Nuova notarisia, rassegna consacrata allo studio delle
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Nuova notarisia, rassegna consacrata allo studio delle
Gennaio 1906 (Auiio ìli jalla "Nola risìa fondazione iella J LA NUOVA NOTARISIA^ PROPRIETARIO E REDATTORE DE TONI DoTT. G. B. LAUREATO DELl' ISTITUTO DI FRANCIA PROF. DI BOTANICA NELLA R. UNIVERSITÀ DI R. MODENA Modena Orto Botanico (Italia). Angelo Mazza SAGGIO DI ALGOLOGIfl OGEiU^IGfl Subfarn. IV. DERMONEMEAE GENERE: DERMONEMA Famiglia VII. Schmitz. (Grev.) Harv. CHAETANGIACEAE Subfarn. 1. SCINAIEAE Schmitz. Trev. GENERI GLOIOPHLOEA SCINAIA Gen. SCINAIA Bivona. Etym. dal eh. D. Scinà. 32. Sclnaia furcellata (Turn.) Biv. ZZI Ulva furcellata Turn., Ginnania furcellata Mont. In nappe carnose ma rossastre, costipata sole, di flosce, porporino laterizio o cinnamomeo- minutissimi punii dorati iridescenti trovasi spesso questa bella specie reietta sulle ciottoli, di rado sul declivio insensibile delle sotto il scogliere e sui spiagge sabbiose, nei / St,^^5 2 Forma suoi diversi periodi di sviluppo, dal febbraio all'agosto. meno cespi più secondo che tondi, sono più o meno abbondanti. dei della fronda Frondi cilindriche subeguali dicoto- suddivisioni le mo-fastigiate cogli apici attenuati, forcuti, ottusi. Altezza da 5 a cm.; spessore sono cesi carta. di una sostanza ben ferma di Quello Torbay di e aderiscono perfettamente alla membranaceo è invece sottilmente leva facilmente dal foglio. Cresce sugli scogli a e Strato midollare costituito È ma due talvolta divisa in di assile parti assottigliate alle le non sempre estremità, lungamente estremità cui disposte articolati, mettono capo infra le cellule dello strato corticale. Strato corticale di cellule od angolose, infine coibite a. Ralymenia fiir celiata in unita, fondo più chiaro. Dalla risalta sul essa partono dei filamenti esigui dapprima semplici, poscia dicotomi, pro- un plesso o ganglio longitudinalmente. Questa costa è formata da periferia di in- vasta estensione geografica. da una costa assai stipato di filamenti, che assai ; ciliatum etc. Cola a fondo con mare calmo, epperò può essere dragata a grandi fondità ove trovasi a stato libero. sol- si poca profondità Ceramium è spesso associata ad Ulva Lacluca, fatti i5 i-3 mill. Gli esemplari delle coste Atlantiche fran- tonde una membrana monostromatica. Hook. Br. FI. p. 3q8. Torbay, not com- mon. Mary Wyatt. b. Aoùt Scin. furcellata 1902. Coli. e. J. Dragué à Duon (Roscoff) par 5o met. Biv. Chalom. Idem. Basse mer à Guétary, Mai 1903. Subfam. II. CIIAETANGIEAE J. Chalon. Kuetz. GENERI BRACHYCLADIA ACTINOTRICHIA GALAXAURA CHAETANGIUM Gen. Etym. gaia La struttura latte, GALAXAURA Lamour. auros oro. delle ogni specie, tanti sono Galaxaura i merita essere di divari che alterano il studiata sopra piano generale della loro intima costituzione, così da mascherarlo talvolta completamente, 3 massime Come nella parte midollare. Galaxaura riesce molto opportuna la per le Liagora, anche decalcificazione dei per microscopici, operazione da praticarsi anche in quella specie od apparentemente immuni da ogni più leggero dividui — OsservaTjone. mente Bisogna distinguere Alghe dalle dette, rallinacee, seconde alle grande numero specie appartenenti di Le prime sono aver invaso di forma uno meno riveste lo provano superficie alle funzioni coloii assai vivaci, vari i un dopo mascherata fronda della di biologiche della variabili dello e non lapideo, raramente Nelle seconde un tale strato, frequente composto di meno prominenti più o semplicemente più Co- medesimo. strato più le terze più opposti generi. ai la da spesso, unito, levigato e terso le cui funzioni sono intimamente collegate come alle pareti delle cellule più interne sotto la le strato più o protettrici prime alle Galaxaura, le infine rese semilapidee dal carbonato di calce che un velo muciforme, di pianta, Liagora e le Alghe calcaree propria- le Appartengono quelle che Io sono occasionalmente. in- strato calcareo. superficialmente, e incrostate le preparati limita si granulazioni disposte uniformemente o di in forma di currugazioni protezione e quindi affatto di penetrazione alla levigato, tra verruche, o di o superficiale, cellula e cellula della è tutt' al periferia. Quest' ultima circostanza mai o raramente avviene nelle incrostazioni dovute unicamente all'ambiente e non mai provocate da una necessità biologica, come Le Galaxaura lo strato la è poi, caso delle prime. il come calcareo colorato di le Liagora, si presentano talvolta con verde, mentre sotto questo tegumento fronda appare col relativo suo colore fisiologigo porporino, roseo o lilacino-violaceo, ed in fatto dovrebbesi dedurre non indichi mento cui perfetto stato di conservazione. come punto un' alterazione patologica o dovuta possa come avviene Da questo l'apparizione esteriore della clorofilla andare congiunta nelle altre floridee la sparizione sempre prive di della ad esaurificoeritrina, ogni rivestimento calcare. 33. Galaxaura Becker! Schmitz. Specie insigne che congiunta al nome merito della flora il compianto Autore volle ben degnamente Hermann Becker, tanto benemarina capense. Non ne conosco la descrizione che del chiariss. Dr. 4 accompagnare certo deve la collezione d'Alghe che furono oggetto di studio da parte dello Schmitz. L'esemplare è alto 8 il diametro dell'ambito è in origine, crostazione divide in dicotomie tre margini porporina, a calcare, primarie. base e subarticolati; quelli superiori a sella o bilobi, secondo teri, cerazioni fronda è articoli, ma 3 millim., assai visibili minima la l'estremo viene propri d' in- divisa talora ristretti con La fronda sono in alla gli apici in- Le la- La larghezza massima due. in dicotomie queste forcuti, parte convessa la priva del rispettivo sviluppo. nelle parti più giovani, con coi di m.argini cosi talvolta così ravvicinate lineari, grado cimali provocano prolificazioni. di leggermente arcuati due il piano liscia, di segmenti mediani sono I y^' ^ Cent., subincrassati, Ciascuna dichotomie secondarie, da apparire tricotome. Cent, e i nei forma semicilindrica. Fronda piana, grandi quattro si la lungo io Cent. Stipite contratto, raggrinzato e convoluto indi da simulare di della è articolata; gli appressati, lineari, per alto, modo che margini a circoscrivere perfettamente i incipienti lobi cimali. La sezione trasversale presenta un ambito lineare coi margini estremi ottusi o tondeggianti. Filamenti interni intestiniformi, grossi, cilindrici, la scarsamente ramosi, riuniti massa longitudinale lungo in periferia, lasciando, lo spazio centrale vuoto o appena attraversato da qualche filamento proveniente dalle masse Le laterali. articolazioni esterne dei filamenti periferici sono strettamente unite in rossa brana areolata gono modo in le cui cellule subtonde o reniformi, polinucleate, spor- disordinato, rendendo si mostrano le il composte a. si anche ad occhio nudo tessuto è meno cellule stesse di filamenti che sono molto ravvicinati, curvate ad arco molto depresso caratteristiche sezioni che lente, o margini della fronda disuniti, porporino. Parallelamente allo spazio vuoto di delle linee niliformi, colorati, i sporgenza delle ossia granulosi in causa della intensamente colorate mem- scorgono nelle parti in le quali rno- segnano piano con una semplice estreme della pianta dove denso. Galaxaura Bucheri Schmitz. South Africa, The Kowie. Jan. 1895. Ex Herb. Dr. Becker. 3zj. Galaxaura umbellata fEsper) Lamour. E.xemplare alto 3 Cent. Fronda compressa coi margini curvati a doccia sulla faccia inferiore. Quest'ultimo carattere è dovuto all'es- 6 siccamento. La natura perfettamente piana della fronda venne messa in quale ha pure rilevato un bel co- rilievo dalla decalcificazione la lore porporino nella pianta già Le prime inverdito. con riormente lineari adulte. mancanza In uno rivestita di strato calcare sono dicotome, policotome supepiù giovani, oblungo- brevi, ovali nelle parti articoli quelle più in prima ramificazioni di esemplari altri della stessa specie, sarebbe avventato ogni giudizio sopra questa specie. La sezione trasversale dà una figura di filamenti incolori grossi rettilinei gamente articolati, varicate, disordinatamente rezioni : lineare-elissoide. Midollo o a larghe curve, rigidetti, lun- provvisti di scarse intrecciati, ramificazioni per cui assai di- sottili, mostrano si in due di- longitudinale e verticale. Strato periferico assai spesso, mato da grosse ed oblunghe, ma non cellule nella dimensione, tutte eguali for- tonde ricche di cromatofori porporini, distanziate-isolate od a gruppi, fra le quali s'internano e si anastomizzano estremità dei le filamenti midollari. a. Port Natal. Herb. Dr. H. Becker. 35. Galaxaura cylindrica (Soland.), = Corallina Il SoLANDER che nel 1786 pubblicò Coralline, a queste di alcune specie possibile la fronda porporina. sottile base dove si in realtà, la quasi liscia, È tegumento fra le qui cui di tratta. si In- precisamente proposito non sarebbe in potesse avere questa specie si vanile, priva cioè di ogni flessibile e manoscritti di Ellis sulle Corallinacea, e più Amphiroa. Un equivoco di quando i Galaxaura ascrisse la essa ricorda l'aspetto di una fatti Lamour. cylindrica Soland., Dichotomaria Ag. nel suo stato epperò con calcare, la gio- fronda specie dal portamento più snello con patentemente dicotomo-fastigiata. Rami frangono facilmente allo stato costretti alla che sia adulto. Più lo fronda è resa cilindrica da una concrezione molto unita, che interamente Vista in piano, offre germente allungate, la riveste. un tessuto in parte un da grossi e spessi filamenti ramificazioni semplici, assai si palesa porporina. mediocri, esagone, leg- vuote, in parie con granulazioni; isolate e quindi liberate dalla pressione, trasversale mostra Denudata, di cellule si fanno voluminoso tondeggianti. strato La sezione midollare longitudinali, quasi rettilinei, sottili, tonde che spesseggiano verso composto con rade diagonali e verticali, commisti a cellule i margini ed alle quali fanno capo le 6 ramificazioni dei filamenti. Strato corticale di poche serie di cellule colorate, tonde, disordinate, più grandi di quelle interne. Santa Cruz a. di Tenerifa (Canarie). 6-10 Agosto 1882. Race. Cap. E. D' ALBERTIS. Ex herb. Piccone, ora Forti. Zanard. 36. Galaxaura adriatica 11 nome storico, in un valore meramente mare Adriatico dove ne fu fatta la prima specifico di questa pianta ha ormai quanto ricorda il scoperta all'isola di Lesina. constatata presenza in la Come in processo maggiori assai di (Tirreno e Jonio) che non nello stesso Adriatico porre quanto debba essere estesa Oceani, dandone agìdamento la sua tempo ne venne nel località ('), Mediterraneo cosi è facile sup- anche distribuzione nuova stazione lungo la negli spiagge le rocciose delle Hawaii. Nei più ricchi esemplari si presenta con un ambito emisferico per l'abbondanza delle frondi cespugliose, sorgenti dall'unico callo di- sciforme, ripetutamente divise per dicotomia, alte 4-5 Cent., e grosse poco piò di e forcute. I ingrossate in alto e con millim., La sostanza è rigida le per concrezione estremità troncate rosea o calcarea, rossa nel vivente. Nel secco è verdognola, giallastra o bigia. Il mi- dollo è formato di filamenti allungati, articolati, dicotomi nel mezzo,, poi, moniliformi ed obliqui, mano una membrana di fili a. J. si dirigono verso la periferia areolata munita talvolta di villosità dove for- composte esigui, rigidi, callitamnioidei. Waianae, Oahu, E. TiLDEN, 22 Territ. di Hawaii. magg. 1900. Galaxaura rugosa (Soland.) Lamour. 37. =: Halysiiun rugosum Kuetz., Corallina rugosa Soland. in Ellis, Galaxaura annidata Lamour. sità L'addiettivo di non implica la ghe, mentre come (}) le la corna Cfr. annidata ne spiega meglio regolarità, né la forma, nò il la carattere. La rugo- direzione delle ru- specie ha pseudo-sezioni annuiate o meglio di certe Antilopi. Questo carattere si T. Bentivoglio, La Galaxaura adriatica Zanard. e stribuzione nel Mediterraneo. — Nuova Notarisia XIV, nodose palesa in la 1903, p. modo sua area di 109. di- 7 E diverso a seconda dei vari stadi della pianta. meno cato nel periodo giovanile, sensibile o affatto scomparso nello più nettamente spic- quello adulto in stato senile, e talora quando vestimento calcare, ispessendosi, ha quasi obliterato i appena cioè ri- il solchi divisori. Le forme più opposte sono due: l'unaa frondi subcilindriche, gran- detta, del diametro ad mill. di I che spiega di massimo 2-3 di mill. ; la denominazione del Solander, Corallinacea. Negli esemplari in È visioni patenti. Decalcifìcate, le esili,'/, questa specialmente causa del suo aspetto in esame ha con frondi cespitose o lungamente 5 Cent., l'altra a frondi diam., perfettamente cilindriche. la massima stipitate, altezza di dicotome, a di- due forme rivelarono una sostanza carnosetta, giallastro-rossastra. L'ambito Midollo di della sezione trasversale ha forma compressa. di elisse filamenti longitudinali con diramazioni oblique e verticali. L' interno dei filamenti contiene delle cellule in forma di bolliccine tendenti ad isolarsi nella decomposizione dei filamenti. Strato corti- composto cale assai spesso, membrana esterne unite in Nella forma esile Queste capitati. forma i grosse cellule tonde, colorate, le più areolata. filamenti sono più scarsamente ramosi, spesso estremità capitate Le cellule normali. di di trovano anche staccate si cellule periferiche sotto sono meno grandi che nella forma larga e assai regolarmente distanziate. Peli perimein trali fascetti od colore del Il scuro nella forma a. clavati. isolati, tegumento calcare è verde glauco o bianco, grigio esile. Washed ashore on tonio, Jamaica. July, the coast from Annotto 1894. Mrs. C. E. Pease and Bay to Port b. Kahuku e. Honolulu, isole Hawai. Lugl. 1884. Race. Marcacci. Ex Oahu, Point, Territ. d'Hawaii. E. T. i3 Je. 1900. herb. Piccone, ora Forti. Gen. Etym. chceta CHAETANGIUM 38. Chaetangium le Kuetz. setola e aggeion vaso. ornatum (Lin.) L'aspetto esteriore ricorda alcuni d'onde J. An- Miss E. Butler. sinonimie di Kuetz. tipi di Grateloupia dìchotoma, Gratd. ornala e G. Hystrix Ag. ; senonchè le lobate al disco e estremità palmatofesse le differenziano tosto dalla Crittonemiacea. la una Si tratta di la anche prolificazioni estese di quelle floridee cosi dette sua vistosità e per ricchezza la primo ordine per di un'ornamentazione di esube- così rante, talvolta cosi soverchia in ogni sua parte, che le lacinie rigide ed erette le luppo conferiscono l'aspetto orrido. esemplari Negli esame in secondo è atro-violacea la clorofilla; lacinie è rappresentata in un giovane maturanza. Nel primo è porporino scura e nello stato di in La sostanza La compattezza è cornea e non aderisce alla mostra condizione lo strato di da filamenti circa filamenti verticali cilindraceo- corticale di nonché lo strato articolato-moniliformi esilissimi, di un'estrema sottigliezza della sezione. clavati, articolati, stipatissimi, colorati, stituito di carta. compongono, appena apprezzabili sotto l'ingrandimento talché riescono 5oo diametri e alla massimo, andando con- del suo tessuto arriva al giunta all'estrema finezza degli elementi cellulari che lo ci nel ; trasparenza, con alterazioni che scoprono nerastra all'aspetto, nel secco. Entrambi sono ricchi fruttigere. Questa svi- a interno coinfinitesimi fittamente contesti. tratti a. Sohut Africa. Table Bay. b. Idem. Ex The Kowie. Oct. 1896. ii, Jul. 1896. 22, Herb. Dr. H. Becker. Fam. Vili. GELIDIACEAE Subfam. I. (Kuetz.) Schm. BINDERELLEAE Schmitz. GENERI BINDERELLA Gen. Schm. CHOREOCOLAX Etym. chorein penetrare 39. Reinsch. Reinsch. e colax parassita. Choreocolax Polysiphoniae Reinsch. Pianta lati CHOREOCOLAX endofitica, od aggregati sotto raramente forma a 2-3, di di corpuscoli varia tondi, grandezza, scuri, sui iso- rami 9 e più della Polvsipìwìiia fasiigìata, Struttura specialmente intorno per eccellenza, con cellulare cellule le alle ascelle. disposte in modo radiato-flabellato, le esteriori più grandi. Tetrasporangi divisi a croce immersi nello strato corticale. Anteridl cistocarpi e sparsi su- alla perficie. Insino ad oggi matrice questo parassita spiagge dell'America boreale; sulle Inghilterra ed a Roscoff in Bretagna; distribuzione debba essere otto specie, ma è sem.pre nuove della ricerca di Lo può stesso intrattenermi per a. venne segnalato: ma presso Se ne conoscono assai più vasta. la in sua finora un campo nuovo da esperimentarsi quello sedi e di dirsi del nuove specie di questo genere. genere Harveyella del quale non posso mancanza di esemplari WRANGELIEAE IH. citata Folkestone può ritenere che si ('). Sur Polysiph. fastigiata Roscoff. Aoùt 1902. Subfam. nella (J. Coli. J. Chalon. Ag.) Schmitz. GENERI WRANGELIA Ag. ATRACTOPHORA Gen. Etym. dal eh. F. A. Croiian. WRANGELIA NACCARIA Endl. Ag. Wrangel. di specie che, meno Nuova Olanda, compresa Se ne conoscono finora due dozzine W. penicillata, Terra appartengono tutte alla la la Van Diemen. J. Agardh le divise in Armatae, Pluinalce, Seognuna di queste divisioni occorrei'ebbe almeno per potere stabilire un esame comparativo dell'interna strutquale non è sempre eguale né cosi semplice come può ta- di tosae, Penicillate. Di un tipo tura la lune volte apparire. tesi circa il Non potendosi valore da accordarsi a riguardo presentare una sin- al variazioni tali gnificato biologico ed all'evoluzione delle specie, gio di queste (^) ai generi aljfini nei quali Per Io stesso motivo resta soppressa Schmitz. la si in relazione nonché al al si- passag- palesano alcuni fenomeni Sottofam. 11^ delle Hatveyelleae 10 identici, compito deve qui il limitarsi come appaiono alcuni di questi, cosi 40. Wrangelia myriophylloides Ha semplice alla esposizione di poche specie seguenti. nelle Harv. (Sez/ Annatae). radice fibrosa, strisciante. Frondi intricate dalla base, lunghe 10-12 Cent., setacee, sparse, ramose, recanti a ciascuna articolazione un si il un ramoscello zione mostra materia bianco-sporco e colore Cuscuta. La se- fanerogama devastato da una di uno dentro tubi cilindrici coi glo- portamento ridotto il nell'altro, e cioè sotto due cerchi concentrici. La parete di un primo aspetto, ricorda, a due i con Così lurida. moniliformi l'aspetto di erbari negli grazioso aspetto nativo, rallegrato dal porporino, poiché bruna o fa meruli di Raramente fascetto di rametti verticillati, tricotomi. conserva del tubo esterno, ossia membrana mucosa, chiaramente ambrina, periferica, contenente si palesa minutissime granulazioni più scure, quella del tubo interno, nel secco egualmente Lo colorata, è subfilamentosa. cupato da tubi altri strie spazio concentriche quante sono le salva suo portamento Mùller la si riferisce minore rigidezza e la ^ tanti di poco rilevato 1893. Plumatae). alcun poco a\V Hypftea episcopalis, minore lunghezza dei rami. Quest'as- sociazione un po' troppo lontana deriva dalla come sarebbe fronto più razionale crassa, tratta herb. F. Boergesen. 41. Wrangelia Wattsii Harv. (Sez. Il Si Bornetia secundijlora. Port-Phillip Heads. Miss. F. von Ex tubo è oc- e l'altro incolori. Questo processo, striature. finora, è sviluppatissimo nella a. Tu no fra cristalline da quello mancanza stabilirsi di un con- con W. la sconosciuta allo scrivente fino a questo momento. Pianta vagamente ramosa, subdicotoma, affatto rigida nel secco e non aderibile. madefatto visto Nel al fresco, come pure nell'esemplare microscopio, si mostra pellucida con disseccatole articola- zioni assai pronunciate, spesso alternatamente turgide e subcontratte, 3-4 volte più lunghe del loro diametro. Fra brana parietale della fronda, entrambi il tubo assile e colorati, striature concentriche, vitrine, incolori, per cui, stante metro del sifone a riescire in la mem- hanno luogo il grande delle dia- proporzione a quello della fronda, questa viene ampiamente cava. Sul significato di queste striature già si Il ebbe a dire. bruno, al Il paglierino, al bianchiccio. al Australia. a. scompare per dar luogo colore, rubescente nel vivo, Ex herb. F. Ardissone. 42. Wrangelìa plebeia J. Ag. (Sez. ^ Setosaé). L'aggettivo specifico va inteso nel senso un simile dosi convenire alcunché d' ignobile ad plare osservato è alta Cent, e 2 mezzo e di non poten- di riiìnuta, Nell'esem- gioiello. ambito doppio, rosea, il di aspetto egregiamente callitamnioideo, dovuto all'estrema finezza di ogni sua parte. L'affinità sua con che è seguito ad un attento in W. la esame col soccorso di subpennata ramosa con ramoscelli articolazioni e non penicillata verticillati con rami e ramoscelli è avvertibile Washed Herb. delle penicillati alle estremità. Nulla ashore, Jupiter Inlet, Florida. Jan. {Phycot. Bor. pianta giunture posso dire dell'intima struttura, non essendomi consentita a. La lenti. alle Amer.) Mrs. G. A. sezione. la 1897. 10. Hall. Chalon. J. 43. Wrangelia penicillata Ag. =: — Griffithsia penicillata Ag., Ceramium penicillalum fithsia caudata Bertol. le — W. tenera Ag. (forma W. verticillata Kuetz. in perfetto stato fisiologico più belle delle sue congeneri. dovrebbe accennare i Grif- può vantarsi Essendo comune anche diterraneo, ne stimo inutile una descrizione esteriore nella raggiungere tenuiof). — Schousb. Nei migliori esemplari fra — 2 mill. vari ai di mutamenti larghezza, al cui la pianta è soggetta. 20 e cent, di Me- quale altezza. Può Queste dimensioni sono proprie delle piante cresciute nella seconda zona profondità. eccezione, La specie fin presso si trova però anche nella la linea dell'acqua, come prima zona attesta lo si di per e, un esem- plare impiantato sopra Grateloupia filicina dallo scrivente raccolto a F^osilipo gio il ó maggio 1898, ed un altro sopra Jania rubens nel mag- 1902 a Palermo. 1 portamenti più comuni, dalle ramificazioni allungatissime, e sciolte o largamente e robustamente espanse oppure gracilissime, quasi ragnatelose e nacchietti, non trovano alcun richiamo cisamente crasso-contratta, alta 5 Cent, con ambito la in alto, agili a corimbo, tutte provviste di rosei pen- in una forma americana, de- quale merita un accenno speciale. triangolare la cui base ò larga 4 Cent. E I 12 rami, distico-decomposto-pennati, sono alla base e cosi ravvicinati che, orizzontali, così breve spazio, se in sopra ogni lato dell'asse, cosicché, tra l'uno e 22 fino ai due terzi Ora che pensi si uno spazio della pianta, più apprezzabile verso la mill. ne contano intercede, l'altro non essendo mill., micromillimetri. in ramo ciascun sua volta alla 2-3 di sommità se non che un grossi porta rametti dei pseudo-pennati, e che ogni rametto reca dei pennacchietti subsessili, e avrà un'idea della compattezza offerta dallo insieme. La pianta si è ricca di tetragonidii divisi a triangolo. La sostanza ciforme, è carnoso American Algae. come L' indicazione di farebbe credere che non che meriterebbe gelatinosa. L'aspetto complessivo è bruno-verde, colore il di tratti si porta scheda la on the reefs at low tìde comiiion un'anormalità, di fel- N. 414 delle ma una forma di essere distinta. Nel secco appare grigio-giallastra e aderisce perfettamente alla carta. La sezione trasversale una vecchia fronda della parte inferiore di grossamente presenta un ambito elissoide regolarmente curvilineo lobato, circoscritto da una occupato da un tubo assile rappresentati i tubi essi sezioni sono talvolta inframmezzate delle oblunghe, ed angolose o caudate. Lungo una oblunghe assai serie di grosse cellule di varia e strette, pure praticate rami, e nei cellule mediocri subtonde, la forma, cuticola periferica corre rettangolari, reniformi, caudate, etc, variamente disposte. Le triangolari, pareti di ogni parte questa struttura, a seconda del vario stato della pianta, sono di colori o di un bruno assai pallido, In- raggrinzato-appianati. pericentrali Questi tubi sono invece turgidi nelle ad centro è Il oblungo con direzione longitudinale. torno ad esso sono disposte cellule longitudinali, incrassata. filiforme cuticola oppure rosee o porporine in- nelle giovani ramificazioni. Come l'esteriorità, cos'i anche l'interno presenta un notevole divario con quella ora assile è è poco definito composto di della forma americana esposta. nella parte caulescente, in Qui quantochè grosse cellule nucleate, tonde, a parete cinate e distanziate, di varia dimensione, commiste a ria. Strato corticale di cellule merse in non un muco lamellarc-membranaceo. midollo sottile, avvi- filamenti e a nuclei di tubi disciolti, in ordine decrescente dal centro alla nucleate, sifone il il mediocri, perife- sparse, im- 13 Waianae, Oahu, Territory of Hawaii. a. gio J. i6. Mag- 1900. Osservazione. — Dal abbastanza dimostrato un unico nelle tallofite: munemente Gli E. Tilden, esempi qui sopra esposto fatto di capitale come cioè ad sulle Wrangeììa importanza, d'altronde non un processo di struttura più co- seguito, altro possa sostituirsene di natura recati starebbero a provare viene che la W, ben diversa. penicillata costi- tuisce un'eccezione nella costituzione del piano generico monosifonio. Le molte sezioni praticate in individui di vario sviluppo e in diverse posizioni della pianta sifoni che quali i riesce quelli la hanno sempre messo occupano interamente perciò egregiamente la in rilievo la parte provvista di centrale pluralità della midollo, e [continua] -^t>;^^'^5^^ fronda ancora cui struttura è delle più complesse. dei di Aprile 1906 (Aiiiio ìli Ma foiMoiie Mia "llarjs ìaj LA NUOVA NOTARISIA PROPRIETARIO E REDATTORE DE TONI DoTT. G. B. LAUREATO DELL* ISTITUTO PROF. DI BOTANICA NELLA R. R. DI FRANCIA UNIVERSITÀ DI MODENA Modena Orto Botanico (Italia). Angelo Mazza SAGGIO DI Subfam. IV. Gen. Etym. caulos caule CAULACANTHEAE CAULACANTHUS J. Ag. Kuetz. e acanthos spina. Caulacanthus ustulatus (Mert.) Kuetz. 44. Le OGEAflIGfl flLGOIiOGIfl varie sinonimie con le quali venne designata questa pianta, più che dai caratteri intimi, sono spiegate dalle sue apparenze esteriori, ciò che del resto si verifica all'inizio di ogni della botanica specialmente, la il disciplina, quando V habitus era considerato come più importante espressione di un soggetto impresso fisica cui la natura avesse suo particolare e più appariscente suggello al quale ve- niva conferito un valore sistematico. La specie estesa se è assai nota anche nel Mediterraneo ove ha molto non abbondante progenie. Negli Oceani ha circoscritte è suscettibile di forme aQìni alla nostra stazioni specie, più delle 42 quali C. horrididus solo il Mont. del Pacifico costituirebbe una specie autonoma, secondo I'Ardissone. Cresce sopra diverse alghe e sulle rocce, generalmente a poca profondità, ma non conda zona, variabile e si escludono del che, oltre che Generalmente atro-violacea, porporino che fa si provano la consistenza indipendentemente dall'età sua. notare talvolta per un tenero color conserva anche nel secco, ciò che dinota un'adat- si ad ambienti assai disparati. Le più genuine forme Atlantiche tabilità di statura, lo la colorito della fronda, il eccezioni di abitazione nella se- le poco differiscono da quelle del Mediterraneo; differenza che limita alla statura ehe è appena sensibilmente maggiore Gelatinosa nello stato giovane, si fa si nelle prime. poscia cartilaginea e infine cor- nea nel secco. La sezione da un trasversale Nelle parti sono spesso ripiegate sopra sé piij giovani monosifonio dalle cui pareti terni, semplici, addensano mente si appressati. Ne risulta in tosto la uno il corimbosi verticali strato corticale igrometrico. Avvenendo l'azione in moniliformi le cui esso dell'acqua, le Il delle stretta- scuro, assai atro- in cellule periferia la al- estremità esilissimi, midollo trovasi cangiato disposizione sopra descritta. sezione e sotto l' un asse articolato un bianco torbido, digradanti verso di conservano filamenti talvolta escrescenze pe- di staccano dei filamenti indi policotomo-fastigiati o nella periferia elittica, stesse. frondi presentano le violaceo. Nelle parti più adulte subtonde leggermente per disuguaglianze lato angolato-rettilinea riferiche le quali si tonda o è dove cercine corticale è piutrotture estremità si prodotte dalla arrotolano al- infuori. a. Coli. b. C. J. ustulaiiis Kuetz. Gazon sur roche à Biarritz. Chalon. Idem, La Goureppe, Sept. 1904. Idem. Juillet 1903. 43 GELIDIEAE Subfam, V. Schm. (Kuetz.) GENERI GELIDIUM Lam. PTEROCLADIA J. Ag. SUHRIA J. Ag. PTILOPHORA Kuetz. Gen. Etym. da gela, d'onde PORPHYROGLOSSUM ACROPELTIS Kuetz. Mont. ACANTHOPELTIS Okam. GELIDIUM Lamour. gelatina. (Allusione ignoUi, trattandosi di piante cartilaginee). 45. Gelìdium crinale (Turn.) Lamour. Già considerato come una varietà quindicina varie che la del G. sinonimie in ognuna delle quali di pianta assume in ragione dei corneum, ebbe una si diversi allude forme alle ambienti in cui cresce. Gregaria per eccellenza, forma dei tappeti scuri di varia estensione, scoperti a bassa ferme le marea, che servono egregiamente a tener sabbie mediante i rami primari decombenti, quasi pseudo-sorcoli strettamente aggrovigliati. I a 4 cent., larga circa mezzo millim., con fili La pianta primari scia subrepenti, setacei, cilindrici o subcompressi, provvisti di prolificazioni, scarsamente disposizione e con rametti fruttiferi La elisse in vario di clavati o intrecciati, longitudinali; le abbondantemente spatolati. grado schiacciata. Strato corticale di è alta da repenti, po- meno scuro. un ramo primario dà un ambito ad oblunghe o subtonde, ametistine, dante, composto nel centro repenti, assai ramosi, irregolari nella Sostanza cartilaginea, colore porporino più o sezione trasversale indi verticali. cellule Strato di cellule esigue midollare abbon- spesso disciolte in filamenti consecutive subtonde o leggermente ob- lunghe, distanziate. J. a. Bridgeport, Connecticut. Coli. H, A. Green, 23 Au. h. Nelle pozzanghere marine. Waianae, Oahu, Territ. d' Hawaii, E. TiLDEN, 21 My. 1900. 1898. 44 40. Gelidium pusillum (Stackh.) = G. Siccome portate ma nimie, in una dozzina — Thur. piilviiiaiuìii binomi come pure i oltre a riferibili, tratta Si sempre Le forme sono color porporino, ora terroso, arieggiante chiaro, che è assai ammassate Grun. rientra var. conchicola Picc. et Merita un speciale menzione strettamente parlando, annoverare fra i divisioni delle pusilli. 11 penne in quanto Le frondi sono di nereggiante o alto Lamour. che, dovrebbe certo si presenta cent, e 7 la forme. tali non alla statura Forse crinale. Gelidiiini cìavatiun il morte, conchiglie G. più intri- forma costantemente clavato-spatolata, ramose come semplici nettamente distinte e erette, in vero pusil- nel F sciolte una dal- epperò non confondibili coW intricaium dello stesso Lamour. l'altra, Non possedendo forme pusillum, intermedie pel di quest'ultimo La sezione dà una dezza mediocre, isolate scarsamente come figura tonda. ma ramosi tra il genuino G. altri il pronunciarsi specie a sé. Midollo abbondante di con massa centrale più densa, incolori o lievemente rosee, talvolta confronto G. intricaium e G. clavatum, lascio ad sull'autonomia renti, una mio esemplare è di essere spiniformi, luogo lum. in in anche e quasi or più depresse forme del le Fucus, assai varia- centim. abbondante e il ora scuro, sino- almeno generi ai costituenti dei cuscinetti sulle rocce e sulle cate, le Gelidium, piante fittamente di due designare conta stature che oscillano fra le C). pochi millimetri, eccezione fatta pel G. clavatum alto. di Okam. \'uol si Spliaerococcns, Acrocarpiis e Cìiondria. bili, Jol. dai miei esemplari, cito solo queste realtà la pianta che di Le G. repeiis collegate da filamenti e che, parte delle cellule in fra di nello anastomizzarsi, modo che queste figurano cellule di gran- esse scor- circondano come il nu- cleo di cellule più grandi. Strato corticale di cali, cellule minute, disposte in brevi file verti- costipate, colorate. a. G. pusillum Le Jol. Sur Patelles, Biarritz. Mai ic)o3. Coli. J. Chalon. (1) Okaaiur.v K. Australia. — The List of Marine Algae collected in Caroline Islands Hotanical Magazine, \'ol. XVIII, Tokio 1904, p. 77-96. and 45 Forme Idem. b. 1903. Coli. )uillet J. Chalon. G. pLilvinatum Thur. e. 1903, Coli. en gazon sur roche. Cap du Figuier, très réduite Sur Mai Guéthary, Chalon. J. G. clavatum Lamour. Duon, Roscoff. Sett. d. 1903. Idem, et Fa- du Toulinguet (Crozon). Aout 1904. Idem. laise Gelìdium latifolìum Born. in Born. et Thur. 47. Sotto l'antica denominazione corneum G. di pinnalum Kg., prisloides (Ag.) varietà: le Arotcha, Patelles. e Straff., caespifosiuii Hyslhx Ag., ]. che venne conservata come buona Ag., pcclinaliim Ardiss. J. Ag. AH" infuori óqW Hystrix ]. varietà, pinnalum Grev., oggi conosciuto sotto comprendevano si e del nome corneum G. var. Plerocladia capìl- lacea (Gmel.) Born. et Thur., le altre tutte s'interpretano ora come emanazioni della guisa tipica forma del G. Questa semplificazione ambagi e con meno fitti, In questi casi il come io a rachide come può le frondi cedono in altra. cespugli grossi semiglobosi, scoglio, ed di ridursi cent, di altezza, 5 i esemplari negli può toccare anche i millim. 2 particolari è possono arieggiare quelle di e le in un di Biarritz. bellezza a quelle Atlantiche. vinoso molto intenso. Spesso minuta ma que- grande sviluppo. di mezzo ad un solo millim., e allora questo tipo sono alcuni esemplari la l'una e T tra medi o giovani i Cysloscira e Corallina. nella statura, negli altri sicché tormentarono libera- cui caratteri esteriori offrono i sopra conchiglie morte, pezzi può giungere anche non che sempre miei esemplari non oltrepassano ghezza, certa in opportuna come da ritenersi connessione di presenta in si sopra altre Alghe, sta che Born., lalìfoìium molte forme le così spesso addentellati La pianta è scrupoli di studiosi alle prese I di riassorbe nelT unica denominazione. le trice di più il di lar- pianta la se proporzione, co- CaUithaninion. Di Le forme Tirrene non colore è di un bel rosso 11 piume estreme sono addensate a capitolo. La sezione delle frondi mostra delle varianti a seconda delle diverse posizioni nelle quali alla distanza sezioni. in di Questo un micromillimetro, fatto, che spesso si cioè fra pratica, si le la ma benanco immediate diverse ripete nelle tallofile. quanto infinitesimo spazio può variare non solo intime direzione ci di apprende un fila- 46 mento o una di Lo cellula. strato midollare composto è fibrose a tenace parete, incolori, subtonde, oblunghe o filiformi iso- longitudinali o diagonali e persino verticali, ravvicinate sempli- late, cemente o più o meno contorte. Lo tonde lule cellule di ticale parecchie serie più o in meno offre cel- le ordinate. Nello strato cor- oblunghe, rosso- porporine sono piccolissime, cellule le strato intermedio di- sposte in linee verticali assai serrate. a. G. lattfolium Born. b. Idem. Biarritz, Callot, Aout. 1903. Coli. Ile Sept. 1904. Coli. 48. =: Fuciis Chalon. J. Gelidium sesquipedale Thuret Born. in et Thur. sesquipedalis Turn. Cornell s var. Credo opportuno mantenere l'autonomia questa specie riven- di dicata dai cennati autori alle cui Noles Algologiques mandano gli forme Flerocladia capillacea con la quale di esordienti. gidezza e l'eccezionale stanze che non Le molte analogie sviluppo cui di mai riscontrano si Chalon. J. in è di pag. 61 portamento con certe divide mediocre la sono suscettibile, alcuna ri- circo- manifestazioni delle Gelidium corneum. dell'antico Le conferiscono imponenza mezzo metro rilievo dai e prestanza per un fusti prima parte, somma terzo statura la che portamento il o per la metà può oltrepassare slanciato, circa messo denudati disposizione si ripete nelle Una dozzina innalzarsi, in uno di penne in il fatto la quale e nelle pennette. frondi partono dalla stessa base de' miei esemplari, fino all'altezza pure caratteristico la il nella seguito alla caduta delle pinne primordiali, e per in ramificazione armonicamente distanziata ed opposta o quasi, la ri- si radicale, di 40 cent. che dalla base alT estremità della larghezza dei rachidi (un millim. e mezzo) si per È pianta mantiene pressoché eguale. Le serie, cellule corticali sono di un'estrema minutezza, tonde, in più colorate di porporino; le interne più grandi, distanziate. Strato midollare di cellule piccole occupanti il centro delle maglie formate dai filamenti ramosi, anastomosanti, digitato-palmati nelle estremità periferiche. Distrib. geog. a. Coli. dall'Inghilterra alle Canarie; Algeri. Gelid. sesquipedale J. Chalon. Thur. Basse mer à Guéthary, May igoS. 47 Chalon. b. Idem. Biarritz. Sept. 1904, Coli. e. Idem. Tanger. Coli. Schousboe, ciim J. Ed. cystocaì'piis ({^ono di BORNETJ. 49. Gelidium cartìlagineum = Sphaerococcus Galli. (L.) Gelidium Ag., cartiìagin&us rìgidum Kuetz. (non Vahl) Grev,, Gelidium concalenatum Lamour., Gelidium Amansii Lamx. ecc. L'esemplare è trasversale, che pinne orizzontali l'estremità. le triangolare che ha lunghe più man mano diminuendo pure Queste delle pinne e susseguenti delle però quali le si vanno avvicinano opposte, addensano si precisamente base alterne e alcune anche ultime alle e al- cosi estremità con un maggiore sviluppo quando hanno carattere La parte inferiore pinne e anche queste si di dovute ad uno stroncamento accidentale prolificazioni straordinarie della pinna. per proporzione quanto più di Le pinne sono pinnule. maggiore ampiezza sua nella svolge ad un terzo circa dell'asse, ne misura 22. si Ne consegue un ambito le e 19 cent, alto dell'asse mantengono è (caulej assai povera rudimentale, stato allo sotto forma di spine semplici o sub-pennate. Pianta cornea, di cioè rosso- bruna, di portamento leggero assai elegante. Lo strato corticale è composto di due serie: l'esterna, di cellule piccole, oblunghe, verticali, porporine; l'interna di cellule tonde, pa- rimenti piccole e colorate. Strato intermedio quello centrale, composto grandi delle precedenti, e di fra le quali lamenti dello strato midollare che poco differenziato da distanziate, assai cellule vengono costituito è a metter capo come in più tonde, G. i fi- sesqui- pedale. a. 189Ò. Gelid. cartilagineum (L.) Grev. Ex Herb. South Africa, The Kowie, 4 Dott. H. Becker. Osservazione. — sviluppo annuale, se si La forma sopradescritta dovrebbe dalla conservazione del colore nativo, in mancanza di esemplari rappresentanti come una forma considerare o dei ed infine dalle pinne congeste e normalmente svolgentisi. Una annuali, indurrebbe a riferirsi allo voglia arguirlo dalla consistenza sua medio- cremente cartilaginea, dal minore spessore dell'asse e talvolta Jul. gli senile, quella fornitaci da altri cimali tale interpretazione, ulteriori come una rachidi, decorsi varietà, o ultra- almeno più validi individui, 48 di portamento, consistenza e di di struttura notevolmente diversi da quelli esposti. Ecco descrizione di questa più robusta forma. la uno In dei miei esemplari è alta l'ambito triangolare opposte, che nita un di si staccano all'altezza apparato robusto verticilli. La di parte caulescente è che, tere frondi più giovani ripete nelle si quelle più vicine alla base dalla due pseudo- di estremità. alle 1-3 cent, presso un bottoncino nite di mente radiato, di I sono arcuato-deflesse. Questo carat- pianta della conferisce alla pianta la rami principali le dei rametti bi- ramelloso- denudano per un brevi-cornigero indi radiciforme. si ed Quest'ultima tratto mostrano mulunga- infine conformazione strana apparenza di un doppio apparecchio probabilmente rapporto con gimento è preceduto si dapprima quali radicale; l'uno basale, cimali gli altri! duzione degl'individui mentre adulta, aprono orizzontalmente. La fronda è si unito, aspetto a meno sommità le media regione tripennati a segmenti subcilindrici, spinescenti in basso, di basso. in carattere più il parecchie volte pennata. Ogni ramo principale porta compatti più o superiori divisioni È mu- esemplare subcilindrica o quella superiore, conservando però sempre Le divisioni, quasi nell' composto ossia ancipite L'asse va quindi sempre più appianandosi ancipite. prime 5 cent, dell'asse. circa radiciforme raddoppiato, grande, trovasi anzi 19 cent., e larga 25 cent, nel- cui base è formata dalle la la sterili, da un Questo fenomeno ha molto suprema finalità biologica della ripro- mediante germogli apicali nuovo punto di cui il fissazione svol- procurato dagli organi di presa cimali. Strato corticale di cellule minutissime, verticali, in rie: posta di cellule brevi e stipate, mentre stanti sono più cellule varie di da filamenti più o due-tre se- più esterna meglio distinta, siccome più distanziata, la meno il e forma e moniliformi, meno le serrate. cellule serie sotto- L' interno è costituito dimensione, quali di delle com- quali isolate, densamente sovrapponentisi ed da riunite insieme strettamente intrecciati. La pianta perduto lunghe è è, nel secco, duramente cornea. Negli esemplari ha colore porporino, cui si è sostituito quello L'identità della specie venne dal chiar. Dott. E. isabellino. Bounet (in let- 49 tera Paris 23 Avril 1902) e dalla Weber van Bosse A. Sig."'' (^) con- fermata sugli stessi esemplari ora esaminati. Esempi, senza determinazione o qualsiasi a. Dono Camillo Camperio del Sig. Ing. 5o. Gelidium australe Fronda piuma a di Ag. J. Casoario, con pinnule assai lunghe, lineari, di con qualche spinula parimenti sottile. sua parte inferiore, anziché nudiuscolo come intere o è talvolta pennato o bipennato. ad alterarsi, indicazione. altra Milano. pianta e allora la Il gen. nel Pterocladia, colore vinoso porporino è soggetto verdastra fa si L'asse, o freccia, nella Altezza biancastra. 10-20 cent. Una sezione dell'asse primario rivela un subtonde collegate da un cellule fitto composto circoscritto nel cercine corticale grande aggregato tessuto filamenti; di cellule di di tutto il oblunghe, ver- porporine o ambrine. ticali, Tre esemplari con a. la semplice indicazione Gelidium au- di: strale. Australia. 5i. Gelidium glandulaefolium Pianta a divisioni Hook, filiformi, ancipite, et Harv. della larghezza di circa 10-25 cent., molto analoga nell'aspetto millimetro, alta un più po- alle vere forme del G. australe, quando cioè è semplicemente e scarsa- mente pennato. Frondi per un lungo dove feriore densi in i rami sono assai alto, cosichè pennette sono modo l'aspetto povere, assai scarsi, in tutto o risulta Il si nella parte in- meno fanno più o Le fastigiato-flagelliforme. solo una o due volte in colore porporino è facilmente tra- parte, per cui la pianta risulta spesso di color in isabellino, screziata di mentre dividendosi forcuto cogli apici ottusi. smutabile denudate tratto porporino. nea che nella specie precedente, La sostanza e ripete la densamente dalle glandole fruttigere, è più duramente cor- denominazione specifica ciliate, poste alla base delle pennette, nude quelle più in alto. La sezione (^) « Anch' io della parte caulescente, ad credo che neuin del quale io ho un lett. 4 Genn. 1906. il ambito Gelidium che Ella mi manda belliss. esempi, raccolto al elissoide, sia il mostra G. cartilagi- Capo». A. W. V. B. in BO cellule esigue lo strato corticale di in muco da filamenti nell" circondanti talvolta sinuosi, brevi, che appaiono rinchiuse più abbondanti le un cerchio. Questi filamenti sono in asse maggiore della sezione. Gelid. glandulaefolium H. et H. a. immerse colorate, solidescente. Midollo vasto, di cellule grandette, tonde, in- colori, collegate cellule longitudinali, Race. Australia. F. Mueller. Erb. A. Piccone, ora A. Forti. 52. Gelidìum pristoides (Turn.i Kuetz. = Fucus pristoides Turn., Lamour., serìa pristoides stoides Sphaerococcus pristoides Ag., Deles- Phyllophora pristoides Grev., Siihria pri- Fucus Ag., Pristidium capense Kuetz., J. nilìdus Web. et Mohr, Fucus serrulatus Thunb. mscr. La citazione queste sinonimie di della pianta che bene una sola si esse di La pianta rogenee che le spiega, e dal richiesta dalla il soggetto appartiene. suo portamento e per compongono dà parti quasi ete- le una riunione l'idea di stranezza non meno strano che fatto riporta al vero genere cui infatti e pel la era artificiale di elementi diversi. Dal plesso radicale cespuglioso all'estrema punta dell'asse cen- misura i5 cent, trale di ambito dato dalla massima altezza, e i3 di estensione orizzontale dei rami. Accompagnata da quattro rami (due per perpendicolari alla freccia, o asse primario, questo s'innalza lato; verticalmente e centralmente nel secco, ma fitto rameggio distico, subdistico e hanno apparenza mità; quelle apparato varia lunghezza, 3 cent., ori- disposto anche opposto. Le ramificazioni più di prolificazioni e maggiori, di radiciforme, complanato nudo per quasi piuttosto spesso; procede ginando poscia un modo dal!" poco recano invece, si espandono verso la loro alle loro estre- sommità ramificazioni secondarie disposte a corimbo dal cui centro semplici le in brevi delle emergono continuazioni degli assi secondari. Le ramificazioni estreme dell'asse primario sono raccolte a capolino che, appianato dalla pre- parazione, ha un perimetro flabelliforme o palmato. Questa la dispo- sizione schematica. Degni le quali origine ci di studio sono poi apprendono sua. Portata da la i caratteri particolari delle varie parti metamorfosi un tenue evolutiva stipite lungo frondicina cuneata alla base, indi allargantcsi in un della 2 pianta dalla millim., sorge la lembo piano lungo Bl 3-4 millim., largo metà, rotondato all'apice, percorso da una costa la mediana non sempre modo egual in sono dentati, d'onde prfs/os. ma disegnati Lo mere l'aspetto allungandosi, stipite, momento imita in lembo fogliaceo e della denticolatura, che Le prima origine, foglioline di stesse cangiano si Da questo perdendo usufruendo cioè del tal come guisa scompaiono. prolificazioni sulle mentre le estreme mutarsi iniziale sviluppo morfologico dare fenomeni che questi tutti Potranno bensì variare individuo, soggetti come sono biente. Nell'esemplare radicali sulla ma adulta, è complesso immaginarsene facile estetico è certamente in alle esame radice; quattro i da quello superato ra- portamenti da individuo a diverse influenze si sti- origine a quale non può variare avendo per sua base una il gione biologica. verticale pianta della interesse cui il proli- è visto lo si caule e questo in mostrano, nei diversi stadi della loro evoluzione, nel l'effetto si nei margini (pennazione) e le prolificazioni ramificazioni e prolificazioni. Riuniti ora e completo e ne stipite intanto stesso alla loro volta (bipennazione). Cosi lo pite e la fronda si in ripetono, nastriformi, in fillodi ficano abbondantemente fanno si carat- solo quelle presso la base delle ramificazioni senonchè ramificazioni, va spessore, di i guisa all'allungamento tal inferiore (antico stipite) ampiezza quanto più acquista ravvi- allarga tanto da assu- si segue l'esempio dello contribuendo parte dell'asse la cui di originaria fogliolina la nudo non sempre può appiana e e della denticolatura marginale. mediana metamorfosi, la sono egregiamente nastriforme-fogliaceo e della foglia acquista della costa teri si margini della fronda 1 adunchi, che l'occhio cosi esigui sarli. evidente. denti, 1 del mezzo am- ha una pianta principalissima, piante principali (due per lato) pure perpendicolari all'asse della prima, e finalmente diverse altre piante (ramificazioni e prolificazioni) che hanno per base lo stesso asse primario e quindi pure ad esso perpendicolari. Notasi ferum e in infine la presenza ovato-denticolati, spesso pureo; la di veri sporofilli come nel G. proli- molti Plocamium. Quelli della specie ora esaminata sono contorti e crespi. sostanza è cartilaginea nel secco, nel vivente, avuto riguardo alla piuttosto Il colore è violaceo-por- ma non forte forse abbastanza adesione sua alla carta. La sezione di una parte apicale dà una figura elissoide assai , 52 con schiacciata Strato mente oblunghe, un esterne, parecchie colorate serie di rotondate verticali uniforme, Midollo altre. punta. in minutissime, legger- cellule roseo-porporino, di inclinate le po' acumìnatissime, estremità le periferico di di quelle più cellule più grandi, tonde, con esilissimi filamenti. Gelidium pristoides a. The Kowie. Africa, 53. Gelidium = non Carpoblepharis South i8c»4. Dott. H. Becker, F. L. S. Ag.) Schmitz. {]. Suhr, hicidus Splìcerococciis Ex Herb. 189S. E-^b. 6, pinnatifìdum Hedwigia, Schmitz. Ag.) (J. pinna tifida Ptilophora Ag. J. pinnalifolia Kuetz. Pianta elegantissima, aspetto insolito nei Gelidium per di na- la tura membranacea della larga sua fronda di un vivace porporino, la cui larghezza massima può raggiungere mezzo centimetro; l'alparticolarità cent. Una assai curiosa è igrometricità delio-i5 tezza il 1" i l'esemplare secco che si appiana ed affloscia sotto rigida posizione. La fronda sommità. pianta perde le stipite. Nella sue Nelle pinne la largamente costata fino è piana, costa la facendosi costa si delle acuminate sterili, le pinnule va dileguando fendono più o spessa verso come una in rigonfie alla estremità sessile o carpio è ovato, si fa alla subcilindrica a guisa forcandosi in corrispondenza delle pinnule Le estremità la sua alla sua per riprendere poi tosto fiato, il adulta alate, parti mentre solleva arcuandosi nell'aria asciutta, si ciglia le base di l'estremità, bi- lieve nervatura. sottilmente lineari cistocarpifere. meno lungamente dove un vero Il cisto- penducolato. La pianta non aderisce alla carta. La sezione indi elittica con della parte inferiore dello stipite ottusa. Midollo di cellule meno scomposte che in filamenti irregolarmente nella periferia del anche caudate, ed e fibrosi, moniliformi, midollo e tutte punta altre più o quante commiste a semplici stesso in subtonde ed quali mediocri, quali piccole, oblunghe, longitudinali, semplici lamenti ha forma subtonda, estremità dell'asse maggiore prolungate le fi- parcamente ramosi, assumono una disposizione subradiata. Strato intermedio di cellule rosee, grandi, subtonde subellittiche, assai distanziate, collegate da filamenti intercorrenti o par- tenti dalle cellule stesse a guisa di raggi più o meno unilaterali. Strato corticale di cellule più intensamente colorate, piccole, verticali in 2-3 serie, inframmezzate da filamenti esilissimi. 53 Geìid. pinnatìfidum a. Ex 1895. = Le Hist. Fuc. esteriorità Io millim. mezzo e un terzo Penne pi. l'bij, fìg. fanno senz'altro ascrivere nella di Rami subcompressi, parte ripetere Amansii Lamx. vien dopo (/) parole del eh. Dott. è una sottili e delle E ». per le seconda per separa dalla stocarpi « la molte più dans c^ue in lettera del les è assai rigida, esame in rassomiglianze col Gelidium grandi 1 1 Pterocladia. più primo per dal sua Ottob. est bien fonde Essa delle nostre coste. le sviluppati sue in frondi punta; rigidezza. Non ne conosco 1904, Autore mi soggiunge: si l'ili. En attendant je le tiens, i ci- la méme comme avant, leur organisation est pour une forme distincte de Gelidium. L'avenir deciderà ment è di {Aìg. de Schousboe, sue ultime pinnule attenuate la m'est donc impossible de savoir Il Bornet G. sesquipedale ed eguaglia gl'individui il più strette, più si La sostanza dell'esemplare Pterocladia capillacea. Si distingue di base, la massimo un ai essere doppia nei maggiori sviluppi. «Questa forma che ha 271): p. larghi lanceolate lineari; pennette subalternatamente distico-sub- ma può Amo gen. Geìidìuw. Trat- millim. alle estremità. colore porporino vinoso. L'altezza IO cent., al gradatamente restringentisi inferiore, opposte, filiformi, acute, lunghe 2-3 millim. il Fuciis corneus var. alie- ///. cespugliosa, rupicola, ramosa da poco sopra pianta decomposto-bipennata. fino a — Teleodcuia aiigustifolia Schousb. Turn. di tasi South Africa, 2Ó Nov. Gelidium? attenuatum Thur. mscr. 54. niiata Schmitz. Ag.) (J. Herb. Dott. H. Becker. si ce juge- ». Strato periferico di più serie di cellule piccole, tonde, colorate; l'intermedio di cellule più grandi, distanziate, i filamenti dello strato midollare il quale articolati a direzione diagonale, flessuosi, è alle quali mettono capo composto angoliformi, di filamenti ramosi, senza cellule interposte. hivero si quest'organizzazione può riscontra nella Pterocladia capillacea. (^) Ossia G. cartilagineum (L.) Gaill. dirsi quasi quella stessa che 64 — geog. Distrib. Dall' Inghilterra Golfo al Guascogna, di se- condo Bornet. Thur a. G. atlenuatum b. Idem. Guéthary (Dono ! certamente si ziali il gione di \à prima le Non più forme fra Colombiane, le questi somma P. la di questa ben a forte ra- dirsi ed qualche le millim., in indi rachidi, benti, alterni rifarsi cespugliosa e ra- capillari che contraddistin- Mediterraneo. nel evolute Le Laìu-enciu pinnatifida delle di Callophylìis per dimensioni e per pre- avvicinano invece certe si la quali alcune particolarità, la disposizione ciascuno non rami, e dei ci che offre parziale di rassomiglianza, per dinotare la diver- che corre L'esemplare proprietà di essere la mare può anche lontanamente lucida. fra le due Pterocladia. esame misura 22 riormente subcilindrico o compresso, di ma portamenti par- di fittamente così ravvicinamenti, dei qualche elemento tibile Ciò può comune anche più robuste Delisea Sulirii per 2^2 rileva conferiscono un perimetro subgloboso; le floridea di questo coste ^""ei disegno e strette divisioni spesso quasi paragone con al 1-2 si facies complessiva della pianta che vista. pianta la base, che specie assai la Nessuna di di quanto entrambe condividano dalla fin non più sità volle, questa specie che presenta un ben grande divario dalla P. 3-4-pennate. bastino Ag. J. pennata una o più molte particolarità identificata a capillacea, per starsi le assieme costituisce cui così guono dice si disposizione delle divisioni della fronda, la rilevano viene mosa un" alga di J. Ag. ramo. e clados Pterocladia lucida (R. Br.) 55. Quando non ala Chalon. J. Ed. Bornetj di PTEROCLADIA Gen. Etym. pteron Jean de Luz. Mai 1903. Coli. St. appianato, con rami assai cent, di secondo costato, largo patenti, altezza. l'età, 2 Caule dello millim., gl'inferiori quasi infe- spessore anche e decom- subunilaterali. L'asse principale, stroncato, è suscet- mediante prolificazione. Ogni senta, in miniatura, l'immagine di grande divisione pre- un palmizio pennato, formato da grandi rametti bipinnati e tripinnati della lunghezza massima di io BB Tra l'una cent. queste grandi penne e l'altra di sono pennette vi minori a segmenti semplici. segmenti delle penne sono muniti nei margini I dantemente alle estremità) di lacinie lineari recanti con un breve punta penne emettono alla più abbon- (e cistocarpi ovati, i sommità. Le accidentali stroncature delle non prolificazioni già ma fogliari, cistocarpi di che, in questo caso, sono riuniti a mazzocchio da 6 a 12 e oltre. conformazione della fruttificazione e all' specie le giovani frondi, me- e porporino-scure quelle adulte, per cui l'aderenza alla carta è diocre. La fronda è assai levigata e lucida. Cellule periferiche porine o brune; dollari fibriformi, le La corrispon- ai membranacee, porporino-coccinee, cornee sono sterili, sim.ile Schmiiz. Le denti organi del Gelidìum jinnatifidiuii in intutto congiunte in moniliformi. file mediane sono tonde, oblique conformate a fuso, a clava o a por- verticali, verticali; cono mi- le assai allun- gato, longitudinali, oblique, trasversali. Plerocladia lucida (R. Br.). a. Ex Novae Hollandiae lift. (Misit F, Mùller). Ex herb. De Toni. b. Idem. Australia. Race. F. Mùller. Erb. A. Piccone, ora A. Forti. Idem. Nuova Olanda Orient. e. Ag. Ex herb. Ardissone. J. Pterocladia capillacea (Gmel.) Born. et Thur. 56. Di portamento e a divisioni sottili, svariato : ora cespitosa, ramosa larghette, piane, cortamente e regolarmente pennate, in pressoché regolarmente e di pennette dividuo. h. modo anche uniforme, e cioè senz' alternanze lunghe e brevi, larghette e Un esemplare Gli esemplari in base dalla fin ora a frondi rade, lungamente denudate alla base, così capillari in si penne uno stesso conformato è quello segnato esame ben poco di alla in- lettera scostano pertanto dalle forme mediterranee. Strato corticale di cellule rie; minute, colorate, verticali, in più se- strato intermedio di cellule tonde, grandette, distanziate, sparse, lievemente colorate; strato midollare miste a filamenti a. sottili, P. capillacea Agosto 1882. Race. di cellule tonde incolori, com- intrecciati, ramoso-spezzati. Born. Santa Cruz di Teneriffa (Canarie), ó-io Cap. E. D'Albertis. Erb. A. Piccone, ora A. Forti. b. Idem. f. pinnata (Huds.). Isola di Teneriffa, nel Porto di Oro- 56 Marzo 1884. Race. tava, H. Christ. Dott. Erb. A. Piccone, ora A. Forti. Idem. Azzorre, isola S. Miguel, Testa de Caos. 9 Agosto 1886. Race. E. D'Albertis. Erb. Idem. e. d. Idem. Azzorre, e. Idem. iqoò Biarritz. Juillet Gelidium corneum. /. Many Alghe eh. al J. Smb. et varieties, SUHRIA Gen. Etym. Dedicata Pico. 24-8-1886. isola del Idem. Id. 1904. Coli. Chalon. J. Torbay. M. Wyatt. J Ag. N. Suhr, illustratore, specialmente delle dell'Africa australe. 57. Suhria vittata (L.) = Fiicus vittata Grev., vittatus L., Ag. J. Fronda piana, costata. La parte inferiore della costa, denudatasi nell'accrescimento della pianta, si fa pure rimanendo pianeggiante. Le un disco tezza di Phyllophora Sphaerococcus vìttatus Ag., Gelidium vittatum Kuetz., Dawsonia vittata Bory. spessa, caulescente e ristretta, sorgono frondi un piede circa, piane, lineari, lanceolate, costate, con ricca di prolificazioni, costa la larghe 7-1 5 millim., sebbene non appaia a prima ciò vista per la densamente cigliata. Le ligule partono dalla costa, margini e dalla costa indifferentemente ed hanno luppi e funzioni diverse, quali di minute ovato-lineari. pendici. secco; Il la La fruttificazione ha luogo colore e coccineo-porpureo, foglioline in queste in i denticini seguito cuneate più un po' sordido svi- od ob- piccole appallido nel sostanza è cartilaginea e quindi inaderente. minute, tonde, colorate, disposte (nella costa) Cellule corticali 4 serie un den- ad una ligula fogliare larga 8-4 millim., e lunga 4-Ó ticino esiguo dai dell' al- evanescente verso l'apice. La costa è assai loro diversità grande di proporzione e di forma che va da cent., da parecchie in radicale, alcune più brevi e sterili, altre allungate, un po' inclinate o midollari in forma di fibre verticali, sottili e lassamente corte appressate. quelle più in Cellule esterne, più allungate, longitudinali e conteste quelle più interne. Suhria vittata Ag. Table Bay Africae. (Misit domina A. a. VAN Bosse). Ex herb. Weber De Toni. [continua] Luglio 1906 (Aimo ni foiMoiie dalla "Notarisia,,) della LA NUOVA NOTARISIA PROPRIETARIO E REDATTORE DoTT. G. DE TONI B. LAUREATO DELL' ISTITUTO DI FRANCIA PROF. DI BOTANICA NELLA R. R. UNIVERSITÀ DI MODENA Modena Orto Botanico (Italia). Angelo Mazza SAGGIO DI IL Orci. flliGOLOGIil OGEflj^IGfl GIGARTININAE Schmitz. FA?^IGLIE GIGARTINACEAE ACROTYLACEAE RHODOPHYLLIDACEAE Famiglia I. ACROTYLACEAE Schmitz. GENERI ACROTYLUS PELTASTA ? J. J. Ag. REINBOLDIA Ag. HENNEDYA Gen. Etym. acro^ 58. e piana, larga i 2 di J. Ag. ordinaria grandezza sono alti 8-10 cent. La fronda millim. e mezzo, dicotomo-decomposta, fastigiata, pro- margini verso terminali J. Ag. alto e tyìos callo. Acrotylus australis GT individui lifera nei ACROTYLUS Schmitz. Harv. la rotondato-ottusi metà. Segmenti lineari subspatolati, fruttigeri. lunghi 2 millim., Nel secco è ne- 82 ) finamente rugosa e granellosa. Ma insomma un rastra, subcoriacea, aspetto fuciforme che ricorda senonchè Gmel., forma la portamento è il meno assai fastigiato e assai più sono sempre acute, compatto. Le ascelle delle divisioni ma La sezione un segmento terminale di soide coi margini due cale assai compatto, fatto di serie di \ lo strato corti- cellule: le più esterne mi- scure appressate, assai radiate, fittamente verticali, .'^ \ ha l'ambito tondo-ellis- od ondulato-lobati, e rivela interi \ \ quelle segmenti sono talvolta rotondate. degli ultimi nutissime, Pylaisii del Fiicus fiìifoniiis ; ^ i per | denso endocroma bruno-violaceo-livido; tonde, distanziate. Segue il secondo formi, anastomosate in reticulato verso il Midollo J. sottostanti strato di cellule " sono incolori, allungate fili\ tanto più lasso quanto più si avanza centro. parte più reticolo. le i I di filamenti sciolti, di varia lunghezza, longitudinali. Nella ; questi adulta filamenti sono anche ramosi e contesti a Tale conformazione intima aveva dapprima indotto Agardh ad assegnare questa pianta gen. et ord. Alg. II, p. alle Crittonemìacee lo stesso Ag. Spec. (J. ; : 192). i, \ Ag. Australia, Mùller race, a. A. australis b. Idem. Melbourne. J. Ex J. Agardh dcterm. ! herb. Ardissone. j i Fam. GIGARTINACEAE II. Schmitz. ; SOTTOFAMIGLIE j ENDOCLADIEAE MYCHODEAE ECTOCLINIEAE DICRANEMEAE CALLYMENIEAE GIGARTINEAE TYLOCARPEAE Sub/ani. I. Gen. ' ; \ i | ENDOCLADIFÌAE ENDOCLADIA j. Ag. J. Ag. 1 , j Etym. eridos dentro e clados ramo. i 59. Endocladia muricata (Post, et Rupr.) j. Ag. Piantina d'aspetto modesto, alta 2-3 cent., formata da ccspolini pulvinati, più o meno espansi. Fronda cilindrica, duramente cornea | ' 83 mezzo nel secco, dello spessore di circa sima sono estremi margini. Le spine nei dei rametti prevalenza unilaterali. Queste spine verso in tramutano si subdicotoma ramosis- mill., SLibpalmati, corimbiformi o fasci- distanziati, minutamente spinescenti colati, mità rami coi alto, in in cistocarpi scuri, piccolini come semi di la som- papavero. Setchell e Gardner ne distinguono due forme, che ne' miei esemsono accompagnate plari dalle etichette qui sotto riportate. composta Costituzione intima ambrino, dal quale partono dei però non cellule scompongono congiunte da di si di un tubo centrale con nucleo verticilli mantengono sempre modo un muco densamente ramosi, moniliformi, ma le cui talvolta si sparso; cellule corticali più piccole, stipate, in solidescente. Tutte le cellule sono colorate atro-violaceo. Eiidocladia muricata, a. July, inermis. f. Friday Harbor, tide poois in rock, In S. Juan Island, Washington, 1901. I, Idem. compressa. f. rock In pools at and above high water mark. Ut supra. N. L. Gardner. Eììdocladia muricata (Post, b. tide, Land's End, S. and Rupr.) J. Ag. On rocks at low Francisco, California.]. E. Tilden. 12 Fb. 1897. Suhfam. GIGARTINEAE 111. Ag. J. GENERI CHONDRUS (Stackh.j Ag. J. Gen. Etym. chondros IRIDAEA CHONDRUS il mie di Linneano addiettivo questa botaniche offertigli pianta si forme. basava dalla sua GIGARTINA .Stackh. Stackh. di meglio di priorità È -la quale volle serba- crìspus, è certo che fra le 14 le sarebbe convenuta quella drus polymorplius Lam., siccome quella sue molteplici — Stackh. (L.) Se non fosse stalo per ragione tole Bory. cartilagine, Chondrus crìspus òo. — Chon- che riassumerebbe tutte noto che Linneo per sui caratteri e sugli sinoni- di le le sue denominazioni ambienti più fredda regione. Cosi, ad esempio, il specialmente Bromus teclo- 84 rum no' suoi riguardi era tale per eccellenza, perchè lo raccoglieva sui tetti di stoppia nelle intorno più tiepide parti al fumaiolo delle case campestri, mentre nelle regioni più temperate sono ben diverse le E stazioni di tale graminacea. forme predominanti punto parimenti può osservare che si Chondrus dei mari nordici di cristato-crispate, il quale carattere sono quelle ap- ben lungi e le dall'essere costante. Le forme Chondrus cn'spus del possono dividere nelle si se- guenti sezioni: frondi a latifrons, I. meno lungamente ghezza,) più gregate sopra l'unico lungamente di di '/, a (fino stipitate, cent, 5 massima di ma isolate, lar- più spesso ag- ampiamente cuneiformi, di-policotome, callo, ondulati o crestato-crespati, prolificanti. fuciformi a frondi interìiiedius, II. sima meno più o coi lobi ampie cespo in meno più o ricco, lunghezza), della larghezza mas- stipitate (6- io cent, di cent., dicotome e quindi policotome, prive generalmente prolificazioni. III. con angusfifrons, a frondi alte da io a 25 cent., larghe 1-2 millim., stipite lungo da 5 a io cent., dicotome nelle prime ramificazioni, di-policotome e fastigiate nelle ultime, costituenti dei voluminosi cespi globosi, composti persino di da un disco il sarebbe inutile l'intrattenersi sui ciascuna. Le forme più strette sono, rino-livido e talvolta roseo; poi che sono cornee nel secco, di tratti si 3 cent. i una pianta conosciutissima di le e però, in generale ripreparazioni a negli erbari in ogni particolari caratteri di preferenza, di colore porpo- di intermedie e le aventi origine di frondi cui diametro può raggiungere Trattandosi sua forma, una cinquantina grandi violacee; tutte forte a meno parti assai non aderenti, pressione, o di giovani. Strato periferico, sottile, in cellule colorate, piccole, tonde, assai cali dicotome. slomosanii con le crasse, secondo contigue, disposte od anche prettamente longitudinale a. Chondrus ecc. midollo, composto serrate, disposte in Strato interno di cellule incolori o allungate, anguste kiridic, al confronto il Sept. 1903, Coli. J. verti- leggermente rosee, vario stato della fronda, ana- modo come nella in crispus Stackh. l^oscolT, file di più o f. meno radiato, angustifrons. Rocher du Loup. Duon, Pcr- Chalon. 86 b. Idem, Cherbourg. Le e. Idem. Fredriksron, d. Idem, Trondhjcm e. Idem. Cristiania Jolis. 1826, Leg. M. N. Blytt. Idem. Leg« Schùbeler. Gen. IRIDAEA Bory, Etym. iris iride, dall' iridescenza alcune specie, di òi. Iridaea laminarioides Bory. z= CornucopicB Post, et Rupr., /. heterococca Kuetz. /. Pianta lunga 30 cent., e della larghezza massima di 20 in uno esemplari degli gradatamente nella lamina allargantesi indi esame. Stipite canalicolato, in alto stretto, origine in cent., 2 piana, am- piamente spatoliforme od obovata, più o meno ondulata nei margini i quali, allo stato integro, sono assai grandi, rotondato-lobati. Quest'ul- timo carattere è soggetto data sostanza assai tenera la più svariate mutazioni in quanto che, alle nello stato giovane, la sione della fronda del continuo e ripercossa contro gli scogli, esposti a molteplici aumentarne più la e sempre nei conseguenza cui la più pianta ha proceduto verso La sostanza tenera la ondate dalle margini, più d'ogni altra parte, sono i vicissitudini renderne grande espan- violentemente agitata la irregolari si è quella di segmenti i quanto sua finale evoluzione. primi stadi e di colore roseo-vinoso, per sua sottigliezza, morbidezza e pieghevolezza nel secco, simula assai bene le membranelle di gomma, di cui è dotata di una lucidezza da Porphyra, descente. Queste una rebbero ad sostanza si leabilità, e Strato particolarità, fronda colore si corticale è subpolicotomi filamenti assai in alto. mutato composto in Tutto radi nel neari. Tetrasporangi isolati, iri- riferi- si e fruttigera, la porpurco-violaceo-bruno. cellule tonde o all' leggermente ob- origine, dicotomi o vasto spazio midollare è occupato da centro, semplici o subdicotomi, Inoltre presenta esemplari, pianta adulta filamenti semplici il si pure serbando una grande mal- in di nel fresco, de" miei Nella è fatta spessa, coriacea, il lunghe, verticali, riunite feria, uno in sterile. fanno palloncini. si e, lassamente costituiti sparsi o contesti presso da una o poche l'iuniti in sori la peri- cellule li- porporini o rosei, spesso accompagnati da grosse colonie di'cellule tonde, assai emer- 86 genti, destinate a tramutarsi in tetraspore o a la rimanere d'onde sterili, sinonimia Kuetzingiana. I. a. tetraspores. Minnesota tide. Point, W. Frond Idem. e. ms. Setchell, tipica, f. water mark; Fort Wlth Ex 1882. Race. C. Marcacci. Idem. b. Magellano, laniinarioides Bory. Porto S. Nicolas: Stretto di Novemb. Presidio, Common on stones near low Francisco, S. California 1898. A. Setchell, Phycoth. Bor. Americana, Attached iridescent. reef, Erb. A. Piccone, ora A. Forti. San Juan rocks to Washington. island, Low channel. in J. E. Tilden 2 1898. Je Idem. Cystocarps. North of Oak Bay, Victoria, Brilish Colum- d. Idem. bia. Same Idem. Tetraspores. e. Lo splendore dente, la locality = Bory Ó2. Iridaea micans /. and date as b. Kuetz. ciliala essendo comuni anche e l'iridescenza alla prece- meglio identificata dall'uso della presente specie sarebbe sinonimia Kuetzingiana. Aspetto al colore mente o di SchiT^ymenia epatico. Se ne assai ottusa e distingue La fronda cigliato. stipitata. margine incrassato, pel oppure più robuste, esterno Strato non in forma di La fronda è brevi, denti pure assai composto file subtonde ed cellule di verticali, di scarsi filamenti esigui, semplici o oblunghe, varia lunghezza, assai lassamante contesti. periferico mostrano in grossi sori i di Lo strato subdicotomi con gli articoli di si lucida moniliformi, in origine sem- poscia dicotome ed infine policotome nella periferia. interno consta li- aderibile; gremitissima di tetrasporangi. varia grandezza, disposte in plici, esigua- ad estremità marginali assai Ciglia semplici, glochidiati cy'subpalmato-stellati. secco, cornea e sostanza ed alla è cordato-ovata o rotondata brevemente neari, semplici, oblique, nel quanto Dilsea in di Fra lo strato tetrasporangi a sezione cro- ciata. a. Iridaea ciliafa Kg. S. Carlos. Hohenacker Chiloe. n. 445. Ex herb. Akdlssone. 63. Iridaea heterocarpa«Post. et Rupr. Pianta alta margini sinuati 10 cent, e forse più, orbicolata, crenato-lobulati. (fucsie però sempre costanti. Talvolta, in fatti, la sinuato-lobata, a manifestazioni non sono fronda, brevemente stipi- 8? in meno largamente cuneata è più o lata, due grandi e cioè semplici, rettilinei, ogni appendice; oppure 2-3 cent. In queste ultime forme le sostanza cent., di punta sopra individui privi di margine e con presenta ne' miei esemplari si cornea e pieghevole, Con porpureo-violaceo, cosparsi di macchie pruinose. trasporangi ottusa, biforcazioni la fronda ha la larghezza di io divide poscia si contegno disformi, di crenato-ondulati nel estremità lobulata. Sotto alti base e terminati in eretti, falcati, la che sono alla porporzione e divaricati, di lobi distinti. La sezione colore di cistocarpi e te- e la fruttificazione rivelano una specie genuina. Strato corticale assai consistente, formato da piccolissime cellule violacee, disposte in descente parimenti cellule più grandi, file strettamente verticali Le colorato. basi subtonde od oblunghe, ancora verticale, indi obliqua o le file soli- sciolgono si in superiori con direzione longitudinale poscia muco coibite in queste di nell' avanzarsi verso l'interno. Strato midollare costituito da filamenti articolati, longitudinali, più o zioni in I. a. cui si meno contesti o subsciolti, praticano heterocarpa Post, zione circa le varie posi- GIGARTINA dalla Orchard, rocks, Port E. Tildent. J. American Alg^e Stackh. forma e grossezza della fruttifica- alcune specie. Genere, secondo di Channel 1898. i. J. Etym. gigarion drupa, in Rupr. et Kitsap county, Washington Gen. secondo sezioni. le specie di conoscenze, composto le attuali venti cui di un'ottantina almeno occorrerebbe fossero esame per essere assegnate definitivamente al riprese in posto che loro com- pete nella sistematica. Sez. 1. Acicularcs 64. Gìgartìna acicuiarìs (Wulf.) Lo di .studio materiale di fisionomico di Ag. Lamour. questa specie richiederebbe gran copia latitudine e di l'importanza che dovrebbesi J. ambienti accordare diversi alle per differenti poter stabilire e interessanti forme che assume. Per quello che già a fare un cenno altrove comparazione (/). potrebbe stabilire se ed si biano un nesso coi caratteri 6-10 cent., che trova alta tipica, un la perfetta di attriti la disposizione delle parti e La ma dovuti alP ambiente, terza ai cespi in la causa in modo comunanza marea bassa dalla dovuto lurido cinereo il acque delle depressa titti, tappeti sulle rocce, in in azotati ed inorganici depositi : che, nelle debite proporzioni, ripete alghe a lungo scoperte alle at|ini. statura alla evidentemente con Laurcncia ottusa ridotta nello stesso che conferisce ab- portamento della prima. il dispone si tale sua corrispondenza con forma è pulvinata. La pianta, convoluta o contorta, una questa più a forma è ridotta con l'estremità molto ottuse, cent., tali riferiscono a tre forme si quella del Mediterraneo; nella seconda di quanto in ebbe si forme risultato di il dalle specie offerti esame, Atlantici, Gli esemplari in Mediterraneo tratta del si Solo mercè spiaggia che di rano lentamente assieme a quelle dolci e a quelle di riti- si prove- rifiuto nienti dal continente. Questa specie plari antichi, ad lule, cioè, sivo disegno, stanziata, il si buone sezioni anche sopra esem- presta a delle onta della facile disgregazione del sfuggono pure serbando quando preparato. Cos'i la abbia l'avvertenza le cellule si mostra come Questi peli son germente oblunghe, irto di Fra lo strato vuoto, in apparenza, lare lose, è composto di ma estreme serbando di- la doppio cerchio dell'intero il dalle Quelle corticale e incolore. Lo il minutissime rimaste interne, palesano nella loro forma normale ossia liformi. di- spessi peli. dunque formati verticali. cuticolari le cerchio rispettivo, sposizione monililbrme, ne consegue che strato più non comprimere troppo massime corticali, loro di cel- comples- disposizione, sebbene loro si interne, sconfinando dal Le tessuto. talvolta dall'ambito loro assegnato nel tonde, midollare strato fitte cellule in leg- posto, ma non si moni- ha luogo uno spazio midollare di ambito circo- grosse cellule tonde, oblunghe ed anche ango- longitudinali. Cj a. M. Apr. 1904, U?i manip. di Alghe marhie della Sicilia. Nuova Notarisia, Gemi. 89 Lamour. Arotcha, Guéthary. acìcularis G. a. 1903. Coli. juil J. Chalon. b. Idem. Gazon sur roche. e. Idem. Torquay, rare (eoe Cistocarpi). Idem. Idem. La Giireppe. Sept. 1904. Coli. d. 65. Gigartina Lessonii (Bory) Ricorda alcune forme averne esame che, così nel secco, È brunastra. alto conservando però sempre 3o, massime due nei nato-decomposta, con ghezza, acuminate; di le senza però Teedii, larghezza massima di circa la penne in uniforme verde-giallo- tinta i millim. 2 è subcilindrica o affatto com- lineare, irregolarmente pen- terzi superiori, le G. almeno nell'esemplare specie può raggiungere persino la La fronda nell'asse e nei rami primari. pressa, una offre ma 18 cent., J. policrome, ci Chalon. J. Ag. proteiforme della combinazioni felici le Mary Wyatt. subdistiche più brevi in forma di varia patenti, di esili lun- spine subcilindriche, preferenza unilaterali. Cistocarpi aggregati nei margini delle penne. Sostanza poco ferma, nel secco cornea nelle parti più adulte, e quindi aderibile. La parte Strato corticale formato da tica. tamente appressate e coibite più chiaro. più grandi verso la fitto esili periferia. parimenti colorato composto ma stret- in tono cellule grandi di parte centrale, più nella Nelle penne e nelle ci- lasse e pennette (sezione reticolo midollare ha maglie il ellit- cellule colorate, verticali, muco reticolo ellittico-schiacciata o lineare) sempre vanno restringendosi verso l'esterno dove anastomiz- più vaste, che le in midollo, assai vasto, è 11 lindracee, disposte a zano con dà una sezione subtonda inferiore della fronda cellule sparse e piccole costituenti la parte più interna dello strato corticale. G. Lessonii]. Ag. var. Perù: a Paita, a. Marcacci. Ex Degli Oceani Lamour. non ne conosco forme emulanti proprie del basso Tirreno e dall'alto Jonio, esame stanno non trovano mai un a. con Fronda le penne i883. Race. C. Erb. A. Piccone, ora A. Forti. 66. Gigartina Teedii (Roth) Atlantici in Lugl. a in bellezza senonchè gli a provare alcune manifestazioni perfetto circoscrizione quelle esemplari nuove che riscontro in quelle del Mediterraneo. lanceolato-piramidata, a rachide della larghezza massima di alta y^ 10 cent., cent., e della 90 lunghezza marginato verde-giallastro, cent., 5 di pennette di por- porine aculeate nei margini mediante piccole spine disuguali, opposte o secondate. Forme à rachis moyen élargi. Biarritz, Juillet Fronda elegantissima per leggerezza b. Rachide massima della larghezza poco più di di a rachide filiforme acuminatissimo, e pennette da un ad un centimetro. Pianta mill. verte, Roscoff, Sept. Ile Fronda e. 12 alta di portamento. con penne mill., lunghe esigue porporina. cent., 1903. 8-10 cent., sem- sostanza assai consistente, duramente cornea Rachidi della larghezza massima nel secco. un assai alta 4 cent., dell'estensione laterale di plicemente pennata, 1903. e slancio di di 2 mill. Colore porpo- rino-granato. 1903. Biarritz, Juillet d. Fronda spiniformi, con ammassate 5-8 cent., nuda penne assai piccole e pennette esigue alta in grossi glomeruli o alla base o con piccolissime mediocri capolini in ciglia stipatissime, alle estremità delle divisioni. Biarritz, Tutte Sept. Ex 1904. herb. J. Chalon. Conformazione interna come quella nonchè modo il della specie precedente, se- grosso nucleo midollare estende le sparso, fino a contiguità immediata interna serie dello strato corticale 67. Gigartina leptorhynchos = non rammenta avvenga della sezione. della in più Ag. J. affatto la suo sviluppo è quella del Rhodomela lycopodioides come negli individui senili. Ila l'aspetto gigartinoide proprio La fronda è alta 19 cent., larga flessuoso, forse dovuto a cause di ambiente. feriori cellule G. liorrida Farlow. - G. microphylla var. horrida Farlow, adulto, epperò zontali le quale è intensamente porporino. il La forma rappresentata dall'esemplare vuoisi sue cellule esterne, con più lunghi, ricurvantisi semplici o dicotomi, quali in su, mezzo cent., coli' asse Rami subdistici, gl'in- divaricati, quali in giù per taluni, anzi, oriz- rialzarsi poscia; successivi, molto più brevi, divaricato-ascendenti. Tutta da poco sopra la parte inferiore, densamente zioni semplici, spiniformi o davate, La parte la rivestita di pianta i è, prolifica- oppure pennate. inferiore dell' asse reca delle prominenze lineari, longi- 91 disarmate quelle più parallele, tudinali, tutto quanto chide presenta questa particolarità che non sarebbe possibile che senza spogliarlo secco care nell'esemplare delle fìtte il ra- verifi- prolilicazioni ricoprono, fatte assai grandi e sovrapponentisi per tutta l'esten- lo sione dei tre quarti superiori della fronda. secco; Lo densamente colorato corticale, strato è cornea nel precedenti specie; porporino-scuro, è di midollare è com- strato lo rade cellule subtonde, semplici o caudate ad una o ad en- di trambe La sostanza colore granato-bruno, violaceo livido in trasparenza. il simile a quello delle posto spine basso, provviste di in a punta semplice o doppia quelle in alto. Forse le nonché estremità, lassamente di sottili filamenti articolati, brevi, sparsi, con prevalente disposizione longitudinale, mas- intrecciati, sime nel centro. G. horrida Farlow, a. Zoe, V. Am. Am. La II, p. 3, Acad., V. X, Bor., n. Phycoth. California. Jolla Setchell. M. R. And. Bor. et Eaton, Alg. Exsicc. From deep water Ag. J. Americ. Proc. Collins, Holden , ad Snyder. E. S. horrida Farlow, var. G. leplorhynchos 1878. 79, 1875; Fari. 370, p. C. L. Anderson, List of Cai. Mar. Alg., in G. microphylla 1891. 68. Gigartina Chauvinii fBory) Mont. regolarmente pennata e indicata Alta 3o cent, e più, assai le Le penne maggiori sono larghe bellissime del genere. lunghe 7-10 millim., 28 lunghe frammiste ad cent., fino a 12 numerose, minori, millimetri. Non mi ricostruire interamente la è dato possedendone che una penna lunghe fimbriati di lacinie altre assai più crassati, altre più fra la mezzo circa, inframmezzate da brevi e tutte quante coi margini strettamente o munite semplici di non quale è lunga i3 cent., coi margini cent, e 2 pianta sul vero, qualche dente. La parte subin- media del disco è gremita di esigui corpuscoli emergenti, subtondi, svolgentisi poscia in brevi, coniche, tenere stessa una parvenza piuttosto che Asperococciis. Nelle di membranacea spine e aderisce bene conferiscono divisioni al foglio; il la alla parte sostanza è colore, nel secco, è giallo-verdastro. La sezione di vasto, incolore, col una lacinia centro cellule cilindracee capitate; ha figura occupato da il un ellittico-lineare. fascio Midollo longitudinale di resto da cellule normali o con prolun- 92 gamento ad una Cìiauvlnii Mont. Gigartììia a. presso Callao. il A Erb. due estremità. Corteccia sola delle oblunghe, colorate, immerse verticali, Agosto e Perù: costa Settembre esigue, di cellule muco. in i883. dall' Isola San Lorenzo, Ex Race. C. ìVIarcxcci Piccone, ora A. Forti. Sez. Pistillalae J. II. Ag. 69. Gigartina pistillata (Gmel.) Stackh. Frondi subcilindriche o compresse, sorgenti numero in Ó-20 di da un grande scudo radicale, epperò spesso formanti un grosso cespo subgloboso dell'altezza frondi è quello di una penna corvina. Frondi attenuate con divisioni base, ramifi- con rametti subflabellate o fastigiate patenti delle alla nel loro tratto semplice, indi poscia ingrossate e nudiuscule cate Lo spessore massimo 10-20 cent. di di- stico-pennati. Sempre quando non decolorati, veri massime eleganti, di esemplari manchevoli, specie è forme slanciate e ricche nelle sono pseudo-pedicellati, di trattasi d'erbario, questa rifiuti fra le sterili e più belle ed di cistocarpi quali i gemini, terminali, mutici o muniti isolati un mucrone rappresentante la punta estrema della pinnula trut- tigera. Notevole è una forma pendici spiniformi visioni cimali tittamente conglomerate rigidissime, scarsamente Le piante scuro viste Lo in Biarritz costituita dagli assi di distico-subopposti-unilaterali e con secche di le di ap- ultime di- irti pennette a rametti patenti fruttificate. hanno bruno o nerastro, porporino aspetto trasparenza. La sostanza strato esterno è midollare ne varia solo come in è cartilaginea. quello della G. leplorhynchos.: quanto i filamenti si lo strato presentano assai più corti. Lam. Cherbourg, sur Ics rochers sabloneux à très basse mer. Octob. leg. .X. Le jolis. b. Idem. South Africa, The Kovvie. Jan. 1895. Ex Herb. Dott. il. a. Gigartina pislillata (Gmel.) Becker. e. Idem. Arotcha, Guethary. d. Idem. Formes. Biarritz. Aoùt 1904. Idem. Juillet 1903. Coli. J. Chalom. 93 Sez. Gigartina flabellata 70. = Excipiiìatac 111. Ag. J. Ag. j. Cìiondrocloniuin corniculaluni Kuetz. Da un Aspetto vermicolare. apprende scogli ed alle agli non molto callo dilatato, che madrepore, sorgono diverse frondi si cilin- driche dall'altezza di 8-1 5 cent., inferiormente della grossezza mas- sima una penna di verso l'alto, fastigiato con corvina o colombina; sommità le ottuse. o semplicemente tlabellata, dicotoma Cistocarpi immersi in rametti subdilatati E ma nere, Lo quasi trislro natica. presso provvisto di ; direzione obliqua, longitudinali come composto parte in i La specie è in ogni sterili. quello del ge- modo di i tonde cellule più esterni con più interni. Esemplari senza determinazione o qualsiasi a. forme ultimi segmenti. grandi cellule tonde o leggermente oblunghe parte da grossi filamenti articolati, in impicciolendosi nelle negli sori strato corticale è base. Strato midollare la mediocri ed poco di ramificazione è dicotomo- L>a altra indicazione. oriunda della Tasmania e della Nuova Olanda. Sez. V. 71. = nus J. Canaliculatac Cìiondìocìoniiim canalicitlatuui Kuetz., Spliaerococcus Lindleya- ultime, unilaterale, Manco frondi adulte con ('). Ag. Aspetto quasi gelidiaceo. fere. Ag. Gigartina canaliculata llarv. giovani. Queste lenza j. e rari di si 11 assai callo piccole basilare ma reca adulte e frondi già ramificate con mostrano ricurve e decombenti, quasi stoloni- nozioni sull'ulteriore loro decorso. Nell'esemplare sono dicotome conici, divaricati. le alte 5 cent., subcilindriche alla base, indi appianate, poco evidenti segni poscia coi di scanalature, semplici segmenti pennati ramulosi; Colore porpureo-violaceo dapprima, rametti lineari sbiadito; sostanza tilaginea. r*) preva- Non posseggo rappresentanti della Sez. IV. Laciniatae J. Ag. o car- 94 Lo in moniliformi cellule di di-tricotome. Strato verticali file composto strato corticale è midollare tudinali quelle del centro. più grandi, cellule di tonde e assai sparse nella periferia; più ravvicinate, Questo midollo presenta disposte longi- filiformi, di tratto in tratto delle interruzioni o lacerazioni. Harv. var. peruviana 72. G. canaliculata Salva la sostanza assai più consistente, spetto di alcune forme di Rìiodopìiyllis appendfculata assai assottigliata Ha rami cilindrica per imbibizione. tipica ma con subsemplici, o 11 meno regolarmente midollo è formato ticolo a di maglie larghe longitudinali, spesso G. peruviana Ha canaliculala. di a Perii: P apilla tae mamìllosa (Good et Chondrus, d'onde l'aspetto di millosiis Grev., denti disposti in re- Luglio Paita. i883, herb. A. Piccone, ora A. Forti. Sez. VI. 73. Gigartina di lacerati. b. var. forma in sottili, G. canaliculata Harv. California. Collins. Ex Ag. La pianta, ]. disposte. filamenti articolati, a. Race, Marcacci. l'a- più sviluppati di quelli della forma minori assai più piccole, le divisioni secco, nel Fronda compressa, sub- base, è alta ó cent. alla Grun. Picc. et ricorda, J. Ag. Woodw.) le sinonimie Lamour, Fiicus polymorplius Ag. J. di Chondrus ina- etc. Callo piccolo, sassicolo, feracissimo così da dare origine persino ad una ventina di frondi che, spiegate intorno ad esso, ambito tondo che può raggiungere i di un bellissimo porporino-violetto nel le più grandi dimensioni hanno ma drico; nel caso opposto appianato Le prime divisioni margini sempre neari, ora cuneati. alto. di Nelle sono cuneate rilevati, Le dicotomie dicotomie superiori papille più o meno e sebbene in si il abbondanti, od allungate, subcilindriche o fresco, stipite lo assai Le frondi, quando raggiungono pronunciato e margini coi rilevati dicotome ad ascelle cilin- a doccia. patenti coi grado diverso. Segmenti ora fanno disco e di formano un i5 cent, di diametro. decomposito-fastigiate i margini li- in sono provvisti varie forme, verruciformi, brevi ligulate, le estreme sentitamente ri- curve, cistocarpifere. Strato corticale come nel genere. La sua parte più interna ha 95 però neir avvicinarsi tudinali lamenti W.) di fi- decisamente longitudinali. Ag. Trondhjcm. J. longi- composto midollo. Strato midollare al (G. et uiaìiìillosa e quindi diagonali brevi, lassamenti incrociati o sottili, G. a. oblunghe, cellule più distanziate, le M. N. Leg. B. Blytt. b. Idem. Cherbourg. e. Idem. Roscoff. Sept. igoS. Coli. d. Idem. Attached to rocks Chalon. J. clumps. Growing in Tracyton, Kitsap county, Washington. E. T. 3i J. between tides. 1897. Det. Miss Jl. Ethel S. Barton. 74. Gigartina papillata fAg.) = Ag. J. Sphaerococcus papillatus Ag., G. Radula Harv., Mastocarpus corvnibosus Kuetz., Iridaea Mastocarpus Harv., papillata papillatus Kuetz. La forma tipica esemplare nell' esame ha in le trondi lineari, semplici, alte 10 cent., larghe mezzo cent, ad uno, subequilate. subcanalicolato. Gli apici sono ottusi o troncati. pite breve e oblunghe, erette o ricurve, Gig. papillata (Ag.) S. Francisco, La California. On Ag. J. J. attenzione la siccome quella che rappresenta il semplice e Bor. 75. G. papillata Am. n. 426, nessuna cent, in (Ag) 1898 tipi prolificazione. modo affatto forme, piano, della (') rocks at low il Jl. tide, secco è Land's End, 1897. lembo suo forma nel porporino violaceo. si divide in vario numero seguente, massimo fra la lineare di cui al divario forme intermedie. le Ricorda alcuni rica di colore il E. Tilden, 12 pianta è proteiforme, e cioè modo. Stimo degna La sostanza cistocarpifere. coriacea, certo carnosetta nel vivente; a. disco portano numerosissime papille verruciformi, tonde ed margini i 11 Sti- G. inamil/osa f. J. Ag. forma cristata Phyc. Setchell. ('). di Grateloupia dicliotoma - Proteus, Dallo semplice larghezza stipite esilissimo s'inalza il disco massima lineare, di 2 cristata Setchell conib. nov. by Setchell and Gardner, p. 301. ma strettamente milk, indi con per circa 2 si cunei- biforca in ^Ig. of nortìnvestern Ame- due dicotomie recanti ciascuna tre grandi divisioni latamente cunei- formi, ovverossia flabellate, alla loro volta partite in grandi lobi più meno o minori con divaricati di lobi Le sommità hanno ascelle tonde. le divisioni rotondati o troncati. Papille tonde piccolissime, isolate, o anche oblunghe contluenti o paralellamente avvicinate due a due, emergenti lembo (per eccezione sul adulte delle grandi divisioni cent, in altezza, le massime dell'ambito trasversale è La sostanza assai turgido e la tipica come dopo otto rigido, la Quest' ultima ha la forma da longitudinali, sinuose consta di cellule in a. On ma non veri filamenti tonde lungo le = alla una sezione carta. lineare. porporino-violaceo scuro, filamentose, Nella f. genuina disposti a reticolo, articolate, il midollo scomponentisi interne dello strato periferico. parti tide. J. Near Tracyton, Kitsap county, E. Tjlden. 3i Jl. 1897. Ag. J. Mastocarpus Harveyanus Kuetz. fusiforme alla lungamente segmenti maggiori neari e con papille rostrata, papilla 3o cent, colore è la si Strato midollare quasi incolore, Gigartina microphylla (Harv.) stato giovanile, ora in l'esemplare apprese fortemente si intrecciate. rocks just below high Fronda piami coi erbario di oblunghe, articolati Washington. American Algae, 76. anni di cellule grandi, più colore di un vivace vio- il corticale assai spesso, eguale cioè allo lo strato cellule misura 7 sostanza cioè riprese l'originaria serrate, longitudinali. in file costituito pianta più parti sono larghe 2-3 cent.; l'asse crìstata offrono spessore midollare, ed è composto disposte delle 9 cent. di sua carnosità cosichè da inaderente Così L'intera flabelliformi. divisioni nel secco e cartilaginea; letto-porporino. Bagnato è fatto margini) sui pianta di emergenti lunghezza; porporino nel 10 cent., larga la cigliato-laciniata, infine dal disco minori i e allo subpennata, strettamente li- dal margine; cistocarpi o numerosi. La fronda può raggiungere sostanza è coriacea nello vinoso. Gli esemplari suo stato giovanile: poco più subnuda, massime ora o lanceolati, lineari solitari base, di mez/.o in uno cent, stato adulto; il in esame rappresentano la fronda è lineare, con poche e rade alta ciglia assai brevi unilaterali verso l'estremità; nell' altro la fronda ha ciglia lunghe un centimetro, patenti o decisamente orizzontali ad entrambi j margini. Nessun indizio di papille; sostanza consistente, membra- 97 aderibile. nacea, It : Strato corticale di cellule piccole violacee in verticali assumenti serrate. circoscri- subcilindriche, queste cellule sono assai più grandi, subtonde, zioni in file prodotte da lacerazioni ed sfrangiature, Nelle to Lamour. Teedii (Roth) G. Tilden nota E. j. bears some resemblance Midollo distanziate. file grandi, cellule di cilindracee, incolori, corte con filamenti reticolati longitudinali. G. jnicrophylla (Harv.) a. Kitsap county, Washington. Ag. Rocky point oppositc Tracyton, J. E. Tilden. 3o J. Gigartina spinosa (Kuetz.) -jj. = Mastocarpus Jl. 1897. Ag. J. spìiiosus Kuetz., G. ornithorynchos J. Ag., Iridaea Harv. stiri ata Pianta vistosa per ampiezza, portamento e vaghezza. 20 cent, e larga 8-10 È alta Fronda piana sopra un breve cent. cuneato-lanceolata, superiormente laciniata o subpalmata con disco ed spinose, i la recano numerose e robuste margini cui forma stocarpi da esse proli- si il subulate o papille tramuta variamente con l'evoluzione dei ci- portati. La sostanza carnoso-gelatinosa meno colore è porporino più o Strato corticale file stipite, marginali e finalmente subpennata. Nella parte superiore ficazioni 11 i5- ma sottile si muta nel secco in cartilaginea. intenso. denso di cellule disposte in piccole color violaceo-porporino, scomponentisi alla base in verticali, di cellule più grandi. Midollo cellule cilindracee, o di grossamente fili- formi, reticolate anastomosanti. G a. spinosa]. Ag. Channel rocks, Port Orchard, Kitsap county, Washington. J. E. Tilden, 78. Gigartina 22-7-1898. circumcincta J. Ag. Altra superba pianta che può raggiungere dimensioni massime, e cioè di circa un metro di lunghezza e 20 cent, difforme ne' suoi sviluppi e nei vari gradi in essa l'ambito aspra lungo, di cuneato-obovato papille sopra carposporifere, di ampiezza, assai dell'età sua. uno stipite subtonde, Predomina più meno crassamente pe- duncolate, erette o ricurve, isolate, raramente binate, numerosissime sul lembo lungo i La e nei margini della fronda, ma che lasciano però libera margini una linea o fascia larga circa mezzo cent. sostanza, carnosa nel fresco, si fa nel secco cornea o carti7 93 conserva un bel colore lagincci e quale spiccano laterizio sul pa- le porporino-scure. pille Lo . | strato corticale è composto cellule minute, subtonde, di mo| niliformi, Lo di in verticali file midollare occupa un grande spazio strato egregiamente, filamenti ramosi, articolati diradando, abbreviando e semplificando Viene rina riferita N. Zelanda e alla periferia, che intrecciati, quanto più vanno si avvicinano si Lauii/iaria \ ! J. Radula Bory - Fucus brucieatus Turn. - Induca (Maslocarpus) in- signis Endl. et Dies. identificano e caratterizzano stazioni esteriori. parti, nel infatti, nella sue più strane pianta nelle la Essa varia, sue nelle singole 5 ai e 5o cent., nello spes- ciclo biologico ricco d' \ i \ cui è subordinato sono così curiose rendersene conto senza atte a collegare e a - ; portamento complessivo statura dai metamorfiche lutivo di questa Gigartina il ; manife- sore e nel colore della sostanza. singolarità ; \ ricordo di queste sinonimie è più che mai necessario perchè medie i Ag. :^ Fiicns Radula Espjr - Sphacrococcin Radula Ag. - Lridaea dit][icile | saccha- collezione donatami dall' eg. Ing. Cam. Camperio Radula fEsp.) 79. Gigartina Le \ ' di Milano. Il ] Chatam. all'is. senza alcun' altra indicazione. (sic), Da una vecchia -j cellule caudate. di L'esemplare è accompagnato dal nome a. la e consta di un fascio dove assumono l'aspetto allo strato corticale di semplici o subdicotomc contro la rendere conoscenza razionali insegnamenti, che il processo evo- e paradossali i delle ! riescire | forme Inter- ultimi di un attraverso gli risultati svolge si da 1 ! i Oceani. i Oggigiorno non tipica, applicabile a si può parlare di una forma genuina, o meglio questa pianta che può vantare una j mezza doz| zina di prototipi dai quali conseguono forme numerose. Quelle qui prese in esame si possono differenziare ; in spatliulaio\ ligulala (Capo di B. Sp.), ovaia (Capo di B. Sp.j, e cun calo-flabellata (Tracyton-Washington). | La spathulato-ligulata mi sviluppo monofronde i offre allungato in due tipi dovuti, più che altro, allo un caso, polifronde-ramificato ' in ; un altro. Si tratta della forma cui si riferisce il Maslocarpus ùisi'gnfs '< 99 Endl. et Dies., così caratterizzata di un disco in munito lato, dal t]uale un grosso dente di partono si divisioni quasi un contratto dall'altro, lunghezza lineare ligulato-spatolata della di 4-5 l'una in quattro, l'altra modo stesso comportano si sono ornati margini un esemplare altro sendo lungo ed alla lore è di presupporre un la Ha come J. .\g. oltre marginali, queste linguette, e di cistocarpi. In pianta, es- disco, di linguette e di papille il 40 cent. 2 cent. alte L'ambito La sostanza cornea oriz- e assai carnosità succosa nello stato recente; la pianta è alta 6 cent, e mezzo, larga lineare, breve, lo stipite crassati bi-ligulate alla co- il bel porporino intenso. Nella forma ovata larga indi centrale Queste piante venuste e maestose sono marginali. zontale della prima misura fa di carposporifere 36 cent., e nella maggiore larghezza misurano spessa o linguette le la sua estremità troncato-semilunata porta quattro grandi ligule munite, fruttigere e tre, disco costituisce di per sé solo la il 21 cent., papille di forma in cent., e suddividen- in spesso però troncate da cause esterne. Oltre che i queste ascelle le acuminate, semplici allungatissime, ligule estremità. Nello sommità alla ex abrupto attenuano per allargarsi poi quasi si da un intero cent., grandi divisioni assai divaricate, quasi oriz- tre dosi quindi le laterali due breve, procedente stipite piano, ad ascelle ampiamente tonde. Poco sopra zontali, in : alto circa 4 cent., largo bruscamente nei quali munito un disco in di un grosso dente alla [Gig- Radula auct. ex parte). In esso disco oblunga, alta 2 cent., larga quasi e si al- ovato-ellittico coi margini subin- scorgere un accenno puossi ('), 2 cent. un cent., si G. circnmcincta apre una finestra dovuta non è possibile dire se ad un accidente esteriore o a naturale conformazione, quantochè la linea esclude l'eventualità di di delimitazione, pur mostrandosi unita, in non una erosione animale. Sori immersi nel lembo, subprominenti nei margini. La forma cnncato-JIabeìlata nella scheda relativa vien presentata a lamina ovata, casi offra (^) senta il un intera. In questo caso, pseudo Non tale aspetto. - come stipite di si esclude che nella maggioranza dei L'indicazione ò anzi preziosa perchè sta a in quello della forma precedente, una seconda fronda scomparsa. il dente rappre- 100 provare disco prolificato, quale un vecchio possibile metamorfosi dovuta probabilmente a la come pare sia caso dell'esemplare il esame in nel ' ; palesa ben diverso dalla citata indicazione. si j Da un minuto subscanalato, disco appianato brevemente basilare, callo liscio, i s'innalza stipitato ancora margini, e più cui ' il la ; ramificazioni cuneato-flabellate, variamente sommità, sono provvisti di plurilobate nell'ambito superiore, , muniti poche di papille piccole e I tonde, cistocarpifere, subsessili sulla pagina, peduncolate nei margini. La pianta carnosetta nel vivente, è nel certo è alta 5 cent., membranacea corneo-cartilaginea nel disco, quasi Il secco nelle suddivisioni. colore è atro-violaceo. , i Nella forma spathulato-ìigiilata , sezione la una linguetta di pre\ senta lo strato periferico composto disposte in o angolose, moniliformi. verticali, file formato da cellule midollare Strato voluminoso, mediocre grandezza, tonde, oblunghe incolori di numero o collegate in sciolte colorate, minute, tonde, di cellule 2-4 a rosario da di ' \ j filaj menti tenui. Fra esse sono filamenti altri brevi, crassi lineari fusi| formi o capitati, con direzione in prevalenza longitudinale. j forma ovata, Nella incolore, sottili, di filamenti, coibiti in longitudinali, articolati, esigue in file inframmezzati da paralleli, subtonde o leggermente di cellule oblunghe, consta di cel- serrate, basate molto più grandi, tonde, isolate perpendicolari nella parte più esterna, longitudinali verso l'interno. Strato midollare di cellule subsimili a quelle della seria interna corticale collegate da filamenti mosi, longitudinali, sottili, rettilinei articolati, : i ; periferico brevi, moniliformi, perpendicolari, sopra una serie disordinata ; un muco oblunghe. cellule sparse, piccole, Nella forma cimeaio-flabellata lo strato lule corrisponde a quella particolare: che Tasse longitudinale di formato da un fascio del midollo è poche questo con seguente, della intima costituzione la ma un poco semplici o più grandi, parcamente o flexuosi, scarsamente e lassamente ra- i ; 1 1 | : ! inj trecciati. a. i Gig. (Mastocarpiis) Kowie, Jul. 4. 189Ó. Ex Oct. 1893. Idem. b. Idem e. Gig. Radula (Ag.) d. Idem. (Esp.) 25 insignis J. Ag. Endl. et Dies. South Africa, The herb. Dott. Becker. J. ; ' Ag. Gap. Agulhas. C. On rocks, i between B. Sp. tides; Tracyton, Kitsap ! 101 county, Washington. Det. Miss l'^thel S. Barton. Ex herb. E. Tilden, J. Ag. 1896. 80. Gigartina exasperata Bail. et Harv. C). Pianta suscettibile le proporzioni sue e la uno sviluppo maestoso, di contribuendo a ciò lucidezza della fronda roseo-porporino-vinoso- bruna su cui spiccano puntiformi le papille commiste alle grosse, semplici e verrucolose. 5o-òo cent, in altezza e 20 Può raggiungere dall'esemplare in esame dal quale si desume come larghezza, in i rilevansi guenti dati. La fronda ha circoscrizione ovato-lanceolata s'innalza sopra uno stipite alto munito inferiormente periormente di spine all'estremità vengono sopra accennate, quali larga dono 2-4 miilim., lungo i papille spiniformi, capitate un cent., e su- poco sopra disco, di Normalmente i margini talvolta viene interrotta dalla verruche, rimanendo soltanto una libera tronchi o subroncinati. senile è cartilaginea nel miilim. ad 11 mostra assai aspro margini. ma a linea curva unita, cuneati, lineari. si oblunga e mezzo, appianato, cuneato, cent, e ligulette di pochi brevissime base e fino presso di di 1 se- i linea, proce- da grossi lobi sono più o meno provvisti Inoltre o subramoso-verrucolose. secco, di un bel La fronda rosso-poifido-lucente; la fronda giovane è membranacea, carnicina o rosea. Strato esterno file formato stine, violacee o paglierine, gli di piccole verticali semplici o subdicotome stessi colori ma di cellule nell' oblunghe disposte strettamente coibite un tono più in estremità superiore, ametiin un muco avente pallido. Strato interno di cellule grandi, incolori, cilindracee, fusiformi o subtondo-angolate, semplici o prolungantisi in filamenti lassamente reticolati anastomosanti, di- sposti longitudinalmente. a. Gig. exasperata Bail. Harv. et point opposite Tracyton, Kitsap 3o Jl. 1897. b. Idem. (^) G. Radula Same f. locality. 18 jl. Cost up on beach. county, Washington, j. On rocky E. Tilden. 1898. Idem. exasperata (Harv. and Bailey) Setchell. — Opera citata. [continua] ottobre 1906 (Auiio ì li Ma Mazionc Mia "Marisia,,) LA NUOVA NOTARISIA PROPRIETARIO E REDATTORE DE TONI DoTT. G. B. LAUREATO DELL' ISTITUTO PROF. R. DI BOTANICA NELLA FRANCIA DI UNIVERSITÀ DI MODENA R. Modena Orto Botanico (Italia). Angelo Mazza SAGGIO DI Sitbfam. OGEAIlIGfl flLGOIiOGIfl IV. TYLOCARPEAE Kuetz. GENERI PHYLLOPHORA Grev. STENOGRAMMA Harv. GYMNOGONGRUS Mart. AHNFELTIA J. Ag. ACTINOCOCCUS Kuctz. COLACOLEPIS Schmitz. STERROCOLAX Schmitz. ? ? ? Gen. Elym. phyllon PHYLLOPHORA foglia e pìioreo Subgen. I. porto, reco. Coccotylus (Kuctz.) 81. Phyllophora Brodiaei (Turn.) :^ cotvliis spaiiis J. J. Ag. Ag. Spìiaerococciis Brodiaei Ag. - Chondrus Brodiaei Grev. Brodiaei Kuetz. - Fiiciis membranifoliiis Muell. - Chondrus meiìibranifoUus catus Post, et Rupr. - F. tritncaliis diaei Grev. Lamour. Pallas Lamour. - Post, et Rupr. - - Coc- F. cri- C. Irun- Reise. - Delesseria Bro- 130 Uno de' me esemplari miei seguente forma. Da un callo largo tre sorgono millim. più giovani ovate, intere o leggermente intaccate Le da lunghi tate d' completa sotto rappresenta la stipiti. Le frondi fin sotto la uniforme larghezza hanno prima quasi divisione, in Le 2 cent. una sono dicotome divisioni recanti quasi riescono Actinococcns) per citata La sezione d' ordi- superiore, sotto parte, rare volte pseudo-nemateci i troncate quelle ; un esemplare misura ne posseggo mente viene più e (Veggasi prive del ! i , ; 1 gen. parassita un cent. L'altezza 4-11 cent. Stroncature assai prolifere. Di quest'ul- della pianta è di tima maggior la forma lineare assai acuminata, lunga oltre hanno ma nella parte ; j lineare delle frondi più sviluppate, ha la larghezza di Le estremità policotome. frondi. 2 . all'apice, por- stipite lo prima divisione, gradatamente cuneato, tanto che nario la adulte 1 la la specie di che località tratta (S^gg. si un' estremità presenta di una di lo strato che rara- lett. a.) corticale mi- di nutissime cellule rosee o porporine, leggermente oblunghe, disposte in serie verticali. Lo midollare è composto strato di assai cellule più grandi, incolori, oblunghe, quelle più esterne verticali, indi obli- que, e finalmente longitudinali nel centro. Queste volta quasi o prettamente filamentose e ultime compongono un sono tal- fascio ser- rato assile longitudinale. a. Phyllopli. Brodiaei]. Ag. San Vincente de Barquera (Espaiìa). la Leg. Làzaro. Idem. (Turn.) b. J. Ag. Fredriksron. 182Ò. Leg. M. N. Blytt. Osservazione. — Occorre mettere rilievo in una forma che me- riterebbe di essere distinta con una speciale nomenclatura, a almeno, dalle un varietà, di tanta è la differenza che titolo, contraddistingue la tipo prettamente lineare, di ratteristico mente lo un portamento cosi stranamente che meriterebbe, anzi, specie a sé, quando non vi di ca- essere assunto all'onore di una forme intermedie che gradata- fossero colleghino alla forma Si tratta di tipica, ciò che scrivente lo una pianta che può oltrepassare i 20 cent, ignora, di lun- ghezza a giudicare dal mio esemplare che, sebbene incompleto, ne misura dello riore j comuni torme largamente cuneato-palmate. Voglio alludere ad 18. La parte spessore che non si inferiore è semplice^ raggiunge il filiforme, subcilindrica, millimetro. Questa deve presumere della larghe/za di almeno tre parte cent., infe- e lo i j j j ! : | \ si ì 181 desume dall'eguale misura della una prima dicotomia. Da questo punto superiori. Si ha poi zioni fronda assai gradatamente per restringersi, sempre corrispondente parte delle dirama- allarga fino a raggiungere si in modo lungamente quasi un millim., salva filiforme di duato allargamento che, alla due millim., graduato, in una linea un secondo gra- ripetizione di la i la sua volta, finisce per assottigliarsi in una punta lungamente acuminata ad estremità semplice, ottusa, o cortissimamente rie di bifida. forma e I luppo, presentandosi setola, dente e di Ora quando finalmente si non possono bastare nella sua dicitura farla di lacinia consideri che • che valga a gli a semplice o bifida 2-3 cent. identificare accenni fugaci di la una forma ora descritta frase diagnostica, che, troppo generica e imprecisa, nulla dice riconoscere tra più le stanza stessa è ben diversa: nella di Brodiaei è un'Alga rodime- Pli. la di svi- un piccolo tubercolo, filiforme di mente, con essa non presentano alcuna branacea; nella fogliole o lacinie, va- di cioè sotto l'aspetto di comprende come si forniti lunghezza massima all'estremità, della niforme, margini sono dimensione, a seconda del vario loro grado di alla comuni forme che, mente esterior- affinità di carattere. forma cuneato-palmata è La so- mem- forma lineare è evidentemente carnosa nel vivo, a giudicare dal suo notevole spessore nello stato secco. Infine la se- zione della parte caulescente dell'una e dell'altra presenta il seguente risultato. Forma cuneato-palmata. P^orma lineare-fusiforme acuminatìs- sima. Sezione ad ambito lineare. Sezione ad ambito subtondo-compresso. Strato corticale Strato corticare composto le di due serie di cellule: minute periferiche ancora più delle corrispondenti di cui qui in due serie di cellule: le perife- riche minutissime, oblunghe, ver- debolmente ticali, contro, stipatissime, intensamente sottostanti colorate in rosso, oblunghe o sub- grandi, tonde, lari, verticali stante è grandi, ; la serie sotto- formata da cellule oblunghe, ovate, più spesso acute ad una delle estremità non troppo serrate. contigue tonde, colorate; di le poco più subtonde, irrego- gradatamente ingrossandosi man mano l'interno. che avanzano verso 132 Strato midollare Sti'ato midollai-e di cellule più grandi delle paralellamentc disposte ai più avvicinano si Commiste linea vuota per e trovansi pure poche ancor più grandi altre cellule il di quelle menzionate. presenta quale in alcune sezioni dimensione forme, oblunghe od angolose. mar- centro al grandi, cellule assai di per diverse tanto più distanziate quanto gini, una composto prece- obovale od oblungo-lineari, denti, sempre però più breve dell'asse. Dal sopra esposto emerge dunque che corrisponde del alla differenza esteriore una differenza nell'intima costituzione pari tra le due forme. Ph. Brodìaeì. Norvegia. a. 82. Phyllophora interrupta (Grev.) = Sphaerococcus Ashmead - Ag. J. - Grev. inlerrupfiis in ter rupia Rliodvìiieìiia Phyllopìiora Brodìaeì Haiv. Questa pianta parimenti richiede un' abbondante rappresentanza per giudicare del genuino suo valore specifico, venendo considerata come una semplice subspecie SENViNGE. cos'i la come la Brodiaei stacca in per l'intima J. Ag. dal eh. Ro- modo ben deciso, mas- organizzazione, midollare. per Stipite, la lunghezza alato e allargantesi sopra cent., /'//. mio unico esemplare ne Il pei caratteri esteriori, sime della risulta quasi un di cent, circa, nel disco fino a raggiungere un'altezza di circa 9 cent. troncata e sovra di essa si assai l'ampiezza La sommità di un'ascella 2 cent, abbondanti, largamente rotondata, in un quest'asse di svolgono due prolificazioni ramose formate da lamine piane cuneato-rotondato-renilbrmi, larghezza massima di indi stretto, divise due grandi in alto, della mediante divaricati, cu- lobi neiformi, terminati da una tricuspide rotondata coi margini interi o disegualmente crenati. La sezione abbondante dello stipite ha midollo composto un ambito subtondo e presenta un di filamenti manti un elegante reticolo a maglie superiore della pianta lulare. tali grossctli, elittichc e tonde. maglie rivelano meglio Strato corticale assai spesso, che si la incolori, Nella for- parte natura loro cel- può considerare, almeno 13B diverse: la più esterna nella parte inferiore, distinto in tre porzioni formata da cellule porporine, esigue, oblunghe, serrate ma muco un abbondante coibite in solidescente scuro, ripetuto i-3 volte per sovrapposizione annuale; mente colorate; quelle più pallide, e La stesso. muco contatto a queste confluiscono in i prolificazione cimale offre solidescente è ridotto conseguenza, le file una sezione lineare. In essa ma serrate sono, per più ristrettezza dell'ambito d' ispessimento la quale non può contenere che una e due cellule mantiene in grandi, più filamenti periferici dei midollo minimo, al della intensa- il delle cellule. Midollo scarso, data si meno ancora midollo col ambrino- le cellule sono tonde, disposte senz'ordine e intermedia parte non troppo verticali, ogni parte pianta. della il grande volume cui Queste il cellule, elittico-ob- lunghe, sono sempre disposte longitudinalmente. Ph. intcrrupta (Grev.) a. Ex herb. J. Ag. S'pitzbergen, leg. M. Foslie, 1889. De Toni. Subgen. Phvlloplwra (Grev.) II. J. Ag. 83. Phyllophora rubens (f.inn.) Grev. =: Halyiiienìa rubens Duby. drus rubens Lyngb. Lightf. - - F. epiphyllus questa e fra Ph. nervosa considerava quest'ultima È un'opinione di Delesseria rubens Lamour. Sphaerococcìis FI. Altrove furono rilevate la - altri che si ('). come una semplice intanto, che le citare una sia in due piante hanno fatti tracciati non è penetrata nel dominio dell'altra. per eccellenza: dal nord scende (') F. rubens L. il eh. IIauck varietà della Ph. rubens. ma che non deve vinco- sui quali contraddittorio. della loro distribuzione geografica, e r Fiicus prolifer Iluds, - Importa ricordare che cui bisogna tener conto, potrebbero - Clion- e le differenze che intercedono le affinità alcuno ulteriore libero esame dei lare rubens Ag. Dan. - F. crispus - si Si fonda e degli può osservare, ben distintamente i limiti ancora stato provato che La Ph. rubens fino a Tangeri, ma A. M. FI. mar. del Golfo di Napoli. Nuova Notarisia, e Atlantica pare che non Liigl. 1902. 184 stabilirsi osi Mediterraneo; nel la ha nervosa Pli. massima sua la j sede nel Mediterraneo Mar Nero non ne sarebbe, originariamente, (il che una dipendenza) ed è molto se ,; Tangeri e Cadice, entrambe noti la circostanza curiosa: Si spinge fino a Cadice. si fra limiti dell'Atlantico e del Mediterraneo, costituirebbero le rispettive i colonne d'Ercole per si due specie! Dai le rispettivi punti estremi cui spinsero, r una non sarebbe più oltre discesa, T altra non sarebbe Quando pure non si voglia spingere fino a questo segno l'avversione loro al mutamento degli ambienti rispettivi, pili ^ 1 oltre risalita. j \ il che una fatto avversione sussiste è innegabile. tale divario della consistenza e dal portamento aggiunge opaca fronda della il j \ nel; nonché l'una, trasparente e lucida nelP altra, Si rugosità la dei cistoj più carpi sentita nell' una meno e e nell' altra, si avrebbe più di quanto occorre per sostenere un'opinione opposta a quella del citato autore, che si abbiano cioè a considerare le due piante come specie distinte. affatto per ultimo che Senza ripeterne Ph. rubens la volta l'ampiezza di può come cent., 2 descrizione la sotto le generale, di i ricordasi dicotomie raggiungere mio esemplare nel j tal- Biarritz, | circostanza che non mai Lo stipite incolori, in riempite di riscontra si \ presenta visto in sezione colorate, piccole, in file nella Ph. nervosa. lo strato esterno di cellule \ verticali, e lo strato interno di cellule grandi, un insieme reticolato con lacune lineari longitudinali i \ ' tuzione, muco ambrlno. La senonchè la Ph. nervosa ha una consimile costi- parete delle cellule è assai più spessa. j a. Ph. nibens (Grev.) J. Ag. Flakhefjord. Leg. M. N. Blytt. j Le b. Idem. Cherbourg. e. Idem. Roscoff. d. Idem. Biarritz, Juillet e. Idem. Rocks, Torbay. Mary Wyatt. leg. Jolis. Aoùt 1902. Coli. ì Chalom. J. Idem. igoS 84. Phyllophora Bangii (llornem.) Jens. in Rabenh. Fucus Bangii Hornem. - Cìwndrus Bangii Lyngb. = rococcus Bangii Ag. - Rhi^ophyl/is gii ? Bangii . J. - Sphae- Ag. - Rhodonienia Ban- \ \ Grev. j Fronda solitaria sorgente da un minuto callo radicale, alta 2-8 ] cent., teretiuscola, semplice nella parte sua inferiore, superiormente ancipite-piana sublineare, talvolta alata, dicotoiria, pennato-divisa coi margini provvisti in parte di denti brevi e ottusi, in parte di lacinie ; ; 135 minima crenulate. L:i larghezza sima può millim., la mas- 2-3 millim.; le lacinie sono lunghe o,5-i,o5 millim. di Questo piano dispositivo il mio dall'unico sunti un della fronda è di nelle seguenti dividersi lunghezza al esemplare. quale aggiungo Questo è e mezzo un cent, circa parte subcilindrica caulescente; 2. parte semplice, lineare, stretta; 3. parte dicotomica più larga; /j. suddivisioni cimali. parte caulescente è munita di denti esigui, alterni; prodotte evolute trihdi, un marchio quantochè da sole rappresentano un quarto in hanno i tutto speciale di gentilezza ed eleganza. margini provvisti quali palmato-lobati, tutti tondate. Le laminare parte la divisioni dimensione della intera pianta. Questo particolare circa della divisioni due le dicotomia sono sormontate ciascuna da 2-3 suddivi- dalla assai ferisce margini eroso-dentati, e finalmente i parte la piana pseudo-caulescente reca due denti e due brevi lacinie; dicotomica ha sioni e di : 1. La alto 4 cent, ciascuna parti aventi seguenti dati de- i stesse ultime ovato-spatolata L'aspetto complessivo di denti, quali semplici, quali bi- di con l'estremità ottuse o lobato-ro- terminano suddivisioni dai margini interi o positamente panduriforme. La assai più piccole, al si il il resto è di erosi. disegno delle presenta com- sostanza è rigida e tenace l'apparente delicatezza della pianticina; lastro nella parte caulescente; un'espansione in leggermente queste sommità, collegato immediate espansioni sottostanti con- le Le sud- malgrado colore è roseo-bruno-gial- un delicato roseo-carni- cino con una sfumatura leggerissimamente ametistina di un vaghis- simo effetto visto contro luce, una trasparenza Sui rizomi di vitrea. Non massime vanto di Calvpso borealis L., e ne' suoi mari la Vandea espressione fruttificazione. la Zostera. La regione boreale ha la nelle espansioni estreme di se ne conosce ancora e la di Tilocarpea quella il si energia produrre sulle la Phyllopliora Bangii Jens. Cosi possono vitale sue terre come considerare che esplica la sua l'ultima maggiore espressione estetica nelle latitudini più vicine all'equatore. La sezione rigonfio. Strato della parte corticale di inferiore dà cellule un ambito fusiforme rosee, esigue, oblunghe assai in file '^ 186 serrate, verticali midollare vStrato un cui estremità le sono immerse in muco amorino. più grandi, subtonde, incolori, componenti di cellule \ ; maglie tonde ed oblunghe a seconda delle varie pò- reticolo di j scomposte sizioni, talvolta (senza determinazione). a. Subgen. con qualche lacuna e quindi Liti Bahusiani, ì Phyìlotylus (Kuetz.j 111. lineare. Ag. J. j Phyllophora 85. Harv. pai m etto ides Ag. J. var excl. nicaeensis ('). \ = Fucus membranifolius Grev. var. simplex var. Phyllophora - rubens Turn. Chondnis Brodiaei - Brodiaei var. simplex Harv. \ non - \ Phyìlotylus siciihis Kuetz. - Sphaerococcus Palmella Lyngb. suoi più grandi Ne' analogia con esteriore nonimie che vi si sviluppi compreso Le frondi sempre lo stipite Ag., ciò che spiega J. sviluppo sono aderibili alla carta, alte un assai lungo, gregarie sul disco pa- ovate, intere, poscia intaccate all'apice con successivo si| rizomi di Posidonia o rassitario di spongie, di le loro stato giovanile nel membranacee, assai delicate, sottilmente cent., Brodiaei Ph. la riferiscono. pianta ha molta oceanici, questa quest'intaccatura i | alghe diverse, ob- di una breve fessura. Nel | approfondisce, si \ i lobi si di; varicano, si fanno sublineari assume cos'i che mostra si la fronda sotto questa forma Quelle più robuste una policotomo si più o meno numerose ipsilon. stipite lo che va quale fa estremità rotondata, e È appunto hanno indi appianato, l' generalmente nel Mediterraneo. l'aspetto di dell'Atlantico con brevemente subcilindrico man mano alla allargandosi nel disco sommità spesso erosa alla base, cuneato \ • ; il | e allora munita di j cent.; larghezza La sezione prolificazioni massima 2 ligulari od ovate. Altezza 3-ó trasversale di uno stipite mostra I cimali. cent, sotto le divisioni lo corticale strato \ spesso, di cellule porporine assai piccole, subtonde o un po' oblunghe, j disposte in file verticali. Strato midollare di grandi cellule incolori, ^ tonde o poligonali per mutua pressione, sotto forma Ag. Sidmouth. a. Ph. palmctloides (*) Vegg. Nuova No/arista, Genn. 1904, J. p. llerb. 27-30. di Holmes. un reticolato, ! 137 Cherbourg, sur Idem. h. mer, mars 1860, leg. Sur stipes des Laminaria Idem. e. 1903. Coli. J. rochers sablonneuscs a basse les A. Le Jolis. 8ò. Phyllophora membranifolia (Good. et = VV. - Sphaerococcns inninbranifoUus Ag. Rhodymenia meinbranifolia Harv. - Chondrus membr. Grev. - F. Roscoff, Sepl. Cloiisloni, Chalon. - - Wood.) J. Ag. Fucus menib. Good. membr. Kuetz. Pliylloivìus Fucus rubens Muell. - F. crispatus Muell. fimbriatus Huds. - F. Palmella var. Lamour. Per il portamento miglianza con ha, fra le sue congeneri, maggiore rasso- la Ph. Heredia. la Pianta cespitosa sul callo basilare, alta 7-1 5 cent., con cauliforme assai lungo, denudato, del diametro massimo più et o meno vagamente ramoso, subcilindraceo, Rami subcompressi, inferiormente subsemplici, ricati, anzi talvolta estremità. Queste con reflessi, le lamine ora sono divisioni i lo stipite di 2 millim., compresso. indi primari assai diva- laminari strettamente raccolte lineari, nelle più spesso cuneate, integre, troncate negli apici, o palmato-laciniate con le la- cinie alterne subpinnatifide. Cistocarpi subtondi od obovati, brevemente di 1-2 in maggior numero millim., isolati ravvicinati sulla base margini sui delle basi stipitati, del dei rami diametro superiori, lineari-cuneiformi lamine. Tetraspore dubbie, essendosi creduto di ravvisarle produzioni rappresentanti probabilmente una specie di in ma delle certe Actinococcus. Sostanza subcarnosetta nel fresco, membranacea nel secco, porporina. La sezione della parte caulescente dà un ambito subrotondo e presenta una cuticola spessa di muco solidescente. Strato corticale di cellule rosee, piccole, subtonde o leggermente allungate, disposte in file verticali. Midollo di cellule grandi a parete assai crassa, ravvicinate a reticolo, con le più esterne a maglie irre- golari allungate e fitte, anastomosanti fra le cellule più interne dello strato periferico. La sezione tutivi sono da cellule in di una lamina ha figura lineare. rapporto all'angustia delT ambito. isolate, subtonde, grandette, a parete Dalla Norvegia scende fino al l'Atlantico di cui però non ci limite della Gli elementi costiIl midollo è formato sottile. Francia. sono abbastanza note le Attraversa stazioni in- 138 NeW A/gar/um Zanardini ne viene citata del Connecticut; W. Farlow la dice «common IVom Long Island Sound northward tcrmedie. il ; North Atlantic»; scrivente ne possiede un esemplare raccolto dal Io Collins. a. Ph. f/ìemùranffo/iu [G. el ò. Chondrus mcinbranifolius Hook. V\l.) }. Ag. Srìnesimó, Br. FI. Schùbeler. leg. 3o2. Sidmouth and p. Torbay. Herb. M. Wyatt. Ph. memhr. Ag. Atlantico, Nord America, Leg. Collins. e. Ardissone, oltre a parecchi Gen. Etym. gymnos nudo Ex herb. esemplari d'ignota provenienza. altri GYMNOGONGRUS Mart. j \ e goggros escrescenza. ] Subgen. I. Tvlocarptis (Kuetz.) ( I 87. = Grìff. Gymnogongrus Fucns J. GrìJJ\ Ag. - Griffithsiae (Turn.) Mart. Turn. - Tylocarpus Gigartina Grìff. Grìff. - Grev. \ Kuetz. - Chondrus Polyìdes Griff. - Gaill. \ Spha&rococcus Griff. Ag. - Fuciis lejiiaciihiliis Bert, - Gjiiinogoiig. tcntaciiìatus Kuetz. - Tylocarpus tenlacuìalus Kuetz. - Gymnog. furcella tus Kuetz., Fucus parlh. non (Ag.) Bridel. J. Ag. - Gvmnogoug. parlheuopaeus Kuetz. - r aggettivo di partenopea, vive disparate più nelle meri- massimo '| 5 cent., materie ultra rosso-bruna azotate. È una piantina , 1 nerastra nel- trasparenza, in - condizioni ambiente, cosi nelle pure acque agitate dai marosi, come nei porti e nei canali marini, saturi di alta al \ ì Questa specie cosi comune anche nel Mediterraneo da di ! - Fucus fasligìatus Wulf. - Polyìdes ienuìssiina Nacc. - Gymnogongrus Wulfeni Zanard. tarsi \ j l'aspetto, subperennante, crescente sugli scogli muri, a poca e sui profondità, in densi cespugiietti, coi rami filiformi subcilindrici, indivisi alla base, poscia svolgentisi in dense dicotomie decomposte. Può ospitare V Actinococcus aggregatus Schmitz. Strato midollare di mediocri cellule subtondo-angolose, decrescenti dal centro Strato corticale composto di cellule : 1 \ oblunghe alla longitudinali e periferia. minutissime, -l \ verticali, di- \ 139 sposte in in muco moniliformi serrate, dicotomo-fastigiate coibite in alto, consistente. Gigartiiìa a. Hook. GriiJìtìinae Br. 3oi. [Gymnogongrus Ag. var ambiguus Picc. FI. p. Sidmouth. Erb. M. Wyatt. Gr.) Gymnogongrus furcellatus (Ag.) 88. et file Grunow. ^= Sphcerococcus Ag. fiirccllaliis J. Choiidrus - Sond. violaceus in Hohen. Pianta molto slanciata e di rameggio assai ma può precedente. Neil' esemplare è alta 8 cent., almeno nella forma tipica. Fronda una dicotomia forcellata. due rami I raggiungere larga filiforme, millim. e mezzo, sul cui stipite di oltre più povero che nella un cent, principali di al altezza ha luogo che, alla eretti, suborizzontali. Sostanza ramoscelli spiniformi dei 20, che ne derivano por- tano dei rametti lunghi 2-4 cent., divaricati e poscia loro volta recano i massimo un coriacea; colore oscuro in apparenza; violaceo-verdolino, visto contro luce. La sezione dello stipite presenta un ambito obovato-subtondo o subrettangolare cogli angoli rotondati. Midollo abbondante incolori, cellule subtonde, oblunghe, subangolate, continue, o sfilacciate e brevemente caudate, dal centro o prettamente longitudinali. grosse a pareti isolate, vagamente subradianti presenta centro 11 di una dilatazione lacunare ora apparentemente vuota, ora da una sostanza mucosa. Dette cellule vanno di volume quanto più Strato ambrino file di corticale si avvicinano periferico queste file si esigue costituito cellule di scompone grandi. Queste ultime si in un cellule man mano diminuendo allo strato corticale. da assai consistente, contro la quale verticali di talvolta occupata una cuticola vengono a violetto assai far pallido. mediocri e poscia un possono considerare di muco di capo delle pertinenza La base po' più del più esterno giro del midollo. a. Gvmnogongrus furcellatus, var. ambigua. Perù: a Paita - Aprile 1884. Race. C. Marcacci. Erbar. A. Piccone, ora A. Forti. Subgen. 89. = II. Oncolylus (Kuetz.) Gymnogongrus norvegicus (Gunn.) J. Ag. Fucus norvegicus Gunn. - Sphaerococcus norvegicus Ag. - 140 Chondnis norvencns Lamour. polytnorphus Lam. var. Oncotvhis norv^stcus Kuctz. - Sphaerococcus cn'spus var. - - Fiiciis Ag. diibiiis - Chondrus dubiiis Mont. - Fucus devonunsis Grev. Di aspetto assai diverso dai precedenti per appianate, di un bel color porporino che La meno pianta è più o con 2-4 larga decomposto-dicotoma ad millim., ottuse o anche acute, secondo sezioni. Gli esemplari ultime essi tre di più scuro sempre più va allargandosi estremità rotondato-ottuse. le fa sue frondi larghette, nel secco. fittamente cespitosa, brevemente e sottilmente subcilindrica alla base, indi lineare, si le grado vario parassiti tonde, ascelle superiori sono tonde, di divaricazione osservazione sono in recano numerosi Le insenature il nella fronda alti 4-6 delle e cent., Actinococciis pellaeforniis di Schmitz. Strato cui diametro fa si quanto più minore oblunghe longitudinali grandette, midollare di cellule avvicinano si alla Strato corticale di esigue cellule oblunghe disposte a monile in serrate verticali. Cuticola di muco coibente ambrino. Le il periferia. cellule file son tutte senza distinzione colorate di porporino-violaceo chiaro. a. Gym. norvegicus ]. Ag. Loire Le inf. Croisic, 21. Settemb. 1873. Legi ipse V. Ripart. Idem. b. 1903. Coli. J. avec Actinococciis peìlaeforniis. La Goureppe (Guéthary) Septemb. Idem. e. Biarritz, Juillet Chalont. 1904. J. Chalon. Subgen. 90. = Gymnogongrus Fucus linearis IV. Leiogougriis. linearis (Turn.) Ag. J. Turn. - Sphaerococcus linearis Ag. - Chon- drus linearis Grev. Differisce assai congeneri per gio diradato, dilatate, le nel portamento e frondi lineari più o allungato e per le nei meno divisioni liguliformi o rotondato-ovatc a mio esemplare, particolari dagli altri canalicolate, pel terziarie laterali punta ottusa. suoi ramege cimali L' altezza, nel è di 7 cent.; la larghezza delle frondi è di un mill. circa. È scarsamente provvisto colore porporino-giallognolo. di Actinococcus sp. Sostanza coriacea ; 141 a. Sphaerococcus linearis Ag. Altra indicazione America Pacifico, il non cartellino La pianta reca. è oriunda del settentrionale. Strato midollare voluminoso costituito da varie cellule subtonde, spesso a parete lacerata e disciolta in filamenti irregolari, che mettono capo nello strato corticale dove contesti, si articolati, fanno cotomi, con articolazioni moniliformi, saldamente coibiti in un di- muco ambrino. Gen. Etym. dal eh. AHNFELTIA AìmfelL La collocazione sistematica questo genere è da ritenersi di dappoi che nei nucleoli immersi certa, genti, dal eh. Agardh J. Frìes. nelle frondi e poscia per cistocarpi, ritenuti eh. il emer- Schmitz ebbe come a riconoscere un^Alga parassita del gen. Sterrocolax; in- altri pa- rassiti dei gen. Actinococcus e Colacolepsis ebbe a ravvisare nei cre- nemateci duti di Gymnogongrus e PhyUophora. alcuni 91. Ahnfeltia plìcata (Huds.) = Sphaerococcus Ag. J. Ag. - Gyainogoìigrus plicatus Kuetz. - plìcafiis Tylocarpus plìcaius Kuetz. - Ceramlum plicatuin Roth, - Gigartina Lamour. - Fnciis aìbus plìcata Di aspetto grossamente Dan. FI. etc. criniforme nel secco, con rametti alterni o secondati, di assai ramificata, colore nerastro in apparenza, vio- laceo in trasparenza, talvolta baio o rossastro per alterazioni e per le varie ai 20 cent. sviluppi i ; si di ambiente. La statura è dai 5 sostanza è cornea e lucida nel secco. rami sono lungamente forme basse divaricati. la condizioni di età e hanno fastigiati, ramificazioni subite Nei maggiori flagelliformi, sinuosi; nelle decombenti con rametti brevi, Pseudo-nemateci oblunghi o subtondi più o meno nume- rosi. La sezione lo della fronda, tondeggiante a strato corticale di muco fili margine minutissimi moniliformi, atro-violaceo solidescente, e lo strato intero, presenta coibiti in composto di verticali, midollare cellule angolose o rotondate, subradianti, stipatissime. a. h. Ah. plìcata (Huds.) Fr. Fredriksron, Leg. M. N. Idem. Le Jolis. Alg. Blytt. mar. de Cherbourg. Mars. 142 Gymnog. e. 2 Settemb. et Gucthary. 1903. juillet La roche-qui-boit, prcs de Biarritz. Settemb. 1904. Chalon. J. Ag. J. ; Sphaerococciis concìnniis var. rininersiis Ag. - Gvinnog. Sphaeroc. - ^ ; 92. Ahnfeltia concinna catus Kuetz. J \ Idem. e. Herbier f \ Chalon. J. = 1895. Entrc La Goureppe Ah. plicala Fries. d. Coli. Kg. Stratford Sighthousc, Connecticut, plicatus (Huds.) H. A. Green, Coli. 1 Tv locai pus ìuipUcatus Kuelz. - fmplicaliis inipli- \ Kuetz. - Ahnfeltia Polyides Aresch. Fronda cornea lungo (4-7 American Aìgae tezza 4 decim. e dimensioni, le rami assai i con lo stipite decomposta, di-tricotoma con cent.), condate o fascicolate. le ; nel secco, subcilindrica, il esemplari sono miei I Tiiden, di J. E. diametro massimo di 5 meno prolificazioni subse- in al- J. portamento, colore pel corti, si differenzia assai bene nel centro o sui margini della AgArdh ravviserebbe cistocarpi. i Slerrocolax, ; millim. Sia dunc^ue per bruno-porporino, pei ì rami ed \ dalla precedente. fronda. ^\ ^w\À\.di che il fatto Aìi. debba concinna. Senza negarlo a priori, non è queste In Dopo però ScHMiTz che nei creduti nemateci della uno : \ pel I e rametti superiori presentano sovente dei numerosi noduli o promi- nenze '\ Secondo 10 cent. alti può raggiungere pianta la più o la plicata ebbe a ravvisare ripetersi nemmen produzioni rivelazione dello anche lecito nell' ^/z. ! ; i 1 i presupporlo ; modo in assoluto. La sezione dei noduli portati dal mio esemplare Hawaiano della esame presenta una o due grandi masse (sori) colorate, \ formate, alla loro volta, da 3o-5o masse (soruli) composte di cellule ] specie in colorate, riunite a grandette, 2-4. subtonde od oblunghe, Queste l'aspetto di tetraspore. la cui infime Certo aggregazioni che qui organizzazione è ben diversa. isolate o strettamente conferiscono loro non si 1 : ' infatti tratta di Sierrocolax { ('). | La sezione f) sullo altri Lo della parte scrivente argomento, né caulescente non ha maleriak- della sufliciente cjuesta è la sede i)iù più competenti lo facciano proprio, fronda o adatto opportuna [)er offre lo strato indagini di trattarlo. Si ulteriori augura che ' ) j À 143 egregiamente delimitato da minutissime corticale vinoso o violaceo, oblunghe, disposte cellule dollare voluminoso, molto serrate. verticali Hlc in omogeneo, composto Strato mi- mediocri, di cellule incolori, tondeggianti, piuttosto appressate, talvolta apparentemente collegate da filamenti. Quest'illusione è dovuta alle pareti delle cellule sezio- nate appartenenti alle porzioni contigue. Cresce attaccata concinna Ali. a. rocce, a bassa marea. alle Ag. J. Perù, Paita a Aprile - Race. 1884. C. Marcacci. Ex herb. A. Piccone, ora A. Forti. Mahukona Idem. b. Amer. Alg. J. E. Tilden. 27 Je igoo. 93. Ahnfeltia Durvillaei (Boryj = Durvillaei Polyìdes Hawaii, Territory of Hawaii, harbor, Bory. Ag. J. Chondrus - Kuetz. - umbellatus Piccaria Durvillaei Mont. Può raggiungere i ascelle colle apici nel Si cilindrica, decomposto-dicotoma, acute e coi segmenti cornea nel secco, lunghi estremi sono troncato-intaccati e leggermente fresco, i-3 stipite. La sezione Quelle della privo dello stipite ha omogeneo assai e di parte cellule di ma cioè, presto piccole, si grossezza la massima a quella forma subtonda e assai che vanno radiate, assai ravvicinate, si riche di queste file dello sono nell'esemplare. subtonde, aggregate dispongono a un interno rivela incolori in raggiungere moniliformi file la periferia nella fanno leggermente oblunghe. Le estremità eguale le cellule cui i parassiti. centrale del midollo senz'ordine apparente, cent., colore e verde-oliva-scuro-fucaceo. 11 uniforme delle sue divisioni, eguale, sterile fastigiata, Sostanza carnosa bilobi. distingue a primo tratto dalle precedenti specie per Esemplare una penna 17 cent, di altezza e lo spessore di maggiore corvina. Fronda perife- sono subsemplici. Ne consegue che l'aspetto ge- nerale non presenta alcun divario notevole nel passaggio dallo sti'ato midollare a quelle corticale. Quest'ultimo s'impone piuttosto per grandi zone concentriche le di muco annuali sovrapposizioni di accrescimento. Nelle divisioni estreme della fronda di poco ganizzazione. dette, e Lo le solidescente ambrino, che segnano meno strato Le cellule midollari regolare corticale si termina mostra in sono meno la cellule varia fitte, l'intima or- un po' più gran- disposizione radiata assai esigue, in delle file file. subdico- 144 tomo-incrociantisi per un tratto di micromillimctro, ed è circoscritto da un sottilissimo cerchio mucoso, amorino. Ah. a. Diirvillaeì Ex Marcacci. Ag. ]. a ; Luglio Paita. i883. Race. C. herb. A. Piccone ora A. Forti. ACTINOCOCCUS Gen. Etym. Perù, actis raggio e coccos grano. Questo genere appartiene al gruppo delle Hydrococceae Harvey {Index Kue- di gen. Alg.), caratterizzato da: Pliycot/ia gelatinoso, globoloso, formato da cellule ologonimiche, disposte in serie gelatinosa. Gli sporangi dividono si quattro in in mediante due divisioni crociate perfetto immerse raggianti ed in una sostanza modo meno più o ('). 94. Actìnococcus subcutaneus (Lyngb.) Rosenv. = Cliaetopliora mefiibranifolìa Riviilaria rosea Suhr. Non - Lyngb. verose parole del eh. G. B. De Toni riportare le belle e do- col omaggio in Zanardini similitudinem eximiam cel. matheciorum rilievo la singolarità e l'alto in non interesse di questa esigua pianta se rum quod sui verbis adnotavit, Lyngb. - Actìnococcus roseiis (Suhr.) Kuetz. potrebbe meglio mettere si C. suhciitanea - maestro: «Mi- al sic dictorum ne- Gvninogongri Wulfeni cum fronde Actinococci claris hoc modo pertinentiam nematheciorum ad genus Aciinococcum praeludens (') ». L'autorevole monito provocò infatti stabile la conferma del ge- nere che conta ormai quattro specie sistematicamente bene acquisite, e non è improbabile che La stranezza mente complessa, il numero Dai recenti accresca. questa specie deriva dalla natura sua elegante- di dall'aspetto esteriore zione costante da essa occupata (') si stuelli di ¥. in Hkvdrich il più semplice e dalla posi- quelle date fonda la classificazione stituire un gruppo nuovo {Actinococcales) da Cigartinales. (V. (-). carpologica dello Schmitz, J. B. A^. Notarisia, lugl. 1906, p. De Toni. Syll. per il inserirsi delle Floridee parti sui tetrasporan<;ii, sessuali femminili dell' Actitiococais, è risultato che i antc-ridii caratteri I, sui e organi quali si gen. Actinococcus deve cotra le Nemalionales e 11 8- 11 9). Alg. Voi. IV, Sect. | \ Kuetz. TziNG, della famiglia delle Squamariacee di ' pag. 243. le 145 che le servono non venne constatata che matrice. Finora di precisamente nei Plivìlopììora Brodiaei e Pli. iuterriipta, e modo da simularne terminali delle loro frondi in apparenza impone talmente, che s' nemateci. Questa i nella descrizione delle citate Pliyl- sempre espresso con lopìiora l'accenno ai parassiti vien la dicitura pseudo-neiimthecia. di vegetando esso estremo margine solitari o aggregati ma generalmente Presenta mentre si numero scssili, del 2-3, brevissimamente pedicellati, di diametro averne di di una leggera pressione del vetrino. ammasso da un filamenti, quali di radianti fine rettangolari. I di grandette, cellule scure, semplici, alla ramuscoli 1 estremità. quali di cellule man mano subquadrate questi di partono si dicotomi o tricho- leggermente acuminati, composti carnicine, tonde quelle in basso, indi a. osservare una pianta sola, occhio parecchie riunite in pulvinolo, leggermente oblungo-subangolose, dal quale tomi, fastigiati, base ed un millim. nel secco. di crede si sott' facilmente scioglientisi sotto pennacchi dallo pulvinoli in forma o globosi, assai rilevati o lentiformi (nel secco), in L'interno è costituito dei i ospitante, microscopio un aspetto dei più vaghi e caratteri- al scopre subtonde, ad occhio rilevato fronda della non sporgono che Sezionato un bottoncino, stici. ma testura nella della quale di bottoncini emisferici non può essere esiguo, parassitico, tallo Il nudo, J. nella segmenti filamenti Insomma rammenta le e in- sono attenuati alla Newalìoiiales. miei esemplari sono portati dalla Phylìophora Brodiaei (Turn.) Ag. Fredriksron, 1826, non avvertiti da M. N. Blytt qui 95. Actinococcus Ne' miei esemplari norvegicus di cui legit. peltaeformis Schmitz. questa specie si mostra sul occupa abbondantemente il lembo Gymnogongrus di entrambe le pagine e raramente sporge dai margini. Si mostra in pulvinoli appiattiti (nel secco) tondi, larghi 1-2 millim. nei più evoluti (puntiformi frequente aggregati e in quelli incipienti), talora cosi ravvicinati che si meno eccentrici, aventi ciascuno centrale, di Il di un porporino più meno di circoletti più un accentuato minutissimo punto carico, formalo dalla base di aijìssione. Gymnogongrus norvegicus 200; molto più sovrappongono parzialmente coi loro margini, così da presentare tanti o ma isolati, J. Ag. di Croisic ne porta non meno quello di Biarritz. 10 146 Ciò però che più preme A. peltaeformis plari (in numero quale peraltro non San Vincente de di altri segnalata per composta incolore periferica brana) articolato, ad articoli disuguali, è dovuto esterna di filamenti semplici, aghiformi, composti ralleli, immerso tutto a. in verso muco Barquera, la il l' A. peltaeformis. un di filamento (mem- membrana verticali, distanziati, subpa- moniliformi, vio- piccolissime, dove l'interno sezionata. Serie si fanno più spessi. violetto. San Brodiaei. Pliyllophora Sulla oblunghe, cellule convergenti letto-vinose, 11 di esem- degli frequente spezzati, ciò che di raggrinzamenti della finissimi ai uno di reca alcun Actinoc. subculaneiis. Ignoro se questa matrice sia già stata da Cuticola è la presenza dello stesso si sopra una fronda 5) Phyllophora Brodiaei di rilevare di di Vincente de la Barquera (Espana). Legit Làzaro. b. e e. Sul reppe, Sept. Gymngoiig. norvegicus. Biarritz. igo^. Coli. J. Gen. Etym. sierros duro, Essendone ignoti i igoS: La Gou- Juillet Chalon. STERROCOLAX Schmitz. solido, e colax parassita. sessuali, frutti ultimo delle Gigartinacee, data la si colloca questo genere come sua natura intima già abbastanza caratteristica. 96. Sterrocolax decìpiens Schmitz. Forma dei piccoli nodi interni feltia plicata, emisferici, dello oppure stesso all'estremità dei fili rami doìV Ahn- colore scuro e della stessa so- stanza cornea della matrice, contesti di monosporangi laterali nei (ili semplici o fascicolati, coi radianti nella svolti regione corticale. a. de Sterrocolax decipie?is l'Ile vert, Roscoff, Schmitz. Sur Ahnfeltia Aoùt 1902, Sept. 1903. Coli. plicata. J. Chenal Chalon. 147 MYCHODEAE Snhfamiglia V. Gen. Etym. 97. MYCHODEA Harv. tìivchodes sinuoso, allusivo allo strato medio della fronda. Mychodea hamata Harv. == Acanthococciis Eiuingii Harv. Lecithites rangìferinus - quale Aspetto esteriore gracilario-ipnoide, in Schmitz. almeno J. Ag. presenta si alcune parti della pianta che è densamente cespitosa subcilindrica, coi rami variamente disposti, acuti intricati, brevi, mucronati, secondati, talvolta 2-4 millim., cent., e spessa falcati con ramoscelli all'apice, o amati, alta da i5 a 20 succosa e scuramente porpo- rigonfia, rina nel fresco. Vista in trasparenza nel secco, la fronda appare per- corsa nel lungo da una specie di costura dalla quale si partono delle esigue ramificazioni, simulanti delle pseudo-sezioni, che gono La sezione periferia. alla disposizioni, e ci congiun- si chiarisce la natura di queste intime riconduce a ripristinare l'aspetto che la pianta deve presentare nel vivo. Struttura filamentoso-cellulare, riferico di due una disposte; strato verticalmente occupante cioè filamenti ansati, in modo formanti corticali, lule intermedio maggior parte la grandi convergenti composta serie irregolari di cellule al centro tre strati : strato pe- serrate, oblunghe, assai grande volume, diametro, costituito da grossi del rettilineo o più di di non sinuosamente internamente midollo il una paralleli alle cel- rete a maglie assai quale è composto di poche cellule irregolari, distanziata, a parete assai più spessa di quella delle cellule periferiche. Nel secco a. la pianta è piuttosto solida e male aderisce. Mvchodea hamata Harv. Idem. b. 98. = Australia. Mychodea foliosa (Harv.) J. Gymtiogongrus foliosus Harv. Come la non più però precedente, appartiene fra le lineari, Ex Australia. herb. Race. Mueller. Erb. ma L' esteriorità, per la disposizione De Toni. A Piccone. Ag. Euthora marginifera Aresch. - sottogenere Lecithites al fra delle le J. Ag., cuneato-flabellato-espanse. divisioni Gymtiogongrus a fronda piana, e per l'insieme principali, le ricorda i Grateloupia nelle 1 j 148 . specie e come, ad esempio, alcune forme più suddivisi, tipi di Grat. filicina. \ Da un piccolo di cui sorgono callo frondi cespitose sopra lo stipite le pochi millimetri fino a mezzo centimetro, piano, lineare o subcu- d'onde neato, '•. branche presto disco il si una prima dicotomia divide in suddividono, facendosi si ' le ( volte dicotomo-flabellate, pila j meno più o segmenti larghi coi fastigiate circa 2 millim., recanti ; numerose ovate, foglioliformi, lineari, ligulato-cuneate prolificazioni contratte assai commiste ad base, quasi picciolate, alla od obaltre ; assai più brevi, sono portati dalle solitari ferma tosto massime La sezione rametti. I sostanza è piut- L-a o porporino porporino-livido è cistocarpi i , ' nel secco. un ambito lineare ad estremità offre presenta sotto si mediocri, di cellule colore il spiniformi. acute, lineari, fogliole e dai rigidetta; e giallognolo, dollo strettamente forma la colorate, di ottuse. mi- Il una costa longitudinale composta semplici o caudate longitudinali, \ alle j estremità o in forma filamento. Ai di lati e]uesto asse centrale di si j allungano in intermedio due linee subparalelle le vastissime cellule dello strato fanno seguito alle quali base dello strato periferico formato in immerse linee verticali, a. Mycìwdea foliosa in le da cellule minori cellule esigue stipate, muco ambrino. ; ì 'i Ag. Australia. Race. F. J. costituenti la assai ' Mueller. Erb. A. i * Piccone, ora A. Forti. i Subfam. VI. Gen. Etym. dicranos DICRANEMEAE DICRANEMA forcuto, e nenia filo, Schmitz. Sond. allusivi alla fronda filiforme forcuta. Le specie di Dicranema cinque, divise in due sezioni. aventi i finora ben La sezione cistocarpi solitari fra le stabilite I."" non sono più comprende due sommità convolute di specie ] dei rami; la se\ zione 11." comprende le altre tre specie (D. aciculare J. liformc Sond., B. selaceutn Sond.) coi cistocarpi, spesso disposti nodosa. unilateralmente nella parte inferiore dei rami Ag., D. fi- pluriseriati, sotto forma < < \ J 149 99- Dicranema revolutum (Ag.) Ag. J. Le Pianta alta 2-4 cent, sorgente da un piccolo callo discoideo. sono più o meno densamente cespitose, frondi forcute, poi irregolarmente cimose, coi una setola porcina, più volte segmenti patenti convoluti rievoca P immagine senonchè prominenti sferici, Per quest'ultima apici. agli particolarità delle giovanissime frondi di Ilypnea muscifonnis, cercine il grossezza di della pure setaceo, anziché incrassato. Cistocarpi è presso sommità le dati nello strato corticale alla dei rami; tetrasporangi sommità anni- del rametti. Sostanza rigida, nel secco subcornea e quindi inaderibile. La sezione trasversa menti brevemente subtonda od è Midollo elissoide. di fila- spesso scomposti in cellule esigue gra- articolati e nulose. Strato intermedio di cellule grandi congiunte a reticolo, longitudinali, incolori, talora corticale di cellule tome nell'estremità solo anche senza in finissime granulazioni. Strato periferica. La semplici o subdico- file sempre visione è limpida l'aiuto dell'acido cloridrico. Nuova Olanda a. scomposte esigue, colorate, in ultra australe ed occidentale. D. revolutum H. Australia. Ex herb. De Toni. 100. = A Dicranema Grevilleì Sond. Gracilarìa piuiiila Grev. - Cysloclonium Gr&villei Kuetz. seconda delle varie forme o del vario grado di sviluppo, si avvicina nel portamento a\V Ileriugia, oppure alla Gioartina acìcularìs od al Gyinnogongrus colo callo cent, o basilare poco E Griffilhsiae. alto s'inalza lo stipite più, alla cui estremità una prima dicotomia patentissima e da 5 a io cent. Da un della eretto, la fronda, lunghezza setacea, così divaricata da si di divide assumere pic- un in la di- sposizione prettamente orizzontale. Le divisioni seguenti sono ad an- golo ottuso od acuto, subfastigiate, con cute, talvolta triforcute, coi Cistocarpi sessìli fra dei riore ovata. Il nel secco. rami, colore, lunghi segmenti gli circa porporino apici. un nel le eretti, estremità brevemente for- raramente subconvolute. Tetrasporangi nella parte supemillim., a base troncata fresco, La sostanza è carnoso-rigida si fa laterizio oblungo- o giallognolo nel vivente, cartilaginea nello stato secco. La sezione dello stipite ha forma elittica. Il centro è da un asse piccolo (o due contigui) circondato da cellule occupato piccole, 160 oblunghe. Strato intermedio assai voluminoso, composto incolori, di vastissime cellule incolori, disposte a reticolato con maglie oblunghe Le longitudinali, decrescenti dal centro alla periferia. questo strato sono aperte verso di trali lungano in filamenti perdentisi fra Strato corticale di cellule le il decrescenti dall'interno subtonde ed oblunghe, a contatto cuticola della alto rivela di che all' le cui pareti si (membrana) all'esterno, assai verticali, e stipatissime quelle periferica La sezione costituita praticata da muco poco più in asse centrale suddetto è sostituito un vero midollo filamenti articolati longitudinali. La sezione di un lobo cimale fertile mostra i cistocarpi in moniliformi radianti, appressate o distanziate, porporine. In la pro- piccole cellule circondanti l'asse. piccole, colorate, solidescente porporino-giallastro. midollo, cellule pericen- struttura della fronda presenta grandi differenze con parte inferiore, in reticolato ed strette, zione a. dipendenza filamenti i sono dell'elaborato sostituiti tal file parte quelle della riproduttivo, e cioè il da cellule mediocri, e piccole, oblunghe, distanziate, subradiate, senza avvertibile delimita- di passaggio fra lo strato intermedio e quello midollare. Dicranenia Grevìllei Sonder. King Georges Sound (Misit Ed. Bornet). b. Idem. Rottnest Island. Australia. Coli. Walcott, 1896. In herb. Thuret. (Com. Ed. Bornet). e. stributae. idem. Ex herb. Geographe Bay. Algae curante Weber-van J. G. Agardh Bosse. [continua] di-