determinazione colorimetrica dell`anidride solforosa totale nel vino
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determinazione colorimetrica dell`anidride solforosa totale nel vino
DETERMINAZIONE COLORIMETRICA DELL’ANIDRIDE SOLFOROSA TOTALE NEL VINO L’esperienza che andremo a descrivere in questa relazione è stata ideata utilizzando il modulo fotometro di We-Lab a seguito di una richiesta che ci è stata fatta da un gruppo di professori i quali ci hanno chiesto di mettere a punto un’esperienza didattica legata al campo agroalimentare, nello specifico in applicazioni vitivinicole. Esistono tantissime esperienze da poter sviluppare basandosi sull’utilizzo della legge di LambertBeer (basti pensare a molti dei saggi colorimetrici in campo ambientale o alimentare), per creare una nuova esperienza bisogna sempre partire pensando al materiale che abbiamo a disposizione, e se la reazione che vorremmo seguire sviluppa un colore visibile dalle sorgenti del nostro fotometro. Il segreto resta sempre e solamente uno: provare, provare e provare ancora! In ogni errore c’è un insegnamento, e questa è la nostra filosofia! Rendere gli studenti responsabili del proprio progetto, in modo da rendere ogni successo personale e gratificante, nella convinzione di riuscire a trasmettere questa idea innovativa di didattica interattiva attraverso uno strumento che li affianchi nell’apprendimento, le cui potenzialità crescano pari passo delle loro. Principio: L’anidride solforosa è un gas incolore dal tipico odore pungente e acre, viene utilizzata in enologia sotto forma di sale per le sue contemporanee azioni antiossidanti e antisettiche. Nonostante questi positivi effetti sul vino, è necessario ricordare che il suo impiego deve essere va limitato, sia per gli effetti negativi sulla salute, sia per motivi organolettici che si riflettono sulla qualità del vino. Le quantità massime consentite nella produzione vinicola sono stabilite da apposite leggi differenti in funzione del paese. Per quanto riguarda l'Unione Europea, i limiti massimi consentiti sono di 160mg/l per i vini rossi e di 210mg/l per i vini bianchi e per i vini rosati. L'anidride solforosa è utilizzata prevalentemente nei seguenti passaggi produttivi: - Nel mosto per i vini bianchi, per di evitare l'inizio della fermentazione alcolica permettendo alle parti solide di decantare Prima dell'inizio della fermentazione alcolica in modo da selezionare i lieviti e, per quanto riguarda i vini rossi, per favorire una migliore estrazione del colore e dei tannini dalle bucce In tutte le operazioni che prevedono il contatto vino-aria: travasi, chiarificazioni, filtrazioni e imbottigliamento, SO2 permette di evitare l'ossidazione e lo sviluppo di batteri o lieviti indesiderati Di tutta l’anidride solforosa addizionata al vino, una parte va a combinarsi con alcuni componenti del mosto o del vino stesso, formando quella che in enologia viene definita anidride combinata, mentre la restante parte resta libera. È la frazione libera a svolgere gli importanti ruoli antiossidanti e antisettici, proprio per questo in enologia si cerca di farla combinare il meno possibile. SO2 svolge anche un'azione positiva sul gusto e sull’aroma del vino, evita l'ossidazione degli aromi, in particolare quelli fruttati tipici nei vini giovani, elimina il sentore responsabile del “gusto di svanito”, attenua i gusti di muffa e marcio. Nonostante questo gas risulti essere fondamentale, è comunque e sempre opportuno limitare il suo utilizzo, soprattutto per limitare gli effetti nella salute dei soggetti particolarmente sensibili. Essendo il controllo di SO2 un parametro fondamentale nel controllo qualità del vino, abbiamo deciso di mettere a punto una metodica per l’analisi dell’anidride solforosa totale utilizzando il modulo fotometro di We-Lab. Scopo: Facendo reagire soluzioni standard a concentrazione nota di anidride solforosa con un kit commerciale per la determinazione di SO2 totale per i vini, si innesca una reazione colorimetrica (le soluzioni virano da incolore a giallo con intensità proporzionale alla concentrazione di SO2) che permette di valutare la quantità di anidride in ppm, sfruttando il LED blu del modulo fotometro di We-Lab. Costruendo una retta di calibrazione con gli standard sarà possibile determinare SO2 totale in un campione di vino. Spettro completo degli standard di SO 2 a reazione colorimetrica avvenuta misurato con lo spettrofotometro SMART ANALYSIS DNAPhone S.r.l. Materiale: - Pipette e siringhe Tubo di plastica Matraccio tarato (100mL) Provette Soluzioni standard di SO2 Kit per la quantificazione di SO2 totale nel vino Cuvette Modulo fotometro We-Lab Bilancia tecnica/analitica Procedura sperimentale: Il kit contiene i reagenti e una provetta contente un sale di anidride solforosa utilizzato come standard. Pesare su bilancia tecnica o analitica (in base alle disponibilità) 69 mg di questo sale, sciogliere l’aliquota in un matraccio da 100 mL portando al volume. 69 mg sciolti in 100 mL corrispondono a una concentrazione standard di 400 ppm (mg/L). Partendo da questa soluzione preparare le diluizioni desiderate (in questo caso specifico faremo 6 diluizioni partendo da 60 ppm fino ad arrivare a 400 ppm) in un volume finale di 1,5 mL in una provetta eppendorf (è possibile modificare il volume a piacimento in funzione di che contenitore si utilizza) seguendo questo schema: Concentrazione (ppm) 60 80 160 240 320 400 Volume standard SO2 (µL) 225 300 600 900 1200 1500 Volume H2O (µL) 1275 1200 900 600 300 - Una volta ottenute tutte le soluzioni di partenza preparare le cuvette in cui far avvenire la reazione, 6 per le soluzioni standard, una per il bianco e una per il campione di vino che si vuole analizzare. Seguire il seguente protocollo: Soluzione A (µL) H20 (µL) Standard (µL) Campione (µL) Soluzione B (µL) Bianco 500 2600 300 Standard 500 2500 100 300 Campione 500 2500 100 300 È importante ricordarsi che le operazioni sotto la voce standard vanno fatte per tutte e 6 le diluizioni, agitare e attendere 10 minuti per portare a termine la reazione. Accendere We-Lab e accedere con le proprie credenziali al profilo personale, connettere il tablet/smartphone al dispositivo tramite la lettura del codice QR. Selezionare in “LAB AREA” il modulo fotometro e scegliere l’esperienza “Determinazione colorimetrica dell’anidride solforosa totale nei vini”. A questo punto accendere il LED blu (coprendo sempre l’alloggio della cuvetta con l’apposito tappo), far leggere come bianco la cuvetta contenente acqua e i due reagenti. Seguire le indicazioni dell’App per nominare e classificare gli standard noti e successivamente leggerne il valore di Assorbanza. Con i valori raccolti per le sei diluizioni il software costruirà la retta di calibrazione necessaria per determinare la concentrazione non nota di SO2 totale nel campione di vino, per farlo basterà leggere l’assorbanza del campione quando richiesto dall’App. Conclusioni e interpretazione dei dati: Il valore di assorbanza rilevato dallo strumento, sarà posizionato sulla retta di calibrazione che abbiamo costruito in precedenza in funzione della legge di Lambert-Beer, la quale mette in relazione l’assorbanza di un campione con la sua concentrazione. Se la scelta del LED è stata corretta e se le diluizione sono state effettuate in modo accurato, la nostra retta ci darà un andamento lineare in cui il valore di assorbanza rispecchia la quantità di SO2 del nostro campione. A questo punto basterà una semplice interpolazione (effettuata in automatico dalla App) del valore in ordinata (A) sull’asse delle ascisse (ppm SO2), per poter determinare la quantità in mg/L di solforosa totale del nostro vino. Per ulteriori informazioni su prodotti, progetti, organizzazione di Workshop: [email protected] Visita il nostro sito! www.dnaphone.it