Matrix Tour Premessa di Giosuè Auletta
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Matrix Tour Premessa di Giosuè Auletta
LAZIO LATINO MATRIX TOUR Alla ricerca dell’antica madre Premessa Le ricerche nel territorio del progetto Matrix hanno previsto un corso di in/formazione, per gli insegnanti, sulla STORIA del Lazio Latino, la CULTURA della Latinità e la NAT URA della conoscenza. Il paesaggio dell'agro pontino è stato visto come un grande Tempio della Natura e della Storia ed è stato interpretato come un sistema complesso di parti inseparabili e di luoghi interdipendenti. Le scuole hanno adottato la metodologi a della ricerca interdisciplinare nel rispetto della modalità di pensiero, per relazioni e per storie, che contraddistingue l'età evolutiva delle giovani generazioni. LATINA Le scuole di Latina sono partite dal Centro, la storica piazza della città nuova, per ritrovare gli orizzonti della realtà che ci circonda. I bambini e le bambine del primo circolo didattico hanno guardato verso il Mare per andare con/creta/mente alla ricerca della Matrice attraverso il Mito dell'Onda Primigenia e della Materia Primordiale (l'argilla) che ha formato il territorio. Il “viaggio” di ricerca si è concluso con la realizzazione di una Mamma di Terra, nel significato di MATRIX, la prima nascita, la prima madre. I ragazzi e e le ragazze della scuola media statale “Giovanni Cena” hanno rivolto lo sguardo ai Monti Lepini con la curiosità e l'interesse di scoprire le Grandi Forze della natura geologica che trasformano, nel tempo, il territorio e condizionano la nostra vita. Lo studio del territorio, a partire da Ninfa, ha evidenziato la continuità del Mondo locale che per i Latini era un'insieme di Acqua-Terra-Cielo. Al confine nord ovest dell'agro pontino, segnato dal fiume Astura, sono stati ritrovati i resti di una città antichissima, un microcosmo che riassume la storia plurimillenaria del territorio: SATRICUM (le Ferriere). Il luogo è stato visitato dai ragazzi e delle ragazze delle scuola media statale “Alessandro Volta” per ricercare il “GENIUS LOCI” e per scoprire l'idea di città che avevano i suoi antichi abitanti con il complesso mito della MATER MATUTA, parte integrante dell'immaginario collettivo del mondo mediterraneo. Il mondo meraviglioso della mitologia latina ha suscitato emozioni ed ha risvegliato l'interesse per l'osservazione del Cielo e per la conoscenza della volta celeste con le sue luci diurne e notturne (il Sole, la Luna, le Stelle). I ragazzi e le ragazze della scuola media statale “G. Giuliano” hanno fatto esperienza di come i popoli latini si orientavano nel territorio individuando, con la luce e l'ombra, il meridiano locale. L'esperimento scientifico è stato condotto nel giardino della scuola con gli strumenti didattici realizzati dagli alunni (il mattone di Tolomeo, il mappamondo parallelo). La relazione profonda del Cielo con la Terra e delle Cose grandi con quelle Piccole è stata messa in evidenza anche dal lavoro di ricerca dei bambini e delle bambine dell'ottavo circolo didattico “Gianni Rodari”. I piccoli ricercatori hanno esplorato il giardino della scuola alla scoperta delle piante spontanee come l'alloro, la cicoria, la quercia, il corbezzolo. Sono stati trovati i miti e le leggende di ogni pianta per comprendere le diverse interpretazioni della realtà da parte dell'uomo antico e dell'uomo moderno. Una sorprendente scoperta è stata fatta dai ragazzi e della ragazze della scuola media statale “Don Milani” che hanno ritrovato, in mezzo alle costruzioni del quartiere Latina Nuova, un pezzo di territorio rimasto com'era prima della bonifica. Il monumento naturale, con il suo fosso ed i suoi canneti, è sopravvissuto a tutte le trasformazioni che hanno cambiato la natura del luogo. Passeggiare lungo il fosso Paoloni significa risalire alle origini latine di un territorio con le sue storie di Dee e di Donne che, nel corso del tempo, sono state l'esp ressione e le testimoni dei fondamentali bisogni umani legati alla Madre Terra, al duro lavoro dei campi, alla cura degli orti e dei giardini. CISTERNA A Cisterna, in una realtà profondamente trasformata dall'uomo, hanno fatto ricerca i ragazzi e le ragazze della scuola media statale “Volpi” per ricostruire il paesaggio di un TERRITORIO che è la PORTA tra il Vulcano Laziale ed i Monti Lepini e per chiarire il mistero di un'antica città latina scomparsa dalla storia: Suessa Pometia. Il mito di Pomona, la dea dei frutti e della fertilità, è stato il fantastico mediatore della ricerca tra passato e presente, antichità e modernità. Giosuè Auletta LAZIO LATINO MATRIX TOUR Alla ricerca dell’antica madre CORI La presenza della dea Minerva, a Cori, ha ispirato le ricerche dei ragazzi e delle ragazze della scuola media statale “M. Massari” per riscoprire e valorizzare il proprio paese cogliendo le relazioni con il paesaggio circostante e l'appartenenza alla cultura latina. La realtà della Latinità locale è stata messa a confronto, tramite, Minerva, con altri luoghi del mondo latino per comprendere le radici comuni del patrimonio mitico, storico e culturale del Lazio antico. NORMA Gli alunni dell'istituto comprensivo “Don Mauro Cassoni” si sono fatti interpreti dell'Antico e del Nuovo che a Norma coesistono. La posizione dominante di Norma, accanto ai resti dell'antica città di Norba, è lo “Sguardo della Dea” che i bambini e le bambine della scuola dell'infanzia hanno riprodotto come “Paesaggio”, affascinati dai suoi miti. I bambini e le bambine della scuola primaria hanno visto il paesaggio alla luce della Luna che nell'antichità era venerata come Diana e Giunone, mentre il viaggio alla ricerca delle origini latine di Norma ha portato i ragazzi e le ragazze della scuola media a scoprire antichi legami mediterranei di questo luogo dell'agro pontino con la Spagna (Caceres). SEZZE Le numerose sorgenti che scaturiscono dalle rocce dei Monti Lepini sono state utilizzate dai bambini e dalle bambine del secondo circolo didattico come fonti di conoscenza. Gli alunni hanno seguito il percorso dell'acqua, dal monte Semprevisa al Mare, come una metafora della vita umana. L'acqua, che sgorga dalla sorgente tra le montagne, diventa prima ruscello e poi torrente, veloce e chiassoso come un giovane che entra nella vita. Il torrente, interrotto da rapide e cascate, diventa poi fiume, più lento e maturo, arrivando al mare attraverso la pianura. Lungo il percorso dell'acqua sono state scoperte le mitiche storie di antiche divinità locali. PRIVERNO Priverno evoca la leggenda di Camilla, la vergine guerriera consacrata a Diana, la dea dell'antica e selvaggia foresta pontina. I bambini e le bambine del primo circolo didattico hanno ritrovato nel paesaggio i luoghi della leggenda raccontata da Virgilio nell'Eneide ed hanno scoperto le tradizionali relazioni, ignorate dai libri di storia, tra Latini e Volsci. L'esperienza educativa della conoscenza, fondata su una forte motivazione alla ricerca, ha fatto emergere negli alunni il bisogno istintivo del “sentimento latino”, cioè l'esigenza di fare “silenzio profondo” per ascoltare e sentire, con tutti i sensi, la Natura dentro e fuori di noi. TERRACINA Il mito di Feronia è stato studiato ed analizzato in tutti i suoi aspetti religiosi, ambientali, archeologici, storici, culturali dai ragazzi e dalle ragazze della scuola media statale “Monti-Mameli”. La ricerca è iniziata con la visita del luogo, alle pendici del Monte Leano, dove si trovava il santuario della divinità latina che faceva diventare gli schiavi Uomini Liberi. Poemi come l'Eneide di Virgilio e la Feroniade di Vincenzo Monti sono stati riletti alla luce delle scoperte nel territorio per comprendere il rapporto del Mito con la Storia locale e, più in generale, con la Storia dell'Umanità. Il mito di Feronia, in particolare, è stato utilizzato come un importante mezzo di conoscenza per riflettere sul senso ed il valore della nostra identità storica e territoriale. SAN FELICE CIRCEO Il poeta Virgilio, nel settimo libro dell'Eneide, descrive il promontorio del Circeo in una notte di Luna piena: l'immagine ha colpito la fantasia dei ragazzi e delle ragazze dell'istituto comprensivo “Leonardo Da Vinci” che hanno studiato la Natura del Luogo nelle sue straordinarie manifestazioni di piante, erbe e fiori. E' stato scoperto il carattere sacro del legame che univa gli uomini e le donne al mondo vegetale, vivo ed animato, come testimonia il mito locale della maga Circe vista in relazione al paesaggio mitico dell'agro pontino. Giosuè Auletta LAZIO LATINO MATRIX TOUR Alla ricerca dell'Antica Madre MATRIX è il progetto educativo delle scuole dell'Agro Pontino (Latina, San Felice Circeo , Terracina , Priverno , Sezze, Norma , Cori, Cisterna) per conoscere la NATURA del PAESAGGIO, ricercare le diverse IDENTITA' LOCALI e promuovere il SENSO di APPARTENENZA al territorio. Il progetto, patrocinato dall'organizzazione internazionale dell'UNIONE LATINA, si fonda sul riconoscimento dell'Agro Pontino come parte del Lazio Latino: la terra santa della LATINITA'. Latinità significa coscienza di appartenere ad un Tutto e condivisione di una comune origine. Il filo conduttore del progetto è stato il mito locale e mediterraneo delle ORIGINI, alla ricerca dell'ANTICA MADRE, che Virgilio, nell'Eneide, racconta come una storia di emigrazione. La Terra pontina, nell'Eneide, segna l'arrivo fatale di Enea nell'antica regione Lazio (Latium vetus), un territorio che ancora oggi, dopo migliaia di anni, accoglie le genti più diverse. Le giovani generazioni dell'agro pontino, seguendo le indicazioni di Virgilio e con la metodologia delle ricerche interdisciplinari, hanno ritrovato nel loro paesaggio di vita la Matrice , la Cultura fondamentale della Storia del territorio. Lo SGUARDO della DEA La mostra “MATRIX TOUR: alla ricerca dell'antica madre” è il risultato di una visione comune e condivisa del paesaggio pontino visto con “lo SGUARDO della DEA” e delinea un percorso di conoscenza ed un itinerario turistico che valorizza gli ambiti locali come parti di un contesto unitario. La mostra illustra i diversi punti di vista e l'intreccio delle relazioni profonde (mitiche, geografiche, storiche) tra le parti del territorio pontino attraverso la scoperta di una antica cultura locale conosciuta nel mondo come Civiltà Latina. La fonte di conoscenza, alla quale si è attinto come si attinge l'acqua da una sorgente, è stato il patrimonio culturale della LATINITA', a partire dal luogo in cui si trova la scuola, tenendo conto delle trasformazioni nel tempo e della continuità storica che lega il presente al passato, gli insediamenti antichi con quelli medievali e moderni. I miti della LATINITA', legati alla Natura del Paesaggio (il Mare, la Terra, il Cielo) sono stati i mediatori fantastici delle emozionanti ricerche sul territorio che è stato esplorato, disegnato e fotografato in tutti i suoi molteplici aspetti geologici, ambientali, archeologici, artistici, astronomici. Le antiche e misteriose divinità femminili che un tempo animavano, con la loro presenza, le acque, i boschi, le grotte, le montagne, le città arcaiche dell'Agro Pontino hanno alimentato la fantasia e l'immaginazione di migliaia di bambini e di ragazzi insieme alla curiosità di conoscere i luoghi di Circe e di Feronia , di Giunone e di Minerva, di Diana e di Pomona, di Cerere e di Vesta , di Venilia , di Salacia e della Mater Matuta. Sono tornate alla memoria antiche storie locali di donne amazzoni, come la vergine Camilla, e di Ninfe che in alcuni luoghi, come i giardini di Ninfa, continuano a svelarci, nel linguaggio delle cose, il mistero affascinante della Natura Pontina con il suo ciclo vitale dell'ACQUA in tutte le sue forme (sorgente, fiume, lago, palude, laguna, mare, pioggia). L'Agro Pontino torna ad essere, con il progetto MATRIX TOUR (inserito negli itinerari culturali europei), un PATRIMONIO dell'UMANITA' che le giovani generazioni vogliono conoscere, difendere e valorizzare nell'interesse generale delle comunità locali e delle genti neolatine nel mondo. Giosuè Auletta