Pitagora POF 2012/2013
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Pitagora POF 2012/2013
“Le due parole più brevi e più antiche, sì e no, sono quelle che richiedono maggior riflessione”. Pitagora PIANO OFFERTA FORMATIVA “ E' necessario formare i giovani alla responsabilità, alla saggezza, al coraggio e, naturalmente alla giustizia. In particolare dovrà coltivarsi nei giovani la virtù della prudenza”. Vittorio Bachelet “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”. (da Messaggio di fine anno – 1978) Sandro Pertini INDICE PREMESSA Il POF secondo la norma I PARTE: PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUTO Chi siamo Dove siamo Un po’ di storia Organigramma Incarichi docenti coordinatori di classe Uffici di segreteria Popolazione scolastica II PARTE: L’OFFERTA FORMATIVA Principi ispiratori e finalità dell’ Offerta Formativa Presentazione sintetica degli indirizzi Obiettivi formativi dell’indirizzo commerciale: - Amministrazione, finanza marketing - Sistemi informativi aziendali - Relazioni internazionali per il marketing - Turismo Quadro orario e discipline Obiettivi cognitivi – operativi trasversali Orario lezioni Attività progettuali La programmazione didattico – curricolare Valutazione del processo formativo Criteri di attribuzione del voto di condotta e del credito scolastico III PARTE: REGOLAMENTI Regolamento d’Istituto Patto di corresponsabilità educativa Regolamento di disciplina ALLEGATI Linee guida per gli Istituti Tecnici, all. A,B MODULISTICA Il PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA secondo la norma articolo 1, comma 2, del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275: L'autonomia delle istituzioni scolastiche si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento articolo 3, comma 1, del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275: «Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’offerta formativa. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia». I PARTE: PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUTO Chi siamo L’ Istituto Tecnico Economico Statale “Pitagora” è un Polo Commerciale nato da tre realtà scolastiche importanti: l’ITC Pitagora, l’ITC Bachelet e l’ITC Pertini, che hanno lasciato un’impronta nella storia culturale della città. Queste realtà, in virtù della delibera n. 125 del 25 gennaio 2012 , che ha determinato la fusione dei tre Istituti tecnici commerciali esistenti a Taranto, facendo tesoro del proprio patrimonio di esperienza didattica ultradecennale, intendono favorire la promozione di processi educativi e formativi centrati sui bisogni degli alunni, con l’intendimento prioritario di riconoscerne e valorizzarne le attitudini; di condividere con gli studenti un’idea della scuola come spazio di convivenza civile e democratica in cui sia radicata la logica della riflessione e della coerenza, della responsabilità e della legalità, del confronto e del dialogo, della solidarietà e dell’integrazione, dell’identità e dell’appartenenza, principi cui si sono ispirati uomini di grande spessore come il magistrato Vittorio Bachelet, vittima delle Brigate Rosse, e il presidente partigiano Sandro Pertini, insieme ai Maestri dell’antichità. In questa prospettiva di continuità col passato, il Collegio dei Docenti ha inteso conservare il nome storico di “Pitagora” per il nuovo Istituto. A lui e alla sua idea di cultura come “amore del sapere”, sono ispirate la “mission” e la “vision” dell’Istituto. Dove siamo In un contesto urbano, come quello tarantino, caratterizzato da un delicato momento di passaggio da una economia fortemente siderurgica ad una economia sempre più alternativa (l’insediamento Alenia a Grottaglie e le potenzialità del porto), l’Offerta formativa del Polo Commerciale Pitagora è adeguata nell’ indirizzare i profili professionali in uscita verso la stessa realtà economica che va prendendo corpo. La sede centrale dell’Istituto è ubicata in Via Pupino 10/A, mentre la succursale in via Mascherpa, 6. Entrambe le sedi sono a pochi passi da fermate di mezzi urbani o extraurbani, i cui orari si adeguano a quelli degli utenti scolastici. Nella sede centrale si raccoglie prevalentemente una utenza proveniente dal borgo e da Taranto nord, (Paolo VI, Tamburi,) nella succursale una utenza proveniente da Taranto sud-est (Talsano, S. Giorgio). Nella sede centrale l’Istituto è dotato di una palestra e di un auditorium dedicato al Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile, con 200 posti a sedere, con attrezzatura per videoconferenza e rappresentazioni teatrali e cinematografiche. Sono presenti, al momento, 9 laboratori (2 d’informatica ed 1 rispettivamente di economia aziendale, matematica, lingue, fisica e scienze, multimediale, Mercurio, ECDL, aula sostegno) mediamente con 20 postazioni, collegamento ad Internet e lavagna digitale multimediale (LIM). Presso la succursale di via Mascherpa, 6 sono presenti 4 laboratori di informatica (mercurio, igea, informatica di base, economia aziendale), due dei quali omologati come sede di esame ECDL; un laboratorio di scienze e un laboratorio linguistico. Un po’ di storia Il "Pitagora" esiste nel nostro territorio da quasi un secolo. Dagli anni Sessanta in poi l’Istituto ha rappresentato il settore dell’istruzione secondaria superiore, nella nostra città, rendendo possibile la crescita della scolarizzazione e perciò lo sviluppo economico e sociale. Istituito come Scuola Comunale di tipo Commerciale il 5 Ottobre del 1910 per volontà del Sindaco del tempo, Francesco Troilo, ebbe la sua sede originaria presso il Palazzo Lariccia in Piazza Castello, angolo Sud-Est. Il “Pitagora”cambiò più volte la propria sede; difatti, nell’anno scolastico 1912/13 si trasferì in pieno centro cittadino e precisamente in Piazza della Vittoria nel monumentale Palazzo degli Uffici. Successivamente, il “Pitagora” venne trasferito sempre nel Palazzo degli Uffici ma alle spalle, con ingresso da Piazza Archita, nella sede che in seguito ospiterà la Scuola Media “Capuana”. Per sempre meglio adeguare la Scuola alle richieste del territorio, nello stesso anno furono istituite la sezione fisico-matematica e quella di agrimensura ma, con il sopravvento della riforma Gentile, la prima fu soppressa per forza di legge e la seconda per scarsa oculatezza. L’Istituto continuò a fiorire nel ramo commerciale superstite, al quale fu dato l’indirizzo amministrativo. Nell’ottobre del 1935, il Governo fascista, accogliendo i voti delle Autorità e della cittadinanza e riconoscendo la solidità e la buona organizzazione dell’Istituto, concedette la Regificazione. Sia per merito di questo riconoscimento, sia perché le famiglie ritornarono ad un più sereno ed equo apprezzamento delle possibilità offerte ai giovani dagli Istituti di istruzione tecnica, nel 1937 si ebbe una nuova e confortante ripresa. Negli anni successivi alla guerra, il Pitagora fu destinato a diventare una vera e propria istituzione nella tradizione scolastica tarantina e nel 1955, finalmente, trovò la sua definitiva sede nel Palazzo degli Studi costruito dalla Amministrazione Provinciale in Via Di Palma, con ingresso da Via Pupino 10/A. Nel 1961 la sezione Geometri si distaccò formando un proprio Istituto intitolato ad Enrico Fermi. L’iscrizione di studenti sempre più numerosi ebbe come naturale conseguenza la formazione degli altri Istituti a stesso indirizzo, tra cui ’Istituto Tecnico Commerciale “V. Bachelet” sorto nell’a.s. 1980/’81. Nella sua breve ma significativa storia, il “Bachelet” è stato al centro del dibattito educativo, culturale e sociale, aprendosi “al nuovo”, adottando sin dall’inizio il corso sperimentale I.G.E.A. (Indirizzo Giuridico Economico Aziendale, 1985) e accogliendo il Piano Nazionale dell’Informatica (1988). Quanto al nome, la scelta fu motivata dal desiderio di promuovere una cultura della legalità e della solidarietà. La capacità di individuare i bisogni, le finalità, i contenuti e le strategie dell’opera educativa, ha permesso alla scuola una continua crescita del numero degli iscritti tanto che si è reso necessario, nel 1990, uno “sdoppiamento” che ha permesso di arricchire Taranto con un terzo Istituto Tecnico Commerciale. Così è nato l’Istituto “S. Pertini”, la cui storia formativa non si è lasciata intimidire dalla giovane età rispetto ai suoi fratelli maggiori e, non soltanto per il nome, simbolo per eccellenza della nostra storia democratica. ORGANIGRAMMA Dirigente scolastico Dott.ssa M. Silvana D’Addario Docente collaboratore Docente collaboratore Vicario Prof. Ennio Errico Prof.ssa Adelaide Macripò Responsabile di plesso Via Mascherpa Prof. Antonio V. Santoro Commissione POF: Proff. Lidia Aprile, Concettina Rasulo, Eupremio Tarantino Commissione Tecnica: Proff. M. Rosaria Nuzzo, Antonio V. Santoro, Eupremio Tarantino Commissione Elettorale: Proff. Roberta Ciaccia, Cesare Paradiso, Carmela Solidoro Commissione Valutazione Docenti: Proff. Alessandro Russo, Aurelia Sardone, Cosimo Varvaglione Docenti FUS 1. Assistenza alunni: Proff. Urania de Laurentis, Annalisa Palmieri 2. Orientamento: Proff. Alessandro Ferilli (orientamento in entrata sede di via Mascherpa e coordimamento didattico corso serale Sirio), Rosa Uzzi (orientamento in uscita sia della sede centrale che della succursale), Santa Farina (orientamento in entrata sede centrale). 3. Tutoring: prof.ssa Angela Vinci 4. Promozione e immagine d’Istituto e sito web: Prof.ssa Antonella Falcioni 5. Rapporti enti Locali: Prof.ssa Anna M. Paturzo Referenti Aree Disciplinari 1. Italiano-Storia-Religione-Arte: Prof.ssa Valeria Zattoni 2. lingue straniere: Prof.ssa Patrizia Arpino 3. Matematica-fisica-informatica: prof. Massimo Esposito 4. Scienze-Chimica-Geografia-Ed.Fisica: Prof.ssa S. Taglialatela 5. Diritto-Sc.Finanze-Economia Politica: Prof.ssa Marina Pisapia 6. Economia Aziendale: Prof.ssa Santa Farina Referenti attività Certificazioni Informatiche: Proff. Lucia Lezza, Eupremio Tarantino Alternanza Scuola-Lavoro: Proff. Immacolata Luce, Cinzia Rollo Referenti Viaggi di Istruzione, Intercultura-Comenius: Proff. Maria Clementi, Maria D’Agostino, Anna M. Paturzo Attività Progetto Biblioteca: Prof.ssa Rosanna Bozza Incarico di Tutor del docente di Sostegno neoassunto: Prof. Alessandro Russo Attività Sportiva: Prof.ssa Paola Paradiso Direttori di Laboratorio: Proff. Massimo Esposito, Antonio V. Santoro INCARICHI DOCENTI COORDINATORI DI CLASSE Sede centrale 1. A prof.ssa Annalisa Palmieri 2. A prof.ssa Immacolata Luce 3. A prof.ssa Aurelia Sardone 4. A prof. Lorenzo Cicolo 5. A prof.ssa Giovanna Minervini 1. 2. 3. 4. 5. B B B B B 1. 2. 4. 5. C prof.ssa M. Rosaria Palese C prof.ssa Adelaide Macripò C prof.ssa Annunziata De Luca C. prof.ssa Santa Farina 1. D 2. D 3. D 4. D 5. D prof.ssa Antonella Sasso prof.ssa Lucia Di Pinto prof.ssa Maria Clementi prof.ssa Paola Marcoleoni prof.ssa Daniela Palanga prof.ssa Chiara Moccia prof.ssa Concettina Rasulo prof.ssa Filomena Vitale prof.ssa Maria D’Agostino prof.ssa Lucia Anedda 1. 2. 3. 4. 5. E E E E E prof. Mauro Gervasi prof.ssa Antonella Paternostro prof. Sandro Cito prof.ssa Natalina Basile prof.ssa Anna Maria Summa 1. 3. 4. 5. F. prof.ssa Antonella Falcioni F prof. Eligio Grimaldi F prof.ssa Maria Grazia Marchitelli F prof.ssa Beatrice Bello 3. G prof.ssa Valeria La Nave 4. G prof.ssa Daniela Leggieri 5. G prof.ssa Elvira D’Onghia Sede via Mascherpa 1. A Marketing prof.ssa Ines Falgiano 1. B Marketing prof.ssa Tiziana Guarnieri 1. C Marketing prof.ssa Lucia Anna Lezza 1. Turistico prof. Antonio Linciano 2. A. Marketing prof.ssa Laura Maruia Leucci 2.B Marketing prof.ssa Maria Teresa Mascellaro 2.C Marketing prof.ssa Annunziata Epifani 2. Turistico prof. ssa Ornella Mazzacane 3. A Marketing prof.ssa Patrizia Arpino 3. A Sist. Inf. Az. prof.ssa Valeria Zattoni 3. B Sist. Inf. Az. prof.ssa Cinzia Rollo 3. Turistico prof. ssa Anna Aprea 4. Turistico prof.ssa Elena Rosaria Palazzo 4.A Mercurio prof.ssa Patrizia Salerno 4.A Igea prof.ssa Angela Vnci 4. B Mercurio prof.ssa Urania De Laurentiis 5.A Mercurio prof.ssa Rosa Uzzi 5.B Mercurio prof.ssa Iva Galeone 5. C Mercurio prof. Giacomo La Tanza 5. A Igea prof.ssa Anna Paturzo 5. B Igea prof.ssa Carmela Solidoro DSGA : Epifani Giuseppe UFFICI DI SEGRETERIA SEGRETERIA ALUNNI Assistenti amministrativi: Casamassima Cesare Guida Elisabetta (sede via Mascherpa) Mastrogiovanni Donatella Bruno Maria Rosaria (docente fuori organico ATA) PROTOCOLLO: Cirillo Francesco UFFICIO PERSONALE: Castria Carmela Maglie Francesca Pesce Tiziana SEGRETERIA AMMINISTRATIVA: Russo Maria Schirano Alessio ASSISTENTI TECNICI: Annesi Antonio Cadau Margherita (via Mascherpa) Camardo Leggieri Grazia De Luca Carmelo Dimichele Pietro Fortunato Anna Laforgia Giuseppe (via Mascherpa) Murianni Carmela Negro Nicola (via Mascherpa) Russo Nunzio (sede centrale e via Mascherpa) Sciusco Giuseppe (via Mascherpa) COLLABORATORI SCOLASTICI: Cavallo Cosimo De Florio Claudio Ferraro Annamaria Fonzino Paolo Gatto Pietro La Barbera Giuseppe (via Mascherpa) Labianca Carmela Maggio Anna Minerba Daniela Nobile Giovanna (via Mascherpa) Oriolo Tonino (via Mascherpa) Scarciglia Celestino (via Mascherpa) POPOLAZIONE SCOLASTICA Anno Scolastico 2012/2013 Numero complessivo alunni: 1174 Sede Centrale Sezione BIENNIO TRIENNIO N. alunni Classe 1^ N. alunni Classe 2^ N. alunni Classe 3^ N. alunni Classe 4^ N. alunni Classe 5^ A 25 22 18 20 20 B 25 17 26 15 21 C 26 18 - 20 20 23 26 21 24 D 25 E 26 28 17 16 26 F 26 - 28 15 24 G - - 16 RIM 15 Mercurio 25 Mercurio Totale alunni sede centrale: n. 674 Sede Via Mascherpa Sezione BIENNIO TRIENNIO N. alunni Classe 1^ N. alunni Classe 2^ N. alunni Classe 3^ N. alunni Classe 4^ N. alunni Classe 5^ A 22 25 27 34 23 B 24 24 - - - C 21 22 - - - D 22 - - - - A/turismo 23 21 28 13 - A/S.I.A. - - 23 - - B/S.I.A. - - 26 - - A/Mercurio - - - 22 18 B/Mercurio - - - 28 16 C/Mercurio - - - - 14 Totale alunni Via Mascherpa: n. 500 II Parte: L’Offerta Formativa PRINCIPI ISPIRATORI E FINALITA’ DELL'OFFERTA FORMATIVA Oggi è diffusa la tendenza a definire sinteticamente ciò che un Istituto è e ciò a cui un Istituto tende, nelle intenzioni e nelle aspettative dei soggetti che vi operano, con i termini di vision e mission. La vision dell’ITES Pitagora è favorire lo spirito critico dei nostri studenti e promuovere la loro autonomia nelle scelte di vita, di studio e di lavoro; favorire l’attitudine all’ascolto: non solo dei coetanei e degli adulti, ma anche e soprattutto di sé, delle proprie esigenze, per individuare le proprie capacità e le proprie caratteristiche; favorire il consapevole esercizio della libertà e della responsabilità, sollecitando la riflessione sulla compatibilità dei propri spazi di libertà con quelli altrui, nonché sul fatto che la libertà richiede un continuo processo di liberazione da condizionamenti interni ed esterni, da suggestioni e da manipolazioni; educazione a saper gestire il conflitto, con riguardo all'oggetto del conflitto e con rispetto della persona con cui si contende; sensibilizzare alla legalità: perché si comprenda che senza norme rispettate da tutti nessuna vita di gruppo è possibile; che le regole dell’agire sociale sono funzionali al raggiungimento degli scopi per cui ci si associa; che l'ossequio alla legge non rende schiavi, ma consente l’effettivo esercizio della libertà La sua mission si compendia nei punti: realizzare una “scuola su misura” dei bisogni e delle attitudini degli studenti per innalzare il tasso di successo scolastico e valorizzare i ta-lenti; ampliare le capacità espressive e comunicative, anche nelle lingue straniere e/o attraverso l’uso delle nuove tecnologie; sostenere le scelte di studio e di vita, orientando allo studio e al lavoro; assumere un ruolo nel continuum istruzione-educazione, maggiormente connotato in senso educativo in un’opera di appoggio e collaborazione con le famiglie. L’ITES Pitagora, come ogni pubblica istituzione, si ispira alla Carta Costituzio-nale e, in particolare, al dettato degli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione Repubblicana, nonché agli artt. 10 e 11 sia per quanto attiene ai processi di integrazione politica e di cittadinanza europea sia per quanto riguarda i valori della pace e della convivenza tra i popoli. L’ offerta formativa prevede, altresì, l’esigenza di relazionare col territorio, quale interlocutore primario e privilegiato sia sul piano educativo che su quello didattico. Alla luce di quanto sopra, il Piano dell’Offerta Formativa, redatto a norma del DPR n. 275/99, si propone di rendere concreti, effettuabili e verificabili i seguenti obiettivi: monitorare la programmazione educativa e didattica per renderla strumento flessibile ed efficace e fare della libertà d'insegnamento la premessa di un reale pluralismo culturale; realizzare un servizio volto a garantire, entro i limiti di una scuola media superiore, l'eguaglianza delle opportunità, e, quindi, il riequilibrio delle situazioni di disagio e svantaggio, per ridurre, in questo modo, la dispersione e innalzare il tasso di successo scolastico; elevare complessivamente la cultura generale degli allievi e valorizzare le loro specifiche attitudini; promuovere lo sviluppo, oltre che delle conoscenze (<sapere>), anche delle competenze (<saper fare>) e delle abilità (<saper essere>), necessarie ad orientarsi, nella prospettiva di una educazione permanente; istruire/educare alla democrazia nella dimensione di una cittadinanza europea democratica pluralista e liberale; stabilire relazioni umane all’interno della scuola facilitatrici del processo di insegnamento/apprendimento; recepire i bisogni formativi del territorio, interagendo con esso e sviluppando reti di collaborazione e scambio; partecipare ai progetti locali, regionali ed europei più accreditati. PRESENTAZIONE SINTETICA DEGLI INDIRIZZI E DELLE ARTICOLAZIONI INDIRIZZI DI STUDIO I Biennio AMMINISTRAZIONE FINANZA MARKETING Amministrazione finanza marketing Sistemi informativi aziendali TURISMO Relazioni internazionali per il marketing II Biennio e 5o Anno Turismo GLI OBIETTIVI FORMATIVI DELL’INDIRIZZO COMMERCIALE Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico– economica riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo. I corsi di studio dell’indirizzo Commerciale, oltre agli indirizzi tradizionali Igea e Mercurio già attivi, sono: AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Il corso mira a garantire un impianto culturale generale, propedeutico all’eventuale prosecuzione degli studi dopo il diploma (studi universitari, corsi di specializzazione, educazione permanente, frequenza di corso abilitante alla professione di consulente del lavoro), ma anche e soprattutto si propone l’integrazione dei curricoli con attività specifiche orientate alle nuove tecnologie, alla gestione di impresa, all’inserimento nella pubblica amministrazione e nel mondo del lavoro. Si propone di formare una figura professionale che abbia conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile. Il ragioniere, esperto in problemi di economia aziendale, avrà una solida cultura generale di base, specifiche competenze linguisticoespressive e logico-interpretative. SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI Il profilo si caratterizza sia per il riferimento all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia per la valutazione,la scelta e l’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con maggior riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. In particolare, il programma di informatica prevede approfondimenti sul webmanagement (creazione, pubblicazione e gestione dei siti web) e sul networking (gestione delle reti informatiche - intranet - internet - e dei servizi collegati). Le attività formative dei corsi si realizzano attraverso una interazione continua con il territorio e partners europei, con l’intervento di esperti aziendali e di Enti istituzionali, nonché con la partecipazione degli studenti del triennio superiore a stages e visite -studio in aziende locali. Particolarmente importanti sono le Aree di progetto, ossia progetti curricolari che coinvolgono tutte le classi quarte e quinte: consistono in attività di ricerca –azione interdisciplinari che possono comportare una simulazione aziendale o una ricerca tematica su problematiche legate al mondo del lavoro, ovvero possono affrontare un tipico problema pratico di rilevante interesse per l’indirizzo di studio. RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING Il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali ed internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi. TURISMO Si caratterizza per l’integrazione delle competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire all’innovazione e al miglioramento dell’impresa turistica. Esso intende promuovere abilità e conoscenze specifiche nel campo dell’analisi dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali con l’attenzione alla valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, eno-gastronomico, paesaggistico ed ambientale. Particolare attenzione è rivolta alla formazione plurilinguistica. Discipline e Quadri – Orario Quadro orario Biennio unico Il Biennio è comune agli indirizzi "Amministrazione Finanza e Marketing" e "Turismo" Discipline 1° biennio 1° anno 2° anno Lingua e letteratura italiana 4 4 Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 Inglese 3 3 II Lingua straniera (comunitaria) 3 3 Matematica 4 4 Scienze della Terra e Biologia 2 2 Fisica 2 - Chimica - 2 Geografia 3 3 Economia Aziendale 2 2 Diritto ed Economia 2 2 Informatica TIC 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 Religione Cattolica o attività alternative 1 1 Totale ore settimanali 32 32 Quadro orario Triennio AFM AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Discipline Lingua e letteratura italiana Storia Inglese II Lingua straniera (comunitaria) Matematica Economia Aziendale Diritto Economia Politica Informatica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Totale ore settimanali 2° biennio 3° anno 4° anno 5°anno 4 4 4 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 6 7 8 3 3 3 3 2 3 2 2 - 2 2 2 1 1 1 32 32 32 Quadro orario Triennio SIA AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Discipline Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese II Lingua straniera (comunitaria) Matematica Economia Aziendale Diritto Economia Politica Informatica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Totale ore settimanali 2° biennio 3° anno 4° anno 5°anno 4 4 4 2 2 2 3 3 3 3 3 3 4 7 7 3 3 2 3 2 3 4 5 5 2 2 2 1 1 1 32 32 32 3 RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING Discipline Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese II Lingua straniera (comunitaria) III Lingua straniera Matematica Economia aziendale e geopolitica Diritto Relazioni internazionali Tecnologie della comunicazione Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Totale ore settimanali 2° biennio 3° anno 4° anno 5°anno 4 4 4 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 2 2 2 2 2 3 2 2 2 2 2 1 1 1 32 32 32 TURISMO Discipline Lingua e letteratura italiana Storia Inglese II Lingua straniera (comunitaria) III Lingua straniera Matematica Discipline turistiche Aziendali Diritto e legislazione turistica Geografia turistica Arte e territorio Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Totale ore settimanali 2° biennio 3° anno 4° anno 5°anno 4 4 4 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 32 32 32 OBIETTIVI COGNITIVI-OPERATIVI TRASVERSALI Riferimento al sistema di descrizione previsto per l’adozione del Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche - EQF (European Qualification Framework) “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative ad un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. · Conoscere le coordinate fondamentali ed i linguaggi specifici di ciascuna disciplina · Conoscere i dati ritenuti fondamentali del processo socio – storico - culturale del proprio Paese e del Paese di cui si studia la lingua · Documentare adeguatamente il proprio lavoro “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). · Comunicare efficacemente, utilizzando un lessico specifico pertinente · Comprendere i testi di vario tipo, individuare i fondamentali nuclei concettuali ed esporli · Applicare le tecniche necessarie all’impostazione ed alla risoluzione dei problemi “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. · Organizzare il proprio lavoro e costruire autonomamente modelli interpretativi · Individuare gli elementi costitutivi e pertinenti di un evento o di un problema; interpretarli, cogliendo i collegamenti tra i vari argomenti, anche non contigui e di diverse discipline · Affrontare ed avviare a soluzione i problemi con metodo scientifico (logica induttivo- deduttiva) e in modo originale e personale · applicare le conoscenze autonomamente anche con l’ausilio di software applicativi sia a scuola sia in ambiente diverso da quello scolastico con senso di responsabilità ORARIO DELLE LEZIONI Le lezioni si articolano in moduli da 60 minuti con inizio alle ore 8:00 alle ore 13,00; nelle giornate di martedì e giovedì le lezioni iniziano alle ore 8,00 e terminano alle ore 14,00. Attività per l’Arricchimento e l’Ampliamento dell’offerta formativa I PROGETTI INTEGRATIVI DEL CURRICOLO PER L’ANNO SCOLASTICO 2012-2013 PROGETTI FINANZIATI DAL FSE Bando 6693 – 18/04/2012 (FSE) Circolare POR (ex TATD03000N) 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave 5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei Cerificazione in Inglese Cerificazione in Francese Cerificazione in Spagnolo C1 Tecnico dell'organizzazione eventi ricreativi e culturali in località turistiche Coordinatore dei servizi turistici incoming Tecnico per la promozione del territorio a fini turistici C5 Le français professionnel English for our future Business English to work in Europe C1 Bando 6693 – 18/04/2012 (FSE) Circolare POR (ex TATD040008) 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave 5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei Logistique...ment Il nostro oro verde: Il turismo Tour....isando C5 Bando 6693 – 18/04/2012 (FSE) Circolare POR (ex TAIS01400E) C1 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave - Cerificazione in Inglese -“ Passport to business” -“Starting to build my future” 5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei -“Apprendre et travailler en France” C5 PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Vengono effettuati tirocini di 120 ore, oltre a 30 ore di formazione, in aziende convenzionate. Gli studenti, al termine delle attività, ricevono un credito lavorativo riconosciuto e spendibile nelle attività di futuro lavoro, con qualifica di “Operatore per servizi alle imprese”. Le aziende attualmente convenzionate sono: - S.p.a. Manager - Sviluppo e Impresa - L.E.F.T. - A.N.I.U.S. - U.I.S.P. Taranto PROGETTO INTERCULTURA L’ITES Pitagora attua iniziative di INTERCULTURA mediante programmi di studio all’estero, destinati agli studenti delle seconde e terze classi. I programmi di intercultura prevedono soggiorni all’estero di un anno scolastico, di un semestre o un trimestre, con ospitalità presso le famiglie di volontari dell’ ”Associazione Intercultura” , riconosciuta dal Presidente della Repubblica e posta sotto la tutela del Ministero degli Affari Esteri. I soggiorni sono finanziati mediante borse di studio dell’Associazione Intercultura oppure attraverso borse di studio totali o parziali, da assegnare in base al reddito delle famiglie degli alunni partecipanti, messe a disposizione da enti, aziende, fondazioni o banche italiane. L’assegnazione del Programma e della eventuale sovvenzione per la partecipazione viene effettuata da una Commissione Nazionale di Selezione dell’Associazione Intercultura. Agli studenti che intraprendono un percorso di studi all’estero è garantito l’inserimento nell’elenco della classe frequentata, presso l’ITES Pitagora, con la dicitura “assente perché frequentante all’estero”. Un docente referente dell’ITES Pitagora assicura i contatti con la scuola estera e coordina il reinserimento dello studente al rientro in Italia. In seguito alla valutazione globale del percorso di studio compiuto e all’accertamento della conoscenza dei contenuti disciplinari irrinunciabili di apprendimento, concordati con lo studente prima della partenza, vengono riconosciuti il credito scolastico, previsto dal DPR 257/99 e il credito formativo dell’esperienza svolta all’estero, secondo il D.L. del 10/02/99. Al centro di queste esperienze di studio all’estero vi è sicuramente lo sviluppo di competenze interculturali, oltre che di apprendimento cognitivo e linguistico, che favoriscono la formazione di giovani che, confrontandosi con culture diverse, acquisiscono una più ampia concezione di cittadinanza. Attualmente l’alunna Bicchieri Giusy Palma della classe III A è impegnata nel programma intercultura e svolge i suoi studi negli Stati Uniti d’America. CRITERI PER IL RECLUTAMENTO DEGLI ESPERTI PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO INTEGRATO Criteri di valutazione E’ approvata all’unanimità la seguente griglia per la selezione degli esperti da reclutare nelle attività relative ai PON del Piano Integrato d’Istituto: Esperienze di docenza Esperienze Esperienze nel settore di docenza lavorative Cogno No di universitaria nel settore me me pertinenza nel settore di (ambito di pertinenza PON, IFTS, pertinenza POR) Punteggio Numero max punti 2 3 6 2 3 6 3 3 9 Possesso di titoli specifici afferenti la tipologia di intervento (es. master, corsi di specializzazione, perfezionamento) Possesso di laurea specifica nel settore di pertinenza (1) (2) Esperienze lavorative pregresse con l'ITC Pitagora in progetti PON 3 3 9 7-4 2 14 - 8 1 3 3 Pubblicazio ni attinenti TOTAL il settore di E pertinenza 1 3 3 (1) Laurea specifica per le competenze richieste: 7 punti se relativa al vecchio ordinamento o al II livello, 4 punti se relativa al I livello 50 - 44 La programmazione didattico-curriculare La programmazione delle attività didattico-curricolari prevede vari momenti. Una prima programmazione delle attività avviene per area disciplinare: i vari gruppi di materia dispongono una programmazione di massima, relativa agli obiettivi minimi di apprendimento comune per classi parallele concordati in termini di conoscenze, competenze e capacità; concordano prove d’ingresso standardizzate per le classi prime e terze; procedono all’elaborazione e all’adozione di griglie di valutazione condivise; studia- no proposte di progetti pluridisciplinari e attività integrative possibili. Una seconda programmazione è quella che avviene a livello di Consiglio di classe, sulla base ella programmazione per area disciplinare che contiene: La presentazione della classe Le finalità educative Le finalità didattiche Gli obiettivi minimi in termini di obiettivi metodologici, comportamentali, disciplinari Le metodologie Gli strumenti La valutazione Le verifiche I percorsi pluridisciplinari I progetti e le attività integrative I viaggi d’istruzione e le proposte per le visite guidate. L’ultima programmazione, più puntuale e specifica, avviene a livello dei singoli docenti per le singole classi. La programmazione didattica- disciplinare individuale contiene i seguenti elementi: moduli ed unità didattiche, obiettivi in termini di competenze, conoscenze e abilità, la metodologia e gli strumenti che s’intendono adottare, le aree educative interessate, le forme di verifica. LE METODOLOGIE DIDATTICHE E GLI STRUMENTI UTILIZZATI Nell’I.T.E.S. “Pitagora” di Taranto l’attività didattica prevede approcci metodologici flessibili e differenziati, utili per superare la rigidità del rapporto meramente trasmissivo insegnante-classe. Si elencano qui le strategie utilizzate per promuovere il più possibile l’interazione didattica e la motivazione cognitiva: - lezione frontale interattiva - colloquio orale - uso dei laboratori quale spazio di operatività e sperimentazione diretta - lavori di gruppo - lezione multimediali per tutte le discipline - analisi dei casi - problem solving I mezzi didattici utilizzabili sono, oltre ai tradizionali libri di testo, la biblioteca, la mediateca, i laboratori multimediali, i quotidiani, testi o fotocopie di materiale fornito dai docenti. La valutazione del processo formativo Il POF è integrato secondo il Regolamento adottato con DPR n. 122/2009, pubblicato in GU n. 191 del 19.08.2009, recante il coordinamento delle norme vigenti in materia di valutazione degli alunni, tenendo conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilità degli alunni ed enuclea le modalità applicative della disciplina regolante la materia. Finalità e caratteri della valutazione La scuola è un sistema nel quale ogni attore deve fare la propria parte e in cui la valutazione serve per avere critica consapevolezza del grado di funzionamento del sistema stesso. Inoltre, la valutazione degli apprendimenti induce i docenti a riflettere sull’efficacia della propria azione didattica, e d’altra parte restituisce a studenti e famiglie indicazioni relative al percorso formativo intrapreso, atte a individuare le strategie più idonee per il superamento delle eventuali difficoltà e per la valorizzazione di potenzialità e attitudini individuali. La valutazione è, inoltre, espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ad ogni alunno è assicurata una valutazione trasparente, chiara e semplice nella comunicazione condivisa a livello collegiale e chiara nei criteri e nelle modalità personale in quanto attenta al rapporto tra le persone (insegnante e allievo) positiva perché finalizzata a far emergere il positivo, i passi in avanti compiuti. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento ed il rendimento scolastico complessivo degli alunni. Essa concorre, con la sua finalità anche formativa e con l’individuazione delle potenzialità e le carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla “ Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione”, adottata dal Consiglio Europeo. La valutazione del processo formativo si articola in tre fasi: Diagnostica, all’inizio dell’anno scolastico, in quanto permette: -la rilevazione dei requisiti di partenza - l’individuazione delle strategie da attivare per l’azione educativa e didattica Formativa, a metà trimestre o pentamestre, in quanto: -sviluppa un continuo monitoraggio dell’azione formativa per poterla regolare ed orientare; -raccoglie informazioni sullo stato di avanzamento dei processi avviati e consente di ritoccare in itinere tutte le azioni programmate a qualsiasi livello. E’ funzionale, quindi, alla riprogettazione, alla ridefinizione degli obiettivi, all’individuazione degli interventi, alla conferma degli stessi. Sommativa, in quanto permette, a fine trimestre/ pentamestre un giudizio complessivo riferito al raggiungimento delle seguenti competenze: -saper attivare percorsi decisionali rispetto a se stesso ed agli altri -sapersi orientare nello spazio e nel tempo -saper utilizzare con consapevolezza gli strumenti della comunicazione -saper comprendere ed utilizzare le informazioni -saper variare i registri comunicativi in base ai diversi contesti operativi -saper analizzare le situazioni -saperle rappresentare -saper generalizzare -sapersi orientare attivando percorsi operativi rispetto a situazioni problematiche -saper porre problemi -saper fissare degli obiettivi e ipotizzare piani d’azione. Le principali azioni didattiche Poiché il successo formativo dipende dalla capacità di promuovere negli allievi l’apprendimento pianificato, in coerenza con le scelte educative effettuate e con quanto sottoscritto nel Patto di Corresponsabilità Educativa, le azioni didattiche faranno riferimento essenzialmente ai seguenti ambiti: Qualità delle relazioni interpersonali e creazione di un clima positivo, caratterizzato da accoglienza, fiducia, autonomia, autostima e collabora- zione In tale ambito i docenti improntano la propria azione didattica ai seguenti criteri comuni: - porsi nelle condizioni di un “ascolto empatico” nei confronti degli allievi, per fornire i supporti e gli aiuti più idonei ai loro bisogni - attuare una didattica centrata sull’apprendimento dell’allievo - privilegiare metodi, procedure e tecniche che favoriscano un apprendimento attivo, critico, autonomo - valorizzare i miglioramenti e ridimensionare la portata del risultato negativo, quale momento naturale e superabile del processo d’apprendimento - favorire atteggiamenti di comprensione, solidarietà e collaborazione reciproca Individuazione di azioni metodologiche tali da consentire un apprendimento significativo, che spinga e motivi l’allievo, ben oltre la memorizzazione meccanica, verso un’effettiva riorganizzazione delle proprie strategie intellettuali in chiave metacognitiva In tale ambito i docenti improntano la propria azione didattica ai seguenti criteri comuni: - scegliere metodi, procedure e tecniche che favoriscano la costruzione della conoscenza e non la sua mera riproduzione - favorire l’apprendimento in situazione - - stimolare la capacità inventivo-costruttiva dell’allievo, anche attraverso progetti in cooperazione con il territorio costruire moduli didattici organizzati in modo da consentire l’individuazione dei nuclei epistemologici delle singole discipline Diversificazione degli interventi In tale ambito i docenti improntano la propria azione didattica ai seguenti criteri comuni: - la conoscenza dell’allievo (in relazione alle competenze di cui è in possesso, ai suoi interessi, alle sue motivazioni) - l’attenzione ai ritmi e agli stili cognitivi degli allievi - l’adozione di opportuni interventi di recupero, in relazione ai debiti formativi e alle carenze d’apprendimento, e di potenziamento per studenti dotati di particolari attitudini o specifici interessi La verifica degli apprendimenti In tale ambito i docenti improntano la propria azione didattica ai seguenti criteri comuni: - prevedere la verifica formativa, quale controllo in itinere delle conoscenze, abilità e competenze acquisite - predisporre iniziative di recupero anche attraverso l’uso di percorsi d’apprendimento alternativi, per gli allievi che non hanno superato la verifica formativa - implementare la verifica sommativa, quale prova conclusiva che integra il controllo dei vari livelli d’apprendimento degli allievi La valutazione In tale ambito i docenti improntano la propria azione didattica ai seguenti criteri comuni: - intendere la valutazione come rapporto tra la situazione di partenza e quella finale - controllare se la strategia didattica adottata è la più idonea al conseguimento degli obiettivi - allinearsi con i criteri di valutazione dei livelli raggiunti, di seguito illustrati - comunicare e motivare la valutazione orale - esplicitare e chiarire i criteri di valutazione delle prove scritte La comunicazione della valutazione agli studenti e alle famiglie Il voto, nel rispetto del principio della chiarezza e della trasparenza, viene comunicato agli studenti al termine di ogni verifica orale effettuata (o alla prima occasione successiva) mentre la correzione di quella scritta o grafica deve avvenire in tempi ragionevolmente brevi (entro max 15 gg.), per non perdere la sua valenza formativa. La valutazione dello studente viene periodicamente comunicata alle famiglie con varie modalità: al momento della consegna alle famiglie delle schede di valutazione intermedia sugli esiti delle verifiche compiute, al momento della consegna della pagella, che per ciascuna disciplina riporta la valutazione complessiva riferita alle prove scritte, orali e pratiche, attraverso la lettera inviata dopo lo scrutinio di dicembre recante la comunicazione delle insufficienze riportate e dei corsi di recupero attivati a metà giugno quando all’albo dell’Istituto vengono esposti i quadri, relativi alle singole classi, ove con un voto unico sono indicati i risultati conseguiti nelle varie discipline da ciascun allievo attraverso la lettera di comunicazione degli esiti finali dell’alunno con la segnalazione dei debiti e del calendario dei corsi di recupero organizzati dall’Istituto nel periodo estivo durante gli incontri nelle ore di ricevimento mensile. Attribuzione del credito scolastico e del credito formativo Allo scopo di assicurare la massima trasparenza delle operazioni di scrutinio finale, si chiariscono qui i criteri per l’attribuzione del credito scolastico e di quello formativo. In sede di scrutinio finale delle classi del triennio, a ogni allievo promosso viene assegnato un punteggio denominato “credito scolastico”: si tratta di un patrimonio di punti che ogni studente accumula nel corso del triennio per determinare il punteggio finale dell’esame di Stato. Ai sensi del D.M. 42/2007 – esso potrà incidere fino a un quarto dell’esito dell’esame: 25 punti sul massimo di 100. (aggiungere schede attribuzione credito) ELEMENTI DI TRASPARENZA- CHE COSA INDICANO I VOTI DESCRITTORI DELL’APPRENDIMENTO E CRITERI DI VALUTAZIONE ASSUNTI DAL COLLEGIO DEI DOCENTI Livello A Gravemente insufficiente B Insufficiente C Lievemente insufficiente D Sufficiente E Discreto Conoscenze Nessuna o gravemente lacunose Abilità Costruisce con grande difficoltà testi/ soluzioni di carattere logico. Non sa risolvere, anche se guidato, semplici esercizi. Comunica in modo scorretto ed improprio. Superficiali, Costruisce con frammentarie e difficoltà testi/ lacunose Soluzioni. Non sa risolvere autonomamente semplici esercizi. Comunica in modo inadeguato. Incerte e Ha difficoltà a parziali cogliere i nessi logici. Compie analisi lacunose. Comunica in modo non sempre coerente e corretto. Essenziali ma Possiede non sufficientemente gli approfondite strumenti logici di base per comprendere testi e problemi, pur incontrando qualche difficoltà nelle operazioni di analisi e sintesi. Comunica in modo semplice ma corretto. Con eventuali Costruisce approfondiment ragionamenti i, anche guidati semplici e chiari. E’ attivo nel confronto e rielabora gli appunti e i dati del problema. Comunica in modo chiaro e corretto. Competenze Voto in /10 Non sa applicare le conoscenze acquisite anche se guidato. Non sa organizzare un funzionale metodo di lavoro. 1-3 Applica le conoscenze minime solo se guidato e con errori anche nell’esecuzione di compiti semplici. 4 Applica le conoscenze in modo impreciso non mettendo in relazione tra loro i concetti semplici acquisiti. Esegue compiti semplici senza errori sostanziali e applica le conoscenze in modo guidato. Esegue correttamente compiti semplici e applica le conoscenze anche a problemi complessi. 5 6 7 F Buono G Ottimo/ Eccellente Complete, con approfondiment i autonomi e attivazione di percorsi individuali Complete, organiche, articolate e approfondite con autonomi lavori di ricerca Costruisce ragionamenti e soluzioni organici e approfonditi. Rielabora autonomamente e gestisce situazioni nuove. Sa fare opportune osservazioni critiche. Comunica in modo efficace ed appropriato. Rielabora in modo personale e critico. Documenta il proprio lavoro. Gestisce situazioni nuove e complesse, individuando anche soluzioni originali. Comunica in modo efficace, appropriato ed articolato. Applica autonomamente le conoscenze a problemi complessi in modo corretto. Applica le conoscenze in modo corretto, autonomo e creativo a compiti nuovi e complessi. 8 9-10 DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE Valutazione prove scritte Descrittori: -Analisi ed individuazione dei dati iniziali -Correttezza e ricchezza della forma -Aderenza alla traccia e alle indicazioni di partenza -Un appropriato uso del microlinguaggio -Coerenza logica e formale nello sviluppo dell’elaborato -Capacità di rielaborare, in modo personale ed efficace, le proprie conoscenze -Originalità e capacità di valutazione critica. Valutazione prove orali Descrittori: -Capacità di orientarsi di fronte alle richieste dell’insegnante -Rilevazione del grado di conoscenza acquisito in relazione ai vari argomenti trattati -Capacità di esporre con chiarezza e competenza linguistica -Acquisizione dei linguaggi tecnici delle varie discipline -Capacità di dialogare con l’insegnante e/o con il gruppo classe. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA REGOLAMENTO Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento Decreto Ministeriale 16 gennaio 2009, n. 5 Articolo 1 Finalità della valutazione del comportamento degli studenti 1. La valutazione del comportamento degli studenti di cui all’art. 2 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti prioritarie finalità: -accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; -verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; -diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri; -dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. 2. La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti. 2. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione in questione viene espressa collegialmente dal Consiglio di classe ai sensi della normativa vigente e, a partire dall’anno scolastico 2008-2009, concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente. 3. In attuazione di quanto disposto dall’art. 2 comma 3 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, deve essere motivata con riferimento ai casi individuati nel comma 2 e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. Essa comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. Articolo 6 Valutazione delle assenze degli alunni Com. 1. – Ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione di ciascun studente, è richiesta la frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale, ai sensi dell’Art.13, c. 2, del D.L. 17/10/2005, n. 226. In via eccezionale il limite è derogabile, previa specifica delibera del collegio dei docenti su parere del consiglio di classe, comunque e solamente per documentare assenze per salute che abbiano comportato ricoveri ospedalieri o malattie di durata complessiva non inferiore a trenta giorni. La valutazione del comportamento degli alunni si propone, pertanto, di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal Consiglio di classe nei confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente irrorata una sanzione disciplinare ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilità nei confronti di cui al comma 1 dell’articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti: a) previsti dai commi 9 e 9bis dell’articolo 4 del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998,n.249 e successive modificazioni; b) che violino i doveri di cui ai commi 1,2 e 5 dell’articolo 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni, secondo quanto previsto in coerenza col Regolamento Scolastico. Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti INDICATORI e alla seguente GRIGLIA DI VALUTAZIONE. INDICATORI 1.rispetto del Regolamento; 2.comportamento responsabile: -nell’utilizzo delle strutture e del materiale della scuola, -nella collaborazione con docenti, personale scolastico e compagni, -durante viaggi e visite d’istruzione, 3.frequenza e puntualità; 4.partecipazione alle lezioni; 5.impegno e costanza nel lavoro scolastico in classe e a casa; 6.profitto generale. Sono considerate valutazioni positive della condotta i voti dal sei al dieci. Il sei segnala, tuttavia, una presenza in classe poco costruttiva o per passività o per eccessiva esuberanza. CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE E DELLA VALUTAZIONE GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI Il voto di condotta o comportamento viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini. Gli elementi presi in considerazione per la valutazione collegiale del voto di condotta, oltre alle eventuali precise e motivate osservazioni presentate dai singoli docenti, sono: a) b) c) d) e) f) g) a) b) scrupoloso rispetto del regolamento scolastico; comportamento maturo per responsabilità e collaborazione; frequenza assidua alle lezioni; vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni; regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche; ruolo propositivo all’intermo della classe; media dei voti di profitto non inferiore ad otto. scrupoloso rispetto del regolamento scolastico; comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione; c) frequenza assidua alle lezioni; d) costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni; e) regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche; f) ruolo propositivo all’interno della classe; g) media dei voti di profitto superiore a sette. a) rispetto del regolamento scolastico; b) comportamento buono per responsabilità e collaborazione c) frequenza normale alle lezioni d) buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni e) proficuo svolgimento delle consegne scolastiche f) media dei voti di profitto superiore a sei oppure anche inferiore a sei purchè priva di insufficienze gravi e purchè la decisione, in quest’ultimo caso, sia assunta all’unanimità da parte del Consiglio di classe, considerato il positivo giudizio relativo alle condizioni previste dalle lettere a, b, c, d, e a) rispetto del regolamento scolastico b) comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione c) frequenza alle lezioni normale d) discreto interesse e partecipazione alle lezioni e) sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche f) assenza di carenze gravi nei voti di profitto (le carenze lievi non impediscono la valutazione di 7 in condotta) a) comportamento incostante per responsabilità e collaborazione, con notifica alle famiglie b) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare nota in condotta sul registro di classe, in un numero inferiore a tre c) frequenza irregolare alle lezioni (la somma derivante dal numero di assenze+ ritardi+ uscite anticipate supera il limite di trenta) d) mediocre interesse e partecipazione passiva alle lezioni e) discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche. La condizione di incontrollabile comportamento accentuatamente grave di uno studente è testimoniata dal concorrere, nella stessa persona, di situazioni negative qui individuate: a) grave inosservanza del regolamento scolastico tale da comportare notifica alle famiglie b) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare nota in condotta sul registro di classe, in numero superiore a cinque c) frequenza alle lezioni inferiore a 100 giorni d) mancata attenzione e totale disinteresse per le attività scolastiche e) mancato svolgimento dei compiti assegnati 10 9 8 7 6 5 f) comportamento scorretto e/o violento nel rapporto con personale scolastico e/o compagni g) comportamento gravemente irresponsabile durante viaggi e visite di istruzione. Bastano anche solo cinque delle condizioni sopra descritte a denunciare un profilo gravemente deficitario e non sanabile mediante azioni di riabilitazione. Uno stato di deprivazione così radicato e consolidato, rendendo ininfluente e inefficace, quindi improponibile qualunque azione di riabilitazione, rende impossibile affrontare in maniera produttiva gli impegni della classe successiva; pertanto lo studente in tale situazione è dichiarato nello scrutinio finale di giugno non ammesso alla classe successiva. (s’inserisce la tabella del voto di condotta) CRITERI GENERALI PER LO SVOLGIMENTO DELLO SCRUTINIO FINALE Lo scrutinio finale si configura come un atto amministrativo e pertanto soggiace alla legislazione di riferimento per quanto riguarda i seguenti punti: osservanza dei criteri generali stabiliti dall’art. 13 dell’O.M. n. 90/2001 e dall’art. 193 bis del D. Lgs. 297/1994 motivato giudizio dei voti proposti (art. 79 del R.D. n. 653 del 04.05.1925) presenza di tutti i docenti componenti del Consiglio di Classe (art. 9 dell’O.M. n. 90/2001) presenza del motivato giudizio del docente di Religione in caso di deliberazione da adottare a maggioranza (par. 2/7 del D.P.R. n. 202 del 23.06.1990); considerazione dei risultati del primo trimestre nell’assegnazione dei voti, anche se tali risultati non possono essere considerati decisivi (art. 80 del R.D. n.653 del 4.05.1925); motivazione della non ammissione alla classe successiva (Consiglio di Stato, VI, sent. n. 59 del 18.10.2000); richiamo ai criteri formulati dal Collegio dei Docenti e contenuti nel presente P.O.F. Il termine di riferimento e di confronto della valutazione finale sarà il lavoro effettivamente svolto dall’alunno in relazione agli obiettivi didattici e formativi deliberati in sede di programmazione educativa e didattica e in riferimento ai criteri di valutazione di cui al presente P.O.F. Il giudizio di promozione con pieno merito sarà adottato nei confronti degli alunni che abbiano raggiunto un livello di profitto (sotto il profilo delle conoscenze-abilitàcompetenze) almeno sufficiente in tutte le discipline con riferimento ai parametri e agli obiettivi stabiliti dal Consiglio di Classe. La dichiarazione di promozione in casi di carenze non gravi sarà adottata in presenza di alcune insufficienze ritenute non gravi, il cui numero di per sé non è preclusivo della promozione, purché sussistano almeno i seguenti requisiti: - presenza di conoscenze, abilità e competenze sufficienti a garantire una compensazione delle carenze nella fase iniziale dell’a.s. successivo - capacità di orientarsi senza grosse difficoltà tra i programmi di studio dell’anno successivo - attitudine a organizzare lo studio in maniera autonoma - capacità di interagire coerentemente con le linee di programmazione indicate dai docenti - l‘alunno sia meritevole di credito scolastico da parte del Consiglio di Classe per la frequenza, la partecipazione e il comportamento con i compagni, con i docenti e con l’ambiente scolastico La dichiarazione di promozione in casi di carenze gravi (in via eccezionale) sarà disposta se l’insufficienza è stata determinata da fattori di disturbo estranei alla volontà dell’alunno, che comunque è in grado di sostenere un percorso di compensazione in modo autonomo ovvero col supporto dei corsi integrativi organizzati dalla scuola. La dichiarazione di non - promozione va adottata in rapporto ai seguenti elementi fondamentali: - assenza di requisiti minimi per la frequenza dell’a.s. successivo - incapacità di organizzare lo studio in maniera autonoma - sostanziale ignoranza dei concetti di base che determinano la specificità di una disciplina Sono fissati i seguenti criteri generali che guideranno gli scrutini intermedi e finali, nonché tutte le forme ufficiali di valutazione, oggetto di divulgazione presso le famiglie: In sede di scrutinio per tutti gli alunni, parallelamente al profitto e agli obiettivi conseguiti, saranno valutati le capacità, le attitudini e gli altri elementi che caratterizzano la personalità dell’allievo. Si terrà conto, rispetto agli obiettivi, del miglioramento progressivo realizzato durante l’anno scolastico. Il voto proposto in vista dello scrutinio e espresso come numero intero positivo (compreso tra 1 e 10), non emerge dalla semplice media dei voti ottenuti e tiene conto della progressione nell’intero anno scolastico. Tale voto è commisurato al raggiungimento degli obiettivi formativi e didattici indicati nella programmazione. I voti di profitto misurano specifiche prestazioni degli alunni e non i comportamenti per i quali vi è il voto di condotta. Il voto è il risultato di un adeguato numero di prove e di verifiche. Il numero delle assenze, pur non essendo di per se stesso preclusivo della valutazione del profitto, incide, tuttavia, negativamente sul giudizio complessivo. La frequenza assidua e la partecipazione attiva alla scuola sono elementi positivi che concorrono alla valutazione favorevole del profitto dell’alunno. Valutazione degli alunni con disabilità La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato previsto dall’articolo 314, comma 4, del Testo Unico di cui al Decreto Legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate nei precedenti articoli. Gli alunni con disabilità sostengono le prove dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo dell’istruzione secondo le modalità previste dall’articolo 318 del Testo Unico di cui al Decreto Legislativo n. 297 del 1994, già citato. All’alunno con disabilità che ha svolto un percorso didattico differenziato e non ha conseguito il diploma attestante il superamento dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo, è rilasciato un attestato recante gli elementi informativi relativi all’indirizzo e alla durata del corso di studi seguito, alle materie di insegnamento comprese nel piano di studi,…… STRUMENTI DI AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE Per valutare il livello di efficacia della realizzazione del P.O.F. e il raggiungimento degli obiettivi di sistema saranno attivate procedure di monitoraggio e di valutazione annuale delle attività con speciale riferimento a : dichiarato → mediante analisi dei documenti progettuali agito → mediante il monitoraggio della progettualità in atto pensato → mediante analisi dei risultati finali dei progetti promossi percepito → mediante valutazione degli stessi da parte dei soggetti esterni L’autoanalisi riguarderà i processi promossi dall’Istituto, all’interno del P.O.F., mediante la progettualità in atto, nell’ottica della creazione di una cultura della valutazione, che favorisca l’autovalutazione come incentivo alla qualità della scuola. Il processo implica che, una volta interpretati i dati e tratte le debite conclusioni, essi possano essere validati con procedure di informazione e comunicazione. In tal senso l’Istituto intende farsi espressione di una sensibilità verso i soggetti della scuola e verso l’utenza esprimendo attenzione ai valori pluralistici delle sue componenti. Gli strumenti del profilo autovalutativo saranno, prioritariamente, l’utilizzo di questionari da somministrare sia all’utenza istituzionale (segmento docenti ed enti esterni in partnership) che a quella sociale (segmenti studenti e genitori), nonché relazioni tecniche e focus group. I contenuti sottoposti a valutazione riguarderanno i seguenti ambiti: a) processi classe tempo come risorsa d’apprendimento qualità dell’apprendimento-insegnamento sostegno alle difficoltà d’apprendimento b) processi scuola scuola come spazio sociale scuola come luogo di formazione professionale c) ambiente famiglia e scuola mondo professionale e scuola. I risultati saranno poi socializzati per un momento di riflessione sulla qualità delle azioni/comportamenti individuali . III PARTE: REGOLAMENTI PATTO DI CORRESPONSABILITA’ REGOLAMENTO D’ISTITUTO REGOLAMENTO DI DISCIPLINA MODULISTICA