Lo sport nelle Aree marine
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Lo sport nelle Aree marine
Organo ufficiale d’informazione della Federazione dei Verdi Anno IV - n.158 martedì 16 settembre 2008 Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma • Direttore responsabile: Enrico Fontana • Comitato editoriale: Giuseppe Trepiccione, Gianpaolo Silvestri (inserto Mappe) • Editore: undicidue srl, via R. Fiore, 8 - Roma Stampa: Rotopress, via E. Ortolani, 33 - Roma • Reg. Trib. di Roma n. 34 del 7/2/2005 • Redazione: via A. Salandra, 6 - 00187 Roma - tel. 0642030616 - fax 0642004600 - [email protected] • Stampato su carta ecologica • La testata fruisce dei contributi di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250 Estate 2008, temperature record Secondo i dati diffusi dalla Coldiretti quella appena trascorsa è l’ottava più calda da 200 anni a questa parte Andrea Drudi Elida Sergi [email protected] [email protected] Gli allarmi siccità che si ripetono negli anni sul territorio nazionale sono la dimostrazione degli effetti dei cambiamenti climatici anche in Italia dove il 51,8 per cento del territorio è diventato potenzialmente a rischio desertificazione a pagina 2 Scuola, i Verdi si mobilitano Proteste in tutta Italia contro la Gelmini. Ma è solo l’inizio: oggi nuovo sit-in al ministero Diego Carmignani [email protected] D Lo sport nelle Aree marine Consapevole, certificato e condiviso: così lo immaginano gli studiosi di un Forum che si è svolto a Siracusa 2 Immigrati, quel clima d’odio da spegnere i solito si fa la corsa al banco, cercando di accaparrarsi quello migliore, più o meno vicino alla cattedra a seconda della tipologia di studente. Quest’anno le cose sono andate in altro modo, con un primo giorno di scuola in cui, ad essere sotto esame, già certa però della bocciatura, è il ministro dell’Istruzione Gelmini, con genitori, professori, studenti e addetti ai lavori a protestare in coro perché finisca dietro la lavagna. La caratteristica caccia al banco è così passata in secondo piano, lasciando il posto al diffuso malumore intorno all’audace riforma della scuola. Maestra unica, tagli al personale docente, chiusura delle graduatorie, caro-libri, il ritorno al voto in condotta e del grembiule: novità dif- Una tassa per diminuire la produzione di rifiuti della Francia: è questo il senso della “tassa pic-nic”, un prelievo fiscale così soprannominato perché sarà applicato a piatti e posate usa e getta. “La Francia produce 360 kg di spazzatura per persona all’anno - ha ricordato il ministro dell’Ecologia e dello Sviluppo sostenibile Jean-Louis Borloo - è necessario ridurre questa cifra”. Per questo, “piuttosto che di una tassa, preferisco parlare di un contributo per bilanciare i prodotti che generano più rifiuti”. Il nuovo sistema di incentivi e disincentivi tributari calibrati sull’impatto ambientale dei prodotti è stato messo a punto dal governo francese sul modello di quello già in vigore per le automobili. La tassa, ha detto Borloo, “sarà nell’ordine dei 90 centesimi di euro per ogni chilo di stoviglie non riciclabili”. Il ministro ha confermato proprio ieri, durante un’intervista alla radio francese Rtl, che ‘”la tassa sul pic-nic si farà”. Ma, ha tenuto a precisare, “i parametri esatti non sono ancora stati fissati’. Genitori e docenti con un simbolico lutto al braccio per dire “no” al ritorno al passato, girotondi spontanei, azioni dimostrative e vistose orecchie d’asino per tutti. Oggi alle 11 a manifestare davanti al ministero sarà il Sole che ride con la portavoce Grazia Francescato ficili da mandare giù, da comunque si guardi la faccenda. Ecco perché davanti alle scuole è montata ieri l’annunciata protesta: genitori e docenti con un simbolico lutto al braccio per dire “no” al ritorno al passato proposto dalla Gelmini, girotondi spontanei, azioni dimostrative di fronte al ministero dell’Istruzione Francia, il ministro dell’Ambiente: troppi rifiuti, ecco la “tassa picnic” Per il momento la “lista verde”, l’elenco delle categorie di prodotti che dovrebbero essere sottoposti al tributo ambientalista, è ancora segreta: mancano gli ultimi esami tecnici e l’esecutivo deve negoziare con i vari protagonisti chiamati in causa. Ma stando a quanto riportato dal quotidiano francese Le Figaro, sarebbero in tutto 19 categorie di oggetti da tassare. Tra queste, oltre alle stoviglie monouso, anche i mobili di legno e - a sorpresa - i cellulari. Un braccio di ferro oppone attualmente il ministero dell’Ecologia - che sta cercando di fare rientrare la fiscalità ecologica nella finanziaria del 2009 - a quello dell’Economia, preoccupato per le conseguenze che potrebbero ripercuotersi sulle casse dello Stato. promosse dall’Unione degli Studenti, che all’apertura di questo anno scolastico ha distribuito nelle scuole di tutto il Paese il volantino “Jurassic School. Benvenuti nella scuola del passato” e delle vistose orecchie d’asino per tutti. La protesta ha preso le forme più diverse da regione a regione, come a Firenze dove di nero erano completamente vestite mamme ed insegnanti, o a Roma, dove la scuola elementare Iqbal Masih è stata occupata con attività teatrali e musicali autogestite e organizzate subito dopo le lezioni. Non meno forti gli slogan: dal lapidario “No ai tagli, no al maestro unico”, al colorito “Il futuro dei bambini non fa rima con Gelmini”, a “Non è che l’inizio. Mobilitazione studentesca nazionale 10 ottobre ‘08”, che prelude alle iniziative previste nel mese prossimo su tutto il territorio nazionale. La risposta del ministro dell’Istruzione non si è fatta attendere: “è vergognoso strumentalizzare i bambini per cavalcare proteste che sono solo politiche”. Una frase contraddittoria, giacché strumentalizzare i bambini significa anche utilizzarli come pretesto impietoso per far dimenticare il tremendo futuro che aspetta la scuola italiana. Insomma, se “il primo giorno di scuola è una festa, un momento di gioia e allegria, non un’occasione per terrorizzarli”, come afferma il ministro, è anche vero che è quest’anno si è trattato del primo giorno per affermare, con forza e coesione, il sacrosanto diritto di avere una scuola pubblica che funzioni e guardi al futuro. La protesta non finisce certo al primo giorno. Già oggi sono annunciate nuove importanti iniziative: dalle ore 11 un sit-in organizzato dai Verdi, con la presenza della portavoce Grazia Francescato, si troverà davanti al ministero dell’Istruzione. La neo-leader del Sole che ride ha denunciato le novità proposte per la scuola pubblica italiana come “un attacco devastante e senza precedenti, dovuto a motivazioni esclusivamente contabili”. E l’anno scolastico è appena iniziato. Usa, la minaccia elettronica 3 Nella lotta tra John McCain e Barack Obama spunta lo spettro “fallibilità” del voto informatico Stiamo diventando razzisti? è questa la domanda chiave, visto che la cronaca delle ultime ore riporta alla luce un problema ultimamente sopito, superato a livello di importanza da altre drammatiche situazioni (soprattutto a livello economico) che il nostro Paese sta vivendo da tempo. Ecco i fatti: è l’alba di domenica mattina, a Milano. Un giovane di colore, cittadino italiano ma originario del Burkina Faso, entra in un bar a gestione familiare in via Zuretti. Abdoul, questo il nome del giovane, è in compagnia di alcuni amici e viene inaspettatamente ricoperto di insulti razzisti e infine ucciso a sprangate. Le forze dell’ordine ricostruiscono l’accaduto in breve tempo e fermano i gestori del bar, padre e figlio, con l’accusa di omicidio volontario aggravato da “futili motivi”. Già, i motivi razziali vengono giustamente derubricati nella sfera dei “futili motivi”, cioé di quelle ragioni per le quali non è lecito in alcun caso uccidere. Perché in ogni Paese civile che si rispetti (il nostro ci prova soltanto ad esserlo, perché fatti come questo rappresentano passi indietro insanabili) la multiculturalità è vissuta come una ricchezza, da “imbrigliare” certo nelle corrette regole del vivere sociale ma pur sempre una ricchezza. In Italia, invece, immigrato in quanto tale è sinonimo di problema. Qualcuno che si rifiuta a priori, che si respinge senza cercare il dialogo, che si cerca di escludere e non di includere. E in questo certo non aiutano i proclami della Lega nord, che ha impostato l’ultima campagna elettorale interamente sul tema della “fobìa dell’immigrato”, strumentalizzando episodi brutali come quello dell’uccisione a Roma di Giovanna Reggiani ad opera di un rumeno. Se la paura è lecita a seguito di avvenimenti di tale crudeltà, non lo è gettare benzina sul fuoco, vendicare la violenza subìta con altra violenza. Ha ragione Grazia Francescato, portavoce dei Verdi, quando afferma che “la sconcertante uccisione di Abdoul Guibre è il frutto di un clima d’odio razziale che si sta spargendo a macchia d’olio nel nostro paese e che bisogna spegnere prima che sia troppo tardi”. Ma d’altra parte che cosa ci si attende da un Paese che, unico in Europa, ha proposto la schedatura dei rom? Le ultime notizie dicono che Roma è la città più impaurita del mondo, e la soluzione al problema della sicurezza non è certo quella di militarizzare i luoghi più “sensibili” ma semmai dettare a regole chiare e rispettose della diversità. 2 martedì 16 settembre 2008 Regioni del Sud, è emergenza siccità Gli invasi sono a livelli minimi. La diga Capaccio contiene solo 2 milioni di metri cubi d’acqua contro i 25 di capacità dalla prima L’ estate del 2008 si è posizionata all’ottavo posto tra le più calde degli ultimi 200 anni a conferma dei cambiamenti climatici in atto anche in Italia. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell’’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna. Osservando i dati emerge anche che la stagione estiva è al venticinquesimo posto per ridotta piovosità. Le temperature medie dell’estate 2008 sono state superiori di 1,59 gradi rispetto alla media di confronto del periodo 19611990. Ad influenzare il ri- Bilancio negativo anche per i ghiacciai alpini italiani: quello dei Forni, il più grande, e lo Ciardoney sul Gran Paradiso sono in difficoltà. Secondo gli esperti sono destinati a scomparire nel giro di vent’anni sultato stagionale è stato soprattutto il mese di agosto che è al sesto posto per scarsa piovosità e al sedicesimo per le temperature medie rilevate negli ultimi due secoli. Nelle regioni meridionali, secondo la Coldiretti, è emergenza siccità con gli invasi nelle regioni Basilicata, Puglia e Sardegna a livelli minimi, secondo le rilevazioni dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni. Le principali dighe pugliesi e lucane sono quasi vuote: senza acqua la diga di Monte Cotugno, in Basilicata, la cui capacità di invaso arriva a 500 milioni di metri cubi. A Pertusillo vi sono 24 milioni su una disponibilità di 142, la metà circa di quanto si registrava un anno fa. A San Giuliano si raggiungono i 40 milioni contro i 90 di capacità e i 53 del 2007. A Camastra la situazione è migliore, ma i 15 milioni di metri cubi sono comunque la metà della capacità. In Puglia la condizione più critica è quella in cui versa la diga di Occhito che ha 35 milioni di metri cubi, contro i 38 dello scorso anno, quasi il 10 per cento della capacità; quasi vuota la diga Capaccio con 2 milioni contro i 25 di capacità; basso anche il livello degli altri due invasi, San Pietro con 7 su 14 milioni e Capacciotti che ha fatto registrare 4,6 contro 48 milioni di litri. In Sardegna l’emergenza riguarda la zona del Sulcis che può contare solo su 7,5 milioni contro i 76,95 di capacità. Gli allarmi siccità che si ripetono negli anni sul territorio nazionale sono la dimostrazione degli effetti NUCLEARE Bonelli: Berlusconi dica subito dove vuole fare le centrali “Il presidente Berlusconi dica subito agli italiani dove vuole realizzare le centrali nucleari. Questo governo irresponsabile sta portando il nostro paese dentro un’avventura pericolosissima che avrà dei costi sociali ed ambientali enormi. Così il governo Berlusconi rischia di triplicare le bollette dei cittadini, senza considerare che nessun paese al mondo ha ancora trovato un sistema per lo smaltimento delle scorie radioattive”. Lo ha dichiarato Angelo Bonelli dei Verdi commentando le dichiarazioni rilasciate dal premier Silvio Berlusconi ieri sera durante la registrazione di Porta a Porta. “C’è il rischio che si mettano a repentaglio anche le riserve idriche: in Francia per il raffreddamento delle centrali nucleari viene utilizzato ben il 40% dell’acqua potabile e secondo studi dell’Aiea le scorte di uranio basterebbero per soli altri quarant’anni per le centrali attualmente in funzione: quindi si passerà dal caro petrolio al caro-uranio - spiega l’esponente del Sole che ride -. Non sono i Verdi a dire questo ma famosi scienziati e premi Nobel per la fisica”. “Mentre altri paesi come la Germania hanno deciso di uscire da questa vera e propria follia il governo italiano vuole realizzare delle centrali il cui costo graverà interamente sulle tasche dei cittadini. Il presidente Berlusconi, invece, spieghi perché il nostro paese è assente dalla ricerca sulla fusione fredda e perché sono stati tagliati i fondi per lo sviluppo delle energie rinnovabili, che rappresentano le energie del futuro”. dei cambiamenti climatici anche in Italia dove il 51,8 per cento del territorio è diventato potenzialmente a rischio desertificazione, in base ad elaborazioni climatiche e pedoclimatiche effettuate dall’Istituto Nazionale di Economia Agraria. In particolare le analisi dell’Inea evidenziano che il 21,3 per cento del territorio Italiano è interessato da fenomeni di degrado delle terre che individuano aree a rischio di desertificazione con il 4,3 per cento del territorio che ha già caratteristiche di sterilità funzionale, il 4,7 per cento è sensibile a fenomeni di desertificazione e il 12,3 per cento può essere considerato vulnerabile alla desertificazione. Il bilancio dell’estate che sta per terminare è negativo anche per i ghiacciai alpini italiani: quello dei Forni, il più grande, e lo Ciardoney sul Gran Paradiso, che fa da riferimento per i ghiacciai sotto i 3.500 metri, sono in difficoltà: secondo gli esperti sono destinati a scomparire nel giro di massimo vent’anni. A fornire un primo bilancio sono alcuni dati delle campagne di misurazione appena terminate, che fanno da termometro della situazione generale. Secondo il presidente della Società meteorologica italiana Luca Mercalli “il ghiacciaio Ciardoney sul Gran Paradiso nell’estate 2008 ha perso 1,5 metri di spessore, un dato molto preoccupante, e in generale sui ghiacciai italiani si registrano arretramenti sul margine frontale, anche di 20-40 metri”. Lo stesso quadro arriva dal presidente del Comitato glaciologico italiano, Claudio Smiraglia, secondo cui “il ghiacciaio dei Forni, il più grande italiano, nella parte più bassa ha toccato quasi due metri di riduzione dello spessore”. Lo sport nelle Aree marine Consapevole, certificato e condiviso: così lo immaginano gli studiosi di un Forum che si è svolto a Siracusa Floriana Bulfon [email protected] N egli ultimi anni si è registrato un trend in crescita del turismo sostenibile e dello sport ecocompatibile. Milioni di persone hanno scelto come “impianto sportivo” l’ambiente, le Aree Protette, i Parchi, un patrimonio del nostro territorio del quale possiamo fruire ma che necessita di tutela, rispetto e cura. Nella splendida cornice dell’hotel Valle di Mare di Fontane Bianche in provincia di Siracusa, si è svolto, nel fine settimana appena trascorso, un Forum per discutere dell’impatto dello sport nelle Aree marine protette, Parchi fluviali ed acque interne, e della necessità di regolamentazione attraverso una Certificazione Ambientale che definisca linee guida e buone pratiche da seguire. A confrontarsi, seduti su un prato, uomini politici, dirigenti di Aree marine protette e riserve naturali, biologi ed esperti di ambiente, atleti, turisti e cittadini. L’idea è stata promossa da Carlo Ferrari, presidente del M.E.S., il movimento Ecosportivo nazionale Sportchallengers. Il movimento, nato sette anni fa, conta tra i suoi membri atleti olimpici e semplici appassionati che vivono lo sport in armonia con la natura, come occasione di dialogo ed incontro. Il M.E.S. è un’ associazione ambientalista, riconosciuta dal ministero dell’Ambiente, presente in nove regioni italiane, che promuove eventi a basso impatto ambientale, progetti innovativi e uno sport ecocompatibile per tutti. Obiettivo delle iniziative di Sportchallengers, e segnatamente del forum di Siracusa, è quello di valorizzare la conoscenza della natura attraverso lo sport e di permettere agli sportivi, ai turisti, agli appassionati di godere della natura, rispettandola sempre. Sulla necessità di una Certificazione Ambientale per gli eventi sportivi è intervenuto Enzo Incontro, Direttore dell’AMP del “Plemmirio”, che ha sottolineato quanto sia importante permettere un’accessibilità ed una fruizione consapevole delle Aree Protette. Dello stesso avviso Giuseppe Castellana, Commissario Straordinario dell’Ente parco fluviale dell’Alcantara, che ha posto l’attenzione su quanto sia necessaria la creazione di un Forum in cui vengano ascoltate le parti sociali. “I divieti, o meglio le regole di un parco, se condivise e spiegate – ha detto - non sono viste come restrizione, ma sono comprese e rispettate”. Sul tema della divulgazione è intervenuto Filadelfo Brogna, direttore della Riserva naturale di “Vendicari”, R.N.O. “Cava Grande del Cassibile” e R.N.O., “Pantalica Valle dell’Anapo”, spiegando quando sia importante conoscere le leggi per migliorare la qualità della fruizione. La Certificazione ambientale permette infatti di classificare tutte le attività sportive che si possono svolgere in queste aree e di diffondere buone pratiche di comportamento. Marino Giacometti, presidente della FSA (Federation for Sport at Altitude), ha riportato l’esperienza di una certificazione già in atto per gli eventi sportivi nei parchi in montagna, che potrà essere un punto di riferimento per le AMP. Si tratta di un primo livello di certificazione che ha portato alla creazione di una lista di buone regole e che condurrà fino alla certificazione Iso ed Emas. Le problematiche degli eventi e del- Un importante incontro, promosso dall’associazione Sportchallengers, ha affrontato il tema della necessità di una regolamentazione e di un miglioramento della fruizione delle Aree Protette Marine. L’obiettivo è quello sì di godere della natura, ma rispettandola le manifestazioni sportive in montagna sono legate principalmente ai rifornimenti, all’inquinamento acustico, alle scritte segnaletiche indicanti i percorsi. Per quanto riguarda le Aree Marine Protette, invece, come ha sottolineato il moderatore del Forum Gianni Milano, occorre aggiungere che la modalità di gestione è molto più complicata. Se è vero, come ha precisato Antonino Munafò, Comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa, che si è anche assistito ad un incremento delle iniziative, delle regate e delle manifestazioni perché più sicure, spesso le persone “non sono preparate ad andare per mare”. Occorre infatti notare che la legislazione italiana non regolamenta l’accesso in mare attraverso una patente nautica. è possibile infatti prendere una barca sotto i 20 cavalli senza aver assolutamente sostenuto alcun esame che spieghi come riconoscere le boe segnaletiche delle Aree Protette. Dal confronto di questo convegno è emerso come i Parchi, le Aree protette siano e debbano essere un luogo fruibile da tutti e che sia necessario condividere la regolamentazione per far sì che tutti vi possano accedere tutelando il patrimonio. Al termine del convegno è stata presentata la guida “Alla scoperta delle 26 Aree marine protette italiane” curata da Gianni Milano, grande appassionato di mare e curatore di un’apposita rubrica su Notizie Verdi. L’opera, realizzata con la collaborazione di giornalisti, esperti, tecnici del settore e in particolare della biologa marina Paola Lucchetti, sotto l’egida del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, rappresenta un interessante viaggio virtuale attraverso il patrimonio ambientale delle isole, delle coste e del mare d’Italia. martedì 16 settembre 2008 Stagione venatoria 20 e 21 settembre a Vicenza Lav, Lac, Enpa e No alla Caccia Il 21 settembre riapre, anche nelle poche Regioni che non hanno effettuato alcuna pre-apertura, la stagione venatoria. Per manifestare l’opposizione alla caccia, a favore della vita e della sicurezza sociale, Lav, Enpa, Lac e No alla caccia, hanno organizzato un week-end contro la caccia (20 e 21 settembre). “Da domenica prossima, quindi, scrive la Lav - quasi 800mila cacciatori si muoveranno alle prime luci dell’alba per mettere in pratica il loro “sanguinario” passatempo, uccidendo milioni di animali, riversando migliaia di tonnellate di piombo nell’ambiente, procedendo indisturbati anche sui terreni di proprietà altrui, mettendo in pericolo la tranquillità e l’incolumità dei cittadini”. “In Parlamento sono già state depositate numerose proposte di modifica alla legge sulla caccia che, se approvate, permetteranno di abbattere sempre più animali, per periodi dell’anno sempre più estesi - dichiara Massimo Vitturi, responsabile nazionale Lav settore caccia e fauna selvatica. Le Regioni, poi, legiferano nonostante i pronunciamenti della Corte Costituzionale, nascondendosi dietro il paravento del federalismo e delle tradizioni, consentendo ai cacciatori italiani di sterminare milioni di uccelli protetti in tutta Europa”. “I cacciatori, poi, dichiarano di essere ambientalisti, sostenendo che la loro azione è necessaria per mantenere gli equilibri fra le specie - prosegue Vitturi - ma tali argomentazioni servono solo per giustificare il massacro di milioni di animali, compresi gli uccelli insettivori, questi sì utilissimi all’agricoltura e all’equilibrio ambientale, cacciabili grazie alla truffa della caccia in deroga alle specie di uccelli protetti dalle Direttive europee”. Dal primo settembre, inoltre, si è già iniziato a sparare in 15 regioni su 20. Per legge la stagione venatoria dovrebbe cominciare la terza domenica di settembre, ma le pre-aperture di fatto consentono ai cacciatori di allungare il periodo di caccia di ben 20 giorni, seppur con l’autorizzazione a sparare a un numero limitato di specie selvatiche. “Con un agente venatorio ogni 213 cacciatori (fonte: Istat 2005), però, risulta evidente - conclude Vitturi - come il rispetto delle norme venatorie e, nel caso, delle specie abbattibili o meno, sia difficilmente verificabile, garantendo così l’impunità ai cacciatori che trasgrediscono alle disposizioni regionali”. Usa, la minaccia elettronica Nella lotta tra John McCain e Barack Obama spunta lo spettro “fallibilità” del voto informatico Rosanna Calabrò I [email protected] rischi di manomissioni del complesso sistema elettorale americano esistono, e sono piuttosto elevati. David Dill – docente di computer science alla Stanford University – è uno dei tanti a denunciare le falle presenti nel sistema di voto elettronico. Come nelle elezioni del 2000, e poi del 2004, qualcosa potrebbe andare storto. La terza volta sarebbe troppo. La richiesta di produrre almeno un elemento cartaceo di verifica al voto elettronico è stata messa nero su bianco in forma di petizione. Migliaia di persone e centinaia di esperti hanno firmato; 31 Stati hanno appoggiato la richiesta, già 5 hanno applicato la proposta e molti altri hanno promesso di farlo entro il 2010, nelle diverse elezioni che verranno. Ma la partita grossa sarà quella di novembre; un inghippo o una manipolazione per elezioni federali, locali o statali sarebbero operazioni gravi, ma pur sempre nulla in confronto al rischio di problemi per le elezioni del Presidente che possiede la facoltà di agire sulle sorti di tutto il mondo. La lotta all’ultimo voto tra Obama e McCain complica ulteriormente le cose; gli swing States, gli Stati che da un’elezione all’altra oscillano, cambiando orientamento, sono parecchi, e nessuno di questi ha mostrato interesse per la petizione di Dill. Nel 2000 lo Stato dello scandalo, nella partita tra Bush e Gore, fu la Florida; nel 2004 in Ohio, Kerry perse nonostante gli exit poll l’avessero dato vincitore fino all’ultimo al 54%. Nel 2008, gli Stati a rischio, indicati da molti esperti, e quindi da tenere d’occhio, sembrano essere Pennsylvania e Virginia. Molti costituzionalisti americani, parlando delle elezioni, amano ricordare che i 50 Stati hanno meccanismi diversi; ci sono quelli come l’Oregon, dove tutti votano per posta, ed altri come la Virginia, dove ognuna delle 95 contee decide molto liberamente se usare la scheda elettorale, il touch screen o lo scanner. Nel New Mexico, dopo gli incidenti del 2004, i touch “Tropic Thunder” è il nuovo film di Ben Stiller, nelle sale dal 24 ottobre. Nel mirino il mondo del cinema H ollywood sa ridere di se stessa ed ancor più son capaci di farlo le sue stelle. Ne è un esempio lampante “Tropic Thunder” la nuova fatica dietro la macchina da presa di Ben Stiller, uno tra gli attori comici statunitensi di maggior successo e bravura, qui nelle vesti di regista, appunto, e di attore. Sette anni dopo il demenziale “Zoolander”, che dileggiava dichiaratamente il mondo della moda, Stiller si cimenta con un’opera che prende in giro il mondo cui appartiene, ovvero quello del cinema. Col supporto di un cast davvero stellare (su tutti, spiccano Jack Black, Robert Downey Jr., Nick Nolte, Tom Cruise e Matthew McConaughey), Stiller narra le disavventure di una troupe impegnata a girare un film sulla guerra del Vietnam a grosso budget, in un qualche paese nel bel mezzo del Sudest asiatico. Quando, causa limiti del regista ed eccesso di stravizi, capricci e personalismi da parte dei componenti la troupe, il film va troppo fuori budget, le star del film vengono abbandonate nella foresta e costrette ad affrontare vari pericoli non annunciati, sotto l’occhio di cineprese nascoste che riprendono tutto. La realtà però ha la meglio sulla finzione e queste stelle si ritrovano a dover davvero combattere per sopravvivere, tra l’altro con delle armi finte, contro una banda di produttori di eroina, che li ha erroneamente presi per agenti della Drug Enforcement Administration, la Dea, e vuole conseguentemente ucciderli. “Tropic Thunder”, non è solo un film velenosissimo su Hollywood ma sull’essenza stessa del cinema e di chi di questo universo fa parte. Realtà o finzione? Essere od apparire? Nel film nulla è mai propriamente come lo vediamo e, sistematicamente, tutti i protagonisti cercano di apparire diversamente da quello che sono, recitando più o meno scientemente una parte e nascondendo la loro vera natura. Ben Stiller è un attore, privo di talento, di film d’azione che tenta disperatamente di riciclarsi; Jack Black il protagonista di una serie di commedie trash, in tutto e per tutto schiavo della droga; Robert Downey Jr un attore australiano, succube del Metodo Stanislavskij, che giunge a farsi cambiare il colore della pelle per interpretare un marine afroamericano; Nick Nolte lo sceneggiatore del film che si finge un vecchio eroe di guerra, pur non avendo mai partecipato ad un conflitto; Brandon T. Jackson un rapper che maschera la propria omosessualità dando l’impressione di essere un tombeur de femmes; Matthew McConaughey un agente che finge interesse per il proprio assistito ma è disposto a tutto per screen sono stati sostituiti da schede di carta e lettori ottici per lo scrutinio; a New York si continueranno ad utilizzare delle vecchie macchine azionate a leva. Ma in 58 delle 67 contee della Pennsylvania e in 91 delle 95 della Virginia, il voto sarà unicamente elettronico, e dietro di sé non lascerà alcuna traccia cartacea. Le principali aziende produttrici di macchine elettroniche elettorali, come Sequoia - sei mesi prima delle ultime presidenziali. Un’esternazione quantomeno inappropriata che ha portato Dill a condurre delle verifiche sulle macchine Diebold di ultima generazione, destinate alle prossime presidenziali. Il responso è stato il seguente: “I casi di malfunzionamento sono molto frequenti e se non c’è una copia di sicurezza su carta, il voto è perso”. Inoltre, tutti gli Stati – eccetto Nebraska e Maine – La tecnologia porta con sé rischi per la democrazia. Molti esperti hanno sollevato dubbi sulla sicurezza del voto telematico, specie quando non assicura una testimonianza cartacea. Nella partita all’ultimo voto, gli swing States faranno la differenza Hollywood ride di sé Gian Lorenzo Masedu 3 denaro, e Tom Cruise lo spietatissimo produttore che finge di essere un duro e poi, come un bambino, dinanzi ad una buona notizia, si scioglie in una danza del tutto imprevedibile. Ognuno, appunto, appare o cerca di sembrare davvero diverso da quello che è. D’altronde, il cinema e l’immagine in generale sono questo: finzione. Ogni immagine è manipolata o manipolabile e viene regolarmente utilizzata per raccontare qualcos’altro da quella che è la sua essenza. Anche e soprattutto quando si pretende di fare del cinema prossimo al reale. “Tropic Thunder” è anche un film spassoso, che diverte, con i trailer iniziali che ci presentano i protagonisti, con le citazioni dei film sul Vietnam (su tutte, quella di “Apocalypse Now” con Stiller che si trasforma in Marlon Brando/Colonnello Kurtz) e con i suoi interpreti tutti in una forma strepitosa. Una dimostrazione di come si possa ancora far ridere, solo smettendola di prendersi sul serio. In fondo, è tutto un gioco. È tutta finzione e nulla è realmente come appare. L’attore narra le disavventure di una sgangherata troupe impegnata a girare un film sulla guerra del Vietnam a grosso budget, in un qualche paese nel bel mezzo del Sudest asiatico. Nel cast Jack Black, Robert Downey Jr., Nick Nolte, Tom Cruise e Matthew McConaughey Voting Systems, ES&S o Premier Election Solution, sono state spesso additate come grandi società collegate all’apparato politico repubblicano. La Premier Election Solution, in particolare, è stata scorporata di recente dalla Diebold, in seguito ad una dichiarazione dell’ex Ceo, Walden O’Dell, - “Farò del mio meglio per assicurare l’Ohio al presidente Bush” assegnano la totalità dei voti a chi ottiene la maggioranza, anche per un solo voto, secondo il principio definito Winner-take-all: chi vince piglia tutto. In una elezione in cui i candidati sono così vicini, la vittoria è determinata da una manciata di voti degli swing States. Il rischio di frode elettronica è molto elevato, e determinabile da poche e precise mosse. APPUNTAMENTI VERDI 26.09.2008 - ORE 09.00 Trento, Sala Don Guetti, Cassa Centrale Banca Produzione energetica da biomasse: aspetti tecnici, elementi gestionali, sostenibilità ambientale. L’evento è organizzato dal Servizio Cooperazione della Provincia Autonoma di Trento e dalla Federazione Trentina della Cooperazione, in collaborazione con il Servizio Foresta e Fauna e il Servizio Energia della Provincia Autonoma di Trento, con la Fondazione E. Mach e con il CNR IVALSA. Info: www.ivalsa.cnr.it/Files/2008-09 -26Convegno.zip 29.09.2008 Roma, Via Lazzaro Spallanzani 36/A Il Nuovo Fotovoltaico (29-30 settembre 2008) Un corso sul nuovo fotovoltaico per manager, banche e imprenditori. C’è anche la nuova vernice fotovoltaica che sta per essere commercializzata dall’austriaca Bleiner, fra gli argomenti del corso sulle nuove tecnologie fotovoltaiche dell’ISEM in programma a Roma il 29 e il 30 settembre. Il corso è rivolto a manager, banche e imprenditori ed è focalizzato sugli aspetti pratici e finanziari delle nuove tecnologie fotovoltaiche. Perché sono questi che danno alle imprese l’opportunità concreta di trarre benefici immediati delle nuove tecnologie per l’elettricità solare. Leggere, economiche e versatili, queste tecnologie particolarmente adatte al sistema produttivo italiano e consentono di utilizzare l’elettricita’ solare in contesti in cui non e’ possibile ne’ conveniente utilizzare i pesanti pannelli al silicio. In Italia, il costo sempre crescente dell’elettricità tradizionale e gli incentivi del “Conto Energia” - la vendita allo Stato dell’energia elettrica fotovoltaica a prezzi altamente remunerativi - stanno funzionando così bene che si viaggia al ritmo di oltre mille impianti al mese. Con oltre 60 megawatt, nel 2007 si è installato fotovoltaico piu’ di quanto si sia fatto in tutti i 25 anni precedenti. La crescita è stata di oltre il 500% in piu’ in un anno. Per la prima volta l’Italia compare nella classifica dei primi cinque Paesi al mondo, con circa 100 MW di installato, a fronte dei 1100 MW della Germania e dei 512 MW della Spagna.Info: www.i-sem.net mario. [email protected] baleniera 220x335 1-02-2008 19:20 Pagina 1 WWW.GREENPEACE.IT ACCETTARE IL DENARO DELLE AZIENDE E DEI GOVERNI SAREBBE TRADIRE NOI STESSI. Noi non lo faremo mai. Per non limitare, in nessun modo, le nostre azioni. Proprio per questo, abbiamo bisogno del tuo aiuto. Per rimanere quello che siamo sempre stati. P e r i n f o r m a z i o n i c h i a m a l o 0 6 . 6 8 1 3 6 0 6 1 o p p u r e v i s i t a i l n o s t r o s i t o . DEVOLVI IL 5 X1000 A GREENPEACE. N E L T U O M O D U L O P E R L A D I C H I A R A Z I O N E D E I R E D D I T I , F I R M A N E L S E T T O R E D E N O M I N AT O : " S O S T E G N O D E L L E O R G A N I Z Z A Z I O N I N O N L U C R AT I V E D I U T I L I T À S O C I A L E . . . " E I N S E R I S C I I L C O D I C E F I S C A L E 9 7 0 4 6 6 3 0 5 8 4