relazione finale progetto pon C5Viaggio tra

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relazione finale progetto pon C5Viaggio tra
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UNIONE EUROPEA
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FSE PON
ISTITUTO MAGISTRALE STATALE LICEI “TOMMASO CAMPANELLA”
Via Annunziata, 4 – 87021 Belvedere Marittimo (CS) Tel/fax: 0985 82409 sito: www.liceobelvedere.gov.it
e-mail :[email protected] pec:[email protected]
Dirigente Scolastica Prof.ssa M. G. Cianciulli
e-mail : csee15
RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO PON
“Viaggio tra Biblioteche e
Archivi d’Italia”
Progetto Pon. Obiettivo C Migliorare i livelli di conoscenza e
competenze dei giovani
Azione C 5 ALUNNI DEL TRIENNIO
Obiettivo / Azione C 5 FSE-2011-21
Viaggio studio: STAGE in ITALIA comprensivo di Certificazione
cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale 2007-2013 Obiettivo “Convergenza” –“ Competenze per lo Sviluppo” a titolarità del Ministero della P.I. – Direzione
Generale Affari Internazionali. - Nota del M.P.I. prot.. n° AOODGAI \10307
Annualità 2012/2013
DOCENTI/ TUTOR
Prof.ssa G. Bianchi - Prof.ssa G. Corcione
L’Unione Europea ha invitato i Paesi membri a impegnarsi per offrire agli studenti, le opportunità e gli strumenti
per costruirsi un progetto di studio e di lavoro per il futuro. Ecco perché gli interventi PON sono un'occasione di
arricchimento per la scuola, un'opportunità di miglioramento delle situazioni d’apprendimento degli studenti che
hanno bisogno di una scuola che li accolga e faccia crescere le loro potenzialità e curiosità, favorisca lo sviluppo
originale delle personalità e delle attitudini, dia strumenti di comprensione e di interazione positiva con la realtà
proponendo occasioni formative di alternanza scuola -lavoro. L’obiettivo è stato quello di far crescere cittadini
responsabili e contrastare la dispersione scolastica e la disoccupazione giovanile, che ha raggiunto livelli
preoccupanti non solo per lo sviluppo economico, ma anche per la stessa coesione sociale. Coerentemente con le
suddette priorità si colloca il Progetto Pon.Azione C 5” Viaggio tra biblioteche e archivi d’Italia ” , destinato a
20 studenti frequentanti le classi IV e V dei licei (scientifico, e socio psico pedagogico),selezionati in base ad
una graduatoria di merito. L'azione didattica è stata così suddivisa in 40 ore dedicate all’ orientamento,alle
attività laboratori all’interno della scuola all’esterno con visite guidate e alle verifiche (scritte e pratiche con
l’attuazione di una biblioteca scolastica on line) e in 80 ore di stage svolto presso il centro servizi di
“Volontarimini” di Rimini dal 03 al 14 marzo 2013.
Le attività inerenti le 40 ore si sono svolte in orario extrascolastico dalle ore 14,00 alle ore 17,00
ma in alcune attività, anche oltre l’orario delle 17,00 in quanto, si sono realizzati visite guidate , attività
laboratoriali presso la biblioteca del convento dei Cappuccini di Belvedere M. mo e presso l’Archivio di Stato di
Cosenza, dove, in occasione della manifestazione organizzata per S. Valentino, gli studenti hanno partecipato
attivamente con la realizzazione di un prodotto multimediale e hanno donato all’Archivio di Stato la copia della
pergamena delle reliquie di S. Valentino. La pergamena originale, si trova esposta presso il convento dei Padri
Cappuccini di Belvedere. Si sono effettuate visite guidate presso le biblioteche nazionali e civiche di Cosenza in
un arco temporale piuttosto ampio, tale da consentire un percorso didattico – culturale interessante e
appassionante, perché si è favorita la conoscenza diretta delle biblioteche e degli archivi operanti nell’ambito del
nostro territorio. La progettazione di un sistema di orientamento che, dalle caratteristiche degli studenti, li ha
accompagnati fin dal primo momento per condurli gradualmente all’esperienza affrontata, è stata fondamentale
per la costruzione di una formazione educativa e culturale. In preparazione all’attività da svolgere in situazioni
di lavoro, gli studenti hanno partecipano a percorsi educativi e di orientamento diversificati in relazione alla
struttura in cui si è svolto lo stage . Gli insegnanti della scuola: i tutor e gli esperti esterni hanno chiarito agli
studenti quale era il tipo di attività che avrebbero svolto, con quali diritti e doveri; quale rapporto si deve creare
tra l’attività a scuola e l’attività di stage/tirocinio. L’attività di alternanza è stata considerata come un percorso
unico e articolato, da realizzare in situazioni diverse con una forte integrazione ed equivalenza formativa tra
esperienza scolastica e attività lavorativa. L’intero processo si è articolato in fasi di apprendimento in aula e in
ambienti lavorativi. In seguito, gli studenti sono stati pronti ad affrontare lo stage perché si è riuscito a stabilire
un rapporto con una struttura esterna, disposta ad accogliere, formare giovani, che si sono dichiarati disponibili
ed entusiasti a partecipare all’attività. L’istituzione scolastica e i tutor del progetto hanno verificato,
preliminarmente che l’impresa individuata potesse offrire un contesto anche ambientale adatto ad ospitare gli
studenti e rispondere ai requisiti richiesti dalla normativa vigente. Il periodo in situazioni lavorative nella
struttura prescelta è stato come detto prima, preceduto da un periodo di preparazione in aula, con la
partecipazione di esperti esterni e in seguito accompagnato da momenti di raccordo in aula tra i percorsi
disciplinari e l’attività formativa esterna. Il percorso si è concluso con la valutazione congiunta dell’attività
svolta dallo studente da parte del tutor interno e dal tutor esterno. Gli studenti, singolarmente e a gruppi, hanno
partecipato a percorsi educativi diversi per l’acquisizione dei risultati di apprendimento attesi, in termini di
conoscenze, abilità e competenze, in base alle loro attitudini, ai loro stili cognitivi. La personalizzazione dei
percorsi ha riguardato studenti con difficoltà di carattere sociale- economico e studenti solidi dal punto di vista
delle conoscenze (cosiddette “eccellenze”) insieme hanno avuto l’opportunità di scoprire nell’alternanza modi
diversi di esprimere le proprie capacità. La valutazione ha richiesto una riflessione sul modo di leggere e
interpretare l’intero curricolo, in quanto, nel percorso dello studente, vanno integrati, in un processo
d’interazione continua, apprendimenti acquisiti in situazioni differenti (scuola/formazione/lavoro). L'utilizzo
della metodologia dell’alternanza ha trasformato il modello di apprendimento legato alle singole discipline in un
diverso modello, che costituisce il risultato multifattoriale di un processo, che riconosce il valore delle
conoscenze acquisite in modo informale e non formale nell’azione didattica, consentendone il riconoscimento in
termini di competenze e di potenziale successo formativo dello studente. Nei percorsi in alternanza sono stati
particolarmente funzionali tecniche di valutazione che ha permesso l’accertamento di processo e di risultato.
L’attenzione al processo, attraverso l’osservazione strutturata, ha consentito di attribuire valore, nella
valutazione finale, anche agli atteggiamenti e ai comportamenti dello studente; l'esperienza di stage/tirocinio, di
per sé, indipendentemente dai contenuti dell'apprendimento, ha sviluppato, competenze trasversali legate anche
agli aspetti caratteriali e motivazionali della persona. La valutazione ha rappresentato un elemento fondamentale
nella verifica della qualità degli apprendimenti, alla cui costruzione concorrono differenti contesti (scuola,
lavoro) e diversi soggetti (docenti/formatori/studenti). Le procedure di verifica e i criteri di valutazione sono
stati: la progettazione di elementi come la cultura del lavoro, l’economia del territorio, l’organizzazione
aziendale, la comunicazione in situazioni informali e non formali che hanno arricchito e integrato il curricolo. Il
percorso ha avuto un carattere più orientativo che professionalizzante; le fasi indicative del percorso in
alternanza sono state l’attività d’aula e il periodo di stage/tirocinio. Fondamentali sono state le modalità di
esercizio delle funzioni dei tutor interni e degli esperti esterni per meglio affrontare lo stage. La valutazione ha
rappresentato un elemento fondamentale nella verifica della qualità degli apprendimenti che è stata sia per le 40
ore di orientamento che per le 80 ore dello stage soddisfacente. La certificazione ,atto conclusivo del percorso
dello studente, ha rappresentato la qualità di un documento che ha attestato le competenze acquisite, spendibili
in situazioni di lavoro e di studio, oltre a determinare una crescita personale e professionale. La certificazione
degli esiti ha testimoniato la valenza formativa dell’attività, ha valorizzato le vocazioni, gli interessi e gli stili di
apprendimento dell’alunno, con una forte funzione di orientamento. La certificazione delle competenze in
alternanza, predisposta dall’istituzione scolastica, ha rappresentato,invece, uno strumento per il riconoscimento
di crediti ai fini di facilitare la mobilità dello studente, sia ai fini della prosecuzione del percorso scolastico o
formativo per il conseguimento del diploma, sia per gli eventuali passaggi tra i sistemi, ivi compresa l'eventuale
transizione nei percorsi di apprendistato. La valutazione e la certificazione delle competenze hanno avuto
l’obiettivo prioritario di riconoscere e valorizzare il potenziale degli studenti, anche ai fini dell'occupabilità. La
certificazione trasparente ha consentito allo studente di conoscere, di condividere e di partecipare attivamente al
conseguimento dei risultati, potenziando la propria capacità di autovalutarsi sul modo di apprendere, di misurarsi
con i propri punti di forza e di debolezza, di orientarsi rispetto alle aree economiche e professionali che
caratterizzano il mondo del lavoro e di definire al meglio le aspettative per il futuro. Per mezzo, della
descrizione delle attività, attraverso le quali, sono state mobilitate le competenze dello studente, la scuola ha reso
trasparente e osservabile, il processo avviato, riguardo ai risultati conseguiti, con un’assunzione di responsabilità
e a testimonianza della qualità della propria offerta formativa.
DOCENTI/ TUTOR
Prof.ssa Gabriella Corcione
Prof.ssa Giuseppina Bianchi