Euripide Associazione Culturale Diplomati magistrale: il braccio di

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Euripide Associazione Culturale Diplomati magistrale: il braccio di
Euripide Associazione Culturale
Diplomati magistrale: il braccio di ferro
continua.
Sulla valenza del diploma magistrale di oltre 50mila potenziali maestri, continua il braccio di ferro
con l'amministrazione nelle aule dei tribunali.
Da una parte ci sono i ricorrenti, che chiedono l'inserimento nelle GaE. Dall'altra l'avvocatura dello
Stato.
Nell’attesa della decisione della Corte di Cassazione a sezioni unite circa il riparto di giurisdizione,
tra giudice amministrativo (Tar) e giudice ordinario (giudice del lavoro), e della pronuncia
dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato sulla conferma, o meno, dell’orientamento favorevole
finora espresso dalla giustizia amministrativa, segnaliamo un’altra pronuncia favorevole della
magistratura del lavoro.
Il Tribunale di Como, con sentenza del 20 gennaio, ha accolto il ricorso proposto dall’avvocato
Dino Caudullo nell’interesse di quattro docenti in possesso di diploma magistrale abilitante e di
un’altra docente diplomata intervenuta in giudizio.
Accogliendo le tesi difensive del legale della ricorrenti, il giudice del lavoro di Como ha rilevato
come il diploma magistrale ottenuto dell’a.s. 2001/2002 debba considerarsi in via permanente titolo
abilitativo all’insegnamento ed insuscettibile di perdere il proprio valore: per il giudice, infatti,
detta circostanza non può considerarsi posta in discussione dall’art. 1 c. 605 lett. c) L. 296/2006
che, nel trasformare le graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento ed imponendo un
termine di decadenza al 2008 per l’inserimento in queste ultime dei docenti già in possesso di
abilitazione, “non può sicuramente ritenersi concernere la posizione dei docenti di cui trattasi, al cui
titolo di studio il legislatore aveva fin da tempi ben più lontani attribuito un inequivocabile valore
abilitante permanente”.
Ora che succederà? Il destino della querelle è tutt’altro che segnato: a fronte delle non poche, a dire
il vero, pronunce negative espresse in materia da alcuni Tribunali, si registrano ancora diverse
decisioni favorevoli ai diplomati. L’ago della bilancia potrebbe essere costituito, a questo punto,
dai pareri delle sezioni unite della Cassazione e dall’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato.
Dei pareri “forti”, che dovrebbero giungere a breve.
La segreteria