Il giornale della effelleci 2016 (n. 01 di febbraio)
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Il giornale della effelleci 2016 (n. 01 di febbraio)
giornale effelleci della il N. 1 - febbraio 2016 ARTE / FORMAZIONE / RICERCA / SCUOLA / UNIVERSITÀ FEDERAZIONE LAVORATORI DELLA CONOSCENZA Direttore Domenico Pantaleo Edizioni Conoscenza Direttore responsabile Ermanno Detti SCUOLA. DOPO UNA TRATTATIVA DIFFICILE IL CONTRATTO SULLA MOBILITÀ Anna Maria Santoro l 10 febbraio 2016 è stata firmata l’ipotesi di contratto integrativo per ridefinire le regole della mobilità di docenti, educatori e Ata per l’anno scolastico 2016-2017. Una trattativa che ha dovuto fare i conti con la nuova normativa introdotta con la legge 107. La forza del sindacato - in questo caso con lo sforzo unitario di FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA E SNALS - ha costretto il MIUR ad accettare lo strumento contrattuale che ha ripristinato i diritti sottratti dalla legge 107, in particolare dopo l’introduzione della “chiamata diretta” dei docenti da parte dei dirigenti scolastici. Spedizione in abbonamento postale | Art. 1, c. 1, DL n. 353/2003 (conv. in L. n. 46/2004) DCB - Roma I Per gli educatori, i docenti di religione e il personale aTa sono state confermate le regole degli anni precedenti. Per gli educatori, in particolare, è stato superato il blocco previsto per gli assunti nei 3 anni, in caso di trasferimenti fuori dalla provincia di assegnazione. sulla mobilità dei docenti la trattativa è stata, come si può immaginare, oltremodo difficile, ma l’abbiamo affrontata con la consapevolezza, da una parte, di avere di fronte il peso di una legge, dall’altra di non essere disposti a negoziare sulla chiamata diretta. TRATTATIVA , OBIETTIVI E PASSAGGI il nostro punto di partenza era utilizzare tutte le potenzialità della contrattazione per strappare il massimo beneficio possibile per la categoria attraverso gli strumenti principali della nostra capacità operativa: la trattativa, il negoziato, il contratto. L’obiettivo era di forzare, tramite il negoziato, i vincoli previsti dalla legge 107. sapevamo che la posta in gioco era molto alta: non si trattava solo di assicurare ai docenti il trasferimento desiderato fra scuole e fra territori; non si trattava solo di evitare discriminazioni fra docenti; non si trattava solo di garantire un risultato a ciascuna tipologia di docenti... oltre a tutto questo occorreva impedire che passasse la chiamata diretta, togliere spazio all’arbitrarietà nella distribuzione del bonus e inceppare gli ingranaggi distorsivi della legge 107. il lavoro si è presentato complesso, irto di trappole e di difficoltà. Cominciato prima della pausa natalizia, si è protratto durante le vacanze ed è ripreso con una chiamata di responsabilità del vertice politico del Ministero. noi avevamo l’unica leva che ci consente di fare gli interessi della categoria, quella contrattuale, e l’abbiamo usata con tutta la nostra capacità di manovra. La nostra strategia si è fondata unitariamente su 3 punti: 1) ottenere un impegno politico su alcuni punti qualificanti per consentire in tempi utili per la categoria la predisposizione degli atti dei trasferimenti. normalmente questo CCni veniva firmato a fine anno; 2) contrattare e scrivere un CCni che, gettate le basi per avviare le operazioni di mobilità, rinviasse a una apposita sequenza negoziale l’assegnazione dei docenti che acquisiranno una titolarità sugli ambiti - come prevede la legge alle scuole, come desiderano i lavoratori; 3) nessun compromesso sulla chiamata diretta. Da queste premesse si è lavorato e si è realizzato quanto segue: - nessuna confusione fra trasferimento e chiamata diretta, perché il trasferimento consente lo spostamento da una scuola all’altra e da un territorio all’altro; la chiamata diretta è un incarico triennale di cui non c’è traccia nel CCni; - il CCni consente a tutti il movimento secondo le tabelle tradizionali; - c’è differenza tra trasferimento (cosa di cui si è sempre occupato il CCni) e movimento dagli ambiti che è una novità, mai trattata in CCni; - l’accordo, proprio per questo, prevede che un’apposita sequenza regolerà tale passaggio da ambito a scuola. è in quella sede che si discuterà la modalità di assegnazione alle scuole dagli ambiti. Che la trattativa abbia dato i suoi frutti è provato dal fatto che, ad esempio, abbiamo ottenuto una particolare attenzione per l’assegnazione alle scuole speciali, ai CPia, alle sezioni carcerarie e ospedaliere. in questo caso i docenti, compresi quelli delle fasi B e C, potranno esprimere la loro preferenza scegliendole con priorità. in allegato al CCni sulla mobilità vi è un impegno congiunto sindacati-Miur per rafforzare, in sede di assegnazione annuale (è previsto un contratto ad hoc), le tutele per le lavoratrici e i lavoratori con figli piccoli, migliorando quelle già previste dalla legge 151/2001. I PUNTI CRITICI Gli ostacoli posti dalla legge 107 nel corso della trattativa si sono rivelati insormontabili per docenti assunti nelle fasi B e C da Gae del piano straordinario. La legge, infatti, è stata fatta proprio con l’intento di scalzarli dalla sede di prima assegnazione. Finora non era mai successo che a un docente neo assunto venisse negato il diritto ad avere assegnata una provincia di titolarità. Per questa ragione insieme agli altri sindacati firmatari del CCni abbiamo rilasciato una dichiarazione a verbale per denunciare l’irresponsabile arroccamento dell’amministrazione su posizioni di pedissequa applicazione della 107. I BUONI RISULTATI nelle pagine che seguono sono illustrati i risultati raggiunti con questo contratto e i vantaggi per la categoria. Cerchiamo di sintetizzare quelli, a nostro parere, più consistenti: a) è stato ripristinato il trasferimento su scuola nei movimenti comunali e provinciali, compresi DoP, Dos, esuberi e soprannumerari, impedendo così di finire negli ambiti; b) è saltato il blocco triennale consentendo ai docenti di 0 e a di potersi muovere nella fase interprovinciale. i cosiddetti “immobilizzati” come da regola del Tu (297/94); (continua a pag. 4) il giornale della effelleci Aut. Trib. di Roma n. 17.260 del 9.5.1978 n. 1 - febbraio 2016 - Un copia: euro 0,50 - Valore Scuola coop. a.r.l. via Leopoldo Serra, 37 – 00153 Roma www.edizioniconoscenza.it - FLC Cgil - centralino 06.83966809/0 Tipolitografia CSR - Roma, - Progetto grafico Luciano Vagaggini - Impaginazione Marco Fioramanti - Tiratura 2.000 copie 1 SCUOLA SCHEDE DI LETTURA A CURA DI AMERICO CAMPANARI E MARIA GRAZIA FRILLI MOBILITÀ 2016-2017. COSA CAM I PUNTI POSITIVI ACQUISITI CON IL CONTRATTO RISPETTO ALLA LEGGE Siamo riusciti a ottenere, contrariamente a quanto prevede la legge 107/15, che i docenti titolari in provincia e i docenti che già hanno una titolarità di scuola possano chiedere un’altra sede, acquisendone la titolarità. LEGGE 107/15 IPOTESI DI CONTRATTO Docenti assunti entro il 2014/2015 - mobilità provinciale su ambiti (1) - mobilità interprovinciale su ambiti, prima degli assunti 2015/2016 (1) (inclusi Dop, Dos e soprannumerari) - mobilità provinciale su scuole - mobilità interprovinciale su ambiti, con titolarità di scuola nel 1° ambito scelto prima degli assunti 2015/2016 Docenti assunti entro il 2015/2016 / Fasi O-A - mobilità provinciale su scuole (1) - nessuna mobilità interprovinciale (vincolo triennale) (2) - mobilità provinciale su scuole - mobilità interprovinciale su ambiti, dopo gli assunti nelle fasi B-C da GAE, che ne hanno diritto per legge Docenti assunti entro il 2015/2016 / Fasi B-C da concorso - mobilità provinciale su ambiti (1) - nessuna mobilità interprovinciale (vincolo triennale) (2) - mobilità provinciale su ambiti - mobilità interprovinciale su ambiti, dopo gli assunti nelle fasi B-C da GAE, che ne hanno diritto per legge Docenti assunti entro il 2015/2016 / Fasi B-C da GAE - mobilità interprovinciale su ambiti, dopo la mobilità straordinaria degli assunti entro il 2014-2015 2 - mobilità interprovinciale su ambiti, dopo la mobilità straordinaria degli assunti entro il 2014-2015 e prima degli assunti nel 2015-16 delle fasi 0-A e B-C da concorso Riferimenti normativi (1) legge 107/15, art. 1, c. 73 e 108 (2) dlgs 297/94, art. 399, c. 3 e legge 104/13 (che aveva ridotto da 5 a 3 anni il blocco per la mobilità interprovinciale introdotto dalla Gelmini) SCUOLA MBIA CON IL NUOVO CONTRATTO LE NUOVE FASI DELLA MOBILITÀ In conseguenza dei punti acquisiti con il contratto, rispetto alla legge 107/15, analizziamo ora quali saranno le nuove fasi con cui si attua la mobilità, sia territoriale che professionale: si tratta di un ordine di operazioni molto complesso a fronte delle tre fasi, comunale, provinciale e interprovinciale previste nei CCNI precedenti. Fase A (si articolerà in tre sottofasi) 1) Trasferimenti in ambito comunale su scuola dei docenti assunti entro il 2014-15. 2) Trasferimenti su scuola tra comuni diversi nell’ambito della provincia di titolarità. Partecipano anche i docenti ex DoP, i docenti neo assunti in fase Zero e a e i Dos del ii° grado che non intendono confermare la scuola attuale. 3) Passaggi di cattedra e di ruolo su scuola nell’ambi- SISTEMA DELLE PRECEDENZE in ciascuna delle fasi sopra illustrate viene confermato l’ordine delle precedenze previste dalla legge (ad es. L. 104, oppure amministratori locali, ecc.) con una modifica: precedenza dei genitori di figlio H. rispetto ad altri soggetti di assistenza. SITUAZIONI SPECIFICHE E PARTICOLARI Per le sezioni attivate presso le sedi ospedaliere e carcerarie, per i posti speciali di infanzia e primaria, per le sedi di organico dei CPia sarà possibile esprimere la propria disponibilità contestualmente alle preferenze. to della provincia di attuale titolarità. nel limite massimo iniziale del 25% dei posti disponibili. Tali passaggi avverranno con le stesse regole dei trasferimenti. Fase B (si articolerà in tre sottofasi) 1) Trasferimenti interprovinciali dei docenti assunti entro il 2014-15. si indicano gli ambiti territoriali in ordine di preferenza. se soddisfatti nel primo ambito si otterrà la titolarità su una scuola di quell’ambito scondo l’ordine indicato riguardo alle tabelle dei punteggi, è stata apportata una modifica nella valutazione dei titoli culturali: nei trasferimenti va assegnato 1 punto (oppure 0,5) ai docenti che hanno acquisito il titolo CLiL a seconda se di livello C1 o inferiore. nella mobilità professionale si è stabilito di innalzare il punteggio da 5 a 6 sia per il dottorato di ricerca, sia per la laurea specialistica (o quadriennale se di vecchio ordinamento) nel caso in cui la stessa sia aggiuntiva al titolo di accesso. MOBILITÀ PERSONALE EDUCATIVO E ATA Per il personale educativo e aTa la legge 107/15 non è dal docente. 2) Passaggi di cattedra e di ruolo interprovinciali. nel limite dei posti residuati, sempre del 25%, dopo i passaggi provinciali. 3) Trasferimenti provinciali su ambito dei docenti assunti nel 2015-16 in fase B e C da concorso. Titolarità su uno degli ambiti della provincia dove si è stati assunti. Fase C Trasferimenti docenti assunti nel 2015-16 in fase B e C da GAE, su tutti i posti disponibili degli ambiintervenuta per cui sono state confermate le attuali regole. Per gli Educatori si è ottenuta in più la possibilità di partecipare ai trasferimenti per diversa provincia in deroga al blocco triennale della L. 128/13. si potranno indicare preferenze fino a tre province diverse, sempre con titolarità di sede (sui convitti e sugli educandati). Per il personale ATA sono previste le consuete 3 fasi: comunale, provinciale e per altra provincia rimangono invariate le preferenze di scuola e la valutazione dei punteggi. SCADENZE Per tutti, le scadenze delle diverse domande saranno ti nazionali. i docenti dovranno indicare, in ordine di preferenza, tutti gli ambiti al fine di acquisire la titolarità in uno di essi. Fase D Trasferimenti docenti assunti nel 2015-16 in fase Zero e A, e fase B e C da concorso, su tutti i posti rimasti disponibili degli ambiti nazionali. i docenti che ne hanno diritto e che intendono partecipare alla mobilità in più fasi (provinciale prima ed interprovinciale dopo), devono presentare distinte domande. definite dalla successiva ordinanza Ministeriale, ivi comprese le modalità di presentazione delle domande e la modulistica da utilizzare. LA SOTTOSCRIZIONE DEFINITIVA nelle prossime settimane la FLC CGiL sarà impegnata in moltissime assemblee su tutto il territorio nazionale per illustrare i contenuti dell’ipotesi e i risultati positivi acquisiti nella lunga e complessa trattativa iniziata i primi di novembre. nelle assemblee verrà chiesto ai lavoratori di esprimersi su tale ipotesi di contratto per dare, o meno, al sindacato il mandato vincolante alla sottoscrizione 3 COMUNICATO IPOTESI DI CCNI DEL 10 FEBBRAIO Il Comunicato unitario di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal L’ ipotesi del Contratto Collettivo nazionale integrativo (CCni) sulla mobilità dei docenti per l’anno scolastico 2016-2017, firmata oggi da FLC CGiL, CisL sCuoLa, uiL sCuoLa e snaLs ConFsaL, riporta alla naturale sede del negoziato una materia impropriamente collocata nella legge e soprattutto consente di rimediare a molte delle criticità e sperequazioni che la legge stessa ha determinato. La trattativa, pur non potendo essere pienamente risolutiva di tutte le problematiche indotte dalla 107, ha consentito di ottenere importanti risultati: tutto il personale già in ruolo prima della sua entrata in vigore conserva la titolarità su scuola anche in caso di trasferimento o passaggio in ambito provinciale, e in parte anche in caso di mobilità interprovinciale; as- (segue dalla prima pagina) nessun avallo viene dato dal contratto alla cosiddetta “chiamata diretta” dei docenti, rispetto alla quale tutte le organizzazioni sindacali hanno sempre espresso il loro netto dissenso: al contrario, il passaggio dagli ambiti alle scuole diventa oggetto di un’apposita sequenza contrattuale per regolare le procedure di assegnazione della sede legandole all’applicazione di criteri trasparenti e oggettivi, per titoli, escludendo che le stesse possano essere gestite in modo discrezionale e arbitrario. in pratica si tratta di un ulteriore contratto da sottoscrivere entro 30 giorni dalla stipula del CCni. Proprio per ribadire il no alla chiamata diretta è stata inserita a verbale una dichiarazione in cui le sigle firmatarie indicano gli obiettivi con cui parteciperanno al tavolo della sequenza contrattuale. Per educatori, docenti irC e personale aTa non vi sono sostanziali novità e di fatto si confermano le stesse regole degli anni precedenti. su alcuni punti, gli ostacoli posti dalle disposizioni della legge 107 si sono rivelati invalicabili, non consentendo di dare le risposte attese a tutti i docenti assunti nelle fasi B e C del piano straordinario. a questo aspetto fa riferimento una seconda dichiarazione a verbale, in cui i sindacati stigmatizzano l’arroccamento dell’amministrazione su posizioni di rigida applicazione della nuova normativa. Cambiare quelle disposizioni resta pertanto un obiettivo su cui l’azione sindacale continuerà a svilupparsi, ma nello stesso tempo si conferma che molte tutele assicurate dal contratto sarebbero venute a mancare totalmente se una materia delicata e complessa come la mobilità fosse stata consegnata a decisioni unilaterali dell’amministrazione, dando così campo libero a un’applicazione piena e incondizionata della legge 107. CONTRATTO MOBILITÀ /Anna Maria Santoro c) è stato ripristinato il movimento interprovinciale su ambito per gli assunti entro il 2014-2015 con possibilità di esprimere le preferenze di scuola, acquisendone titolarità, nei limiti del primo ambito indicato; d) è stato superato il vincolo triennale per la fase B e C da concorso che grazie al contratto potranno cambiare provincia mentre la legge 107 li obbligava a chiedere un ambito ma solo nella provincia loro assegnata; e) si è convenuto di rinviare a sequenza da chiudere entro 30 giorni dalla sottoscrizione del CCni la modalità di assegnazione dei docenti dai territori alle singole scuole che per noi deve avvenire non per chiamata diretta ma per titoli e graduatoria con tabella da 4 sume la titolarità di scuola il personale della secondaria di ii grado oggi facente parte della Dos; si rimuove per tutti l’obbligo di permanenza triennale nella provincia di assunzione; si individuano modalità specifiche per l’accesso alle scuole con carattere di specialità (CPia, scuole speciali, ecc.). L’ipotesi sottoscritta consente di ripristinare e salvaguardare diritti messi fortemente in discussione dalla legge 107, rispetto alla quale peraltro si confermano tutte le iniziative rivolte a ottenerne profonde modifiche. definire. Vedi quanto si stabilisce all’art. 1 che “Le procedure, le modalità e i criteri per l’assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito saranno oggetto di apposita sequenza contrattuale, da adottarsi entro 30 giorni dalla stipula del CCNI” in ogni caso, la legge 107 è stata forzata e resa nulla in molti punti. allo stato dei fatti, noi crediamo che il contratto abbia dato una risposta a ciascuna tipologia del personale interessato, che recupera il trasferimento su scuola e supera in più punti la 107. LA PAROLA AI LAVORATORI su tutto questo e su molto altro la parola definitiva la dirà la consultazione vincolante degli iscritti. se ci daranno mandato per la firma definitiva dell’accordo, per noi sarebbe un segnale importante in questo momento politico in cui nella Pubblica amministrazione, a causa dell’invasività della legge, gli spazi della contrattazione sono da riconquistare su ogni argomento. è un primo Contratto nazionale dal 2007. Che peraltro ha certamente l’invidiabile primato di essersi ripreso argomenti e spazi che la legge aveva espropriato, cambiandola in senso favorevole. in ogni caso se nel negoziato sull’assegnazione alle singole scuole dagli ambiti, la controparte operasse delle forzature per far rientrae dalla finestra la chiamata diretta, ricorreremo ad altre armi, dai ricorsi al referendum abrogrativo della legge 107 sul quale stiamo lavorando. non abbiamo dubbi sul fatto che l’intera categoria contro la chiamata diretta ci seguirà. Questo contratto, infine, può avere conseguenze che vanno al di là dei contenuti specifici a cui si riferisce. una ricaduta politica, ad esempio, è che può fare da battistrada alla trattativa che si sta svolgendo all’aran per la ridefinizione dei comparti nelle Pubbliche amministrazioni e per il rinnovo dei Contratti Collettivi nazionali. La riduzione dei comparti pubblici da 12 a 4 è, come si ricorderà una prescrizione della legge Brunetta pensata apposta per ritardare i rinnovi contrattuali. anche su questo, però, la trattativa va avanti perché non devono esserci più alibi per non dare un contratto collettivo ai lavoratori pubblici.