Nuova notarisia, rassegna consacrata allo studio delle

Transcript

Nuova notarisia, rassegna consacrata allo studio delle
Gennaio 1906
(Auiio
ìli
jalla
"Nola risìa
fondazione iella
J
LA NUOVA NOTARISIA^
PROPRIETARIO E REDATTORE
DE TONI
DoTT. G. B.
LAUREATO DELl' ISTITUTO
DI
FRANCIA
PROF. DI BOTANICA NELLA R. UNIVERSITÀ DI
R.
MODENA
Modena
Orto Botanico
(Italia).
Angelo Mazza
SAGGIO DI ALGOLOGIfl OGEiU^IGfl
Subfarn. IV.
DERMONEMEAE
GENERE: DERMONEMA
Famiglia
VII.
Schmitz.
(Grev.) Harv.
CHAETANGIACEAE
Subfarn.
1.
SCINAIEAE
Schmitz.
Trev.
GENERI
GLOIOPHLOEA
SCINAIA
Gen. SCINAIA Bivona.
Etym.
dal eh. D. Scinà.
32. Sclnaia furcellata (Turn.) Biv.
ZZI
Ulva furcellata Turn., Ginnania furcellata Mont.
In
nappe carnose ma
rossastre, costipata
sole,
di
flosce,
porporino laterizio o cinnamomeo-
minutissimi
punii
dorati
iridescenti
trovasi spesso questa bella specie reietta sulle
ciottoli, di
rado sul declivio insensibile
delle
sotto
il
scogliere e
sui
spiagge sabbiose,
nei
/
St,^^5
2
Forma
suoi diversi periodi di sviluppo, dal febbraio all'agosto.
meno
cespi più
secondo che
tondi,
sono più o meno abbondanti.
dei
della
fronda
Frondi cilindriche subeguali
dicoto-
suddivisioni
le
mo-fastigiate cogli apici attenuati, forcuti, ottusi. Altezza da 5 a
cm.; spessore
sono
cesi
carta.
di
una sostanza ben ferma
di
Quello
Torbay
di
e aderiscono perfettamente alla
membranaceo
è invece sottilmente
leva facilmente dal foglio. Cresce
sugli scogli a
e
Strato midollare costituito
È
ma
due
talvolta divisa in
di
assile
parti assottigliate
alle
le
non sempre
estremità,
lungamente
estremità
cui
disposte
articolati,
mettono capo
infra le cellule dello strato corticale. Strato corticale di cellule
od angolose, infine coibite
a.
Ralymenia
fiir celiata
in
unita,
fondo più chiaro. Dalla
risalta sul
essa partono dei filamenti esigui
dapprima semplici, poscia dicotomi,
pro-
un plesso o ganglio
longitudinalmente. Questa costa è formata da
periferia di
in-
vasta estensione geografica.
da una costa
assai stipato di filamenti, che assai
;
ciliatum etc. Cola
a fondo con mare calmo, epperò può essere dragata a grandi
fondità ove trovasi a stato libero.
sol-
si
poca profondità
Ceramium
è spesso associata ad Ulva Lacluca,
fatti
i5
i-3 mill. Gli esemplari delle coste Atlantiche fran-
tonde
una membrana monostromatica.
Hook.
Br.
FI.
p.
3q8. Torbay,
not
com-
mon. Mary Wyatt.
b.
Aoùt
Scin.
furcellata
1902. Coli.
e.
J.
Dragué à Duon (Roscoff) par 5o met.
Biv.
Chalom.
Idem. Basse mer à Guétary, Mai 1903.
Subfam.
II.
CIIAETANGIEAE
J.
Chalon.
Kuetz.
GENERI
BRACHYCLADIA
ACTINOTRICHIA
GALAXAURA
CHAETANGIUM
Gen.
Etym. gaia
La struttura
latte,
GALAXAURA
Lamour.
auros oro.
delle
ogni specie, tanti sono
Galaxaura
i
merita
essere
di
divari che alterano
il
studiata
sopra
piano generale della
loro intima costituzione, così da mascherarlo talvolta
completamente,
3
massime
Come
nella parte midollare.
Galaxaura riesce molto opportuna
la
per
le
Liagora, anche
decalcificazione
dei
per
microscopici, operazione da praticarsi anche in quella specie od
apparentemente immuni da ogni più leggero
dividui
—
OsservaTjone.
mente
Bisogna distinguere
Alghe
dalle
dette,
rallinacee,
seconde
alle
grande numero
specie appartenenti
di
Le prime sono
aver invaso
di
forma
uno
meno
riveste
lo
provano
superficie
alle
funzioni
coloii assai vivaci, vari
i
un
dopo
mascherata
fronda
della
di
biologiche
della
variabili
dello
e
non lapideo, raramente
Nelle seconde un tale strato,
frequente composto
di
meno prominenti
più o
semplicemente
più
Co-
medesimo.
strato
più
le
terze
più opposti generi.
ai
la
da
spesso, unito, levigato e terso le cui funzioni
sono intimamente collegate
come
alle
pareti delle cellule più interne sotto la
le
strato più o
protettrici
prime
alle
Galaxaura,
le
infine
rese semilapidee dal carbonato di calce che
un velo muciforme,
di
pianta,
Liagora e
le
Alghe calcaree propria-
le
Appartengono
quelle che Io sono occasionalmente.
in-
strato calcareo.
superficialmente, e
incrostate
le
preparati
limita
si
granulazioni disposte uniformemente o
di
in
forma
di
currugazioni
protezione e quindi affatto
di
penetrazione
alla
levigato,
tra
verruche,
o di
o
superficiale,
cellula e cellula
della
è
tutt' al
periferia.
Quest' ultima circostanza mai o raramente avviene nelle incrostazioni
dovute unicamente all'ambiente e non mai provocate da una necessità
biologica,
come
Le Galaxaura
lo strato
la
è
poi,
caso delle prime.
il
come
calcareo colorato
di
le
Liagora,
si
presentano talvolta con
verde, mentre sotto questo tegumento
fronda appare col relativo suo colore fisiologigo porporino, roseo
o lilacino-violaceo, ed
in
fatto
dovrebbesi dedurre
non
indichi
mento
cui
perfetto stato di conservazione.
come
punto un' alterazione patologica o dovuta
possa
come avviene
Da questo
l'apparizione esteriore della clorofilla
andare congiunta
nelle altre floridee
la
sparizione
sempre prive
di
della
ad esaurificoeritrina,
ogni rivestimento
calcare.
33.
Galaxaura Becker! Schmitz.
Specie insigne che
congiunta
al
nome
merito della flora
il
compianto Autore
volle
ben
degnamente
Hermann Becker, tanto benemarina capense. Non ne conosco la descrizione che
del chiariss. Dr.
4
accompagnare
certo deve
la
collezione d'Alghe che furono oggetto di
studio da parte dello Schmitz. L'esemplare è alto 8
il
diametro dell'ambito è
in origine,
crostazione
divide
in
dicotomie
tre
margini
porporina, a
calcare,
primarie.
base e subarticolati; quelli superiori
a sella o bilobi, secondo
teri,
cerazioni
fronda è
articoli,
ma
3 millim.,
assai visibili
minima
la
l'estremo viene
propri
d' in-
divisa
talora ristretti
con
La fronda
sono
in
alla
gli apici
in-
Le
la-
La larghezza massima
due.
in
dicotomie
queste
forcuti,
parte convessa
la
priva
del rispettivo sviluppo.
nelle parti più giovani,
con
coi
di
m.argini cosi
talvolta così ravvicinate
lineari,
grado
cimali provocano prolificazioni.
di
leggermente arcuati
due
il
piano
liscia,
di
segmenti mediani sono
I
y^' ^
Cent.,
subincrassati,
Ciascuna
dichotomie secondarie,
da apparire tricotome.
Cent, e
i
nei
forma semicilindrica. Fronda piana,
grandi
quattro
si
la
lungo
io Cent. Stipite
contratto, raggrinzato e convoluto
indi
da simulare
di
della
è articolata; gli
appressati,
lineari,
per
alto,
modo che
margini a circoscrivere perfettamente
i
incipienti lobi cimali.
La sezione
trasversale presenta
un ambito lineare
coi
margini
estremi ottusi o tondeggianti. Filamenti interni intestiniformi, grossi,
cilindrici,
la
scarsamente ramosi,
riuniti
massa longitudinale lungo
in
periferia, lasciando, lo spazio centrale
vuoto o appena attraversato
da qualche filamento proveniente dalle masse
Le
laterali.
articolazioni
esterne dei filamenti periferici sono strettamente unite in rossa
brana areolata
gono
modo
in
le cui
cellule
subtonde o reniformi, polinucleate, spor-
disordinato, rendendo
si
mostrano
le
il
composte
a.
si
anche ad occhio nudo
tessuto è
meno
cellule stesse
di filamenti
che sono
molto ravvicinati,
curvate ad arco molto depresso
caratteristiche sezioni che
lente, o
margini della fronda disuniti,
porporino. Parallelamente allo spazio vuoto
di
delle linee
niliformi, colorati,
i
sporgenza delle
ossia granulosi in causa della
intensamente colorate
mem-
scorgono
nelle parti
in
le
quali
rno-
segnano
piano con una semplice
estreme della pianta dove
denso.
Galaxaura Bucheri Schmitz.
South Africa, The Kowie. Jan. 1895. Ex Herb. Dr. Becker.
3zj.
Galaxaura umbellata fEsper) Lamour.
E.xemplare alto 3 Cent.
Fronda compressa
coi
margini curvati
a doccia sulla faccia inferiore. Quest'ultimo carattere è dovuto all'es-
6
siccamento. La natura perfettamente piana della fronda venne messa
in
quale ha pure rilevato un bel co-
rilievo dalla decalcificazione la
lore porporino nella pianta già
Le prime
inverdito.
con
riormente
lineari
adulte.
mancanza
In
uno
rivestita di
strato calcare
sono dicotome, policotome supepiù giovani, oblungo-
brevi, ovali nelle parti
articoli
quelle più
in
prima
ramificazioni
di
esemplari
altri
della
stessa specie, sarebbe avventato ogni giudizio sopra questa specie.
La sezione trasversale dà una figura
di
filamenti incolori grossi rettilinei
gamente
articolati,
varicate,
disordinatamente
rezioni
:
lineare-elissoide. Midollo
o a larghe curve, rigidetti, lun-
provvisti di scarse
intrecciati,
ramificazioni
per cui
assai di-
sottili,
mostrano
si
in
due
di-
longitudinale e verticale. Strato periferico assai spesso,
mato da grosse
ed oblunghe,
ma non
cellule
nella dimensione,
tutte eguali
for-
tonde
ricche di cromatofori porporini, distanziate-isolate od
a gruppi, fra le quali s'internano e
si
anastomizzano
estremità dei
le
filamenti midollari.
a.
Port Natal. Herb. Dr. H. Becker.
35. Galaxaura cylindrica (Soland.),
= Corallina
Il
SoLANDER che nel 1786 pubblicò
Coralline, a queste
di
alcune specie
possibile
la
fronda
porporina.
sottile
base dove
si
in realtà, la
quasi
liscia,
È
tegumento
fra
le
qui
cui
di
tratta.
si
In-
precisamente
proposito non sarebbe
in
potesse avere questa specie
si
vanile, priva cioè di ogni
flessibile e
manoscritti di Ellis sulle
Corallinacea, e più
Amphiroa. Un equivoco
di
quando
i
Galaxaura
ascrisse la
essa ricorda l'aspetto di una
fatti
Lamour.
cylindrica Soland., Dichotomaria Ag.
nel
suo stato
epperò con
calcare,
la
gio-
fronda
specie dal portamento più snello con
patentemente dicotomo-fastigiata. Rami
frangono facilmente
allo
stato
costretti
alla
che
sia
adulto. Più
lo
fronda è resa cilindrica da una concrezione molto unita,
che interamente
Vista in piano, offre
germente allungate,
la riveste.
un tessuto
in parte
un
da grossi e spessi
filamenti
ramificazioni semplici,
assai
si
palesa porporina.
mediocri, esagone, leg-
vuote, in parie con granulazioni; isolate
e quindi liberate dalla pressione,
trasversale mostra
Denudata,
di cellule
si
fanno
voluminoso
tondeggianti.
strato
La sezione
midollare
longitudinali, quasi rettilinei,
sottili,
tonde che spesseggiano verso
composto
con rade
diagonali e verticali, commisti a cellule
i
margini ed
alle quali
fanno capo
le
6
ramificazioni dei filamenti. Strato corticale di poche serie di cellule
colorate, tonde, disordinate, più grandi di quelle interne.
Santa Cruz
a.
di
Tenerifa (Canarie). 6-10 Agosto
1882.
Race.
Cap. E. D' ALBERTIS.
Ex
herb. Piccone, ora Forti.
Zanard.
36. Galaxaura adriatica
11
nome
storico, in
un valore meramente
mare Adriatico dove ne fu fatta la prima
specifico di questa pianta ha ormai
quanto ricorda
il
scoperta all'isola di Lesina.
constatata
presenza in
la
Come
in
processo
maggiori
assai
di
(Tirreno e Jonio) che non nello stesso Adriatico
porre quanto debba essere estesa
Oceani, dandone
agìdamento
la
sua
tempo ne venne
nel
località
('),
Mediterraneo
cosi è facile sup-
anche
distribuzione
nuova stazione lungo
la
negli
spiagge
le
rocciose delle Hawaii.
Nei più ricchi esemplari
si
presenta con un ambito
emisferico
per l'abbondanza delle frondi cespugliose, sorgenti dall'unico callo
di-
sciforme, ripetutamente divise per dicotomia, alte 4-5 Cent., e grosse
poco piò
di
e forcute.
I
ingrossate in alto e con
millim.,
La sostanza
è rigida
le
per concrezione
estremità troncate
rosea o
calcarea,
rossa nel vivente. Nel secco è verdognola, giallastra o bigia.
Il
mi-
dollo è formato di filamenti allungati, articolati, dicotomi nel mezzo,,
poi,
moniliformi ed obliqui,
mano una membrana
di
fili
a.
J.
si
dirigono
verso
la
periferia
areolata munita talvolta di villosità
dove
for-
composte
esigui, rigidi, callitamnioidei.
Waianae, Oahu,
E. TiLDEN,
22
Territ. di Hawaii.
magg. 1900.
Galaxaura rugosa (Soland.) Lamour.
37.
=: Halysiiun rugosum Kuetz., Corallina rugosa Soland.
in
Ellis,
Galaxaura annidata Lamour.
sità
L'addiettivo
di
non implica
la
ghe, mentre
come
(})
le
la
corna
Cfr.
annidata ne spiega meglio
regolarità,
né
la
forma, nò
il
la
carattere.
La rugo-
direzione delle ru-
specie ha pseudo-sezioni annuiate o meglio
di
certe Antilopi.
Questo carattere
si
T. Bentivoglio, La Galaxaura adriatica Zanard. e
stribuzione nel Mediterraneo.
—
Nuova
Notarisia
XIV,
nodose
palesa in
la
1903, p.
modo
sua area di
109.
di-
7
E
diverso a seconda dei vari stadi della pianta.
meno
cato nel periodo giovanile,
sensibile o affatto
scomparso
nello
più nettamente spic-
quello adulto
in
stato
senile,
e
talora
quando
vestimento calcare, ispessendosi, ha quasi obliterato
i
appena
cioè
ri-
il
solchi divisori.
Le forme
più opposte sono due: l'unaa frondi subcilindriche, gran-
detta, del
diametro
ad
mill. di
I
che spiega
di
massimo
2-3
di
mill.
;
la
denominazione
del
Solander,
Corallinacea. Negli esemplari in
È
visioni patenti. Decalcifìcate, le
esili,'/,
questa specialmente
causa del suo aspetto
in
esame ha
con frondi cespitose o lungamente
5 Cent.,
l'altra a frondi
diam., perfettamente cilindriche.
la
massima
stipitate,
altezza di
dicotome, a
di-
due forme rivelarono una sostanza
carnosetta, giallastro-rossastra.
L'ambito
Midollo
di
della sezione trasversale
ha forma
compressa.
di elisse
filamenti longitudinali con diramazioni oblique e verticali.
L' interno dei filamenti contiene delle cellule in forma di bolliccine
tendenti ad isolarsi nella decomposizione dei filamenti. Strato corti-
composto
cale assai spesso,
membrana
esterne unite in
Nella forma esile
Queste
capitati.
forma
i
grosse cellule tonde, colorate,
le
più
areolata.
filamenti sono più scarsamente ramosi, spesso
estremità
capitate
Le
cellule normali.
di
di
trovano anche staccate
si
cellule
periferiche
sotto
sono meno grandi
che nella forma larga e assai regolarmente distanziate. Peli perimein
trali
fascetti
od
colore del
Il
scuro nella forma
a.
clavati.
isolati,
tegumento calcare
è verde glauco o bianco, grigio
esile.
Washed ashore on
tonio, Jamaica. July,
the coast from Annotto
1894.
Mrs. C. E. Pease and
Bay
to Port
b.
Kahuku
e.
Honolulu, isole Hawai. Lugl. 1884. Race. Marcacci.
Ex
Oahu,
Point,
Territ.
d'Hawaii.
E. T.
i3 Je. 1900.
herb. Piccone, ora Forti.
Gen.
Etym. chceta
CHAETANGIUM
38. Chaetangium
le
Kuetz.
setola e aggeion vaso.
ornatum
(Lin.)
L'aspetto esteriore ricorda alcuni
d'onde
J.
An-
Miss E. Butler.
sinonimie
di
Kuetz.
tipi di
Grateloupia dìchotoma,
Gratd. ornala e G. Hystrix Ag.
;
senonchè
le
lobate
al
disco e
estremità palmatofesse
le
differenziano tosto dalla Crittonemiacea.
la
una
Si tratta di
la
anche
prolificazioni estese
di quelle floridee cosi dette
sua vistosità e per
ricchezza
la
primo ordine per
di
un'ornamentazione
di
esube-
così
rante, talvolta cosi soverchia in ogni sua parte, che le lacinie rigide
ed erette
le
luppo
conferiscono l'aspetto orrido.
esemplari
Negli
esame
in
secondo è atro-violacea
la
clorofilla;
lacinie
è
rappresentata
in
un giovane
maturanza. Nel primo è porporino scura
e nello stato di
in
La sostanza
La compattezza
è cornea e
non aderisce
alla
mostra
condizione
lo strato
di
da filamenti
circa
filamenti verticali cilindraceo-
corticale di
nonché
lo
strato
articolato-moniliformi
esilissimi,
di
un'estrema sottigliezza della sezione.
clavati, articolati, stipatissimi, colorati,
stituito
di
carta.
compongono,
appena apprezzabili sotto l'ingrandimento
talché riescono
5oo diametri e
alla
massimo, andando con-
del suo tessuto arriva al
giunta all'estrema finezza degli elementi cellulari che lo
ci
nel
;
trasparenza, con alterazioni che scoprono
nerastra all'aspetto, nel secco. Entrambi sono ricchi
fruttigere.
Questa
svi-
a
interno coinfinitesimi
fittamente contesti.
tratti
a.
Sohut Africa. Table Bay.
b.
Idem.
Ex
The Kowie.
Oct.
1896.
ii,
Jul.
1896.
22,
Herb. Dr. H. Becker.
Fam.
Vili.
GELIDIACEAE
Subfam.
I.
(Kuetz.) Schm.
BINDERELLEAE
Schmitz.
GENERI
BINDERELLA
Gen.
Schm.
CHOREOCOLAX
Etym. chorein penetrare
39.
Reinsch.
Reinsch.
e colax parassita.
Choreocolax Polysiphoniae Reinsch.
Pianta
lati
CHOREOCOLAX
endofitica,
od aggregati
sotto
raramente
forma
a
2-3,
di
di
corpuscoli
varia
tondi,
grandezza,
scuri,
sui
iso-
rami
9
e più
della Polvsipìwìiia fasiigìata,
Struttura
specialmente intorno
per eccellenza, con
cellulare
cellule
le
alle ascelle.
disposte
in
modo
radiato-flabellato, le esteriori più grandi. Tetrasporangi divisi a croce
immersi nello strato
corticale. Anteridl
cistocarpi
e
sparsi
su-
alla
perficie.
Insino ad oggi
matrice
questo
parassita
spiagge dell'America boreale;
sulle
Inghilterra ed a Roscoff in Bretagna;
distribuzione debba essere
otto specie,
ma
è sem.pre
nuove
della ricerca di
Lo
può
stesso
intrattenermi per
a.
venne segnalato:
ma
presso
Se ne conoscono
assai più vasta.
la
in
sua
finora
un campo nuovo da esperimentarsi quello
sedi e di
dirsi del
nuove specie
di
questo genere.
genere Harveyella del quale non posso
mancanza
di
esemplari
WRANGELIEAE
IH.
citata
Folkestone
può ritenere che
si
(').
Sur Polysiph. fastigiata Roscoff. Aoùt 1902.
Subfam.
nella
(J.
Coli.
J.
Chalon.
Ag.) Schmitz.
GENERI
WRANGELIA
Ag.
ATRACTOPHORA
Gen.
Etym.
dal eh. F. A.
Croiian.
WRANGELIA
NACCARIA
Endl.
Ag.
Wrangel.
di specie che, meno
Nuova Olanda, compresa
Se ne conoscono finora due dozzine
W.
penicillata,
Terra
appartengono
tutte alla
la
la
Van Diemen. J. Agardh le divise in Armatae, Pluinalce, Seognuna di queste divisioni occorrei'ebbe almeno
per potere stabilire un esame comparativo dell'interna strutquale non è sempre eguale né cosi semplice come può ta-
di
tosae, Penicillate. Di
un
tipo
tura la
lune volte apparire.
tesi
circa
il
Non
potendosi
valore da accordarsi a
riguardo presentare una sin-
al
variazioni
tali
gnificato biologico ed all'evoluzione delle specie,
gio di queste
(^)
ai
generi
aljfini
nei quali
Per Io stesso motivo resta soppressa
Schmitz.
la
si
in
relazione
nonché
al
al
si-
passag-
palesano alcuni fenomeni
Sottofam. 11^ delle Hatveyelleae
10
identici,
compito deve qui
il
limitarsi
come appaiono
alcuni di questi, cosi
40. Wrangelia myriophylloides
Ha
semplice
alla
esposizione di
poche specie seguenti.
nelle
Harv. (Sez/ Annatae).
radice fibrosa, strisciante. Frondi intricate dalla base, lunghe
10-12 Cent., setacee, sparse, ramose, recanti a ciascuna articolazione
un
si
il
un ramoscello
zione mostra
materia
bianco-sporco e
colore
Cuscuta. La se-
fanerogama devastato da una
di
uno dentro
tubi cilindrici
coi glo-
portamento ridotto
il
nell'altro, e cioè sotto
due cerchi concentrici.
La parete
di
un
primo aspetto,
ricorda, a
due
i
con
Così
lurida.
moniliformi
l'aspetto di
erbari
negli
grazioso aspetto nativo, rallegrato dal porporino, poiché
bruna o
fa
meruli
di
Raramente
fascetto di rametti verticillati, tricotomi.
conserva
del tubo esterno, ossia
membrana
mucosa, chiaramente ambrina,
periferica,
contenente
si
palesa
minutissime
granulazioni più scure, quella del tubo interno, nel secco egualmente
Lo
colorata, è subfilamentosa.
cupato da
tubi
altri
strie
spazio
concentriche
quante sono
le
salva
suo portamento
Mùller
la
si
riferisce
minore rigidezza e
la
^
tanti
di
poco rilevato
1893.
Plumatae).
alcun poco a\V Hypftea episcopalis,
minore lunghezza dei rami. Quest'as-
sociazione un po' troppo lontana deriva dalla
come sarebbe
fronto più razionale
crassa,
tratta
herb. F. Boergesen.
41. Wrangelia Wattsii Harv. (Sez.
Il
Si
Bornetia secundijlora.
Port-Phillip Heads. Miss. F. von
Ex
tubo è oc-
e l'altro
incolori.
Questo processo,
striature.
finora, è sviluppatissimo nella
a.
Tu no
fra
cristalline
da
quello
mancanza
stabilirsi
di
un con-
con
W.
la
sconosciuta allo scrivente fino a questo momento.
Pianta vagamente ramosa, subdicotoma, affatto rigida nel secco
e
non
aderibile.
madefatto visto
Nel
al
fresco,
come pure nell'esemplare
microscopio,
si
mostra
pellucida
con
disseccatole
articola-
zioni assai pronunciate, spesso alternatamente turgide e subcontratte,
3-4 volte più lunghe del loro diametro. Fra
brana
parietale
della
fronda, entrambi
il
tubo assile e
colorati,
striature concentriche, vitrine, incolori, per cui, stante
metro del sifone
a riescire
in
la
mem-
hanno luogo
il
grande
delle
dia-
proporzione a quello della fronda, questa viene
ampiamente
cava. Sul significato
di
queste striature già
si
Il
ebbe a
dire.
bruno,
al
Il
paglierino, al bianchiccio.
al
Australia.
a.
scompare per dar luogo
colore, rubescente nel vivo,
Ex
herb. F. Ardissone.
42. Wrangelìa plebeia
J.
Ag. (Sez.
^
Setosaé).
L'aggettivo specifico va inteso nel senso
un simile
dosi convenire alcunché d' ignobile ad
plare osservato è alta
Cent, e
2
mezzo
e di
non poten-
di riiìnuta,
Nell'esem-
gioiello.
ambito
doppio, rosea,
il
di
aspetto egregiamente callitamnioideo, dovuto all'estrema finezza
di
ogni sua parte. L'affinità sua con
che
è
seguito ad un attento
in
W.
la
esame
col soccorso di
subpennata ramosa con ramoscelli
articolazioni e
non
penicillata
verticillati
con rami e ramoscelli
è avvertibile
Washed
Herb.
delle
penicillati alle estremità. Nulla
ashore, Jupiter Inlet, Florida. Jan.
{Phycot. Bor.
pianta
giunture
posso dire dell'intima struttura, non essendomi consentita
a.
La
lenti.
alle
Amer.) Mrs. G. A.
sezione.
la
1897.
10.
Hall.
Chalon.
J.
43. Wrangelia penicillata Ag.
=:
—
Griffithsia penicillata Ag.,
Ceramium penicillalum
fithsia caudata
Bertol.
le
—
W. tenera Ag. (forma
W. verticillata Kuetz.
in
perfetto stato fisiologico
più belle delle sue congeneri.
dovrebbe accennare
i
Grif-
può vantarsi
Essendo comune anche
diterraneo, ne stimo inutile una descrizione esteriore nella
raggiungere
tenuiof).
—
Schousb.
Nei migliori esemplari
fra
—
2
mill.
vari
ai
di
mutamenti
larghezza,
al
cui la pianta è soggetta.
20
e
cent,
di
Me-
quale
altezza.
Può
Queste
dimensioni sono proprie delle piante cresciute nella seconda zona
profondità.
eccezione,
La specie
fin
presso
si
trova però anche nella
la
linea
dell'acqua,
come
prima zona
attesta
lo
si
di
per
e,
un esem-
plare impiantato sopra Grateloupia filicina dallo scrivente raccolto a
F^osilipo
gio
il
ó maggio 1898, ed un altro sopra Jania rubens nel mag-
1902 a Palermo.
1
portamenti più comuni, dalle ramificazioni allungatissime,
e sciolte o largamente e robustamente
espanse
oppure gracilissime, quasi ragnatelose e
nacchietti,
non trovano alcun richiamo
cisamente crasso-contratta,
alta
5
Cent, con ambito
la
in
alto,
agili
a corimbo,
tutte provviste di rosei pen-
in
una forma americana, de-
quale merita un accenno speciale.
triangolare
la
cui
base
ò larga 4 Cent.
E
I
12
rami, distico-decomposto-pennati, sono
alla
base e cosi ravvicinati che,
orizzontali,
così breve spazio, se
in
sopra ogni lato dell'asse, cosicché, tra l'uno e
22
fino ai
due
terzi
Ora
che
pensi
si
uno spazio
della pianta,
più apprezzabile verso
la
mill.
ne contano
intercede,
l'altro
non essendo
mill.,
micromillimetri.
in
ramo
ciascun
sua volta
alla
2-3
di
sommità se non che
un
grossi
porta
rametti
dei
pseudo-pennati, e che ogni rametto reca dei pennacchietti subsessili,
e
avrà un'idea della compattezza offerta dallo insieme. La pianta
si
è ricca di tetragonidii divisi a triangolo.
La sostanza
ciforme,
è carnoso
American Algae.
come
L' indicazione di
farebbe credere che non
che meriterebbe
gelatinosa. L'aspetto complessivo è
bruno-verde,
colore
il
di
tratti
si
porta
scheda
la
on the reefs at low tìde
comiiion
un'anormalità,
di
fel-
N. 414 delle
ma
una forma
di
essere distinta. Nel secco appare grigio-giallastra
e aderisce perfettamente alla carta.
La sezione trasversale
una vecchia fronda
della parte inferiore di
grossamente
presenta un ambito elissoide regolarmente curvilineo
lobato, circoscritto da
una
occupato da un tubo
assile
rappresentati
i
tubi
essi
sezioni
sono talvolta inframmezzate delle
oblunghe, ed angolose o caudate. Lungo
una
oblunghe
assai
serie di grosse cellule di varia
e
strette,
pure
praticate
rami, e
nei
cellule mediocri subtonde,
la
forma,
cuticola periferica corre
rettangolari,
reniformi, caudate, etc, variamente disposte.
Le
triangolari,
pareti di ogni
parte
questa struttura, a seconda del vario stato della pianta, sono
di
colori o di
un bruno
assai pallido,
In-
raggrinzato-appianati.
pericentrali
Questi tubi sono invece turgidi nelle
ad
centro è
Il
oblungo con direzione longitudinale.
torno ad esso sono disposte cellule
longitudinali,
incrassata.
filiforme
cuticola
oppure rosee o porporine
in-
nelle
giovani ramificazioni.
Come
l'esteriorità,
cos'i
anche l'interno
presenta un notevole divario con quella ora
assile è
è
poco definito
composto
di
della
forma americana
esposta.
nella parte caulescente, in
Qui
quantochè
grosse cellule nucleate, tonde, a parete
cinate e distanziate, di varia
dimensione, commiste a
ria.
Strato corticale di cellule
merse
in
non
un muco lamellarc-membranaceo.
midollo
sottile,
avvi-
filamenti e a
nuclei di tubi disciolti, in ordine decrescente dal centro alla
nucleate,
sifone
il
il
mediocri,
perife-
sparse, im-
13
Waianae, Oahu, Territory of Hawaii.
a.
gio
J.
i6.
Mag-
1900.
Osservazione.
—
Dal
abbastanza dimostrato un
unico nelle
tallofite:
munemente
Gli
E. Tilden,
esempi
qui
sopra esposto
fatto di capitale
come
cioè ad
sulle
Wrangeììa
importanza, d'altronde non
un processo
di
struttura più co-
seguito, altro possa sostituirsene di natura
recati
starebbero a provare
viene
che
la
W,
ben diversa.
penicillata
costi-
tuisce un'eccezione nella costituzione del piano generico monosifonio.
Le molte
sezioni
praticate in individui di vario sviluppo e in diverse
posizioni della pianta
sifoni
che
quali
i
riesce
quelli
la
hanno sempre messo
occupano interamente
perciò egregiamente
la
in rilievo la
parte
provvista di
centrale
pluralità
della
midollo, e
[continua]
-^t>;^^'^5^^
fronda
ancora
cui struttura è delle più complesse.
dei
di
Aprile 1906
(Aiiiio
ìli
Ma
foiMoiie Mia "llarjs ìaj
LA NUOVA NOTARISIA
PROPRIETARIO E REDATTORE
DE TONI
DoTT. G. B.
LAUREATO DELL* ISTITUTO
PROF. DI BOTANICA NELLA
R.
R.
DI
FRANCIA
UNIVERSITÀ DI MODENA
Modena
Orto Botanico
(Italia).
Angelo Mazza
SAGGIO DI
Subfam. IV.
Gen.
Etym. caulos caule
CAULACANTHEAE
CAULACANTHUS
J.
Ag.
Kuetz.
e acanthos spina.
Caulacanthus ustulatus (Mert.) Kuetz.
44.
Le
OGEAflIGfl
flLGOIiOGIfl
varie sinonimie con
le
quali
venne designata questa
pianta,
più che dai caratteri intimi, sono spiegate dalle sue apparenze esteriori,
ciò
che del resto
si
verifica all'inizio di ogni
della botanica specialmente,
la
il
disciplina,
quando V habitus era considerato come
più importante espressione di un soggetto
impresso
fisica
cui
la
natura avesse
suo particolare e più appariscente suggello
al
quale ve-
niva conferito un valore sistematico.
La specie
estesa se
è assai nota
anche nel Mediterraneo ove ha molto
non abbondante progenie. Negli Oceani ha
circoscritte
è suscettibile di forme aQìni
alla
nostra
stazioni
specie,
più
delle
42
quali
C. horrididus
solo
il
Mont. del Pacifico costituirebbe una specie
autonoma, secondo I'Ardissone.
Cresce sopra diverse alghe e sulle rocce, generalmente a poca
profondità,
ma non
conda zona,
variabile e
si
escludono
del che, oltre
che
Generalmente atro-violacea,
porporino che
fa
si
provano
la
consistenza
indipendentemente dall'età sua.
notare talvolta per un tenero color
conserva anche nel secco, ciò che dinota un'adat-
si
ad ambienti assai disparati. Le più genuine forme Atlantiche
tabilità
di
statura, lo
la
colorito della fronda,
il
eccezioni di abitazione nella se-
le
poco differiscono da quelle del Mediterraneo; differenza che
limita alla statura ehe è
appena sensibilmente maggiore
Gelatinosa nello stato giovane,
si
fa
si
nelle prime.
poscia cartilaginea e infine cor-
nea nel secco.
La sezione
da un
trasversale
Nelle parti
sono spesso ripiegate sopra sé
piij
giovani
monosifonio dalle cui pareti
terni, semplici,
addensano
mente
si
appressati.
Ne
risulta
in
tosto
la
uno
il
corimbosi
verticali
strato corticale
igrometrico.
Avvenendo
l'azione
in
moniliformi
le cui
esso
dell'acqua,
le
Il
delle
stretta-
scuro,
assai
atro-
in cellule
periferia
la
al-
estremità
esilissimi,
midollo trovasi cangiato
disposizione sopra descritta.
sezione e sotto
l'
un asse articolato
un bianco torbido, digradanti verso
di
conservano
filamenti
talvolta
escrescenze pe-
di
staccano dei filamenti
indi policotomo-fastigiati o
nella periferia
elittica,
stesse.
frondi presentano
le
violaceo. Nelle parti più adulte
subtonde
leggermente
per disuguaglianze
lato angolato-rettilinea
riferiche le quali
si
tonda o
è
dove
cercine corticale è piutrotture
estremità
si
prodotte
dalla
arrotolano
al-
infuori.
a.
Coli.
b.
C.
J.
ustulaiiis
Kuetz. Gazon sur roche à Biarritz.
Chalon.
Idem, La Goureppe, Sept. 1904. Idem.
Juillet
1903.
43
GELIDIEAE
Subfam, V.
Schm.
(Kuetz.)
GENERI
GELIDIUM Lam.
PTEROCLADIA J. Ag.
SUHRIA J. Ag.
PTILOPHORA Kuetz.
Gen.
Etym. da
gela,
d'onde
PORPHYROGLOSSUM
ACROPELTIS
Kuetz.
Mont.
ACANTHOPELTIS Okam.
GELIDIUM Lamour.
gelatina. (Allusione ignoUi, trattandosi di
piante cartilaginee).
45. Gelìdium crinale (Turn.)
Lamour.
Già considerato come una varietà
quindicina
varie che
la
del
G.
sinonimie in ognuna delle quali
di
pianta
assume
in
ragione dei
corneum, ebbe una
si
diversi
allude
forme
alle
ambienti
in
cui
cresce. Gregaria per eccellenza, forma dei tappeti scuri di varia estensione, scoperti a bassa
ferme
le
marea, che servono egregiamente a tener
sabbie mediante
i
rami
primari
decombenti,
quasi pseudo-sorcoli strettamente aggrovigliati.
I
a 4 cent., larga circa
mezzo
millim.,
con
fili
La pianta
primari
scia subrepenti, setacei, cilindrici o subcompressi,
provvisti di prolificazioni, scarsamente
disposizione e con rametti
fruttiferi
La
elisse in vario
di
clavati o
intrecciati, longitudinali;
le
abbondantemente
spatolati.
grado schiacciata. Strato corticale
di
è alta da
repenti, po-
meno
scuro.
un ramo primario dà un ambito ad
oblunghe o subtonde, ametistine,
dante, composto nel centro
repenti,
assai ramosi, irregolari nella
Sostanza cartilaginea, colore porporino più o
sezione trasversale
indi
verticali.
cellule
Strato
di
cellule
esigue
midollare abbon-
spesso disciolte
in
filamenti
consecutive subtonde o leggermente ob-
lunghe, distanziate.
J.
a.
Bridgeport, Connecticut. Coli. H, A. Green, 23 Au.
h.
Nelle pozzanghere marine. Waianae, Oahu, Territ. d' Hawaii,
E. TiLDEN, 21
My. 1900.
1898.
44
40. Gelidium pusillum (Stackh.)
=
G.
Siccome portate
ma
nimie,
in
una dozzina
—
Thur.
piilviiiaiuìii
binomi
come pure
i
oltre a
riferibili,
tratta
Si
sempre
Le forme sono
color porporino, ora
terroso, arieggiante
chiaro,
che è assai
ammassate
Grun. rientra
var. conchicola Picc. et
Merita un speciale menzione
strettamente parlando,
annoverare
fra
i
divisioni delle
pusilli.
11
penne
in
quanto
Le
frondi
sono
di
nereggiante o
alto
Lamour. che,
dovrebbe certo
si
presenta
cent, e
7
la
forme.
tali
non
alla statura
Forse
crinale.
Gelidiiini cìavatiun
il
morte,
conchiglie
G.
più
intri-
forma costantemente clavato-spatolata,
ramose come
semplici
nettamente distinte e
erette,
in
vero pusil-
nel
F
sciolte
una
dal-
epperò non confondibili coW intricaium dello stesso Lamour.
l'altra,
Non possedendo forme
pusillum,
intermedie pel
di
quest'ultimo
La sezione dà una
dezza mediocre, isolate
scarsamente
come
figura tonda.
ma
ramosi
tra
il
genuino G.
altri
il
pronunciarsi
specie a sé.
Midollo abbondante di
con massa centrale più densa,
incolori o lievemente rosee,
talvolta
confronto
G. intricaium e G. clavatum, lascio ad
sull'autonomia
renti,
una
mio esemplare è
di essere spiniformi,
luogo
lum.
in
in
anche
e
quasi
or
più depresse forme del
le
Fucus,
assai varia-
centim. abbondante e
il
ora scuro,
sino-
almeno
generi
ai
costituenti dei cuscinetti sulle rocce e sulle
cate,
le
Gelidium,
piante fittamente
di
due
designare conta
stature che oscillano fra
le
C).
pochi millimetri, eccezione fatta pel G. clavatum
alto.
di
Okam.
\'uol
si
Spliaerococcns, Acrocarpiis e Cìiondria.
bili,
Jol.
dai miei esemplari, cito solo queste
realtà la pianta che
di
Le
G. repeiis
collegate da filamenti
e
che,
parte delle cellule in
fra
di
nello anastomizzarsi,
modo che
queste figurano
cellule
di
gran-
esse
scor-
circondano
come
il
nu-
cleo di cellule più grandi.
Strato corticale di
cali,
cellule
minute, disposte
in
brevi
file
verti-
costipate, colorate.
a.
G. pusillum
Le
Jol.
Sur Patelles,
Biarritz.
Mai
ic)o3.
Coli.
J.
Chalon.
(1)
Okaaiur.v K.
Australia.
—
The
List
of Marine
Algae collected
in
Caroline
Islands
Hotanical Magazine, \'ol. XVIII, Tokio 1904, p. 77-96.
and
45
Forme
Idem.
b.
1903. Coli.
)uillet
J.
Chalon.
G. pLilvinatum Thur.
e.
1903, Coli.
en gazon sur roche. Cap du Figuier,
très réduite
Sur
Mai
Guéthary,
Chalon.
J.
G. clavatum Lamour. Duon, Roscoff. Sett.
d.
1903. Idem, et Fa-
du Toulinguet (Crozon). Aout 1904. Idem.
laise
Gelìdium latifolìum Born. in Born. et Thur.
47.
Sotto l'antica denominazione
corneum
G.
di
pinnalum Kg., prisloides (Ag.)
varietà:
le
Arotcha,
Patelles.
e Straff., caespifosiuii
Hyslhx
Ag.,
].
che venne conservata come
buona
Ag., pcclinaliim Ardiss.
J.
Ag. AH" infuori óqW Hystrix
].
varietà,
pinnalum Grev., oggi conosciuto sotto
comprendevano
si
e del
nome
corneum
G.
var.
Plerocladia
capìl-
lacea (Gmel.) Born. et Thur., le altre tutte s'interpretano ora
come
emanazioni della
guisa
tipica
forma del G.
Questa semplificazione
ambagi
e
con
meno
fitti,
In questi casi
il
come
io
a
rachide
come può
le
frondi
cedono
in
altra.
cespugli
grossi
semiglobosi,
scoglio, ed
di
ridursi
cent, di altezza,
5
i
esemplari
negli
può toccare
anche
i
millim.
2
particolari è
possono arieggiare quelle
di
e
le
in
un
di
Biarritz.
bellezza a quelle Atlantiche.
vinoso molto intenso. Spesso
minuta
ma
que-
grande sviluppo.
di
mezzo
ad un solo millim., e allora
questo tipo sono alcuni esemplari
la
l'una e T
tra
medi o
giovani
i
Cysloscira e Corallina.
nella statura, negli altri
sicché
tormentarono
libera-
cui caratteri esteriori offrono
i
sopra conchiglie morte, pezzi
può giungere anche
non
che sempre
miei esemplari non oltrepassano
ghezza,
certa
in
opportuna come
da ritenersi
connessione
di
presenta in
si
sopra altre Alghe,
sta
che
Born.,
lalìfoìium
molte forme
le
così spesso addentellati
La pianta
è
scrupoli
di
studiosi alle prese
I
di
riassorbe nelT unica denominazione.
le
trice di
più
il
di
lar-
pianta
la
se
proporzione, co-
CaUithaninion.
Di
Le forme Tirrene non
colore è di un bel rosso
11
piume estreme sono addensate
a
capitolo.
La sezione
delle frondi
mostra
delle
varianti
a seconda delle diverse posizioni nelle quali
alla distanza
sezioni.
in
di
Questo
un micromillimetro,
fatto,
che spesso
si
cioè
fra
pratica,
si
le
la
ma benanco
immediate
diverse
ripete nelle tallofile.
quanto infinitesimo spazio può variare
non solo
intime
direzione
ci
di
apprende
un
fila-
46
mento o
una
di
Lo
cellula.
strato midollare
composto
è
fibrose a tenace parete, incolori, subtonde, oblunghe o
filiformi iso-
longitudinali o diagonali e persino verticali, ravvicinate sempli-
late,
cemente o più o meno contorte. Lo
tonde
lule
cellule
di
ticale
parecchie serie più o
in
meno
offre
cel-
le
ordinate. Nello strato cor-
oblunghe, rosso- porporine sono
piccolissime,
cellule
le
strato intermedio
di-
sposte in linee verticali assai serrate.
a.
G. lattfolium Born.
b.
Idem.
Biarritz,
Callot, Aout. 1903. Coli.
Ile
Sept.
1904. Coli.
48.
=: Fuciis
Chalon.
J.
Gelidium sesquipedale Thuret
Born.
in
et
Thur.
sesquipedalis Turn.
Cornell s var.
Credo opportuno mantenere l'autonomia
questa specie riven-
di
dicata dai cennati autori alle cui Noles Algologiques
mandano
gli
forme
Flerocladia capillacea con la quale
di
esordienti.
gidezza e l'eccezionale
stanze che non
Le molte analogie
sviluppo
cui
di
mai
riscontrano
si
Chalon.
J.
in
è
di
pag.
61
portamento con certe
divide
mediocre
la
sono
suscettibile,
alcuna
ri-
circo-
manifestazioni
delle
Gelidium corneum.
dell'antico
Le conferiscono imponenza
mezzo metro
rilievo dai
e prestanza
per un
fusti
prima parte,
somma
terzo
statura
la
che
portamento
il
o per
la
metà
può oltrepassare
slanciato,
circa
messo
denudati
disposizione
si
ripete nelle
Una dozzina
innalzarsi, in
uno
di
penne
in
il
fatto
la
quale
e nelle pennette.
frondi partono
dalla
stessa
base
de' miei esemplari, fino all'altezza
pure caratteristico
la
il
nella
seguito alla caduta delle pinne primordiali, e per
in
ramificazione armonicamente distanziata ed opposta o quasi,
la
ri-
si
radicale,
di
40 cent.
che dalla base alT estremità della
larghezza dei rachidi (un millim. e mezzo)
si
per
È
pianta
mantiene pressoché
eguale.
Le
serie,
cellule corticali
sono
di
un'estrema minutezza, tonde,
in più
colorate di porporino; le interne più grandi, distanziate. Strato
midollare
di
cellule
piccole occupanti
il
centro delle maglie formate
dai filamenti ramosi, anastomosanti, digitato-palmati nelle estremità
periferiche.
Distrib. geog.
a.
Coli.
dall'Inghilterra alle Canarie; Algeri.
Gelid. sesquipedale
J.
Chalon.
Thur. Basse mer à Guéthary,
May
igoS.
47
Chalon.
b.
Idem. Biarritz. Sept. 1904, Coli.
e.
Idem. Tanger. Coli. Schousboe, ciim
J.
Ed.
cystocaì'piis ({^ono di
BORNETJ.
49. Gelidium cartìlagineum
=
Sphaerococcus
Galli.
(L.)
Gelidium
Ag.,
cartiìagin&us
rìgidum
Kuetz.
(non Vahl) Grev,, Gelidium concalenatum Lamour., Gelidium Amansii
Lamx.
ecc.
L'esemplare è
trasversale, che
pinne orizzontali
l'estremità.
le
triangolare che ha
lunghe
più
man mano diminuendo
pure
Queste
delle pinne e
susseguenti
delle
però
quali
le
si
vanno
avvicinano
opposte,
addensano
si
precisamente
base
alterne e alcune anche
ultime
alle
e
al-
cosi
estremità
con un maggiore sviluppo quando hanno carattere
La
parte
inferiore
pinne e anche queste
si
di
dovute ad uno stroncamento accidentale
prolificazioni straordinarie
della pinna.
per
proporzione quanto più
di
Le pinne sono
pinnule.
maggiore ampiezza
sua
nella
svolge ad un terzo circa dell'asse, ne misura 22.
si
Ne consegue un ambito
le
e
19 cent,
alto
dell'asse
mantengono
è
(caulej
assai
povera
rudimentale,
stato
allo
sotto forma di spine semplici o sub-pennate. Pianta cornea,
di
cioè
rosso-
bruna, di portamento leggero assai elegante.
Lo
strato corticale è
composto
di
due
serie: l'esterna, di cellule
piccole, oblunghe, verticali, porporine; l'interna di cellule tonde, pa-
rimenti piccole e colorate. Strato intermedio
quello
centrale,
composto
grandi delle precedenti, e
di
fra le quali
lamenti dello strato midollare che
poco differenziato da
distanziate,
assai
cellule
vengono
costituito
è
a
metter capo
come
in
più
tonde,
G.
i
fi-
sesqui-
pedale.
a.
189Ò.
Gelid. cartilagineum (L.) Grev.
Ex Herb.
South Africa, The Kowie, 4
Dott. H. Becker.
Osservazione.
—
sviluppo annuale, se
si
La forma
sopradescritta dovrebbe
dalla conservazione del colore nativo,
in
mancanza
di
esemplari rappresentanti
come una forma
considerare o
dei
ed infine dalle pinne
congeste e normalmente svolgentisi. Una
annuali, indurrebbe a
riferirsi allo
voglia arguirlo dalla consistenza sua medio-
cremente cartilaginea, dal minore spessore dell'asse e
talvolta
Jul.
gli
senile, quella fornitaci
da
altri
cimali
tale interpretazione,
ulteriori
come una
rachidi,
decorsi
varietà, o
ultra-
almeno
più validi individui,
48
di
portamento,
consistenza e
di
di
struttura notevolmente diversi da
quelli esposti.
Ecco
descrizione di questa più robusta forma.
la
uno
In
dei miei esemplari è alta
l'ambito triangolare
opposte, che
nita
un
di
si
staccano all'altezza
apparato
robusto
verticilli.
La
di
parte caulescente è
che,
tere
frondi più giovani
ripete nelle
si
quelle più vicine alla base
dalla
due pseudo-
di
estremità.
alle
1-3 cent, presso
un bottoncino
nite di
mente
radiato,
di
I
sono arcuato-deflesse. Questo
carat-
pianta
della
conferisce alla pianta
la
rami principali
le
dei rametti bi-
ramelloso-
denudano per un
brevi-cornigero
indi
radiciforme.
si
ed
Quest'ultima
tratto
mostrano mulunga-
infine
conformazione
strana apparenza di un doppio apparecchio
probabilmente rapporto con
gimento è preceduto
si
dapprima
quali
radicale; l'uno basale, cimali gli altri!
duzione degl'individui
mentre
adulta,
aprono orizzontalmente. La fronda è
si
unito,
aspetto
a
meno
sommità
le
media
regione
tripennati a segmenti subcilindrici, spinescenti in basso,
di
basso.
in
carattere più
il
parecchie volte pennata. Ogni ramo principale porta
compatti
più
o
superiori
divisioni
È mu-
esemplare
subcilindrica
o
quella superiore, conservando però sempre
Le
divisioni, quasi
nell'
composto
ossia
ancipite
L'asse va quindi sempre più appianandosi
ancipite.
prime
5 cent, dell'asse.
circa
radiciforme
raddoppiato,
grande, trovasi anzi
19 cent., e larga 25 cent, nel-
cui base è formata dalle
la
la
sterili,
da un
Questo fenomeno ha molto
suprema
finalità biologica della ripro-
mediante germogli apicali
nuovo punto
di
cui
il
fissazione
svol-
procurato
dagli organi di presa cimali.
Strato corticale di cellule minutissime, verticali, in
rie:
posta di cellule brevi e stipate, mentre
stanti
sono più
cellule varie di
da filamenti
più o
due-tre se-
più esterna meglio distinta, siccome più distanziata,
la
meno
il
e
forma e
moniliformi,
meno
le
serrate.
cellule
serie
sotto-
L' interno è costituito
dimensione, quali
di
delle
com-
quali
isolate,
densamente sovrapponentisi
ed
da
riunite
insieme
strettamente intrecciati.
La pianta
perduto
lunghe
è
è,
nel secco,
duramente cornea. Negli esemplari ha
colore porporino, cui
si
è sostituito quello
L'identità della specie venne dal chiar. Dott. E.
isabellino.
Bounet
(in let-
49
tera Paris 23 Avril
1902) e dalla
Weber van Bosse
A.
Sig."''
(^)
con-
fermata sugli stessi esemplari ora esaminati.
Esempi, senza determinazione o qualsiasi
a.
Dono
Camillo Camperio
del Sig. Ing.
5o. Gelidium australe
Fronda
piuma
a
di
Ag.
J.
Casoario, con pinnule assai lunghe, lineari,
di
con qualche spinula parimenti
sottile.
sua parte inferiore, anziché nudiuscolo
come
intere o
è talvolta pennato o bipennato.
ad
alterarsi,
indicazione.
altra
Milano.
pianta
e allora la
Il
gen.
nel
Pterocladia,
colore vinoso porporino è soggetto
verdastra
fa
si
L'asse, o freccia, nella
Altezza
biancastra.
10-20 cent.
Una
sezione dell'asse primario rivela un
subtonde collegate da un
cellule
fitto
composto
circoscritto nel cercine corticale
grande aggregato
tessuto
filamenti;
di
cellule
di
di
tutto
il
oblunghe, ver-
porporine o ambrine.
ticali,
Tre esemplari con
a.
la
semplice indicazione
Gelidium au-
di:
strale. Australia.
5i. Gelidium glandulaefolium
Pianta a divisioni
Hook,
filiformi, ancipite,
et
Harv.
della larghezza di circa
10-25 cent., molto analoga nell'aspetto
millimetro, alta
un
più po-
alle
vere forme del G. australe, quando cioè è semplicemente e scarsa-
mente pennato. Frondi per un lungo
dove
feriore
densi in
i
rami sono assai
alto,
cosichè
pennette sono
modo
l'aspetto
povere,
assai
scarsi,
in tutto
o
risulta
Il
si
nella parte in-
meno
fanno più o
Le
fastigiato-flagelliforme.
solo
una o due
volte
in
colore porporino è facilmente tra-
parte, per cui la pianta risulta spesso di color
in
isabellino, screziata di
mentre
dividendosi
forcuto cogli apici ottusi.
smutabile
denudate
tratto
porporino.
nea che nella specie precedente,
La sostanza
e ripete la
densamente
dalle glandole fruttigere,
è più
duramente
cor-
denominazione specifica
ciliate,
poste
alla
base
delle
pennette, nude quelle più in alto.
La sezione
(^)
«
Anch'
io
della parte caulescente, ad
credo che
neuin del quale io ho un
lett.
4 Genn. 1906.
il
ambito
Gelidium che Ella mi manda
belliss.
esempi,
raccolto
al
elissoide,
sia
il
mostra
G. cartilagi-
Capo». A. W. V.
B. in
BO
cellule esigue
lo strato corticale di
in
muco
da filamenti
nell"
circondanti
talvolta
sinuosi,
brevi,
che appaiono rinchiuse
più abbondanti
le
un cerchio. Questi filamenti sono
in
asse maggiore della sezione.
Gelid. glandulaefolium H. et H.
a.
immerse
colorate,
solidescente. Midollo vasto, di cellule grandette, tonde, in-
colori, collegate
cellule
longitudinali,
Race.
Australia.
F.
Mueller.
Erb. A. Piccone, ora A. Forti.
52. Gelidìum pristoides (Turn.i Kuetz.
= Fucus
pristoides Turn.,
Lamour.,
serìa pristoides
stoides
Sphaerococcus pristoides Ag., Deles-
Phyllophora pristoides Grev., Siihria pri-
Fucus
Ag., Pristidium capense Kuetz.,
J.
nilìdus
Web.
et
Mohr,
Fucus serrulatus Thunb. mscr.
La
citazione
queste sinonimie
di
della pianta che
bene
una sola
si
esse
di
La pianta
rogenee che
le
spiega, e dal
richiesta dalla
il
soggetto appartiene.
suo portamento e per
compongono dà
parti quasi ete-
le
una riunione
l'idea di
stranezza
non meno strano che
fatto
riporta al vero genere cui
infatti e pel
la
era
artificiale di
elementi diversi.
Dal plesso radicale cespuglioso all'estrema punta dell'asse cen-
misura i5 cent,
trale
di
ambito dato dalla massima
altezza, e i3 di
estensione orizzontale dei rami. Accompagnata da quattro rami (due
per
perpendicolari alla freccia, o asse primario, questo s'innalza
lato;
verticalmente e centralmente
nel secco,
ma
fitto
rameggio
distico, subdistico e
hanno apparenza
mità; quelle
apparato
varia
lunghezza,
3 cent., ori-
disposto
anche opposto. Le ramificazioni più
di prolificazioni e
maggiori,
di
radiciforme, complanato
nudo per quasi
piuttosto spesso; procede
ginando poscia un
modo
dal!"
poco
recano
invece,
si
espandono
verso
la
loro
alle loro estre-
sommità
ramificazioni secondarie disposte a corimbo dal cui centro
semplici
le
in
brevi
delle
emergono
continuazioni degli assi secondari. Le ramificazioni estreme
dell'asse primario sono raccolte a capolino che, appianato dalla pre-
parazione, ha un perimetro flabelliforme o palmato. Questa
la
dispo-
sizione schematica.
Degni
le
quali
origine
ci
di
studio sono poi
apprendono
sua. Portata da
la
i
caratteri particolari delle varie parti
metamorfosi
un tenue
evolutiva
stipite
lungo
frondicina cuneata alla base, indi allargantcsi in un
della
2
pianta
dalla
millim., sorge la
lembo piano lungo
Bl
3-4 millim., largo
metà, rotondato all'apice, percorso da una costa
la
mediana non sempre
modo
egual
in
sono dentati, d'onde prfs/os.
ma
disegnati
Lo
mere
l'aspetto
allungandosi,
stipite,
momento
imita
in
lembo fogliaceo e della denticolatura, che
Le
prima origine,
foglioline di
stesse
cangiano
si
Da questo
perdendo
usufruendo cioè del
tal
come
guisa scompaiono.
prolificazioni sulle
mentre
le
estreme
mutarsi
iniziale
sviluppo
morfologico
dare
fenomeni che
questi
tutti
Potranno bensì variare
individuo, soggetti
come sono
biente. Nell'esemplare
radicali
sulla
ma
adulta,
è
complesso
immaginarsene
facile
estetico è certamente
in
alle
esame
radice; quattro
i
da quello
superato
ra-
portamenti da individuo a
diverse influenze
si
sti-
origine a
quale non può variare avendo per sua base una
il
gione biologica.
verticale
pianta
della
interesse
cui
il
proli-
è visto lo
si
caule e questo
in
mostrano, nei diversi stadi della loro evoluzione, nel
l'effetto
si
nei margini (pennazione) e le prolificazioni
ramificazioni e prolificazioni. Riuniti ora
e completo
e ne
stipite
intanto
stesso alla loro volta (bipennazione). Cosi
lo
pite e la fronda
si
in
ripetono,
nastriformi,
in fillodi
ficano abbondantemente
fanno
si
carat-
solo quelle presso la base delle ramificazioni
senonchè
ramificazioni,
va
spessore,
di
i
guisa all'allungamento
tal
inferiore (antico stipite)
ampiezza quanto più acquista
ravvi-
allarga tanto da assu-
si
segue l'esempio dello
contribuendo
parte
dell'asse la cui
di
originaria
fogliolina
la
nudo non sempre può
appiana e
e della denticolatura marginale.
mediana
metamorfosi,
la
sono egregiamente
nastriforme-fogliaceo e della foglia acquista
della costa
teri
si
margini della fronda
1
adunchi,
che l'occhio
cosi esigui
sarli.
evidente.
denti,
1
del
mezzo am-
ha una pianta principalissima,
piante
principali (due per lato) pure
perpendicolari all'asse della prima, e finalmente diverse
altre piante (ramificazioni
e
prolificazioni)
che hanno
per
base
lo
stesso asse primario e quindi pure ad esso perpendicolari.
Notasi
ferum
e in
infine
la
presenza
ovato-denticolati, spesso
pureo;
la
di
veri
sporofilli
come
nel
G. proli-
molti Plocamium. Quelli della specie ora esaminata sono
contorti e crespi.
sostanza è cartilaginea nel secco,
nel vivente,
avuto riguardo
alla
piuttosto
Il
colore è violaceo-por-
ma non
forte
forse abbastanza
adesione sua
alla
carta.
La sezione
di
una parte apicale dà una figura
elissoide assai
,
52
con
schiacciata
Strato
mente oblunghe,
un
esterne,
parecchie
colorate
serie
di
rotondate
verticali
uniforme,
Midollo
altre.
punta.
in
minutissime, legger-
cellule
roseo-porporino,
di
inclinate le
po'
acumìnatissime,
estremità
le
periferico di
di
quelle
più
cellule
più
grandi, tonde, con esilissimi filamenti.
Gelidium pristoides
a.
The Kowie.
Africa,
53. Gelidium
=
non Carpoblepharis
South
i8c»4.
Dott. H. Becker, F. L. S.
Ag.) Schmitz.
{].
Suhr,
hicidus
Splìcerococciis
Ex Herb.
189S.
E-^b. 6,
pinnatifìdum
Hedwigia,
Schmitz.
Ag.)
(J.
pinna tifida
Ptilophora
Ag.
J.
pinnalifolia Kuetz.
Pianta elegantissima,
aspetto insolito nei Gelidium per
di
na-
la
tura membranacea della larga sua fronda di un vivace porporino, la
cui larghezza massima può raggiungere
mezzo centimetro; l'alparticolarità
cent.
Una
assai
curiosa
è
igrometricità delio-i5
tezza
il
1"
i
l'esemplare secco che
si
appiana ed affloscia sotto
rigida posizione.
La fronda
sommità.
pianta
perde
le
stipite.
Nella
sue
Nelle
pinne
la
largamente costata fino
è piana,
costa
la
facendosi
costa
si
delle
acuminate
sterili,
le
pinnule
va dileguando
fendono
più o
spessa
verso
come una
in
rigonfie alla estremità
sessile o
carpio è ovato,
si
fa
alla
subcilindrica a guisa
forcandosi in corrispondenza delle pinnule
Le estremità
la
sua
alla
sua
per riprendere poi tosto
fiato,
il
adulta
alate,
parti
mentre
solleva arcuandosi nell'aria asciutta,
si
ciglia
le
base
di
l'estremità,
bi-
lieve nervatura.
sottilmente
lineari
cistocarpifere.
meno lungamente
dove
un vero
Il
cisto-
penducolato. La
pianta non aderisce alla carta.
La sezione
indi elittica
con
della parte inferiore dello stipite
ottusa. Midollo di
cellule
meno scomposte
che
in
filamenti
irregolarmente
nella
periferia
del
anche caudate, ed
e
fibrosi,
moniliformi,
midollo
e tutte
punta
altre
più o
quante commiste a
semplici
stesso
in
subtonde ed
quali mediocri, quali piccole,
oblunghe, longitudinali, semplici
lamenti
ha forma subtonda,
estremità dell'asse maggiore prolungate
le
fi-
parcamente ramosi,
assumono una disposizione
subradiata. Strato intermedio di cellule rosee, grandi, subtonde subellittiche,
assai distanziate, collegate da filamenti intercorrenti o par-
tenti dalle cellule stesse a guisa di
raggi più o
meno
unilaterali.
Strato corticale di cellule più intensamente colorate, piccole, verticali
in
2-3 serie, inframmezzate da filamenti esilissimi.
53
Geìid. pinnatìfidum
a.
Ex
1895.
=
Le
Hist.
Fuc.
esteriorità Io
millim.
mezzo
e
un terzo
Penne
pi.
l'bij,
fìg.
fanno senz'altro ascrivere
nella
di
Rami subcompressi,
parte
ripetere
Amansii Lamx.
vien dopo
(/)
parole del eh. Dott.
è
una
sottili e
delle
E
».
per
le
seconda per
separa dalla
stocarpi
«
la
molte
più
dans
c^ue
in lettera del
les
è assai rigida,
esame
in
rassomiglianze col Gelidium
grandi
1
1
Pterocladia.
più
primo per
dal
sua
Ottob.
est bien
fonde
Essa
delle nostre coste.
le
sviluppati
sue
in
frondi
punta;
rigidezza.
Non ne conosco
1904,
Autore mi soggiunge:
si
l'ili.
En attendant
je
le
tiens,
i
ci-
la
méme
comme
avant,
leur organisation est
pour une forme distincte de Gelidium. L'avenir deciderà
ment
è di
{Aìg. de Schousboe,
sue ultime pinnule attenuate
la
m'est donc impossible de savoir
Il
Bornet
G. sesquipedale ed eguaglia gl'individui
il
più strette, più
si
La sostanza
dell'esemplare
Pterocladia capillacea. Si distingue
di
base,
la
massimo un
ai
essere doppia nei maggiori sviluppi.
«Questa forma che ha
271):
p.
larghi
lanceolate lineari; pennette subalternatamente distico-sub-
ma può
Amo
gen. Geìidìuw. Trat-
millim. alle estremità.
colore porporino vinoso. L'altezza
IO cent.,
al
gradatamente restringentisi
inferiore,
opposte, filiformi, acute, lunghe 2-3 millim.
il
Fuciis corneus var. alie-
///.
cespugliosa, rupicola, ramosa da poco sopra
pianta
decomposto-bipennata.
fino a
—
Teleodcuia aiigustifolia Schousb.
Turn.
di
tasi
South Africa, 2Ó Nov.
Gelidium? attenuatum Thur. mscr.
54.
niiata
Schmitz.
Ag.)
(J.
Herb. Dott. H. Becker.
si
ce juge-
».
Strato periferico di più serie di cellule piccole, tonde, colorate;
l'intermedio di cellule più grandi, distanziate,
i
filamenti
dello
strato
midollare
il
quale
articolati a direzione diagonale, flessuosi,
è
alle quali
mettono capo
composto
angoliformi,
di
filamenti
ramosi, senza
cellule interposte.
hivero
si
quest'organizzazione
può
riscontra nella Pterocladia capillacea.
(^)
Ossia G. cartilagineum (L.) Gaill.
dirsi
quasi
quella stessa che
64
—
geog.
Distrib.
Dall' Inghilterra
Golfo
al
Guascogna,
di
se-
condo Bornet.
Thur
a.
G. atlenuatum
b.
Idem. Guéthary
(Dono
!
certamente
si
ziali
il
gione
di
\à
prima
le
Non
più
forme
fra
Colombiane,
le
questi
somma
P.
la
di
questa
ben
a forte ra-
dirsi
ed
qualche
le
millim.,
in
indi
rachidi,
benti, alterni
rifarsi
cespugliosa e
ra-
capillari
che contraddistin-
Mediterraneo.
nel
evolute
Le
Laìu-enciu pinnatifida delle
di
Callophylìis per
dimensioni e per
pre-
avvicinano invece certe
si
la
quali
alcune
particolarità, la
disposizione
ciascuno non
rami, e
dei
ci
che
offre
parziale di rassomiglianza, per dinotare la diver-
che corre
L'esemplare
proprietà di essere
la
mare può anche lontanamente
lucida.
fra
le
due Pterocladia.
esame misura 22
riormente subcilindrico o compresso,
di
ma
portamenti par-
di
fittamente
così
ravvicinamenti, dei
qualche elemento
tibile
Ciò può
comune anche
più robuste
Delisea Sulirii per
2^2
rileva
conferiscono un perimetro subgloboso;
le
floridea di questo
coste
^""ei
disegno e
strette divisioni spesso quasi
paragone con
al
1-2
si
facies complessiva della pianta che
vista.
pianta
la
base, che
specie assai
la
Nessuna
di
di
quanto entrambe condividano
dalla
fin
non più
sità
volle,
questa specie che presenta un ben grande divario dalla P.
3-4-pennate.
bastino
Ag.
J.
pennata una o più
molte particolarità
identificata a
capillacea, per
starsi
le
assieme costituisce
cui
così
guono
dice
si
disposizione delle divisioni della fronda,
la
rilevano
viene
mosa
un" alga
di
J. Ag.
ramo.
e clados
Pterocladia lucida (R. Br.)
55.
Quando
non
ala
Chalon.
J.
Ed. Bornetj
di
PTEROCLADIA
Gen.
Etym. pteron
Jean de Luz. Mai 1903. Coli.
St.
appianato,
con rami assai
cent, di
secondo
costato, largo
patenti,
altezza.
l'età,
2
Caule
dello
millim.,
gl'inferiori
quasi
infe-
spessore
anche
e
decom-
subunilaterali. L'asse principale, stroncato, è suscet-
mediante prolificazione. Ogni
senta, in miniatura,
l'immagine
di
grande divisione pre-
un palmizio pennato, formato da
grandi rametti bipinnati e tripinnati della lunghezza massima
di
io
BB
Tra l'una
cent.
queste grandi penne
e l'altra di
sono pennette
vi
minori a segmenti semplici.
segmenti delle penne sono muniti nei margini
I
dantemente
alle
estremità) di lacinie lineari recanti
con un breve punta
penne
emettono
alla
più abbon-
(e
cistocarpi ovati,
i
sommità. Le accidentali stroncature delle
non
prolificazioni
già
ma
fogliari,
cistocarpi
di
che, in questo caso, sono riuniti a mazzocchio da 6 a 12 e oltre.
conformazione della
fruttificazione e
all'
specie
le
giovani frondi,
me-
e porporino-scure quelle adulte, per cui l'aderenza alla carta è
diocre.
La fronda è
assai levigata e lucida.
Cellule periferiche
porine o brune;
dollari fibriformi,
le
La
corrispon-
ai
membranacee, porporino-coccinee, cornee
sono
sterili,
sim.ile
Schmiiz. Le
denti organi del Gelidìum jinnatifidiuii
in
intutto
congiunte
in
moniliformi.
file
mediane sono tonde, oblique
conformate a
fuso, a clava o a
por-
verticali,
verticali;
cono
mi-
le
assai
allun-
gato, longitudinali, oblique, trasversali.
Plerocladia lucida (R. Br.).
a.
Ex
Novae Hollandiae
lift.
(Misit F,
Mùller). Ex herb. De Toni.
b.
Idem. Australia. Race. F. Mùller. Erb. A. Piccone, ora A. Forti.
Idem. Nuova Olanda Orient.
e.
Ag. Ex herb. Ardissone.
J.
Pterocladia capillacea (Gmel.) Born. et Thur.
56.
Di portamento
e a divisioni
sottili,
svariato
:
ora
cespitosa,
ramosa
larghette, piane, cortamente e regolarmente pennate, in
pressoché
regolarmente
e di pennette
dividuo.
h.
modo anche
uniforme, e cioè senz' alternanze
lunghe e brevi, larghette e
Un esemplare
Gli esemplari in
base
dalla
fin
ora a frondi rade, lungamente denudate alla base,
così
capillari in
si
penne
uno stesso
conformato è quello segnato
esame ben poco
di
alla
in-
lettera
scostano pertanto dalle forme
mediterranee.
Strato corticale di cellule
rie;
minute, colorate,
verticali,
in
più se-
strato intermedio di cellule tonde, grandette, distanziate, sparse,
lievemente colorate; strato midollare
miste a filamenti
a.
sottili,
P. capillacea
Agosto
1882. Race.
di
cellule
tonde incolori, com-
intrecciati, ramoso-spezzati.
Born.
Santa
Cruz
di
Teneriffa (Canarie), ó-io
Cap. E. D'Albertis. Erb.
A.
Piccone, ora A.
Forti.
b.
Idem.
f.
pinnata (Huds.). Isola
di
Teneriffa, nel Porto di Oro-
56
Marzo 1884. Race.
tava,
H. Christ.
Dott.
Erb. A. Piccone, ora A.
Forti.
Idem. Azzorre, isola S. Miguel, Testa de Caos. 9 Agosto 1886.
Race. E. D'Albertis. Erb. Idem.
e.
d.
Idem. Azzorre,
e.
Idem.
iqoò
Biarritz. Juillet
Gelidium corneum.
/.
Many
Alghe
eh.
al
J.
Smb.
et
varieties,
SUHRIA
Gen.
Etym. Dedicata
Pico. 24-8-1886.
isola del
Idem.
Id.
1904. Coli.
Chalon.
J.
Torbay. M. Wyatt.
J Ag.
N. Suhr, illustratore, specialmente delle
dell'Africa australe.
57. Suhria vittata (L.)
=
Fiicus
vittata Grev.,
vittatus
L.,
Ag.
J.
Fronda piana,
costata.
La
parte inferiore della costa, denudatasi
nell'accrescimento della pianta,
si
fa
pure rimanendo pianeggiante. Le
un disco
tezza
di
Phyllophora
Sphaerococcus vìttatus Ag.,
Gelidium vittatum Kuetz., Dawsonia vittata Bory.
spessa, caulescente e ristretta,
sorgono
frondi
un piede
circa, piane, lineari, lanceolate,
costate,
con
ricca di
prolificazioni,
costa
la
larghe 7-1 5 millim.,
sebbene
non appaia a prima
ciò
vista per la
densamente
cigliata.
Le
ligule
partono dalla costa,
margini e dalla costa indifferentemente ed hanno
luppi e funzioni diverse, quali di minute
ovato-lineari.
pendici.
secco;
Il
la
La
fruttificazione
ha luogo
colore e coccineo-porpureo,
foglioline
in
queste
in
i
denticini
seguito
cuneate
più
un po' sordido
svi-
od
ob-
piccole appallido nel
sostanza è cartilaginea e quindi inaderente.
minute, tonde, colorate, disposte (nella costa)
Cellule corticali
4 serie
un den-
ad una ligula fogliare larga 8-4 millim., e lunga 4-Ó
ticino esiguo
dai
dell' al-
evanescente verso l'apice. La costa è assai
loro diversità grande di proporzione e di forma che va da
cent.,
da
parecchie
in
radicale, alcune più brevi e sterili, altre allungate,
un po' inclinate o
midollari in
forma
di
fibre
verticali,
sottili
e
lassamente
corte
appressate.
quelle
più
in
Cellule
esterne,
più
allungate, longitudinali e conteste quelle più interne.
Suhria vittata Ag. Table Bay Africae. (Misit domina A.
a.
VAN
Bosse).
Ex
herb.
Weber
De Toni.
[continua]
Luglio 1906
(Aimo
ni
foiMoiie
dalla
"Notarisia,,)
della
LA NUOVA NOTARISIA
PROPRIETARIO E REDATTORE
DoTT. G.
DE TONI
B.
LAUREATO DELL' ISTITUTO DI FRANCIA
PROF. DI BOTANICA NELLA
R.
R.
UNIVERSITÀ DI MODENA
Modena
Orto Botanico
(Italia).
Angelo Mazza
SAGGIO DI
IL
Orci.
flliGOLOGIil
OGEflj^IGfl
GIGARTININAE
Schmitz.
FA?^IGLIE
GIGARTINACEAE
ACROTYLACEAE
RHODOPHYLLIDACEAE
Famiglia
I.
ACROTYLACEAE
Schmitz.
GENERI
ACROTYLUS
PELTASTA
?
J.
J.
Ag.
REINBOLDIA
Ag.
HENNEDYA
Gen.
Etym. acro^
58.
e piana, larga
i
2
di
J.
Ag.
ordinaria grandezza sono
alti
8-10 cent. La fronda
millim. e mezzo, dicotomo-decomposta, fastigiata, pro-
margini verso
terminali
J. Ag.
alto e tyìos callo.
Acrotylus australis
GT individui
lifera nei
ACROTYLUS
Schmitz.
Harv.
la
rotondato-ottusi
metà. Segmenti lineari
subspatolati,
fruttigeri.
lunghi
2
millim.,
Nel secco è ne-
82
)
finamente rugosa e granellosa. Ma insomma un
rastra, subcoriacea,
aspetto fuciforme che ricorda
senonchè
Gmel.,
forma
la
portamento è
il
meno
assai
fastigiato e assai più
sono sempre acute,
compatto. Le ascelle delle divisioni
ma
La sezione
un segmento terminale
di
soide coi margini
due
cale assai compatto, fatto di
serie di
\
lo
strato corti-
cellule: le più
esterne mi-
scure
appressate, assai
radiate, fittamente
verticali,
.'^
\
ha l'ambito tondo-ellis-
od ondulato-lobati, e rivela
interi
\
\
quelle
segmenti sono talvolta rotondate.
degli ultimi
nutissime,
Pylaisii del Fiicus fiìifoniiis
;
^
i
per
|
denso endocroma bruno-violaceo-livido;
tonde,
distanziate.
Segue
il
secondo
formi, anastomosate in reticulato
verso
il
Midollo
J.
sottostanti
strato di cellule
"
sono
incolori,
allungate
fili\
tanto più lasso quanto più
si
avanza
centro.
parte più
reticolo.
le
i
I
di filamenti sciolti, di varia
lunghezza, longitudinali. Nella
;
questi
adulta
filamenti
sono anche ramosi e contesti a
Tale conformazione intima aveva dapprima indotto
Agardh ad assegnare questa pianta
gen. et ord. Alg.
II,
p.
alle
Crittonemìacee
lo stesso
Ag. Spec.
(J.
;
:
192).
i,
\
Ag. Australia, Mùller race,
a.
A. australis
b.
Idem. Melbourne.
J.
Ex
J.
Agardh dcterm.
!
herb. Ardissone.
j
i
Fam.
GIGARTINACEAE
II.
Schmitz.
;
SOTTOFAMIGLIE
j
ENDOCLADIEAE
MYCHODEAE
ECTOCLINIEAE
DICRANEMEAE
CALLYMENIEAE
GIGARTINEAE
TYLOCARPEAE
Sub/ani.
I.
Gen.
'
;
\
i
|
ENDOCLADIFÌAE
ENDOCLADIA
j.
Ag.
J. Ag.
1
,
j
Etym.
eridos
dentro e clados ramo.
i
59. Endocladia muricata (Post, et Rupr.)
j.
Ag.
Piantina d'aspetto modesto, alta 2-3 cent., formata da ccspolini
pulvinati, più o
meno
espansi.
Fronda
cilindrica,
duramente cornea
|
'
83
mezzo
nel secco, dello spessore di circa
sima
sono
estremi
margini. Le spine
nei
dei rametti
prevalenza unilaterali. Queste spine verso
in
tramutano
si
subdicotoma ramosis-
mill.,
SLibpalmati, corimbiformi o fasci-
distanziati,
minutamente spinescenti
colati,
mità
rami
coi
alto,
in
in cistocarpi scuri, piccolini
come semi
di
la
som-
papavero.
Setchell e Gardner ne distinguono due forme, che ne' miei esemsono accompagnate
plari
dalle etichette qui sotto riportate.
composta
Costituzione intima
ambrino, dal quale partono dei
però non
cellule
scompongono
congiunte da
di
si
di
un tubo centrale con nucleo
verticilli
mantengono sempre
modo
un muco
densamente ramosi,
moniliformi,
ma
le
cui
talvolta
si
sparso; cellule corticali più piccole, stipate,
in
solidescente. Tutte le
cellule
sono colorate
atro-violaceo.
Eiidocladia muricata,
a.
July,
inermis.
f.
Friday Harbor,
tide poois in rock,
In
S.
Juan Island, Washington,
1901.
I,
Idem.
compressa.
f.
rock
In
pools
at
and above high water
mark. Ut supra. N. L. Gardner.
Eììdocladia muricata (Post,
b.
tide,
Land's End,
S.
and Rupr.)
J.
Ag.
On
rocks at low
Francisco, California.]. E. Tilden. 12 Fb. 1897.
Suhfam.
GIGARTINEAE
111.
Ag.
J.
GENERI
CHONDRUS
(Stackh.j
Ag.
J.
Gen.
Etym. chondros
IRIDAEA
CHONDRUS
il
mie
di
Linneano addiettivo
questa
botaniche
offertigli
pianta
si
forme.
basava
dalla sua
GIGARTINA
.Stackh.
Stackh.
di
meglio
di
priorità
È
-la
quale volle serba-
crìspus, è certo che fra le 14
le
sarebbe convenuta quella
drus polymorplius Lam., siccome quella
sue molteplici
—
Stackh.
(L.)
Se non fosse stalo per ragione
tole
Bory.
cartilagine,
Chondrus crìspus
òo.
—
Chon-
che riassumerebbe tutte
noto che Linneo per
sui caratteri e sugli
sinoni-
di
le
le
sue denominazioni
ambienti più
fredda regione. Cosi, ad esempio,
il
specialmente
Bromus
teclo-
84
rum
no' suoi riguardi era tale per eccellenza, perchè lo raccoglieva
sui tetti di stoppia
nelle
intorno
più tiepide
parti
al
fumaiolo delle
case campestri, mentre nelle regioni più temperate sono ben diverse
le
E
stazioni di tale graminacea.
forme predominanti
punto
parimenti
può osservare che
si
Chondrus dei mari nordici
di
cristato-crispate,
il
quale
carattere
sono quelle ap-
ben lungi
e
le
dall'essere
costante.
Le forme
Chondrus cn'spus
del
possono dividere nelle
si
se-
guenti sezioni:
frondi
a
latifrons,
I.
meno lungamente
ghezza,) più
gregate sopra l'unico
lungamente
di
di
'/,
a
(fino
stipitate,
cent,
5
massima
di
ma
isolate,
lar-
più spesso ag-
ampiamente cuneiformi, di-policotome,
callo,
ondulati o crestato-crespati, prolificanti.
fuciformi
a frondi
interìiiedius,
II.
sima
meno
più o
coi lobi
ampie
cespo
in
meno
più o
ricco,
lunghezza), della larghezza mas-
stipitate (6- io cent, di
cent., dicotome e quindi policotome, prive generalmente
prolificazioni.
III.
con
angusfifrons, a frondi alte da io a 25 cent., larghe 1-2 millim.,
stipite
lungo da 5 a io
cent.,
dicotome nelle prime ramificazioni,
di-policotome e fastigiate nelle ultime, costituenti dei voluminosi cespi
globosi, composti persino di
da un disco
il
sarebbe
inutile l'intrattenersi sui
ciascuna. Le forme più strette sono,
rino-livido e talvolta roseo;
poi
che
sono cornee nel secco,
di
tratti
si
3 cent.
i
una pianta conosciutissima
di
le
e però, in generale
ripreparazioni
a
negli
erbari in ogni
particolari
caratteri
di
preferenza, di colore porpo-
di
intermedie e
le
aventi origine
di frondi
cui diametro può raggiungere
Trattandosi
sua forma,
una cinquantina
grandi violacee; tutte
forte
a
meno
parti
assai
non aderenti,
pressione,
o
di
giovani.
Strato
periferico,
sottile,
in
cellule colorate, piccole, tonde, assai
cali
dicotome.
slomosanii con
le
crasse,
secondo
contigue,
disposte
od anche prettamente longitudinale
a.
Chondrus
ecc.
midollo,
composto
serrate,
disposte
in
Strato interno di cellule incolori o
allungate, anguste
kiridic,
al
confronto
il
Sept.
1903, Coli.
J.
verti-
leggermente rosee,
vario stato della fronda, ana-
modo
come nella
in
crispus Stackh. l^oscolT,
file
di
più o
f.
meno
radiato,
angustifrons.
Rocher du Loup. Duon, Pcr-
Chalon.
86
b.
Idem, Cherbourg. Le
e.
Idem. Fredriksron,
d.
Idem, Trondhjcm
e.
Idem. Cristiania
Jolis.
1826, Leg. M. N. Blytt.
Idem.
Leg« Schùbeler.
Gen. IRIDAEA Bory,
Etym.
iris
iride,
dall'
iridescenza
alcune specie,
di
òi. Iridaea laminarioides Bory.
z=
CornucopicB Post, et Rupr.,
/.
heterococca Kuetz.
/.
Pianta lunga 30 cent., e della larghezza massima di 20 in uno
esemplari
degli
gradatamente nella lamina
allargantesi
indi
esame. Stipite canalicolato,
in
alto
stretto,
origine
in
cent.,
2
piana,
am-
piamente spatoliforme od obovata, più o meno ondulata nei margini
i
quali, allo stato integro,
sono assai grandi, rotondato-lobati. Quest'ul-
timo carattere è soggetto
data
sostanza assai tenera
la
più svariate mutazioni in quanto che,
alle
nello stato giovane, la
sione della fronda del continuo
e ripercossa contro gli scogli,
esposti a molteplici
aumentarne
più
la
e
sempre
nei
conseguenza
cui
la
più
pianta ha proceduto verso
La sostanza tenera
la
ondate
dalle
margini, più d'ogni altra parte, sono
i
vicissitudini
renderne
grande espan-
violentemente
agitata
la
irregolari
si
è quella di
segmenti
i
quanto
sua finale evoluzione.
primi stadi e
di
colore roseo-vinoso, per
sua sottigliezza, morbidezza e pieghevolezza nel secco, simula assai
bene
le
membranelle
di
gomma,
di
cui
è dotata di una lucidezza da Porphyra,
descente. Queste
una
rebbero ad
sostanza
si
leabilità,
e
Strato
particolarità,
fronda
colore
si
corticale
è
subpolicotomi
filamenti assai
in
alto.
mutato
composto
in
Tutto
radi nel
neari. Tetrasporangi
isolati,
iri-
riferi-
si
e fruttigera, la
porpurco-violaceo-bruno.
cellule
tonde o
all'
leggermente ob-
origine, dicotomi o
vasto spazio midollare è occupato da
centro,
semplici o subdicotomi,
Inoltre
presenta
esemplari,
pianta adulta
filamenti semplici
il
si
pure serbando una grande mal-
in
di
nel fresco,
de" miei
Nella
è fatta spessa, coriacea,
il
lunghe, verticali, riunite
feria,
uno
in
sterile.
fanno palloncini.
si
e,
lassamente
costituiti
sparsi o
contesti
presso
da una o poche
l'iuniti in sori
la
peri-
cellule
li-
porporini o rosei,
spesso accompagnati da grosse colonie di'cellule tonde, assai emer-
86
genti, destinate a tramutarsi in tetraspore o a
la
rimanere
d'onde
sterili,
sinonimia Kuetzingiana.
I.
a.
tetraspores.
Minnesota
tide.
Point,
W.
Frond
Idem.
e.
ms.
Setchell,
tipica,
f.
water mark; Fort
Wlth
Ex
1882. Race. C. Marcacci.
Idem.
b.
Magellano,
laniinarioides Bory. Porto S. Nicolas: Stretto di
Novemb.
Presidio,
Common
on stones near low
Francisco,
S.
California
1898.
A. Setchell, Phycoth. Bor. Americana,
Attached
iridescent.
reef,
Erb. A. Piccone, ora A. Forti.
San Juan
rocks
to
Washington.
island,
Low
channel.
in
J.
E. Tilden
2
1898.
Je
Idem. Cystocarps. North of Oak Bay, Victoria, Brilish Colum-
d.
Idem.
bia.
Same
Idem. Tetraspores.
e.
Lo splendore
dente,
la
locality
=
Bory
Ó2. Iridaea micans
/.
and date as
b.
Kuetz.
ciliala
essendo comuni anche
e l'iridescenza
alla prece-
meglio identificata dall'uso della
presente specie sarebbe
sinonimia Kuetzingiana.
Aspetto
al
colore
mente
o
di SchiT^ymenia
epatico. Se ne
assai ottusa e
distingue
La fronda
cigliato.
stipitata.
margine incrassato,
pel
oppure più robuste,
esterno
Strato
non
in
forma
di
La fronda è
brevi,
denti pure
assai
composto
file
subtonde ed
cellule
di
verticali,
di
scarsi filamenti esigui, semplici o
oblunghe,
varia lunghezza, assai lassamante contesti.
periferico
mostrano
in
grossi
sori
i
di
Lo
strato
subdicotomi con
gli articoli di
si
lucida
moniliformi, in origine sem-
poscia dicotome ed infine policotome nella periferia.
interno consta
li-
aderibile; gremitissima di tetrasporangi.
varia grandezza, disposte in
plici,
esigua-
ad estremità
marginali assai
Ciglia
semplici, glochidiati cy'subpalmato-stellati.
secco, cornea e
sostanza ed
alla
è cordato-ovata o rotondata
brevemente
neari, semplici, oblique,
nel
quanto
Dilsea in
di
Fra
lo strato
tetrasporangi a sezione
cro-
ciata.
a.
Iridaea ciliafa Kg.
S.
Carlos.
Hohenacker
Chiloe.
n.
445.
Ex
herb. Akdlssone.
63.
Iridaea heterocarpa«Post. et Rupr.
Pianta
alta
margini sinuati
10 cent, e
forse
più,
orbicolata,
crenato-lobulati. (fucsie
però sempre costanti. Talvolta,
in
fatti,
la
sinuato-lobata, a
manifestazioni
non sono
fronda, brevemente stipi-
8?
in
meno largamente cuneata
è più o
lata,
due grandi
e cioè semplici,
rettilinei,
ogni appendice; oppure
2-3 cent. In queste ultime forme
le
sostanza
cent., di
punta
sopra
individui
privi di
margine e con
presenta ne' miei esemplari
si
cornea e pieghevole,
Con
porpureo-violaceo, cosparsi di macchie pruinose.
trasporangi
ottusa,
biforcazioni la fronda ha la larghezza
di
io
divide poscia
si
contegno disformi,
di
crenato-ondulati nel
estremità lobulata. Sotto
alti
base e
terminati in
eretti,
falcati,
la
che sono
alla
porporzione e
divaricati, di
lobi
distinti.
La sezione
colore
di
cistocarpi e te-
e la fruttificazione
rivelano una specie genuina.
Strato corticale assai consistente, formato da piccolissime cellule
violacee, disposte in
descente
parimenti
cellule più grandi,
file
strettamente
verticali
Le
colorato.
basi
subtonde od oblunghe,
ancora verticale, indi obliqua o
le
file
soli-
sciolgono
si
in
superiori con direzione
longitudinale
poscia
muco
coibite in
queste
di
nell'
avanzarsi
verso l'interno. Strato midollare costituito da filamenti articolati, longitudinali, più o
zioni in
I.
a.
cui
si
meno
contesti o subsciolti,
praticano
heterocarpa
Post,
zione
circa
le
varie
posi-
GIGARTINA
dalla
Orchard,
rocks, Port
E. Tildent.
J.
American Alg^e
Stackh.
forma e grossezza della
fruttifica-
alcune specie.
Genere, secondo
di
Channel
1898.
i.
J.
Etym. gigarion drupa,
in
Rupr.
et
Kitsap county, Washington
Gen.
secondo
sezioni.
le
specie
di
conoscenze, composto
le attuali
venti
cui
di
un'ottantina
almeno occorrerebbe fossero
esame per essere assegnate definitivamente
al
riprese in
posto che loro com-
pete nella sistematica.
Sez.
1.
Acicularcs
64. Gìgartìna acicuiarìs (Wulf.)
Lo
di
.studio
materiale
di
fisionomico
di
Ag.
Lamour.
questa specie richiederebbe gran copia
latitudine e di
l'importanza che dovrebbesi
J.
ambienti
accordare
diversi
alle
per
differenti
poter
stabilire
e interessanti
forme che assume. Per quello che
già a fare un cenno altrove
comparazione
(/).
potrebbe stabilire se ed
si
biano un nesso coi caratteri
6-10 cent., che trova
alta
tipica,
un
la perfetta
di
attriti
la
disposizione delle parti e
La
ma
dovuti alP ambiente,
terza
ai
cespi
in
la
causa
in
modo
comunanza
marea
bassa
dalla
dovuto
lurido cinereo
il
acque
delle
depressa
titti,
tappeti sulle rocce, in
in
azotati ed inorganici
depositi
:
che, nelle debite proporzioni, ripete
alghe a lungo scoperte
alle
at|ini.
statura
alla
evidentemente
con Laurcncia ottusa ridotta nello stesso
che conferisce
ab-
portamento della prima.
il
dispone
si
tale
sua corrispondenza con
forma è pulvinata. La pianta,
convoluta o contorta,
una
questa più
a
forma è ridotta
con l'estremità molto ottuse,
cent.,
tali
riferiscono a tre forme
si
quella del Mediterraneo; nella seconda
di
quanto
in
ebbe
si
forme
risultato di
il
dalle specie
offerti
esame, Atlantici,
Gli esemplari in
Mediterraneo
tratta del
si
Solo mercè
spiaggia che
di
rano lentamente assieme a quelle dolci e a quelle
di
riti-
si
prove-
rifiuto
nienti dal continente.
Questa specie
plari
antichi, ad
lule,
cioè,
sivo
disegno,
stanziata,
il
si
buone sezioni anche sopra esem-
presta a delle
onta della facile disgregazione del
sfuggono
pure serbando
quando
preparato. Cos'i
la
abbia l'avvertenza
le
cellule
si
mostra come
Questi peli son
germente oblunghe,
irto
di
Fra
lo
strato
vuoto, in apparenza,
lare
lose,
è
composto
di
ma
estreme
serbando
di-
la
doppio cerchio dell'intero
il
dalle
Quelle
corticale
e
incolore.
Lo
il
minutissime
rimaste
interne,
palesano nella loro forma normale ossia
liformi.
di-
spessi peli.
dunque formati
verticali.
cuticolari
le
cerchio rispettivo,
sposizione monililbrme, ne consegue che
strato
più
non comprimere troppo
massime
corticali,
loro
di
cel-
comples-
disposizione, sebbene
loro
si
interne, sconfinando dal
Le
tessuto.
talvolta dall'ambito loro assegnato nel
tonde,
midollare
strato
fitte
cellule
in
leg-
posto,
ma non
si
moni-
ha luogo uno spazio
midollare
di
ambito
circo-
grosse cellule tonde, oblunghe ed anche ango-
longitudinali.
Cj a. M.
Apr. 1904,
U?i
manip. di Alghe marhie della
Sicilia.
Nuova
Notarisia,
Gemi.
89
Lamour. Arotcha, Guéthary.
acìcularis
G.
a.
1903. Coli.
juil
J.
Chalon.
b.
Idem. Gazon sur roche.
e.
Idem. Torquay, rare (eoe Cistocarpi).
Idem.
Idem. La Giireppe. Sept. 1904. Coli.
d.
65. Gigartina Lessonii (Bory)
Ricorda alcune forme
averne
esame
che, così nel secco,
È
brunastra.
alto
conservando però sempre
3o,
massime
due
nei
nato-decomposta, con
ghezza, acuminate;
di
le
senza però
Teedii,
larghezza massima di circa
la
penne
in
uniforme verde-giallo-
tinta
i
millim.
2
è subcilindrica o affatto
com-
lineare, irregolarmente pen-
terzi superiori,
le
G.
almeno nell'esemplare
specie può raggiungere persino
la
La fronda
nell'asse e nei rami primari.
pressa,
una
offre
ma
18 cent.,
J.
policrome,
ci
Chalon.
J.
Ag.
proteiforme
della
combinazioni
felici
le
Mary Wyatt.
subdistiche
più brevi in forma di
varia
patenti, di
esili
lun-
spine subcilindriche,
preferenza unilaterali. Cistocarpi aggregati nei margini delle penne.
Sostanza
poco
ferma, nel secco
cornea
nelle
parti
più
adulte, e quindi
aderibile.
La parte
Strato corticale formato da
tica.
tamente appressate e coibite
più chiaro.
più grandi verso
la
fitto
esili
periferia.
parimenti colorato
composto
ma
stret-
in
tono
cellule grandi
di
parte centrale, più
nella
Nelle penne e nelle
ci-
lasse e
pennette (sezione
reticolo midollare ha maglie
il
ellit-
cellule colorate, verticali,
muco
reticolo
ellittico-schiacciata o lineare)
sempre
vanno restringendosi verso l'esterno dove anastomiz-
più vaste, che
le
in
midollo, assai vasto, è
11
lindracee, disposte a
zano con
dà una sezione subtonda
inferiore della fronda
cellule sparse e piccole
costituenti la parte più interna
dello strato corticale.
G. Lessonii]. Ag. var. Perù: a Paita,
a.
Marcacci.
Ex
Degli Oceani
Lamour.
non ne conosco forme emulanti
proprie del basso Tirreno e dall'alto Jonio,
esame stanno
non trovano mai un
a.
con
Fronda
le
penne
i883. Race. C.
Erb. A. Piccone, ora A. Forti.
66. Gigartina Teedii (Roth)
Atlantici in
Lugl.
a
in bellezza
senonchè
gli
a provare alcune manifestazioni
perfetto
circoscrizione
quelle
esemplari
nuove che
riscontro in quelle del Mediterraneo.
lanceolato-piramidata,
a rachide della larghezza
massima
di
alta
y^
10
cent.,
cent., e della
90
lunghezza
marginato
verde-giallastro,
cent.,
5
di
pennette
di
por-
porine aculeate nei margini mediante piccole spine disuguali, opposte
o secondate.
Forme
à rachis
moyen
élargi.
Biarritz, Juillet
Fronda elegantissima per leggerezza
b.
Rachide
massima
della larghezza
poco più
di
di
a rachide filiforme acuminatissimo, e pennette
da un
ad un centimetro. Pianta
mill.
verte, Roscoff, Sept.
Ile
Fronda
e.
12
alta
di
portamento.
con penne
mill.,
lunghe
esigue
porporina.
cent.,
1903.
8-10 cent., sem-
sostanza assai consistente, duramente cornea
Rachidi della larghezza massima
nel secco.
un
assai
alta 4 cent., dell'estensione laterale di
plicemente pennata,
1903.
e slancio di
di 2 mill.
Colore porpo-
rino-granato.
1903.
Biarritz, Juillet
d.
Fronda
spiniformi, con
ammassate
5-8
cent.,
nuda
penne
assai
piccole e pennette esigue
alta
in grossi
glomeruli o
alla
base o con piccolissime
mediocri capolini
in
ciglia
stipatissime,
alle
estremità
delle divisioni.
Biarritz,
Tutte
Sept.
Ex
1904.
herb.
J.
Chalon.
Conformazione interna come quella
nonchè
modo
il
della specie precedente, se-
grosso nucleo midollare estende
le
sparso, fino a contiguità immediata
interna serie dello strato corticale
67. Gigartina leptorhynchos
=
non rammenta
avvenga
della sezione.
della
in
più
Ag.
J.
affatto la
suo sviluppo
è quella del
Rhodomela lycopodioides come
negli individui senili. Ila l'aspetto gigartinoide proprio
La fronda
è alta
19 cent., larga
flessuoso, forse dovuto a cause di ambiente.
feriori
cellule
G. liorrida Farlow. - G. microphylla var. horrida Farlow,
adulto, epperò
zontali
le
quale è intensamente porporino.
il
La forma rappresentata dall'esemplare
vuoisi
sue cellule esterne,
con
più lunghi,
ricurvantisi
semplici o dicotomi,
quali
in
su,
mezzo cent., coli' asse
Rami subdistici, gl'in-
divaricati,
quali in giù per
taluni,
anzi, oriz-
rialzarsi
poscia;
successivi, molto più brevi, divaricato-ascendenti. Tutta
da poco sopra
la
parte
inferiore,
densamente
zioni semplici, spiniformi o davate,
La parte
la
rivestita di
pianta
i
è,
prolifica-
oppure pennate.
inferiore dell' asse reca delle
prominenze
lineari,
longi-
91
disarmate quelle più
parallele,
tudinali,
tutto
quanto
chide presenta questa particolarità che non sarebbe possibile
che
senza spogliarlo
secco
care nell'esemplare
delle
fìtte
il
ra-
verifi-
prolilicazioni
ricoprono, fatte assai grandi e sovrapponentisi per tutta l'esten-
lo
sione dei tre quarti superiori della fronda.
secco;
Lo
densamente colorato
corticale,
strato
è cornea nel
precedenti specie;
porporino-scuro, è
di
midollare è com-
strato
lo
rade cellule subtonde, semplici o caudate ad una o ad en-
di
trambe
La sostanza
colore granato-bruno, violaceo livido in trasparenza.
il
simile a quello delle
posto
spine
basso, provviste di
in
a punta semplice o doppia quelle in alto. Forse
le
nonché
estremità,
lassamente
di sottili filamenti articolati, brevi, sparsi,
con prevalente disposizione longitudinale, mas-
intrecciati,
sime nel centro.
G. horrida Farlow,
a.
Zoe, V.
Am.
Am.
La
II,
p.
3,
Acad., V. X,
Bor., n.
Phycoth.
California.
Jolla
Setchell. M. R.
And.
Bor.
et
Eaton, Alg. Exsicc.
From deep water
Ag.
J.
Americ.
Proc.
Collins,
Holden
,
ad
Snyder.
E.
S.
horrida Farlow,
var.
G. leplorhynchos
1878.
79,
1875; Fari.
370,
p.
C. L. Anderson, List of Cai. Mar. Alg.,
in
G. microphylla
1891.
68. Gigartina Chauvinii fBory) Mont.
regolarmente pennata e indicata
Alta 3o cent, e più, assai
le
Le penne maggiori sono larghe
bellissime del genere.
lunghe 7-10
millim.,
28
lunghe
frammiste ad
cent.,
fino a
12
numerose, minori,
millimetri.
Non mi
ricostruire interamente la
è dato
possedendone che una penna
lunghe
fimbriati di lacinie
altre assai più
crassati,
altre più
fra
la
mezzo
circa,
inframmezzate da
brevi e tutte quante coi margini strettamente
o munite
semplici
di
non
quale è lunga i3 cent., coi margini
cent, e
2
pianta sul vero,
qualche dente. La parte
subin-
media del
disco è gremita di esigui corpuscoli emergenti, subtondi, svolgentisi
poscia in brevi, coniche, tenere
stessa
una parvenza
piuttosto
che
Asperococciis. Nelle
di
membranacea
spine
e aderisce bene
conferiscono
divisioni
al foglio;
il
la
alla
parte
sostanza è
colore, nel secco,
è giallo-verdastro.
La sezione
di
vasto, incolore, col
una
lacinia
centro
cellule cilindracee capitate;
ha figura
occupato da
il
un
ellittico-lineare.
fascio
Midollo
longitudinale di
resto da cellule normali o con prolun-
92
gamento ad una
Cìiauvlnii Mont.
Gigartììia
a.
presso
Callao.
il
A
Erb.
due estremità. Corteccia
sola delle
oblunghe, colorate, immerse
verticali,
Agosto
e
Perù: costa
Settembre
esigue,
di cellule
muco.
in
i883.
dall' Isola
San Lorenzo,
Ex
Race. C. ìVIarcxcci
Piccone, ora A. Forti.
Sez.
Pistillalae J.
II.
Ag.
69. Gigartina pistillata (Gmel.) Stackh.
Frondi subcilindriche o compresse, sorgenti
numero
in
Ó-20
di
da un grande scudo radicale, epperò spesso formanti un grosso cespo
subgloboso dell'altezza
frondi è quello di
una penna corvina. Frondi attenuate
con divisioni
base,
ramifi-
con rametti
subflabellate o fastigiate
patenti
delle
alla
nel loro tratto semplice, indi
poscia ingrossate e nudiuscule
cate
Lo spessore massimo
10-20 cent.
di
di-
stico-pennati.
Sempre quando non
decolorati,
veri
massime
eleganti,
di
esemplari
manchevoli,
specie è
forme slanciate e ricche
nelle
sono pseudo-pedicellati,
di
trattasi
d'erbario, questa
rifiuti
fra
le
sterili
e
più belle ed
di cistocarpi
quali
i
gemini, terminali, mutici o muniti
isolati
un mucrone rappresentante
la
punta estrema della pinnula
trut-
tigera.
Notevole è una forma
pendici
spiniformi
visioni cimali
tittamente conglomerate
rigidissime, scarsamente
Le
piante
scuro viste
Lo
in
Biarritz costituita dagli assi
di
distico-subopposti-unilaterali e con
secche
di
le
di
ap-
ultime
di-
irti
pennette a rametti patenti
fruttificate.
hanno
bruno o nerastro, porporino
aspetto
trasparenza. La sostanza
strato esterno è
midollare ne varia solo
come
in
è cartilaginea.
quello della G. leplorhynchos.:
quanto
i
filamenti
si
lo strato
presentano assai
più corti.
Lam. Cherbourg, sur Ics rochers
sabloneux à très basse mer. Octob. leg. .X. Le jolis.
b. Idem. South Africa, The Kovvie. Jan. 1895. Ex Herb. Dott. il.
a.
Gigartina pislillata (Gmel.)
Becker.
e.
Idem. Arotcha, Guethary.
d.
Idem. Formes. Biarritz. Aoùt 1904. Idem.
Juillet
1903. Coli.
J.
Chalom.
93
Sez.
Gigartina flabellata
70.
=
Excipiiìatac
111.
Ag.
J.
Ag.
j.
Cìiondrocloniuin corniculaluni Kuetz.
Da un
Aspetto vermicolare.
apprende
scogli ed alle
agli
non molto
callo
dilatato,
che
madrepore, sorgono diverse frondi
si
cilin-
driche dall'altezza di 8-1 5 cent., inferiormente della grossezza mas-
sima
una penna
di
verso
l'alto,
fastigiato
con
corvina o colombina;
sommità
le
ottuse.
o semplicemente
tlabellata,
dicotoma
Cistocarpi immersi in rametti subdilatati
E
ma
nere,
Lo
quasi trislro natica.
presso
provvisto
di
;
direzione obliqua, longitudinali
come
composto
parte
in
i
La specie
è in
ogni
sterili.
quello del ge-
modo
di
i
tonde
cellule
più esterni con
più interni.
Esemplari senza determinazione o qualsiasi
a.
forme
ultimi segmenti.
grandi cellule tonde o leggermente oblunghe
parte da grossi filamenti articolati,
in
impicciolendosi
nelle
negli
sori
strato corticale è
base. Strato midollare
la
mediocri ed
poco
di
ramificazione è dicotomo-
L>a
altra indicazione.
oriunda della Tasmania e della
Nuova
Olanda.
Sez. V.
71.
=
nus
J.
Canaliculatac
Cìiondìocìoniiim canalicitlatuui Kuetz., Spliaerococcus Lindleya-
ultime,
unilaterale,
Manco
frondi adulte
con
(').
Ag.
Aspetto quasi gelidiaceo.
fere.
Ag.
Gigartina canaliculata llarv.
giovani. Queste
lenza
j.
e
rari
di
si
11
assai
callo
piccole
basilare
ma
reca
adulte e
frondi
già ramificate con
mostrano ricurve e decombenti, quasi
stoloni-
nozioni sull'ulteriore loro decorso. Nell'esemplare
sono
dicotome
conici,
divaricati.
le
alte 5 cent., subcilindriche alla base, indi appianate,
poco evidenti segni
poscia
coi
di
scanalature,
semplici
segmenti pennati ramulosi;
Colore
porpureo-violaceo
dapprima,
rametti lineari
sbiadito; sostanza
tilaginea.
r*)
preva-
Non posseggo
rappresentanti della Sez. IV. Laciniatae
J.
Ag.
o
car-
94
Lo
in
moniliformi
cellule
di
di-tricotome. Strato
verticali
file
composto
strato corticale è
midollare
tudinali quelle del centro.
più grandi,
cellule
di
tonde e assai sparse nella periferia; più ravvicinate,
Questo midollo presenta
disposte
longi-
filiformi,
di tratto in tratto
delle interruzioni o lacerazioni.
Harv. var. peruviana
72. G. canaliculata
Salva
la
sostanza assai più consistente,
spetto di alcune forme di Rìiodopìiyllis appendfculata
assai assottigliata
Ha rami
cilindrica per imbibizione.
tipica
ma
con
subsemplici, o
11
meno regolarmente
midollo è formato
ticolo a
di
maglie larghe longitudinali, spesso
G. peruviana
Ha
canaliculala.
di
a
Perii:
P apilla tae
mamìllosa (Good
et
Chondrus, d'onde
l'aspetto di
millosiis Grev.,
denti
disposti in re-
Luglio
Paita.
i883,
herb. A. Piccone, ora A. Forti.
Sez. VI.
73. Gigartina
di
lacerati.
b.
var.
forma
in
sottili,
G. canaliculata Harv. California. Collins.
Ex
Ag. La pianta,
].
disposte.
filamenti articolati,
a.
Race, Marcacci.
l'a-
più sviluppati di quelli della forma
minori assai più piccole,
le divisioni
secco,
nel
Fronda compressa, sub-
base, è alta ó cent.
alla
Grun.
Picc. et
ricorda,
J.
Ag.
Woodw.)
le
sinonimie
Lamour,
Fiicus polymorplius
Ag.
J.
di
Chondrus
ina-
etc.
Callo piccolo, sassicolo, feracissimo così da dare origine persino
ad una ventina
di
frondi che, spiegate intorno ad esso,
ambito tondo che può raggiungere
i
di
un bellissimo porporino-violetto nel
le
più grandi dimensioni
hanno
ma
drico; nel caso opposto appianato
Le prime
divisioni
margini sempre
neari, ora cuneati.
alto.
di
Nelle
sono cuneate
rilevati,
Le dicotomie
dicotomie superiori
papille più o
meno
e
sebbene
in
si
il
abbondanti,
od allungate, subcilindriche o
fresco,
stipite
lo
assai
Le
frondi,
quando raggiungono
pronunciato e
margini
coi
rilevati
dicotome ad ascelle
cilin-
a doccia.
patenti coi
grado diverso. Segmenti ora
fanno
disco e
di
formano un
i5 cent, di diametro.
decomposito-fastigiate
i
margini
li-
in
sono provvisti
varie forme, verruciformi, brevi
ligulate,
le
estreme sentitamente
ri-
curve, cistocarpifere.
Strato corticale
come
nel genere.
La sua parte più interna ha
95
però
neir avvicinarsi
tudinali
lamenti
W.)
di
fi-
decisamente longitudinali.
Ag. Trondhjcm.
J.
longi-
composto
midollo. Strato midollare
al
(G. et
uiaìiìillosa
e quindi
diagonali
brevi, lassamenti incrociati o
sottili,
G.
a.
oblunghe,
cellule più distanziate,
le
M. N.
Leg.
B.
Blytt.
b.
Idem. Cherbourg.
e.
Idem. Roscoff. Sept. igoS. Coli.
d.
Idem. Attached to rocks
Chalon.
J.
clumps. Growing
in
Tracyton, Kitsap county, Washington.
E. T. 3i
J.
between
tides.
1897. Det. Miss
Jl.
Ethel S. Barton.
74. Gigartina papillata fAg.)
=
Ag.
J.
Sphaerococcus papillatus Ag., G. Radula Harv., Mastocarpus
corvnibosus Kuetz., Iridaea
Mastocarpus
Harv.,
papillata
papillatus
Kuetz.
La forma
tipica
esemplare
nell'
esame ha
in
le
trondi
lineari,
semplici, alte 10 cent., larghe mezzo cent, ad uno, subequilate.
subcanalicolato. Gli apici sono ottusi o troncati.
pite breve
e
oblunghe, erette o ricurve,
Gig. papillata (Ag.)
S. Francisco,
La
California.
On
Ag.
J.
J.
attenzione
la
siccome quella che rappresenta
il
semplice e
Bor.
75.
G.
papillata
Am.
n.
426,
nessuna
cent, in
(Ag)
1898
tipi
prolificazione.
modo
affatto
forme, piano, della
(')
rocks at low
il
Jl.
tide,
secco è
Land's End,
1897.
lembo suo
forma
nel
porporino violaceo.
si
divide in vario
numero seguente,
massimo fra la lineare
di cui al
divario
forme intermedie.
le
Ricorda alcuni
rica
di
colore
il
E. Tilden, 12
pianta è proteiforme, e cioè
modo. Stimo degna
La sostanza
cistocarpifere.
coriacea, certo carnosetta nel vivente;
a.
disco
portano numerosissime papille verruciformi, tonde ed
margini
i
11
Sti-
G. inamil/osa
f.
J.
Ag.
forma
cristata
Phyc.
Setchell.
(').
di
Grateloupia dicliotoma - Proteus,
Dallo
semplice
larghezza
stipite esilissimo s'inalza
il
disco
massima
lineare,
di
2
cristata Setchell conib. nov.
by Setchell and Gardner,
p.
301.
ma
strettamente
milk, indi
con
per circa 2
si
cunei-
biforca in
^Ig. of nortìnvestern Ame-
due dicotomie recanti ciascuna
tre
grandi divisioni latamente cunei-
formi, ovverossia flabellate, alla loro volta partite in grandi lobi più
meno
o
minori
con
divaricati
di lobi
Le sommità hanno
ascelle tonde.
le
divisioni
rotondati o troncati. Papille tonde piccolissime, isolate,
o anche oblunghe contluenti o paralellamente avvicinate due a due,
emergenti
lembo (per eccezione
sul
adulte delle grandi
divisioni
cent, in altezza, le
massime
dell'ambito trasversale è
La sostanza
assai
turgido
e
la tipica
come
dopo
otto
rigido,
la
Quest' ultima ha
la
forma
da
longitudinali, sinuose
consta
di
cellule
in
a.
On
ma non
veri filamenti
tonde lungo
le
=
alla
una sezione
carta.
lineare.
porporino-violaceo scuro,
filamentose,
Nella
f.
genuina
disposti a reticolo,
articolate,
il
midollo
scomponentisi
interne dello strato periferico.
parti
tide.
J.
Near Tracyton, Kitsap county,
E. Tjlden. 3i
Jl.
1897.
Ag.
J.
Mastocarpus Harveyanus Kuetz.
fusiforme alla
lungamente
segmenti maggiori
neari e con papille
rostrata,
papilla
3o cent,
colore è
la
si
Strato midollare quasi incolore,
Gigartina microphylla (Harv.)
stato giovanile, ora
in
l'esemplare
apprese fortemente
si
intrecciate.
rocks just below high
Fronda piami
coi
erbario
di
oblunghe,
articolati
Washington. American Algae,
76.
anni
di cellule
grandi,
più
colore di un vivace vio-
il
corticale assai spesso, eguale cioè allo
lo strato
cellule
misura 7
sostanza cioè riprese l'originaria
serrate, longitudinali.
in file
costituito
pianta
più
parti
sono larghe 2-3 cent.; l'asse
crìstata offrono
spessore midollare, ed è composto
disposte
delle
9 cent.
di
sua carnosità cosichè da inaderente
Così
L'intera
flabelliformi.
divisioni
nel secco e cartilaginea;
letto-porporino. Bagnato
è fatto
margini)
sui
pianta
di
emergenti
lunghezza;
porporino
nel
10 cent., larga
la
cigliato-laciniata, infine
dal
disco
minori
i
e
allo
subpennata,
strettamente
li-
dal margine; cistocarpi
o numerosi. La fronda può raggiungere
sostanza è coriacea nello
vinoso.
Gli
esemplari
suo stato giovanile:
poco più
subnuda, massime
ora
o lanceolati,
lineari
solitari
base,
di
mez/.o
in
uno
cent,
stato adulto;
il
in
esame rappresentano
la
fronda è lineare,
con poche e rade
alta
ciglia
assai brevi unilaterali verso l'estremità; nell' altro la fronda ha ciglia
lunghe un centimetro, patenti o decisamente orizzontali ad entrambi
j
margini. Nessun indizio di papille; sostanza consistente,
membra-
97
aderibile.
nacea,
It
:
Strato corticale di cellule piccole violacee in
verticali
assumenti
serrate.
circoscri-
subcilindriche, queste cellule sono assai più grandi, subtonde,
zioni
in
file
prodotte da lacerazioni ed
sfrangiature,
Nelle
to
Lamour.
Teedii (Roth)
G.
Tilden nota
E.
j.
bears some resemblance
Midollo
distanziate.
file
grandi,
cellule
di
cilindracee,
incolori,
corte con filamenti reticolati longitudinali.
G. jnicrophylla (Harv.)
a.
Kitsap county, Washington.
Ag. Rocky point oppositc Tracyton,
J.
E. Tilden. 3o
J.
Gigartina spinosa (Kuetz.)
-jj.
= Mastocarpus
Jl.
1897.
Ag.
J.
spìiiosus Kuetz., G. ornithorynchos
J.
Ag., Iridaea
Harv.
stiri ata
Pianta vistosa per ampiezza, portamento e vaghezza.
20 cent,
e larga
8-10
È
alta
Fronda piana sopra un breve
cent.
cuneato-lanceolata, superiormente laciniata o subpalmata con
disco ed
spinose,
i
la
recano numerose e robuste
margini
cui
forma
stocarpi da esse
proli-
si
il
subulate o
papille
tramuta variamente con l'evoluzione dei
ci-
portati.
La sostanza carnoso-gelatinosa
meno
colore è porporino più o
Strato corticale
file
stipite,
marginali e finalmente subpennata. Nella parte superiore
ficazioni
11
i5-
ma
sottile
si
muta
nel secco in cartilaginea.
intenso.
denso
di
cellule
disposte in
piccole
color violaceo-porporino, scomponentisi alla base in
verticali, di
cellule più grandi.
Midollo
cellule cilindracee, o
di
grossamente
fili-
formi, reticolate anastomosanti.
G
a.
spinosa]. Ag. Channel rocks, Port Orchard, Kitsap county,
Washington.
J.
E. Tilden,
78. Gigartina
22-7-1898.
circumcincta
J.
Ag.
Altra superba pianta che può raggiungere dimensioni massime,
e cioè di circa
un metro
di
lunghezza e 20 cent,
difforme ne' suoi sviluppi e nei vari gradi
in
essa
l'ambito
aspra
lungo,
di
cuneato-obovato
papille
sopra
carposporifere,
di
ampiezza, assai
dell'età sua.
uno
stipite
subtonde,
Predomina
più
meno
crassamente pe-
duncolate, erette o ricurve, isolate, raramente binate, numerosissime
sul
lembo
lungo
i
La
e nei
margini della
fronda,
ma
che lasciano però libera
margini una linea o fascia larga circa mezzo cent.
sostanza, carnosa nel fresco,
si
fa
nel secco cornea o carti7
93
conserva un bel colore
lagincci e
quale spiccano
laterizio sul
pa-
le
porporino-scure.
pille
Lo
.
|
strato corticale è
composto
cellule minute, subtonde,
di
mo|
niliformi,
Lo
di
in
verticali
file
midollare occupa un grande spazio
strato
egregiamente,
filamenti ramosi, articolati
diradando,
abbreviando e semplificando
Viene
rina
riferita
N. Zelanda e
alla
periferia,
che
intrecciati,
quanto
più
vanno
si
avvicinano
si
Lauii/iaria
\
!
J.
Radula Bory - Fucus brucieatus Turn. - Induca (Maslocarpus)
in-
signis Endl. et Dies.
identificano e caratterizzano
stazioni esteriori.
parti,
nel
infatti,
nella
sue
più strane
pianta nelle
la
Essa varia,
sue
nelle singole
5
ai
e
5o cent., nello spes-
ciclo
biologico
ricco
d'
\
i
\
cui è subordinato
sono così curiose
rendersene conto senza
atte a collegare e a
-
;
portamento complessivo
statura dai
metamorfiche
lutivo di questa Gigartina
il
;
manife-
sore e nel colore della sostanza.
singolarità
;
\
ricordo di queste sinonimie è più che mai necessario perchè
medie
i
Ag.
:^ Fiicns Radula Espjr - Sphacrococcin Radula Ag. - Lridaea
dit][icile
|
saccha-
collezione donatami dall' eg. Ing. Cam. Camperio
Radula fEsp.)
79. Gigartina
Le
\
'
di
Milano.
Il
]
Chatam.
all'is.
senza alcun' altra indicazione.
(sic),
Da una vecchia
-j
cellule caudate.
di
L'esemplare è accompagnato dal nome
a.
la
e consta di un fascio
dove assumono l'aspetto
allo strato corticale
di
semplici o subdicotomc contro
la
rendere
conoscenza
razionali
insegnamenti,
che
il
processo evo-
e paradossali
i
delle
!
riescire
|
forme
Inter-
ultimi di
un
attraverso
gli
risultati
svolge
si
da
1
!
i
Oceani.
i
Oggigiorno non
tipica, applicabile a
si
può parlare
di
una forma genuina, o meglio
questa pianta che può vantare una
j
mezza doz|
zina di prototipi dai quali
conseguono forme numerose.
Quelle qui prese in esame
si
possono differenziare
;
in spatliulaio\
ligulala
(Capo
di
B.
Sp.), ovaia
(Capo
di
B. Sp.j, e
cun calo-flabellata
(Tracyton-Washington).
|
La spathulato-ligulata mi
sviluppo monofronde
i
offre
allungato
in
due
tipi
dovuti, più che altro, allo
un caso, polifronde-ramificato
'
in
;
un
altro.
Si
tratta
della
forma
cui
si
riferisce
il
Maslocarpus
ùisi'gnfs
'<
99
Endl. et Dies., così caratterizzata
di
un disco
in
munito
lato,
dal t]uale
un grosso dente
di
partono
si
divisioni
quasi
un
contratto
dall'altro,
lunghezza
lineare ligulato-spatolata della
di
4-5
l'una in quattro, l'altra
modo
stesso
comportano
si
sono ornati
margini
un
esemplare
altro
sendo lungo
ed
alla
lore è di
presupporre
un
la
Ha
come
J.
.\g.
oltre
marginali,
queste linguette,
e di
cistocarpi. In
pianta,
es-
disco, di linguette e di papille
il
40 cent.
2 cent.
alte
L'ambito
La sostanza cornea
oriz-
e assai
carnosità succosa nello stato recente;
la
pianta è alta 6 cent, e mezzo, larga
lineare, breve,
lo stipite
crassati
bi-ligulate alla
co-
il
bel porporino intenso.
Nella forma ovata
larga indi
centrale
Queste piante venuste e maestose sono
marginali.
zontale della prima misura
fa
di
carposporifere
36 cent., e nella maggiore larghezza misurano
spessa
o
linguette
le
la
sua estremità troncato-semilunata porta
quattro grandi ligule munite,
fruttigere
e
tre,
disco costituisce di per sé solo la
il
21 cent.,
papille
di
forma
in
cent., e suddividen-
in
spesso però troncate da cause esterne. Oltre che
i
queste
ascelle
le
acuminate, semplici
allungatissime,
ligule
estremità. Nello
sommità
alla
ex abrupto
attenuano per allargarsi poi quasi
si
da un
intero
cent.,
grandi divisioni assai divaricate, quasi oriz-
tre
dosi quindi le laterali
due
breve, procedente
stipite piano,
ad ascelle ampiamente tonde. Poco sopra
zontali,
in
:
alto circa 4 cent., largo
bruscamente
nei quali
munito
un disco
in
di
un grosso dente
alla
[Gig- Radula auct. ex parte). In esso disco
oblunga, alta
2
cent., larga quasi
e
si al-
ovato-ellittico coi margini subin-
scorgere un accenno
puossi
('),
2 cent.
un
cent.,
si
G. circnmcincta
apre una finestra
dovuta non è possibile
dire se ad
un accidente esteriore o a naturale conformazione,
quantochè
la
linea
esclude l'eventualità
di
di
delimitazione,
pur
mostrandosi
unita,
in
non
una erosione animale. Sori immersi nel lembo,
subprominenti nei margini.
La forma
cnncato-JIabeìlata nella scheda relativa vien presentata
a lamina ovata,
casi offra
(^)
senta
il
un
intera.
In questo caso,
pseudo
Non
tale aspetto.
-
come
stipite di
si
esclude che
nella
maggioranza
dei
L'indicazione ò anzi preziosa perchè sta a
in quello della forma precedente,
una seconda fronda scomparsa.
il
dente rappre-
100
provare
disco prolificato,
quale
un vecchio
possibile metamorfosi dovuta probabilmente a
la
come
pare sia
caso dell'esemplare
il
esame
in
nel
'
;
palesa ben diverso dalla citata indicazione.
si
j
Da un minuto
subscanalato,
disco appianato
brevemente
basilare,
callo
liscio,
i
s'innalza
stipitato
ancora
margini, e più
cui
'
il
la
;
ramificazioni cuneato-flabellate, variamente
sommità, sono provvisti
di
plurilobate nell'ambito
superiore,
,
muniti
poche
di
papille piccole e
I
tonde, cistocarpifere, subsessili sulla pagina, peduncolate nei margini.
La pianta
carnosetta nel vivente, è nel
certo
è alta 5 cent.,
membranacea
corneo-cartilaginea nel disco, quasi
Il
secco
nelle suddivisioni.
colore è atro-violaceo.
,
i
Nella forma spathulato-ìigiilata ,
sezione
la
una linguetta
di
pre\
senta lo strato periferico composto
disposte in
o angolose,
moniliformi.
verticali,
file
formato da cellule
midollare
Strato
voluminoso,
mediocre grandezza, tonde, oblunghe
incolori di
numero
o collegate in
sciolte
colorate, minute, tonde,
di cellule
2-4 a rosario da
di
'
\
j
filaj
menti tenui. Fra esse sono
filamenti
altri
brevi,
crassi
lineari
fusi|
formi o capitati, con direzione
in
prevalenza longitudinale.
j
forma ovata,
Nella
incolore,
sottili,
di
filamenti, coibiti in
longitudinali,
articolati,
esigue in
file
inframmezzati da
paralleli,
subtonde o leggermente
di cellule
oblunghe,
consta
di
cel-
serrate, basate
molto più grandi, tonde,
isolate
perpendicolari
nella
parte
più
esterna, longitudinali verso l'interno. Strato midollare di cellule subsimili a quelle della seria interna corticale
collegate
da
filamenti
mosi, longitudinali,
sottili,
rettilinei
articolati,
:
i
;
periferico
brevi, moniliformi, perpendicolari,
sopra una serie disordinata
;
un muco
oblunghe.
cellule sparse, piccole,
Nella forma cimeaio-flabellata lo strato
lule
corrisponde a quella
particolare: che Tasse longitudinale
di
formato da un fascio
del midollo è
poche
questo
con
seguente,
della
intima
costituzione
la
ma un poco
semplici
o
più grandi,
parcamente
o flexuosi, scarsamente e lassamente
ra-
i
;
1
1
|
:
!
inj
trecciati.
a.
i
Gig. (Mastocarpiis)
Kowie,
Jul.
4.
189Ó.
Ex
Oct.
1893. Idem.
b.
Idem
e.
Gig. Radula (Ag.)
d.
Idem. (Esp.)
25
insignis
J.
Ag.
Endl. et Dies.
South Africa, The
herb. Dott. Becker.
J.
;
'
Ag. Gap. Agulhas. C.
On
rocks,
i
between
B.
Sp.
tides; Tracyton, Kitsap
!
101
county, Washington. Det. Miss
l'^thel S.
Barton.
Ex
herb.
E. Tilden,
J.
Ag. 1896.
80.
Gigartina exasperata Bail. et Harv. C).
Pianta suscettibile
le
proporzioni sue e
la
uno sviluppo maestoso,
di
contribuendo
a ciò
lucidezza della fronda roseo-porporino-vinoso-
bruna su cui spiccano
puntiformi
le
papille
commiste
alle
grosse,
semplici e verrucolose.
5o-òo cent, in altezza e 20
Può raggiungere
dall'esemplare
in esame dal quale
si
desume
come
larghezza,
in
i
rilevansi
guenti dati. La fronda ha circoscrizione ovato-lanceolata
s'innalza sopra
uno
stipite alto
munito inferiormente
periormente
di
spine
all'estremità
vengono sopra accennate,
quali
larga
dono
2-4
miilim.,
lungo
i
papille
spiniformi,
capitate
un
cent., e su-
poco sopra
disco,
di
Normalmente
i
margini
talvolta viene interrotta
dalla
verruche,
rimanendo soltanto una
libera
tronchi o subroncinati.
senile è cartilaginea nel
miilim. ad
11
mostra assai aspro
margini.
ma
a linea curva unita,
cuneati,
lineari.
si
oblunga e
mezzo, appianato, cuneato,
cent, e
ligulette di pochi
brevissime
base e fino presso
di
di
1
se-
i
linea,
proce-
da grossi
lobi
sono più o meno provvisti
Inoltre
o subramoso-verrucolose.
secco, di un bel
La fronda
rosso-poifido-lucente;
la
fronda giovane è membranacea, carnicina o rosea.
Strato esterno
file
formato
stine, violacee o paglierine,
gli
di
piccole
verticali semplici o subdicotome
stessi
colori
ma
di
cellule
nell'
oblunghe disposte
strettamente coibite
un tono più
in
estremità superiore, ametiin
un muco avente
pallido. Strato interno di cellule
grandi, incolori, cilindracee, fusiformi o subtondo-angolate, semplici
o prolungantisi in filamenti
lassamente
reticolati
anastomosanti,
di-
sposti longitudinalmente.
a.
Gig. exasperata
Bail.
Harv.
et
point opposite Tracyton, Kitsap
3o
Jl.
1897.
b.
Idem.
(^)
G. Radula
Same
f.
locality.
18
jl.
Cost up on beach.
county,
Washington,
j.
On
rocky
E. Tilden.
1898. Idem.
exasperata (Harv. and Bailey) Setchell.
—
Opera
citata.
[continua]
ottobre 1906
(Auiio
ì li
Ma
Mazionc Mia "Marisia,,)
LA NUOVA NOTARISIA
PROPRIETARIO E REDATTORE
DE TONI
DoTT. G. B.
LAUREATO DELL' ISTITUTO
PROF.
R.
DI
BOTANICA NELLA
FRANCIA
DI
UNIVERSITÀ DI MODENA
R.
Modena
Orto Botanico
(Italia).
Angelo Mazza
SAGGIO DI
Sitbfam.
OGEAIlIGfl
flLGOIiOGIfl
IV.
TYLOCARPEAE
Kuetz.
GENERI
PHYLLOPHORA Grev.
STENOGRAMMA Harv.
GYMNOGONGRUS Mart.
AHNFELTIA J. Ag.
ACTINOCOCCUS Kuctz.
COLACOLEPIS Schmitz.
STERROCOLAX Schmitz.
?
?
?
Gen.
Elym. phyllon
PHYLLOPHORA
foglia e pìioreo
Subgen.
I.
porto, reco.
Coccotylus (Kuctz.)
81. Phyllophora Brodiaei (Turn.)
:^
cotvliis
spaiiis
J.
J.
Ag.
Ag.
Spìiaerococciis Brodiaei Ag. - Chondrus Brodiaei Grev.
Brodiaei Kuetz. - Fiiciis membranifoliiis
Muell. - Chondrus meiìibranifoUus
catus Post, et Rupr. - F. tritncaliis
diaei
Grev.
Lamour.
Pallas
Lamour. -
Post, et Rupr.
-
-
Coc-
F. cri-
C. Irun-
Reise. - Delesseria Bro-
130
Uno
de'
me
esemplari
miei
seguente forma. Da un callo largo
tre
sorgono
millim.
più giovani ovate, intere o leggermente intaccate
Le
da lunghi
tate
d'
completa sotto
rappresenta
la
stipiti.
Le
frondi
fin
sotto la
uniforme larghezza
hanno
prima
quasi
divisione, in
Le
2 cent.
una
sono dicotome
divisioni
recanti
quasi
riescono
Actinococcns)
per
citata
La sezione
d' ordi-
superiore, sotto
parte, rare volte
pseudo-nemateci
i
troncate
quelle
;
un esemplare
misura ne posseggo
mente viene
più
e
(Veggasi
prive
del
!
i
,
;
1
gen.
parassita
un cent. L'altezza
4-11 cent. Stroncature assai prolifere. Di quest'ul-
della pianta è di
tima
maggior
la
forma lineare assai acuminata, lunga oltre
hanno
ma
nella parte
;
j
lineare
delle frondi più sviluppate, ha la larghezza di
Le estremità
policotome.
frondi.
2
.
all'apice, por-
stipite
lo
prima divisione,
gradatamente cuneato, tanto che
nario
la
adulte
1
la
la
specie di che
località
tratta (S^gg.
si
un' estremità presenta
di
una
di
lo strato
che rara-
lett.
a.)
corticale
mi-
di
nutissime cellule rosee o porporine, leggermente oblunghe, disposte
in
serie
verticali.
Lo
midollare è composto
strato
di
assai
cellule
più grandi, incolori, oblunghe, quelle più esterne verticali, indi obli-
que, e finalmente longitudinali nel centro. Queste
volta quasi o prettamente filamentose e
ultime
compongono un
sono
tal-
fascio ser-
rato assile longitudinale.
a. Phyllopli.
Brodiaei]. Ag. San Vincente de
Barquera (Espaiìa).
la
Leg. Làzaro.
Idem. (Turn.)
b.
J.
Ag. Fredriksron. 182Ò. Leg. M. N. Blytt.
Osservazione. — Occorre
mettere
rilievo
in
una forma che me-
riterebbe di essere distinta con una speciale nomenclatura, a
almeno,
dalle
un
varietà,
di
tanta
è
la
differenza
che
titolo,
contraddistingue
la
tipo prettamente lineare, di
ratteristico
mente
lo
un portamento cosi stranamente
che meriterebbe, anzi,
specie a sé,
quando non
vi
di
ca-
essere assunto all'onore di una
forme intermedie che gradata-
fossero
colleghino alla forma
Si tratta di
tipica, ciò
che
scrivente
lo
una pianta che può oltrepassare
i
20 cent,
ignora,
di
lun-
ghezza a giudicare dal mio esemplare che, sebbene incompleto, ne
misura
dello
riore
j
comuni torme largamente cuneato-palmate. Voglio alludere ad
18.
La parte
spessore che non
si
inferiore
è semplice^
raggiunge
il
filiforme,
subcilindrica,
millimetro. Questa
deve presumere della larghe/za
di
almeno
tre
parte
cent.,
infe-
e lo
i
j
j
j
!
:
|
\
si
ì
181
desume
dall'eguale misura della
una prima dicotomia. Da questo punto
superiori. Si ha poi
zioni
fronda assai gradatamente
per restringersi, sempre
corrispondente parte delle dirama-
allarga fino a raggiungere
si
in
modo lungamente
quasi un millim., salva
filiforme di
duato allargamento che,
alla
due millim.,
graduato, in una linea
un secondo gra-
ripetizione di
la
i
la
sua volta, finisce per assottigliarsi in una
punta lungamente acuminata ad estremità semplice, ottusa, o cortissimamente
rie
di
bifida.
forma e
I
luppo, presentandosi
setola,
dente e
di
Ora quando
finalmente
si
non possono bastare
nella sua dicitura
farla
di lacinia
consideri che
•
che valga a
gli
a
semplice o bifida
2-3 cent.
identificare
accenni fugaci
di
la
una
forma ora descritta
frase diagnostica, che,
troppo generica e imprecisa, nulla dice
riconoscere tra
più
le
stanza stessa è ben diversa: nella
di
Brodiaei è un'Alga rodime-
Pli.
la
di svi-
un piccolo tubercolo,
filiforme
di
mente, con essa non presentano alcuna
branacea; nella
fogliole o lacinie, va-
di
cioè sotto l'aspetto di
comprende come
si
forniti
lunghezza massima
all'estremità, della
niforme,
margini sono
dimensione, a seconda del vario loro grado
di
alla
comuni forme che,
mente
esterior-
affinità di carattere.
forma cuneato-palmata è
La
so-
mem-
forma lineare è evidentemente carnosa nel vivo, a
giudicare dal suo notevole
spessore
nello
stato secco. Infine la se-
zione della parte caulescente dell'una e dell'altra presenta
il
seguente
risultato.
Forma cuneato-palmata.
P^orma
lineare-fusiforme
acuminatìs-
sima.
Sezione ad ambito lineare.
Sezione ad ambito subtondo-compresso.
Strato corticale
Strato corticare
composto
le
di
due
serie di cellule:
minute
periferiche ancora più
delle
corrispondenti
di
cui
qui
in
due
serie di cellule: le perife-
riche minutissime, oblunghe, ver-
debolmente
ticali,
contro, stipatissime, intensamente
sottostanti
colorate in rosso, oblunghe o sub-
grandi,
tonde,
lari,
verticali
stante è
grandi,
;
la
serie
sotto-
formata da cellule
oblunghe,
ovate,
più
spesso
acute ad una delle estremità non
troppo serrate.
contigue
tonde,
colorate;
di
le
poco più
subtonde, irrego-
gradatamente ingrossandosi
man mano
l'interno.
che avanzano verso
132
Strato midollare
Sti'ato midollai-e
di
cellule più grandi delle
paralellamentc
disposte
ai
più
avvicinano
si
Commiste
linea vuota
per
e
trovansi pure poche
ancor più grandi
altre cellule
il
di
quelle menzionate.
presenta
quale in alcune sezioni
dimensione
forme, oblunghe od angolose.
mar-
centro
al
grandi,
cellule assai
di
per
diverse
tanto più distanziate quanto
gini,
una
composto
prece-
obovale od oblungo-lineari,
denti,
sempre però più
breve dell'asse.
Dal sopra esposto emerge dunque che
corrisponde del
alla
differenza
esteriore
una differenza nell'intima costituzione
pari
tra
le
due forme.
Ph. Brodìaeì. Norvegia.
a.
82. Phyllophora interrupta (Grev.)
=
Sphaerococcus
Ashmead -
Ag.
J.
-
Grev.
inlerrupfiis
in ter rupia
Rliodvìiieìiia
Phyllopìiora Brodìaeì Haiv.
Questa pianta parimenti richiede un' abbondante rappresentanza
per giudicare del genuino suo valore specifico, venendo considerata
come una semplice subspecie
SENViNGE.
cos'i
la
come
la
Brodiaei
stacca in
per l'intima
J.
Ag. dal eh. Ro-
modo ben
deciso,
mas-
organizzazione,
midollare.
per
Stipite,
la
lunghezza
alato e allargantesi
sopra
cent.,
/'//.
mio unico esemplare ne
Il
pei caratteri esteriori,
sime
della
risulta quasi
un
di
cent,
circa,
nel disco fino a raggiungere
un'altezza
di
circa 9 cent.
troncata e sovra
di
essa
si
assai
l'ampiezza
La sommità
di
un'ascella
2
cent, abbondanti,
largamente rotondata,
in
un
quest'asse
di
svolgono due prolificazioni
ramose formate da lamine piane cuneato-rotondato-renilbrmi,
larghezza massima di
indi
stretto,
divise
due grandi
in
alto,
della
mediante
divaricati, cu-
lobi
neiformi, terminati da una tricuspide rotondata coi margini interi o
disegualmente crenati.
La sezione
abbondante
dello stipite ha
midollo
composto
un ambito subtondo e presenta un
di
filamenti
manti un elegante reticolo a maglie
superiore della pianta
lulare.
tali
grossctli,
elittichc e tonde.
maglie rivelano meglio
Strato corticale assai spesso, che
si
la
incolori,
Nella
for-
parte
natura loro
cel-
può considerare, almeno
13B
diverse: la più esterna
nella parte inferiore, distinto in tre porzioni
formata da cellule porporine, esigue, oblunghe,
serrate
ma
muco
un abbondante
coibite in
solidescente
scuro, ripetuto i-3 volte per sovrapposizione annuale;
mente colorate; quelle
più pallide, e
La
stesso.
muco
contatto
a
queste confluiscono
in
i
prolificazione cimale offre
solidescente è ridotto
conseguenza,
le
file
una sezione
lineare.
In essa
ma
serrate
sono, per
più
ristrettezza dell'ambito d' ispessimento
la
quale non può contenere che una e due cellule
mantiene
in
grandi,
più
filamenti periferici dei midollo
minimo,
al
della
intensa-
il
delle cellule.
Midollo scarso, data
si
meno
ancora
midollo
col
ambrino-
le cellule
sono tonde, disposte senz'ordine e
intermedia
parte
non troppo
verticali,
ogni parte
pianta.
della
il
grande volume
cui
Queste
il
cellule,
elittico-ob-
lunghe, sono sempre disposte longitudinalmente.
Ph. intcrrupta (Grev.)
a.
Ex
herb.
J.
Ag. S'pitzbergen,
leg.
M. Foslie, 1889.
De Toni.
Subgen.
Phvlloplwra (Grev.)
II.
J.
Ag.
83. Phyllophora rubens (f.inn.) Grev.
=: Halyiiienìa rubens Duby.
drus rubens Lyngb.
Lightf.
-
-
F. epiphyllus
questa e
fra
Ph. nervosa
considerava quest'ultima
È
un'opinione
di
Delesseria rubens Lamour.
Sphaerococcìis
FI.
Altrove furono rilevate
la
-
altri
che
si
(').
come una semplice
intanto, che le
citare
una
sia
in
due piante hanno
fatti
tracciati
non
è
penetrata nel dominio dell'altra.
per eccellenza: dal nord scende
(')
F. rubens L.
il
eh.
IIauck
varietà della Ph. rubens.
ma
che non deve vinco-
sui
quali
contraddittorio.
della loro distribuzione geografica, e
r
Fiicus prolifer
Iluds, -
Importa ricordare che
cui bisogna tener conto,
potrebbero
-
Clion-
e le differenze che intercedono
le affinità
alcuno ulteriore libero esame dei
lare
rubens Ag.
Dan. - F. crispus
-
si
Si
fonda e degli
può osservare,
ben distintamente
i
limiti
ancora stato provato che
La Ph. rubens
fino a Tangeri,
ma
A. M. FI. mar. del Golfo di Napoli. Nuova Notarisia,
e Atlantica
pare che non
Liigl.
1902.
184
stabilirsi
osi
Mediterraneo;
nel
la
ha
nervosa
Pli.
massima sua
la
j
sede nel Mediterraneo
Mar Nero non ne sarebbe, originariamente,
(il
che una dipendenza) ed è molto se
,;
Tangeri e Cadice, entrambe
noti la circostanza curiosa:
Si
spinge fino a Cadice.
si
fra
limiti dell'Atlantico e del Mediterraneo, costituirebbero le rispettive
i
colonne d'Ercole per
si
due specie! Dai
le
rispettivi
punti estremi cui
spinsero, r una non sarebbe più oltre discesa, T altra non sarebbe
Quando pure non si voglia spingere fino a questo
segno l'avversione loro al mutamento degli ambienti rispettivi,
pili
^
1
oltre risalita.
j
\
il
che una
fatto
avversione sussiste è innegabile.
tale
divario della consistenza e dal portamento
aggiunge
opaca
fronda
della
il
j
\
nel;
nonché
l'una, trasparente e lucida nelP altra,
Si
rugosità
la
dei
cistoj
più
carpi
sentita
nell'
una
meno
e
e
nell' altra,
si
avrebbe più
di
quanto occorre per sostenere un'opinione opposta a quella del citato
autore, che si abbiano cioè a considerare le due piante come specie
distinte.
affatto
per ultimo che
Senza
ripeterne
Ph. rubens
la
volta l'ampiezza di
può
come
cent.,
2
descrizione
la
sotto
le
generale,
di
i
ricordasi
dicotomie raggiungere
mio esemplare
nel
j
tal-
Biarritz,
|
circostanza che non mai
Lo
stipite
incolori,
in
riempite
di
riscontra
si
\
presenta
visto in sezione
colorate, piccole, in
file
nella Ph. nervosa.
lo
strato esterno di cellule
\
verticali, e lo strato interno di cellule grandi,
un insieme reticolato con
lacune
lineari
longitudinali
i
\
'
tuzione,
muco ambrlno. La
senonchè
la
Ph. nervosa ha
una consimile
costi-
parete delle cellule è assai più spessa.
j
a.
Ph. nibens (Grev.)
J.
Ag. Flakhefjord. Leg. M. N. Blytt.
j
Le
b.
Idem.
Cherbourg.
e.
Idem.
Roscoff.
d.
Idem.
Biarritz, Juillet
e.
Idem.
Rocks, Torbay. Mary Wyatt.
leg.
Jolis.
Aoùt 1902.
Coli.
ì
Chalom.
J.
Idem.
igoS
84. Phyllophora Bangii (llornem.) Jens. in Rabenh.
Fucus Bangii Hornem. - Cìwndrus Bangii Lyngb.
=
rococcus Bangii Ag. - Rhi^ophyl/is
gii
?
Bangii
.
J.
-
Sphae-
Ag. - Rhodonienia Ban-
\
\
Grev.
j
Fronda
solitaria
sorgente da un minuto callo radicale, alta 2-8
]
cent., teretiuscola,
semplice nella parte sua inferiore, superiormente
ancipite-piana sublineare, talvolta alata, dicotoiria, pennato-divisa coi
margini provvisti
in parte
di
denti brevi e ottusi, in parte di lacinie
;
;
135
minima
crenulate. L:i larghezza
sima
può
millim., la mas-
2-3 millim.; le lacinie sono lunghe o,5-i,o5 millim.
di
Questo
piano dispositivo
il
mio
dall'unico
sunti
un
della fronda è di
nelle seguenti
dividersi
lunghezza
al
esemplare.
quale aggiungo
Questo è
e
mezzo
un cent, circa
parte subcilindrica caulescente;
2.
parte semplice, lineare, stretta;
3.
parte dicotomica più larga;
/j.
suddivisioni cimali.
parte caulescente è munita di denti esigui, alterni;
prodotte
evolute
trihdi,
un marchio
quantochè da sole rappresentano un quarto
in
hanno
i
tutto speciale di gentilezza ed eleganza.
margini provvisti
quali palmato-lobati, tutti
tondate.
Le
laminare
parte
la
divisioni
dimensione della intera pianta. Questo particolare
circa della
divisioni
due
le
dicotomia sono sormontate ciascuna da 2-3 suddivi-
dalla
assai
ferisce
margini eroso-dentati, e finalmente
i
parte
la
piana pseudo-caulescente reca due denti e due brevi lacinie;
dicotomica ha
sioni
e
di
:
1.
La
alto 4 cent,
ciascuna
parti aventi
seguenti dati de-
i
stesse
ultime
ovato-spatolata
L'aspetto complessivo
di
denti, quali semplici, quali bi-
di
con l'estremità ottuse o lobato-ro-
terminano
suddivisioni
dai
margini
interi
o
positamente panduriforme. La
assai più piccole,
al
si
il
il
resto è di
erosi.
disegno delle
presenta com-
sostanza è rigida e tenace
l'apparente delicatezza della pianticina;
lastro nella parte caulescente;
un'espansione
in
leggermente
queste sommità, collegato
immediate espansioni sottostanti
con-
le
Le sud-
malgrado
colore è roseo-bruno-gial-
un delicato roseo-carni-
cino con una sfumatura leggerissimamente ametistina di un vaghis-
simo
effetto
visto contro luce,
una trasparenza
Sui rizomi
di
vitrea.
Non
massime
vanto
di
Calvpso borealis L., e ne' suoi mari
la
Vandea
espressione
fruttificazione.
la
Zostera.
La regione boreale ha
la
nelle espansioni estreme di
se ne conosce ancora
e la
di
Tilocarpea
quella
il
si
energia
produrre sulle
la
Phyllopliora Bangii Jens. Cosi
possono
vitale
sue terre
come
considerare
che esplica
la
sua
l'ultima
maggiore
espressione estetica nelle latitudini più vicine all'equatore.
La sezione
rigonfio. Strato
della
parte
corticale
di
inferiore dà
cellule
un ambito fusiforme
rosee,
esigue,
oblunghe
assai
in
file
'^
186
serrate,
verticali
midollare
vStrato
un
cui estremità
le
sono immerse
in
muco amorino.
più grandi, subtonde, incolori, componenti
di cellule
\
;
maglie tonde ed oblunghe a seconda delle varie pò-
reticolo di
j
scomposte
sizioni, talvolta
(senza determinazione).
a.
Subgen.
con qualche lacuna
e quindi
Liti
Bahusiani,
ì
Phyìlotylus (Kuetz.j
111.
lineare.
Ag.
J.
j
Phyllophora
85.
Harv.
pai
m etto ides
Ag.
J.
var
excl.
nicaeensis
(').
\
=
Fucus membranifolius
Grev.
var. simplex
var.
Phyllophora
-
rubens Turn.
Chondnis Brodiaei
-
Brodiaei var. simplex Harv.
\
non
-
\
Phyìlotylus siciihis Kuetz. - Sphaerococcus Palmella Lyngb.
suoi più grandi
Ne'
analogia
con
esteriore
nonimie che
vi si
sviluppi
compreso
Le frondi
sempre
lo stipite
Ag., ciò che spiega
J.
sviluppo
sono
aderibili alla carta, alte
un
assai lungo, gregarie sul disco pa-
ovate, intere, poscia intaccate all'apice con
successivo
si|
rizomi di Posidonia o
rassitario di spongie, di
le
loro stato giovanile
nel
membranacee,
assai delicate, sottilmente
cent.,
Brodiaei
Ph.
la
riferiscono.
pianta ha molta
oceanici, questa
quest'intaccatura
i
|
alghe diverse, ob-
di
una breve
fessura. Nel
|
approfondisce,
si
\
i
lobi
si
di;
varicano,
si
fanno sublineari
assume
cos'i
che
mostra
si
la
fronda
sotto questa forma
Quelle più robuste
una
policotomo
si
più o
meno numerose
ipsilon.
stipite
lo
che va
quale
fa
estremità rotondata, e
È appunto
hanno
indi appianato,
l'
generalmente nel Mediterraneo.
l'aspetto di
dell'Atlantico
con
brevemente subcilindrico
man mano
alla
allargandosi nel disco
sommità spesso erosa
alla
base,
cuneato
\
•
;
il
|
e allora munita di
j
cent.; larghezza
La sezione
prolificazioni
massima
2
ligulari
od ovate. Altezza 3-ó
trasversale di
uno
stipite
mostra
I
cimali.
cent, sotto le divisioni
lo
corticale
strato
\
spesso, di cellule porporine assai piccole, subtonde o un po' oblunghe,
j
disposte in
file
verticali.
Strato midollare di grandi
cellule
incolori,
^
tonde o poligonali per mutua pressione, sotto forma
Ag. Sidmouth.
a.
Ph. palmctloides
(*)
Vegg. Nuova No/arista, Genn. 1904,
J.
p.
llerb.
27-30.
di
Holmes.
un
reticolato,
!
137
Cherbourg, sur
Idem.
h.
mer, mars 1860,
leg.
Sur stipes des Laminaria
Idem.
e.
1903. Coli.
J.
rochers sablonneuscs a basse
les
A. Le Jolis.
8ò. Phyllophora membranifolia (Good. et
=
VV.
-
Sphaerococcns inninbranifoUus Ag.
Rhodymenia meinbranifolia Harv.
- Chondrus membr. Grev. -
F.
Roscoff, Sepl.
Cloiisloni,
Chalon.
-
-
Wood.)
J.
Ag.
Fucus menib. Good.
membr. Kuetz.
Pliylloivìus
Fucus rubens Muell.
-
F. crispatus Muell.
fimbriatus Huds. - F. Palmella var. Lamour.
Per
il
portamento
miglianza con
ha,
fra
le
sue congeneri,
maggiore rasso-
la
Ph. Heredia.
la
Pianta cespitosa sul callo basilare, alta 7-1 5 cent., con
cauliforme assai lungo, denudato, del diametro massimo
più
et
o
meno vagamente ramoso,
subcilindraceo,
Rami subcompressi, inferiormente subsemplici,
ricati,
anzi talvolta
estremità. Queste
con
reflessi,
le
lamine ora sono
divisioni
i
lo
stipite
di 2 millim.,
compresso.
indi
primari assai diva-
laminari
strettamente
raccolte
lineari,
nelle
più spesso
cuneate, integre, troncate negli apici, o palmato-laciniate con
le
la-
cinie alterne subpinnatifide.
Cistocarpi subtondi od obovati, brevemente
di
1-2
in
maggior numero
millim., isolati ravvicinati sulla base
margini
sui
delle
basi
stipitati, del
dei
rami
diametro
superiori,
lineari-cuneiformi
lamine. Tetraspore dubbie, essendosi creduto di ravvisarle
produzioni rappresentanti probabilmente una specie
di
in
ma
delle
certe
Actinococcus.
Sostanza subcarnosetta nel fresco, membranacea nel secco, porporina.
La sezione
della
parte caulescente dà un ambito subrotondo e
presenta una cuticola spessa
di
muco
solidescente.
Strato corticale di cellule rosee, piccole, subtonde o leggermente
allungate, disposte in
file
verticali.
Midollo di cellule grandi a parete
assai crassa, ravvicinate a reticolo, con le più esterne a maglie irre-
golari allungate e
fitte,
anastomosanti
fra
le
cellule più interne dello
strato periferico.
La sezione
tutivi
sono
da cellule
in
di
una lamina ha figura
lineare.
rapporto all'angustia delT ambito.
isolate,
subtonde, grandette, a parete
Dalla Norvegia scende fino al
l'Atlantico di cui però
non
ci
limite
della
Gli elementi costiIl
midollo è formato
sottile.
Francia.
sono abbastanza note
le
Attraversa
stazioni
in-
138
NeW A/gar/um Zanardini ne viene citata del Connecticut;
W. Farlow la dice «common IVom Long Island Sound northward
tcrmedie.
il
;
North Atlantic»;
scrivente ne possiede un esemplare raccolto dal
Io
Collins.
a.
Ph. f/ìemùranffo/iu [G. el
ò.
Chondrus mcinbranifolius Hook.
V\l.) }.
Ag. Srìnesimó,
Br.
FI.
Schùbeler.
leg.
3o2. Sidmouth and
p.
Torbay. Herb. M. Wyatt.
Ph. memhr. Ag. Atlantico, Nord America, Leg. Collins.
e.
Ardissone,
oltre a
parecchi
Gen.
Etym. gymnos nudo
Ex
herb.
esemplari d'ignota provenienza.
altri
GYMNOGONGRUS
Mart.
j
\
e goggros escrescenza.
]
Subgen.
I.
Tvlocarptis (Kuetz.)
(
I
87.
=
Grìff.
Gymnogongrus
Fucns
J.
GrìJJ\
Ag. -
Griffithsiae (Turn.) Mart.
Turn. - Tylocarpus
Gigartina
Grìff.
Grìff.
-
Grev.
\
Kuetz. - Chondrus
Polyìdes
Griff.
-
Gaill.
\
Spha&rococcus Griff. Ag. - Fuciis lejiiaciihiliis Bert, - Gjiiinogoiig.
tcntaciiìatus Kuetz. - Tylocarpus tenlacuìalus Kuetz. - Gymnog. furcella tus Kuetz.,
Fucus
parlh.
non
(Ag.)
Bridel.
J.
Ag. - Gvmnogoug. parlheuopaeus Kuetz.
-
r aggettivo di partenopea, vive
disparate
più
nelle
meri-
massimo
'|
5 cent.,
materie ultra
rosso-bruna
azotate.
È una
piantina
,
1
nerastra nel-
trasparenza,
in
-
condizioni
ambiente, cosi nelle pure acque agitate dai marosi, come nei porti
e nei canali marini, saturi di
alta al
\
ì
Questa specie cosi comune anche nel Mediterraneo da
di
!
- Fucus fasligìatus Wulf. - Polyìdes ienuìssiina
Nacc. - Gymnogongrus Wulfeni Zanard.
tarsi
\
j
l'aspetto,
subperennante, crescente sugli
scogli
muri, a poca
e sui
profondità, in densi cespugiietti, coi rami filiformi subcilindrici, indivisi
alla base, poscia svolgentisi in dense dicotomie decomposte.
Può
ospitare V Actinococcus aggregatus Schmitz.
Strato
midollare
di
mediocri
cellule
subtondo-angolose, decrescenti dal centro
Strato
corticale
composto
di
cellule
:
1
\
oblunghe
alla
longitudinali e
periferia.
minutissime,
-l
\
verticali,
di-
\
139
sposte in
in
muco
moniliformi serrate, dicotomo-fastigiate
coibite
in alto,
consistente.
Gigartiiìa
a.
Hook.
GriiJìtìinae
Br.
3oi.
[Gymnogongrus
Ag. var
ambiguus Picc.
FI.
p.
Sidmouth. Erb. M. Wyatt.
Gr.)
Gymnogongrus furcellatus (Ag.)
88.
et
file
Grunow.
^= Sphcerococcus
Ag.
fiirccllaliis
J.
Choiidrus
-
Sond.
violaceus
in
Hohen.
Pianta molto slanciata e
di
rameggio
assai
ma può
precedente. Neil' esemplare è alta 8 cent.,
almeno
nella
forma
tipica.
Fronda
una dicotomia
forcellata.
due rami
I
raggiungere
larga
filiforme,
millim. e mezzo, sul cui stipite di oltre
più povero che nella
un cent,
principali
di
al
altezza ha luogo
che, alla
eretti,
suborizzontali. Sostanza
ramoscelli spiniformi
dei
20,
che ne derivano por-
tano dei rametti lunghi 2-4 cent., divaricati e poscia
loro volta recano
i
massimo un
coriacea; colore oscuro in apparenza; violaceo-verdolino, visto contro
luce.
La sezione
dello stipite presenta
un ambito obovato-subtondo o
subrettangolare cogli angoli rotondati. Midollo abbondante
incolori,
cellule
subtonde,
oblunghe, subangolate,
continue, o sfilacciate e brevemente caudate,
dal
centro o prettamente
longitudinali.
grosse
a
pareti
isolate,
vagamente subradianti
presenta
centro
11
di
una dilatazione lacunare ora apparentemente vuota, ora
da una sostanza mucosa. Dette cellule vanno
di
volume quanto più
Strato
ambrino
file
di
corticale
si
avvicinano
periferico
queste
file
si
esigue
costituito
cellule di
scompone
grandi. Queste ultime
si
in
un
cellule
man mano diminuendo
allo strato corticale.
da
assai consistente, contro la quale
verticali di
talvolta
occupata
una cuticola
vengono a
violetto
assai
far
pallido.
mediocri e poscia un
possono considerare
di
muco
di
capo delle
pertinenza
La base
po' più
del più
esterno giro del midollo.
a.
Gvmnogongrus
furcellatus, var. ambigua. Perù: a Paita
-
Aprile
1884. Race. C. Marcacci. Erbar. A. Piccone, ora A. Forti.
Subgen.
89.
=
II.
Oncolylus (Kuetz.)
Gymnogongrus norvegicus (Gunn.)
J.
Ag.
Fucus norvegicus Gunn. - Sphaerococcus norvegicus Ag.
-
140
Chondnis norvencns Lamour.
polytnorphus
Lam.
var.
Oncotvhis norv^stcus Kuctz.
-
Sphaerococcus cn'spus var.
-
-
Fiiciis
Ag.
diibiiis
-
Chondrus dubiiis Mont. - Fucus devonunsis Grev.
Di aspetto assai diverso dai precedenti per
appianate, di un bel color porporino che
La
meno
pianta è più o
con
2-4
larga
decomposto-dicotoma ad
millim.,
ottuse o anche acute, secondo
sezioni. Gli esemplari
ultime
essi
tre di
più scuro
sempre più va allargandosi
estremità rotondato-ottuse.
le
fa
sue frondi larghette,
nel secco.
fittamente cespitosa, brevemente e sottilmente
subcilindrica alla base, indi
lineare,
si
le
grado
vario
parassiti
tonde,
ascelle
superiori sono tonde,
di
divaricazione
osservazione sono
in
recano numerosi
Le insenature
il
nella fronda
alti
4-6
delle
e
cent.,
Actinococciis pellaeforniis
di
Schmitz.
Strato
cui
diametro
fa
si
quanto più
minore
oblunghe longitudinali
grandette,
midollare di cellule
avvicinano
si
alla
Strato corticale di esigue cellule oblunghe disposte a monile in
serrate verticali. Cuticola di
muco
coibente ambrino. Le
il
periferia.
cellule
file
son
tutte senza distinzione colorate di porporino-violaceo chiaro.
a.
Gym. norvegicus ]. Ag. Loire
Le
inf.
Croisic, 21. Settemb. 1873.
Legi ipse V. Ripart.
Idem.
b.
1903. Coli.
J.
avec Actinococciis peìlaeforniis.
La Goureppe (Guéthary) Septemb.
Idem.
e.
Biarritz, Juillet
Chalont.
1904.
J.
Chalon.
Subgen.
90.
=
Gymnogongrus
Fucus
linearis
IV.
Leiogougriis.
linearis (Turn.)
Ag.
J.
Turn. - Sphaerococcus linearis
Ag. - Chon-
drus linearis Grev.
Differisce assai
congeneri per
gio diradato,
dilatate,
le
nel
portamento e
frondi lineari più o
allungato
e
per
le
nei
meno
divisioni
liguliformi o rotondato-ovatc a
mio esemplare,
particolari dagli altri
canalicolate, pel
terziarie
laterali
punta ottusa.
suoi
ramege cimali
L' altezza, nel
è di 7 cent.; la larghezza delle frondi è di
un
mill.
circa.
È scarsamente
provvisto
colore porporino-giallognolo.
di
Actinococcus sp. Sostanza coriacea
;
141
a. Sphaerococcus linearis Ag.
Altra indicazione
America
Pacifico,
il
non
cartellino
La pianta
reca.
è oriunda del
settentrionale.
Strato midollare voluminoso costituito da varie cellule subtonde,
spesso a parete lacerata e disciolta in filamenti
irregolari,
che mettono capo nello strato corticale dove
contesti,
si
articolati,
fanno
cotomi, con articolazioni moniliformi, saldamente coibiti in un
di-
muco
ambrino.
Gen.
Etym.
dal eh.
AHNFELTIA
AìmfelL
La collocazione sistematica
questo genere è da ritenersi
di
dappoi che nei nucleoli immersi
certa,
genti, dal eh.
Agardh
J.
Frìes.
nelle
frondi e poscia
per cistocarpi,
ritenuti
eh.
il
emer-
Schmitz ebbe
come
a riconoscere un^Alga parassita del gen. Sterrocolax;
in-
altri
pa-
rassiti dei gen. Actinococcus e Colacolepsis ebbe a ravvisare nei cre-
nemateci
duti
di
Gymnogongrus e PhyUophora.
alcuni
91. Ahnfeltia plìcata (Huds.)
=
Sphaerococcus
Ag.
J.
Ag. - Gyainogoìigrus plicatus Kuetz. -
plìcafiis
Tylocarpus plìcaius Kuetz. - Ceramlum plicatuin Roth, - Gigartina
Lamour. - Fnciis aìbus
plìcata
Di aspetto
grossamente
Dan.
FI.
etc.
criniforme nel secco,
con rametti alterni o secondati,
di
assai
ramificata,
colore nerastro in apparenza, vio-
laceo in trasparenza, talvolta baio o rossastro per alterazioni
e per le varie
ai
20 cent.
sviluppi
i
;
si
di
ambiente.
La
statura è dai 5
sostanza è cornea e lucida nel secco.
rami sono lungamente
forme basse
divaricati.
la
condizioni di età e
hanno
fastigiati,
ramificazioni
subite
Nei
maggiori
flagelliformi, sinuosi; nelle
decombenti con rametti
brevi,
Pseudo-nemateci oblunghi o subtondi più o meno nume-
rosi.
La sezione
lo
della fronda, tondeggiante a
strato corticale di
muco
fili
margine
minutissimi moniliformi,
atro-violaceo solidescente, e
lo
strato
intero, presenta
coibiti
in
composto
di
verticali,
midollare
cellule angolose o rotondate, subradianti, stipatissime.
a.
h.
Ah. plìcata (Huds.) Fr. Fredriksron, Leg. M. N.
Idem.
Le
Jolis. Alg.
Blytt.
mar. de Cherbourg. Mars.
142
Gymnog.
e.
2
Settemb.
et
Gucthary.
1903.
juillet
La roche-qui-boit, prcs de
Biarritz.
Settemb. 1904.
Chalon.
J.
Ag.
J.
;
Sphaerococciis concìnniis var. rininersiis Ag. - Gvinnog.
Sphaeroc.
-
^
;
92. Ahnfeltia concinna
catus Kuetz.
J
\
Idem.
e.
Herbier
f
\
Chalon.
J.
=
1895.
Entrc La Goureppe
Ah. plicala Fries.
d.
Coli.
Kg. Stratford Sighthousc, Connecticut,
plicatus (Huds.)
H. A. Green,
Coli.
1
Tv locai pus ìuipUcatus
Kuelz. -
fmplicaliis
inipli-
\
Kuetz. - Ahnfeltia Polyides Aresch.
Fronda cornea
lungo (4-7
American Aìgae
tezza 4 decim. e
dimensioni,
le
rami assai
i
con
lo stipite
decomposta, di-tricotoma con
cent.),
condate o fascicolate.
le
;
nel secco, subcilindrica,
il
esemplari sono
miei
I
Tiiden,
di J. E.
diametro massimo
di
5
meno
prolificazioni subse-
in al-
J.
portamento,
colore
pel
corti, si differenzia assai
bene
nel centro o sui margini della
AgArdh ravviserebbe
cistocarpi.
i
Slerrocolax,
;
millim. Sia dunc^ue
per
bruno-porporino,
pei
ì
rami ed
\
dalla precedente.
fronda.
^\ ^w\À\.di
che
il
fatto
Aìi.
debba
concinna. Senza negarlo a priori, non è
queste
In
Dopo però
ScHMiTz che nei creduti nemateci della
uno
:
\
pel
I
e
rametti superiori presentano sovente dei numerosi noduli o promi-
nenze
'\
Secondo
10 cent.
alti
può raggiungere
pianta
la
più o
la
plicata
ebbe a ravvisare
ripetersi
nemmen
produzioni
rivelazione dello
anche
lecito
nell' ^/z.
!
;
i
1
i
presupporlo
;
modo
in
assoluto.
La sezione dei noduli portati dal mio esemplare Hawaiano della
esame presenta una o due grandi masse (sori) colorate,
\
formate, alla loro volta, da 3o-5o masse (soruli) composte di cellule
]
specie in
colorate,
riunite a
grandette,
2-4.
subtonde od oblunghe,
Queste
l'aspetto di tetraspore.
la
cui
infime
Certo
aggregazioni
che qui
organizzazione è ben diversa.
isolate
o strettamente
conferiscono loro
non
si
1
:
'
infatti
tratta di Sierrocolax
{
(').
|
La sezione
f)
sullo
altri
Lo
della parte
scrivente
argomento, né
caulescente
non ha maleriak-
della
sufliciente
cjuesta è la sede i)iù
più competenti lo facciano proprio,
fronda
o adatto
opportuna
[)er
offre lo strato
indagini
di trattarlo. Si
ulteriori
augura che
'
)
j
À
143
egregiamente delimitato da minutissime
corticale vinoso o violaceo,
oblunghe, disposte
cellule
dollare voluminoso,
molto serrate.
verticali
Hlc
in
omogeneo, composto
Strato mi-
mediocri,
di cellule incolori,
tondeggianti, piuttosto appressate, talvolta apparentemente collegate
da filamenti. Quest'illusione è dovuta
alle
pareti delle cellule sezio-
nate appartenenti alle porzioni contigue.
Cresce attaccata
concinna
Ali.
a.
rocce, a bassa marea.
alle
Ag.
J.
Perù,
Paita
a
Aprile
-
Race.
1884.
C.
Marcacci. Ex herb. A. Piccone, ora A. Forti.
Mahukona
Idem.
b.
Amer. Alg.
J.
E. Tilden. 27 Je
igoo.
93. Ahnfeltia Durvillaei (Boryj
=
Durvillaei
Polyìdes
Hawaii, Territory of Hawaii,
harbor,
Bory.
Ag.
J.
Chondrus
-
Kuetz. -
umbellatus
Piccaria Durvillaei Mont.
Può raggiungere
i
ascelle
colle
apici
nel
Si
cilindrica,
decomposto-dicotoma,
acute e coi segmenti
cornea nel
secco,
lunghi
estremi
sono troncato-intaccati e leggermente
fresco,
i-3
stipite.
La sezione
Quelle
della
privo
dello stipite ha
omogeneo
assai
e
di
parte
cellule
di
ma
cioè,
presto
piccole,
si
grossezza
la
massima
a quella
forma subtonda e
assai
che vanno
radiate, assai ravvicinate,
si
riche di queste
file
dello
sono
nell'esemplare.
subtonde, aggregate
dispongono
a
un interno
rivela
incolori
in
raggiungere
moniliformi
file
la
periferia nella
fanno leggermente oblunghe. Le estremità
eguale le cellule
cui
i
parassiti.
centrale del midollo
senz'ordine apparente,
cent.,
colore e verde-oliva-scuro-fucaceo.
11
uniforme delle sue divisioni, eguale,
sterile
fastigiata,
Sostanza carnosa
bilobi.
distingue a primo tratto dalle precedenti specie per
Esemplare
una penna
17 cent, di altezza e lo spessore di
maggiore corvina. Fronda
perife-
sono subsemplici. Ne consegue che l'aspetto ge-
nerale non presenta alcun divario notevole nel passaggio dallo
sti'ato
midollare a quelle corticale. Quest'ultimo s'impone piuttosto per
grandi zone concentriche
le
di
muco
annuali sovrapposizioni di accrescimento.
Nelle divisioni estreme della fronda di poco
ganizzazione.
dette, e
Lo
le
solidescente ambrino, che segnano
meno
strato
Le
cellule midollari
regolare
corticale
si
termina
mostra
in
sono meno
la
cellule
varia
fitte,
l'intima or-
un po' più gran-
disposizione radiata
assai
esigue, in
delle
file
file.
subdico-
144
tomo-incrociantisi per un tratto di micromillimctro, ed è circoscritto
da un sottilissimo cerchio mucoso, amorino.
Ah.
a.
Diirvillaeì
Ex
Marcacci.
Ag.
].
a
;
Luglio
Paita.
i883.
Race. C.
herb. A. Piccone ora A. Forti.
ACTINOCOCCUS
Gen.
Etym.
Perù,
actis raggio e coccos grano.
Questo genere appartiene
al
gruppo
delle
Hydrococceae
Harvey {Index
Kue-
di
gen. Alg.),
caratterizzato da: Pliycot/ia gelatinoso, globoloso, formato da cellule
ologonimiche, disposte
in serie
gelatinosa. Gli sporangi
dividono
si
quattro in
in
mediante due divisioni crociate
perfetto
immerse
raggianti ed
in
una sostanza
modo
meno
più o
(').
94. Actìnococcus subcutaneus (Lyngb.) Rosenv.
=
Cliaetopliora mefiibranifolìa
Riviilaria rosea Suhr.
Non
-
Lyngb.
verose parole del eh. G. B.
De Toni
riportare le belle e do-
col
omaggio
in
Zanardini similitudinem eximiam
cel.
matheciorum
rilievo la singolarità e l'alto
in
non
interesse di questa esigua pianta se
rum quod
sui
verbis adnotavit,
Lyngb. -
Actìnococcus roseiis (Suhr.) Kuetz.
potrebbe meglio mettere
si
C. suhciitanea
-
maestro: «Mi-
al
sic
dictorum
ne-
Gvninogongri Wulfeni cum fronde Actinococci claris
hoc modo pertinentiam nematheciorum ad genus
Aciinococcum praeludens
(')
».
L'autorevole monito provocò
infatti
stabile
la
conferma del ge-
nere che conta ormai quattro specie sistematicamente bene acquisite,
e
non è improbabile che
La stranezza
mente complessa,
il
numero
Dai recenti
accresca.
questa specie deriva dalla natura sua elegante-
di
dall'aspetto esteriore
zione costante da essa occupata
(')
si
stuelli
di ¥.
in
Hkvdrich
il
più semplice e dalla posi-
quelle date
fonda
la classificazione
stituire
un gruppo nuovo {Actinococcales) da
Cigartinales. (V.
(-).
carpologica dello Schmitz,
J.
B.
A^.
Notarisia, lugl. 1906, p.
De Toni.
Syll.
per
il
inserirsi
delle Floridee
parti
sui tetrasporan<;ii,
sessuali femminili dell' Actitiococais, è risultato che
i
antc-ridii
caratteri
I,
sui
e
organi
quali
si
gen. Actinococcus deve cotra
le
Nemalionales e
11 8- 11 9).
Alg. Voi. IV, Sect.
|
\
Kuetz.
TziNG, della famiglia delle Squamariacee di
'
pag. 243.
le
145
che
le
servono
non venne constatata che
matrice. Finora
di
precisamente nei
Plivìlopììora Brodiaei e Pli. iuterriipta, e
modo da simularne
terminali delle loro frondi in
apparenza
impone talmente, che
s'
nemateci. Questa
i
nella descrizione delle citate Pliyl-
sempre espresso con
lopìiora l'accenno ai parassiti vien
la
dicitura
pseudo-neiimthecia.
di
vegetando
esso
estremo margine
solitari o aggregati
ma generalmente
Presenta
mentre
si
numero
scssili,
del
2-3, brevissimamente pedicellati,
di
diametro
averne
di
di
una leggera pressione del vetrino.
ammasso
da un
filamenti, quali
di
radianti
fine rettangolari.
I
di
grandette,
cellule scure,
semplici,
alla
ramuscoli
1
estremità.
quali
di
cellule
man mano subquadrate
questi
di
partono
si
dicotomi o tricho-
leggermente acuminati, composti
carnicine, tonde quelle in basso, indi
a.
osservare una pianta sola,
occhio parecchie riunite in pulvinolo,
leggermente oblungo-subangolose, dal quale
tomi, fastigiati,
base ed
un millim. nel secco.
di
crede
si
sott'
facilmente scioglientisi sotto
pennacchi
dallo
pulvinoli in forma
o globosi, assai rilevati o lentiformi (nel secco),
in
L'interno è costituito
dei
i
ospitante,
microscopio un aspetto dei più vaghi e caratteri-
al
scopre
subtonde,
ad occhio
rilevato
fronda
della
non sporgono che
Sezionato un bottoncino,
stici.
ma
testura
nella
della quale
di bottoncini emisferici
non può essere
esiguo,
parassitico,
tallo
Il
nudo,
J.
nella
segmenti
filamenti
Insomma rammenta
le
e in-
sono attenuati
alla
Newalìoiiales.
miei esemplari sono portati dalla Phylìophora Brodiaei (Turn.)
Ag. Fredriksron, 1826, non avvertiti da M. N. Blytt qui
95. Actinococcus
Ne' miei esemplari
norvegicus
di
cui
legit.
peltaeformis Schmitz.
questa specie
si
mostra sul
occupa abbondantemente
il
lembo
Gymnogongrus
di
entrambe
le
pagine e raramente sporge dai margini.
Si
mostra
in pulvinoli appiattiti (nel secco) tondi, larghi 1-2 millim.
nei più evoluti
(puntiformi
frequente aggregati
e
in
quelli
incipienti),
talora cosi ravvicinati che
si
meno
eccentrici, aventi ciascuno
centrale, di
Il
di
un porporino più
meno
di
circoletti
più
un accentuato minutissimo punto
carico, formalo dalla base di aijìssione.
Gymnogongrus norvegicus
200; molto
più
sovrappongono
parzialmente coi loro margini, così da presentare tanti
o
ma
isolati,
J.
Ag.
di
Croisic ne porta
non meno
quello di Biarritz.
10
146
Ciò però che più preme
A. peltaeformis
plari
(in
numero
quale peraltro non
San Vincente de
di
altri
segnalata per
composta
incolore
periferica
brana) articolato, ad articoli disuguali,
è
dovuto
esterna
di
filamenti semplici, aghiformi,
composti
ralleli,
immerso
tutto
a.
in
verso
muco
Barquera,
la
il
l'
A. peltaeformis.
un
di
filamento
(mem-
membrana
verticali,
distanziati, subpa-
moniliformi, vio-
piccolissime,
dove
l'interno
sezionata. Serie
si
fanno
più spessi.
violetto.
San
Brodiaei.
Pliyllophora
Sulla
oblunghe,
cellule
convergenti
letto-vinose,
11
di
esem-
degli
frequente spezzati, ciò che
di
raggrinzamenti della
finissimi
ai
uno
di
reca alcun Actinoc. subculaneiis. Ignoro se questa
matrice sia già stata da
Cuticola
è la presenza dello stesso
si
sopra una fronda
5)
Phyllophora Brodiaei
di
rilevare
di
di
Vincente
de
la
Barquera
(Espana). Legit Làzaro.
b.
e e. Sul
reppe, Sept.
Gymngoiig. norvegicus. Biarritz.
igo^. Coli.
J.
Gen.
Etym. sierros duro,
Essendone
ignoti
i
igoS: La Gou-
Juillet
Chalon.
STERROCOLAX
Schmitz.
solido, e colax parassita.
sessuali,
frutti
ultimo delle Gigartinacee, data
la
si
colloca questo genere
come
sua natura intima già abbastanza
caratteristica.
96. Sterrocolax decìpiens Schmitz.
Forma
dei piccoli nodi interni
feltia plicata, emisferici, dello
oppure
stesso
all'estremità
dei
fili
rami doìV Ahn-
colore scuro e della stessa so-
stanza cornea della matrice, contesti di
monosporangi
laterali nei
(ili
semplici o fascicolati, coi
radianti
nella
svolti
regione
corticale.
a.
de
Sterrocolax decipie?is
l'Ile
vert, Roscoff,
Schmitz.
Sur Ahnfeltia
Aoùt 1902, Sept. 1903.
Coli.
plicata.
J.
Chenal
Chalon.
147
MYCHODEAE
Snhfamiglia V.
Gen.
Etym.
97.
MYCHODEA
Harv.
tìivchodes sinuoso, allusivo allo strato
medio
della fronda.
Mychodea hamata Harv.
== Acanthococciis Eiuingii Harv.
Lecithites rangìferinus
-
quale
Aspetto esteriore gracilario-ipnoide,
in
Schmitz.
almeno
J.
Ag.
presenta
si
alcune parti della pianta che è densamente cespitosa subcilindrica,
coi
rami
variamente disposti, acuti
intricati,
brevi, mucronati, secondati, talvolta
2-4 millim.,
cent., e spessa
falcati
con ramoscelli
all'apice,
o amati, alta da i5 a 20
succosa e scuramente porpo-
rigonfia,
rina nel fresco. Vista in trasparenza nel secco, la fronda appare per-
corsa nel lungo da una specie
di
costura dalla quale
si
partono delle
esigue ramificazioni, simulanti delle pseudo-sezioni, che
gono
La sezione
periferia.
alla
disposizioni, e
ci
congiun-
si
chiarisce la natura di queste intime
riconduce a ripristinare l'aspetto che
la
pianta deve
presentare nel vivo.
Struttura filamentoso-cellulare,
riferico di
due
una
disposte; strato
verticalmente
occupante cioè
filamenti ansati, in
modo
formanti
corticali,
lule
intermedio
maggior parte
la
grandi convergenti
composta
serie irregolari di cellule
al
centro
tre strati
:
strato pe-
serrate, oblunghe,
assai
grande
volume,
diametro, costituito da grossi
del
rettilineo o
più
di
di
non
sinuosamente
internamente
midollo
il
una
paralleli alle cel-
rete a
maglie assai
quale è composto di poche
cellule irregolari, distanziata, a parete assai
più spessa di quella delle
cellule periferiche.
Nel secco
a.
la
pianta è piuttosto solida e male aderisce.
Mvchodea hamata Harv.
Idem.
b.
98.
=
Australia.
Mychodea
foliosa (Harv.)
J.
Gymtiogongrus foliosus Harv.
Come
la
non più però
precedente, appartiene
fra
le
lineari,
Ex
Australia.
herb.
Race. Mueller. Erb.
ma
L' esteriorità, per la disposizione
De Toni.
A
Piccone.
Ag.
Euthora marginifera Aresch.
-
sottogenere Lecithites
al
fra
delle
le
J.
Ag.,
cuneato-flabellato-espanse.
divisioni
Gymtiogongrus a fronda piana, e per l'insieme
principali,
le
ricorda
i
Grateloupia nelle
1
j
148
.
specie e
come, ad esempio, alcune forme
più suddivisi,
tipi
di
Grat.
filicina.
\
Da un piccolo
di
cui
sorgono
callo
frondi cespitose sopra lo stipite
le
pochi millimetri fino a mezzo centimetro, piano, lineare o subcu-
d'onde
neato,
'•.
branche
presto
disco
il
si
una prima dicotomia
divide in
suddividono, facendosi
si
'
le
(
volte dicotomo-flabellate,
pila
j
meno
più o
segmenti larghi
coi
fastigiate
circa 2 millim.,
recanti
;
numerose
ovate,
foglioliformi, lineari, ligulato-cuneate
prolificazioni
contratte
assai
commiste ad
base, quasi picciolate,
alla
od obaltre
;
assai più brevi,
sono portati dalle
solitari
ferma
tosto
massime
La sezione
rametti.
I
sostanza è piut-
L-a
o porporino
porporino-livido
è
cistocarpi
i
,
'
nel secco.
un ambito lineare ad estremità
offre
presenta sotto
si
mediocri,
di cellule
colore
il
spiniformi.
acute,
lineari,
fogliole e dai
rigidetta;
e
giallognolo,
dollo
strettamente
forma
la
colorate,
di
ottuse.
mi-
Il
una costa longitudinale composta
semplici o caudate
longitudinali,
\
alle
j
estremità o in forma
filamento. Ai
di
lati
e]uesto asse centrale
di
si
j
allungano
in
intermedio
due
linee subparalelle le vastissime cellule dello strato
fanno seguito
alle quali
base dello strato periferico formato
in
immerse
linee verticali,
a.
Mycìwdea
foliosa
in
le
da
cellule
minori
cellule esigue
stipate,
muco ambrino.
;
ì
'i
Ag. Australia. Race. F.
J.
costituenti la
assai
'
Mueller. Erb. A.
i
*
Piccone, ora A. Forti.
i
Subfam.
VI.
Gen.
Etym. dicranos
DICRANEMEAE
DICRANEMA
forcuto, e nenia
filo,
Schmitz.
Sond.
allusivi
alla
fronda filiforme
forcuta.
Le specie
di
Dicranema
cinque, divise in due sezioni.
aventi
i
finora
ben
La sezione
cistocarpi solitari fra le
stabilite
I.""
non sono più
comprende due
sommità convolute
di
specie
]
dei rami; la se\
zione
11."
comprende
le
altre tre specie (D. aciculare J.
liformc Sond., B. selaceutn Sond.) coi cistocarpi, spesso
disposti
nodosa.
unilateralmente
nella
parte
inferiore dei rami
Ag.,
D.
fi-
pluriseriati,
sotto
forma
<
<
\
J
149
99-
Dicranema revolutum (Ag.)
Ag.
J.
Le
Pianta alta 2-4 cent, sorgente da un piccolo callo discoideo.
sono più o meno densamente cespitose,
frondi
forcute, poi irregolarmente cimose, coi
una setola porcina, più volte
segmenti patenti convoluti
rievoca P
immagine
senonchè
prominenti
sferici,
Per quest'ultima
apici.
agli
particolarità
delle giovanissime frondi di Ilypnea muscifonnis,
cercine
il
grossezza di
della
pure setaceo, anziché incrassato. Cistocarpi
è
presso
sommità
le
dati nello strato corticale alla
dei rami; tetrasporangi
sommità
anni-
del rametti. Sostanza rigida,
nel secco subcornea e quindi inaderibile.
La sezione trasversa
menti brevemente
subtonda od
è
Midollo
elissoide.
di
fila-
spesso scomposti in cellule esigue gra-
articolati e
nulose. Strato intermedio di cellule grandi congiunte a reticolo, longitudinali, incolori, talora
corticale di cellule
tome
nell'estremità
solo
anche senza
in finissime granulazioni. Strato
periferica.
La
semplici o subdico-
file
sempre
visione è
limpida
l'aiuto dell'acido cloridrico.
Nuova Olanda
a.
scomposte
esigue, colorate, in
ultra
australe ed occidentale.
D. revolutum H. Australia. Ex herb. De Toni.
100.
=
A
Dicranema
Grevilleì
Sond.
Gracilarìa piuiiila Grev. - Cysloclonium Gr&villei Kuetz.
seconda
delle
varie
forme o del vario grado
di
sviluppo,
si
avvicina nel portamento a\V Ileriugia, oppure alla Gioartina acìcularìs
od
al
Gyinnogongrus
colo callo
cent, o
basilare
poco
E
Griffilhsiae.
alto
s'inalza lo stipite
più, alla cui estremità
una prima dicotomia patentissima e
da 5 a io cent. Da un
della
eretto,
la
fronda,
lunghezza
setacea,
così divaricata da
si
di
divide
assumere
pic-
un
in
la di-
sposizione prettamente orizzontale. Le divisioni seguenti sono ad an-
golo ottuso od acuto, subfastigiate, con
cute, talvolta triforcute, coi
Cistocarpi sessìli fra
dei
riore
ovata.
Il
nel secco.
rami,
colore,
lunghi
segmenti
gli
circa
porporino
apici.
un
nel
le
eretti,
estremità brevemente
for-
raramente subconvolute.
Tetrasporangi nella parte supemillim., a base troncata
fresco,
La sostanza è carnoso-rigida
si
fa
laterizio
oblungo-
o giallognolo
nel vivente, cartilaginea nello
stato secco.
La sezione
dello
stipite
ha forma
elittica.
Il
centro è
da un asse piccolo (o due contigui) circondato da
cellule
occupato
piccole,
160
oblunghe. Strato intermedio assai voluminoso, composto
incolori,
di
vastissime cellule incolori, disposte a reticolato con maglie oblunghe
Le
longitudinali, decrescenti dal centro alla periferia.
questo strato sono aperte verso
di
trali
lungano
in filamenti
perdentisi fra
Strato corticale di cellule
le
il
decrescenti
dall'interno
subtonde ed oblunghe,
a contatto
cuticola
della
alto rivela
di
che
all'
le cui pareti si
(membrana)
all'esterno,
assai
verticali, e stipatissime quelle
periferica
La sezione
costituita
praticata
da
muco
poco più
in
asse centrale suddetto è sostituito un vero midollo
filamenti articolati longitudinali.
La sezione
di
un lobo cimale
fertile
mostra
i
cistocarpi in
moniliformi radianti, appressate o distanziate, porporine. In
la
pro-
piccole cellule circondanti l'asse.
piccole, colorate,
solidescente porporino-giallastro.
midollo,
cellule pericen-
struttura della fronda presenta grandi differenze con
parte
inferiore, in
reticolato ed
strette,
zione
a.
dipendenza
filamenti
i
sono
dell'elaborato
sostituiti
tal
file
parte
quelle della
riproduttivo,
e cioè
il
da cellule mediocri, e piccole,
oblunghe, distanziate, subradiate, senza avvertibile delimita-
di
passaggio
fra
lo strato
intermedio e quello midollare.
Dicranenia Grevìllei Sonder.
King Georges Sound (Misit Ed.
Bornet).
b.
Idem.
Rottnest Island. Australia. Coli. Walcott, 1896. In
herb. Thuret. (Com. Ed. Bornet).
e.
stributae.
idem.
Ex
herb.
Geographe Bay. Algae curante
Weber-van
J.
G.
Agardh
Bosse.
[continua]
di-