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CAMPIONATO DI GIORNALISMO MARTEDÌ 22 MAGGIO 2012 7 •• GIOVANNI PASCOLI DI MORDANO (IC3) «Siamo noi i numeri uno della pallamano» La III A ha vinto i campionati scolastici provinciali di Bologna — MORDANO — Campi di concentramento, un’occasione per riflettere — MORDANO — CAMPO di concentramento. Questo luogo mi ha fatto piangere ‘dentro’, ma non ‘fuori’... Non riuscivo a piangere, ma stavo veramente male. Mi ha aperto il cuore, mi ha fatto pensare a tutti i nostri fratelli che sono morti, soffocati dalla fatica e dal dolore. Mi ha fatto pensare che nella vita non ci sono solo momenti di divertimento, ma anche momenti in cui bisogna riflettere e pensare alle ingiustizie provocate dall’uomo, per costruire una società migliore. Davide Sabatani In viaggio a Colmar Che belle le case a graticcio — MORDANO — ATTENDEVO da tempo la gita in Alsazia ed ecco finalmente il giorno della partenza. Siamo arrivati a Colmar nel primo pomeriggio e la città con le sue case a ‘graticcio’ mi ha lasciato a bocca aperta. Abbiamo visitato questa meravigliosa città con la nostra guida, Franco detto ‘Fango’, un toscano trapiantato in Alsazia da molti anni, ma con la nostalgia italiana nel cuore. Qui è tutto decisamente diverso da Mordano! Le case sembrano quelle delle favole e anche lo stile di vita è decisamen- te diverso. La cosa che mi è piaciuta di più è stata la cattedrale, legata alla sua leggenda del calzolaio. Laura Zardi LA SCUOLA secondaria di Mordano ha partecipato al campionato provinciale di pallamano. Si è svolto a Bologna in giornata singola che prevedeva due partite di semifinale e la finale. Le scuole partecipanti erano: Medicina,Bazzano e Zola Predosa. Nella prima semifinale il Mordano e Zola si sono imposti rispettivamente sulle altre squadre. In seguito si è disputata la finale. Nella semifinale Mordano ha subito dimostrato la sua superiorità tecnica imponendo il proprio gioco sugli avversari. La ripresa, dato il vantaggio accumulato, ha visto entrare in campo tutti i componenti della squadra, anche quelli che non praticano questo sport. La finale disputata a seguito della prima gara si è dimostrata ardua e faticosa, merito di Zola Predosa, squadra combattiva e mai doma. Mordano ha comunque vinto la partita, mettendo in campo tutte le sue energie. Questa vittoria meritata è frutto di un gruppo affiatato che ha svolto, con la collaborazione della società Romagna Handball, un corso formativo di pallamano. E’ stato un momento in cui si ha avuto l’occasione di imparare e di collaborare insieme, come un unico gruppo. Davide Sabatani e Lorenzo D’Amato, classe 3A ARRIVAI di corsa a scuola (al solito ero in ritardo), dove già tutti mi aspettavano. Con noi c’erano i La terza A ha vinto il titolo questa primavera a Bologna professori Antonio Riccipetitoni, Andrea Zotti e Fabrizio Tassinari ( in veste di allenatore…come sempre). Dopo aver caricato le borse siamo partiti alla volta di Bologna. Scendemmo in campo verso le 10. La prima partita fu veramente facile: finì 22 a 8 per noi. Siccome non c’era tempo da perdere, perché rischiavamo di non tornare in tempo a scuola, fummo costretti a cominciare subito l’ ultima partita che finì 22 a 18: con solo 4 gol di scarto, ma avevamo comunque vinto! ERAVAMO i Campioni provinciali scolastici di Pallamano. I prof erano contenti, il nostro allenatore (come al solito) no perché ha detto che avevamo ‘tirato fuo- ri’ poca grinta! Ma si sa come sono gli allenatori… se non ci danno ‘un po’ di calci nel sedere’, lo sanno che non ci svegliamo. Tornammo a casa talmente di corsa che ci cambiammo in pulmino! Ma un’ulteriore emozione è stata la premiazione nella palestra della scuola secondaria di Mordano. LA PROFESSORESSA Bianconi e il prof Ricci ci hanno consegnato le medaglie a ricordo della nostra bellissima esperienza sportiva. E adesso per quanto riguarda i regionali, lo sapremo presto! Se ci sono abbastanza soldi si fanno… altrimenti ci fermeremo ai provinciali! Ma se ci saranno, fidatevi che il Mordano si farà valere! Umberto Arnone, classe 3A IL RACCONTO UN’ALUNNA DESCRIVE IL VIAGGIO CON I COMPAGNI ALLA SCOPERTA DELLE BELLEZZE DELLA FRANCIA «Caro diario... ti racconto la nostra gita in Alsazia tra cattedrali e vigne» «CARO diario, sono qui per raccontarti un’esperienza vissuta con la mia classe 3A e la 3ª B. Siamo andati in Francia, in Alsazia. Non puoi immaginare quanto è stato lungo il viaggio, ma ne è valsa la pena. Siamo partiti alle tre. Ti chiederai se abbiamo dormito: era impossibile, c’era una confusione… comunque non ci sarei riuscita, ero troppo emozionata. Durante il nostro lungo viaggio abbiamo attraversato la Svizzera: era stupenda. Che felicità vedere le montagne con la punta bianca. Dopo siamo finalmente arrivati in Francia. Il primo giorno siamo andati a visitare Colmar, le case a graticcio erano una cosa favolosa. Un’altra cosa interessante è stata la cattedrale. È stata costruita nel 1234 e finita dopo 50 anni. Sai come hanno fatto? Hai presente le ruote dei criceti? Mettevano due uomini bendati su una ruota come quella e mentre camminavamo tiravano su le pietre. Dopo una notte di riposo siamo partiti per andare a Strasburgo, per vedere la Linea Maginot, un forte a 30 metri di profondità. In seguito siamo andati a visitare la città. Era molto bella e interessante. Ti descriverò l’orologio astronomico: a mezzogiorno gli apostoli sfilano davanti a Gesù e mentre passano il gallo canta tre volte. In basso c’è la morte che fa finta di suonare le ore sopra una campana, ogni quarto d’ora passa una figura allegorica delle quattro età della vita. In basso ci sono i giorni della settimana. La sera siamo andati in discoteca, è stato divertente, ti sarebbe piaciu- to. Sai all’inizio non c’era nessuno a parte noi, perfino i professori si sono scatenati. Ce ne siamo andati a mezzanotte e quando sono uscita non sentivo niente abituata al volume della musica! La mattina siamo andato al villaggio di Riquewhir. Sembrava il paese delle fiabe: le case, il paesaggio formato da file di vigneti. Poi siamo andati al campo di concentramento di Struthof e qui diario ho sentito la tristezza, la sofferenza che hanno vissuto quegli uomini. Poi mi sono chiesta come degli esseri umani abbiano potuto fare questo ad altri esseri umani. Dopo circa 10 ore siamo tornati a Mordano, diciamo un po’ stanchi, ma avendo un’esperienza bellissima dentro di noi». Classe 3A, Valentina Boni