formazione deve possedere alla fine
della formazione. Il profilo di qualificazione viene redatto in base al profilo delle attività e funge da base per
l’elaborazione del piano di formazione.
Quadro europeo delle qualifiche (QEQ)
Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (QEQ) punta a rendere comparabili a livello
europeo le qualifiche e le competenze professionali. Al fine di mettere in relazione le diverse qualifiche nazionali con
il QEQ e di confrontarle con quelle di altri Stati europei, ogni Paese sviluppa un proprio Quadro nazionale delle
qualifiche (QNQ).
Quadro nazionale per la formazione professionale (QNQ formazione professionale)
18.10.2016
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Piano di formazione relativo all’ordinanza sulla formazione professionale di base di Gestrice/Gestore della cura di tessili AFC
Scopo del Quadro nazionale delle qualifiche è garantire la trasparenza e la comparabilità dei titoli della formazione
professionale a livello nazionale e internazionale e promuovere in questo modo la mobilità sul mercato del lavoro. Il
Quadro delle qualifiche prevede otto livelli, ognuno dei quali include le tre categorie di valutazione «conoscenze»,
«abilità» e «competenze». Ogni titolo della formazione professionale di base è accompagnato da un supplemento
standard al certificato.
Rapporto di formazione*
Con il rapporto di formazione si documenta la verifica periodica dell’apprendimento svolto in azienda. Il rapporto
viene compilato durante un colloquio che avviene tra formatore e persona in formazione.
Responsabili della formazione professionale*
Con il termine «responsabili della formazione professionale» si intendono tutti gli specialisti che durante la
formazione professionale di base impartiscono alle persone in formazione una parte della formazione pratica o
scolastica: formatori attivi nelle aziende di tirocinio, formatori attivi nei corsi interaziendali, docenti della formazione
scolastica, periti d’esame.
Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI)
In collaborazione con i partner (Cantoni e oml), la SEFRI ha il compito di assicurare la qualità e il costante sviluppo
dell’intero sistema della formazione professionale. La SEFRI inoltre provvede alla comparabilità e alla trasparenza
delle offerte formative in tutta la Svizzera.
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