regolamento per l`utilizzo degli impianti di videosorveglianza a tutela

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regolamento per l`utilizzo degli impianti di videosorveglianza a tutela
COMUNE DI BREGNANO
Provincia di Como
REGOLAMENTO
PER L’UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI
VIDEOSORVEGLIANZA
A TUTELA DEL PATRIMONIO COMUNALE,
DELLA SICUREZZA E DEL DECORO URBANO
7 del 08/04/2014
Approvato con deliberazione del C.C. n. ____
Articolo 1
DEFINIZIONI
1. Ai fini del presente regolamento, con i termini che seguono si indica:
-
TITOLARE: il Comune di BREGNANO (CO), nella persona del Sindaco pro-tempore in
qualità di autorità di pubblica sicurezza locale, competente a disporre l’adozione di impianto di
videosorveglianza ai sensi del presente regolamento, e soggetto atto ad indicare le finalità e le
modalità, operative relative al predetto impianto;
-
RESPONSABILE: persona fisica individuata nella persona del Comandante pro-tempore della
Polizia Locale;
-
INCARICATO: persona fisica atta a realizzare una qualsivoglia operazione di trattamento su
delega espressa da parte del Responsabile, e/o in sua assenza da parte del Sindaco;
-
INTERESSATO: persona fisica, giuridica, Ente o associazione cui appartengono i dati
personali raccolti per il tramite dell’impianto di videosorveglianza.
2. Altresì, ai fini del presente regolamento viene indicato per:
a.
”banca dati”: il complesso di dati personali, formatosi presso il comune di Bregnano e
trattato esclusivamente mediante riprese videoregistrate che, in relazione ai luoghi di
installazione delle videocamere, interessano prevalentemente i soggetti che transitano
nell’area interessata ed i mezzi di trasporto eventuali.
b.
“blocco”: la conservazione di dati personali con sospensione temporanea di ogni altra
operazione di mutamento;
c.
“comunicazione”: il dare conoscenza dei dati personali a uno o più soggetti determinati
diversi dall’interessato, dal responsabile e dagli incaricati, in qualunque forma, anche
mediante la loro messa a disposizione o consultazione;
d.
“dato anonimo”, il dato che in origine, a seguito di inquadratura o a seguito di
trattamento, non può essere associato ad un interessato identificato o identificabile;
e.
“dati identificativi”: i dati personali che permettono l’identificazione diretta
dell’interessato;
f.
“dato personale” : qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica,
ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante
riferimento a qualsiasi altra informazione ivi compreso un numero di identificazione
personale, e rilevati con trattamento di suoni ed immagini effettuati attraverso l’impianto
di videosorveglianza;
g.
“diffusione” : il dare conoscenza dei dati personali a soggetti indeterminati, in qualunque
forma, anche mediante la loro messa a disposizione o consultazione;
h.
“trattamento” : qualunque operazione o complesso di operazioni, effettuati anche senza
l’ausilio di strumenti elettronici, concernenti la raccolta, la registrazione,
l’organizzazione, la conservazione, la consultazione, l’elaborazione, la modificazione, la
selezione, l’estrazione, il raffronto, l’utilizzo, l’interconnessione, il blocco, la
comunicazione, la diffusione, la cancellazione e la distruzione di dati, anche se non
registrati in una banca dati;
i.
“videosorveglianza fissa” la sequenza di componenti e di apparati – di natura hardware e
software – che costituiscono un sistema di videosorveglianza urbana basato sulla ripresa
di immagini, suoni e dati che provengono da apparati di ripresa installati su supporti fissi
(pali, sbracci, etc, etc);
j.
“videosorveglianza mobile” : la sequenza di componenti e di apparati – di natura
hardware e software – che costituiscono un sistema di videosorveglianza urbana basato
sulla ripresa di immagini, suoni e dati, che provengono da apparati di ripresa installati su
mezzi mobili (moto, autovetture, mezzi mobili attrezzati ed autorizzati allo scopo, etc,
etc).
Articolo 2
FINALITA’
1. L’Amministrazione Comunale (da ora denominata A.C.), mediante l’utilizzo di moderne
tecnologie, vuole preservare e tutela il patrimonio comunale da atti di vandalismo e fattispecie
predatorie a danno dei propri cittadini.
2. L’A.C. vuole, pertanto, attuare tutte le attività poste a difesa della comunità per migliorarne la
vivibilità e la sua sicurezza.
3. Le finalità che l’A.C. si propone di perseguire sono quelle rispondenti alle funzioni istituzionali
demandate all’Ente ai sensi del D.P.R. n. 616 del 24 luglio 1977, del Decreto Legislativo 18
agosto 2000 n. 267 e del Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 e disposizioni correlate,
in particolare riferimento alle indicazioni previste dal documento del Ministero dell’Interno
indicante la “Piattaforma della Video-sorveglianza Integrata”, diffuso con nota nr. 3345 della
Prefettura di Como in data 07/03/2012.
4. La disponibilità tempestiva delle immagini e dei dati a disposizione del Comando di Polizia
Locale costituisce, inoltre, uno strumento di prevenzione e razionalizzazione dell’azione della
Polizia Locale stessa.
Articolo 3
TITOLARE E RESPONSABILE DELLA GESTIONE E DEL TRATTAMENTO DEI DATI
1. Titolare del trattamento è il Comune di Bregnano (CO).
2. Il Responsabile del trattamento viene designato nella persona del Comandante pro-tempore
della Polizia Locale.
3. Il Responsabile vigila sull’utilizzo dei sistemi e sul trattamento delle immagini e dei dati in
conformità agli scopi perseguiti dal Comune ed alle disposizioni normative ovvero:
-
individua e nomina per iscritto gli incaricati del trattamento, dando loro idonee istruzioni;
-
vigila sul rispetto delle istruzioni impartite agli incaricati;
-
adotta e rispetta le misure di sicurezza indicate dal titolare dei dati;
-
evade tutte le richieste e gli eventuali reclami degli interessati entro 30 giorni decorrenti
dalla ricezione delle istanze di cui all’art. 7 D.L.vo n. 196/2003;
-
evade le richieste di informazione eventualmente pervenute da parte dell’Autorità garante in
materia di protezione dei dati personali, nei termini e secondo le modalità contenute nelle
richieste;
-
interagisce con i soggetti appositamente delegati ad eventuali verifiche, controlli o
ispezioni;
-
comunica al titolare del trattamento eventuali nuovi trattamenti da intraprendere;
-
provvede a supervisionare le procedure di cancellazione/distruzione dati raccolti per il
tramite di sistemi di video sorveglianza, nel caso venga meno lo scopo del trattamento ed il
relativo obbligo di conservazione;
-
ogni ed altra qualsivoglia attività espressamente delegata dal titolare.
Articolo 4
CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’IMPIANTO
1. Il sistema si compone di telecamere che comunicano i dati ad un server di registrazione che si
trova presso la Sede Municipale in locale protetto dal pubblico il cui accesso è RISERVATO.
2. Il server è custodito in tale locale in apposito contenitore (armadio blindato) anti-effrazione.
3. I dati del sistema non sono interconnessi con altri sistemi, archivi, o banche dati né sono
accessibili da altre periferiche.
4. Le caratteristiche tecniche del sistema sono specificate nell’allegato A) - DOCUMENTO
TECNICO, (parte integrante del presente Regolamento) come da dettato della “Piattaforma
della Videosorveglianza Integrata” emanata dal Ministero dell’Interno che ha tenuto conto del
Provvedimento Generale del Garante dell’8 Aprile 2010.
Articolo 5
ACCESSO AL SERVER
1. L’accesso al server è consentito al RESPONSABILE, o suo delegato, al personale delle altre
forze di polizia che dovessero sostituirsi alle indagini ai sensi dell’art. 347 c.p.p., e al personale
addetto alla manutenzione dell’impianto. In quest’ultimo caso, il personale addetto dovrà essere
sempre ed in ogni circostanza assistito dal RESPONSABILE o dal suo delegato.
2. Il personale addetto alla manutenzione sarà comunque obbligato al segreto del proprio ufficio.
Articolo 6
INCARICATI DELLA GESTIONE E DEL TRATTAMENTO DEI DATI
1. Il Sindaco, di concerto con il Responsabile, designa e nomina eventuali altri incaricati alla
gestione dell’impianto di video-sorveglianza tra gli appartenenti della Polizia Locale.
2. Con l’atto di nomina saranno affidati i compiti connessi allo svolgimento dell’incarico, ovvero:
- Trattare tutti i dati personali di cui viene a conoscenza nell’ambito dello svolgimento delle
funzioni attribuite, in modo lecito e secondo correttezza;
- Effettuare la raccolta, l’elaborazione, la registrazione dei dati personali effettuata per il
tramite dell’impianto di videosorveglianza, esclusivamente per lo svolgimento delle proprie
mansioni e nei limiti delle finalità di cui all’art. 2 del presente regolamento;
- Accedere ai dati nel rispetto della massima riservatezza.
Articolo 7
ACCESSO AL SISTEMA
1. L’accesso al sistema è permesso solo al Responsabile ed agli incaricati nominati ai sensi dei tre
articoli precedenti.
Articolo 8
ACCERTAMENTI DI ILLECITI PENALI ED AMMINISTRATIVI
1. Se dalla visione delle immagini registrate dovessero emergere fatti identificativi di ipotesi di
reato e/o illeciti amministrativi, gli incaricati alla video-sorveglianza, in qualità di Ufficiali ed
Agenti di polizia giudiziaria ed amministrativa, provvederanno a darne immediata
comunicazione all’Autorità Giudiziaria competente ai sensi dell’art. 347 c.p.p., effettuando,
copia di ripresa di immagini necessari e non eccedenti allo specifico scopo perseguito, su
supporti magnetici, o procedere ai sensi delle norme vigenti se il/i fatto/i non costituiscono
reato.
2. A tali dati potranno accedere solo organi competenti alle indagini.
Articolo 9
CONSERVAZIONE DELLE IMMAGINI
1. Le immagini sono registrate su disco rigido del server il cui accesso è protetto da password in
possesso ai soggetti abilitati alla loro osservazione, ex artt. 1 e 6 del presente Regolamento.
2. Le immagini, con l’eccezione dei casi previsti dall’art. 8 che vengono salvati su supporti
separati, sono conservate per un periodo di giorni sette fatte salve speciali esigenze di ulteriore
conservazioni, ai sensi dell’art. 6 comma 8° - D.L. 23/02/2009, nr. 11 convertito in L.
23/04/2009, nr. 38.
3. Al termine, del normale periodo di registrazione, il sistema le cancella automaticamente
mediante sovra-registrazione del supporto magnetico utilizzato.
Articolo 10
OBBLIGO DI SEGNALAZIONE DELLE TELECAMERE
1. Tenuto conto degli obblighi di legge vigenti, il RESPONSABILE del trattamento attua le
comunicazioni obbligatorie ai sensi dell’art. 13 del D. L.vo n. 196/2003, tenuto conto delle
deroghe espressamente previste dal Codice della strada, mediante apposizione di apposita
cartellonistica in prossimità delle aree interessate alla videosorveglianza.
2. In particolare, in attuazione del D. L.vo n. 196/2003, è fatto obbligo segnalare mediante
simbolo visivo la ripresa in atto, unitamente all’indicazione ben visibile di “AREA
VIDEOSORVEGLIATA”, con rilascio di informativa sintetica (indicazione Titolare del
trattamento, finalità del trattamento e luogo presso cui prendere visione dell’informativa
integrale) ai sensi dell’art. 13 del D. L.vo n. 196/2003.
Articolo 11
ESERCIZIO DEL DIRITTO DI ACCESSO
1. L’interessato ha diritto di conoscere l’esistenza o meno dei dati personali che lo riguardano e
richiedere la loro eventuale comunicazione in forma intelligibile.
2. L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte per motivi legittimi al trattamento dei dati
personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta.
3. I diritti di cui all’art. 7 del D.L.vo n. 196/2003 sono esercitabili con istanza scritta rivolta senza
formalità al TITOLARE o al RESPONSABILE del trattamento, alla quale deve essere fornito
idoneo riscontro nei tempi stabiliti dall’art. 3 comma 3° del presente regolamento.
Articolo 12
ALLEGATI
1. Fanno parte del presente Regolamento gli seguenti allegati:
- Allegato A) - DOCUMENTO TECNICO, contenente le caratteristiche del sistema;
- Allegato B) – LUOGHI DI POSIZIONAMENTO DELLE TELECAMERE. In particolare il 1°
lotto (Allegato B1) viene posizionato con l’adozione del presente Regolamento. Lo stesso è
costituito da nr. 4 telecamere, posizionate nella porzione perimetrale del Municipio. Le
telecamere inquadrano l’accesso principale (nr. 2), l’accesso dell’attuale ingresso del Servizio
di Assistenza Sociale (nr. 1), ed infine (nr. 1) il retro del palazzo comunale comprendente
l’accesso all’attuale edificio adibito a Biblioteca Comunale.
Articolo 13
DISPOSIZIONI ATTUATIVE
1. Il presente Regolamento si colloca nella cornice normativa relativa allo svolgimento delle
funzioni istituzionali dell’Ente ai sensi del D.Lgs. 196/2003 e s.m.i., nonché ai sensi della L. 23
aprile 2009, n. 38, e norme o disposizione correlate.
2. Il presente Regolamento sostituisce e abroga in toto, la precedente disposizione approvata con
Delibera di C.C. nr. 26 del 04/07/2008.
3. I nuovi posizionamenti (Allegati B2, B3, etc. …….) saranno previsti con atti di indirizzo di
Giunta Comunale, eventualmente suggeriti dal Comandante pro-tempore della Polizia Locale,
sentito preventivamente il CPSOP (Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica).
Articolo 14
DISPOSIZIONI FINALI
1. Il presente Regolamento, entra in vigore contestualmente alla esecutività del provvedimento di
approvazione dello stesso.
2. Dopo l’approvazione dell’organo competente (Consiglio Comunale), il presente atto dovrà
essere trasmesso alla Autorità Garante per la protezione dei dati personali e all’Ufficio
Territoriale del Governo (Prefettura COMO) ovvero al CPSOP (Comitato Provinciale per
l’Ordine e la Sicurezza Pubblica).
ALLEGATO A)
DOCUMENTO TECNICO
1 Telecamere per videosorveglianza di contesto e di osservazione
1.1
Telecamere di contesto
Le telecamere di contesto fisse, dovranno essere tali da permettere una visione quanto più ampia
dell'area di ripresa. Le caratteristiche tecniche degli apparati di ripresa dovranno essere rispondenti alle
caratteristiche minime di seguito descritte:
 Telecamera IP nativa, aggiornabile via IP;
 ottica fissa intercambiabile varifocal; da individuare in funzione delle esigenze operative con
angolo di ripresa indicativo compreso tra 20° e 120°;
 tecnologia del sistema di ripresa mediante sensore di tipo CMOS o CCD a colori;
 sensibilità del complesso di ripresa almeno 0,5 Lux in modalità colore (day) e almeno 0,05 Lux
in modalità B/N (night) misurati a 50 IRE;
 risoluzione minima del sensore full HD (1920 x 1080);
 caratteristiche minime del flusso video: 1.3 megapixel (1280 x 1024) e non inferiore a 9 fps;
 modalità di funzionamento di tipo "day & night" con commutazione automatica;
 algoritmo di compressione dei flussi video: Motion JPEG, H264 e sue evoluzioni;
 algoritmo di trasporto dei flussi video: RTSP;
 funzionalità di Activity Detector incorporate;
 Client NTP;
 nr. 1 ingresso d'allarme a bordo camera;
 nr. 1 uscita;
 controllo del guadagno, white balance: automatici e regolabili via software;
 compensazione del controluce di tipo automatico;
 possibilità di alloggiare software di analisi video direttamente sulla camera;
 alimentazione: in bassa tensione con valore non superiore ai 48 Vac, PoE classe 3);
 Allarme antimanomissione, al minimo è richiesta la gestione dei seguenti allarmi:
- apertura custodia;
- perdita del segnale video;
- offuscamento telecamera;
- modifica dell'inquadratura (spostamento della telecamera).
 condizioni di esercizio: sarà cura della ditta individuare la tipologia di custodia per la singola
telecamera in funzione delle condizioni climatiche minime e massime (temperatura, umidità) del
luogo di installazione in modo che sia garantito il corretto funzionamento per tutto l’arco
dell’anno e comunque in un intervallo non inferiore a (-10°/+45°) e umidità (20% / 80%;
 grado di protezione della custodia: l'apparato deve essere protetto dagli agenti atmosferici quali
pioggia, salsedine, polveri tipiche del luogo di installazione garantendo così il livello massimo di
funzionamento e comunque non inferiore a IP65, eccetto nei casi estremi in cui si richieda una
tenuta stagna per cui il valore va esteso a IP66;
 Fornitura SDK per sviluppo terze parti.
1.1.1 Telecamere di osservazione
Le telecamere dovranno essere brandeggiabili, dovranno assicurare la completa visione a 360° sul
piano orizzontale, e 180° sul piano verticale e non dovranno consentire ad un osservatore esterno di
individuare l'area inquadrata. Le caratteristiche tecniche degli apparati di ripresa dovranno essere
rispondenti alle caratteristiche minime di seguito descritte:
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telecamera IP nativa, aggiornabile via IP;
telecamera a colori di tipo “Day & Night”;
matrice attiva del sensore con numero di pixel non inferiore 704 x 576 (4CIF);
frame rate non inferiore a 15fps;
sensibilità del complesso di ripresa almeno 0,5 Lux in modalità colore (day) e almeno 0,05 Lux
in modalità B/N (night) misurati in 50 IRE;
obiettivo autofocus con zoom (minimo 25X ottico con minimo F.1.8 auto iris);
algoritmo di compressione dei flussi video: Motion JPEG, H264 e sue evoluzioni;
algoritmo del trasporto dei flussi video: RTSP;
brandeggio a velocità variabile orizzontale di tipo endless e verticale controllabile da remoto;
PTZ meccanico;
Funzionalità di Activity Detector incorporate;
Client NTP;
nr. 16 posizioni angolari preselezionabili (Preset);
nr. 8 sequenze di Preset (Tour);
nr. 1 ingresso di allarme a bordo camera;
nr. 8 zone di esclusione (Privacy Mask);
pattugliamento automatico;
alimentazione: in bassa tensione con valore non superiore ai 48 Vac, PoE classe 3);
condizioni di esercizio: sarà cura della ditta individuare la tipologia di custodia per la singola
telecamera in funzione delle condizioni climatiche minime e massime (temperatura, umidità) del
luogo di installazione in modo che sia garantito il corretto funzionamento per tutto l'arco
dell'anno e comunque in un intervallo non inferiore a (-10°; + 45°) e umidità (20% / 80%);
grado di protezione della custodia: l'apparato deve essere protetto dagli agenti atmosferici quali
pioggia, salsedine, polveri tipiche del luogo di installazione garantendo così il livello massimo di
funzionamento e comunque non inferiore a IP65, eccetto nei casi estremi in cui
si richieda
una tenuta stagna per cui il valore va esteso a IP66;
Fornitura SDK per sviluppo terze parti.
2 Sistema di gestione e trasporto dei flussi video
2.1 Architettura di rete
Il sistema di video sorveglianza si dovrà basare su un'architettura di rete IP che permette la
connessione tra gli apparati di campo e le sale apparati/sale controllo.
In funzione dei mezzi trasmissivi da utilizzare (ad es. fibra ottica, apparati wireless) le scelte
architetturali dovranno rispettare in ogni caso i requisiti di seguito riportati:
 capacità di banda necessaria al trasferimento delle immagini in funzione delle caratteristiche
delle telecamere e della topologia della rete di trasporto;
 crittografia dei flussi video in accordo a quanto richiesto al paragrafo 3.3.1 comma f) dal
"Provvedimento in Materia di Video sorveglianza" del 08/04/2010 del Garante per la Privacy
(utilizzo di reti pubbliche e connessioni wireless);
 affidabilità;
 eventuale ridondanza.
2.2 Videoserver
I video server devono essere in grado di acquisire, in contemporanea, tutti i flussi provenienti dalle
telecamere, che vengono convogliati nel sistema rispettando i seguenti requisiti:
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gestione camere di differenti produttori, piattaforma aperta;
Live View fino a 30 o più FPS;
gestione dei flussi video con algoritmo di compressione MJPEG/MPEG4/H264;
funzionalità di NVR;
esportazione file archiviati con criptografia;
gestione PTZ Patrolling;
funzionalità di WEB Client;
funzionalità Mobile Client;
gestione mappe;
integrazione con video analisi;
controllo I/O ed eventi;
sistemi Operativi di ultima generazione (piattaforme a 64 bit);
supporto multi stream per camera;
Video Motion Detection (VMD) integrato con gestione zone di esclusione;
supporto canali audio Full-Duplex;
Preset positions per camera;
Gestione preset su evento;
Preset patrollig;
Privacy masking;
ricerca automatica ed auto riconoscimento delle telecamere;
export ed import di configurazioni;
gestione e esportazione di archivi storici contenenti tutte le informazioni relative agli eventi di
stato del sistema e le operazioni compiute dagli addetti (file di log);
 fornitura di SDK per sviluppo applicazione terze parti.
I video server devono prevedere un’alimentazione ridondata.
2.3 Sistema di registrazione
Il sistema di registrazione e conservazione dei filmati, anche nell'ottica delle finalità d'impiego
da parte dell'Autorità Giudiziaria, deve consentire:

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l'archiviazione schedulabile con playback;
la capacità di registrazione per singola camera con gestione del pre e post allarme;
la memorizzazione delle immagini provenienti da tutte le telecamere al massimo possibile;
l'archiviazione di flussi con algoritmo di compressione MJPEG/MPEG4/H264;
la registrazione delle immagini deve avvenire in forma cifrata per garantirne la riservatezza e
l’integrità;
 l’esportabilità (da locale o da remoto) dei filmati con corredo di specifico visualizzatore per la
decifratura e verifica dell’integrità degli stessi;
 la capacità di storage deve essere dimensionata per la registrazione contemporanea di tutte le
telecamere al massimo frame rate consentito dalle stesse e/o dalla connettività, per un periodo di
almeno 7 gg. (24h.).
ALLEGATO B)
B1) 1° LOTTO DI POSIZIONAMENTO
P.zza IV Novembre, P.zza Falcone (MUNICIPIO e BIBLIOTECA).
- nr. 4 telecamere:
 Nr. 2 – Ingresso principale (P.zza IV Novembre);
 Nr. 1 – Ingresso Servizi sociali;
 Nr. 1 – Retro Municipio e Biblioteca.