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Mercoledì 23 maggio 2012
america
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sport
31
NEW YORK/L’EX PROFESSIONISTA ABRUZZESE IL MIGLIORE NELLE CRONOSCALATE
D’Ascenzo firma la Gran Fondo
di Lorenza Cerbini
NEW YORK. Italiani protagonisti della seconda edizione Gran Fondo New York. Si è
imposto un abruzzese di Bellante (Teramo),
Wladimiro D’Ascenzo, ottimo dilettante e
poi professionista con Amore & Vita (1995)
e Cantina Tollo (1996-97). La GFNY, voluta
da Uli e Lidia Fluhme e disputata domenica scorsa,
presenta una formula inuQuasi 5mila
suale: vince l’atleta che otciclisti hanno
tiene il tempo migliore cropartecipato
nometrato sulle quattro salite del percorso ribattezzate
alla seconda
con nomi italiani: il Passo del
edizione della
Daino, la montagna dell’Orgara conclusasi
so, il colle Andrea Pinarello e
il Colle Formaggio. Dove si
a Weehawken
trovano? Nelle colline che
lambiscono la lussureggiante valle dell’Hudson, cima
più lunga ed impegnativa da
scalare è Bear Mountain.
D’Ascenzo, che oggi corre
per una formazione amatoriale, il Team Melania, ha ottenuto un tempo complessivo di 31’52”61 battendo due
americani, Anthony Fatuzzo
(Fair Lawn, tempo 32’33”82)
e Igor Volshteyn (New York,
tempo 33’06”31).
La GFNY, lunga 110 miglia (si è svolta anche una
medio fondo di 60 miglia), è
scattata di prima mattina dal
George Washington Bridge.
Rispetto ad un anno fa, l’arrivo è stato spostato da Fort
Lee a Weehawken, Port Imperial, con lo skyline di
Manhattan a fare da sfondo. E quella che per
D’Ascenzo doveva essere
una gita in famiglia si è traSopra,
sformata in un trionfo. Sul podio, l’ex pro
D’Ascenzo abruzzese che adesso gestisce un negozio
in cima
di biciclette racconta: “Ho saputo della GFNY
a Bear
leggendo un articolo e mi sono incuriosito.
Mountain
Ho così deciso di venire con la famiglia. Una
e a destra
bella esperienza, diversa rispetto a manifevincitore
stazioni simili italiane. Ho preso parte alle
sul podio
principali classiche, dalla Nove Colli alla Gran
Fondo delle Dolomiti, che sono molto competitive. Vince chi taglia per
primo il traguardo. La formula della GFNY, con quattro
Dall’Italia sono
crono-scalate, è inusuale e
arrivati 500
potrebbe essere anche imatleti e c’è chi ha
portata in Italia. Con questa
formula, c’è meno ansia da
colto l’occasione
competizione e più cicloturiper filmare
smo. Inoltre, si adatta molto
un
bene al percorso con salite
corte a strappi e intorno un
documentario
paesaggio bellissimo”.
Quasi cinquemila gli atAl centro,
leti partecipanti in rappresentanza di cinque
gli atleti
continenti, gli italiani sono risultati il gruppo
del Team
più numeroso. Ben 140 persone, di cui 90 in
Dada:
gara, sono arrivate in città guidate dall’ex
Gianluigi
professionista marchiSala,
giano Andrea Tonti,
Massimo
uno che sa unire bici e
Canzi,
business. E’ infatti,
Roberto
team manager della
Redaelli
formazione di profese l’accom- sionisti italo-nipponipagnatore
ca Team Nippo, collaGiorgio
bora dall’Italia con gli
Sala.
organizzatori della
A destra,
GFNY, e ha pure fonGiacomo
dato una agenzia di
Bartolucci Tour specializzati in
e
ciclismo. E a NY, era tra
Francesco i cinquemila partiti dal
Furiassi
George Washington
con le loro Bridge: “Quest’anno
bici a
ho partecipato anche
rapporto
io, ma solo nella mefisso.
dio fondo e sono rimasto colpito dal percorA lato,
so tra le ville e i giardini ben curati del New
il
Jersey. Rispetto ad un anno fa questa manimanifesto
festazione è cresciuta moltissimo. È raddopdella
piato il numero dei concorrenti e sta acquiGran
sendo un interesse internazionale. PersonalFondo
mente, ho aiutato gli organizzatori ha trovadi Roma
re sponsor italiani”.
Dalla Lombardia è arrivata una intera squadra, il Team Dada di Lissone, paese vicino a
Monza dove si lavora e si pedala. Roberto
Redaelli, alto e flessibile come un giunco, e
Massimo Canzi, hanno ottenuto rispettivamente il secondo e il settimo posto per categoria. “Il prossimo anno faremo meglio” promettono confidando sul fatto che conosco
già il percorso e quindi… non devono provare i rapporti.
Con bici a rapporto fisso, oggi tanto di
moda nel ciclismo urbano, hanno gareggia-
to i marchigiani Francesco Furiassi e Giacomo
Bartolucci la cui impresa
è stata ripresa da Eugenio Cinti, Francesco Principini e Paolo Tarantini.
Una vera troupe cinematografica che lavora al
progetto “Apri gli occhi
senza freni”, nato nel
2010. “Facciamo reportage. I nostri documentari
trattano di ecosostenibilità, sport e sociale - raccontano Giacomo e Francesco -. L’anno scorso
siamo stati in Islanda e
con noi è venuto un giovane cardiopatico e il medico che lo ha operato.
Volevamo dimostrare che
persone considerate differenti, se controllate, possono fare una vita normale. Siamo stati
anche in Iran e il prossimo progetto riguarderà l’Uzbekistan, per documentare l’essicamento del lago Aral, uno dei più grandi al
mondo e sfruttato a tal punto da essere quasi scomparso con conseguenze microclima-
tiche devastanti”. New York per i due amici
è stata soprattutto una avventura sportiva.
E Francesco non è nuovo alle imprese, infatti è nel libro del Guinnes dei primati per aver
attraversato l’Adriatico in canoa. “Sono partito da Rovigno, in Istria e sono arrivato a
Pesaro. Ho impiegato poco più di 22 ore.
Sono partito di notte perchè temevo le insidie del buio e volevo avere la mente lucida
per pensare e affrontare il mare. Già una volta avevo fallito, facendo naufragio. Una tattica che ha funzionato tanto che sono arrivato con dieci ore di anticipo e in pochi erano sul molo ad aspettarmi. Ho realizzato questa impresa il 7 luglio 2007 e in ricordo mi
sono tatuato sul ventre la rosa dei venti.
Adesso spero di poter trovare sostegno per
intraprendere la traversata in canoa del Mediterraneo, da Civitavecchia a Barcellona”.
Buona la presenza femminile in questa secondo edizione della GFNY. Ottima la prova
di Maria Grazia Cornacchia di Chieti. “Corro
in mountain bike e questa è stata la mia prima
gara su strada. Un’esperienza riuscitissima”,
ha detto la giovane che ha partecipato con il
compagno Nicola. Al traguardo c’è anche
chi è arrivato felice ma
distrutto dalla fatica,
come Gianluigi Sala,
trentenne lombardo
che vive a NY da alcuni
anni. Ex corridore dilettante, per la GFNY ha rispolverato la bici staccandola dal classico
chiodo e con coraggio
si è gettato nella mischia. Alla fine un po’
di mal di gambe e un pieno di soddisfazione.
GF DI ROMA
Gemellaggio tra la
GFNY e la Gran Fondo di
Roma che si correrà il prossimo 14 ottobre. Partenza
dalle Terme di Caracalla, i
ciclisti attraverseranno il centro storico di
Roma e poi punteranno verso i Castelli. Due i
percorsi, quello “lungo” da 145 km e quello
medio di 91 km. Bicitaly, che sta organizzando
l’evento, ha predisposto pacchetti turistici.
Per maggiori informazioni visitare il sito:
www.granfondoroma.com