B U S I N E S S

Transcript

B U S I N E S S
personaggi
argomenti
arte e cultura
motori
numero
febbraio/marzo 2010
e 5,00
B
U
S
I
N
E
S
S
Bimestrale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Monza e della Brianza
Giorgia Meloni
Domenico De Stefano
Internazionalizzazione
delle imprese
Rendiconto finanziario
Riforma della conciliazione
La relazione del presidente
Convegno Codis
La famiglia Villoresi
Nuova Land Rover
Discovery 4
“Bollettino dell’ODCEC di Monza e della Brianza” Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, LO/MI
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N.36 – febbraio/marzo 2010
IN COPERTINA
La rivista dell’Ordine dei dottori commercialisti
e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
Monumento a Mosè Bianchi, Monza, Piazza San Pietro
Martire. La statua bronzea in onore del pittore monzese,
progettata da Luigi Secchi e successivamente realizzata
da Piero da Verona, venne inaugurata nel 1927
Foto di Matteo De Donatis
EDITORE
ACTION GROUP S.R.L.
Redazione e Amministrazione
Via Londonio 22, 20154 Milano
Tel. 02 3453.3086 - Fax 02 3493.7691
[email protected]
www.actiongroupeditore.com
www.brianzabusiness.com
DIRETTORE EDITORIALE
Gilberto Gelosa
Presidente dell’Ordine dei dottori
commercialisti e degli esperti contabili
di Monza e della Brianza
DIRETTORE RESPONSABILE
Alfonso Giambelli
[email protected]
COMITATO DI REDAZIONE
Ordine dei dottori commercialisti
e degli esperti contabili
di Monza e della Brianza
Rosanna Ferrandino
[email protected]
Guido Ferraro
[email protected]
Aldo Grasso
[email protected]
Marco Malacrida
[email protected]
Chiara Mazza
[email protected]
Paolo Meago
[email protected]
Greta Meli
[email protected]
Aldo Polito
[email protected]
Maria Isa Suanno
[email protected]
Massimo Trolese
[email protected]
AREA ECONOMICA
Antonio Sonzini
[email protected]
IN REDAZIONE
Caterina Carpitella
[email protected]
Matteo De Donatis
[email protected]
Marina Lefebvre
[email protected]
Giusi Mastrolilli
[email protected]
grafica
Francesca Forte
[email protected]
SOMMARIO
5 EDITORIALE
34 DALL’ASSOCIAZIONE
6 PRIMO PIANO
Il decennio più violento del terzo millennio
Parla Giorgia Meloni,
ministro della Gioventù
CULTURALE
La scuola di formazione
non solo per il tirocinio
36 NEWS
38 LIONS CLUB
Terapia d’urto per curare l’indifferenza
40 ROTARY INTERNATIONAL
10 FOCUS
Internazionalizzare le imprese:
come, dove e perché
18 SPAZIO REGIONE
In Brianza la carica
delle guardie ecologiche
20 APPROFONDIMENTI
Il rendiconto finanziario:
uno strumento operativo
22 COMITATO ADR
La riforma della conciliazione
sotto la lente
La solidarietà nel pallone:
piccoli calciatori, grande cuore
42 SPORTING CLUB MONZA
Un riflesso inglese sulle rive del Lambro
44 ARTE E CULTURA
I Villoresi e il sogno dell’ingegnere
48 ITINERARI DI VIAGGIO
Le linee ferroviarie dell’Albula e del
Bernina patrimonio mondiale dell’Unesco
52 MOTORI
Nuova Land Rover Discovery 4
26 ASSOCIAZIONI
E CATEGORIE
COORDINAMENTO PUBBLICITÁ
Riccardo Fiorina
[email protected]
Filippo Giambelli
[email protected]
PUBBLICITÁ
Leonardo Cereda
Claudio Fiori
Michele Schiattone
28 VITA DELL’ORDINE
STAMPA
Arti Grafiche G. Vertemati Srl
Via Bergamo 2 - 20059 Vimercate MI
Registrazione Tribunale
di Milano n.126 dell’8 marzo 2004
Parla Domenico De Stefano,
presidente del Consiglio notarile di Milano
• Il commercialista oggi:
un ruolo istituzionale e sociale
• Tra presente e futuro dell’accertamento tributario
55 GLI ISCRITTI ALL’ORDINE
66 CHI RICEVE
BRIANZA BUSINESS
Dal 1987 per Monza e Brianza La Concessionaria LAND ROVER
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Agrate Brianza SEDE: Via Lecco 122
Monza: Viale Elvezia 46
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Editoriale
Il decennio più violento
del terzo millennio
di gilberto gelosa*
P
remesso che il primo decennio finirà il 31.12.2010, così come il nuovo
millennio è iniziato il 1.1.2001 (solo
fattori evocativi, di immagine e di
marketing – il 2000, gli anni coi due
zero centrali ecc. – hanno spostato le corrette definizioni temporali), il titolo di questo editoriale contiene un profondo e sentito augurio: che i restanti 99
decenni (più un anno, il 2010 appunto) siano meno
violenti di quello decorso. Penso che abbiamo vissuto in una sorta di Grande Fratello mediatico della
violenza finalizzata o gratuita, di ogni tipo e intensità, fisica, schizofrenica e verbale. Molti commentatori hanno approcciato il tema della fine degli anni
zero sotto questo profilo e giustamente: io mi sono
limitato a guardare in tv una delle solite trasmissioni
rievocative (2000 – 2009) di fine anno per rivedere
un concentrato di nefandezze come mai prima negli
altri 44 anni di vita. Ne cito tre, solo esemplificative
ma significative: le bombe nei metrò di Londra, il
matri/fratricidio di Novi Ligure, Anno Zero/Ballarò/i
“processi” del calcio. La paura della guerra è atroce
ma si conosce; la paura ignota è tremenda. Avere in
casa, in tutti e tre i casi, una violenza che non si sa
da dove proviene, dove si origina o dove porta, è una
paura che rovina il cervello. E del cervello l’uomo
deve fare un uso diverso, non essendoci stato donato per dominare la paura ma per conoscere, creare, inventare, tutte cose abbandonate per apparire,
prevaricare, mistificare, ferire sia per difesa che per
offesa. È forse il momento di dire basta? Direi di sì,
a partire dal quotidiano, dal lavoro e dalla famiglia.
E a questo proposito, storici, filosofi, economisti e
giornalisti più dotti di me hanno raccontato di un paese che nella crisi si è arrangiato meglio degli altri
e che, comunque, risulta migliore di dieci anni fa.
Sono convinto che sia vero perché, innanzitutto, è un
dato di fatto significativo che sia diminuito il fattore
K - paura del Kommunism (e il recente successo dello scudo fiscale ne dà infatti una testimonianza) - ma
anche perché i fattori L (lavoro) e F (famiglia), di cui
sopra, uniti al fattore R (risparmio) permeano ancora
buona parte della società italiana. Aggiungo al mix
due ulteriori fattori: I, l’individualismo che permette
quando si affonda di stare a galla, mentre chi è abituato a giocare solo con il fattore S = squadra porta
a picco tutti, vedi americani o giapponesi coi loro
benedetti “team” - non sono contrario al lavoro in
team, ma al team che viene prima delle persone e
che quando manca ci fa sentire molto, molto soli;
e U, l’ultima spiaggia, ovverosia quando si sta per
sprofondare siamo dotati di un inimmaginabile colpo di reni che ci riporta verso la superficie. Qualcuno, saccentemente, ha evocato: «e se questo paese
dopo dieci anni così è ancora a galla pensiamo a
cosa sarebbe se, invece di camminare, ricominciasse
a correre?». Il sottoscritto, ignorante ma calcisticamente erudito, ricorda che abbiamo vinto 4 mondiali, due sotto dittatura e due dopo scandali calcistici.
Sarà un caso ma il teorema calcistico è riproponibile
su vasta scala, altrimenti non avremmo avuto le tre
R (rinascimento, risorgimento e resistenza). E adesso suggerisco a tutti i colleghi e ai lettori di provare
per un decennio a correre mettendo il proprio fattore
I a servizio dell’F e della L. Auguri, ma sappiate che
sono con voi. Da ultimo: Brianza Business compie 6
anni. Nel 2007 avevo commentato dicendo che iniziava il periodo dell’asilo, ora inizia l’età scolare. Le
difficoltà aumentano e le affronteremo ma la rivista
dei dottori commercialisti e degli esperti contabili è
un punto fermo nel panorama territoriale, osservata,
letta e valutata da più di 6.000 lettori con almeno
tre tentativi di imitazione. Non male per Monza e
Brianza e per una scommessa dell’Editore (a cui va
un grazie), dell’Ordine (a cui va un copyright per
l’idea) e degli sponsor (a cui va un altro grazie perché senza di loro la scommessa sarebbe persa). Naturalmente anche il grazie ai redattori/giornalisti e
ai colleghi della commissione per il loro oscuro ma
prezioso lavoro.n
*presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti
e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
5
P rimo P iano
Parla Giorgia Meloni, ministro della Gioventù
Ben di più che veline
e tronisti
Le politiche in favore dei giovani in ogni ambito: da quello economico
e fiscale, al lavoro, allo sviluppo umano e sociale, all’educazione,
all’istruzione e alla cultura
di Marco Malacrida
L’ on. Giorgia Meloni
nel giorno del giuramento
6
I
l futuro di un paese si misura su quanto investe sui giovani. Ecco come si sta muovendo Giorgia Meloni, ministro della Gioventù
in carica.
D. Una delle maggiori problematiche che
sembra affliggere il mondo giovanile riguarda la
mancanza di valori e di ideali da seguire con passione; come possono intervenire le istituzioni per
colmare questa carenza?
R. Ritengo questa un’interpretazione erronea della condizione giovanile, molto lontana dalla realtà
dei fatti. Sicuramente i giovani non sono quelli che
cronache e media propongono quotidianamente:
fannulloni, privi di ideali e obiettivi, divisi sul solo
dilemma di essere “velina” o “tronista”, o addirittu-
ra bulli, vandali. Fortunatamente questi rappresentano una ristrettissima minoranza, che finisce sui
giornali solo perché fa più rumore, proprio come
nel proverbio fa l’albero che cade a dispetto della
foresta che cresce. Nella nostra nazione c’è però
una foresta in crescita fatta di giovani impegnati
nello studio, nel lavoro, nel volontariato e nello
sport. Ragazze e ragazzi che credono in qualcosa
di importante, vogliono realizzarlo e sono pronti
anche a sostenere grandi sacrifici per poter tagliare
il proprio traguardo personale. Quello di cui hanno bisogno sono occasioni concrete di dimostrare
quanto valgono veramente. Ed è un dovere dello
Stato e delle istituzioni far sì che esistano opportunità per i giovani.
D. Sono previsti interventi per favorire o diffondere una migliore integrazione dei nostri giovani con
i loro coetanei europei?
R. La promozione del dialogo interculturale tra
le nuove generazioni rimane uno degli obiettivi
principali del governo italiano. Le nuove generazioni sono, e saranno, quelle su cui graverà la
costruzione di un futuro di pace e di rispetto tra i
popoli. La conoscenza delle varie culture è dunque
una occasione unica per i giovani italiani troppo
spesso isolati, rispetto ai colleghi europei, dal contesto internazionale. Il facile accesso a una mobilità “low cost” rappresenta una delle caratteristiche
più avvincenti di questa epoca e i nostri giovani
non possono restarne esclusi. Stiamo lavorando
affinché l’azione comune con gli organismi eu-
ropei preposti sia volta allo sviluppo concreto di
esperienze formative sempre più valide e settoriali,
per raggiungere l’obiettivo di abbassare sempre più
l’età in cui i nostri ragazzi iniziano il loro percorso
di formazione non accademico. Per quanto riguarda l’Agenzia nazionale giovani, istituita dopo l’attivazione del programma comunitario Gioventù in
azione, ci stiamo adoperando per un monitoraggio
sui risultati conseguiti in questi primi mesi di attività. L’Agenzia è stata istituita dall’Italia con un
forte ritardo rispetto ai tempi che ci erano stati indicati dall’Ue. Il rischio è di perdere, come avvenuto
in passato, opportunità importanti e fondi cospicui
messi a disposizione dall’Europa. Il ministero sta
vigilando affinché questo non avvenga e si adopera
perché l’Ang risulti un interlocutore credibile tra
i giovani italiani e l’Unione europea. Le strutture,
organizzate e capillari, collegate al programma
Gioventù in azione – penso alla rete Eurodesk che
vanta 111 punti locali decentrati in Italia, e che offre informazione e orientamento circa i programmi
comunitari rivolti ai giovani – saranno invece inserite in un network nazionale che riguarderà tutte
le strutture capaci di interfacciarsi con i giovani,
promuovendo a vario livello la cittadinanza attiva.
Una delle iniziative su cui si è maggiormente spesa l’on. Melandri, infine, è stata l’istituzione della
consulta interreligiosa, un’esperienza di dialogo e
comprensione che, seppure sottoposta a verifica,
deve certamente proseguire.
D. Come si coordina il ministero con i competenti
assessorati locali: ovvero le politiche a favore dei
giovani sono proposte dall’alto oppure emergono
dalle realtà locali?
R. Pur nella rispettiva autonomia operativa, ci sono
molti punti di contatto tra le politiche in favore dei
giovani tra il ministero e gli enti locali. Questa
proficua collaborazione si concretizza in particolar
modo attraverso i numerosi progetti che il ministero ha messo in campo con l’Anci, l’Associazione
nazionale dei comuni italiani.
D. Quali sono i progetti più rappresentativi sinora
posti in essere?
R. Abbiamo lavorato molto nel senso della promozione della creatività e delle idee giovani, attraverso numerosi progetti, diversi dei quali realizzati in
stretta collaborazione con l’Anci.
Per aiutare le giovani coppie a superare il grande
ostacolo dell’accesso al credito per l’acquisto della
casa familiare, abbiamo promosso un fondo di garanzia di 24 milioni di euro in due anni che servirà
a offrire le garanzie bancarie necessarie a quei gio-
Chi è Giorgia Meloni
È nata a Roma il 15 gennaio del 1977. È
giornalista professionista dal 2006. Cresciuta nel popolare quartiere romano della Garbatella, si è diplomata in lingue presso l’ex
istituto Amerigo Vespucci. Ha iniziato il suo
impegno politico a 15 anni fondando il coordinamento studentesco “Gli antenati”, principale motore della contestazione contro il
progetto di riforma della pubblica istruzione
dell’allora ministro Iervolino. Nel 1996 è divenuta dirigente nazionale di Azione
Studentesca, rappresentando tale movimento in seno al Forum delle associazioni
studentesche istituito dal ministero della Pubblica istruzione. Nel 1998 è stata
candidata da Alleanza nazionale al Consiglio della Provincia di Roma nel collegio
della Garbatella. Eletta, è stata membro della commissione Cultura, scuola e politiche giovanili fino allo scioglimento della consiliatura nel 2003. Nel 2000 è divenuta dirigente nazionale di Azione giovani e nel febbraio 2001 Gianfranco Fini,
presidente di An, l’ha nominata coordinatrice del comitato di reggenza nazionale
del movimento giovanile.
Nel 2004, candidata a capo della lista “Figli d’Italia”, ha vinto il congresso nazionale di Viterbo ed è diventata la prima presidente donna dell’organizzazione giovanile della destra nazionale. Nell’aprile del 2006 è eletta alla Camera dei
deputati nella lista di Alleanza nazionale nel collegio Lazio 1. Pochi giorni dopo
viene eletta vicepresidente dell’aula di Montecitorio. Nella XV legislatura è stata
componente della VII Commissione (cultura, scienze e istruzione).
Nel 2008, in occasione delle elezioni per la XVI legislatura, è divenuta parlamentare per la seconda volta. L’8 maggio dello stesso anno giura come ministro della
Gioventù del governo guidato da Silvio Berlusconi. A 31 anni, Giorgia Meloni è il
ministro più giovane della storia della Repubblica d’Italia.
vani che non riescono a ottenere un mutuo. Con
l’operazione “Naso rosso”, abbiamo predisposto
una rete di azioni contro le stragi del sabato sera:
in questo filone si inserisce anche “Autovelox”, il
cortometraggio presentato all’ultimo Giffoni film
festival per diffondere il tema della scurezza stradale. Poi c’è il sito internet (www.gioventu.it) che
pur mantenendo il rigore istituzionale, apre le porte al dibattito con i ragazzi. Attraverso una rubrica
radiofonica abbiamo stabilito un nuovo livello più
informale di comunicazione tra i giovani e il governo. Ogni settimana, per mezz’ora, le iniziative
del ministero vengono presentate dal ministro in
prima persona e commentate insieme a personaggi rappresentativi non solo della vita politica ma
soprattutto della società civile. Una parte importante della rubrica è destinata alle storie di “Me-
7
P rimo P iano
Che cosa fa il ministero
Dall’8 maggio 2008, l’on. Giorgia Meloni è il ministro senza portafoglio della Gioventù. È delegata a esercitare le funzioni e i compiti, ivi compresi quelli di indirizzo e
coordinamento, di tutte le iniziative, anche normative, nelle materie concernenti le
politiche giovanili. Di seguito sono indicate le deleghe e alcune note esplicative. In
particolare, salve le competenze attribuite dalla legge ad altri ministri, il ministro
della Gioventù è in sintesi delegato a:
a) promuovere e coordinare le azioni di Governo volte ad assicurare l’attuazione
delle politiche in favore dei giovani in ogni ambito, ivi compresi gli ambiti economico, fiscale, del lavoro, dello sviluppo umano e sociale, dell’educazione, dell’istruzione e della cultura, anche mediante il coordinamento dei programmi finanziati
dall’Unione europea;
b) promuovere e coordinare le azioni di Governo in materia di scambi internazionali giovanili;
c) promuovere e coordinare le funzioni in tema di contrasto e trattamento della
devianza e del disagio giovanile in ogni ambito, ivi compresi quelli economico, fiscale, del lavoro, dello sviluppo umano e sociale, dell’educazione, dell’istruzione e
della cultura;
d) esercitare funzioni di indirizzo delle politiche sociali e previdenziali, dei criteri di
ripartizione delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali, della politica
di tutela abitativa a favore delle fasce sociali deboli ed emarginate; concedere assistenza tecnica a richiesta degli enti locali e territoriali;
e) esercitare le funzioni di indirizzo e vigilanza dell’Agenzia nazionale italiana del
programma comunitario Gioventù;
f) esercitare funzioni in tema di sensibilizzazione e prevenzione dei giovani rispetto
al fenomeno delle dipendenze (Osservatorio per il disagio giovanile legato alle dipendenze);
g) esercitare funzioni in tema di finanziamenti agevolati per sopperire alle esigenze
derivanti dalla peculiare attività lavorativa svolta, ovvero per sviluppare attività innovative e imprenditoriali;
h) esercitare funzioni per promuovere il diritto dei giovani alla formazione culturale
e professionale e all’inserimento nella vita sociale, anche attraverso interventi volti ad agevolare la realizzazione del diritto dei giovani all’abitazione.
Il ministro è altresì delegato a:
a) nominare consiglieri ed esperti, a costituire organi di studio, commissioni e gruppi di lavoro, nonché a designare rappresentanti della presidenza del Consiglio dei
ministri in organismi analoghi operanti presso altre amministrazioni o istituzioni;
b) provvedere a intese e concerti di competenza della presidenza del Consiglio dei
ministri, necessari per le iniziative, anche normative, di altre amministrazioni;
c) curare il coordinamento tra le amministrazioni competenti per l’attuazione dei
progetti nazionali e locali, nonché tra gli organismi nazionali operanti nelle materie
oggetto della delega.
glio gioventù” italiana: storie di ragazzi che si sono
distinti in modo particolare in qualsiasi campo e
che sono convinta possano essere di esempio ai
loro coetanei. Più di mille ragazzi sono poi partiti
quest’estate per i campi estivi organizzati dal ministero insieme a Vigili del fuoco, Marina militare
e Guardia costiera. Un grande successo recente è
stato il progetto Global village campus, realizzato
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in collaborazione con la Sapienza. Cinque settimane di campus per far incontrare giovani laureati e
mercato del lavoro attraverso formazione, orientamento e incontro con le più importanti aziende
italiane ed estere. L’obiettivo era quello di creare
un format ripetibile in tutte le università italiane
desiderose di offrire le migliori opportunità ai propri migliori talenti. Il Global village campus ha
dimostrato che colmare efficacemente il divario
tra università e mondo del lavoro si può. Infine,
ma non ultimo, il progetto “Giovani per l’Abruzzo”: solo attraverso il nostro sito web, sono oggi
circa 4.500 i ragazzi che ora fanno parte di una
banca dati alla quale le associazioni di volontariato possono attingere per avere aiuto. Altro grande
obiettivo del ministero della Gioventù è quello di
promuovere una autentica rivoluzione del merito.
Si parla molto di merito di questi tempi, ma io credo che ridare centralità alla meritocrazia non significhi altro che abbattere delle barriere. Dal ‘68 in
poi l’egualitarismo ideologico ha imposto che, pur
partendo da situazioni diverse, tutti dovessero raggiungere lo stesso obiettivo. Noi, invece, vogliamo
fornire a tutti le stesse opportunità di partenza, indipendentemente da censo, età, sesso, e consentire
a ciascuno di misurarsi. Vogliamo aprire per tutti
un metaforico cancello di ingresso verso il futuro e
le proprie aspirazioni, lasciare che il talento, l’applicazione, l’impegno, la serietà e, più in generale,
i valori positivi, facciano la differenza.
Uguaglianza per dare a tutti la capacità di competere grazie al proprio estro e alla propria voglia di
realizzare i sogni, senza privilegi di sorta o posizioni di rendita. E quindi concedere, per chi saprà
impegnarsi, il gusto dolce della vittoria e non il
sapore insipido di un traguardo scontato e, spesso,
insoddisfacente.
Sono molti i problemi e le sfide che i nostri giovani
si trovano quotidianamente ad affrontare. Si tratta,
in parte, di questioni antiche che hanno conosciuto
anche le generazioni precedenti, così come, in una
certa misura, di difficoltà connesse con l’evoluzione dell’economia e della società e, pertanto, presenti in gran parte dei Paesi occidentali. Ma esiste
anche una componente specificatamente italiana e
attuale del disagio giovanile.
La componente italiana è la mancanza di indipendenza economica e decisionale dei giovani rispetto alla propria famiglia determinata dal ruolo di
ammortizzatore sociale che appunto la famiglia ha
sempre svolto. Noi vogliamo intervenire a sostegno dei giovani perché, almeno in parte, possano
progredire con i loro mezzi. A questo scopo, stiamo lavorando su alcuni provvedimenti.n
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Come si stanno muovendo le aziende del territorio
Internazionalizzare le imprese:
come, dove e perché
Il talento, il gusto e la tecnologia sono il segreto del successo
delle piccole e medie imprese italiane. Tuttavia, ciò non basta per affrontare
adeguatamente i mercati esteri e soprattutto per crescere attraverso
l’internazionalizzazione
di Chiara Mazza e Paolo Meago
L
’internazionalizzazione, intesa come
crescita da parte delle imprese nei
mercati esteri, è da molto tempo
tema di discussione da parte del
mondo imprenditoriale italiano. Sicuramente una opportunità di sviluppo che deve
essere gestita nella maniera più consona al tipo di
10
impresa, di business e di cultura aziendale. Anche
se le aziende brianzole hanno sempre avuto una
posizione di rilievo nel quadro nazionale, la dimensione e la cultura aziendale possono influire
in maniera determinante relativamente all’opportunità offerta dall’internazionalizzazione. Carolina
Guerini, professore associato di economia e ge-
Chi opera sul territorio
Oltre al problema culturale è quindi la mancanza di risorse e di esperienza che penalizza le imprese in ambito di internazionalizzazione. Al
fine di supplire a queste mancanze sia le associazioni di imprese sia
le camere di commercio offrono vari tipi di assistenza. Abbiamo chiesto sia a Renato Cerioli, presidente di Confindustria di Monza e Brian-
za che a Fabio Caliandro di Promos Monza e Brianza, Azienda speciale della Camera di commercio di Monza e Brianza per le attività
internazionali, cosa si può fare e come è possibile semplificare sia in
termini di esperienza che di costi, la presenza delle imprese brianzole sui mercati esteri in base alle esperienze maturate.
Promos Monza e Brianza: Fabio Caliandro
D. Come nasce Promos?
R. La Camera di commercio di Monza e Brianza, costituita a seguito
dell’istituzione della nuova provincia, si è voluta dotare di una struttura specializzata per le attività internazionali che fosse vicino, anche
fisicamente, alle imprese. A seguito di ciò è stato chiesto a Promos,
Azienda speciale della Camera di commercio, di costruire una organizzazione ad hoc per la realtà della nuova provincia.
D. Qual è il ruolo di Promos Monza e Brianza?
R. Il nostro compito è quello di sostenere lo sviluppo delle attività internazionali di tutto il mondo imprenditoriale del territorio con particolare attenzione a quei settori di eccellenza che sono rappresentati
nella provincia.
Bisogna sottolineare che Promos Monza e Brianza opera all’estero
mediante una fitta rete di uffici, circa una ventina, che presidiano le
aree principali dei mercati mondiali tra cui, in particolare, i paesi BRIC
(Brasile, Russia, India e Cina). È chiaro che vengono offerti gli stessi
servizi anche nei paesi in cui Promos non è direttamente presente.
D. Come?
R. Per sostenere le imprese a operare sui mercati esteri noi attiviamo
servizi di differente tipologia integrati in un progetto più ampio. Per
avere una macroidea, tali servizi si possono suddividere in servizi di
supporto all’attività promozionale all’estero, servizi di assistenza specialistica e servizi formativi e informativi. I primi, dedicati generalmente a gruppi di imprese, si svolgono attraverso missioni imprenditoriali, sia multisettoriali che specializzate per settore, nei vari paesi
che possono presentare ottime opportunità per le aziende brianzole,
nonché il sostegno e l’organizzazione in relazione alla partecipazione
a manifestazioni fieristiche specializzate. Queste attività vengono anche svolte in collaborazione con tutte le associazioni di categoria
presenti nel territorio, tra cui Confindustria di Monza e Brianza, ma
non solo. I servizi di assistenza specialistica consistono invece in un
affiancamento alla singola impresa, al fine di trovare partner commerciali o industriali, agenti, clienti finali oppure, per imprese con un
bisogno maggiore, un affiancamento al fine di una presenza diretta
nei vari mercati attraverso una sede, una branch, un ufficio commerciale, una sede produttiva, joint venture ecc. Tali servizi consistono
nella ricerca di professionisti esteri specializzati nelle varie funzioni
come quella legale, finanziaria, fiscale, ricerca di personale, immobiliare ecc. e in ultimo offriamo servizi formativi e informativi. Per tali
servizi la collaborazione con l’Ordine dei dottori commercialisti ed
esperti contabili di Monza e Brianza è molto attiva, al fine di far conoscere alle nostre imprese sia le modalità con le quali è possibile operare all’estero mediante corsi sia per funzioni che per settori legati
agli scambi internazionali ma anche organizzando convegni chiamati
“approfondimenti paesi” che consistono in incontri con operatori e
rappresentanti di paesi esteri per far conoscere la singola realtà
estera. Tengo a sottolineare che la maggior parte dei servizi offerti da
Promos Monza e Brianza è personalizzata e quindi studiata direttamente sulle necessità dell’azienda che chiede un supporto nell’attività di internazionalizzazione.
D. Qual è il costo aziendale per iniziare un progetto di internazionalizzazione?
R. Molte volte è meno di quello che si pensi. Infatti, in riferimento ai
servizi descritti, Promos Monza e Brianza per esempio offre anche un
servizio che consta nel trovare lo strumento economico che possa
attenuare o addirittura azzerare il costo sostenuto dall’azienda per i
servizi da noi offerti. Ciò significa che tramite un accordo di programma tra le camere di commercio lombarde e la Regione Lombardia,
attraverso contributi stanziati ad hoc, si provvede a finanziare mediante un sistema di voucher e altre modalità, l’utilizzo da parte della
singola azienda dei servizi offerti da Promos. Praticamente esiste uno
strumento di sostegno economico per ognuno dei servizi sopracitati.
Il servizio viene pagato dalle aziende ma viene parzialmente o totalmente rimborsato dalla Camera di commercio attraverso la compartecipazione della Regione Lombardia.
D. Con quali Paesi le aziende brianzole hanno avuto più
successo e perché?
R. Chiaramente dipende dal tipo di azienda, non è detto che tutte le
imprese debbano andare in tutti mercati. È evidente che ci sono grandi
aree mondiali, quali la Russia, la Cina, l’India, il Brasile sicuramente
importanti, con le quali abbiamo avuto ottime soddisfazioni. È però necessario essere attenti anche ad altri mercati, considerati di nicchia,
che si sposano bene con le caratteristiche delle nostre imprese. Ad
esempio, assieme alle imprese quest’anno abbiamo lavorato molto col
Sudafrica, la Corea del sud, Vietnam, Qatar ed Emirati arabi. Per avere
successo nell’internazionalizzazione bisogna sì avere attenzione alle
macroaree più conosciute ma avere cura anche di valutare mercati
più ridotti e poco conosciuti che possono offrire maggiori potenzialità.
11
F ocus
stione delle imprese all’Università Carlo Cattaneo
di Varese, ha condotto un’attenta ricerca sul tema.
D. Professoressa, in ambito di internazionalizzazione, quali sono i punti di forza e di debolezza delle pmi, in particolare di quelle brianzole/
lombarde?
R. Le piccole imprese italiane si caratterizzano a
livello mondiale per i loro prodotti: l’abilità esecutiva, il design, l’adattamento tecnologico sono in
molti casi il loro fattore critico di successo. Tuttavia, ciò non basta per affrontare adeguatamente i
mercati esteri e soprattutto per crescere attraverso
l’internazionalizzazione. Il principale limite della
Pmi italiana e lombarda risiede nella sua ridotta
capacità di pianificazione del processo di internazionalizzazione.
I risultati della ricerca sul tema dell’internaziona-
12
lizzazione delle imprese confermano che in molti casi, quest’ultima è il risultato di uno sviluppo
casuale o preordinato, e non la conseguenza di un
orientamento attivo o proattivo. Ciò dipende dalla
maggiore complessità che caratterizza la gestione
del processo di internazionalizzazione commerciale, rispetto allo sviluppo interno. La distanza psichica e geografica, che connota molti mercati esteri
e che rende necessario un approccio interculturale,
e l’estrema varietà e variabilità dei mercati esteri,
che postulano il possesso di informazioni critiche
per favorire l’adattamento delle politiche di marketing mercato per mercato, rendono lo sviluppo e
la crescita internazionale complesso.
D. Quale strategia sarebbe opportuno adottare
in luogo di uno sviluppo non adeguato?
R. A livello strategico, un approccio attivo nella
Concessionaria Ufficiale di Vendita e Assistenza Mercedes-Benz
Milano Viale Fulvio Testi 326 – tel. 02/661511
Cornate D’A. Via E. Berlinguer, 31– tel. 039/6956637
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Confindustria MB: Renato Cerioli
D. Come può iniziare un’azienda italiana ad avere i primi
contatti con l’estero? Quali sono i canali più comuni?
R. Per un primo approccio, un’azienda italiana può rivolgersi ai nostri enti istituzionali. In particolare, l’Ice - Istituto per il commercio
estero, dispone di una rete di 116 uffici dislocati nel mondo e ha il
compito di facilitare le imprese italiane nella raccolta di informazioni, nel fornire indicazioni commerciali e nel favorire le relazioni e i
contatti commerciali nei paesi di interesse. Gli uffici hanno generalmente sede presso le nostre ambasciate italiane: la loro presenza
facilita lo scambio di informazioni precise e mirate, utili alla realizzazione di un buon business oltre che diffondere cultura e tradizioni
locali, la cui conoscenza, soprattutto nei paesi emergenti, è imprescindibile se si vogliono impostare proficue relazioni economiche.
Va inoltre citata la rete delle camere di commercio all’estero, attraverso Promos, che svolge una intensa attività di sostegno all’internazionalizzazione delle Pmi.
I canali maggiormente utilizzati per la penetrazione nei mercati esteri sono naturalmente le fiere settoriali che consentono di incontrare
potenziali clienti e intermediari, ad esempio società che possono
agire come rappresentanti dell’azienda italiana nel nuovo mercato,
agenti e/o distributori. Un altro strumento da valutare sono le missioni esplorative, multisettoriali o settoriali che vengono organizzate sia
a livello locale che nazionale.
Si pensi alle missioni di sistema, che coinvolgono Confindustria nazionale, Abi e la rete Ice del paese prescelto, e offrono alle imprese
partecipanti l’organizzazione operativa di incontri business to business con operatori locali selezionati in base ai profili e alle caratteristiche indicati in precedenza.
D. Quali sono le aziende italiane che più hanno bisogno di
espandersi all’estero?
R. Tutte le aziende dovrebbero impostare una strategia rivolta all’internazionalizzazione. Operare solo sul mercato nazionale è fortemente rischioso. Purtroppo i nostri livelli di crescita sono bassissimi
e molte aziende, soprattutto della Brianza, hanno potuto svilupparsi
negli ultimi anni proprio perché hanno aggredito commercialmente i
mercati emergenti, che hanno tassi di crescita e di consumo più elevati dei nostri, soprattutto in prospettiva.
Non dimentichiamo che ovunque nel mondo i prodotti italiani sono
sempre ben apprezzati e non parlo solo del made in Italy legato al
mobile e al design, dove vantiamo una leadership indiscussa, ma anche in quei settori che realizzano prodotti non destinati direttamente
al consumatore finale. In alcuni paesi c’è una preferenza non solo
per il prodotto italiano ma anche per la nostra cultura e per il modo
in cui sappiamo lavorare.
D. Qual è il ruolo di Confindustria Monza e Brianza?
R. Andare all’estero non è semplice, soprattutto per le imprese più
piccole. Lavorare in un paese che non si conosce, magari molto lon-
14
tano sia geograficamente che culturalmente è complicato. Sia che si
parta da una semplice presenza commerciale continuativa sia che si
voglia implementare questa presenza con collaborazioni nel campo
della ricerca e dell’innovazione, dello scambio di know-how, della
collaborazione con università internazionali. Non paga l’improvvisazione. Bisogna dotarsi di un metodo nell’andare all’estero; è necessario mettere in atto una strategia ben definita, scegliendo in quale
mercato indirizzarsi e con quali prodotti, come penetrare quel mercato, di quale livello strutturale ci si vuole dotare, se occorre cercare un partner locale, come limitare i rischi commerciali e finanziari, a
quali consulenti affidarsi.
Confindustria Monza e Brianza è impegnata a offrire un valido servizio di supporto che, come richiesto dalle aziende stesse, prende avvio dalla messa a disposizione delle informazioni di base sul paese
prescelto – attraverso dati statistici, schede commerciali, workshop
dedicati – che permettano di elaborare una strategia. Il passo successivo è costituito dal supporto concreto per tutte le problematiche
che possono insorgere.
Oltre all’assistenza continua dei nostri uffici, siamo in grado di offrire
alle aziende associate un network di esperti italiani e stranieri specializzati sui vari paesi. Offriamo continuativamente informazioni e
assistenza su contrattualistica e aspetti fiscali internazionali, sistema dei pagamenti e dei trasporti internazionali, aspetti doganali e
barriere economiche commerciali, finanziamenti e assicurazioni
all’export. Per il prossimo futuro, ci poniamo l’obiettivo di elaborare
progetti di internazionalizzazione che comportino aggregazioni tra
imprese su un determinato mercato o per progetti di filiera. Penso,
per esempio, alla partecipazione delle nostre imprese a gare internazionali per la realizzazione di lavori complessi o per la fornitura di
prodotti all’estero e ai grandi progetti nel settore “contract”. La dimensione piccola e media delle nostre imprese non permette facilmente di partecipare a queste opportunità. Sviluppando una rete di
imprese, che peraltro già esiste, si può accedere più facilmente a
queste opportunità.
D. Come espandersi? Quali sono i casi più comuni?
R. Dalle ricerche realizzate in questi ultimi anni dalla nostra associazione si è evidenziato che la strategia di penetrazione dei nuovi mercati per le imprese di Monza e Brianza avviene attraverso agenti,
importatori, distributori. Per una strategia duratura e vincente questo
non è sufficiente. I mercati si evolvono in maniera molto rapida; le
richieste sono sempre più specifiche anche da parte dei clienti stranieri: assistenza tecnica in loco, servizi post vendita, magazzini locali ecc. Parlare di internazionalizzazione vuol dire, oggi più che mai,
essere presenti in maniera continuativa e stabile nel mercato prescelto. Per la maggior parte degli interlocutori stranieri questo significa fare “sul serio”, diventare partner affidabili, vicini e in grado di
rispondere alle esigenze di una clientela sempre più esigente.
gestione di marketing richiederebbe l’assunzione
di decisioni in merito ai mercati verso i quali orientarsi, alle modalità con le quali essere presenti negli stessi, oltre che scelte attinenti la definizione del
target e del posizionamento di prodotto. A livello
operativo, la varietà dei mercati serviti imporrebbe
scelte in merito al grado di adattamento del sistema d’offerta perseguibile, in modo da favorire - al
contempo - le opposte istanze del contenimento
dei costi e della rispondenza locale. Le nostre imprese mostrano, in genere, un debole orientamento
strategico che, pur garantendo un grado di apertura
elevato al sistema Italia, si risolve in una limitata
capacità di consolidamento estero. Tale debolezza
trova fondamento nelle imprese di più piccole dimensioni, in una quasi totale assenza di pianificazione, che può essere giustificata solo per quelle
che non intendano operare stabilmente sui mercati esteri: in tal caso, infatti, l’occasionalità con la
quale si sviluppa l’azione suggerisce di non creare
strutture apposite o di non intraprendere ricerche
ad hoc, che genererebbero alti costi. Tuttavia, qualora il processo di internazionalizzazione venga
perseguito consapevolmente, per ricercare concrete opportunità di sviluppo, un’adeguata pianificazione consente di cogliere le migliori occasioni sui
mercati internazionali, riducendo, al tempo stesso,
i costi connessi con l’operare in ambienti non familiari.
D. Quali sono le motivazioni e gli ostacoli al processo di internazionalizzazione per questo tipo
di imprese? Inoltre, quali sono le loro strategie
vincenti di internazionalizzazione?
R. Le motivazioni per l’internazionalizzazione
sono innumerevoli e innumerevoli sono gli obiettivi che le imprese perseguono attraverso la stessa. I
mercati esteri sono destinatari di surplus di capacità produttiva nell’orientamento alla vendita, sono
potenziali vettori di crescita per tutte le imprese
che affrontino adeguatamente il processo di pianificazione, ma sono anche lo strumento e il mezzo dal quale apprendere per sopravvivere nell’era
della globalità. Non dimentichiamo, infatti, che
esse sono comunque esposte anche nel territorio
nazionale alla concorrenza internazionale.
Tra i principali ostacoli al processo di internazionalizzazione efficace vi sono la scelta dell’export
come modalità di presenza all’estero e le risorse
adeguate.
Infatti, in riguardo al primo ostacolo, le imprese di
piccole e medie dimensioni privilegiano l’esportazione come forma di presenza internazionale a sca-
15
F ocus
pito di alternative a maggiore coinvolgimento estero, quali accordi e investimenti esteri. Tale scelta
si rivela, in termini relativi, poco onerosa, essendo
modesto il livello di investimento necessario per
raggiungere, attraverso la stessa, i mercati esteri.
Essa presenta, inoltre, caratteristiche di maggiore
flessibilità rispetto a scelte difficilmente reversibili, quali la collaborazione interaziendale internazionale o l’investimento diretto estero. Tuttavia, il
ricorso alla semplice esportazione, quale modalità
esclusiva o prevalente di presenza all’estero, non
sempre produce risultati soddisfacenti in termini di
apertura internazionale, di sviluppo del fatturato o
di redditività. In riguardo alle risorse, certamente
un numero maggiore di vincoli preclude, talora,
alle piccole imprese stesse la possibilità di avvalersi di tecniche di ricerca costose o di comprendere
tra le alternative soluzioni costose e impegnative in
termini umani. Tuttavia, secondo un processo con-
16
tinuo di analisi costi-benefici, anche per le stesse
potrà essere logicamente ricercata una soluzione
di ottimo relativo.
D. Quali sono le prospettive di sviluppo del processo di internazionalizzazione delle imprese
brianzole/lombarde?
R. Molto spesso le imprese brianzole, lombarde,
italiane hanno ottimi prodotti, prodotti differenziati sulla base di esigenze specifiche di mercato.
Questo di per sé garantisce l’esistenza di nicchie
di mercato transnazionali, ovvero indipendenti dai
confini geopolitici della nazione.
Si è detto, peraltro, che un approccio attivo – l’unico che garantisca il successo – richiede la verifica
dell’esistenza e della dimensione del segmento e
soprattutto un approccio mirato nei confronti della
potenziale clientela, e con ciò competenze e risorse umane dedicate come ad esempio i temporary
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A Carate a fine novembre il raduno dei volontari
In Brianza la carica
delle guardie ecologiche
Due le funzioni principali: vigilano sui nostri parchi ed educano
le generazioni più giovani. Tante persone straordinarie al servizio
della comunità per la difesa e la salvaguardia dell’habitat naturale
a cura dello staff di Massimo Ponzoni assessore alla Qualità dell’ambiente Regione Lombardia
Le Guardie ecologiche volontarie
all’auditorium della residenza
“Il Parco” di Carate Brianza
18
U
na grande adunata. Forse, il
gergo è un pò militaresco, ma
non c’è altro termine per definire quello che è stato il meeting
invernale delle guardie ecologiche volontarie. Nonostante la domenica, battuta
da una pioggia torrenziale, oltre 1.500 Gev provenienti da ogni angolo della Lombardia, hanno
gremito l’auditorium della residenza “Il Parco”
di Carate Brianza, nel polmone verde della valle del Lambro. A rendere omaggio al prezioso
lavoro svolto dalle tute verdi - uomini e donne
d’ogni età e d’ogni professione - sono intervenuti
il presidente della Regione Lombardia, Roberto
Formigoni, l’assessore alla Qualità dell’ambiente,
Massimo Ponzoni insieme a molte altre autorità.
Tra gli applausi generali, il governatore ha consegnato agli intervenuti la prima bandiera ufficiale:
un vessillo bianco e verde, i colori della Regione,
con la scritta Gev Lombardia.
«È un atto simbolico che riconosce pienamente il
vostro impegno, la vostra dedizione», ha esordito il governatore della Lombardia rivolgendosi ai
volontari. «La vostra azione è insostituibile. La
Regione riconosce in voi validi alleati per la costruzione di una cultura sensibile alle problematiche ambientali e intende continuare a incoraggiare
e a valorizzare questa collaborazione». Pensieri e
parole a cui hanno fatto eco quelle dell’assessore
Ponzoni che, complimentandosi, ha sottolineato
la duplice funzione svolta dalle Gev:«Vigilano
sui nostri parchi ed educano le generazioni più
giovani».
E ancora:«Sono davvero emozionato nel vedere
tante persone straordinarie al servizio della comunità per la difesa e la salvaguardia dell’habitat naturale. Per la Regione siete motivo di forte orgoglio». Nel corso della manifestazione, le guardie
si sono avvicendate al microfono, una dopo l’altra, per raccontare le loro esperienze e per portare
le loro testimonianze: dalla difesa naturalistica
alla ricerca paesaggistica, alla georeferenziazione di centinaia di chilometri di sentieri turistici
all’interno dei parchi. In quest’ottica si pone il
progetto del parco della Valle del Lambro, pronto
a tracciare un network di venti percorsi a mobilità
lenta. Obiettivo? Scoprire le bellezze dei luoghi,
con il coinvolgimento diretto delle Gev. Prima di
congedarsi, il presidente Formigoni è tornato a
esprimere la più profonda gratitudine per «l’eccezionale contributo alla difesa dell’ambiente.
Prendersi cura di esso è un segno di civiltà, ma
in questo caso è anche un segno d’amore per la
natura in quella sfera locale che ci riguarda più
direttamente».
I volontari sono persone del luogo che, proprio
per questo, decidono gratuitamente di partecipare in prima persona alla protezione e alla valorizzazione delle risorse naturali più vicine e più
familiari.
A conclusione del raduno le note del concerto di
Francesco Magni, lo chansonnier della Brianza,
con la sua La balada del Balabiot.n
Chi Sono?
Le Guardie ecologiche volontarie sono un Corpo costituito da 2.650 persone che Regione Lombardia ha
istituito 30 anni fa, quando la questione ambientale
stava prendendo forma. Prestano servizio in 61 enti
organizzativi, suddivisi in 16 parchi, 29 comunità montane, 11 province e 5 comuni capoluoghi di provincia.
Le Gev mettono il loro tempo e la loro passione a disposizione delle istituzioni per coadiuvarle nella gestione dell’ambiente e del territorio: partecipano a
censimenti, collaborano con le autorità preposte in
caso di calamità naturali e insegnano il rispetto
dell’habitat naturale.
Emiliano Ronzoni
presidente del parco
Valle del Lambro
e Massimo Ponzoni
Come si diventa Gev?
Occorre essere maggiorenni e possedere la cittadinanza italiana. Non avere alcun carico pendente, né
alcuna condanna. Bisogna seguire un corso di formazione, superare un esame di idoneità. Si viene nominati guardia particolare giurata e solo dopo, guardia
ecologica volontaria.
Cosa dicono di loro?
«Se in Lombardia i parchi godono di una buona fama
e sono considerati essenziali per la qualità della vita,
in buona parte è dovuto all’infaticabile opera delle
Gev» (Uffici della Regione).
In collaborazione con la
Regione Lombardia
Massimo Ponzoni, assessore alla
Qualità dell’ambiente, coreferente
Tavolo territoriale Confronto
Monza e Brianza
19
A pprofondimenti
L’analisi dei propri conti non si può limitare a una semplice riclassificazione
Il rendiconto finanziario:
uno strumento operativo
Il livello di informazioni che è possibile raggiungere è indispensabile
per chi ha necessità di fare simulazioni sullo stato di salute della sua impresa
e sui risvolti finanziari conseguenti a scelte di investimento o ristrutturazione
a cura della Commissione studi bilancio e controllo legale dei conti dell’Ordine dei dottori commercialisti
di Monza e della Brianza
I
n tempi di crisi nascono nuove esigenze e
nuove opportunità: l’esigenza di disporre di
maggiori informazioni finalizzate a capire
e prevedere l’evoluzione dell’attività economico finanziaria dell’ impresa, mediante simulazioni legate alla volubilità del mercato;
l’opportunità di avere tempo e modo di analizzare
la propria struttura aziendale e trovare quelle ottimizzazioni tese a eliminare superfluità e sprechi,
generate in altri tempi e specialmente in fase di
crescita.
L’analisi dei dati, l’analisi dei propri conti, non si
può limitare a una semplice riclassificazione del
conto economico, sicuramente indispensabile o
dello stato patrimoniale per flussi, per chi ha già
maturato questa esigenza.
Risulta fondamentale anche la misurazione delle
variazioni delle voci aggregate dello stato patrimoniale, in un arco temporale prestabilito, perché
fornisce preziose informazioni di supporto alle
strategie di un imprenditore attento.
Il Rendiconto finanziario è un prospetto che, misurando le variazioni delle voci finanziarie aggregate, integra le informazioni che il lettore di un bilancio ha ottenuto attraverso lo stato patrimoniale
e il conto economico.
Il conto economico misura la redditività di
un’azienda e la sua capacità di produrre reddito,
contrapponendo costi e ricavi di un determinato
periodo; lo stato patrimoniale fornisce informazioni di carattere finanziario e patrimoniale in valore
assoluto e a una data precisa senza tuttavia spiega-
20
re le dinamiche che hanno prodotto tali risultanze.
Il Rendiconto finanziario è il prospetto che spiega come le movimentazioni finanziarie, durante
il periodo esaminato, hanno determinato i saldi
dello stato patrimoniale e come le risorse finanziarie siano state generate e impiegate nell’attività
dell’impresa.
Non è un documento obbligatorio per le imprese
che per dimensioni non sono dotate di una struttura amministrativa adeguata a redigerlo ma, il
rendiconto finanziario, è tuttavia considerato dal
Principio contabile Oic 12 come «strumento necessario a fornire una rappresentazione veritiera
e corretta del bilancio» in quanto indispensabile a
fornire ai sensi dell’art. 2427 del codice civile, le
variazioni intervenute nelle voci dell’attivo e del
passivo. Se lo stato patrimoniale e il conto economico esprimono dei valori che sono in sostanza la
somma progressiva alla fine di un esercizio della voce o dell’aggregato che rappresentano, ogni
voce del rendiconto finanziario esprime la variazione avvenuta nel flusso nello stesso periodo.
I valori espressi quindi sono la sintesi dei fatti aziendali in termini finanziari e forniscono le
informazioni necessarie a capire la direzione
dell’azienda verso l’indebitamento o meno.
Perché predisporlo per le piccole imprese se non è
obbligatorio?
Perché per un imprenditore attento e desideroso di
comprendere le dinamiche della propria azienda il
“bilancio classico” non è sufficientemente esaustivo.
Il Principio contabile Oic 12 ha individuato le se-
guenti finalità raggiunte attraverso la redazione del
rendiconto finanziario che si prefigge di riassumere:
• «l’attività di finanziamento dell’ impresa durante
l’esercizio espressa in termini di variazione delle risorse finanziarie» (evidenziando se e come l’impresa ha generato/reperito le risorse finanziarie in autofinanziamento mediante la propria redditività o per
mezzo di terzi soci o ricorso al debito bancario);
• «le variazioni delle risorse finanziarie determinate dall’attività produttiva di reddito» (generate
positivamente o impiegate per sostenere un attività
non remunerativa);
• «l’attività di investimento dell’impresa durante
un esercizio» (misurando quante risorse finanziare
tale attività ha impegnato);
• «le variazioni nella situazione patrimoniale-finanziaria dell’impresa avvenute nell’esercizio» (che
possono avere generato uno squilibrio finanziario
o migliorato una situazione pre-esistente);
• «le correlazioni che esistono tra le fonti di finanziamento e gli investimenti effettuati» (per evidenziare quali strumenti hanno finanziato la crescita
patrimoniale dell’impresa).
L’analisi delle dinamiche dei flussi finanziari attraverso l’aggregazione di voci dello stato patrimoniale e la misurazione degli scostamenti durante
l’esercizio, può quindi fornire le risposte indispensabili a capire lo stato di salute di un’impresa e la
strada intrapresa.
Il rendiconto finanziario predisposto per “flussi di
disponibilità liquide” evidenzia quindi dove l’attività aziendale genera o assorbe liquidità esaminando le variazioni delle voci aggregate relative a:
• operazioni di gestione reddituale;
• attività di investimento;
• attività di finanziamento;
determinando un flusso di cassa complessivo che
risulterà essere la variazione fra la situazione finanziaria iniziale e quella finale.
Nel Principio contabile Oic 12, a tale classificazione «viene oggi attribuita una crescente capacità segnaletica della situazione finanziaria» ed è ritenuta
«la forma maggiormente diffusa».
Ogni nuovo prospetto, ogni nuova riclassificazione fatica a trovare la sua collocazione nella routine
periodica della predisposizione dei dati finalizzati
all’analisi di un esercizio o di un periodo più breve.
Il rendiconto finanziario e in particolare le preziose
informazioni che potrebbe mettere a disposizione,
richiedono un piccolo sforzo iniziale per cambiare
la visione e l’analisi a cui siamo abituati.
Il livello di informazioni che è possibile raggiunge-
RENDICONTO FINANZIARIO PER FLUSSI DI DISPONIBILITÀ LIQUIDE
Operazioni di gestione reddituale
Utile di esercizio
(+) Ammortamenti (+) Accantonamento fondo trattamento di fine rapporto (-) Plusvalenze
(-) Indennità pagate
(-) Aumento crediti verso clienti
(-) Aumento rimanenze
(+) Diminuzione risconti attivi
(+) Aumento fornitori
(+) Aumento ratei passivi
(+) Aumento fondo imposte
_____
_____
_____
_____
_____
_____
_____
_____
_____
(a) FLUSSO LIQUIDITÀ DALLA GESTIONE REDDITUALE
Attività d’investimento
(-) Acquisto di cespiti
(+) Debiti aumentati nei confronti di fornitori di impianti
(+) Vendite di cespiti (prezzo realizzo)
_____
_____
(b) FLUSSO LIQUIDITÀ DALLA ATTIVITÀ D‘INVESTIMENTO
Attività di finanziamento
(+) Incremento debiti a breve vs banche
(+) Accensione mutui
(-) Rimborso mutui
(-) Dividendi pagati
(+) Aumento di capitale
_____
_____
_____
_____
(c) FLUSSO LIQUIDITÀ DALLA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
Cassa e banche iniziali
_____
(+/-) Flusso di cassa complessivo (a)+(b)+(c)
_____
Cassa e banche finali
_____
re, risulta essere indispensabile per chi ha necessità
di fare delle simulazioni sullo stato di salute della
sua impresa e sui risvolti finanziari conseguenti a
scelte di investimento o ristrutturazione.
Presentarsi infine a un operatore finanziario (banca
o società di leasing) con un nuovo livello di informazioni, rappresenta un biglietto da visita che
pone l’azienda al di sopra della media.n
21
Comitato
adr
Analisi dello schema di decreto legislativo del 28 Ottobre 2009
La riforma della conciliazione
sotto la lente
Viene meno la frammentarietà della legislazione che ha ostacolato in questi
anni il vero decollo della conciliazione
di Federica Invernizzi*
T
ra le cause che hanno sinora ostacolato la maggior diffusione di una
vera a e propria cultura della conciliazione, vi è, con ogni probabilità,
anche la frammentarietà del quadro
normativo costituito da molte disposizioni, talvolta, fonte di dubbi interpretativi e di applicazione
problematica, che ha caratterizzato questo stru-
22
mento di risoluzione delle controversie alternativo
alla giustizia.
Il primo tentativo di ricondurre a unità la materia
è stato compiuto dal legislatore, con la previsione
della disciplina della conciliazione stragiudiziale
in materia societaria di cui al decreto legislativo
17 gennaio 2003 n. 5. È, tuttavia, con la riforma
di cui ci occuperemo nel prosieguo, che si vuole
creare una legge generale della disciplina della mediazione che realizzi il coordinamento con la disciplina della conciliazione stragiudiziale in materia
societaria che, peraltro, risulta abrogata dall’art. 23
dello schema di decreto e assorbita nella disciplina
generale in commento e con la direttiva dell’Unione europea n. 52 del 2008 che rappresenta un punto
di riferimento per garantire l’uniformazione delle
legislazioni statali in materia di mediazione.
Il quadro normativo in itinere, volto a soddisfare le
esigenze di alleggerire i tribunali del notevole carico di lavoro e di favorire la diffusione della cultura
della conciliazione, risulta ora costituito dall’art.
60 della legge delega 18 giugno 2009, n. 69, dallo
schema di decreto legislativo recante:«Attuazione
dell’articolo 60 della legge 18 giugno 2009, n. 69,
in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali» approvato dal Consiglio dei ministri nella riunione del
28 ottobre 2009 e ora all’esame delle commissioni
parlamentari, nonché dalla direttiva 52/2008.
Lo schema di decreto si compone di cinque capi: il
primo dedicato a disposizioni generali, il secondo
al procedimento di mediazione, il terzo agli organismi di conciliazione, il quarto alle disposizioni
in materia fiscale e informativa, il quinto e ultimo
alle abrogazioni, coordinamenti e disposizioni
transitorie.
Per quanto riguarda le definizioni, occorre soffermarsi sui termini di mediazione e conciliazione da
sempre confusi e usati in maniera, talvolta, intercambiabile. La distinzione convenzionale generalmente adottata identificava la conciliazione come
quella inerente le controversie commerciali e la
mediazione come quella relativa ad altre tipologie
di procedimenti, in particolare, quelli in materia
penale e/o di famiglia.
Nello schema di decreto, mediazione è intesa come
«l’attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più
soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole
per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione
della stessa». Conciliazione, invece, è intesa, come
«la composizione di una controversia a seguito dello svolgimento della mediazione». Sembrerebbe,
dunque, che la conciliazione rappresenti il risultato
dell’attività di mediazione e perciò si usa l’espressione di mediazione finalizzata alla conciliazione
ovvero di mediazione che ha come scopo quello
di raggiungere la conciliazione. Ciò che, in realtà,
sembra emergere dalla predetta definizione è che
la moderna mediazione non si lascia irrigidire in
formule che colgono aspetti solo parziali del fenomeno. L’elemento caratterizzante è la finalità di
assistenza delle parti nella ricerca di una composizione stragiudiziale del conflitto.
L’ambito di applicazione del decreto è costituito
dalle controversie civili e commerciali in materia
di diritti di cui le parti possono disporre.
Lo schema di decreto indica espressamente anche i
procedimenti a cui la conciliazione non può essere
applicata. Essi sono:
a) procedimenti per ingiunzione compresa l’opposizione, fino alla pronuncia sulle istanze di concessione e sospensione della provvisoria esecuzione;
b) procedimenti per convalida di licenza o sfratto
fino al mutamento del rito di cui all’art. 667 del
codice di procedura civile;
c) procedimenti possessori, fino alla pronuncia dei
provvedimenti di cui all’art. 703, terzo comma del
codice di procedura civile;
d) procedimenti di opposizione o incidentali di cognizione relativi all’esecuzione forzata;
e) procedimenti in camera di consiglio;
f) l’azione civile esercitata nel processo penale.
Veniamo ora all’esame del procedimento di mediazione.
Il procedimento deve svolgersi secondo il regolamento dell’organismo a cui le parti si sono rivolte
per esperire il tentativo. Ogni organismo deve essere in grado di garantire sia la riservatezza dell’intero procedimento, sia l’imparzialità del conciliatore
nonché la sua attitudine a svolgere l’incarico assegnatogli in modo corretto e sollecito.
Nessuna formalità è prevista per gli atti. D’altronde, proprio l’informalità e la flessibilità che connotano la mediazione, la rendono uno strumento
snello e rapido di risoluzione delle controversie.
Tra le modalità di svolgimento del procedimento è
stata prevista anche quella telematica, ove espressamente indicata nel regolamento dell’istituzione
prescelta dalle parti. Anche il ricorso a tale modalità risponde alla finalità di semplificazione e deformalizzazione del procedimento stesso.
La domanda si presenta mediante deposito di istanza che indichi l’organismo, le parti, l’oggetto e le
ragioni della pretesa. Nel caso in cui siano state
presentate medesime istanze dinanzi a differenti
organismi, si deve far riferimento alla domanda
presentata per prima.
Un’interessante novità introdotta dalla riforma è
rappresentata dall’obbligo dell’avvocato di informare il proprio cliente della possibilità di esperire
23
Comitato
adr
la conciliazione indicando anche le agevolazioni
fiscali. La mancata informazione è sanzionata con
la nullità del contratto di mandato. Sul punto, il
Conciliazione obbligatoria in materia di:
• Condominio
• Diritti reali
• Divisione
• Successioni ereditarie
• Patti di famiglia
• Locazione
• Comodato
• Affitto di aziende
• Risarcimento danni da responsabilità medica
• Risarcimento danni da diffamazione a mezzo
stampa o altro mezzo di pubblicità
• Contratti assicurativi, bancari e finanziari (il
procedimento di mediazione può anche essere esperito ai sensi del D. lgs 1 settembre 1993,
n. 385 per le materie ivi regolate).
Consiglio nazionale forense ha espresso il proprio
parere contrario, ritenendo preferibile una sanzione
disciplinare a carico dell’avvocato che violi questo
dovere di informazione.
L’informazione deve avvenire per iscritto ed essere
sottoscritta dal cliente e allegata al fascicolo. Ne
deriva che il giudice che rilevi che il cliente non
è stato informato dal suo procuratore circa la possibilità di esperire la conciliazione, provvederà lui
stesso a informarne la parte.
La novità, forse più rilevante, della riforma è la
previsione dell’obbligatorietà del tentativo di conciliazione con riferimento a gran parte del contenzioso civile. Il decreto indica tutte le controversie
per cui debba essere obbligatoriamente tentata la
conciliazione in quanto costituisce una condizione
di procedibilità della domanda giudiziale.
Al riguardo, è utile ricordare che la Corte Costituzionale ha, più volte, giudicato legittimo il perseguimento delle finalità deflattive del carico giudiziario realizzato attraverso il meccanismo della
condizione di procedibilità. Si tratta, infatti, di una
misura che non impedisce l’accesso alla giustizia
ma che, al più, si limita a differirlo nel tempo imponendo alle parti di tentare di soddisfare le proprie
pretese in modo alternativo, con meno dispendio di
risorse e più celermente.
L’improcedibilità deve essere eccepita dal conve-
24
nuto, a pena di decadenza, nel primo atto difensivo
e può essere rilevata d’ufficio dal giudice non oltre
la prima udienza. In quest’ultimo caso, il giudice
assegna alle parti il termine di quindici giorni per
il deposito della domanda di mediazione.
Al di là delle materie per cui la conciliazione è obbligatoria, non si esclude la possibilità di ricorrere
alla conciliazione su base volontaria o su invito del
giudice che, valutata la natura della causa, può sempre invitare le parti, prima dell’udienza di precisazione delle conclusioni o prima dell’udienza di discussione della causa, a procedere alla mediazione.
Riepilogando:
La conciliazione può sempre essere tentata dalle parti volontariamente ma deve, invece, essere
necessariamente avviata nelle materie in cui è
prevista come obbligatoria (cfr tabella) oppure
quando è prevista da una clausola contrattuale o
dallo statuto delle società. In quest’ultimo caso, se
il tentativo non risulta esperito, il giudice, su eccezione di parte proposta nella prima difesa, assegna
il termine di quindici giorni per la presentazione
della domanda.
In ogni caso in cui il giudice sospenda il procedimento affinché le parti possano esperire il tentativo di conciliazione, la successiva udienza deve
essere fissata dopo la scadenza del termine stabilito per la durata del procedimento di mediazione
che non può superare i quattro mesi decorrenti dal
deposito della domanda. La volontà di un procedimento celere viene, altresì, sottolineata dalla ulteriore previsione secondo cui l’incontro tra le parti
e il mediatore, designato dall’organismo di conciliazione prescelto, deve essere fissato non oltre
quindici giorni dal deposito della domanda.
Una previsione analoga a quella della disciplina
della conciliazione societaria (cfr. art. 40 del D.lgs
n. 5 del 2003) è quella relativa agli effetti della
domanda di conciliazione sulla prescrizione e sulla decadenza. La domanda di conciliazione, infatti, ai sensi dello schema di decreto, produce sulla
prescrizione, i medesimi effetti della domanda
giudiziale e impedisce la decadenza per una sola
volta: ciò al fine di evitare che vengano proposte
domande di mediazione al solo scopo di differire
la scadenza del termine decadenziale.
Il decreto ribadisce i doveri di riservatezza che incombono su coloro che prestano la propria attività
professionale o collaborano con l’organismo di
conciliazione e sul mediatore, il quale è tenuto a
una doppia riservatezza: da un lato, relativa al procedimento in sé e per sé, dall’altro, a ciò di cui sia
venuto a conoscenza in occasione delle cosiddette
sessioni separate ovvero dei colloqui privati con
ciascuna delle parti in lite, salvo, naturalmente, che
non venga autorizzato dalla parte da cui ha raccolto
le informazioni, a riferirne all’altra.
Quanto agli obblighi del mediatore rileva, tra gli
altri, il dovere di sottoscrivere una dichiarazione
di imparzialità con riferimento al procedimento di
mediazione per cui gli è stato affidato l’incarico.
Affinché le parti possano sentirsi realmente libere di manifestare i loro interessi e le loro pretese
nell’incontro di mediazione, il mediatore non può
essere chiamato a testimoniare relativamente a dichiarazioni rese dalle parti o informazioni acquisite in occasione del procedimento di mediazione né
dinanzi all’autorità giudiziaria né dinanzi ad altra
autorità. Il procedimento di mediazione può concludersi in tre differenti modi:
Le parti trovano l’accordo; di esso viene formato
processo verbale sottoscritto dalle parti e dal mediatore. Le parti non trovano l’accordo; il mediatore
formula una proposta per iscritto e le parti devono,
entro sette giorni, accettare o rifiutare la proposta
del mediatore. La mancata risposta nel termine previsto equivale a rifiuto. Se le parti accettano, viene
formato processo verbale con sottoscrizione delle
parti e anche del mediatore che certifica l’autografia della sottoscrizione delle parti.
Le parti non trovano l’accordo né accettano la proposta formulata dal mediatore. Di ciò il mediatore dà atto in un processo verbale sottoscritto dalle
parti e dal mediatore che certifica l’autografia della
sottoscrizione delle parti.
Come nella disciplina della conciliazione societaria, all’accordo è attribuita efficacia esecutiva valida per ogni tipo di esecuzione, oltre che per l’iscrizione dell’ipoteca giudiziale.
Il verbale di accordo, previa verifica della regolarità formale e della non contrarietà all’ordine
pubblico o a norme imperative, è omologato dal
presidente del tribunale nel cui circondario ha sede
l’organismo di conciliazione o, nel caso di controversie transfrontaliere, nel luogo dove deve essere
eseguito l’accordo.
Ancora una volta analogamente alla disciplina della conciliazione societaria, nello schema di decreto
sono stati previsti dei meccanismi di incentivo alla
mediazione legati alle spese del processo eventualmente instaurato dopo l’insuccesso della mediazione stessa. La parte che ha rifiutato la proposta
di conciliazione, anche se vittoriosa nel processo,
non può ripetere le spese nel caso in cui il prov-
vedimento del giudice coincida con la proposta
del mediatore e deve rimborsare le spese sostenute
dalla controparte e, a titolo di sanzione pecuniaria,
deve versare una somma corrispondente al valore
del contributo unificato previsto per quella causa.
Inoltre, nell’ipotesi in cui il provvedimento del
giudice non coincida totalmente con la proposta
del mediatore, il giudice, se concorrono gravi ed
eccezionali ragioni, può escludere in favore della
parte vincitrice la ripetizione delle spese inerenti il
procedimento di mediazione.
Il capo III dello schema di decreto è dedicato agli
organismi di conciliazione che possono essere sia
enti pubblici che privati. Essi devono dare garanzia di serietà ed efficienza ed essere iscritti in un
apposito registro tenuto presso il ministero della
Giustizia. Gli organismi istituiti dai consigli degli
ordini degli avvocati presso i tribunali e gli organismi di conciliazione istituiti presso le camere di
commercio possono essere iscritti nel registro su
semplice domanda.
I consigli degli altri ordini professionali, invece,
hanno facoltà di istituire organismi di conciliazione per le materie riservate alla loro competenza. La
loro iscrizione è subordinata oltre alla verifica dei
requisiti di serietà ed efficienza, anche alla autorizzazione del ministero della Giustizia.
L’ammontare delle indennità dovute al mediatore
verranno stabilite con appositi decreti del ministero
della Giustizia. Sino alla loro emanazione si farà
riferimento ai decreti 222 e 223 del 2004 attuativi
del D. lgs 5/2003.
Gli incentivi fiscali per le parti che decidano di
effettuare un tentativo di conciliazione consistono
nel fatto che tutti gli atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento di mediazione sono
esenti dall’imposta di bollo, e da ogni spesa, tassa o
diritto di qualsiasi natura e che il verbale di accordo è esente dall’imposta di registro entro i limiti di
valore di 51.646,00 euro.
Le agevolazioni fiscali sono previste in forma di
credito di imposta.
Come già anticipato, lo schema di decreto è ora
all’esame delle commissioni parlamentari per i necessari pareri. Nel contempo, riflessioni sono state
presentate dai consigli degli ordini interessati posto
che, come detto, ciascun consiglio dell’ordine avrà
la facoltà di istituire organismi di conciliazione
chiedendo l’iscrizione presso il registro tenuto dal
ministero.n
*Responsabile del servizio di conciliazione
della CciaaMB
25
A ssociazioni
e categorie
Parla Domenico De Stefano, presidente del Consiglio notarile di Milano
Tutti gli ingredienti
per un buon notaio
Sapere, competenza e professionalità: il presidente descrive
i requisiti che costituiscono gli elementi essenziali del passato,
del presente e del futuro delle professioni intellettuali
di Isa Suanno
L
’evoluzione del contesto economico
e sociale ha cambiato il volto di molte professioni. Domenico De Stefano, presidente del Consiglio notarile
di Milano, illustra sviluppi e problematiche nell’esercizio della professione notarile.
D. In quali direzioni si è modificata l’attività del
notaio negli ultimi anni? La composizione dello
studio notarile ha subito modifiche?
R. L’attività dei notai è rivolta alle categorie delle
famiglie e delle imprese. Sicuramente l’internazionalizzazione delle imprese, non solo le grandi
multinazionali ma anche le piccole e medio-piccole imprese, ha modificato l’attività di supporto
della categoria; anche nell’ambito delle famiglie
l’evoluzione della società, la minor stabilità delle
stesse ha complicato l’attività dei notai per quanto
riguarda le pratiche successorie e le sistemazioni
famigliari. Dall’assistenza a poche grandi famiglie
si è passati alla consulenza a un ceto medio anche
piccolo e diffuso con problematiche diverse nel
lungo periodo.
La successione nell’impresa famigliare è argomento che esiste da sempre, ma che a seguito dell’evoluzione delle società con il complicarsi dell’istituto famiglia presenta problematiche sempre nuove.
Molto significativa dal punto di vista dell’affinazione delle risposte ai sempre maggiori e diversi
problemi è da un lato la formazione professionale
continua e dall’altro la collaborazione del notaio con le altre figure professionali, ciascuno per
le proprie competenze. Queste modifiche hanno
avuto riflessi anche sull’organizzazione dello stu-
26
dio con la sostituzione dei collaboratori d’ordine
con quelli di concetto, con laurea breve o meno.
L’informatica ha segnato notevoli cambiamenti
in studio, con un riflesso negativo legato al fatto
che l’impegno nella conoscenza e applicazione
dell’information technology ha sottratto tempo da
dedicare allo studio e all’approfondimento professionale.
D. Quali maggiori e/o diverse competenze il mercato ha richiesto al professionista e quali differenti
responsabilità il notaio ha avuto in carico?
R. La riforma del diritto societario ha portato
all’attenzione del notaio il fatto che l’assistenza
societaria implica una più attenta collaborazione
con gli amministratori sui quali ricade l’onere della
gestione societaria e del rispetto dei diritti dei soci
e dei terzi. Oltre a ciò l’ampliamento dello strumentario a disposizione delle imprese ha richiesto
sforzi di aggiornamento dei notai per fronteggiare
le richieste imprenditoriali.
Per quanto riguarda la famiglia, le modifiche costantemente introdotte dal legislatore nell’ambito
dei trasferimenti immobiliari, come da ultimo la
certificazione energetica, pongono a carico del notaio nuovi adempimenti.
D. Quali sono i maggiori aspetti di criticità nello
svolgere la professione oggi rispetto ai soggetti quali clienti, istituzioni, sistema legislativo e politico?
R. Aspetti critici nell’operare ci sono stati sempre
e anche oggi; si è persa un po’ di qualità nell’ambito legislativo, poiché una volta il ceto tecnico
che assisteva il politico aveva maggiori qualità di
quelle odierne.
Però il compito dei professionisti è proprio quello
di mediare e contemperare tra le esigenze dei clienti, che nell’ambito delle norme di legge vogliono
ottenere il massimo del risparmio fiscale, e dall’altra le esigenze della Pa.
D. Dall’osservatorio del notariato quali aspetti peculiari dell’attuale crisi economica nazionale e internazionale sono stati rilevati o si sono accentuati?
R. Nello studio notarile la crisi ha colpito tutti, ma
maggiormente le imprese del settore dell’edilizia
per via della restrizione del credito che crea problemi di sistema. La produzione di case è crollata con
conseguenze non ipotizzabili ora per il futuro.
D. La realtà delle province di Milano e di Monza
e Brianza in cosa si differenzia rispetto ad altre
province?
R. Il territorio della provincia di Monza e Brianza
si caratterizza per la diffusione del tessuto imprenditoriale, una certa dimensione dell’impresa definibile ottimale e in più c’è una notevole dinamicità
imprenditoriale.
Esiste poi un senso di appartenenza e orgoglio locale che tengono lontani certi tipi di infiltrazioni
che si presentano in altri ambiti territoriali.
D. Il tentativo di ridurre le esclusive professionali
e di ampliare la concorrenza come viene percepito
dal notariato?
R. Pur ipotizzando che il mercato sia in grado di
selezionare (e non è sempre così) il professionista,
sicuramente la libera concorrenza non è capace di
valutare la correttezza della funzione pubblica.
La concorrenza fa bene, ma l’eccesso di concorrenza fa male. Sapere, competenza e professionalità sono gli elementi essenziali che connotano
ogni professione. L’ampliamento del numero dei
soggetti che operano in un settore non è indice di
miglioramento del servizio offerto; anzi più ampio
è il numero di soggetti coinvolti maggiore è la probabilità che chi opera non correttamente prevalga
sul mercato a scapito del sapere, della competenza
e della professionalità anzidette.
Selezione nell’accesso e sorveglianza sull’aggiornamento sono indispensabili a mantenere elevata
la qualità della prestazione professionale qualunque essa sia.
La combinazione di fattori quali operatori molto
numerosi, poca specializzazione, eccessiva concorrenza basata sul prezzo porta a fornire servizi
anche professionali di poca qualità.
Anche questa crisi nazionale e internazionale ha
dimostrato che la mancanza di regole e di controlli dell’accesso al settore porta a servizi di dubbia
qualità e a conseguenze più dannose di una limitata concorrenza, ma ben gestita.n
Chi è Domenico De Stefano
Notaio dal 1978, con sede a Milano, dal
febbraio 2008 è presidente del Consiglio
Notarile di Milano, che rappresenta i
notai dei Comuni di Milano, Lodi, Monza, Busto Arsizio e Varese, per un totale
di circa 470 professionisti (60% dei notai
attivi in Lombardia).
De Stefano fa parte del comitato direttivo della scuola di specializzazione per
le professioni legali dell’Università Cattolica, del comitato scientifico della
Fondazione italiana per il notariato e insegna presso la Scuola di notariato della Lombardia. Precedentemente, ha ricoperto la carica di direttore di
Federnotizie – periodico di informazione della Federazione italiana delle Associazioni sindacali notarili - ed è stato
membro del comitato direttivo del sindacato notarile lombardo.
27
V ita
dell ’O rdine
Ecco alcuni passaggi della relazione del presidente Gelosa
Il commercialista oggi:
un ruolo istituzionale e sociale
Valori etico-culturali e professionali, priorità istituzionali,
struttura e formazione professionale continua: sono queste le principali
tematiche approfondite dal presidente in occasione dell’Assemblea
degli iscritti del 23 novembre scorso
di Gilberto Gelosa
A
nche il secondo anno di vita
dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili
volge al termine. Come avevo
preannunciato lo scorso anno,
il 2009 è stato cruciale per l’ultimazione dei progetti tesi a portare l’Ordine fuori dal periodo transitorio conseguente alla fusione e quindi permettere
al Consiglio di occuparsi maggiormente dell’ordinaria amministrazione nonché delle attività di tu-
Il profilo istituzionale
28
Le priorità dell’Ordine restano quelle istituzionali, innanzitutto
quelle relative alla tenuta dell’Albo. Nel corso del 2009 si sono
completate le attività di verifica dei colleghi iscritti all’Albo, già
iniziate nel corso del 2008, in linea con i dettati normativi di monitoraggio. È in fase di stampa la nuova edizione dell’Albo dei
dottori commercialisti, dei ragionieri commercialisti e degli
esperti contabili, nonché degli studi associati, di Monza e della
Brianza. Nel solco della tradizione dei disciolti Ordine e Collegio abbiamo voluto creare un documento cartaceo destinato
in primo luogo agli iscritti, ma anche utile per tutte le Istituzioni e il mondo economico con cui dialoghiamo. In tal senso
deve essere anche letta la ripetizione, su ogni numero della
nostra rivista, Brianza Business, dell’elenco degli iscritti affinché
giunga un messaggio chiaro e preciso: questi e solo questi
sono gli iscritti all’Ordine che possono esercitare le attività di
cui la Legge ci ha assegnato le prerogative. Dal punto di vista
numerico alla data odierna sono 1.499 i professionisti iscritti
all’Ordine di Monza e della Brianza, di cui 1.479 all’elenco A dei
commercialisti, 3 all’elenco B degli esperti contabili, a cui si
aggiungono 17 iscritti all’elenco speciale A. Gli studi associati
sono 189. Gli iscritti al registro dei praticanti sono 150. E a proposito dei praticanti è da ricordare la recente emanazione del
regolamento per il tirocinio professionale datato 7 agosto e in
vigore dal 31 ottobre, che, tra gli altri, prevede l’impossibilità
per un iscritto non in regola con la formazione professionale
continua di far svolgere la pratica a un laureato. Ed è proprio
questa informazione che mi consente di riaffermare che il controllo sulla formazionte professionale continua degli iscritti rientra tra le attività istituzionali di cui il Consiglio si è fatto carico
con spirito propositivo, ma al contempo fermo nel rispetto delle
prerogative istituzionali e di chi dal di fuori ci guarda. Ritengo
che la Fpc sia un quid pluris di distinzione rispetto ad altre categorie e ai cosiddetti abusivi e come tale si tratta di un obbligo
deontologico rispetto al quale il Consiglio dell’Ordine sta proponendo, con l’ausilio dell’Associazione culturale dottori commercialisti, ragionieri commercialisti ed esperti contabili di
Monza e della Brianza (con la quale è in essere una convenzione) un’ampia offerta formativa di cui diremo più avanti. Pertanto, pur con tutte le attenuanti che metodicamente sono state e
sono soppesate a favore degli iscritti, si intende dar credito e
quindi verificare il concreto adempimento formativo. E a questo
punto giova ricordare la discussione avvenuta all’interno
dell’Assemblea di approvazione del conto consuntivo 2008 e
che ha approvato in via definitiva la linea di condotta del Consiglio dell’Ordine che a fronte di una quota ridotta si è impegnato
a un’offerta formativa di almeno 60 crediti gratuiti all’anno nonché al mantenimento di prezzi assolutamente competitivi
dell’intera attività di formazione.
La struttura
A proposito della struttura posso affermare
che alcuni percorsi si sono realizzati, in
quanto è stata individuata la nuova sede, sia
pur transitoria, che non è più la sede del
solo Ordine ma è anche la sede di Alpi Emmebi, l’associazione delle libere professioni
di Monza e della Brianza, e diverrà a breve
anche la sede di nuovi Ordini. Abbiamo volu-
Borgazzi, oggi in affitto da Ellepi srl, società
detenuta al 100% da Alpi Emmebi e della sala
convegni di via Ticino, ancora in affitto dalla
Cassa Nazionale all’Ordine. A partire dal
mese di ottobre del 2009 Ellepi srl fornisce un
servizio completo di struttura sia all’Ordine sia
all’Associazione e molto probabilmente a partire dal 2010 anche ai consulenti del lavoro.
to individuare un percorso comune, attualmente con gli Ordini degli avvocati, degli ingegneri, dei geometri e dei consulenti del
lavoro e, riteniamo, ciò continuerà nel 2010:
sotto questo profilo è in fase di discussione
la stipula di convenzioni che prevedono l’utilizzo da parte dei predetti ordini, per le loro
attività formative, delle sala convegni di via
tela e sviluppo della professione di dottore e ragioniere commercialista nonché di esperto contabile.
Filo comune e ininterrotto dell’azione del Consiglio nei due anni trascorsi e per quello futuro
è la convinzione che agli iscritti, per le materie
che ogni giorno combinano per supportare i clienti e per i ruoli che svolgono nella società civile,
spetti un ruolo rivalutato di soggetto portatore di
un patrimonio etico, professionale e culturale e
conseguentemente un ruolo centrale nella vita
culturale ed economica del Paese.
Ripetere questa convinzione significa individuare il denominatore comune per le molteplici
attività del Consiglio dell’Ordine e focalizzare
l’obiettivo primario e irrinunciabile del Consiglio stesso.n
La formazione nei primi 10 mesi
iscritti
soggetti
individuale
domanda
crediti
media
1.499
1.327
30
39.810
minima
1.499
1.327
20
26.540
materie obbligatorie
1.499
1.327
3
3.981
partecipanti
ore
crediti
crediti
totali
disponibili
crediti
utilizzati
domanda potenziale 2009
offerta
posti
disponibili
minimo annuale
da regolamento
60
gratuiti
4.752
3.833
88
89
13.986
12.017
materie obbligatorie gratuiti
1.762
1.596
28
32
5.126
4.698
materie obbligatorie
complessive
(gratuiti e pagamento)
2.819
1.987
64
78
8.510
5.912
convegni a pagamento
5.227
2.242
449
458
60.204
16.978
29
V ita
dell ’O rdine
Notevole successo di pubblico per l’evento del 2 dicembre scorso
Tra presente e futuro
dell’accertamento tributario
Si è tenuto a Monza il convegno dedicato alle problematiche
di accertamento in materia tributaria, tema che coinvolge tutti gli attori sociali,
dalla pubblica amministrazione ai professionisti, ai contribuenti
di Matteo De Donatis
Il numeroso pubblico
presente al convegno
R
edditometro e studi di settore,
partecipazione dei comuni all’accertamento, crisi dei mercati e
adeguamento degli strumenti di
accertamento: sono questi solo
alcuni dei temi affrontati nel corso del convegno
30
Accertamento tributario oggi e domani. Modalità,
strumenti automatici, federalismo fiscale, innovazioni e partecipazione degli enti locali.
Nelle sale dell’Autodromo Nazionale di Monza, su
iniziativa del Codis, Coordinamento degli ordini
lombardi, della Direzione regionale delle Entrate e
dell’Ordine di Monza e della Brianza, in occasione
del convegno del 2 dicembre 2009, si sono alternati per tutta la giornata gli interventi di autorità e
rappresentanti delle istituzioni con quelli di professionisti ed esperti dell’ambito giuridico-tributario,
di fronte a un pubblico di circa 700 persone fra
commercialisti, dirigenti e funzionari dell’Agenzia
delle entrate, imprenditori e funzionari degli enti
locali. Nella mattinata, oltre ai prestigiosi saluti del
presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni, si sono avvicendati sul palco, fra gli altri,
Maurizio Leo, componente della Commissione Finanze della Camera dei deputati, e Luigi Magistro,
direttore centrale all’Accertamento dell’Agenzia
delle entrate.
Il primo ha approfondito le problematiche connesse al tanto discusso abuso del diritto, anticipando
le linee guida della sua proposta di legge (non ri-
A sinistra Luigi Magistro,
direttore centrale
all’Acceratamento dell’Agenzia
delle entrate e Gilberto Gelosa,
presidente del Odcec di Monza
e della Brianza
Sotto da sinistra
Roberto Formigoni,
Raffaello Lupi, professore
ordinario di diritto tributario
e Maurizio Leo, componenete
della Commissione Finanze
della Camera dei deputati
31
V ita
Da sinistra Carlo Palumbo,
Ermanno Werthhammer,
Raffaello Lupi
e Gianfranco Ferranti
si confrontano sulle problematiche
di attualità normativa
L’intervento del presidente
Formigoni
32
dell ’O rdine
levabilità d’ufficio ed esclusiva sanzionabilità amministrativa, non penale); il secondo ha fornito un
quadro (e un insieme di dati significativi) attualmente in possesso dell’Agenzia delle entrate, sottolineando con vigore quanta efficacia avrà l’accertamento sintetico nella lotta all’evasione.
In apertura della sessione pomeridiana hanno portato i loro saluti i presidenti delle province di Monza e Milano, Dario Allevi e Guido Podestà.
Di particolare interesse, poi, il dibattito sviluppatosi sugli Aspetti problematici di attualità normativa,
con protagonisti Raffaello Lupi, professore ordinario di diritto tributario, e Gianfranco Ferranti, capo
dipartimento delle scienze economiche e tributarie
della Scuola superiore dell’economia e delle finanze Ezio Vanoni, che hanno dato voce alle diverse
anime del mondo tributario, dalle esigenze del legislatore a quelle del contribuente, senza dimenticare
il ruolo principe del professionista.
E ancora, momento di grande significato è stato
quello della dichiarazione d’intenti fatta all’unisono
da Carlo Palumbo, direttore regionale dell’Agenzia
delle entrate della Lombardia, Ermanno Werthhammer, coordinatore degli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della Lombardia, e
Gilberto Gelosa, presidente dell’Ordine dei dottori
commercialisti e degli esperti contabili di Monza e
della Brianza con l’obiettivo di tranquillizzare tutti
i professionisti e i contribuenti, di rilanciare con
iniziative pratiche di incontri periodici e dibattito
il dialogo e il confronto sui temi dell’accertamento
tributario, degli studi di settore, del redditometro.
Il convegno è stato anche occasione per il primo
intervento ufficiale di Paola Alifuoco come neodirettore provinciale dell’Agenzia delle entrate di
Monza e della Brianza.n
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D all’A ssociazione Culturale
Uno degli strumenti più completi per la formazione di base
La scuola di formazione
non solo per il tirocinio
Il fatto che sia rivolto sia ai tirocinanti che ai colleghi già iscritti, nonché
al personale di studio e delle aziende, dà un taglio sia teorico che pratico
alle lezioni, che sono quindi particolarmente interattive
di Marco Pirovano*
T
ra le proposte formative dell’Associazione culturale dottori commercialisti ragionieri commercialisti
ed esperti contabili di Monza e
della Brianza (Acdcrcec) c’è anche
la Scuola di formazione dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. La scuola si articola
su due annualità, anche se ci si può iscrivere al
corso intero della singola annualità, oppure anche alle singole aree formative, oppure ancora alle
singole lezioni. Il corso è svolto in collaborazione
con il Dipartimento di scienze giuridiche ed economia aziendale dell’Università di Bergamo e con
l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti
contabili di Lecco. Tra i relatori figurano docenti
dell’Università di Bergamo e di altre università,
dottori commercialisti, ragionieri commercialisti,
avvocati, funzionari e dirigenti dell’Amministrazione finanziaria. Il corso era nato nel 1996-1997
in funzione della preparazione agli esami di stato
per la libera professione di dottore commercialista
e quindi era inizialmente rivolto e pensato per i tirocinanti. Negli ultimi anni è stato allargato anche
ai colleghi già iscritti che desiderano aggiornare la
loro formazione di base: è infatti accreditato presso
il Consiglio nazionale ai fini della formazione professionale continua.
La sua struttura di corso di base, articolato per aree
formative, lo rende comunque interessante anche
per il personale di studio, nonché per il personale delle aziende, in particolar modo per quello
dell’area amministrativa. Non bisogna dimenticare
34
poi l’importante contributo dato dai colleghi della commissione che organizza il corso e che ne è
il vero motore; ogni lezione è”presidiata” da un
componente della suddetta commissione che con
interventi, quesiti, suggerimenti rende il più possibile interattive le sessioni; interattività che dovrebbe essere una delle caratteristiche peculiari
della formazione professionale continua, che così
contribuisce tra l’altro a cementare il senso di colleganza tra i partecipanti.
Per quanto riguarda l’annualità 2009-2010, iniziata il 22 settembre 2009 e che terminerà il 10 aprile
2010, sono trattate le seguenti aree formative:
- area bilancio
- area imposte dirette
- area ordinamento e tariffa
- area diritto commerciale
- area valutazioni d’azienda.
Le ore totali di lezione sono 121 e le lezioni vengono svolte il martedì e il giovedì dalle ore 19,00 alle
ore 21,00; per quanto riguarda le lezioni di contenuto più pratico e applicativo, le stesse vengono
svolte in alcuni sabati dalle ore 9,30 alle ore 12,30.
Il corso, pertanto, offre l’opportunità ai colleghi
di rinfrescare e aggiornare la loro formazione di
base e si inserisce quindi armonicamente nell’offerta formativa dell’Acdcrcec, affiancando gli altri
eventi relativi all’aggiornamento professionale e
alle aree specialistiche ed è poi in sintonia con le
linee guida e i desiderata del Cndcec relativi alla
collaborazione tra ordini locali e università. n
*consigliere AcdcrcecMB
N ews
Stretta ai paradisi fiscali
Nomina brianzola per
il Consiglio direttivo dell’Upi
Nel corso della 32° Assemblea congressuale dell’Unione
province d’Italia, tenutasi a Roma lo scorso 11 dicembre 2009,
Fabrizio Sala, già assessore all’ambiente della provincia di
Monza e Brianza, è stato nominato componente del Consiglio
direttivo dell’Upi.
Sala, unico brianzolo, è entrato così a far parte della squadra
dei 121 componenti del Consiglio direttivo delle province
d’Italia (insieme ad altri 13 rappresentanti lombardi). Al termine
dell’Assemblea, il presidente della Provincia di Monza e Brianza
Dario Allevi, vicepresidente dell’Unione province Lombarde, ha
espresso soddisfazione per la nomina di Sala «che porta una
provincia nata da soli sei mesi nel luogo più alto delle decisioni a
livello nazionale. La Brianza, dunque, entra dalla porta principale
al suo debutto in Upi, come si merita la 21° provincia d’Italia».
Il presidente Allevi non ha nascosto che «ci saremmo aspettati
un presidente lombardo per l’Upi, considerando che la nostra
regione rappresenta ben il 15% della popolazione del Paese
ma sono convinto che i 14 membri lombardi del direttivo e i
due dell’ufficio di presidenza faranno sentire la nostra voce in
vista delle sfide impegnative dei prossimi mesi».
L’Agenzia delle entrate della Lombardia sta per approfondire
la posizione di 4.243 soggetti che formalmente risultano
iscritti nei registri dell’Aire (Anagrafe degli italiani residenti
all’estero) ma, di fatto, potrebbero essere residenti in Italia
per i propri interessi familiari ed economici. È questo il possibile identikit di quei contribuenti che, fingendosi residenti in
paesi a fiscalità privilegiata, i cosiddetti “paradisi fiscali”, mettono in atto comportamenti evasivi ed elusivi. Come affermato da Carlo Palumbo, direttore regionale dell’Agenzia delle
entrate, «il fenomeno è piuttosto rilevante in Lombardia, dove
si concentra circa il 15 per cento dei 29.153 italiani iscritti
all’Aire. Le attività investigative sono state disposte per la
presenza di significativi indizi che fanno presumere in Italia il
vero centro delle attività del cittadino. In questo senso,
l’Agenzia ha a disposizione strumenti di indagine particolarmente efficaci». Milano, con 1.993 cittadini, è la prima provincia della regione per numero di soggetti residenti nei paradisi
fiscali, seguita dalle province di Monza e Brianza, 481 soggetti, Varese, 415, Bergamo, 321, e Brescia 300. Fra le mete
privilegiate il Principato di Monaco, l’Uruguay e l’Ecuador.
C’è tempo fino al 26 febbraio per il Bando Reach
Sono stati riaperti lo scorso 22 dicembre
i termini per presentare domanda di
finanziamento per il Bando Reach Attivazione di misure di sostegno alle Pmi
per la gestione delle sostanze chimiche di
cui al regolamento CE 1907/2006. Infatti,
nell’ambito dell’accordo di programma tra
Camere di commercio lombarde e Regione
Lombardia è stata approvata la riapertura, fino
al 26 febbraio 2010, del bando per presentare
domanda di finanziamento per l’acquisto di
servizi di supporto relativi alla registrazione,
valutazione, autorizzazione e restrizione delle
sostanze chimiche (Reach).
Le imprese interessate possono presentare
domanda di finanziamento sino alle ore 12.00
di venerdì 26 febbraio 2010, brevi manu o per
raccomandata rr alla Camera di commercio di
Monza e Brianza, oppure presso gli uffici di
Desio o Vimercate.
SS 36: Tarsu e Ici ridotte per i commercianti penalizzati da cantieri e viabilità
L’amministrazione del Comune di Monza ha
deciso una riduzione, dal 35 al 70%, di Tarsu
e Ici per le attività commerciali presenti nelle
aree maggiormente danneggiate dalla presenza
di cantieri per i lavori di interramento di viale
Lombardia. Un’azione necessaria e importante
per supportare, in un momento già critico, i
commercianti che si sono visti in molti casi
dimezzati gli incassi, soprattutto a causa
delle modifiche alla viabilità. Come affermato
36
dall’assessore al Bilancio Marco Meloro, «nel caso
specifico della Statale 36, abbiamo identificato
due fasce di intervento. La prima, che possiamo
definire “rossa”, è quella più vicina al cantiere:
l’area del Tiro a segno e via Ticino. L’altra, “gialla”,
interessa le aree confinanti: via Cavallotti e Triante.
Nel primo caso procederemo a uno sgravio del
70% su Tarsu e Ici (laddove il commerciante è
anche proprietario dell’immobile); nella seconda
fascia lo sgravio sarà del 35%».
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Responsabilità Civile Professionale
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dal diritto italiano, dove le Compagnie rispondono con coperture “standardizzate” che possono non
essere rispondenti alle aspettative, è indispensabile avere un interlocutore indipendente che sappia
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D istretto Lions
108 I b1
Assemblea d’autunno, il lionismo al servizio della gente
Terapia d’urto
per curare l’indifferenza
L’intervento del direttore internazionale Enrico Cesarotti per rispondere
ai nuovi bisogni della società. Un’occasione per riflettere, proporre, discutere
sul nostro futuro
di Antonio Laurenzano*
A
gire per crescere”: nel segno del
motto del presidente internazionale Eberhard Wirfs, Gallarate ha
ospitato l’assemblea d’autunno
2009 convocata dal governatore
Rosario Marretta, alla quale il presidente Franco Magni
ha portato il benvenuto dei due club cittadini, l’Host e
il Seprio.
Al teatro Vittorio Gassman della “città dei due galli” si
son ritrovati 210 delegati in rappresentanza dei 69 lions
club del distretto (88% degli iscritti) e 10 Pdg per il tradizionale momento di confronto e di dibattito per il futuro
distrettuale. Un appuntamento impreziosito quest’anno
dal convegno pubblico sulla pandemia influenzale H1N1
tenutosi nel pomeriggio. Un “lions day gallaratese” che
ha confermato la vitalità del lionismo, la sua mission nella società per costruire un mondo migliore. Un obiettivo
riconosciuto dal sindaco della città Nicola Mucci che,
nel sottolineare l’importante rapporto sinergico da tempo
instaurato fra l’amministrazione comunale e il lionismo
gallaratese, ha rilevato la peculiarità della presenza dei
Lions sul territorio: «Siamo spronati dalla vostra azione, dal vostro coraggio, dal vostro spirito di servizio».
Una testimonianza di grande significato suggellata dalla
consegna al primo cittadino gallaratese della prestigiosa
onorificenza MJF da parte del direttore internazionale
Enrico Cesarotti. Un inizio davvero … scoppiettante.
Dopo il saluto telefonico del presidente del Consiglio dei
governatori Achille Ginnetti e quelli in … viva voce dei
governatori del distretto 102 C Svizzera Pius Schmid, del
108 Ib4 Walter Migliore e del 108 Ia3 Giuseppe Bottino,
l’assemblea, alla quale ha partecipato anche il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Maurizio
Delli Santi (un lions in divisa), ha registrato l’intervento
del Pid Paolo Bernardi sull’Europa Forum di Bologna
2010: «Un’occasione per riflettere, proporre, discutere
sul nostro futuro».
38
Sulla complessa e articolata attività di servizio dei comitati distrettuali ricca di spunti la relazione del primo
Vdg Ercole Milani: «I comitati sono strutture pensate
per aiutare i club a svolgere al meglio la loro funzione,
a sostenerli nella loro attività attraverso proposte mirate
a ottenere consensi e quindi partecipazione liberamente
assunta senza imposizione di sorta.
«I club», ha osservato Milani, «debbono abituarsi a rivolgersi ai comitati per ottenere aiuto nei campi specifici di loro competenza». Creare cioè una rete di collaborazione fra club e distretto per migliorare la qualità e
l’immagine del lionismo distrettuale, ha raccomandato
il secondo Vdg Danilo Guerini Rocco, «operando con
impegno, passione ed entusiasmo, nel rispetto dell’etica sionistica». Chiaro il messaggio: al bando gli spot e
l’improvvisazione!
Ce lo impone la legge di … sopravvivenza: «Occorre recuperare in fretta i nostri valori e portarli fra la gente!»,
ha esclamato Enrico Cesarotti nel corso del suo lungo
viaggio nel pianeta Lions, fra luci e ombre. «Elevare le
idee e non i budget, rispondere ai nuovi bisogni della
società, ma soprattutto» ha dichiarato Cesarotti «rimuovere pigrizia, immobilismo, indolenza». Una terapia
d’urto per curare l’indifferenza e garantire una crescita
di qualità come ha auspicato il Governatore Marretta:
«Il distretto lavora per i soci, lavora per i club per una
presenza sempre più incisiva del lionismo nel sociale».
Con oltre il 50% dei voti, il progetto di rete oncoematologica pediatrica, presentato dal Varese Varisium, è stato
proclamato service a carattere distrettuale. L’obiettivo
del service prevede l’installazione di un sistema di video conferenza dotato della possibilità di tele medicina per collegare i centri di oncoematologia pediatrica
di Monza, Pavia e Milano con i day hospital periferici,
iniziando da quello di Varese, fiore all’occhiello della
Fondazione Giacomo Ascoli onlus. n
*Addetto stampa distrettuale ([email protected])
Economia
I.P.
e
F inanza
Chi è N.L.I. Network Legale Integrato
Una rete di professionisti
al servizio delle aziende
Si rivolge alle piccole medie imprese che hanno l’esigenza di essere
affiancate nella pianificazione/progettazione delle proprie strategie
di Annabella Rimi
N
etwork Legale Integrato è una
struttura composta da quattro
studi professionali accomunati
da alcune caratteristiche:
• una propria ed effettiva area di
specifica competenza;
• dimensioni limitate;
• clientela storicamente costituita per lo più da
aziende;
• uno stretto e continuo rapporto di collaborazione
interdisciplinare.
I cambiamenti in corso del mercato dei servizi
professionali, la continua evoluzione normativa e
le nuove forme di attività negoziale adottate dalle
imprese impongono ai professionisti il perseguimento di una reale specializzazione con l’adozione di metodi, strumenti e procedure in linea con le
esigenze della propria clientela.
Da qui l’idea di creare una rete di studi professionali, altamente specializzati, in grado di soddisfare
le esigenze delle aziende e del mercato. Network
Legale Integrato si rivolge alle piccole e medie
aziende che hanno l’esigenza di essere affiancate
nella pianificazione/progettazione delle proprie
strategie.
Il network mette a disposizione un servizio di assistenza a 360 gradi nelle aree e materie di interesse
quali:
• difesa della proprietà industriale e intellettuale:
i nvenzioni, modelli, concorrenza sleale, marchi,
diritti della pubblicità e diritti d’autore;
• gestione e tutela dei crediti;
contrattualistica d’impresa, responsabilità civile
• extracontrattuale/contrattuale, responsabilità da
prodotti difettosi;
• diritto del lavoro: rapporti con il personale dipendente, con i collaboratori parasubordinati, con
gli agenti;
Network Legale Integrato 4 professionisti
al servizio della piccola media impresa:
• Avvocato Marco Andreolini - difesa della proprietà industriale e intellettuale
• Avvocato Walter Gaddia - gestione del credito e del contenzioso
• Avvocato Paolo Galbusera - diritto del lavoro
• Avvocato Andrea Romano - diritto amministrativo
• diritto amministrativo: in particolare appalti, edilizia e urbanistica.
Rispetto al piccolo studio professionale, Network
Legale Integrato è in grado di offrire una competenza multidisciplinare a costi sicuramente concorrenziali. In rapporto invece al grande studio
professionale, mette a disposizione un’assistenza
altrettanto qualificata, caratterizzata peraltro da
un più elevato grado di personalizzazione e da un
costo decisamente più in linea con le dimensioni
dell’azienda. Attraverso il sito internet (www.nlimilano.it) il network è poi anche in grado di garantire un servizio di consulenza legale online e
tenere i contatti con i clienti.n
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39
Rotary
international
Grande entusiasmo al torneo di calcio
La solidarietà nel pallone:
piccoli calciatori, grande cuore
Trentadue le squadre che hanno partecipato, piccoli atleti di età
compresa tra i 9 e i 12 anni che hanno contribuito ad aiutare coetanei
meno fortunati di loro
di Federica Vernò
I
n sei edizioni sono stati raccolti 50mila
euro tutti destinati a progetti dedicati ai
bambini meno fortunati. Anche quest’anno il torneo di calcio “Rotary club” organizzato dal Cinisello Sesto San Giovanni è
stato un successo. I bambini, dunque, si sono resi
protagonisti scendendo in campo a favore di altri
bambini.
Era il 2002 quando il Rotary club Cinisello Sesto San Giovanni organizzava la prima edizione
che da subito si è rivelata una grande iniziativa,
richiamando moltissimi giovani calciatori da Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, dai comuni limitrofi e da molte località brianzole. In sei
edizioni sono scesi in campo complessivamente
circa tremila bambini; hanno assistito, applaudito
e tifato per i loro piccolo campioni circa diecimila
spettatori tra genitori, nonni, amici.
Quella del 2009, dunque, è stata la sesta edizione
e si è giocata al Centro sportivo delle Rose a Cinisello nei fine settimana da sabato 12 settembre a
domenica 4 ottobre.
Gli spalti dello stadio erano gremiti di tifosi. Tanto
l’entusiasmo di tutti, degli organizzatori rotariani,
dei campioncini e di coloro che non hanno perso
una partita per sostenere i piccoli calciatori.
Trentadue le squadre che hanno partecipato, appartenenti a quattro categorie: Pulcini 2000 e
40
1999, Esordienti 1997 e 1998. Piccoli giocatori,
quindi, in età compresa tra i 9 e i 12 anni che,
divertendosi e praticando il loro sport preferito,
hanno contribuito ad aiutare i loro coetanei che in
Italia e nel mondo sono meno fortunati, partecipando all’iniziativa del sodalizio rotariano.
Il ricavato della manifestazione, infatti, è sempre stato devoluto, negli anni passati e anche
quest’anno, ai vari service che il club sostiene a favore dei bimbi: Polioplus, programma
rotariano che nel mondo ha già vaccinato dalla poliomelite milioni di bambini, Cam (Centro ausiliario per i problemi minorili), Chilaw
School in Sri Lanka, Primo soccorso ai bambini,
Fondazione don Carlo Gnocchi, Bimbi in Brasile, Centro informatico disabili di Sesto San
Giovanni, Polisportiva milanese sport disabili.
I soci del Rotary club Cinisello Sesto San Giovanni hanno lavorato per la buona riuscita della
manifestazione con un gran dispiego di energie
e con molta passione per tutta la durata del torneo. Si sono occupati dell’organizzazione, della
sponsorizzazione, della logistica, dello speakeraggio, delle classifiche, delle premiazioni. Il
torneo si è concluso con un gran successo grazie
anche agli sponsor, ai molti amici del club e alle
istituzioni che da anni continuano a credere in
quest’iniziativa.n
S porting Club M onza
Tradizione italiana e filosofia d’oltre Manica
Un riflesso inglese
sulle rive del Lambro
L’intenzione che sta alla base della fondazione del club riflette un intento
completamente diverso dalle associazioni preesistenti, dove alla convivialità
si unisce l’adesione a uno stile di vita
di Paolo Paleari
D
alla volontà di “tradurre” sulle
rive del Lambro un ambiente di
gusto, sobrio ed elegante al contempo, che potesse assumere le
funzioni di catalizzatore della
vita sociale s’è già detto. Nelle intenzioni dei fondatori dello Sporting Club di Monza però, questo
pensiero si accompagna quasi da subito alla volontà di creare un luogo improntato ai modelli dei
club inglesi. Un’introduzione alquanto singolare,
questa, se si tiene conto che nell’ambito brianteo
e lombardo le forme di aggregazione sociali - anche le più raffinate e distinte - fanno riferimento
alla forma del circolo. Dall’età umbertina innanzi
Monza conosce l’istituzione di differenti sodalizi
improntati su questi modelli. Si tratta però quasi sempre di aggregazioni spontanee, sorte a lato
delle fumose sale dei caffè o impiantate in modo
estemporaneo sui tavoli dei pochi, pochissimi ristoranti cittadini. Sino agli anni Trenta, infatti, le
pretese degli avventori, inclusi i più facoltosi, sono
modeste e riflettono quelle di una cittadina attivissima e in piena crescita, ma legata ancora ai gusti
semplici del secolo passato.
Rare le “uscite” in società: qualche riunione a pranzo a margine degli impegni nella Camera del lavoro; qualche altro appuntamento nei festivi e durante le ricorrenze: a san Giovanni, patrono della città;
a san Giacomo, patrono dei cappellai; qualche cosa
in più sotto le feste di fine anno e a carnevale. Ma
già per il sabato grasso chi ha un animo goliardico (e chi può permetterselo) si spinge sino a Milano. Qui i circoli e le società hanno una tradizione
differentemente radicata, sia tra la borghesia che
42
tra gli esponenti di un patriziato ancora memore
delle sue tradizioni. Sviluppatisi particolarmente
nell’età dei Lumi, i circoli milanesi conoscono
illustri esempi che scendono ancora più a ritroso
nella scala del tempo. Queste forme di aggregazione a Monza sono misconosciute o quantomeno
ancora da studiare e risultano legate alla presenza
di alcune istituzioni didattiche, come il Collegio
Bosisio, ad esempio.
Il soci del primo e forse più distinto circolo cittadino, il Circolo del Buonumore, a metà degli anni
Venti si ritrovano in piazza Duomo, nella sede a
lato di quello che era il ristorante Corona Ferrea.
I frequentatori sono gli esponenti della solida borghesia manifatturiera cittadina, che alternano qualche pausa di riflessione e di incontro all’impegno
sul lavoro. Per far festa ci si reca al Politeama e
così per ballare: la sala si adatta secondo le esigenze e le richieste. Per le scampagnate tradizionali ci
si accontenta del parco, della Brianza e di qualche
puntata sulle Prealpi.
Queste iniziative però per lo più rimangono legate all’episodicità del momento; non sono normate
dall’accettazione di uno statuto e di una regola di
comportamento che impegna assiduamente i partecipanti. Ecco perché, tra le altre cose, la filosofia
che sta alla base della fondazione dello Sporting
Club riflette un intento completamente diverso
dalle associazioni preesistenti, dove alla convivialità si unisce l’adesione a uno stile di vita. E questo entro una cornice prestigiosa, rappresentata dal
parco e da Villa già Tagliabue, realizzati con intendimento eclettico di gusto anglosassone, su cui
torneremo a breve con un approfondimento. n
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*Legge n. 296/2006, Legge n. 31/2008 e Legge n. 33/2009.
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e cultura
L’impegno di una famiglia lombarda tra ricerca, innovazione e solidarietà
I Villoresi
e il sogno dell’ingegnere
La necessità di un differente utilizzo delle risorse ambientali, lo sviluppo
di energie alternative e uno stile di vita improntato al rispetto per la natura
sono temi di pregnante attualità, su cui si condensa spesso il dibattito culturale.
La storia della Brianza, però, già dalla fine del Settecento rivela straordinari
esempi e figure quasi dimenticate che hanno anticipato con il loro
esempio e le loro opere queste esigenze odierne
di Paolo Paleari*
Il laghetto dei giardini
reali di Monza
44
T
ra i protagonisti della crescita
scientifica e imprenditoriale della
regione si colloca infatti il monzese Eugenio Villoresi. Al pari del
comasco Alessandro Volta, fisico
e pioniere dell’elettrologia e del lecchese Antonio
Stoppani, naturalista e appassionato divulgatore,
l’ingegner Villoresi è il personaggio maggiormente
rappresentativo di una famiglia che si è segnalata
tra le più laboriose e dinamiche nel nostro territorio. I Villoresi provengono da Firenze, dove sono
giardinieri della casa granducale dall’epoca di Leopoldo I, e probabilmente vi prestano la loro opera
sin da prima, sotto Francesco II (che diventa poi
imperatore d’Austria col titolo di Francesco I).
La loro venuta in Lombardia si deve all’amicizia
tra l’illuminato granduca e il marchese milanese
Cusani, che è alla ricerca di un abile giardiniere
per la sua villa di Desio. Il granduca offre il suo
stesso giardiniere, Giandomenico Villoresi, ma
questi si rivela restio a lasciare Palazzo Pitti e i
giardini di Boboli.
A Desio, nel 1771-72, si trasferisce in vece sua il
figlio Antonio, già esperto, che progetta e attua il
nuovo parco di Villa Cusani e che in Brianza forma
una numerosa famiglia. Il suo quartogenito, Luigi,
dopo aver conseguito il diploma di agrimensore
all’Università di Pavia, entra a servizio del vicerè
Eugenio Beauharnais. Giunto a Monza nel 1802,
si segnala soprattutto per la sua perizia di botanico: con lui i giardini si arricchiscono infatti della
rosa modoetiensis Villoresi. È nel parco, però, che
Luigi spende tutta la vita: allorché ne diviene direttore imprime alla sua carica una forte impronta
educativa: nel 1820 apre una scuola di botanica, il
Un convegno con lo sguardo sul futuro
In vista dei duecento anni della nascita del più illustre esponente della
casata, l’ingegner Eugenio, che cade
il 13 febbraio, il capoluogo della
Brianza sta apprestandosi a celebrarne la figura con un convegno
presso il collegio arcivescovile Villoresi S. Giuseppe. Promosso dall’associazione Geo Monza onlus – Gestione ecologia operativa, con la
partecipazione di altre realtà istitu-
zionali, il simposio ha un carattere
prettamente tecnico e intende riscoprire alcune potenzialità del canale
nel tratto monzese. Secondo gli intendimenti di Villoresi, infatti, il canale avrebbe dovuto proseguire più a
nord della linea attuale, conducendo
le sue risorse anche attraverso il parco. Le invidie e una vera e propria
campagna denigratoria di cui fu vittima il progettista spinsero l’Ammini-
cui accesso è riservato annualmente a dodici allievi di condizioni disagiate, residenti sul territorio e
la cui formazione è già spendibile all’interno della
tenuta. Pensa anche all’istituzione di una scuola
d’agricoltura pratica, ma muore prima di concludere il progetto. Dei figli di Luigi, sette maschi e
una femmina, i cui primogeniti Amalia ed Eugenio
strazione della Real Casa a non avvallare il compimento dell’opera. La
tratta monzese piegò forzatamente a
mezzogiorno e dovette procedere
con la realizzazione di una serie di
dislivelli atti a recuperare la pendenza originale in un segmento notevolmente accorciato. Cento e passa
anni dopo si torna a riflettere sulle
possibilità di recupero di quell’occasione mancata…
e l’ultimo, Ranieri rivelano nell’onomastica un
palese omaggio alle famiglie reali di cui sono al
servizio, ben cinque scelgono la via ecclesiastica
ed esercitano il loro ministero tra l’Alto Milanese
e la Brianza.
Tra il 1823 e il 1869 troviamo i diocesani don
Antonio a Desio, don Federico a Gallarate, don
In alto:
sezione del canale Villoresi
e opere idrauliche sulla
provinciale Monza-Milano.
China acquerellata. Fine XIX sec.
Più sotto a sinistra:
l’alzaia del canale Villoresi al confine
tra Monza e Muggiò
A destra: acque di Monza,
il corso del Lambro nel parco
45
A rte
e cultura
A sinistra: Luigi Villoresi, in un ritratto fotografico degli anni Venti e a destra ritratto di p. Luigi Villoresi
Eugenio Villoresi, monumento
davanti al Politecnico di Milano.
Eretto dapprima in piazza
Cadorna venne successivamente
trasferito in questa sede
46
Gaetano a Sacconago, don Giosuè a Fabbrica Durini e il barnabita padre Luigi a Monza. Tutti si
distinguono per zelo e umanità. È però soprattutto padre Luigi che lascia un’impronta indelebile
nel campo della formazione. Professore di lettere
e filosofia, apre a Monza le prime scuole serali e
festive per i ragazzi del popolo e fonda un istituto
per i chierici poveri. In questa istituzione, fortemente innovativa, si dà ampio spazio a una formazione spirituale e didattica che si ispira ai principi
della filosofia rosminiana. Dei rimanenti due figli,
Eugenio e Filippo, entrambi percorrono gli studi
di ingegneria e rivolgono il loro ingegno verso
applicazioni permeate di un risvolto filantropico,
tipico della cultura positivista. Eugenio è il geniale
progettista del canale che da lui prende poi nome.
Con il socio Luigi Meraviglia si batte con forza
per sostenere il carattere di immediatezza e di diretta corrispondenza della sua opera con le esigenze dell’agricoltura lombarda. Fornisce infatti con
un’impresa di carattere regionale delle esaurienti
risposte alle esigenze locali, sviluppando una metodologia di intervento che assegna la gestione
delle proprie risorse ai singoli comuni. Si spinge
poi ancora di più nel dettaglio venendo incontro
alle richieste di una miriade di privati, costituiti
da piccoli e medi conduttori agrari, prediligendo
con essi un rapporto diretto e immediato, lasciando allo Stato i compiti istituzionali di controllo e
di indirizzo sulla politica di gestione delle acque.
Due dei tre figli dell’ingegnere, Luigi e Giuseppe,
si dedicheranno ancora con passione all’acqua e a
completare il progetto dell’illustre genitore. Luigi, in particolare, nel 1881 riesce a riscattare dalla
Società italiana per condotte d’acqua l’atto di cessione dei diritti del padre relativi alla concessione
di derivazione delle acque dal Ticino. Rinuncia coi
fratelli a qualsiasi profitto e destina gli utili nella
ultimazione dei progetti del canale.
Alla memoria dei Villoresi il capoluogo della Brianza dedica una via e il collegio Villoresi
S. Giuseppe, mentre ora ci si interroga se questi illustri concittadini non meritino almeno un
monumento.n
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Va.lore srl - concessionario Pineider
Le Convenzioni
Con l’obiettivo di essere presente sul territorio e di cooperare con le altre realtà che fanno parte
del mondo economico, l’Associazione culturale dottori commercialisti, ragionieri commercialisti
ed esperti contabili di Monza e Brianza offre la possibilità di stipulare convenzioni
a favore degli iscritti all’Ordine.
Qui sopra gli ultimi accordi sottoscritti visibili anche sul sito dell’Ordine
www.odcecmonzabrianza.it (area servizi – convenzioni)
Per attivare la vostra convenzione contattare:
[email protected]
I tinerari
di viaggio
Le linee ferroviarie dell’Albula e del Bernina patrimonio mondiale dell’Unesco
Il modo più fantastico
per conoscere le Alpi
Il valore culturale di questo tesoro mondiale è nell’armoniosa interazione
tra ferrovia e paesaggio. La ferrovia non soltanto collega aree linguistiche
di lingua tedesca, romancia e italiana ma rende anche raggiungibili città
importanti per storia e cultura
di Marina Lefebvre
Il viadotto di Brusio
I
l 7 luglio 2008 le linee ferroviarie retiche
dell’ Albula e del Bernina nella tratta tra
Thusis e Tirano sono state dichiarate patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.
A livello mondiale solo due ferrovie erano
riuscite finora a ottenere l’ambito titolo: la Sem-
48
meringbahn in Austria e la Darjeeling-Himalayan
railway in India.
Superando un ponte dopo l’altro, si riesce a percepire nell’intimo la sfida alla natura e le risposte
che l’uomo, piegando questa alle sue necessità, è
riuscito a dare.
La costruzione della ferrovia dell’Albula e del Bernina rappresenta una delle testimonianze più belle
del coraggio e dello spirito pionieristico che fu necessario già oltre cento anni fa, per ripensare le vie
di incontro e per migliorare l’accessibilità al centro
e alla regione.
Abilissimi tecnici provenienti dalla Svizzera e
dall’estero si ritrovarono qui per costruire un’incomparabile capolavoro.
Con i loro 122 chilometri complessivi di rotaie, la
linea dell’Albula da Thusis a St. Moritz e la linea
del Bernina da St. Moritz a Tirano rappresentano
il filo conduttore che attraversa il patrimonio mondiale. La tratta ferroviaria del Bernina Express, il
treno panoramico più famoso del mondo, attraversa le Alpi da nord a sud e, in senso contrario le
più alte trasversali alpine d’Europa superando ben
52 ponti e 13 gallerie. La linea dell’Albula supera,
invece, addirittura 144 ponti e 42 gallerie.
In alto fino ai ghiacci eterni delle montagne e poi
giù, nel paradiso delle palme al Sud: il Bernina Express è l’unico collegamento ferroviario che attraversa le Alpi, percorrendo un’importante tratta dal
carattere avventuroso e al contempo ricca di storia
e cultura. Non c’è da meravigliarsi, che il leggendario treno sia stato inserito dall’Unesco nel patrimonio dell’umanità.
Il nostro viaggio incomincia a Tirano dove inizia
la vera scoperta delle montagne e dopo pochi chilometri troviamo subito una meraviglia: il viadotto
elicoidale di Brusio che permette al treno di superare dolcemente trenta metri di dislivello. La tratta,
passando per la Valposchiavo, si inerpica fino a una
altezza di 2.200 metri. Ed ecco il lago Bianco incastonato nella stupenda cornice dei ghiacciai del
Bernina. Proseguiamo dolcemente verso l’Engadina: Pontresina, St. Moritz e Samedan.
Dopo aver superato il tunnel dell’Albula, il viaggio
continua in discesa fra spettacolari viadotti come
il Landwasser, lungo ben 136 metri e con la campata dal raggio di 100 metri, e il Solis il più alto
della ferrovia retica, un vero capolavoro di ingegneria. Arriviamo infine a Thusis, dove ha termine
la tratta dell’Albula vera e propria.
Nelle foto: in alto
la spettacolare veduta del
viadotto Landwasser.
Qui sopra il Bernina Express.
Sullo sfondo il Piz Bernina
e il ghiacciaio del Morteratsch
49
I tinerari
di viaggio
Per saperne di più
Dal 1972, 185 stati hanno sottoscritto la convenzione del
Patrimonio Unesco dell’umanità, un’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura.
Fra queste figura anche la Svizzera. Il prezioso accordo
protegge e preserva inestimabili patrimoni culturali e paesaggistici di straordinario e universale valore. Le linee
dell‘Albula e del Bernina tra Thusis e Tirano sono esempi
straordinari e tecnicamente innovativi della gestione del
paesaggio di alta montagna e sono da annoverare tra le
ferrovie a scartamento ridotto più spettacolari del mondo.
L‘importanza straordinaria della linea dell‘Albula e del Bernina è data anche dal paesaggio circostante. Da un lato il
riferimento diretto alla costruzione ferroviaria è di qualità
unica, dall‘altro la linea attraversa un paesaggio culturale
di una ricchezza straordinaria.
Le linee ferroviarie dell‘Albula e del Bernina costituiscono il
cuore del patrimonio mondiale. La linea dell‘Albula è stata
completata nel 1903, quella del Bernina nel 1910. La ferrovia dell‘Albula è stata costruita quale classica ferrovia di
montagna per treni a vapore.e quella del Bernina è un adeguamento innovativo di ferrovia elettrica interregionale, con
una linea magistralmente tracciata in alta montagna. Entrambe le ferrovie collegano l‘ Alta Engadina al turismo internazionale e costituiscono esse stesse un‘attrazione turistica.
Per la costruzione della ferrovia dell‘Albula (Thusis - St.
Moritz) si è fatto capo a noti specialisti. Il tracciato e
tutti i manufatti sono stati realizzati secondo le norme
più all‘avanguardia della costruzione di linee ferroviarie
di montagna. La ferrovia dell‘Albula era considerata un
capolavoro già all‘epoca della sua realizzazione. La ferrovia del Bernina (St. Moritz - Tirano) venne presa come
modello per molte ferrovie interregionali progettate e
per alcune realizzate. Oggi la linea del Bernina è unica al
mondo: si tratta della trasversale alpina più alta e di una
delle ferrovie ad aderenza naturale più ripide al mondo.
Ponti, stazioni, cabine di controllo, gallerie e portali creano un‘unità con la topografia particolare. La scelta del
tracciato, in particolare quello della linea del Bernina,
è stata dettata principalmente dalla volontà di far conoscere le attrazioni turistiche e paesaggistiche. Entrambe le ferrovie presentano costruzioni di alta qualità
e sia il loro tracciato che i loro edifici sono concepiti con
un riferimento consapevole al paesaggio circostante.
Nelle foto: in alto il Bernina
Express nel tratto lungo
il Lago Bianco; la carrozza
panoramica e infine
il tracciato del percorso
50
Da oltre cento anni la spettacolare linea ferroviaria
rappresenta una singolare armonia fra tecnica, cultura e natura e, grazie alle sue vetture panoramiche
è possibile vivere più che mai da vicino lo scintillio
dei ghiacciai e il fascino del Sud. Non esiste un
modo più affascinante di vivere le Alpi.n
Per le immagini pubblicate si ringrazia l’archivio
fotografico della Ferrovia Retica
www.rhb.ch
Il Trenino rosso:
Il Trenino rosso:
www.rhb.ch
Molto più di un semplice treno!
Molto più di un semplice treno!
Informazioni e prenotazioni:
Ferrovia retica Tirano
Tel 0342 701353
Informazioni
e prenotazioni:
[email protected]
Ferrovia retica Tirano
M otori
La raffinata evoluzione di una Land Rover dalle capacità straordinarie
Discovery 4,
la leggenda continua
Eredita le linee pulite della generazione precedente, presentandosi però
in una versione aggiornata dal look contemporaneo, più elegante e raffinato
di Mariolina Belli
D
iscovery 4 è il nome della nuova, quarta generazione, di questa famosa Land Rover. Estremamente versatile, disponibile
con sette posti, presenta un nuovo e potente motore diesel TDV6, altamente effi-
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ciente, abbinato a un design esterno rinnovato e a
un abitacolo ancora più lussuoso. Le sue capacità,
che la pongono ai vertici della sua categoria, sono
ulteriormente accresciute dalle migliorie apportate
alla dinamica di guida, sia in fuoristrada che su
asfalto, e da tutta una serie di nuove tecnologie
e funzioni Land Rover dall’uso del tutto intuitivo.
La Land Rover Discovery continua a evolversi da
più di 20 anni e ha dato origine a quattro generazioni di veicoli divenuti status symbol, immediatamente riconoscibili. La Discovery 4 eredita le linee
pulite della generazione precedente, presentandosi
però in una versione aggiornata dal look contemporaneo, più elegante e raffinato, conservando le
linee nette, geometriche e armoniche dei modelli precedenti, ma introducendo un nuovo paraurti
anteriore, nuovi gruppi ottici, un nuovo frontale
con linee più levigate e curve più morbide, nonché
nuovi colori.
Due motorizzazioni: il turbo sequenziale avanzato
LR-TDV 3.0 e il 2.7 TDV6; entrambi offrono migliori performance, potenza e bassi consumi.
La punta di diamante della Discovery 4 è costituita
dal raffinato ed efficiente motore diesel LR-TDV6
3.0 con doppio turbocompressore. Rispetto al 2.7
litri, questo propulsore permette un abbattimento
dei consumi del 9% (ciclo combinato UE) e una riduzione del nove per cento delle emissioni di CO2,
offrendo al contempo un aumento di potenza del
29%. Il miglioramento della coppia erogata è addirittura maggiore, con un aumento del 36% (600
Nm). Tale risultato è ritenuto in assoluto il più alto
valore di coppia erogato da un motore diesel 6 cilindri di serie montato su un veicolo passeggeri.
La potenza e la coppia sono disponibili in tutta la
gamma di regimi, offrendo una risposta immediata
all’acceleratore e una capacità di marcia assolutamente fluida. Questo risultato consente di passare
da 0 a 100 km/h in 9,6 secondi e si traduce in un
miglioramento del 24 per cento rispetto al 2.7 litri
riuscendo addirittura a migliorare le capacità in
fuoristrada, quasi leggendarie, del modello precedente. Le importanti modifiche apportate includono nuovi componenti delle sospensioni, modifiche
al sistema di sterzo, freni maggiorati, un miglioramento del controllo della trazione e perfezionamenti al famoso sistema Terrain Response, che
contribuisce a ottimizzare le prestazioni del veicolo in tutte le condizioni di guida, sia su strada che
in fuoristrada con cinque diverse impostazioni, da
selezionare in base ai vari tipi di terreno:
guida generale - erba/ghiaia/neve – sabbia - fango
e solchi - roccia.
Anche il sistema di controllo automatico della velocità in discesa (Hdc) è stato perfezionato sulla
Discovery 4, grazie all’aggiunta del Gradient release control (sistema che favorisce la gradualità
delle partenze, sia in salita che in discesa). Questo
sistema inibisce il rateo di accelerazione iniziale
del veicolo quando si affrontano discese molto ripide, per aumentarne il controllo ed eliminare lo
scarto che si può verificare quando si rilasciano
i freni su pendenze estreme. Il design esterno è
53
M otori
Il motore LR-TDV6 3.0
•
•
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•
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•
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•
245 cv e 600 Nm di coppia
+29% di potenza, +36% di coppia rispetto al motore diesel da 2.7 litri
500 Nm di coppia partendo dal minimo, in 500 ms
Requisiti dello standard Euro 5 (in vigore solo dal 2011) soddisfatti senza
necessità di altri trattamenti dello scarico, quali il catalizzatore NOx
Consumi ridotti del nove per cento rispetto all’attuale motore LR-TDV6
2.7, con 9,4 l/100 km nel ciclo UE combinato
Sistema di turbocompressione sequenziale parallelo, unico nel suo
genere
Attrito del motore minimizzato e pompa di alimentazione a basso
consumo energetico
Sistema di alimentazione Common Rail di terza generazione
Bassa rumorosità del motore
Interventi di manutenzione periodici ogni 25.000 km
stato rinnovato dotandolo di linee più morbide e
semplici nella parte frontale e di un nuovo paraurti
più aerodinamico. Le nuove luci, con tecnologia
Led sia sul lato anteriore che posteriore, contribuiscono a imprimere nuovo carattere al veicolo
conferendogli una linea più sportiva. I fari, dotati
di una sofisticata tecnologia, includono il sistema
di assistenza abbaglianti, che ne comanda l’attivazione, o li disattiva, secondo quanto richiesto dalle
condizioni di guida. Il nuovo sistema di telecamere
“surround” è costituito da ben cinque telecamere
digitali, che inviano sullo schermo a sfioramento
una visuale di quasi 360 gradi. Le telecamere entrano in funzione non appena si avvia il veicolo, e
possono essere utilizzate fino a una velocità di 18
km/h, con possibilità di selezionare un’area e attivare la funzione zoom per facilitare il parcheggio
in aree ristrette e per il traino di rimorchi. L’abita-
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colo della Discovery 4 offre al guidatore e ai passeggeri visibilità e versatilità di livello superiore.
Il nuovo disegno della plancia e della consolle, e
l’impiego di materiali di altissima qualità, rendono l’abitacolo ancora più accogliente.
I nuovi interni non si presentano soltanto più raffinati e lussuosi, ma hanno anche guadagnato in
funzionalità. La consolle è angolata verso il guidatore, gli interruttori e i comandi si trovano più
a portata di mano e la nuova illuminazione a Led
rende l’abitacolo più piacevole e pratico per la
guida nelle ore notturne.
La Discovery 4 è dotata di una serie di funzioni
utili e facili da usare. Non si tratta tuttavia di soluzioni tecnologiche nate solo per stupire. Il loro
impiego è infatti mirato a semplificare l’utilizzo
del veicolo da parte del guidatore, per contribuire
a rendere i viaggi più rilassanti e riposanti.n
MONZA
E BRIANZA
ORDINE
DEI DOTTORI
COMMERCIALISTI
E DEGLI ESPERTI
CONTABILI
Sc e g lie r e u n i s c r i tto al l ’A l b o de i dottori
commercialisti e degli esper ti conta b ili
significa affidarsi a un professionista qualificato
L’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza, è nato il 1º gennaio 2008 dalla confluenza dell’Ordine
dei dottori commercialisti di Monza e della Brianza e del Collegio dei ragionieri e dei periti commerciali del circondario di Monza.
Accesso regolamentato
• La Legge stabilisce le professioni intellettuali per l’esercizio delle quali è prevista l’iscrizione in appositi albi a garanzia della fede pubblica e
della collettività.
• Il dottore commercialista, il ragioniere commercialista e l’esperto contabile non possono esercitare la professione se non sono iscritti all’Albo.
• La professione e l’iscrizione all’Albo sono disciplinate dal decreto legislativo 28 giugno 2005 n. 139.
• Il titolo professionale spetta solo dopo aver conseguito una laurea in materie economiche-giuridiche ai laureati che abbiano compiuto il tirocinio
triennale e superato l’esame di stato per l’esercizio della professione in sede universitaria.
• L’Ordine garantisce la professionalità degli iscritti, le tariffe applicate e può agire disciplinarmente. Per avvalorare l’importanza ed il ruolo che la
legge attribuisce all’Albo, ricordiamo che il tesserino di iscrizione può essere reso equipollente al documento di identità.
Vincoli etici
• Gli iscritti all’Albo si sono dati delle regole etiche di comportamento riassunte in un “codice deontologico”.
Garanzia di riservatezza
• Il dottore commercialista, il ragioniere commercialista e l’esperto contabile sono vincolati al segreto professionale, devono mantenere un
atteggiamento di riserbo in relazione alle notizie apprese nell’esercizio della professione o in via incidentale, anche se queste riguardano la
sfera personale del cliente o di coloro che sono a lui legati da vincoli familiari ed economici.
Competenza tecnica
• A tutti gli iscritti nell’Albo la legge riconosce competenza specifica in economia aziendale e dirittto d’impresa e, comunque, nelle materie
economiche, finanziarie, tributarie, societarie e amministrative (amministrazione e la liquidazione di aziende, di patrimoni e di singoli beni;
perizie e le consulenze tecniche; le ispezioni e le revisioni amministrative; verificazione e ogni altra indagine in merito alla attendibilità di bilanci,
di conti, di scritture e di ogni altro documento contabile delle imprese ed enti pubblici e privati; regolamenti e le liquidazioni di avarie; funzioni di
sindaco e di revisore nelle società commerciali, enti non commerciali ed enti pubblici).
• A seconda della sezione di appartenenza (A Commercialisti, B Esperti contabili) la legge riconosce ulteriore competenza tecnica per
l’espletamento di determinate attività indicate dall’Ordinamento.
Formazione professionale continua
• Gli iscritti all’Albo hanno adottato l’obbligo della formazione professionale continua. L’iscritto è tenuto all’acquisizione di un minimo di 20 crediti
annuali e di 90 nel corso di un triennio.
La legge vieta l’uso dei titoli professionali di “dottore commercialista”, “ragioniere commercialista” e di “esperto contabile”, sia del termine abbreviato
“commercialista” da parte di chi non ne abbia diritto. Oggi, purtroppo, molti non abilitati abusano del titolo di “commercialista”, con grave pregiudizio per
il cliente e la società in genere.
Nell’intento di offrire un servizio di rapida consultazione pubblichiamo di seguito l’elenco completo dei dottori commercialisti e dei
ragionieri commercialisti iscritti nella sezione A dell’Albo e degli esperti contabili iscritti all’elenco B.
Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
Via Borgazzi 83 - 20052 Monza - Tel. 039734038 - Fax 039736436 www.odc-monza.net - [email protected]
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
COMMERCIALISTI (Elenco a)
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
1272A
598A
955A
781A
1426A
1233A
1323A
756A
1157A
255A
909A
15A
1397A
298A
1406A
267A
1195A
936A
813A
1007A
1473A
637A
1326A
539A
1460A
55A
190A
614A
427A
928A
991A
1308A
737A
945A
1324A
1339A
1309A
891A
589A
208A
634A
723A
1474A
1182A
1104A
1114A
1521A
408A
772A
678A
443A
1411A
143A
147A
1404A
1152A
691A
1364A
52A
563A
1307A
64A
1181A
1196A
149A
1504A
1505A
1200A
1056A
1430A
1154A
832A
353A
690A
938A
1184A
1227A
301A
ABBIATI GABRIELE
ABBIATI MARIA CRISTINA
ACCESO CARLO VITTORIO
ACELLA LAURA
ACELTI CLORINDA
ACQUATI SILVIA
ADAMI PAOLA
AFFATATO CRISTINA
AGOSTINI SERENA
ALAIMO MATTEO
ALAMPI DOMENICO SAVERIO
ALBERTI ANTONIO
ALBERTI ATTILIO
ALBERTI FLAVIO
ALBERTI MARCO
ALBOINO LUIGI
ALDEGHI CRISTINA
ALDEGHI GABRIELE
ALETTO STEFANIA
ALIPRANDI BARBARA
ALLEGRETTI EROS
ALLIEVI AUGUSTO
ALLIEVI BEATRICE
ALLIEVI FLORIANO CRISTOFORO
ALLIEVI PAOLO
ALLIEVI SERGIO
ALOISE MEDO
ALOISE VALTER ANTONINO
ALOISI MARIA
ALTARE EDOARDO
ALTAVILLA FRANCESCO
ALZATI RAFFAELE
AMADEO ALESSANDRA
AMBROSIONI KARINZIA
AMBROSONI ALESSIA
AMODEO ANDREA
ANCONA ELISABETTA
ANDREONI VITTORIO
ANELLI MONICA
ANGIOLINI PASQUALE
ANGIOLINI ROBERTO
ANSELMI MICHELA
ANTEGHINI GIORGIO
ANZANI SIMONA
ANZELMO LEONARDO
ARATI SIMONE
ARCARI MARCO
ARCUDI ANTONIO
ARDORINO SABRINA ANTONIA ELVIRA
ARENA GIUSEPPE
ARIENTI LUCIANO
ARISI LUIGI
ARIZZI LUCIA
ARNABOLDI ANGELO
ARNABOLDI MARCHITA
AROSIO FRANCO
AROSIO LAURA
AROSIO PAOLO
AROSIO PAOLO
AROSIO ROBERTA MARIA
AROSIO ROBERTO
AROSIO ROBERTO
AROSIO SILVIA
ARPANO ALESSANDRO
ARPANO BRUNO
ARPANO DOMENICO
ARPANO MICHELA
ARPANO SIMONA
ARPANO STEFANO
ARTESANI LUCA
ASCHERIO DANIELA
ASNAGHI FRANCA
ASNAGHI GIANPAOLO
ASPERGH LAURA
ASPERGH STEFANO
AVARELLO RINO
AZZOLLINI GIOVANNA
BAESSO JOLE
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
0392320076
0362343365
026196443
02780724
0396041560
0245470881
3398349370
0362245574
0396079033
039323953
039365382
0362622796
0362622796
0362220594
0362565188
0299045256
3334371778
0396095012
0392023687
039675037
3396548023
039623048
0362343760
0362327178
3299539380
039481684
0295019653
039362125
029105231
022403850
0362591380
0396980945
039322408
3472383485
0295743903
0331595613
0226223249
039666260
0276004827
022500365
022043112
0220404279
335480335
3484453553
039320979
039320979
0240709656
0362222997
026172415
0392209479
0362626674
3497213347
039325063
026126806
3477947770
0362320794
039481080
026552035
039481080
026125069
039481080
0362303243
3388375703
338 9670548
039747052
0248022290
0248022290
039747052
0248022290
0396612173
0392141297
029180039
026195711
0362237701
0362237701
039870424
022440316
022428478
MONZA
MEDA
CUSANO MILANINO
MILANO
CONCOREZZO
MILANO
LISSONE
SEREGNO
BERNAREGGIO
MONZA
LISSONE
DESIO
DESIO
MEDA
LENTATE SUL SEVESO
PADERNO DUGNANO
TRIUGGIO
CORNATE D'ADDA
MONZA
USMATE VELATE
BUSNAGO
BELLUSCO
MEDA
SEREGNO
LISSONE
LISSONE
CAVENAGO DI BRIANZA
MONZA
PADERNO DUGNANO
SESTO SAN GIOVANNI
BOVISIO MASCIAGO
LESMO
MONZA
MONZA
PESSANO CON BORNAGO
LEGNANO
SESTO SAN GIOVANNI
VIMERCATE
MILANO
VIMODRONE
MILANO
MILANO
ALBIATE
NOVA MILANESE
MONZA
MONZA
MILANO
SEREGNO
CINISELLO BALSAMO
VILLASANTA
DESIO
DESIO
MONZA
CINISELLO BALSAMO
SEREGNO
SEREGNO
LISSONE
MILANO
LISSONE
CINISELLO BALSAMO
LISSONE
DESIO
LISSONE
MONZA
MONZA
MILANO
MILANO
MONZA
MILANO
LISSONE
MONZA
PADERNO DUGNANO
CUSANO MILANINO
SEREGNO
SEREGNO
BRUGHERIO
SESTO SAN GIOVANNI
SESTO SAN GIOVANNI
498A
221A
1169A
1048A
953A
1085A
622A
673A
880A
30A
385A
138A
466A
77A
135A
529A
465A
272A
761A
642A
442A
711A
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1094A
1187A
438A
791A
1173A
1053A
843A
887A
819A
506A
532A
405A
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1291A
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380A
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636A
662A
577A
1285A
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1019A
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109A
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516A
582A
BAIO SILVIO MARIA
BAJO FERRUCCIO
BALCONI MASSIMILIANO
BALDON ANTONIO GIANNI
BALLARIN MARCO
BALSARI STEFANO
BANCALARI GIOVANNI
BARBAGALLO SALVATORE
BARBARO ROBERTO
BARBARO VINCENZO
BARBIRATO FRANCO
BARINDELLI GIOVANNA
BARLASSINA MARCO DANIELE
BARLASSINA PIER GIORGIO
BARNI CARLO LUIGI
BARONI JEAN PAUL
BARTESELLI STEFANIA
BARZAGHI GIOVANNI
BARZAGHI PIERMARIO
BASILICO ADRIANO
BASILICO ERMANNO UMBERTO
BASILICO NORIS
BASSANI PASQUALE
BASTIANELLI MARCO
BASTIANELLI UGO
BECHELLI MASSIMO AUGUSTO
BECHI MASSIMILIANO
BELARDINELLI FEDERICO
BELGIOVINE PAOLA
BELLINI FIORENZO
BELLOTTI FABIO
BELLOTTI MARIA ANTONIA
BENINI LAURA
BENZONI ALBERTO
BENZONI PAOLA CRISTINA
BERETTA ALESSANDRO
BERETTA DENISE
BERETTA LORENZO ETTORE FRANCESCO
BERETTA MARCO
BERETTA MARCO
BERETTA MARIO
BERETTA PIETRO LUIGI
BERETTA ROBERTO
BERETTA ROBERTO
BERETTA SUSANNA
BERETTINI LAURA ELISA
BERGAMASCHI MAURA
BERIZZI FLAVIO
BERNARDINELLO ROSSELLA FRANCESCA
BERTAZZI BRUNO
BERTI CLAUDIO ROBERTO
BERTI GIOVANNI
BERTOCCO IRENE
BERTOLOTTI MAURO
BESANA MAURIZIO CARLO
BESTETTI CHIARA ALESSANDRA
BESTETTI MARIO
BETTOLINI SIMONE
BIANCHI FILIPPO
BIANCHI STEFANIA
BIASSONI SILVANO ALESSANDRO
BIELLA GIANMARIO
BIELLA LUCIANO
BIELLA MARILENA
BILLE' FRANCESCO
BINDIKU BATUZOMA
BINOTTO BRUNO
BIRAGHI EDOARDO
BIRAGHI MAURIZIO
BIRAGHI VALERIA
BISSANTI DANILO ANDREA
BITTO ALBERTO
BOCCA MAURIZIO
BOCCA PIERCARLO
BOCCARDI LEONARDO
BOCCHETTA PAOLO BRUNO DARIO
BOGA FRANCO
BOLIS GIOVANNI
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
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0392300520
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BERNAREGGIO
SEREGNO
BRUGHERIO
SEVESO
MONZA
MONZA
MONZA
MONZA
LISSONE
SEREGNO
DESIO
CESANO MADERNO
VAREDO
MONZA
MONZA
MILANO
CAVENAGO DI BRIANZA
GIUSSANO
MILANO
MONZA
SARONNO
SOLARO
CALUSCO D'ADDA
MILANO
MILANO
SESTO SAN GIOVANNI
COLOGNO MONZESE
DESIO
CINISELLO BALSAMO
RENATE
MEDA
GIUSSANO
VIMERCATE
MEDA
CUSANO MILANINO
CINISELLO BALSAMO
BOVISIO MASCIAGO
ARCORE
MONZA
MACHERIO
ARCORE
CINISELLO BALSAMO
MONZA
ARCORE
BOVISIO MASCIAGO
LISSONE
MILANO
CINISELLO BALSAMO
MONZA
MONZA
MILANO
MONZA
NOVA MILANESE
MONZA
MONZA
MONZA
MONZA
MONZA
MONZA
MONZA
DESIO
DESIO
DESIO
MILANO
MONZA
ARCORE
ARCORE
VEDANO AL LAMBRO
MILANO
MILANO
MONZA
BELLUSCO
MILANO
MILANO
VIMERCATE
MONZA
Milano
LENTATE SUL SEVESO
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
1064A
192A
1208A
20A
1435A
719A
674A
763A
1311A
1197A
957A
1341A
199A
419A
1051A
894A
1198A
1092A
23A
1236A
726A
1347A
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224A
1393A
1427A
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1440A
328A
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671A
6A
970A
576A
505A
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274A
1137A
253A
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740A
1293A
254A
145A
1001A
1368A
183A
418A
1039A
1514A
366A
362A
1062A
565A
401A
1044A
759A
1139A
1150A
370A
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1034A
164A
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153A
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1179A
1028A
1008A
605A
9AES
218A
1390A
488A
321A
436A
BONACINA PAOLA EMILIA
BONALUMI CARLA
BONANDO STEFANIA
BONANOMI ALDO
BONANOMI ELENA
BONANOMI TIZIANO
BONATO ANDREA
BONATO ERMINIO
BONAZZI ALESSANDRA SIMONA
BONESCHI ALESSANDRO
BONFANTI ANGELO
BONFANTI LUCA
BONFANTI MARIA
BONIFACCIO MASSIMO
BONORI GIOVANNI
BONUOMO PAOLO
BONVICINI STEFANIA
BONZI WALTER
BORACCHI FERRUCCIO
BORGHESAN ROSSANO
BORGHI ELENA
BORGHI ENRICA
BORGHI GIULIO MARIA
BORGONOVO LUIGI
BORGONOVO SILVIA
BORGONOVO UMBERTO
BORRIELLO MARZIA
BORZOMI' FRANCESCA
BOSISIO PAOLO
BOSSI CARLO
BOTTASINI GIUSEPPINA MARIA
BOTTEON MARIO
BOTTONI DORANNA
BOTTONI MAURIZIO
BRAGHETTO ANNA MARIA
BRAMATI ELISABETTA
BRAMATI ROSARIA
BRAMBILLA BARBARA
BRAMBILLA CARLO LUIGI
BRAMBILLA ELIO
BRAMBILLA EMILIO
BRAMBILLA ENRICO
BRAMBILLA ERIKA
BRAMBILLA FABIO MARIO
BRAMBILLA ROLANDO
BRAMBILLA SIMONA
BRAMBILLA TAMARA ELISA
BRAMIERI MAURO ENRICO
BRASSON ALESSANDRO
BRAVO STEFANO
BRENNA ALBERTO
BRENNA CARLO MARIA
BRENNA ENRICO
BRENNA FLAVIO
BRENNA MARCO
BRENNA MARIO
BRENNA PIERLUIGI
BRIGUGLIO ROBERTA
BRIOSCHI ROBERTO
BRIVIO ALBERTO
BRIVIO IVANA
BRIVIO LUCA
BROGGI CHIARA
BROGGI GIULIANO
BRONZINO MARCO
BRUCOLI GIUSEPPE
BRUNATI ALFONSO MARIO
BRUNO CARMELO
BRUSA CLAUDIO
BUCCHI RITA
BUCCI ENZO
BUGATTI MARZIO
BUONONATO RAFFAELE
BUSALINI MARCO
BUSNELLI ANDREA
BUTERA FANNY
BUZZI ROBERTO
CABRELE DANIELA
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
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DOTT. COMM.
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039326290
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039380821
0362355030
0362221843
GIUSSANO
MONZA
MONZA
MUGGIO'
MONZA
MILANO
GIUSSANO
PADERNO DUGNANO
MILANO
SEREGNO
MONZA
TRIUGGIO
SESTO SAN GIOVANNI
SESTO SAN GIOVANNI
VIMERCATE
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
MILANO
MONZA
BOVISIO MASCIAGO
SEREGNO
SEREGNO
BARLASSINA
MONZA
GIUSSANO
SEREGNO
VILLASANTA
BRUGHERIO
LEGNANO
MONZA
MONZA
MILANO
PADERNO DUGNANO
MILANO
VEDANO AL LAMBRO
MUGGIO'
AGRATE BRIANZA
VIMERCATE
MONZA
MEDA
VIMERCATE
VIMERCATE
MILANO
MONZA
DESIO
DESIO
BUSNAGO
MILANO
MONZA
MILANO
SEVESO
GIUSSANO
GIUSSANO
MILANO
GIUSSANO
DESIO
GIUSSANO
CORNATE D'ADDA
SEREGNO
MARIANO COMENSE
SEREGNO
MILANO
MONZA
MONZA
BIASSONO
MEDA
MILANO
DESIO
MONZA
MONZA
SEREGNO
MUGGIO'
CESANO MADERNO
MILANO
MILANO
MONZA
GIUSSANO
SEREGNO
127A
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363A
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1387A
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924A
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390A
1143A
954A
2AES
1313A
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1059A
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668A
248A
1317A
1264A
266A
767A
610A
1484A
1002A
1461A
14AES
864A
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417A
1265A
1310A
848A
425A
631A
1006A
1421A
1026A
CACCHIONE GIORGIO
CACCIA GIUSEPPE
CACCIABAUDO FABRIZIO
CACCIAGUIDA MASSIMO
CACCIOLA PIERGIUSEPPE
CAFARO CLAUDIO VINCENZO
CAIATI ROBERTO DOMENICO ANGELO
CAIROLI PAOLA
CAJANI STEFANO
CALABRETTA GIUSEPPE
CALDARINI CARLO
CALDARINI EGIDIO CARLO
CALDART GIORGIO
CALDERARA ITALO SILVIO
CALI' STEFANIA
CALIENDO MAURIZIO MARIA MASSIMO
CALLONI ANGELA
CALLONI MASSIMILIANO
CALLONI MIRETTA
CALO' NICOLA
CAMESASCA MARCO FRANCESCO
CAMILLO WALTER FLAVIO
CAMMARERI FRANCESCO
CAMNASIO ANGELO
CAMNASIO GIUSEPPE ARTURO
CAMPANALE MICHELE
CAMPANALE ROSA
CAMPITELLI FABIO MASSIMO
CANDIDO FRANCESCO
CANTONI MICHELA
CANTU' DAVIDE
CAPACCIO LUCIA
CAPORALE MARIO DOMENICO
CAPORALI FRANCA
CAPORALI NAZARENO
CAPOZZI ANTONELLA
CAPOZZI DANIELA ANGELA
CAPPADONA ANTONINO
CAPPELLOZZA GIANLUCA PAOLO
CAPPELLOZZA GIULIANO
CAPPUCCILLI ANGELO
CAPRA CAMILLO
CAPRA PIERANGELO
CAPROTTI PAOLO
CAPUTO MARIO
CARAMASCHI CLAUDIO
CARDELLINI IVAN
CARERA MARIA LUIGIA
CARNABUCI ELIO
CAROZZI MARIA ANTONIA
CARRERA MARCO
CARTOLARI ALESSANDRO
CARUCCI IRENE
CARZANIGA ANDREA
CARZANIGA FABIO ANTONIO
CASABONA GIOVANNI
CASADEI LELLI WALTER
CASATI DAVIDE
CASATI ELISA MARA
CASOT GIACOMO
CASSADER ROBERTO
CASSAGHI BERTILLA
CASSAGO FRANCESCA
CASTAGNA GIOVANNA
CASTELNOVO MARCO
CASTOLDI MARCO
CASTOLDI MICHELE
CASTOLDI OSCULATI ALESSANDRO
CATANIA GIORGIO GIOVANNI MARIO
CATANIA MARIA LUISA
CATONA ALESSANDRO
CATONA LEDA ANTONIETTA
CATTANEO GIOVANNI ALBERTO
CATTANEO SEVERINO
CATTELAN STEFANO
CATUCCI PIERPAOLA
CAVALLARO ELEONORA
CAVALLARO ELISABETTA
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
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DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
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DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
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0362226740
MILANO
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
ARCORE
CARUGATE
MONZA
MONZA
MONZA
SEREGNO
BRUGHERIO
CARATE BRIANZA
SEREGNO
MILANO
MONZA
BRUGHERIO
MONZA
VILLASANTA
MONZA
MILANO
SEREGNO
MONZA
PADERNO DUGNANO
LISSONE
DESIO
MILANO
CINISELLO BALSAMO
LENTATE SUL SEVESO
MONZA
NOVA MILANESE
BRIOSCO
CESANO MADERNO
TREZZO SULL'ADDA
SESTO SAN GIOVANNI
CINISELLO BALSAMO
MONZA
SEREGNO
CINISELLO BALSAMO
MONZA
MONZA
MONZA
MUGGIO'
MONZA
MONZA
MILANO
GIUSSANO
ARCORE
MILANO
MONZA
MILANO
RENATE
VIMERCATE
MONZA
PADERNO DUGNANO
CARNATE
CARNATE
MILANO
MONZA
LISSONE
MUGGIO'
COLOGNO MONZESE
MILANO
BRUGHERIO
MONZA
CARATE BRIANZA
COGLIATE
MONZA
MONZA
VIMERCATE
MONZA
SEREGNO
MILANO
CARATE BRIANZA
VAREDO
VILLASANTA
MILANO
MONZA
SEREGNO
SEREGNO
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
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comune
n°
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cognome nome
titolo
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comune
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1097A
CAVENAGHI GIULIO
CAVENAGHI MARTA
CAZZANIGA ALESSIA
CAZZANIGA ANGELO MASSIMO
CAZZANIGA ANTONELLA
CECCA GIOVANNA
CECCATELLI RICCARDO
CECCONELLO SAMUELA
CELADIN PAOLA
CELLA BARBARA
CELLEGATO GUENDALINA
CELLI ANTONIO
CENTAMORE GIOVANNI
CEREDA AGOSTINO
CEREDA GIOVANNI LEONARDO
CEREDA PAOLA
CERLIANI LAURA
CERLIANI MARIO GIUSEPPE
CESANA GIUSEPPE
CESANA MARIA LUISA
CESANA MARIO
CHERUBINI MARIO
CHIODETTI CRISTINA
CHIODI FABIO
CHIODI GIANFRANCO
CICERI MASSIMO
CIOCIA MASSIMO PAOLO
CIPRIANO ALBERTO
CIPRIANO GIOVANNI
CITRO GUIDO
CITTERIO ALBERTO
CITTERIO ALESSANDRA
CITTERIO GIANMARIO
CITTERIO GIANPAOLO
CITTERIO GIULIO
CIUFFREDA STEFANIA
CIVATI LUCA
CIVATI ROBERTO
CLEMENTI FRANCESCO GIUSEPPE
COCCI MAURIZIO
COGLIATI LUIGI
COGLIATI MASSIMO
COLASANTO MICHELE
COLOGNA EGIDIO
COLOMBO ALBERTO ALESSANDRO
COLOMBO BARBARA
COLOMBO DARIO
COLOMBO FABIO
COLOMBO FABIO
COLOMBO FRANCO
COLOMBO GIACOMO
COLOMBO GIANNI MARIO
COLOMBO GIOVANNI ANGELO
COLOMBO GRAZIELLA
COLOMBO LAURA
COLOMBO LORENA
COLOMBO LUIGI
COLOMBO MARCO
COLOMBO MARIA ANTONIA
COLOMBO MARIA PAOLA
COLOMBO MASSIMO
COLOMBO MATTEO GAETANO
COLOMBO PAOLA
COLOMBO PIERANGELA
COLOMBO RICCARDO
COLOMBO ROBERTA
COLOMBO ROBERTO
COLOMBO SELENE
COLOMBO SERGIO
COMI GIORGIO LUIGI
COMUZZI PAOLO ANTONIO
CONFALONIERI DIEGO
CONFALONIERI FABRIZIO
CONFALONIERI FRANCO
CONFALONIERI LAURA
CONFALONIERI MONICA ANGELA
CONFORTI ERNESTO
CONSONNI CESARE GABRIELE
RAG. COMM.
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0362904434
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CARATE BRIANZA
CARATE BRIANZA
DESIO
MILANO
GIUSSANO
MUGGIO'
CINISELLO BALSAMO
BARLASSINA
VAREDO
AGRATE BRIANZA
PADERNO DUGNANO
SESTO SAN GIOVANNI
CESANO MADERNO
DESIO
CONCOREZZO
LESMO
MILANO
CESANO MADERNO
LECCO
MARIANO COMENSE
CARATE BRIANZA
MONZA
DESIO
BRUGHERIO
CARNATE
MEDA
CINISELLO BALSAMO
SESTO SAN GIOVANNI
SESTO SAN GIOVANNI
MILANO
MILANO
MONZA
MONZA
SEREGNO
CUSANO MILANINO
MONZA
LISSONE
MONZA
BUSTO ARSIZIO
MEDA
LISSONE
LESMO
CASSANO D'ADDA
MONZA
MONZA
MONZA
MEDA
CESANO MADERNO
DESIO
LISSONE
MONZA
MILANO
MONZA
ARCORE
BOVISIO MASCIAGO
CUSANO MILANINO
MONZA
SEREGNO
MILANO
ARCORE
AGRATE BRIANZA
MILANO
SEREGNO
BESANA IN BRIANZA
BUSTO ARSIZIO
SESTO SAN GIOVANNI
MEDA
RONCO BRIANTINO
MEDA
VIMERCATE
MILANO
MONZA
ALBIATE
MILANO
MONZA
MONZA
GORGONZOLA
MEDA
1373A
1410A
826A
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1357A
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49A
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1479A
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1050A
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1093A
1202A
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251A
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1012A
310A
890A
1462A
764A
CONSONNI GIULIA
CONTE FEDERICO
CONTESSI DANIELE ANGELO
CONTI MARCO
CONTI MASSIMO
CONTRINO SIMONE
CONVERSI SERENELLA
COPPI MARIA LUISA
CORBELLA GIACOMO
CORBELLA LUIGI
CORBELLA PIERO LUIGI
CORBETTA MARCO
CORBETTA MATTEO
CORBETTA VALTER AGOSTINO
CORCELLA RITA
CORDARO MARCO
CORICA GIUSEPPE
CORNO DANIELE
CORNO FABIO
CORNO GIAN GIACOMO
CORNO GIANFRANCO
CORNO GIULIO
CORNO VITTORINO
CORTI ALBERTO
CORTI DANIELA
COSSU CECILIA MARIA VITTORIA
COZZI PAOLA MARIA
COZZIO LORENZO
CRENNA GIOVANNI
CRIPPA ALBERTO
CRIPPA ALDO
CRIPPA ANGELO
CRIPPA ANTONIO MARIA
CRIPPA CARLO
CRIPPA CARLO ALVARO
CRISTINO ANTONIETTA
CRIVELLI GIANMARIO
CROCI ALBERTO
CUCCHI FRANCO
CUNSOLO ANTONIO MARIO
CURIONI STEFANO
DA BROI DANIELA GIULIANA
D'ALESSANDRO FRANCESCA MARIA
DALLA BONA PIERGIUSEPPE
DALLA LONGA MARCO
DALLA PIETA' MAURIZIO
D'AMBROSIO ANTONIO
D'AMICO PASQUALE
D'ANDREA DAVIDE
DASSI GIAMPAOLO
DASSI LUCIANO
DASSISTI GIOVANNI ROSARIO
D'AURIA CARLA
DAZZA ORESTE
DE ALEXANDRIS MAURIZIO
DE BONA ANGELO
DE CAPITANI ARIANNA
DE CARLINI CARLO
DE CICCO NATALE
DE FABRIS ORESTE
DE GAETANO SCILLA
DE GENNARO GIUSEPPE
DE GIULI BOTTA ALBERTO
DE GIULI BOTTA GABRIELLA
DE MARCO MATTEO
DE MARINIS FRANCESCO ALESSANDRO
DE MASTRO FRANCESCO
DE PONTI LUCA MARIA
DE PONTI MAURIZIO
DE REGIBUS PIETRO
DE SENSI GIOVANNA FRANCESCA
DE STEFANO ADOLFO
DE TONI ANNA
DE VITO ANTONIO
DE VITO MICHELE
DEGNI COSIMO MARCO
DEL FELICE FEDERICO
DEL GRECO ELENA
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ARCORE
MONZA
MILANO
VIMERCATE
SEREGNO
VIMERCATE
PADERNO DUGNANO
SEREGNO
MONZA
MONZA
MONZA
LENTATE SUL SEVESO
MONZA
MUGGIO'
MEDA
DESIO
MONZA
MONZA
LISSONE
LISSONE
ARCORE
LISSONE
BERNAREGGIO
MONZA
GIUSSANO
DESIO
BRUGHERIO
MONZA
MILANO
VEDUGGIO CON COLZANO
LISSONE
BUSNAGO
MONZA
CORNATE D'ADDA
MONZA
LISSONE
MONZA
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
GIUSSANO
MONZA
MILANO
GIUSSANO
MILANO
BRUGHERIO
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
MILANO
MILANO
LISSONE
SOLARO
MILANO
MILANO
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
DESIO
CINISELLO BALSAMO
DESIO
SEREGNO
VAREDO
MONZA
MONZA
CESANO MADERNO
DESIO
COLOGNO MONZESE
MONZA
MONZA
MONZA
MONZA
VIMERCATE
LISSONE
DESIO
CESANO MADERNO
CUSANO MILANINO
MONZA
MONZA
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
1511A
1183A
92A
1241A
569A
1492A
1382A
185A
908A
388A
1178A
1100A
1067A
682A
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821A
653A
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897A
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269A
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1304A
1491A
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1072A
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431A
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1376A
94A
1163A
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1250A
1280A
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373A
159A
474A
111A
551A
1014A
184A
693A
445A
97A
1489A
1403A
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368A
1363A
1138A
830A
1080A
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695A
5A
596A
1220A
733A
1136A
297A
319A
293A
DELAINI SABRINA
DELFORO SABRINA
DELLA TORRE ERMINIO DOMENICO
DELLA TORRE MARIALUISA
DELLA VALLE CLAUDIO
DELL'ACQUA MARCO
DELL'AQUILA ANDREA
DELL'ARTI MAURIZIO
DELLEDONNE ALESSANDRA
DELLO IACONO ANTONIO
DELL'ORTO ALESSANDRO ETTORE A.
DELL'ORTO MARCO LUIGI
DELL'ORTO STEFANO
DELVO' ANDREA LUIGI
DENOVA MARIA VALERIA
DENTE SABINO
DERIU GIOVANNI LUCIANO
DES DORIDES MASSIMILIANO
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
3486737896
0245470477
039481232
039324200
0266302694
0362366050
0255181873
039881137
0224414739
039617200
0398947477
0362302677
0283322154
039380710
0362245221
0362623228
CINISELLO BALSAMO
MILANO
LISSONE
MONZA
CORMANO
NOVA MILANESE
MILANO
BRUGHERIO
SESTO SAN GIOVANNI
ARCORE
MONZA
DESIO
MILANO
MONZA
SEREGNO
DESIO
LONDRA
MILANO
CINISELLO BALSAMO
CINISELLO BALSAMO
MONZA
COLOGNO MONZESE
MILANO
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
SOLARO
MEDA
SEREGNO
VILLASANTA
CINISELLO BALSAMO
MONZA
PADERNO DUGNANO
SESTO SAN GIOVANNI
COLOGNO MONZESE
BURAGO DI MOLGORA
CARNATE
SESTO SAN GIOVANNI
MARIANO COMENSE
SARONNO
VIMODRONE
ARCORE
MONZA
MILANO
MILANO
MONZA
MONZA
MILANO
VIMERCATE
LISSONE
MONZA
LISSONE
MONZA
MILANO
MONZA
MILANO
PADERNO DUGNANO
VIMERCATE
VIMERCATE
LAZZATE
CINISELLO BALSAMO
MONZA
MONZA
CINISELLO BALSAMO
MONZA
CARATE BRIANZA
MONZA
CARATE BRIANZA
LISSONE
DESIO
MONZA
VIMODRONE
MILANO
GESSATE
NOVA MILANESE
MONZA
MEDA
ORNAGO
515A
1141A
1437A
799A
770A
1405A
643A
801A
1442A
545A
1303A
892A
626A
7AES
1123A
235A
1209A
1331A
1246A
1107A
229A
1071A
969A
893A
365A
1443A
1413A
738A
1344A
778A
795A
273A
146A
1268A
288A
1258A
948A
202A
1318A
522A
983A
137A
811A
568A
548A
308A
745A
697A
856A
171A
65A
201A
286A
1078A
510A
1240A
1463A
150A
566A
258A
852A
1288A
649A
794A
518A
867A
743A
512A
491A
472A
1454A
1346A
844A
777A
684A
10AES
679A
782A
FERRADINI FULVIA
FERRANDINO PASQUALE
FERRANDINO ROSANNA
FERRARA CATERINA
FERRARA FRANCESCO
FERRARA MARCO
FERRARI GIUSEPPE
FERRARI ROBERTO CLAUDIO
FERRARIO PAOLO
FERRARO ANTONINO
FERRARO GUIDO
FERRERIO DANIELE ENRICO
FERRI ALESSANDRA
FIAMINGO FILIPPO
FIERRO NICOLA
FIGIANI GIORGIO
FILETTI MARIO
FILIPPINI BARBARA
FIORAVANTI LAURA
FIORE CIRO
FIORESE FRANCO VINCENZO
FIRMANO EDOARDO
FLORIO DARIO
FOLCI ALESSIO
FONTANA ANTONIO
FONTANA PAOLA
FONTANA RAFFAELE
FORMENTI FRANCO
FORMENTI MATTEO
FORMENTI SILVIO
FORMIGARO STEFANO
FORNI ERNESTO
FORZATTI GIANMARIO
FOSSATI DANIELE
FOSSATI EDOARDO
FRACASSI CRISTIANO
FRANCESCA MICHELE
FRANCESCHIN MIRCO FRANCESCO
FRANCHINA DANIELE
FRANCIOSI CARLO ACHILLE
FRESI PIETRO
FRIGERIO GAETANO
FRIGERIO LARA MARIA
FROSINI MARIA ERMELIA
FUGAZZARO GRAZIELLA
FUMAGALLI MARCO ANGELO
FUMAGALLI MARIA CLOTILDE
FUMAGALLI SIMONETTA MARIA
FUMAGALLI ROMARIO FRANCO
FUMEO ALBERTO
FUSETTI ANTONIO
GADDI ANDREA
GAETANI GIORGIO
GAETANI LILLO
GALBIATI ALVARO
GALBIATI CINZIA
GALBIATI FEDERICA
GALBIATI GIANVITTORIO
GALBIATI MARIO
GALBIATI PIERO
GALBIATI PIETRO
GALBIATI STEFANIA
GALELLI DAVIDE
GALIMBERTI ANTONIO ARTURO
GALIMBERTI FABRIZIO
GALIMBERTI LUIGI
GALIMBERTI MARCO
GALIMBERTI MONICA
GALIMBERTI SILVIA
GALLI ANDREA
GALLI GISELLA
GALLI MARZIA
GALLIANI FLAVIO ROBERTO
GALLISTRU ALFREDO
GALLO ANDREA
GALLO SALVATORE
GALLO RIVA PATRIZIA
GALLOTTI FRANCESCO
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
0276009166
0362600427
3291032793
0270106549
027785525
039322673
022404368
026129291
022440316
3476415851
039323817
039384448
0362631400
039490340
0277851
029506547
0396180238
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039324986
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0226265227
0392785574
3385360561
0362805382
0276021514
3470542239
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039742887
039622706
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0362557422
039280251
0276317585
0392000502
0392876087
039482575
039367664
3358036506
MILANO
NOVA MILANESE
MONZA
MILANO
MILANO
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
CINISELLO BALSAMO
SESTO SAN GIOVANNI
LISSONE
MONZA
MONZA
DESIO
LISSONE
MILANO
CAMBIAGO
ARCORE
AGRATE BRIANZA
MONZA
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
MUGGIO'
CESANO MADERNO
CARATE BRIANZA
MILANO
BIASSONO
DESIO
MONZA
DESIO
MILANO
BRIOSCO
MILANO
MONZA
MILANO
MONZA
BIASSONO
MONZA
MILANO
BARLASSINA
CARNATE
MILANO
MONZA
CESANO MADERNO
MONZA
NOVA MILANESE
MONZA
DESIO
MONZA
MONZA
MONZA
MEDA
COLOGNO MONZESE
MONZA
VIMERCATE
MILANO
ARCORE
VILLASANTA
MONZA
MERATE
MARIANO COMENSE
CARUGATE
VILLASANTA
MILANO
BOVISIO MASCIAGO
LISSONE
DESIO
GIUSSANO
MONZA
BELLUSCO
MEDA
BARLASSINA
MONZA
MILANO
MONZA
BRUGHERIO
LISSONE
MONZA
CORREZZANA
DI BELLA DI SANTA SOFIA ALESSANDRO FILIPPO
DI BELLA DI SANTA SOFIA ROSARIO ALESSANDRO F.
DI COSTANZO MARIA PATRIZIA
DI DONATO MICHELE
DI FILIPPO CARMINE
DI GIULIO GIOVANNI
DI GRAVINA MAURIZIO
DI LAZZARO PIETRO
DI LEONE LEONARDO
DI MEGLIO ALFREDO SILVERIO
DI MEGLIO GIANMARIO
DI SIMONE NICOLA
DI STEFANO CALOGERO
DI VARA GIUSEPPA
DIANESE ANTONIO
DIANI MARINO
DITRANI FERDINANDO
DOLCE GIOVANNI
DOLCE MARCELLO
DOLCI PAOLO
DONATIELLO EMILIO
DONGHI MARIO
DONINI SILVIA
D'ONOFRIO ANTONIO
DONVITO DEBORA
DONZELLI PAOLO
DORENTI LUCA
DOSSO GIOVANNI VIRGINIO
DOZIO ROBERTO
DURANTE ELENA
ELLI MASSIMO
ERBA LAURA
ERBA RENZO
ERBA ROBERTO
ESPOSTI LUIGI
FABBRI VALTER
FABRIS LUCA
FACCHIN CLAUDIO
FACCHIN LAURA SILVANA
FACCHIN ASSI MARCO
FACCHIN ASSI MARIO
FACCI DIEGO
FACCOLI SARA
FAINI FRANCESCO
FALCO FRANCESCO ANTONIO
FALCONE SANTO ANTONIO
FARINA ANDREA
FARINA LAURA MARIA
FARINA LUCA
FARINA NADIA
FARINA STEFANO
FARRO GUGLIELMO
FASOLI CLAUDIO
FASOLO PATRIZIA
FATRIZIO PAOLO PIPPO
FAVA MANUELA
FAZIO ANGELA
FEDELI MIRELLA MARIA
FELAPPI ELENA
FERNICOLA LAURA
+44(0)2073114069
3475795756
0266048847
0266048847
0392102275
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0226826266
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029182157
0396085338
039667693
3280229946
0266045461
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039831334
3280112617
039327298
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0392149000
0362902027
039461661
0362638896
0392496943
0226510003
0265585.1
3358239817
036242407
0392022332
0362347298
0396613100
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
1401A
282A
1356A
1228A
169A
597A
584A
265A
1487A
227A
612A
3A
350A
1428A
107A
681A
1171A
407A
1206A
372A
1168A
963A
244A
444A
1231A
913A
1455A
919A
268A
1284A
1060A
1418A
882A
792A
134A
1096A
1031A
1383A
28A
1448A
252A
1340A
374A
699A
860A
615A
1088A
874A
708A
920A
1144A
1456A
449A
262A
1128A
284A
1485A
603A
1312A
1257A
403A
1120A
1229A
1212A
1011A
633A
1027A
108A
139A
552A
1292A
402A
302A
404A
706A
1164A
1057A
524A
GALMANINI GIUSEPPE
GAMBA MARIO
GAMBINO ALESSANDRO
GANDINI FRANCESCA
GANDINI MAURO
GANDINI STEFANO
GANDOLFO CARLO
GARDELLA GIOVANNI
GARDELLA SARA
GARDINI DILETTA
GARGANO ANGELO
GARIBOLDI CARLO
GARIBOLDI SAVIO
GAROZZO NUNZIA VALERIA
GARZONI GIUSEPPE
GASPARIN FRANCO
GASPARINO SIMONETTA
GASTALDI MARISA
GATTI DELIA
GAVAZZA ANTONIO GIULIO CESARE
GAVAZZI DANILO FABIANO
GAVIOLI RICCARDO
GELOSA GILBERTO
GENTILI EMANUELE GIOVANNI
GERACI ROBERTO
GEREMIA ROBERTO
GERINI LUCA LUCIANO GIUSEPPE
GERMANO PASQUALE
GERVASIO ANTONIO
GHEZZI CARLO
GHEZZI LUCA MARIA OTELLO E.
GHIGO FEDERICO
GHILARDI MARIA TERESA
GHIRINGHELLI MICHELE
GHISLANZONI RICCARDO
GHIZZONI GIANNI
GIACOMETTI PAOLO
GIACONI MARTA
GIAMBELLI ETTORE
GIAMPAOLO ONORATA MICHELINA
GIANCATERINO ELVIDIA
GIANGRECO MARIATERESA
GIANI TAGLIABUE GIORGIO CARLO
GIANNINI GIAN PAOLO
GIANNOBI STEFANO
GIANNONI CESARE AUGUSTO
GIANOTTI VITTORIO
GIANSIRACUSA GIUSEPPINA
GIANTURCO PAOLO
GIARDINI CAROLINA ELISABETTA
GILETTO ELENA
GIORGETTI GIOVANNI
GIORGETTI ROBERTO MARIA
GIORNELLI ANGIOLO
GIORNELLI GIANLUCA
GIOVE ATTILIO
GIOVINAZZO CONCETTA LETIZIA
GIRARDIN FABIO
GIRONI PAOLO
GIUDICI GIOVANNI FLAVIO
GIUDICI LEONE MARIO
GIUDICI MARCO GIACOMO
GIURATO SEFORA
GIURATRABOCCHETTI ROSSELLA GIUSI
GIUSSANI CESARE GIOACHINO
GIUSSANI LUIGI CLEMENTE
GIUSSANI SABINA
GIUSTI RENZO PIETRO
GLAVICH LORENZO
GLAVICH SILVIO MARIO
GOGLIA UMBERTINO
GORI MARCELLO
GRASSO ALDO
GRASSO LAURA
GRASSO TOMMASO
GRASSO UMBERTO
GRECO DANIELE
GRIFONI CESARE ANDREA
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
3462309058
0392847870
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026600324
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0292107877
0392011995
0362576004
0362245270
3484790879
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0392726361
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0362540948
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039492276
02655851
022401637
0362325693
0362991815
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039329754
039329754
0255010450
0286997999
MILANO
MONZA
MONZA
SEREGNO
CINISELLO BALSAMO
CINISELLO BALSAMO
MILANO
COLOGNO MONZESE
COLOGNO MONZESE
BRUGHERIO
MONZA
LISSONE
LISSONE
LISSONE
SEREGNO
CINISELLO BALSAMO
MONZA
PIOLTELLO
SOVICO
VAREDO
SEREGNO
CUSANO MILANINO
MILANO
MONZA
SEREGNO
MILANO
MILANO
MARIANO COMENSE
VIMERCATE
LISSONE
MILANO
MONZA
MONZA
MILANO
MILANO
VIMODRONE
MILANO
CARATE BRIANZA
LESMO
CARNATE
MONZA
DESIO
MONZA
MILANO
MONZA
MILANO
CARATE BRIANZA
SEREGNO
MONZA
VEDANO AL LAMBRO
MONZA
MEDA
MEDA
MONZA
MONZA
MONZA
SOVICO
MILANO
MILANO
LENTATE SUL SEVESO
CARUGATE
MONZA
MONZA
DESIO
SEVESO
SEVESO
MILANO
MONZA
VEDANO AL LAMBRO
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
SEREGNO
CARATE BRIANZA
MONZA
MONZA
MONZA
MILANO
MILANO
989A
1087A
941A
855A
400A
1207A
1191A
1377A
1464A
978A
1457A
394A
60A
196A
79A
1425A
967A
396A
340A
1450A
1AES
1176A
426A
786A
1217A
607A
997A
1025A
1438A
758A
932A
1270A
299A
175A
1447A
309A
1499A
354A
391A
1232A
455A
914A
409A
600A
779A
306A
942A
1494A
178A
1475A
907A
694A
676A
553A
1391A
980A
525A
142A
1502A
387A
1275A
1A
47A
523A
1090A
173A
776A
888A
521A
1017A
775A
179A
358A
1358A
44A
602A
503A
1274A
GRIGGIO MAURO
GRIMOLDI PAOLO EMANUELE
GROSSI ANTONIO ILARIO
GUARNACCIA PIETRO
GUELPA GIUSEPPE
GUELPA SILVIA
GUERRA SARA
HO DAC CAM LINH
IANTOMASI MICHELE
IAVARONE MARIA GRAZIA
IMBRIANI PAOLO PIETRO
IMPARATO VITTORIO
INSABATO GIOVANNI
INSINGA FILIPPO
INTELISANO SEBASTIANO
INTELLIGENTE DANIELA
INTROPIDO PINUCCIA MARIA
INVERNIZZI GIUSEPPINA
IOPPOLO MASSIMO
IPPOLITO MARCO ANSELMO
IRLANTE VINCENZO
ISOLINO ALESSANDRO
ISOLINO GIOVANNI
IZZO PIETRO
LA PERNA ALESSIA
LA ROCCA ANTONIO
LA VALLE MARISA
LACCHINI ELENA
LAFRATTA ALESSANDRO
LAMANTIA ANTONINO
LAMPERTI ROLANDO
LANARO GIOVANNA
LANZANI NATALE CARLO
LAPPA LIVIO
LASTRINA GIUSY
LATELLA ANTONIO MICHELE
LAVELLI BRIGITTA
LAZZARI EMANUELA
LECCHI ALESSANDRA MARIA
LECCHI MARISTELLA
LECCHI SILVIA LUISA
LECCHI STEFANO
LEGGIERO SALVATORE
LENARDUZZI PIERLUIGI VALENTINO
LEONARDI DOMENICO
LEONARDI GIUSEPPE FRANCO
LEONCAVALLO ANNAMARIA
LEONCINI ALESSANDRA
LEONE AUSILIO
LEONE VITTORIA LETIZIA
LEONETTI ALESSANDRO
LEOPIZZI SABRINA
LETTIERI GIOVANNI
LEVATI FRANCO
LIMATOLA FABRIZIA
LISJAK STEFANO
LISSONI CESARE MARIO
LO MAGLIO PIERANGELO
LO PORTO PAOLA
LO VERSO ROSA MARIA
LOCATELLI LUCA
LOCATI GIANFRANCO
LOCATI LORENZO
LOCATI NADIA
LOLI ALBERTO
LOMAZZI FABIO GIUSEPPE
LOMBARDI MARCO MARIA
LOMBARDI ROSARIA
LOMBARDO RAFFAELE GIUSEPPE
LOMBARDO VINCENZO
LONARDONI LUCA
LONGONI AUGUSTO ANGELO
LONGONI CARLO
LONGONI CHIARA
LONGONI FRANCESCO GIUSEPPE
LONGONI MARCO
LONGONI PAOLO
LONGONI STEFANO
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
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0362327055
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0362222805
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0362631208
MONZA
MILANO
COLOGNO MONZESE
MUGGIO'
SEREGNO
SEREGNO
MILANO
MILANO
BUSNAGO
MILANO
CONCOREZZO
BURAGO DI MOLGORA
SESTO SAN GIOVANNI
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
MONZA
CAPONAGO
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
BRUGHERIO
SEREGNO
MONZA
MONZA
SEREGNO
SEREGNO
SEREGNO
SEREGNO
MONZA
MONZA
MILANO
VIMERCATE
VILLASANTA
MEDA
DESIO
DESIO
CAMBIAGO
MUGGIO'
MONZA
MILANO
BRUGHERIO
VEDANO AL LAMBRO
MILANO
MONZA
BOVISIO MASCIAGO
SEREGNO
SEREGNO
MILANO
MONZA
COLOGNO MONZESE
SEREGNO
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
MILANO
VIMERCATE
MILANO
MONZA
MONZA
MILANO
SEREGNO
COLOGNO MONZESE
GIUSSANO
MONZA
TRIUGGIO
BRUGHERIO
MILANO
MONZA
PARABIAGO
VEDANO AL LAMBRO
MONZA
LISSONE
MILANO
MONZA
VERANO BRIANZA
CARATE BRIANZA
MONZA
SOVICO
MONZA
DESIO
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
161A
473A
1042A
687A
1032A
1490A
865A
1255A
63A
1145A
1115A
133A
376A
721A
1319A
1180A
875A
157A
207A
823A
1213A
807A
796A
339A
495A
1500A
1013A
367A
211A
46A
415A
1305A
1024A
1083A
1424A
851A
747A
984A
398A
689A
762A
517A
117A
326A
470A
1423A
784A
1243A
1279A
1419A
406A
456A
822A
1295A
854A
102A
120A
486A
571A
931A
956A
1283A
543A
906A
593A
241A
1079A
416A
154A
1486A
1193A
1371A
1465A
728A
1254A
42A
1121A
964A
LORUSSO LUIGI
LOSCOCCO FRANCESCO
LOSI VIVIANA SANDRA
LUCCHINI GIANNI GIUSEPPE
LUCHENA ANTONELLA
LUCIANI ALESSIA VALERIA
LUGLIO LAURA
LUNGARO ERMELINDO
LUNGHI AURELIO
LUNGHI FILIPPO
LUPO MICHEL ANTONIO
LUSITANI FLAVIO
MACCABELLI ARNALDO
MACFOY PRINCE JOHN
MAFFEIS FRANCESCO MARIA
MAFFEZZOLI GIANLUCA
MAGGI MARIACRISTINA
MAGGIO MARIA NINFA
MAGGIONI CARLA
MAGGIONI IVANO
MAGGIONI LUCA
MAGLIA MARCELLINO
MAGNANI GIULIANO
MAGNANI ROBERTO
MAGNI ALBERTO
MAGNI ANTONELLA
MAGNI FERRUCCIO
MAGNI FRANCESCO
MAGNI FRANCO ENRICO
MAGNI LUIGI
MAGNI PAOLO
MAGNI VALERIA
MAIORINO ALFONSINA
MALACRIDA LOREDANA
MALACRIDA MARCO
MALANCHINI ROBERTO
MALAVASI ANTONIO
MALBERTI STEFANO
MALEGORI MASSIMO
MALGRATI CLAUDIA MARIA
MALTESE GIORGIO
MAMBRINI MAURIZIO ENRICO
MANDELLI RENATO
MANDRESSI GIORGIO
MANFRIN SILVANO GIORGIO
MANGHI DIEGO
MANGIAROTTI ALBERTO
MANIGLIA FRANCESCO
MANZI MASSIMILIANO
MAPELLI DENISE
MAPELLI GIAN PIERO
MAPELLI PATRIZIA
MAPELLI ROBERTO
MARCANDALLI MARCO
MARCARINI ALBERTO
MARCHESI ALDO
MARCHESI ERNESTO
MARCHIORO FERNANDO
MARCINNO' GIOVANNI
MARCON PAOLO
MARIANI ANDREA
MARIANI ANDREA
MARIANI CESARINO
MARIANI DANIELE
MARIANI ERMANNO
MARIANI GIOVANNI
MARIANI GIOVANNI
MARIANI LAURA
MARIANI LUIGI
MARIANI MARCO
MARIANI RUGGERO
MARIANI TIZIANO
MARINI SERGIO
MARINO MICHELE ARCANGELO
MARIOTTI STEFANO
MAROSMANNI CARLA
MAROTTA FRANCESCO GIOVANNI
MARTINELLI MARCO
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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0362505024
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029663110
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0362335147
0362912250
MILANO
COLOGNO MONZESE
VIMERCATE
MILANO
MONZA
BRUGHERIO
VAREDO
PADERNO DUGNANO
SEVESO
SEVESO
MILANO
SESTO SAN GIOVANNI
CALUSCO D'ADDA
VIMERCATE
MONZA
CINISELLO BALSAMO
LISSONE
SEREGNO
VIMERCATE
MILANO
ARCORE
LISSONE
COGLIATE
MILANO
SESTO SAN GIOVANNI
DESIO
ARCORE
VIMERCATE
DESIO
MONZA
BOVISIO MASCIAGO
CARNATE
COLOGNO MONZESE
LISSONE
VIMERCATE
DESIO
VEDANO AL LAMBRO
DESIO
MONZA
CORREZZANA
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
VIMERCATE
GIUSSANO
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
MONZA
LISSONE
CORNATE D'ADDA
MONZA
VIMERCATE
MONZA
MONZA
MILANO
NOVA MILANESE
BERNAREGGIO
VIMERCATE
LISSONE
MILANO
MONZA
MILANO
MILANO
CESANO MADERNO
CESANO MADERNO
LISSONE
LISSONE
DESIO
SEREGNO
BRUGHERIO
LISSONE
SEREGNO
MILANO
ARCORE
SESTO SAN GIOVANNI
COGLIATE
CUSANO MILANINO
GIUSSANO
CARATE BRIANZA
839A
998A
130A
25A
917A
1077A
32A
1452A
1458A
121A
800A
1276A
1222A
519A
1186A
1201A
122A
994A
38A
1132A
1043A
1185A
741A
724A
903A
1298A
575A
996A
393A
1153A
1362A
1495A
1389A
922A
1370A
423A
561A
39A
976A
853A
313A
580A
351A
960A
1329A
703A
389A
35A
1501A
816A
1033A
106A
581A
222A
91A
1190A
1046A
1205A
901A
323A
1261A
69A
1399A
14A
356A
1299A
231A
1126A
987A
312A
1221A
125A
53A
1076A
849A
476A
1015A
992A
MARTINI MATTEO LUIGI
MARZORATI GUIDO
MARZORATI PIERO
MASCHERONI EUGENIO
MASCHERONI FEDERICO
MASCHERONI FRANCESCA GIOVANNA
MASCHERONI FRANCO
MASCHERONI LUISA MARIA
MASCHIETTO MARIO GABRIELE
MASCHIETTO SERGIO UMBERTO MARIO
MASCHIO ENRICO
MASOLINI TIZIANA
MASPERO ANDREA
MASSIGNAN ENZO
MASSIRONI CLAUDIA
MASSIRONI ELENA
MASSIRONI GIOVANNI
MASSIRONI LUCA MATTEO
MASSIRONI VITTORIO
MASTRAPASQUA FLAVIO
MASTROIANNI ANTIMO
MATTEI MAURO
MAURI ANTONELLA
MAURI CARLO
MAURI MARCO
MAURI MAURA
MAZZA SILVERIO
MAZZEI GIULIANA
MAZZINI DONATO
MAZZOLA LUCIANO
MAZZOLA LUISA
MAZZOTTI LUCA
MEAGO PAOLO
MEDA ALESSANDRO
MELI GRETA
MELORO MARCO
MENDOLIA FABRIZIO
MERATI ENRICO
MERCALLI DARIO
MEREGALLI CESARE
MEREGALLI FRANCESCO
MEREGALLI MAURO
MERELLO PAOLO FRANCESCO
MERLI DAVIDE
MERLINI ELISABETTA
MERLINI MARCELLO
MERONI DANIELE
MERONI GIUSEPPE
MERONI STEFANO
MICCICHÉ FORTUNATO
MIGLIOZZI ROBERTO
MIGNINI GIORGIO
MINOTTI MASSIMO
MINUTOLI ANNA MARIA
MINUTOLI VINCENZO
MIRABILE MICHELA
MOGLIO STEFANO
MOLTENI CLAUDIA SUSANNA
MONDELLA FRANCESCO
MONDI' FRANCESCO PAOLO
MONETA FABIO
MONGUZZI EGIDIO
MONGUZZI LUCA
MONTAGNINI GIAN ANTONIO
MONTANI ANNAMARIA
MONTI AMBROGIO GIORGIO MARIA
MONTI GIOVANNI
MONTI IVANA
MONTI PAOLO
MONTI PIERLUIGI
MONTICELLI ALBERTO MARIA
MONTORFANO MARCO
MONTRASIO GIUSEPPE CARLO
MORABITO ALESSANDRO
MORABITO FRANCESCO
MORABITO FRANCESCO MARIA
MORANDUZZO PIERO MARIA
MORELLI ANTONELLA
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
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DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
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039325289
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036270417
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0392871703
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VAREDO
VAREDO
MONZA
MONZA
MEDA
MEDA
MILANO
BRUGHERIO
BRUGHERIO
MILANO
MILANO
SEREGNO
CESANO MADERNO
MONZA
MONZA
BIASSONO
MONZA
MONZA
MILANO
CUSANO MILANINO
MONZA
SEREGNO
LENTATE SUL SEVESO
MONZA
MILANO
MONZA
MONZA
MACHERIO
MEDA
BOVISIO MASCIAGO
SESTO SAN GIOVANNI
TRIUGGIO
DESIO
RONCELLO
MEDA
MILANO
MUGGIO'
USMATE VELATE
MUGGIO'
VAREDO
CARATE BRIANZA
VIMERCATE
MUGGIO'
SEREGNO
MILANO
TRIUGGIO
MONZA
BARLASSINA
SEREGNO
SESTO SAN GIOVANNI
MILANO
MEDA
MONZA
MONZA
AGRATE BRIANZA
VAREDO
BRIOSCO
LISSONE
TREZZANO ROSA
MONZA
VIMERCATE
MONZA
MONZA
MILANO
PADERNO DUGNANO
MILANO
CESANO MADERNO
SARONNO
LISSONE
CONCOREZZO
SEREGNO
MONZA
CINISELLO BALSAMO
CINISELLO BALSAMO
CINISELLO BALSAMO
SESTO SAN GIOVANNI
VAREDO
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
700A
434A
48A
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1070A
562A
916A
1433A
632A
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1365A
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392A
MORETTI MAURIZIO
MORGANTI DANIELA
MORGANTI PIERLUIGI
MORLINO FERNANDO
MORO RAFFAELLA
MOSCA ALESSANDRA
MOSCA MARIA CHIARA
MOSCARDINI ANDREA
MOSCATO FABIO
MOSCHENI CARLA
MOSCONI MARCO
MOTTA ANDREA
MOTTA FABIO
MOTTA FABIO MASSIMO
MOTTA FRANCO
MOTTA LUIGI
MOTTA MARIO
MOTTADELLI VITTORIO
MOTTOLESE LEONARDO
MUGGETTI ANDREA
MUNAFÓ FRANCESCO
MURATERRA EGLE ANNA MARIA
MUSA CARMELA
MUSANTE LUCA
MUSCA FRANCESCO PAOLO
NANIA ALBERTO GIUSEPPE
NAVA FRANCO
NAVA PIETRO MARIA
NAVA STEFANO
NAVARRA RAFFAELLA
NESCI GIACINTO
NESPOLI PAOLO ALDO
NICOLINI IVANO
NICOSIA GIUSEPPE
NISI ANDREA VALENTINO
NOVARA ANNAMARIA
NOVARA LUISA
NOVARA MARIO CARLO
NOVELLA MICHELE
NUZZOLO MONICA
OBLATORE SERGIO
ODDO SALVATORE
ODIERNA CONTINO PATRIZIO
OGGIONI ALBERTO
OGGIONI DANIELE
OGGIONI DIEGO MICHELE
OGGIONI MAURIZIO
OGGIONI ROBERTO
OGGIONNI ISABELLA
OLEARI PAOLO
OLIVA GIUSEPPE
OLTOLINI GIUSEPPE
ORIANI FULVIO
ORSENIGO LUIGI
ORSENIGO RAFFAELE
ORTALLI GIUSEPPE
OSCULATI GIANEMILIO
OTTOLINI IVANO
OTTONE SILVIA
PACIFICI PAOLO
PAGANELLI PAOLA
PAGANI FABRIZIO
PAGANO ANNALISA
PALAZZI PAOLA
PALEARI PAOLA
PALEARI PIERANGELO
PALERMO MARIA ESTER
PALLADINI EMILIO MARIANO
PALLINI PIETRO ANGELO
PALMA CHIARA
PALMIERI NAZARIO
PALMIERI UMBERTO
PALTRINIERI FRANCESCO
PANIGADA ALBERTO
PANIZZA GIANLUCA
PANZERI SIMONETTA
PAPINI FABRIZIO
PAPPALARDO ALBERTO
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
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DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
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DOTT. COMM.
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DOTT. COMM.
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DOTT. COMM.
RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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MILANO
ARCORE
DESIO
CARUGATE
MONZA
VIMERCATE
MILANO
MONZA
PADERNO DUGNANO
CINISELLO BALSAMO
MONZA
VEDANO AL LAMBRO
LISSONE
MONZA
DESIO
MONZA
MONZA
GIUSSANO
MILANO
MILANO
CESANO MADERNO
MONZA
CARUGATE
MONZA
CARATE BRIANZA
MILANO
SEREGNO
MILANO
SEREGNO
MONZA
VILLASANTA
VERANO BRIANZA
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
SEREGNO
MEDA
SEREGNO
MONZA
MONZA
VERANO BRIANZA
MONZA
MILANO
SEREGNO
MILANO
MONZA
MILANO
MONZA
MEDA
ARCORE
CESANO MADERNO
MONZA
NOVA MILANESE
SESTO SAN GIOVANNI
DESIO
MONZA
MILANO
VEDANO AL LAMBRO
MONZA
MONZA
PADERNO DUGNANO
COGLIATE
CADORAGO
SESTO SAN GIOVANNI
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
MONZA
MILANO
LISSONE
COLOGNO MONZESE
SEGRATE
MILANO
MONZA
MILANO
BIASSONO
LISSONE
MILANO
PARENTE MANUELA TERESA
PARENTI LUCA
PARLAGRECO ALFONSO ATTILIO
PARMA ALBERTO LUIGI
PARMA CARLO ANGELO
PARMA TIZIANA
PAROLINI PAOLO
PARRAVICINI BRUNO VITALE
PARRAVICINI LORENZO
PARRAVICINI MASSIMO
PASCALE FABRIZIO
PASSONI IVANO
PASSUELLO MASSIMO
PASSUELLO ROBERTA
PAVONE GIOVANNI
PECOLLO MARIA PAOLA
PEDRONI GIOVANNI PAOLO
PELIZZARI PAOLO
PELLEGATTA DANIELE GIUSEPPE
PELLEGRINO PASQUALE
PELLITTA ADOLFO
PENATI ROBERTO
PENNATI LUIGI
PENNATI VITTORIO FRANCESCO
PERAZZI LORENA
PERCUDANI MARCO
PERCUDANI STEFANO
PEREGO ANDREA
PEREGO ANDREA
PEREGO ANGELO ALDO
PEREGO LUIGI
PEREGO PAOLO
PEREGO PAOLO MICHELE
PERICO FLAVIO MARIO
PERONETTI ALESSANDRA
PERONETTI GIUSEPPE
PERRUCCI SILVIA
PESSINA ALBERTO
PESSINA CHIARA
PESSINA FABIO
PESSINA FABIO ENRICO
PESSINA GIOVANNI PAOLO
PESSINA MARCO
PESSINA MARCO
PEVERELLI MARCO
PEZZETTI ANDREA
PIACENTE CARLO
PIANTA LARA
PIAZZOLLA GIUSEPPE
PICCIOLO SALVATORE
PIETROPOLI ALESSANDRO
PIGNATTARI MASSIMO
PILLERA ANTONIO DAVIDE
PILOTTO MASSIMO
PINO FRANCESCO ANTONINO
PIOLTELLI GIANBATTISTA
PIROLA MASSIMO
PIROLA MODESTO
PIROVANO ALESSANDRA
PIROVANO CARLO MARIA
PIROVANO ENZO
PIROVANO ILARIA
PIROVANO LUIGI
PIROVANO MARCO FRANCESCO
PIROVANO MASSIMO
PIROZZI CARLO
PISANO RAFFAELE
PISERONI CRISTINA
PIVA ADRIANO FORTUNATO
PIVA EMANUELA ADELE
PIZZA FRANCESCO
PIZZI CARLO EDOARDO
PIZZI CARLO OLIVIERO
PIZZI DOMENICO
PIZZI ETTORE GASPARE MARIA
POGGI CARLO STEFANO
POLIANI FRANCO
POLIANI LAURA EILEEN MARIA
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
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MONZA
SARONNO
BRESSO
MONZA
BARZANO'
SEREGNO
TREZZO SULL'ADDA
GIUSSANO
MONZA
MONZA
SEGRATE
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
MILANO
NOVA MILANESE
MONZA
BARLASSINA
VERANO BRIANZA
SESTO SAN GIOVANNI
USMATE VELATE
SEREGNO
MEDA
MUGGIO'
CINISELLO BALSAMO
CINISELLO BALSAMO
CARNATE
COLOGNO MONZESE
BESANA IN BRIANZA
COLOGNO MONZESE
BRUGHERIO
SEREGNO
LISSONE
MONZA
MONZA
BRUGHERIO
MONZA
MONZA
MILANO
MONZA
MILANO
SESTO SAN GIOVANNI
MILANO
MILANO
MONZA
MONZA
NOVA MILANESE
CARUGATE
MONZA
MONZA
CESANO MADERNO
CAVENAGO DI BRIANZA
SESTO SAN GIOVANNI
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
BRUGHERIO
LESMO
MONZA
MONZA
DESIO
DESIO
TRIUGGIO
BESANA IN BRIANZA
MONZA
SEVESO
MILANO
VIMERCATE
MONZA
MONZA
MONZA
MILANO
MONZA
MISINTO
MONZA
VIMERCATE
MONZA
MONZA
RAG. E DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. E DOTT. COMM.
RAG. E DOTT. COMM.
RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. E DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
n°
iscr.
cognome nome
titolo
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telefono
comune
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
538A
341A
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972A
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1069A
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85A
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1431A
123A
311A
783A
181A
556A
POLICHETTI ALFREDO
POLINI FABRIZIA
POLITO BALDASSARRE ALDO
POLLASTRI GIOVANNI
POLLASTRI STEFANIA
POMETTO FABIO
POMETTO MASSIMO
PONTI ANGELO
PONTRELLI VITO
POPONCINI CRISTIANO
PORTA LUIGI
POSENATO ADRIANO
POZZI ALESSIA
POZZI FABRIZIO FRANCESCO
POZZI FRANCESCA
POZZI MILENA
POZZI OSVALDO
POZZI PIERPAOLO
POZZI RICCARDO
POZZI SILVANO
POZZI VIRGINIO
POZZOLI FABIO ANTONIO
POZZOLI FRANCESCO ANTONIO
POZZOLI GIUSEPPE
POZZOLI GUIDO
POZZOLI LUIGI
POZZOLI MARCO ANTONIO
POZZOLI MICHELE GIOVANNI
POZZOLI STEFANO ANTONIO
PRADERIO LUIGI
PRATELLI MASSIMO
PRATI FABRIZIO
PRATO MONICA
PRETI MARCO
PRONOI GIUSEPPE
PROSERPIO MARCO
PROVENZANO ANTONIETTA
PROVENZANO MARIA GIUSEPPINA
PUGLIESE MARIO
PULCINI ALESSANDRO
PUPPO MAURO
PURGHE' DANIELA GRAZIA
PURGHE' FILIPPO
QUADRIO ELENA
QUERCIA ELENA ELISABETTA
QUINTIERI LUCIANA
RADAELLI DANIELE ALBERTO
RADAELLI DARIO ROMANO
RADAELLI FABIO MARIO
RADICE ANNA ROSA
RADICE FILIPPO MARIA DOMENICO
RADICE LUIGI
RAFFA GAETANO BRUNO
RAFFAELE LUIGI
RAGADALI FRANCESCA
RAIMONDI ROBERTO
RAINALDI ALESSANDRO
RAINATO MARA
RAMAGLIA FRANCA
RAMPOLDI PAOLO
RAPETTI MAURO
RAPPA VINCENZO
RASIZZI ENRICO
RATTI ALBERTO ALDO MARIA
RATTI FEDERICO
RATTI FRANCESCO
RATTI MARIO
RATTI ROBERTO
RATTI VALTER
RAVEANE DORIANO
RE MASSIMILIANO
REATI PAOLO
REDAELLI DAVIDE MARIA
REDAELLI GIOVANNI
REDAELLI GIUSEPPE
REDAELLI RUGGERO
REGONDI GIAN PIETRO
RESNATI FLAVIO
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
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DOTT. COMM.
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DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
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MILANO
MONZA
MONZA
CINISELLO BALSAMO
BRUGHERIO
BOVISIO MASCIAGO
MILANO
MONZA
PADERNO DUGNANO
SEREGNO
CARNATE
CESANO MADERNO
MONZA
DESIO
MUGGIO'
MILANO
PADERNO DUGNANO
CARATE BRIANZA
CINISELLO BALSAMO
LISSONE
SEREGNO
DESIO
DESIO
SEREGNO
DESIO
SEVESO
MILANO
MONZA
VAREDO
SESTO SAN GIOVANNI
MILANO
MONZA
MILANO
MONZA
MONZA
MUGGIO'
SEREGNO
CARUGO
COLOGNO MONZESE
SEVESO
MONZA
MILANO
MILANO
MONZA
COLOGNO MONZESE
MONZA
MONZA
MILANO
MUGGIO'
PADERNO DUGNANO
MEDA
CESANO MADERNO
SESTO SAN GIOVANNI
MILANO
LENTATE SUL SEVESO
MONZA
TAVERNERIO
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
VAREDO
SEREGNO
COLOGNO MONZESE
MONZA
VERANO BRIANZA
MONZA
MILANO
MONZA
BRUGHERIO
SEREGNO
MONZA
LENTATE SUL SEVESO
LISSONE
CARATE BRIANZA
MONZA
BESANA IN BRIANZA
CARATE BRIANZA
CESANO MADERNO
GIUSSANO
731A
1516A
349A
458A
557A
1020A
369A
1369A
132A
1253A
850A
834A
727A
1335A
704A
952A
129A
375A
716A
87A
641A
1519A
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765A
213A
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1009A
939A
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547A
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514A
188A
359A
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1101A
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99A
1286A
220A
947A
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1172A
1211A
357A
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771A
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347A
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13AES
611A
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810A
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814A
1030A
257A
1063A
1166A
1476A
RESTORI GIANCARLO
RETAZZI MARCO
RIBIS NICOLA
RIBOLDI ELENA MARIA BARBARA
RIBOLDI RITA
RICCO ROBERTA
RICCOBENE GIUSEPPE
RIPAMONTI EMANUEL
RIPAMONTI GIAMPAOLO
RIPAMONTI MARCELLA
RIPAMONTI MASSIMILIANO
RIPAMONTI SIMONA
RISI SANDRO ADRIANO
RITA GIOVANNA
RIVA AUGUSTO GIUSEPPE
RIVA ELIANA
RIVA FRANCO
RIVA LUIGIA
RIVA PATRIZIA LUCIA MARIA
RIVA ROBERTO
RIVA VINCENZO
RIVOLTA ALESSANDRO
RIVOLTA ANGELO
RIVOLTA MARCO
RIVOLTA PIETRO
RIVOLTA RENZO
RIZZARDI ALDINA
RIZZO GIUSEPPE ANTONIO
ROBICCI ELENA
ROCCA ALBERTO
ROMANELLI MARIA ADDOLORATA
ROMANO' GIOVANNI
ROMANO' ROBERTO FAUSTO
ROMEO MARIA FRANCESCA
RONCORONI ENRICO OSVALDO
RONZONI ADELIO ANGELO
ROSOTTI RENZO MARIO
ROSSETTI DAVIDE ATTILIO
ROSSETTI IVAN AMBROGIO
ROSSI ASCANIO MICHELE
ROSSI MATTEO
ROSSINI SILVIO
ROTA ANDREA
ROVELLI CARLO
ROVELLI FRANCESCA ANGELA
ROVIDA MARCO CESARE
RUBAGOTTI MARCO
RUBINO VINCENZO
RUGGERI CARMELO
RUSSO BARBARA
RUSSO FRANCESCO VITTORIANO
RUSSOTTO ROSSANA
RUTIGLIANI FRANCESCO
SABBADIN DIEGO RUGGERO
SAIANI SCILLA VERONICA
SAIANI SERGIO
SAITA ILARIA MARIA
SALA ALESSANDRO
SALA CARLO
SALA CARLO
SALA CESARE
SALA CESARE CLAUDIO
SALA ELISABETTA ERNESTA
SALA GIANCARLO
SALA GIORGIO MARIA
SALA LAURA MARIA
SALA PIERO ANTONIO
SALA PIETRO
SALAMONE ALESSANDRA MARIA RITA
SALAMONE FRANCESCA ELISABETTA
SALEMI ALBERTO SALVATORE
SALERNO AGOSTINO PIETRO
SALERNO ALBERTO
SALVIONI CARLO
SALVIONI MAURILIO
SALZONE ANTONIO GIUSEPPE
SAMELE ANTONIO
SANDRINI DANILO
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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CARATE BRIANZA
MONZA
CINISELLO BALSAMO
MONZA
LISSONE
PADERNO DUGNANO
MONZA
LENTATE SUL SEVESO
BIASSONO
LISSONE
ARCORE
LISSONE
CINISELLO BALSAMO
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
MILANO
CESANO MADERNO
MILANO
MONZA
MONZA
GIUSSANO
DESIO
LISSONE
LISSONE
CERIANO LAGHETTO
MACHERIO
SEREGNO
MILANO
MILANO
ARCORE
COLOGNO MONZESE
MILANO
MONZA
DESIO
MONZA
SEREGNO
VEDANO AL LAMBRO
MILANO
DESIO
CESANO MADERNO
MONZA
CUSANO MILANINO
MONZA
ARCORE
VEDUGGIO CON COLZANO
MONZA
MONZA
CESANO MADERNO
MONZA
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
RENATE
MILANO
LISSONE
CINISELLO BALSAMO
CINISELLO BALSAMO
SEREGNO
MILANO
COMO
ARCORE
LISSONE
MILANO
AICURZIO
MONZA
MONZA
VEDANO AL LAMBRO
SOVICO
LESMO
MONZA
LISSONE
MONZA
BIASSONO
MONZA
TRIUGGIO
MUGGIO'
VILLA CORTESE
MILANO
SEREGNO
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
461A
1330A
16A
675A
167A
818A
817A
1400A
1483A
869A
559A
151A
533A
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715A
785A
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163A
933A
627A
1384A
651A
1380A
624A
560A
364A
1477A
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118A
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1328A
1102A
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774A
180A
1417A
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1372A
6AES
820A
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103A
487A
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26A
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1237A
1238A
664A
452A
141A
1111A
1084A
238A
SANTAMBROGIO ALBERTO
SANTAMBROGIO ALESSANDRA
SANTAMBROGIO CARLO
SANTAMBROGIO GIUDITTA LUISA
SANTAMBROGIO IVANO
SANTANGELO SEBASTIANA
SANTARELLI GIORGIO
SANTINI VALENTINA
SANTORO MAURIZIO GIANNI
SANVITO ANDREA FILIPPO
SANVITO MARIO CAMILLO
SARIMARI CLAUDIO
SARRI ALESSANDRO
SARTI MARCO
SAVIAN DAVIDE GABRIELE
SCACCABAROZZI STEFANIA
SCARPA GIANLUCA
SCARPA MARIO
SCHIATTI SILVIA
SCHIATTI UMBERTO
SCIMONE FRANCESCO
SCIROCCO MAURO
SCOLA GABRIELLA
SCOLARI MARINA
SCOLIERI ROBERTO
SCOTTI ANTONIO
SCOTTI BENIAMINA
SCOTTI CARLO ALBERTO
SCOTTI GIANNI LUIGI
SECCHI FABIO
SECCHI ITALO
SEGAFREDO CINZIA
SEMERARO FEDERICA
SEREGNI MARINA
SERRA MARIKA
SEVESO DAVIDE
SFORZA GIUSEPPE
SFRAGANO SALVATORE
SICILIA FRANCESCO
SILVA MAURA
SIROCCHI MARIO
SIRONI DAVIDE
SIRONI FEDERICO
SIRONI PAOLA
SIRTORI BENEDETTA
SIRTORI LAURA
SIRTORI LORENZO
SLAVICH GIANCARLO
SOFO FRANCESCO
SOMASCHINI MICHELA
SOMASCHINI PAOLO
SORANZO GIANNI
SORDELLI ROBERTO
SORMANI ANGELO
SORMANI LUIGI
SPEZIA CESARE LUIGI
SPINELLI ANGELO
SPINELLI ATTILIO
SPINELLI DARIO GAETANO
SPINELLI ELENA
SPINELLI SERGIO
SQUITIERI ANTONIO
STANTA FERDINANDO
STEFANI MONICA
STILO PIETRO
STRADA ALBERTO
STRANO GIUSEPPE
STRANO VINCENZO GAETANO
STRAZIO GIUSEPPE PAOLO
STRINATI GRAZIA
STUCCHI CRISTINA
STUCCHI ETTORE
STUCCHI MARCO
STUCCHI SILVANO
STUCCHI WALTER
STUPPIA ALICE ARIANNA
SUANNO MARIA ISA
SUMERANO PASQUA
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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RAG. COMM.
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RAG. COMM.
DOTT. COMM.
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DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
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MEDA
SEREGNO
MEDA
SEREGNO
MONZA
MILANO
SESTO SAN GIOVANNI
BRUGHERIO
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
SEREGNO
MONZA
DESIO
MILANO
PARABIAGO
CESANO MADERNO
SEREGNO
MONZA
MILANO
DESIO
MONZA
SEVESO
MONZA
MONZA
MILANO
MONZA
CORNATE D'ADDA
MONZA
MONZA
CESANO MADERNO
CESANO MADERNO
BARLASSINA
MONZA
MONZA
VIMERCATE
DESIO
MONZA
MILANO
MUGGIO'
MARIANO COMENSE
ANGERA
CARATE BRIANZA
VERANO BRIANZA
MILANO
MONZA
MONZA
MONZA
GIUSSANO
MILANO
GIUSSANO
GIUSSANO
CINISELLO BALSAMO
MONZA
MILANO
SEREGNO
MONZA
LISSONE
MUGGIO'
COLOGNO MONZESE
RONCELLO
MEDA
MARIANO COMENSE
MONZA
RONCELLO
COLOGNO MONZESE
DESIO
VIMERCATE
VIMERCATE
MONZA
SEREGNO
VIMERCATE
VIMERCATE
BELLUSCO
AGRATE BRIANZA
VIMERCATE
MILANO
VIMERCATE
COLOGNO MONZESE
1470A
471A
243A
993A
1444A
315A
187A
1216A
454A
460A
541A
1513A
279A
1140A
494A
338A
1000A
1235A
245A
574A
898A
289A
93A
263A
305A
1301A
335A
27A
714A
1106A
1203A
200A
789A
857A
56A
1005A
1266A
1306A
58A
1439A
846A
1036A
73A
578A
881A
70A
197A
732A
307A
1445A
72A
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333A
1210A
57A
334A
140A
50A
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1349A
1367A
1226A
1204A
555A
166A
242A
451A
156A
1040A
1151A
1520A
462A
1412A
1422A
1124A
1247A
748A
507A
SURGO GIAMPAOLO
TAGLIABUE LUIGI
TAGLIABUE MONICA ALMA
TALIENTO RAFFAELLO
TAMBORRINO PAOLO DANTE
TAMBURELLO ANGELO GIUSEPPE
TANZI LAURA
TARABORELLI DAVIDE
TARIZZO LUCA VALERIO
TASSINI CARLO ALBERTO
TASSONE SALVATORE
TATARANNI FRANCESCO
TEDESCO PAOLO
TENTORIO LUCA
TERRAGNI ENRICO MARIA
TERRAGNI MARIA ROSA
TERRAGNI MASSIMILIANO
TERUZZI DAVIDE
TERUZZI FRANCESCO
TERZOLI MARIA CRISTINA
TESAURO MICHELE
TESORIERO RAIMONDO
TESTA LUIGI
TESTI GEMMA MARIA RITA
TIGANO GIANFILIPPO ANTONIO
TILATTI MARCO
TILATTI NELSO
TIRELLI FRANCESCO
TOFANI RICCARDO LUIGI
TORELLA LAURA
TORRI GRAZIELLA
TORRIANI LAURA MARIA
TOSONCIN VINCENZO TOMMASO
TRABALLI ALBERTO
TRABALLI ANGELO
TRABATTONI ANDREA
TRABATTONI CHIARA
TRABATTONI PAOLA
TRABATTONI VITTORIO
TRADATI ALFREDO
TRASCIATTI LIDA
TRAVAGLINO ANTONIO
TREMOLADA ENRICO
TREMOLADA FABIO
TREMOLADA LUIGI ANTONIO
TREMOLADA MARIADELE
TREMOLADA MARZIA
TREMOLADA SERGIO
TRESOLDI IVANA
TREVISAN FABIO
TREZZI MARIA TERESINA
TREZZI PAOLO
TRIMBOLI GUIDO
TROLESE MASSIMO
TROTTER ALESSANDRO
TROVATO ROBERTO
TURATI GIULIANO
TURATI GIUSEPPE
TURATI ROBERTO
TURCI FABIO MASSIMO
TURCONI CHIARA MARIA
TUROLO FERDINANDO
TURRI MAURO
UGGERI MAURO DANTE
USUELLI GIOVANNI
VAGHI CARLA
VAGHI LUCA
VAGHI PIERLUIGI
VAGLIE' ANDREA
VAGO GIANCARLO
VALERIO DORIS
VALESINI PAOLO
VALLINI TAMARA
VALSECCHI MASSIMO
VALTOLINA GIAN LUCA
VANZETTO ANDREA
VARE' EMANUELE
VARISCO MARCO ANGELO MARIA
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. COMM.
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RAG. COMM.
DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. COMM.
0392315254
0362558356
0362630538
0229521770
MONZA
BOVISIO MASCIAGO
DESIO
MILANO
COLOGNO MONZESE
MONZA
CUSANO MILANINO
DESIO
CONCOREZZO
MONZA
MONZA
COLOGNO MONZESE
MONZA
MONZA
LIMBIATE
PADERNO DUGNANO
NOVA MILANESE
SEREGNO
AGRATE BRIANZA
CONCOREZZO
COLOGNO MONZESE
CAPONAGO
MONZA
CINISELLO BALSAMO
SEVESO
MONZA
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
SEREGNO
MONZA
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
MONZA
CINISELLO BALSAMO
MONZA
MONZA
MONZA
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
VEDANO AL LAMBRO
MUGGIO'
MONZA
MONZA
MONZA
MONZA
MONZA
MONZA
BRUGHERIO
COSENZA
SESTO SAN GIOVANNI
GIUSSANO
MILANO
LESMO
MILANO
VIMERCATE
GIUSSANO
MILANO
MILANO
MILANO
MONZA
MILANO
MILANO
SESTO SAN GIOVANNI
MILANO
CESANO MADERNO
CESANO MADERNO
CESANO MADERNO
MILANO
BARLASSINA
SEVESO
SESTO SAN GIOVANNI
USMATE VELATE
CORNATE D'ADDA
BERNAREGGIO
MILANO
CINISELLO BALSAMO
AGRATE BRIANZA
RAG. E DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. E DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
039745904
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0391467264
039324226
022423352
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039793820
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039323453
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0392878261
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0286461786
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3477333582
0396901097
0229004710
0266046109
039650985
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
n°
iscr.
cognome nome
titolo
PROF.
telefono
comune
904A
635A
601A
399A
1045A
96A
712A
739A
1082A
128A
1361A
812A
450A
1109A
1175A
144A
226A
240A
193A
1003A
1081A
1348A
1170A
585A
337A
1248A
1133A
1352A
570A
186A
876A
1256A
126A
709A
162A
2A
453A
261A
1112A
1146A
630A
1156A
1415A
862A
440A
VARISCO MARCO PAOLO
VARISCO MARIA ANGELA AURORA
VASARRI ANNA
VASSENA LUIGI
VAVASSORI LORENZO GIOVANNI
VEGETTI GIULIO
VELTRI CORRADO
VENDER DANIELA
VENDRAMINETTO ANDREA ZELMAN
VENDRAMINETTO GIORGIO
VENTURATO VALENTINA
VENTURUZZO MIRCA
VERALDI SALVATORE
VERANI ILARIA
VERDERIO MARIACHIARA
VERDERIO MARIO
VERGA TIZIANA
VERGALLO ITALO BRUNO
VERGANI GIULIANO
VERGANI GIUSEPPINA
VERGANI LAURA
VERGANI MARCO
VERGANI UMBERTO
VERONESI PATRIZIA ANGELA
VERTEMATI LUIGI
VERTEMATI MATTEO
VERTEMATI PAOLO ROBERTO
VERTEMATI RUBEN
VETRANO ANTONIO
VEZZANI ALBERTO
VIDAL MASSIMO
VIGANÒ ELISABETTA
VIGANÒ GIANMARIA
VIGANÒ MARCO GIOVANNI
VIGANO' CESARINO
VIGANO' CLAUDIO CARLO
VIGANO' ENRICO
VIGANO' LUIGI GIULIO
VIGANO' MARCO
VIGANO' PAOLO STEFANO
VIGANO' PATRIZIA
VIGNOLA CARMELA
VIGO WALTER
VILLA ALESSANDRA
VILLA ALFONSO
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
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DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
0236540193
0266995090
0269002100
039326247
0222476988
039326247
0362326965
0362620804
0362238251
0362238251
0289596416
0392497609
0392841488
0362311532
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0396852296
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039324300
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039380705
PADERNO DUGNANO
SESTO SAN GIOVANNI
MILANO
MONZA
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
SEREGNO
DESIO
SEREGNO
SEREGNO
MILANO
VEDANO AL LAMBRO
MONZA
GIUSSANO
AGRATE BRIANZA
VIMERCATE
MACHERIO
MILANO
MONZA
AGRATE BRIANZA
LENTATE SUL SEVESO
BARLASSINA
MONZA
MUGGIO'
BERNAREGGIO
MONZA
BIASSONO
BERNAREGGIO
MONZA
VIMERCATE
BIASSONO
GIUSSANO
SEREGNO
MONZA
BIASSONO
MONZA
BIASSONO
MONZA
MONZA
PADERNO DUGNANO
BESANA IN BRIANZA
USMATE VELATE
SESTO SAN GIOVANNI
MONZA
MONZA
1174A
1086A
8A
1471A
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644A
51A
1134A
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868A
889A
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861A
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1429A
29A
1047A
710A
905A
275A
377A
921A
975A
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1350A
371A
34A
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965A
833A
232A
346A
971A
1402A
236A
1472A
802A
915A
940A
1493A
1351A
1436A
1517A
1225A
657A
VILLA ANDREA ANTONIO
VILLA ANGELO GIUSEPPE
VILLA ANTONIO
VILLA ARIANNA
VILLA DELIA
VILLA EMANUELA
VILLA EMILIO
VILLA GIOVANNA
VILLA GIULIO
VILLA GLORIANA
VILLA LORELLA
VILLA LUIGI
VILLA MARCO RICCARDO
VILLA PAOLO
VILLA SONIA
VILLA VINCENZO
VIMERCATI GIORGIO
VIMERCATI GIUSEPPE LUCA
VIROLI CRISTINA
VISMARA VITTORIO
VITALE CARMELO
VITALI MARIO ANGELO
VITALIANI GIANPIERO
VITTADINI FRANCESCO
VITTADINI STEFANO
VITULLI DARIO ALDO
VOLANTE CARLA
VOLPATI PAOLO
VOLPE MARGHERITA
ZALAMENA MARCO
ZAMBERLETTI ROSA
ZAMPIERI EMANUELE
ZAMPIERI ROBERTO
ZANI ANDREA
ZANZOTTERA GIUSEPPE
ZANZOTTERA MARCO
ZECCA EDOARDO
ZECCHINI CINZIA
ZITELLI SILVANA
ZIVERI ANDREA MICHELE
ZOLIN CLAUDIA
ZONCA ELIO
ZONDINI FRANCESCO
ZORLONI PAOLA
ZUCARO DANIELA FILOMENA
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
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RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
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DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
DOTT. COMM.
RAG. COMM.
RAG. COMM.
0392301407
039367633
039367633
0295019263
3392111781
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039324562
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039660609
0392874846
3318032578
0392149111
026182566
MONZA
MONZA
MONZA
CAVENAGO DI BRIANZA
CONCOREZZO
MONZA
MONZA
SEREGNO
MONZA
LISSONE
MILANO
MILANO
MONZA
MONZA
CALUSCO D'ADDA
MONZA
BIASSONO
CINISELLO BALSAMO
MILANO
MILANO
CINISELLO BALSAMO
BOVISIO MASCIAGO
COLOGNO MONZESE
MONZA
MONZA
MUGGIO'
MONZA
MONZA
MILANO
MONZA
MILANO
SEREGNO
MONZA
DESIO
MILANO
TRIUGGIO
MONZA
MONZA
BOVISIO MASCIAGO
MONZA
VIMERCATE
BRUGHERIO
VIMODRONE
MONZA
CINISELLO BALSAMO
esperti contabili (elenco b)
N°
Iscrizione
1B
3B
cognome nome
telefono
comune
CHECOLA MICHELE
COSCHIGNANO DAVIDE
0227302829
022421991
Cologno Monzese
Sesto S.GiovannI
N°
Iscrizione
2B
cognome nome
telefono
comune
FRASCHINI MARCO
0392024209
Monza
D
in istr
A ib u
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Br o a
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a
i 62 comuni della giurisdizione
del tribunale di monza
MONZA
E BRIANZA
B
U
S
I
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E
S
S
B
rianza Business viene spedita gratuitamente in abbonamento postale agli iscritti
all’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza, ai soci di Confindustria Monza e Brianza, alle principali
cariche politiche, militari e istituzionali della
Provincia, ai presidenti e ai magistrati del
Tribunale di Monza, ai direttori delle Agenzie
delle Entrate della Lombardia, alle Camere di
commercio della Lombardia, ai 128 Ordini
dei commercialisti presenti in tutta Italia, ai
maggiori periodici e quotidiani economici nazionali, ai sindaci e agli assessori al bilancio
dei comuni della giurisdizione del Tribunale di Monza, ai soci dei Rotary club, ai soci
dei Lions club, alle principali banche e assicurazioni, ai golf, tennis e sporting club più
prestigiosi di Monza, Brianza, Como, Lecco,
Milano e ad alcuni ministeri a Roma.
Agrate Brianza
Aicurzio
ORDINE
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DEI DOTTORI
Arcore
COMMERCIALISTI Barlassina
E DEGLI ESPERTI
Bellusco
CONTABILI
Bernareggio
Besana Brianza
Biassono
Bovisio Masciago
Briosco
Brugherio
Burago Molgora
Busnago
Camparada
Caponago
Carate Brianza
Carnate
Carugate
Cavenago
Cariano Laghetto
Brianza Colli
Brianza Host Briosco
Canonica Lambro
Cantù Mariano Comense
Castello Brianza Laghi
Cernobbio
Cinisello Balsamo
Cologno Monzese Medio Lambro
Como Host
Como Lariano
Como Plinio il Giovane
Desio
Erba
Lecco Host
Bimestrale – Anno VII – n. 36 febbraio/marzo 2010
U
S
I
N
E
S
Cinisello Sesto San Giovanni
Colli Briantei della Martesana Milanese
Meda e delle Brughiere
Merate Brianza
Monza
Monza Nord Lissone
Monza Ovest
Monza Est
Seregno - Desio - Carate Brianza
Varedo e del Seveso
Vimercate Brianza Est
S
personaggi
Bimestrale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Monza e della Brianza
Giorgia Meloni
Domenico De Stefano
argomenti
delle imprese
Rendiconto finanziario
Riforma della conciliazione
La relazione del presidente
motori
arte e cultura
Convegno Codis
numero
Lecco San Nicolò
Merate
Monticello
Monza Corona Ferrea
Monza Duomo
Monza Host
Monza Parco
Monza Regina Teodolinda
Paderno Dugnano
Sesto San Giovanni Centro
Sesto San Giovanni Host
Seregno Brianza
Vimercate
rotary club destinatari
� 5,00
Internazionalizzazione
ACTION GROUP - Brianza Business
Ornago
Paderno Dugnano
Renate
Roncello
Ronco Briantino
Seregno
Sesto S. Giovanni
Seveso
Solaro
Sovico
Sulbiate
Triuggio
Usmate Velate
Varedo
Vedano al Lambro
Veduggio
Verano Brianza
Villasanta
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“Bollettino dell’ODCEC di Monza e della Brianza” Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, LO/MI
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