tassonomia vegetale - iis castelnovo ne` monti

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tassonomia vegetale - iis castelnovo ne` monti
Dispensa a uso interno
Tassonomia
La tassonomia (dal greco ταξις, taxis, "ordinamento", e νομος, nomos,
"norma" o "regola") è, nel suo significato più generale, la disciplina della
classificazione. Essa stabilisce i criteri con cui si ordinano gli organismi
viventi in un sistema di classificazione composto da una gerarchia di gruppi
detti taxa.
Le piante, come ogni altro organismo vivente, sono classificate secondo
precise regole e identificate, oltre che con il loro nome comune, anche con
un nome scientifico costituito da due termini latini (nomenclatura binomia).
Entrambi questi termini sono riportati in corsivo: il primo, con l’iniziale
maiuscola, indica il Genere; il secondo è l’epiteto specifico. Entrambi i
termini indicano la Specie a cui appartiene l’organismo (ad esempio il nome
latino del frassino è Fraxinus excelsior). Organismi differenti devono
possedere nomi scientifici differenti.
L’importanza di conoscere anche il nome scientifico di una pianta è data dal
fatto che, mentre il nome comune cambia con la lingua e può variare da zona
a zona anche all’interno dello stesso Stato, il nome latino attribuito è lo
stesso in ogni parte del mondo, indipendentemente dalla lingua parlata. 37
La Specie rappresenta il raggruppamento (taxon) più piccolo
(fondamentale). Le specie a loro volta si raggruppano in taxa superiori,
ognuno in una categoria più alta: Genere, Famiglia, Ordine, Classe, Divisione,
Regno.
Ad esempio la Specie Fraxinus excelsior si ascrive al Genere Fraxinus,
Famiglia Oleaceae, Ordine Scrophulariales, Classe Magnoliopsida, Divisione
Magnoliophyta, Regno Piante.
Prof. Daniele Galli
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Dispensa a uso interno
Principali regole di nomenclatura
La nomenclatura scientifica usa la lingua latina.
Il taxon (o categoria) fondamentale della tassonomia è la specie.
La specie viene indicata con un binomio (due nomi), secondo l’uso
introdotto da Carlo Linneo nel 1753 (Species Plantarum).
Il primo dei due nomi è un sostantivo: esso indica il genere cui
la specie appartiene. Il nome del genere va scritto con la
prima lettera a carattere maiuscolo.
Il secondo dei due nomi è per lo più un aggettivo: esso
rappresenta l’epiteto specifico.
L’epiteto specifico va scritto con la prima lettera a carattere
minuscolo.
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Carl Nilsson Linnaeus, noto ai più
semplicemente come Linneo (dalla forma
latinizzata del nome, Carolus Linnaeus)
(Nato a Råshult il 23 maggio 1707 e morto a
Uppsala il 10 gennaio 1778), è stato un
medico, botanico e naturalista svedese,
considerato il padre della moderna
classificazione scientifica degli organismi
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viventi.
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Dispensa a uso interno
SOLO LA COMBINAZIONE DI
“GENERE + EPITETO SPECIFICO”
CONSENTE DI INDICARE IN MANIERA
CORRETTA E COMPLETA UNA SPECIE.
Ad esempio:
Medicago sativa L.
Avena sativa L.
Vicia sativa L.
Castanea sativa Miller
Per ulteriore completezza, al binomio che indica una
specie va poi aggiunto il nome (talora abbreviato)
dell’autore che per primo ha validamente descritto quella
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specie (ad esempio: L. sta proprio per Linneo).
Le principali categorie sistematiche superiori
alla specie sono, in ordine gerarchico
crescente:
•
•
•
•
•
il genere;
la famiglia;
l’ordine;
la classe;
la divisone (o stipite).
Prof. Daniele Galli
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Dispensa a uso interno
Magnoliophyta
Liliopsida
Prof. Daniele Galli
Lilium bulbiferum
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Il nome della famiglia deriva dal nome del
genere tipo che ne fa parte.
Ugualmente, il nome dell’ordine deriva dal
nome della famiglia tipo che ne fa parte.
Ogni taxon superiore al genere possiede una
propria desinenza caratteristica.
Prof. Daniele Galli
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Dispensa a uso interno
DESINENZE DEI PRINCIPALI TAXA
TAXON
DESINENZA
Divisione
Sottodivisione
Classe
Sottoclasse
Ordine
Famiglia
Sottofamiglia
-ophyta
-ophytina
-opsida
-idae
-ales
-aceae
-oideae
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AD ESEMPIO:
TAXON
DESINENZA
Divisione
Sottodivisione
Classe
Sottoclasse
Ordine
Famiglia
Sottofamiglia
Genere
Specie
Magnoliophyta
Magnoliopsida
Rosidae
Rosales
Rosaceae
Rosoideae
Rosa
Rosa canina
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Dispensa a uso interno
Nomenclatura degli ibridi
Ibridi intragenerici
L’ibrido deriva dall’incrocio di due individui
appartenenti a due specie diverse dello stesso genere.
Esempio:
Calystegia sepium e Calystegia sylvatica.
Il nome dell’ibrido sarà:
•Calystegia sepium x Calystegia sylvatica
oppure:
•Calystegia x lucana
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Ibridi intergenerici
L’ibrido deriva dall’incrocio di due individui
appartenenti a due specie diverse, appartenenti a
generi diversi.
Esempio:
Coeloglossum viride e Gymnadenia conopsea.
Il nome dell’ibrido sarà:
•Coeloglossum viride x Gymnadenia conopsea
oppure:
•x Gymnaglossum jacksonii
Il nome del genere ibrido sarà:
Coeloglossum x Gymnadenia oppure: x Gymnaglossum
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Dispensa a uso interno
CATEGORIE (o TAXA) DI RANGO
INFERIORE ALLA SPECIE
Le categorie di rango inferiore alla specie
sono:
• la sottospecie (abbreviato con subsp.);
• la varietà (abbreviato con var.);
• la forma (abbreviato con f.);
• la sottoforma (abbreviato con subf.).
Ad esempio:
Rosa canina subsp. canina var. lutetiana f.
lasiostylis
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Le regole per la nomenclature delle specie botaniche non
coltivate sono riportate nel Codice Internazionale di
Nomenclatura Botanica (ICBN), aggiornato periodicamente
ogni 5 anni, in un’apposita sessione che precede il Congresso
Internazionale di Botanica (mondiale).
Cultivar: termine introdotto in occasione del XIII
Congresso di Orticoltura, tenutosi a Londra nel 1952,
nell’ambito delle convenzioni di nomenclatura
regolamentate dal Codice Internazionale per la
Nomenclatura delle Piante Coltivate (CINPC).
Cultivar deriva da cultivated variety (varietà coltivata) e si
abbrevia con cv.
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Dispensa a uso interno
La cultivar è un particolare genotipo, ottenuto per
miglioramento genetico in condizioni di coltivazione,
caratterizzato da un insieme di specifici caratteri morfologici,
fisiologici, agronomici e merceologici di particolare interesse,
trasmissibili sia per riproduzione sessuata (per seme) sia per
propagazione vegetativa (per parti di pianta).
Da un punto di vista pratico la cultivar è analoga alla razza di
una specie animale, ottenuta con la domesticazione e la selezione
In agronomia si usa spesso, impropriamente, il termine di varietà
al posto di cultivar.
Il termine varietà va invece utilizzato per indicare entità di
rango sottospecifico, con riferimento a specie selvatiche, non
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coltivate.
Esempio di tassonomia delle Gymnospermae
DIVISIONE CYCADOPHYTA
CLASSE
ORDINE
GYNKGOPHYTA
CYCADOPSIDA
GYNKGOPSIDA
CYCADALES
GYNKGOALES
PINOPHYTA
PINOPSIDA
_______________________
TAXALES
PINALES
________________________
FAMIGLIA CYCADACEAE
TAXACEAE
GYNKGOACEAE
TAXODIACEAE
ARAUCARIACEAE
Prof. Daniele Galli
CUPRESSACEAE
CEPHALOTAXACEAE
PINACEAE
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