Pitagora POF 2012/2013

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Pitagora POF 2012/2013
“Le due parole più brevi e più antiche, sì e
no, sono quelle che richiedono maggior
riflessione”.
Pitagora
PIANO
OFFERTA
FORMATIVA
“ E' necessario
formare i giovani alla
responsabilità, alla
saggezza, al coraggio
e, naturalmente alla
giustizia. In
particolare dovrà
coltivarsi nei giovani
la virtù della
prudenza”.
Vittorio Bachelet
“I giovani non hanno
bisogno di sermoni, i
giovani hanno bisogno
di esempi di onestà,
di coerenza e di
altruismo”.
(da Messaggio di fine
anno – 1978)
Sandro Pertini
INDICE
PREMESSA
Il POF secondo la norma
I PARTE: PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUTO
Chi siamo
Dove siamo
Un po’ di storia
Organigramma
Incarichi docenti coordinatori di classe
Uffici di segreteria
Popolazione scolastica
II PARTE: L’OFFERTA FORMATIVA
Principi ispiratori e finalità dell’ Offerta Formativa
Presentazione sintetica degli indirizzi
Obiettivi formativi dell’indirizzo commerciale:
- Amministrazione, finanza marketing
- Sistemi informativi aziendali
- Relazioni internazionali per il marketing
- Turismo
Quadro orario e discipline
Obiettivi cognitivi – operativi trasversali
Orario lezioni
Attività progettuali
La programmazione didattico – curricolare
Valutazione del processo formativo
Criteri di attribuzione del voto di condotta e del credito scolastico
III PARTE: REGOLAMENTI
Regolamento d’Istituto
Patto di corresponsabilità educativa
Regolamento di disciplina
ALLEGATI
Linee guida per gli Istituti Tecnici, all. A,B
MODULISTICA
Il PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA
secondo la norma
articolo 1, comma 2, del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275:
L'autonomia delle istituzioni scolastiche si sostanzia nella
progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione,
formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana,
adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle
caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro
il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi
generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare
l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento
articolo 3, comma 1, del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275:
«Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte
le sue componenti, il Piano dell’offerta formativa. Il piano è il
documento
fondamentale
costitutivo
dell’identità
culturale
e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione
curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole
scuole adottano nell’ambito della loro autonomia».
I PARTE:
PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUTO
Chi siamo
L’ Istituto Tecnico Economico Statale “Pitagora” è un Polo Commerciale
nato da tre realtà scolastiche importanti: l’ITC Pitagora, l’ITC Bachelet e
l’ITC Pertini, che hanno lasciato un’impronta nella storia culturale della
città.
Queste realtà, in virtù della delibera n. 125 del 25 gennaio 2012 , che ha
determinato la fusione dei tre Istituti tecnici commerciali esistenti a
Taranto, facendo tesoro del proprio patrimonio di esperienza didattica
ultradecennale, intendono favorire la promozione di processi educativi
e formativi centrati sui bisogni degli alunni, con l’intendimento
prioritario di riconoscerne e valorizzarne le attitudini; di condividere
con gli studenti un’idea della scuola come spazio di convivenza civile e
democratica in cui sia radicata la logica della riflessione e della
coerenza, della responsabilità e della legalità, del confronto e del
dialogo,
della solidarietà e dell’integrazione, dell’identità e
dell’appartenenza, principi cui si sono ispirati uomini di grande
spessore come il magistrato Vittorio Bachelet, vittima delle Brigate
Rosse, e il presidente partigiano Sandro Pertini, insieme ai Maestri
dell’antichità.
In questa prospettiva di continuità col passato, il Collegio dei Docenti ha
inteso conservare il nome storico di “Pitagora” per il nuovo Istituto. A
lui e alla sua idea di cultura come “amore del sapere”, sono ispirate la
“mission” e la “vision” dell’Istituto.
Dove siamo
In un contesto urbano, come quello tarantino, caratterizzato da un delicato
momento di passaggio da una economia fortemente siderurgica ad una economia
sempre più alternativa (l’insediamento Alenia a Grottaglie e le potenzialità del
porto), l’Offerta formativa del Polo Commerciale Pitagora è
adeguata nell’
indirizzare i profili professionali in uscita verso la stessa realtà economica che va
prendendo corpo.
La sede centrale dell’Istituto è ubicata in Via Pupino 10/A, mentre la succursale in
via Mascherpa, 6. Entrambe le sedi sono a pochi passi da fermate di mezzi urbani o
extraurbani, i cui orari si adeguano a quelli degli utenti scolastici. Nella sede
centrale si raccoglie prevalentemente una utenza proveniente dal borgo e da
Taranto nord, (Paolo VI, Tamburi,) nella succursale una utenza proveniente da
Taranto sud-est (Talsano, S. Giorgio).
Nella sede centrale l’Istituto è dotato di una palestra e di un auditorium dedicato al
Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile, con 200 posti a sedere, con attrezzatura
per videoconferenza e rappresentazioni teatrali e cinematografiche. Sono presenti,
al momento, 9 laboratori (2 d’informatica ed 1 rispettivamente di economia
aziendale, matematica, lingue, fisica e scienze, multimediale, Mercurio, ECDL, aula
sostegno) mediamente con 20 postazioni, collegamento ad Internet e lavagna
digitale multimediale (LIM).
Presso la succursale di via Mascherpa, 6 sono presenti 4 laboratori di informatica
(mercurio, igea, informatica di base, economia aziendale), due dei quali omologati
come sede di esame ECDL; un laboratorio di scienze e un laboratorio linguistico.
Un po’ di storia
Il "Pitagora" esiste nel nostro territorio da quasi un secolo. Dagli anni Sessanta in
poi l’Istituto ha rappresentato il settore dell’istruzione secondaria superiore, nella
nostra città, rendendo possibile la crescita della scolarizzazione e perciò lo sviluppo
economico e sociale. Istituito come Scuola Comunale di tipo Commerciale il 5
Ottobre del 1910 per volontà del Sindaco del tempo, Francesco Troilo, ebbe la sua
sede originaria presso il Palazzo Lariccia in Piazza Castello, angolo Sud-Est. Il
“Pitagora”cambiò più volte la propria sede; difatti, nell’anno scolastico 1912/13 si
trasferì in pieno centro cittadino e precisamente in Piazza della Vittoria nel
monumentale Palazzo degli Uffici. Successivamente, il “Pitagora” venne trasferito
sempre nel Palazzo degli Uffici ma alle spalle, con ingresso da Piazza Archita, nella
sede che in seguito ospiterà la Scuola Media “Capuana”.
Per sempre meglio adeguare la Scuola alle richieste del territorio, nello stesso anno
furono istituite la sezione fisico-matematica e quella di agrimensura ma, con il
sopravvento della riforma Gentile, la prima fu soppressa per forza di legge e la
seconda per scarsa oculatezza. L’Istituto continuò a fiorire nel ramo commerciale
superstite, al quale fu dato l’indirizzo amministrativo.
Nell’ottobre del 1935, il Governo fascista, accogliendo i voti delle Autorità e della
cittadinanza e riconoscendo la solidità e la buona organizzazione dell’Istituto,
concedette la Regificazione.
Sia per merito di questo riconoscimento, sia perché le famiglie ritornarono ad un
più sereno ed equo apprezzamento delle possibilità offerte ai giovani dagli Istituti di
istruzione tecnica, nel 1937 si ebbe una nuova e confortante ripresa.
Negli anni successivi alla guerra, il Pitagora fu destinato a diventare una vera e
propria istituzione nella tradizione scolastica tarantina e nel 1955, finalmente, trovò
la sua definitiva sede nel Palazzo degli Studi costruito dalla Amministrazione
Provinciale in Via Di Palma, con ingresso da Via Pupino 10/A.
Nel 1961 la sezione Geometri si distaccò formando un proprio Istituto intitolato ad
Enrico Fermi.
L’iscrizione di studenti sempre più numerosi ebbe come naturale conseguenza la
formazione degli altri Istituti a stesso indirizzo, tra cui ’Istituto Tecnico
Commerciale “V. Bachelet” sorto nell’a.s. 1980/’81. Nella sua breve ma significativa
storia, il “Bachelet” è stato al centro del dibattito educativo, culturale e sociale,
aprendosi “al nuovo”, adottando sin dall’inizio il corso sperimentale I.G.E.A.
(Indirizzo Giuridico Economico Aziendale, 1985) e accogliendo il Piano Nazionale
dell’Informatica (1988). Quanto al nome, la scelta fu motivata dal desiderio di
promuovere una cultura della legalità e della solidarietà.
La capacità di individuare i bisogni, le finalità, i contenuti e le strategie dell’opera
educativa, ha permesso alla scuola una continua crescita del numero degli iscritti
tanto che si è reso necessario, nel 1990, uno “sdoppiamento” che ha permesso di
arricchire Taranto con un terzo Istituto Tecnico Commerciale.
Così è nato l’Istituto “S. Pertini”, la cui storia formativa non si è lasciata intimidire
dalla giovane età rispetto ai suoi fratelli maggiori e, non soltanto per il nome,
simbolo per eccellenza della nostra storia democratica.
ORGANIGRAMMA
Dirigente scolastico
Dott.ssa M. Silvana D’Addario
Docente collaboratore
Docente collaboratore Vicario
Prof. Ennio Errico
Prof.ssa Adelaide Macripò
Responsabile di plesso
Via Mascherpa
Prof. Antonio V. Santoro
Commissione POF:
Proff. Lidia Aprile, Concettina Rasulo, Eupremio Tarantino
Commissione Tecnica:
Proff. M. Rosaria Nuzzo, Antonio V. Santoro, Eupremio Tarantino
Commissione Elettorale:
Proff. Roberta Ciaccia, Cesare Paradiso, Carmela Solidoro
Commissione Valutazione Docenti:
Proff. Alessandro Russo, Aurelia Sardone, Cosimo Varvaglione
Docenti FUS
1. Assistenza alunni: Proff. Urania de Laurentis, Annalisa Palmieri
2. Orientamento: Proff. Alessandro Ferilli (orientamento in entrata sede di via
Mascherpa e coordimamento didattico corso serale Sirio), Rosa Uzzi
(orientamento in uscita sia della sede centrale che della succursale), Santa
Farina (orientamento in entrata sede centrale).
3. Tutoring: prof.ssa Angela Vinci
4. Promozione e immagine d’Istituto e sito web: Prof.ssa Antonella Falcioni
5. Rapporti enti Locali: Prof.ssa Anna M. Paturzo
Referenti Aree Disciplinari
1. Italiano-Storia-Religione-Arte: Prof.ssa Valeria Zattoni
2. lingue straniere: Prof.ssa Patrizia Arpino
3. Matematica-fisica-informatica: prof. Massimo Esposito
4. Scienze-Chimica-Geografia-Ed.Fisica: Prof.ssa S. Taglialatela
5. Diritto-Sc.Finanze-Economia Politica: Prof.ssa Marina Pisapia
6. Economia Aziendale: Prof.ssa Santa Farina
Referenti attività Certificazioni Informatiche:
Proff. Lucia Lezza, Eupremio Tarantino
Alternanza Scuola-Lavoro:
Proff. Immacolata Luce, Cinzia Rollo
Referenti Viaggi di Istruzione, Intercultura-Comenius:
Proff. Maria Clementi, Maria D’Agostino, Anna M. Paturzo
Attività Progetto Biblioteca:
Prof.ssa Rosanna Bozza
Incarico di Tutor del docente di Sostegno neoassunto:
Prof. Alessandro Russo
Attività Sportiva:
Prof.ssa Paola Paradiso
Direttori di Laboratorio:
Proff. Massimo Esposito, Antonio V. Santoro
INCARICHI DOCENTI COORDINATORI DI CLASSE
Sede centrale
1. A prof.ssa Annalisa Palmieri
2. A prof.ssa Immacolata Luce
3. A prof.ssa Aurelia Sardone
4. A prof.
Lorenzo Cicolo
5. A prof.ssa Giovanna Minervini
1.
2.
3.
4.
5.
B
B
B
B
B
1.
2.
4.
5.
C prof.ssa M. Rosaria Palese
C prof.ssa Adelaide Macripò
C prof.ssa Annunziata De Luca
C. prof.ssa Santa Farina
1. D
2. D
3. D
4. D
5. D
prof.ssa Antonella Sasso
prof.ssa Lucia Di Pinto
prof.ssa Maria Clementi
prof.ssa Paola Marcoleoni
prof.ssa Daniela Palanga
prof.ssa Chiara Moccia
prof.ssa Concettina Rasulo
prof.ssa Filomena Vitale
prof.ssa Maria D’Agostino
prof.ssa Lucia Anedda
1.
2.
3.
4.
5.
E
E
E
E
E
prof.
Mauro Gervasi
prof.ssa Antonella Paternostro
prof.
Sandro Cito
prof.ssa Natalina Basile
prof.ssa Anna Maria Summa
1.
3.
4.
5.
F. prof.ssa Antonella Falcioni
F prof.
Eligio Grimaldi
F prof.ssa Maria Grazia Marchitelli
F prof.ssa Beatrice Bello
3. G prof.ssa Valeria La Nave
4. G prof.ssa Daniela Leggieri
5. G prof.ssa Elvira D’Onghia
Sede via Mascherpa
1. A Marketing prof.ssa Ines Falgiano
1. B Marketing prof.ssa Tiziana Guarnieri
1. C Marketing prof.ssa Lucia Anna Lezza
1. Turistico
prof.
Antonio Linciano
2. A. Marketing prof.ssa Laura Maruia Leucci
2.B Marketing prof.ssa Maria Teresa Mascellaro
2.C Marketing prof.ssa Annunziata Epifani
2. Turistico
prof. ssa Ornella Mazzacane
3. A Marketing prof.ssa Patrizia Arpino
3. A Sist. Inf. Az. prof.ssa Valeria Zattoni
3. B Sist. Inf. Az. prof.ssa Cinzia Rollo
3. Turistico
prof. ssa Anna Aprea
4. Turistico
prof.ssa Elena Rosaria Palazzo
4.A Mercurio
prof.ssa Patrizia Salerno
4.A Igea
prof.ssa Angela Vnci
4. B Mercurio prof.ssa Urania De Laurentiis
5.A Mercurio
prof.ssa Rosa Uzzi
5.B Mercurio
prof.ssa Iva Galeone
5. C Mercurio prof. Giacomo La Tanza
5. A Igea
prof.ssa Anna Paturzo
5. B Igea
prof.ssa Carmela Solidoro
DSGA :
Epifani Giuseppe
UFFICI DI SEGRETERIA
SEGRETERIA ALUNNI
Assistenti amministrativi:
Casamassima Cesare
Guida Elisabetta (sede via Mascherpa)
Mastrogiovanni Donatella
Bruno Maria Rosaria (docente fuori organico ATA)
PROTOCOLLO:
Cirillo Francesco
UFFICIO PERSONALE:
Castria Carmela
Maglie Francesca
Pesce Tiziana
SEGRETERIA AMMINISTRATIVA:
Russo Maria
Schirano Alessio
ASSISTENTI TECNICI:
Annesi Antonio
Cadau Margherita (via Mascherpa)
Camardo Leggieri Grazia
De Luca Carmelo
Dimichele Pietro
Fortunato Anna
Laforgia Giuseppe (via Mascherpa)
Murianni Carmela
Negro Nicola (via Mascherpa)
Russo Nunzio (sede centrale e via Mascherpa)
Sciusco Giuseppe (via Mascherpa)
COLLABORATORI SCOLASTICI:
Cavallo Cosimo
De Florio Claudio
Ferraro Annamaria
Fonzino Paolo
Gatto Pietro
La Barbera Giuseppe (via Mascherpa)
Labianca Carmela
Maggio Anna
Minerba Daniela
Nobile Giovanna (via Mascherpa)
Oriolo Tonino (via Mascherpa)
Scarciglia Celestino (via Mascherpa)
POPOLAZIONE SCOLASTICA
Anno Scolastico 2012/2013
Numero complessivo alunni: 1174
Sede Centrale
Sezione
BIENNIO
TRIENNIO
N. alunni
Classe 1^
N. alunni
Classe 2^
N. alunni
Classe 3^
N. alunni
Classe 4^
N. alunni
Classe 5^
A
25
22
18
20
20
B
25
17
26
15
21
C
26
18
-
20
20
23
26
21
24
D
25
E
26
28
17
16
26
F
26
-
28
15
24
G
-
-
16
RIM
15
Mercurio
25
Mercurio
Totale alunni sede centrale: n. 674
Sede Via Mascherpa
Sezione
BIENNIO
TRIENNIO
N. alunni
Classe 1^
N. alunni
Classe 2^
N. alunni
Classe 3^
N. alunni
Classe 4^
N. alunni
Classe 5^
A
22
25
27
34
23
B
24
24
-
-
-
C
21
22
-
-
-
D
22
-
-
-
-
A/turismo
23
21
28
13
-
A/S.I.A.
-
-
23
-
-
B/S.I.A.
-
-
26
-
-
A/Mercurio
-
-
-
22
18
B/Mercurio
-
-
-
28
16
C/Mercurio
-
-
-
-
14
Totale alunni Via Mascherpa: n. 500
II Parte:
L’Offerta Formativa
PRINCIPI ISPIRATORI E FINALITA’ DELL'OFFERTA FORMATIVA
Oggi è diffusa la tendenza a definire sinteticamente ciò che un Istituto è e ciò a cui un
Istituto tende, nelle intenzioni e nelle aspettative dei soggetti che vi operano, con i
termini di vision e mission.
La vision dell’ITES Pitagora è

favorire lo spirito critico dei nostri studenti e promuovere la loro autonomia nelle scelte di vita, di studio e di lavoro;

favorire l’attitudine all’ascolto: non solo dei coetanei e degli adulti, ma
anche e soprattutto di sé, delle proprie esigenze, per individuare le proprie
capacità e le proprie caratteristiche;

favorire il consapevole esercizio della libertà e della responsabilità,
sollecitando la riflessione sulla compatibilità dei propri spazi di libertà con
quelli altrui, nonché sul fatto che la libertà richiede un continuo processo di
liberazione da condizionamenti interni ed esterni, da suggestioni e da
manipolazioni;

educazione a saper gestire il conflitto, con riguardo all'oggetto del conflitto
e con rispetto della persona con cui si contende;

sensibilizzare alla legalità: perché si comprenda che senza norme rispettate
da tutti nessuna vita di gruppo è possibile; che le regole dell’agire sociale
sono funzionali al raggiungimento degli scopi per cui ci si associa; che
l'ossequio alla legge non rende schiavi, ma consente l’effettivo esercizio
della libertà
La sua mission si compendia nei punti:

realizzare una “scuola su misura” dei bisogni e delle attitudini degli
studenti per innalzare il tasso di successo scolastico e valorizzare i ta-lenti;

ampliare le capacità espressive e comunicative, anche nelle lingue straniere
e/o attraverso l’uso delle nuove tecnologie;

sostenere le scelte di studio e di vita, orientando allo studio e al lavoro;

assumere un ruolo nel continuum istruzione-educazione, maggiormente
connotato in senso educativo in un’opera di appoggio e collaborazione con
le famiglie.
L’ITES Pitagora, come ogni pubblica istituzione, si ispira alla Carta Costituzio-nale e,
in particolare, al dettato degli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione Repubblicana,
nonché agli artt. 10 e 11 sia per quanto attiene ai processi di integrazione politica e di
cittadinanza europea sia per quanto riguarda i valori della pace e della convivenza
tra i popoli.
L’ offerta formativa prevede, altresì, l’esigenza di relazionare col territorio, quale
interlocutore primario e privilegiato sia sul piano educativo che su quello didattico.
Alla luce di quanto sopra, il Piano dell’Offerta Formativa, redatto a norma del DPR
n. 275/99, si propone di rendere concreti, effettuabili e verificabili i seguenti
obiettivi:

monitorare la programmazione educativa e didattica per renderla strumento
flessibile ed efficace e fare della libertà d'insegnamento la premessa di un reale
pluralismo culturale;

realizzare un servizio volto a garantire, entro i limiti di una scuola media
superiore, l'eguaglianza delle opportunità, e, quindi, il riequilibrio delle
situazioni di disagio e svantaggio, per ridurre, in questo modo, la dispersione e
innalzare il tasso di successo scolastico;

elevare complessivamente la cultura generale degli allievi e valorizzare le loro
specifiche attitudini;

promuovere lo sviluppo, oltre che delle conoscenze (<sapere>), anche delle
competenze (<saper fare>) e delle abilità (<saper essere>), necessarie ad
orientarsi, nella prospettiva di una educazione permanente;

istruire/educare alla democrazia nella dimensione di una cittadinanza
europea democratica pluralista e liberale;

stabilire relazioni umane all’interno della scuola facilitatrici del processo di
insegnamento/apprendimento;

recepire i bisogni formativi del territorio, interagendo con esso e
sviluppando reti di collaborazione e scambio;
 partecipare ai progetti locali, regionali ed europei più accreditati.
PRESENTAZIONE SINTETICA DEGLI INDIRIZZI E DELLE
ARTICOLAZIONI
INDIRIZZI
DI
STUDIO
I Biennio
AMMINISTRAZIONE
FINANZA
MARKETING
Amministrazione
finanza
marketing
Sistemi
informativi
aziendali
TURISMO
Relazioni
internazionali
per il marketing
II Biennio e 5o Anno
Turismo
GLI OBIETTIVI FORMATIVI DELL’INDIRIZZO COMMERCIALE
Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico–
economica riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la
finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo.
I corsi di studio dell’indirizzo Commerciale, oltre agli indirizzi tradizionali Igea e
Mercurio già attivi, sono:
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Il corso mira
a
garantire un
impianto
culturale generale, propedeutico
all’eventuale
prosecuzione
degli
studi dopo il diploma (studi universitari, corsi di
specializzazione,
educazione permanente, frequenza di corso abilitante alla professione di consulente
del
lavoro), ma anche e soprattutto si propone l’integrazione dei curricoli con attività
specifiche orientate alle nuove tecnologie, alla gestione di impresa, all’inserimento
nella pubblica amministrazione e nel mondo del lavoro. Si propone di formare una
figura professionale che abbia conoscenze ampie e sistematiche dei processi che
caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico,
organizzativo e contabile. Il ragioniere, esperto in problemi di economia aziendale,
avrà una solida cultura generale di base, specifiche competenze linguisticoespressive e logico-interpretative.
SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI
Il profilo si caratterizza sia per il riferimento all’ambito della gestione del sistema
informativo aziendale sia per la valutazione,la scelta e l’adattamento di software
applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la
realizzazione di nuove procedure, con maggior riguardo al sistema di archiviazione,
all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. In
particolare, il programma di informatica prevede approfondimenti sul webmanagement (creazione, pubblicazione e gestione dei siti web) e sul networking
(gestione delle reti informatiche - intranet - internet - e dei servizi collegati). Le
attività formative dei corsi si realizzano attraverso una interazione continua con il
territorio e partners europei, con l’intervento di esperti aziendali e di Enti
istituzionali, nonché con la partecipazione degli studenti del triennio superiore a
stages e visite -studio in aziende locali. Particolarmente importanti sono le Aree di
progetto, ossia progetti curricolari che coinvolgono tutte le classi quarte e quinte:
consistono in attività di ricerca –azione interdisciplinari che possono comportare
una simulazione aziendale o una ricerca tematica su problematiche legate al mondo
del lavoro, ovvero possono affrontare un tipico problema pratico di rilevante
interesse per l’indirizzo di studio.
RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING
Il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della comunicazione
aziendale con
l’utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici sia alla
collaborazione
nella gestione dei rapporti aziendali nazionali ed internazionali riguardanti
differenti realtà
geo-politiche e vari contesti lavorativi.
TURISMO
Si caratterizza per l’integrazione delle competenze dell’ambito professionale
specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo
dell’azienda e contribuire all’innovazione e al miglioramento dell’impresa turistica.
Esso intende promuovere abilità e conoscenze specifiche nel campo dell’analisi dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e
fiscale, dei sistemi aziendali con l’attenzione alla valorizzazione integrata e
sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, eno-gastronomico,
paesaggistico ed ambientale. Particolare attenzione è rivolta alla formazione
plurilinguistica.
Discipline e Quadri – Orario
Quadro orario Biennio unico
Il Biennio è comune agli indirizzi "Amministrazione Finanza e Marketing" e
"Turismo"
Discipline
1° biennio
1° anno
2° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
Inglese
3
3
II Lingua straniera (comunitaria)
3
3
Matematica
4
4
Scienze della Terra e Biologia
2
2
Fisica
2
-
Chimica
-
2
Geografia
3
3
Economia Aziendale
2
2
Diritto ed Economia
2
2
Informatica TIC
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
Religione Cattolica o attività alternative
1
1
Totale ore settimanali
32
32
Quadro orario Triennio AFM
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Discipline
Lingua e letteratura italiana
Storia
Inglese
II Lingua straniera (comunitaria)
Matematica
Economia Aziendale
Diritto
Economia Politica
Informatica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
Totale ore settimanali
2° biennio
3° anno 4° anno
5°anno
4
4
4
2
2
2
3
3
3
3
3
3
3
3
3
6
7
8
3
3
3
3
2
3
2
2
-
2
2
2
1
1
1
32
32
32
Quadro orario Triennio SIA
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Discipline
Lingua e letteratura italiana
Storia
Lingua inglese
II Lingua straniera (comunitaria)
Matematica
Economia Aziendale
Diritto
Economia Politica
Informatica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
Totale ore settimanali
2° biennio
3° anno 4° anno
5°anno
4
4
4
2
2
2
3
3
3
3
3
3
4
7
7
3
3
2
3
2
3
4
5
5
2
2
2
1
1
1
32
32
32
3
RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING
Discipline
Lingua e letteratura italiana
Storia
Lingua inglese
II Lingua straniera (comunitaria)
III Lingua straniera
Matematica
Economia aziendale e geopolitica
Diritto
Relazioni internazionali
Tecnologie della comunicazione
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
Totale ore settimanali
2° biennio
3° anno 4° anno
5°anno
4
4
4
2
2
2
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
4
4
4
2
2
2
2
2
3
2
2
2
2
2
1
1
1
32
32
32
TURISMO
Discipline
Lingua e letteratura italiana
Storia
Inglese
II Lingua straniera (comunitaria)
III Lingua straniera
Matematica
Discipline turistiche Aziendali
Diritto e legislazione turistica
Geografia turistica
Arte e territorio
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
Totale ore settimanali
2° biennio
3° anno 4° anno
5°anno
4
4
4
2
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1
1
1
32
32
32
OBIETTIVI COGNITIVI-OPERATIVI
TRASVERSALI
Riferimento al sistema di descrizione previsto per l’adozione del Quadro europeo dei Titoli e delle
Qualifiche - EQF (European Qualification Framework)
“Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso
l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche,
relative ad un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come
teoriche e/o pratiche.
 · Conoscere le coordinate fondamentali ed i linguaggi specifici di ciascuna
disciplina
 · Conoscere i dati ritenuti fondamentali del processo socio – storico - culturale
del proprio Paese e del Paese di cui si studia la lingua
 · Documentare adeguatamente il proprio lavoro
“Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per
portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come
cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano
l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
 · Comunicare efficacemente, utilizzando un lessico specifico pertinente
 · Comprendere i testi di vario tipo, individuare i fondamentali nuclei
concettuali ed esporli
· Applicare le tecniche necessarie all’impostazione ed alla risoluzione dei problemi
“Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e
capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e
nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine
di
responsabilità e autonomia.
 · Organizzare il proprio lavoro e costruire autonomamente modelli
interpretativi
 · Individuare gli elementi costitutivi e pertinenti di un evento o di un
problema; interpretarli, cogliendo i collegamenti tra i vari argomenti, anche
non contigui e di diverse discipline
 · Affrontare ed avviare a soluzione i problemi con metodo scientifico (logica
induttivo- deduttiva) e in modo originale e personale
· applicare le conoscenze autonomamente anche con l’ausilio di software applicativi
sia a scuola sia in ambiente diverso da quello scolastico con senso di responsabilità
ORARIO DELLE LEZIONI
Le lezioni si articolano in moduli da 60 minuti con inizio alle ore 8:00 alle ore 13,00;
nelle giornate di martedì e giovedì le lezioni iniziano alle ore 8,00 e terminano alle
ore 14,00.
Attività per l’Arricchimento e l’Ampliamento dell’offerta formativa
I PROGETTI INTEGRATIVI DEL CURRICOLO
PER L’ANNO SCOLASTICO 2012-2013
PROGETTI FINANZIATI DAL FSE
Bando 6693 – 18/04/2012 (FSE)
Circolare POR
(ex TATD03000N)
1 Interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave
5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi
Europei
Cerificazione in
Inglese
Cerificazione in
Francese
Cerificazione in
Spagnolo
C1
Tecnico
dell'organizzazione
eventi ricreativi e
culturali in località
turistiche
Coordinatore dei
servizi turistici
incoming
Tecnico per la
promozione del
territorio a fini
turistici
C5
Le français
professionnel
English for our
future
Business English to
work in Europe
C1
Bando 6693 – 18/04/2012 (FSE)
Circolare POR
(ex TATD040008)
1 Interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave
5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi
Europei
Logistique...ment
Il nostro oro verde: Il
turismo
Tour....isando
C5
Bando 6693 – 18/04/2012 (FSE)
Circolare POR
(ex TAIS01400E)
C1
1 Interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave
- Cerificazione in
Inglese
-“ Passport to
business”
-“Starting to build my
future”
5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi
Europei
-“Apprendre et
travailler en France”
C5
PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Vengono effettuati tirocini di 120 ore, oltre a 30 ore di formazione, in aziende
convenzionate. Gli studenti, al termine delle attività, ricevono un credito lavorativo
riconosciuto e spendibile nelle attività di futuro lavoro, con qualifica di “Operatore
per servizi alle imprese”.
Le aziende attualmente convenzionate sono:
- S.p.a. Manager
- Sviluppo e Impresa
- L.E.F.T.
- A.N.I.U.S.
- U.I.S.P. Taranto
PROGETTO INTERCULTURA
L’ITES Pitagora attua iniziative di INTERCULTURA mediante
programmi di studio all’estero, destinati agli studenti delle seconde e
terze classi.
I programmi di intercultura prevedono soggiorni all’estero di un anno
scolastico, di un semestre o un trimestre, con ospitalità presso le
famiglie di volontari dell’ ”Associazione Intercultura” , riconosciuta dal
Presidente della Repubblica e posta sotto la tutela del Ministero degli
Affari Esteri.
I soggiorni sono finanziati mediante borse di studio dell’Associazione
Intercultura oppure attraverso borse di studio totali o parziali, da
assegnare in base al reddito delle famiglie degli alunni partecipanti,
messe a disposizione da enti, aziende, fondazioni o banche italiane.
L’assegnazione del Programma e della eventuale sovvenzione per la
partecipazione viene effettuata da una Commissione Nazionale di
Selezione dell’Associazione Intercultura.
Agli studenti che intraprendono un percorso di studi all’estero è
garantito l’inserimento nell’elenco della classe frequentata, presso
l’ITES Pitagora, con la dicitura “assente perché frequentante all’estero”.
Un docente referente dell’ITES Pitagora assicura i contatti con la scuola
estera e coordina il reinserimento dello studente al rientro in Italia.
In seguito alla valutazione globale del percorso di studio compiuto e
all’accertamento
della
conoscenza
dei
contenuti
disciplinari
irrinunciabili di apprendimento, concordati con lo studente prima della
partenza, vengono riconosciuti il credito scolastico, previsto dal DPR
257/99 e il credito formativo dell’esperienza svolta all’estero, secondo il
D.L. del 10/02/99.
Al centro di queste esperienze di studio all’estero vi è sicuramente lo
sviluppo di competenze interculturali, oltre che di apprendimento
cognitivo e linguistico, che favoriscono la formazione di giovani che,
confrontandosi con culture diverse, acquisiscono una più ampia
concezione di cittadinanza.
Attualmente l’alunna Bicchieri Giusy Palma della classe III A è
impegnata nel programma intercultura e svolge i suoi studi negli Stati
Uniti d’America.
CRITERI PER IL RECLUTAMENTO DEGLI ESPERTI PER LA
REALIZZAZIONE DEL PIANO INTEGRATO
Criteri di valutazione
E’ approvata all’unanimità la seguente griglia per la selezione degli esperti da
reclutare nelle attività relative ai PON del Piano Integrato d’Istituto:
Esperienze
di docenza Esperienze
Esperienze
nel settore di docenza
lavorative
Cogno No
di
universitaria
nel settore
me me
pertinenza nel settore
di
(ambito
di
pertinenza
PON, IFTS, pertinenza
POR)
Punteggio
Numero
max punti
2
3
6
2
3
6
3
3
9
Possesso
di titoli
specifici
afferenti
la
tipologia
di
intervento
(es.
master,
corsi di
specializzazione,
perfezionamento)
Possesso
di laurea
specifica
nel settore
di
pertinenza
(1) (2)
Esperienze
lavorative
pregresse
con l'ITC
Pitagora in
progetti
PON
3
3
9
7-4
2
14 - 8
1
3
3
Pubblicazio
ni attinenti TOTAL
il settore di
E
pertinenza
1
3
3
(1) Laurea specifica per le competenze richieste: 7 punti se relativa al vecchio ordinamento o al II livello,
4 punti se relativa al I livello
50 - 44
La programmazione didattico-curriculare
La programmazione delle attività didattico-curricolari prevede vari momenti.
Una prima programmazione delle attività avviene per area disciplinare: i vari gruppi
di materia dispongono una programmazione di massima, relativa agli obiettivi
minimi di apprendimento comune per classi parallele concordati in termini di
conoscenze, competenze e capacità; concordano prove d’ingresso standardizzate per
le classi prime e terze; procedono all’elaborazione e all’adozione di griglie di
valutazione condivise; studia- no proposte di progetti pluridisciplinari e attività
integrative possibili.
Una seconda programmazione è quella che avviene a livello di Consiglio di classe,
sulla base ella programmazione per area disciplinare che contiene:
 La presentazione della classe
 Le finalità educative
 Le finalità didattiche
 Gli obiettivi minimi in termini di obiettivi metodologici, comportamentali,
disciplinari
 Le metodologie
 Gli strumenti
 La valutazione
 Le verifiche
 I percorsi pluridisciplinari
 I progetti e le attività integrative
 I viaggi d’istruzione e le proposte per le visite guidate.
L’ultima programmazione, più puntuale e specifica, avviene a livello dei singoli
docenti per le singole classi.
La programmazione didattica- disciplinare individuale contiene i seguenti elementi:
moduli ed unità didattiche, obiettivi in termini di competenze, conoscenze e abilità,
la metodologia e gli strumenti che s’intendono adottare, le aree educative
interessate, le forme di verifica.
LE METODOLOGIE DIDATTICHE E GLI STRUMENTI UTILIZZATI
Nell’I.T.E.S. “Pitagora” di Taranto l’attività didattica prevede approcci metodologici
flessibili e differenziati, utili per superare la rigidità del rapporto meramente
trasmissivo insegnante-classe. Si elencano qui le strategie utilizzate per promuovere
il più possibile l’interazione didattica e la motivazione cognitiva:
- lezione frontale interattiva
- colloquio orale
- uso dei laboratori quale spazio di operatività e sperimentazione diretta
- lavori di gruppo
- lezione multimediali per tutte le discipline
- analisi dei casi
- problem solving
I mezzi didattici utilizzabili sono, oltre ai tradizionali libri di testo, la biblioteca, la
mediateca, i laboratori multimediali, i quotidiani, testi o fotocopie di materiale
fornito dai docenti.
La valutazione del processo formativo
Il POF è integrato secondo il Regolamento adottato con DPR n. 122/2009, pubblicato
in GU n. 191 del 19.08.2009, recante il coordinamento delle norme vigenti in materia
di valutazione degli alunni, tenendo conto anche dei disturbi specifici di
apprendimento e della disabilità degli alunni ed enuclea le modalità applicative
della disciplina regolante la materia.
Finalità e caratteri della valutazione
La scuola è un sistema nel quale ogni attore deve fare la propria parte e in cui la
valutazione
serve per avere critica consapevolezza del grado di funzionamento del sistema
stesso.
Inoltre, la valutazione degli apprendimenti induce i docenti a riflettere sull’efficacia
della
propria azione didattica, e d’altra parte restituisce a studenti e famiglie indicazioni
relative al percorso formativo intrapreso, atte a individuare le strategie più idonee
per il superamento
delle eventuali difficoltà e per la valorizzazione di potenzialità e attitudini
individuali.
La valutazione è, inoltre, espressione dell’autonomia professionale propria della
funzione docente nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché
dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.
Ad ogni alunno è assicurata una valutazione
 trasparente, chiara e semplice nella comunicazione
 condivisa a livello collegiale e chiara nei criteri e nelle modalità
 personale in quanto attenta al rapporto tra le persone (insegnante e
allievo)
 positiva perché finalizzata a far emergere il positivo, i passi in avanti
compiuti.
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento ed il
rendimento scolastico complessivo degli alunni.
Essa concorre, con la sua finalità anche formativa e con l’individuazione delle
potenzialità e le carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli
alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo,
anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla “
Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione”, adottata dal
Consiglio Europeo.
La valutazione del processo formativo si articola in tre fasi:
Diagnostica, all’inizio dell’anno scolastico, in quanto permette:
-la rilevazione dei requisiti di partenza
- l’individuazione delle strategie da attivare per l’azione educativa e didattica
Formativa, a metà trimestre o pentamestre, in quanto:
-sviluppa un continuo monitoraggio dell’azione formativa per poterla regolare ed
orientare;
-raccoglie informazioni sullo stato di avanzamento dei processi avviati e consente
di ritoccare in itinere tutte le azioni programmate a qualsiasi livello.
E’ funzionale, quindi, alla riprogettazione, alla ridefinizione degli obiettivi,
all’individuazione
degli interventi, alla conferma degli stessi.
Sommativa, in quanto permette, a fine trimestre/ pentamestre un giudizio
complessivo riferito
al raggiungimento delle seguenti competenze:
-saper attivare percorsi decisionali rispetto a se stesso ed agli altri
-sapersi orientare nello spazio e nel tempo
-saper utilizzare con consapevolezza gli strumenti della comunicazione
-saper comprendere ed utilizzare le informazioni
-saper variare i registri comunicativi in base ai diversi contesti operativi
-saper analizzare le situazioni
-saperle rappresentare
-saper generalizzare
-sapersi orientare attivando percorsi operativi rispetto a situazioni
problematiche
-saper porre problemi
-saper fissare degli obiettivi e ipotizzare piani d’azione.
Le principali azioni didattiche
Poiché il successo formativo dipende dalla capacità di promuovere negli allievi
l’apprendimento pianificato, in coerenza con le scelte educative effettuate e con
quanto sottoscritto nel Patto di Corresponsabilità Educativa, le azioni didattiche
faranno riferimento essenzialmente ai seguenti ambiti:
Qualità delle relazioni interpersonali e creazione di un clima positivo,
caratterizzato da accoglienza, fiducia, autonomia, autostima e collabora- zione
In tale ambito i docenti improntano la propria azione didattica ai seguenti criteri
comuni:
- porsi nelle condizioni di un “ascolto empatico” nei confronti degli allievi, per
fornire i supporti e gli aiuti più idonei ai loro bisogni
- attuare una didattica centrata sull’apprendimento dell’allievo
- privilegiare metodi, procedure e tecniche che favoriscano un apprendimento
attivo, critico, autonomo
- valorizzare i miglioramenti e ridimensionare la portata del risultato negativo,
quale
momento naturale e superabile del processo d’apprendimento
- favorire atteggiamenti di comprensione, solidarietà e collaborazione reciproca
Individuazione di azioni metodologiche tali da consentire un apprendimento
significativo, che spinga e motivi l’allievo, ben oltre la memorizzazione meccanica,
verso un’effettiva riorganizzazione delle proprie strategie intellettuali in chiave
metacognitiva
In tale ambito i docenti improntano la propria azione didattica ai seguenti criteri
comuni:
- scegliere metodi, procedure e tecniche che favoriscano la costruzione della
conoscenza e non la sua mera riproduzione
- favorire l’apprendimento in situazione
-
-
stimolare la capacità inventivo-costruttiva dell’allievo, anche attraverso
progetti in
cooperazione con il territorio
costruire moduli didattici organizzati in modo da consentire l’individuazione
dei nuclei epistemologici delle singole discipline
Diversificazione degli interventi
In tale ambito i docenti improntano la propria azione didattica ai seguenti criteri
comuni:
- la conoscenza dell’allievo (in relazione alle competenze di cui è in possesso, ai
suoi interessi, alle sue motivazioni)
- l’attenzione ai ritmi e agli stili cognitivi degli allievi
- l’adozione di opportuni interventi di recupero, in relazione ai debiti formativi e
alle carenze d’apprendimento, e di potenziamento per studenti dotati di
particolari attitudini o specifici interessi
La verifica degli apprendimenti
In tale ambito i docenti improntano la propria azione didattica ai seguenti criteri
comuni:
- prevedere la verifica formativa, quale controllo in itinere delle conoscenze,
abilità e competenze acquisite
- predisporre iniziative di recupero anche attraverso l’uso di percorsi
d’apprendimento alternativi, per gli allievi che non hanno superato la verifica
formativa
- implementare la verifica sommativa, quale prova conclusiva che integra il
controllo dei vari livelli d’apprendimento degli allievi
La valutazione
In tale ambito i docenti improntano la propria azione didattica ai seguenti criteri
comuni:
- intendere la valutazione come rapporto tra la situazione di partenza e quella
finale
- controllare se la strategia didattica adottata è la più idonea al conseguimento
degli obiettivi
- allinearsi con i criteri di valutazione dei livelli raggiunti, di seguito illustrati
- comunicare e motivare la valutazione orale
- esplicitare e chiarire i criteri di valutazione delle prove scritte
La comunicazione della valutazione agli studenti e alle famiglie
Il voto, nel rispetto del principio della chiarezza e della trasparenza, viene
comunicato agli
studenti al termine di ogni verifica orale effettuata (o alla prima occasione
successiva) mentre
la correzione di quella scritta o grafica deve avvenire in tempi ragionevolmente
brevi (entro max 15 gg.), per non perdere la sua valenza formativa.
La valutazione dello studente viene periodicamente comunicata alle famiglie con
varie
modalità:
 al momento della consegna alle famiglie delle schede di valutazione intermedia
sugli esiti delle verifiche compiute,
 al momento della consegna della pagella, che per ciascuna disciplina riporta la
valutazione
complessiva riferita alle prove scritte, orali e pratiche,
 attraverso la lettera inviata dopo lo scrutinio di dicembre recante la
comunicazione delle insufficienze riportate e dei corsi di recupero attivati
 a metà giugno quando all’albo dell’Istituto vengono esposti i quadri, relativi
alle singole classi, ove con un voto unico sono indicati i risultati conseguiti
nelle varie discipline da ciascun allievo
 attraverso la lettera di comunicazione degli esiti finali dell’alunno con la
segnalazione dei debiti e del calendario dei corsi di recupero organizzati
dall’Istituto nel periodo estivo
 durante gli incontri nelle ore di ricevimento mensile.
Attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
Allo scopo di assicurare la massima trasparenza delle operazioni di scrutinio finale,
si chiariscono qui i criteri per l’attribuzione del credito scolastico e di quello
formativo.
In sede di scrutinio finale delle classi del triennio, a ogni allievo promosso viene
assegnato un punteggio denominato “credito scolastico”: si tratta di un patrimonio
di punti che ogni studente accumula nel corso del triennio per determinare il
punteggio finale dell’esame di Stato. Ai sensi del D.M. 42/2007 – esso potrà incidere
fino a un quarto dell’esito dell’esame: 25 punti sul massimo di 100.
(aggiungere schede attribuzione credito)
ELEMENTI DI TRASPARENZA- CHE COSA INDICANO I VOTI
DESCRITTORI DELL’APPRENDIMENTO E CRITERI DI VALUTAZIONE
ASSUNTI DAL COLLEGIO DEI DOCENTI
Livello
A
Gravemente
insufficiente
B
Insufficiente
C
Lievemente
insufficiente
D
Sufficiente
E
Discreto
Conoscenze
Nessuna o
gravemente
lacunose
Abilità
Costruisce con
grande difficoltà
testi/ soluzioni di
carattere logico. Non
sa risolvere, anche se
guidato, semplici
esercizi.
Comunica in modo
scorretto ed
improprio.
Superficiali,
Costruisce con
frammentarie e difficoltà testi/
lacunose
Soluzioni. Non sa
risolvere
autonomamente
semplici esercizi.
Comunica in modo
inadeguato.
Incerte e
Ha difficoltà a
parziali
cogliere i nessi
logici. Compie
analisi lacunose.
Comunica in modo
non sempre coerente
e corretto.
Essenziali ma
Possiede
non
sufficientemente gli
approfondite
strumenti logici di
base per
comprendere testi e
problemi, pur
incontrando qualche
difficoltà nelle
operazioni di analisi
e sintesi. Comunica
in modo semplice ma
corretto.
Con eventuali
Costruisce
approfondiment ragionamenti
i, anche guidati
semplici e chiari. E’
attivo nel confronto
e rielabora gli
appunti e i dati del
problema. Comunica
in modo chiaro e
corretto.
Competenze
Voto in
/10
Non sa applicare le
conoscenze
acquisite anche se
guidato.
Non sa organizzare
un funzionale
metodo di lavoro.
1-3
Applica le
conoscenze
minime solo se
guidato e con
errori anche
nell’esecuzione di
compiti semplici.
4
Applica le
conoscenze in
modo impreciso
non mettendo in
relazione tra loro i
concetti semplici
acquisiti.
Esegue compiti
semplici senza
errori sostanziali e
applica le
conoscenze in
modo guidato.
Esegue
correttamente
compiti semplici e
applica le
conoscenze anche
a problemi
complessi.
5
6
7
F
Buono
G
Ottimo/
Eccellente
Complete, con
approfondiment
i autonomi e
attivazione di
percorsi
individuali
Complete,
organiche,
articolate
e approfondite
con autonomi
lavori di ricerca
Costruisce
ragionamenti e
soluzioni organici e
approfonditi.
Rielabora
autonomamente e
gestisce situazioni
nuove. Sa fare
opportune
osservazioni
critiche. Comunica
in modo efficace ed
appropriato.
Rielabora in modo
personale e critico.
Documenta il
proprio lavoro.
Gestisce situazioni
nuove e complesse,
individuando anche
soluzioni originali.
Comunica in modo
efficace, appropriato
ed articolato.
Applica
autonomamente le
conoscenze a
problemi
complessi in modo
corretto.
Applica le
conoscenze in
modo corretto,
autonomo e
creativo a compiti
nuovi e complessi.
8
9-10
DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE
Valutazione prove scritte
Descrittori:
-Analisi ed individuazione dei dati iniziali
-Correttezza e ricchezza della forma
-Aderenza alla traccia e alle indicazioni di partenza
-Un appropriato uso del microlinguaggio
-Coerenza logica e formale nello sviluppo dell’elaborato
-Capacità di rielaborare, in modo personale ed efficace, le proprie conoscenze
-Originalità e capacità di valutazione critica.
Valutazione prove orali
Descrittori:
-Capacità di orientarsi di fronte alle richieste dell’insegnante
-Rilevazione del grado di conoscenza acquisito in relazione ai vari argomenti trattati
-Capacità di esporre con chiarezza e competenza linguistica
-Acquisizione dei linguaggi tecnici delle varie discipline
-Capacità di dialogare con l’insegnante e/o con il gruppo classe.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
REGOLAMENTO
Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento
Decreto Ministeriale 16 gennaio 2009, n. 5
Articolo 1
Finalità della valutazione del comportamento degli studenti
1. La valutazione del comportamento degli studenti di cui all’art. 2 del decreto legge 1
settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n.
169, risponde alle seguenti prioritarie finalità:
-accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico
riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;
-verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la
vita di ciascuna istituzione scolastica;
-diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della
comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio
dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che
corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri;
-dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. 2.
La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento
per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente
manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti.
2. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto
il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le
attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione in
questione viene espressa collegialmente dal Consiglio di classe ai sensi della
normativa vigente e, a partire dall’anno scolastico 2008-2009, concorre, unitamente
alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente.
3. In attuazione di quanto disposto dall’art. 2 comma 3 del decreto legge 1 settembre
2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la valutazione del
comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in
sede di scrutinio finale, deve essere motivata con riferimento ai casi individuati nel
comma 2 e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. Essa comporta la
non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame
conclusivo del ciclo di studi.
Articolo 6
Valutazione delle assenze degli alunni
Com. 1. – Ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo
all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione di ciascun studente, è
richiesta la frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale, ai sensi dell’Art.13, c. 2, del
D.L. 17/10/2005, n. 226. In via eccezionale il limite è derogabile, previa specifica
delibera del collegio dei docenti su parere del consiglio di classe, comunque e
solamente per documentare assenze per salute che abbiano comportato ricoveri
ospedalieri o malattie di durata complessiva non inferiore a trenta giorni.
La valutazione del comportamento degli alunni si propone, pertanto, di favorire
l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà
personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e
nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che
governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare.
La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di
scrutinio intermedio o finale è decisa dal Consiglio di classe nei confronti
dell’alunno cui sia stata precedentemente irrorata una sanzione disciplinare ai sensi
dell’articolo 4, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998,
n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilità nei
confronti di cui al comma 1 dell’articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti:
a) previsti dai commi 9 e 9bis dell’articolo 4 del Decreto del Presidente della
Repubblica 24 giugno 1998,n.249 e successive modificazioni;
b) che violino i doveri di cui ai commi 1,2 e 5 dell’articolo 3 del Decreto del
Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni,
secondo quanto previsto in coerenza col Regolamento Scolastico.
Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli
scrutini in base ai seguenti
INDICATORI e alla seguente GRIGLIA DI
VALUTAZIONE.
INDICATORI
1.rispetto del Regolamento;
2.comportamento responsabile:
-nell’utilizzo delle strutture e del materiale della scuola,
-nella collaborazione con docenti, personale scolastico e compagni,
-durante viaggi e visite d’istruzione,
3.frequenza e puntualità;
4.partecipazione alle lezioni;
5.impegno e costanza nel lavoro scolastico in classe e a casa;
6.profitto generale.
Sono considerate valutazioni positive della condotta i voti dal sei al dieci. Il sei
segnala, tuttavia, una presenza in classe poco costruttiva o per passività o per
eccessiva esuberanza.
CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE E DELLA VALUTAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI
Il voto di condotta o comportamento viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe
riunito per gli scrutini. Gli elementi presi in considerazione per la valutazione
collegiale del voto di condotta, oltre alle eventuali precise e motivate osservazioni
presentate dai singoli docenti, sono:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
a)
b)
scrupoloso rispetto del regolamento scolastico;
comportamento maturo per responsabilità e collaborazione;
frequenza assidua alle lezioni;
vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni;
regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche;
ruolo propositivo all’intermo della classe;
media dei voti di profitto non inferiore ad otto.
scrupoloso rispetto del regolamento scolastico;
comportamento irreprensibile per responsabilità e
collaborazione;
c) frequenza assidua alle lezioni;
d) costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni;
e) regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche;
f) ruolo propositivo all’interno della classe;
g) media dei voti di profitto superiore a sette.
a) rispetto del regolamento scolastico;
b) comportamento buono per responsabilità e collaborazione
c) frequenza normale alle lezioni
d) buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni
e) proficuo svolgimento delle consegne scolastiche
f) media dei voti di profitto superiore a sei oppure anche inferiore a
sei purchè priva di insufficienze gravi e purchè la decisione, in
quest’ultimo caso, sia assunta all’unanimità da parte del Consiglio
di classe, considerato il positivo giudizio relativo alle condizioni
previste dalle lettere a, b, c, d, e
a) rispetto del regolamento scolastico
b) comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione
c) frequenza alle lezioni normale
d) discreto interesse e partecipazione alle lezioni
e) sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche
f) assenza di carenze gravi nei voti di profitto (le carenze lievi non
impediscono la valutazione di 7 in condotta)
a) comportamento incostante per responsabilità e collaborazione,
con notifica alle famiglie
b) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare
nota in condotta sul registro di classe, in un numero inferiore a
tre
c) frequenza irregolare alle lezioni (la somma derivante dal numero
di assenze+ ritardi+ uscite anticipate supera il limite di trenta)
d) mediocre interesse e partecipazione passiva alle lezioni
e) discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche.
La condizione di incontrollabile comportamento accentuatamente grave
di uno studente è testimoniata dal concorrere, nella stessa persona, di
situazioni negative qui individuate:
a) grave inosservanza del regolamento scolastico tale da comportare
notifica alle famiglie
b) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare
nota in condotta sul registro di classe, in numero superiore a
cinque
c) frequenza alle lezioni inferiore a 100 giorni
d) mancata attenzione e totale disinteresse per le attività scolastiche
e) mancato svolgimento dei compiti assegnati
10
9
8
7
6
5
f) comportamento scorretto e/o violento nel rapporto con personale
scolastico e/o compagni
g) comportamento gravemente irresponsabile durante viaggi e visite
di istruzione.
Bastano anche solo cinque delle condizioni sopra descritte a denunciare
un profilo gravemente deficitario e non sanabile mediante azioni di
riabilitazione.
Uno stato di deprivazione così radicato e consolidato, rendendo
ininfluente e inefficace, quindi improponibile qualunque azione di
riabilitazione, rende impossibile affrontare in maniera produttiva gli
impegni della classe successiva; pertanto lo studente in tale situazione è
dichiarato nello scrutinio finale di giugno non ammesso alla classe
successiva.
(s’inserisce la tabella del voto di condotta)
CRITERI GENERALI PER LO SVOLGIMENTO DELLO SCRUTINIO
FINALE
Lo scrutinio finale si configura come un atto amministrativo e pertanto soggiace alla
legislazione di riferimento per quanto riguarda i seguenti punti:
 osservanza dei criteri generali stabiliti dall’art. 13 dell’O.M. n. 90/2001 e
dall’art. 193 bis del
D. Lgs. 297/1994
 motivato giudizio dei voti proposti (art. 79 del R.D. n. 653 del 04.05.1925)
 presenza di tutti i docenti componenti del Consiglio di Classe (art. 9 dell’O.M.
n. 90/2001)
 presenza del motivato giudizio del docente di Religione in caso di deliberazione da adottare a maggioranza (par. 2/7 del D.P.R. n. 202 del 23.06.1990);
 considerazione dei risultati del primo trimestre nell’assegnazione dei voti,
anche se tali risultati non possono essere considerati decisivi (art. 80 del R.D.
n.653 del 4.05.1925);
 motivazione della non ammissione alla classe successiva (Consiglio di Stato,
VI, sent. n. 59 del 18.10.2000);
 richiamo ai criteri formulati dal Collegio dei Docenti e contenuti nel presente
P.O.F.
Il termine di riferimento e di confronto della valutazione finale sarà il lavoro
effettivamente svolto dall’alunno in relazione agli obiettivi didattici e formativi
deliberati in sede di programmazione educativa e didattica e in riferimento ai criteri
di valutazione di cui al presente P.O.F.
Il giudizio di promozione con pieno merito sarà adottato nei confronti degli alunni
che abbiano raggiunto un livello di profitto (sotto il profilo delle conoscenze-abilitàcompetenze) almeno sufficiente in tutte le discipline con riferimento ai parametri e
agli obiettivi stabiliti dal Consiglio di Classe.
La dichiarazione di promozione in casi di carenze non gravi sarà adottata in
presenza di alcune insufficienze ritenute non gravi, il cui numero di per sé non è
preclusivo della promozione, purché sussistano almeno i seguenti requisiti:
- presenza di conoscenze, abilità e competenze sufficienti a garantire una
compensazione delle carenze nella fase iniziale dell’a.s. successivo
- capacità di orientarsi senza grosse difficoltà tra i programmi di studio
dell’anno successivo
- attitudine a organizzare lo studio in maniera autonoma
- capacità di interagire coerentemente con le linee di programmazione indicate
dai docenti
- l‘alunno sia meritevole di credito scolastico da parte del Consiglio di Classe per
la frequenza, la partecipazione e il comportamento con i compagni, con i
docenti e con l’ambiente scolastico
La dichiarazione di promozione in casi di carenze gravi (in via eccezionale) sarà
disposta se l’insufficienza è stata determinata da fattori di disturbo estranei alla
volontà dell’alunno, che comunque è in grado di sostenere un percorso di
compensazione in modo autonomo ovvero col supporto dei corsi integrativi
organizzati dalla scuola.
La dichiarazione di non - promozione va adottata in rapporto ai seguenti elementi
fondamentali:
- assenza di requisiti minimi per la frequenza dell’a.s. successivo
- incapacità di organizzare lo studio in maniera autonoma
-
sostanziale ignoranza dei concetti di base che determinano la specificità di una
disciplina
Sono fissati i seguenti criteri generali che guideranno gli scrutini intermedi e finali,
nonché tutte le forme ufficiali di valutazione, oggetto di divulgazione presso le
famiglie:
 In sede di scrutinio per tutti gli alunni, parallelamente al profitto e agli
obiettivi conseguiti, saranno valutati le capacità, le attitudini e gli altri
elementi che caratterizzano la personalità dell’allievo.
 Si terrà conto, rispetto agli obiettivi, del miglioramento progressivo realizzato
durante l’anno scolastico.
 Il voto proposto in vista dello scrutinio e espresso come numero intero positivo
(compreso tra 1 e 10), non emerge dalla semplice media dei voti ottenuti e tiene
conto della progressione nell’intero anno scolastico. Tale voto è commisurato
al raggiungimento degli obiettivi formativi e didattici indicati nella
programmazione.
 I voti di profitto misurano specifiche prestazioni degli alunni e non i
comportamenti per i quali vi è il voto di condotta. Il voto è il risultato di un
adeguato numero di prove e di verifiche. Il numero delle assenze, pur non
essendo di per se stesso preclusivo della valutazione del profitto, incide,
tuttavia, negativamente sul giudizio complessivo. La frequenza assidua e la
partecipazione attiva alla scuola sono elementi positivi che concorrono alla
valutazione favorevole del profitto dell’alunno.
Valutazione degli alunni con disabilità
La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le
modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle
discipline e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato
previsto dall’articolo 314, comma 4, del Testo Unico di cui al Decreto
Legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le
modalità e condizioni indicate nei precedenti articoli.
Gli alunni con disabilità sostengono le prove dell’Esame di Stato conclusivo del
secondo ciclo dell’istruzione secondo le modalità previste dall’articolo 318 del
Testo Unico di cui al Decreto Legislativo n. 297 del 1994, già citato.
All’alunno con disabilità che ha svolto un percorso didattico differenziato e
non ha conseguito il diploma attestante il superamento dell’Esame di Stato
conclusivo del secondo ciclo, è rilasciato un attestato recante gli elementi
informativi relativi all’indirizzo e alla durata del corso di studi seguito, alle
materie di insegnamento comprese nel piano di studi,……
STRUMENTI DI AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE
Per valutare il livello di efficacia della realizzazione del P.O.F. e il raggiungimento
degli obiettivi di sistema saranno attivate procedure di monitoraggio e di valutazione
annuale delle attività con speciale riferimento a :
dichiarato → mediante analisi dei documenti progettuali
agito → mediante il monitoraggio della progettualità in atto
pensato → mediante analisi dei risultati finali dei progetti promossi
percepito → mediante valutazione degli stessi da parte dei soggetti esterni
L’autoanalisi riguarderà i processi promossi dall’Istituto, all’interno del P.O.F.,
mediante la progettualità in atto, nell’ottica della creazione di una cultura della
valutazione, che favorisca l’autovalutazione come incentivo alla qualità della scuola.
Il processo implica che, una volta interpretati i dati e tratte le debite conclusioni, essi
possano essere validati con procedure di informazione e comunicazione.
In tal senso l’Istituto intende farsi espressione di una sensibilità verso i soggetti della
scuola e verso l’utenza esprimendo attenzione ai valori pluralistici delle sue
componenti.
Gli strumenti del profilo autovalutativo saranno, prioritariamente, l’utilizzo di
questionari da somministrare sia all’utenza istituzionale (segmento docenti ed enti
esterni in partnership) che a quella sociale (segmenti studenti e genitori), nonché
relazioni tecniche e focus group.
I contenuti sottoposti a valutazione riguarderanno i seguenti ambiti:
a) processi classe
tempo come risorsa d’apprendimento
qualità dell’apprendimento-insegnamento
sostegno alle difficoltà d’apprendimento
b) processi scuola
scuola come spazio sociale
scuola come luogo di formazione professionale
c) ambiente
famiglia e scuola
mondo professionale e scuola.
I risultati saranno poi socializzati per un momento di riflessione sulla qualità delle
azioni/comportamenti individuali .
III PARTE: REGOLAMENTI
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
MODULISTICA