EccoilChievo,domaniilpoker

Transcript

EccoilChievo,domaniilpoker
Copia di 6f7359ec2a883146426e391c02de4332
TRENTINO VENERDÌ 8 LUGLIO 2016
43
SPORT
e-mail: [email protected]
EccoilChievo,domaniilpoker
La squadra di Maran e Maraner a Brentonico, poi tocca a Napoli, Roma, Fiorentina e Cagliari
qui brunico
D’Ambrosio:
«L’Interèpartita
forte,Banega
dàesperienza»
◗ BRUNICO
Rolando Maraner dirige l’allenamento dei gialloblù
La prima “sgambata” del Chievo Verona a Brentonico (foto Matteo Festi)
di Daniele Loss
◗ BRENTONICO
Il pullman rosso (ma lo stemma gialloblù era ben visibile
sulle fiancate) ha raggiunto
l’Hotel San Giacomo pochi minuti prima di mezzogiorno. Il
Chievo Verona è arrivato
sull’Altopiano di Brentonico
per la prima parte del ritiro in
altura: la squadra più
“trentina” della serie A si tratterrà in provincia sino a sabato
16 luglio, per poi trasferirsi a
San Zeno di Montagna per la
seconda parte del lavoro ad alta quota.
Sorridenti e felici, a guidare
la truppa clivense ecco ancora
i “trentinissimi” Rolando Maran e il vice Christian Maraner, entrambi super confermati sulla panchina gialloblù per
la terza stagione di fila. Anche
tra convocati c’è un atleta di
casa nostra, ovvero il centrocampista classe ’97 Fabio Depaoli, aggregato alla prima
squadra per il ritiro estivo. Il
19enne originario di Sopramonte ha già respirato l’aria
della serie A, visto che nella
scorsa stagione era stato convocato da Maran per la sfida di
campionato contro la Juventus. Depaoli svolgerà la preparazione con la formazione
maggiore e poi la società deciderà se mantenere il giocatore
in rosa o mandarlo a farsi le ossa in Lega Pro.
Durante la permanenza
sull’Altopiano, il Chievo Verona disputerà due gare amichevoli contro formazioni dilettantistiche. L’esordio ufficiale
è fissato per domenica prossima quando, alle ore 17.30, i
gialloblù scenderanno in campo alle 17.30 contro la Rappresentativa Provinciale Dilettanti, guidata in panchina da Florio Maran, fratello del tecnico
clivense. Per l’occasione il sele-
Christian Maraner
Fabio Depaoli, trentino aggregato alla rosa per il ritiro di Brentonico
zionatore trentino ha convocato 22 giocatori, tra i quali vi è
anche Gianluca Maran, figlio
dell'allenatore del Chievo e nipote, ovviamente, del tecnico
della rappresentativa provinciale per quella che sarà a tutti
gli effetti una sfida... in famiglia. I convocati sono: Luca
Bentivoglio (Anaune Vdn), Valerio Armani e Sharin Pasini
(Arco), Davide Armoni (Benacense), Giorgio Dubini e Marco Gigli (Calciochiese), Filippo
Trainotti (Castelsangiorgio),
Andrea e Mattia Bugna, Franco Maestri (Condinese), Marco Borghesi e Riccardo Gorla
(Lavis), Giacomo Defranceschi, Alessio e Igor Dossi,
Adrian Cerda (Mori Santo Ste-
fano), Emanuele Lippi (Telve),
Luca Menegot (Trento), Andrea Dallapiccola (Virtus Trento), Leonardo Dellai, Gianluca
Maran e Stefano Zancanella
(Cpa Trento).
Ieri il Chievo Verona (che nel
pomeriggio ha sostenuto la prima sgambata), mentre domani sarà il “D Day” con l’arrivo in
Trentino di quattro formazioni
(e che squadre!) di serie A: il
Napoli (privo dei nazionali) salirà a Dimaro per il sesto anno
di fila, la Roma di Spalletti raggiungerà Pinzolo, dove aveva
già fatto toccata e fuga lo scorso anno, la Fiorentina riabbraccerà Moena (quello tra i viola e
la Val di Fassa è un matrimonio
di lunga data) con il Cagliari
graditissima new entry in quel
di Cogolo di Pejo per il lavoro
in altura dopo il ritorno nel
massimo campionato.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Giornata di intenso lavoro a Brunico per l’Inter di Roberto Mancini che si è sottoposta a doppia
seduta. Nella mattinata la squadra è stata divisa in tre gruppi, il
primo dei quali ha aperto la sessione di lavoro alle ore 9.30: lavoro tattico, fase di scambi e
possesso palla all’interno di piccoli campi. Spazio anche per il
lavoro atletico e di potenziamento, eseguito sulla pista di atletica ma anche in palestra. Nel
pomeriggio, invece, dopo una
fase
aerobica,
“torelli”,
stretching, possesso palla (partitella a campo ridotto) e infine
un piccolo torneo sul campo di
allenamento diviso in due.
«Siamo partiti forte, è importante iniziare il campionato con
il piglio giusto, dobbiamo allenarci intensamente. Chi indossa questa maglia deve lottare
per le prime posizioni. Dobbiamo lavorare tutti i giorni per arrivare a livelli sempre più alti»,
ha detto Danilo D’Ambrosio,
che ha rilasciato un’intervista ai
microfoni di Mediaset Premium e rilanciata dal sito
dell’Inter dal ritiro di Riscone di
Brunico. Il terzino, alla quarta
stagione in maglia nerazzurra, è
pronto per cominciare questa
ennesima avventura e un pensiero va ai nuovi acquisti: «Banega è un grande giocatore che
può aumentare il livello tecnico
e l’esperienza di questa squadra, speriamo ci possa aiutare a
raggiungere i nostri obiettivi –
spiega – C’è da lottare ogni anno
per un posto da titolare e con gli
arrivi di Ansaldi ed Erkin ci sarà
più concorrenza. È giusto che
sia così soprattutto in questa
stagione dove dovremo giocare
anche l’Europa League».
CasoSchwazer,oggil’esitodellecontroanalisi
Migliaia di firme in calce alla petizione per portarlo a Rio, ma Baldini tuona: «Le regole sono chiare»
◗ BOLZANO
Alex Schwazer, campione olimpico di Pechino 2008
Mentre sale l’attesa per i risultati delle controanalisi – previste
per oggi – sulle urine prelevate
a capodanno al marciatore altoatesino Alex Schwazer, risultate dopo sofisticatissimi esami positive ad un precursore
del testosterone, è boom sul
web per la la petizione lanciata
tre giorni fa a suo sostegno su
Change.org. La richiesta è di far
partecipare il marciatore alle
Olimpiadi di Rio in rappresentanza dell’Italia: per l’appello finora oltre 3.400 firme. Sono
tantissime le persone, non solo
italiane, che hanno rilanciato
l’appello sui social network,
ma la vicenda del campione
olimpico della 50 km di Pechino 2008 – fermato alla vigilia
dei Giochi di Londra per positività all’epo e squalificato per
quasi quattro anni – continua a
sollevare più di una perplessità
tra gli addetti ai lavori dell’atletica leggera, anche in Italia.
È il caso del campione olimpico della maratona di Atene
2004, Stefano Baldini, che – in
un’intervista rilasciato ilFattoQuotidiano.it – sottolinea come casi quali quello di Schwazer rendano difficile il rilancio
della disciplina tra le nuove generazioni. «In caso di seconda
positività le regole sono queste
– ha detto Baldini – L’atletica vive un momento difficile, ma c’è
anche la volontà di fare pulizia.
Però è difficile far passare il
messaggio che l’atleta è bella,
l’atletica è pulita e regala soddisfazioni. I giovani sono molto
svegli, capiscono al volo di cosa
parlo. Mi auguro che ci sia un
futuro molto più legato a risultati, programmazione, gioie e
dolori legati al campo piuttosto
che a fattori extrasportivi che
purtroppo non ci danno assolutamente una mano».