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Note legali
Copyright © 2012 Ekoore. Tutti i diritti riservati.
Ekoore è un marchi registrato. Ubuntu e Canonical sono marchi appartenenti a
Cananical.
Tutti gli altri nomi di società e prodotti potrebbero essere marchi delle società a cui
sono associati.
La disponibilità delle applicazioni, dei servizi e delle funzioni di Ubuntu potrebbe
variare in base al Paese ed al modello del dispositivo.
Questo manuale è stato tratto dalla documentazione ufficiale di Ubuntu, riportata sui siti
ufficiali http://www.ubuntu.com e http://www.ubuntu.it. Per una versione integrale di
tale documentazione, riferirsi ai siti ufficiali.
Informazioni su questo manuale
Questo manuale spiega come utilizzare il sistema operativo open source Ubuntu, compresi gli
aggiornamenti delle applicazioni messi a disposizione dai repository di Ubuntu e di Ekoore.
Non descrive le funzioni fisiche del dispositivo (i suoi componenti e accessori, come sostituire la
batteria, come accenderlo e così via) o le relative specifiche. Per avere tali informazioni, consultare
la quick-guide del proprio dispositivo.
Per ricevere assistenza sull'utilizzo del dispositivo e del sistema operativo, siete pregati di scrivere
sul forum ufficiale Ekoore, raggiungibile al seguente indirizzo: http://www.ekoore.com/forum
Password predefinite
Può capitare che alla ricezione di un prodotto Ekoore con sistema operativo Ubuntu, sia
preimpostata una password per l'accesso, in questo caso la password è ekoore, si consiglia di
cambiarla al primo accesso per questioni di sicurezza.
1
Indice generale
Note legali ..........................................................1 Introduzione...................................................21
Informazioni su questo manuale.........................1 Come funziona il terminale...........................21
Ubuntu, Linux per tutti!......................................4
Aprire una finestra di terminale................21
Informazioni sul nome.....................................4
Home utente e file system.........................21
Software libero................................................4
Digitare i comandi nel terminale..............22
La differenza....................................................4 Esempi e suggerimenti..................................23
Ekoore LiveCD...................................................6
Tasti di selezione rapida............................23
Introduzione.....................................................6
Posizione del cursore................................23
Scaricare l'immagine iso e masterizzarla.........6
Cancellare parole......................................23
Avvio...............................................................7
Comandi in memoria................................24
Lingua..............................................................7 Percorsi..........................................................24
Requisiti...........................................................8 Spazi..............................................................24
Partizionamento...............................................9 Assegnare nomi a file e cartelle.....................24
Conferma partizionamento............................10 Immissione della parola d'ordine...................25
Fuso orario.....................................................11 Stampa degli errori........................................25
Disposizione della tastiera.............................12 Il filesystem: struttura delle directory di sistema
Informazioni personali...................................13............................................................................26
Attendere il completamento..........................14 /bin.................................................................26
Primo avvio...................................................16 /boot...............................................................26
Aggiungere, rimuovere ed aggiornare
/dev................................................................26
applicazioni........................................................17 /etc.................................................................26
Differenze nell'installare software rispetto a
/home.............................................................26
Windows........................................................17 /lib..................................................................27
Installare un'applicazione..............................17 /lost+found.....................................................27
Altri metodi di installazione..........................17 /media............................................................27
Scaricare e installare un pacchetto .deb....17 /mnt................................................................27
Fare clic su un collegamento in una pagina
/opt.................................................................27
web............................................................18 /proc...............................................................27
Rimuovere un'applicazione...........................18 /root................................................................27
Aggiungere un repository software...............18 /sbin...............................................................28
Aggiungere un PPA (Personal Package
/sys.................................................................28
Archive)....................................................19 /tmp................................................................28
Cos'è il software con restrizioni?...................19 /usr.................................................................28
Il terminale a riga di comando...........................21 /var.................................................................28
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Ubuntu, Linux per tutti!
Questa sezione è un'introduzione a Ubuntu. Qui potrete scoprire la filosofia di Ubuntu e trovare informazioni su come
portare il vostro contributo a Ubuntu e come ottenere aiuto con Ubuntu.
Ubuntu non sarà mai a pagamento e non è prevista alcuna quota aggiuntiva per l'edizione "enterprise"; il meglio del
nostro lavoro sarà sempre disponibile a tutti, gratuitamente.
Ubuntu comprende il meglio che la comunità del software libero offre in termini di traduzioni e infrastrutture per
l'accesso universale, così da rendere Ubuntu utilizzabile dal maggior numero di utenti possibile.
Ubuntu è rilasciato regolarmente a scadenze previste; ogni 6 mesi si rilascia una nuova versione ed è possibile
scegliere di usare la versione stabile o di sviluppo. Ogni edizione è supportata per almeno 18 mesi.
Ubuntu è votato completamente ai principi del software libero e open source; gli utenti sono incoraggiati all'uso, al
miglioramento e alla diffusione del software libero e open source.
Informazioni sul nome
Ubuntu è un'ideologia morale del Sud Africa focalizzata sulla lealtà e sulle relazioni delle persone: la parola deriva
dagli idiomi Zulu e Xhosa. Ubuntu è sentita come un concetto costitutivo della cultura tradizionale Africana, è
considerata come il principio fondante della nuova repubblica del Sud Africa ed è collegata all'idea di un Rinascimento
Africano.
Una traduzione approssimata del principio di Ubuntu è «umanità attraverso gli altri». Un'altra potrebbe essere: «fede
in un legame universale di partecipazione che lega tutta l'umanità».
"Una persona con ubuntu è aperta e disponibile agli altri, non si sente minacciata dal fatto che
gli altri siano capaci e anche migliori perché possiede una certezza che deriva dal sapere di
appartenere a un gruppo più grande e che è diminuito quando gli altri sono umiliati o sminuiti,
quando gli altri sono torturati oppure oppressi."
--Arcivescovo Desmond Tutu
Come piattaforma basata su Linux, il sistema operativo Ubuntu migra lo spirito di Ubuntu nel mondo del software.
Software libero
Il progetto Ubuntu è votato completamente ai principi del software libero e open source; gli utenti sono incoraggiati
all'uso, al miglioramento e alla diffusione del software libero e open source.
«Software libero» non significa software gratis (benché Ubuntu si impegni a essere completamente gratuito), ma
significa avere il diritto di poter utilizzare il software come si desidera: il codice sorgente di un programma libero è
disponibile a chiunque lo voglia scaricare, modificare, migliorare o utilizzare in qualsiasi modo. Oltre a tale valore
ideologico, questa libertà presenta molti vantaggi tecnici: quando viene sviluppato un programma, il duro lavoro dei
programmatori può essere utilizzato come punto di partenza per un nuovo progetto. Con il software non libero questo
non può accadere e quando un nuovo programma viene sviluppato è necessario partire da zero. Per questo motivo
sviluppare software libero è veloce, efficiente ed eccitante!
È possibile trovare maggiori informazioni riguardo il software libero, la sua filosofia ideologica e tecnica sul sito web
del progetto GNU: http://www.gnu.org/philosophy/
La differenza
Ci sono differenti operativi diversi basati su Linux: Debian, SuSE, Gentoo, RedHat e Mandriva sono solo alcuni degli
esempi. Ubuntu è un altro contendente in quello che è già un campo altamente competitivo. Cosa rende quindi
Ubuntu differente?
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Basato su Debian, una delle distribuzioni più acclamate, tecnologicamente avanzate e meglio supportate, Ubuntu
cerca di creare una distribuzione che fornisca un ambiente Linux aggiornato e coerente sia per l'ambiente desktop sia
per l'ambiente server. Ubuntu comprende molti pacchetti selezionati direttamente dalla distribuzione Debian e ne
mantiene il software per la gestione dei pacchetti che consente di installare e rimuovere facilmente i programmi. A
differenza di molte distribuzioni che comprendono una grande quantità di software che può o non può essere utile,
Ubuntu dispone di una selezione ridotta di programmi, ma di alta qualità e importanza.
Concentrandosi sulla qualità, Ubuntu riesce a creare un ambiente solido e ricco di funzionalità, adatto per l'utilizzo in
ambienti sia privati che commerciali. Il progetto dedica tutto il tempo necessario per prestare attenzione anche ai
minimi dettagli ed è in grado di rilasciare ogni 6 mesi una versione che include il software più recente e migliore
disponibile. Ubuntu è disponibile nelle edizioni per architetture a 32 o 64 bit e funziona sulla maggior parte dei
computer. È inoltre presente una versione per le architetture Sun UltraSPARC e Amazon EC2.
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Ekoore LiveCD
Introduzione
Ekoore LiveCD è la distribuzione basata su Ubuntu compatibile con tutti i prodotti Ekoore, ed ottimizzata per essi.
Questa distribuzione porta con se tutte le novità dell'ultima versione di Ubuntu, con l'aggiunta di alcuni software, driver
e tool.
E' utile installare questa distribuzione sia per ripristinare prodotti Ekoore con problemi software, sia per eseguire
l'aggiornamento di versione.
Per eseguire l'installazione è consigliato utilizzare mouse e tastiera usb, in quanto è possibile che il touchscreen non
funzioni in modo ottimale durante l'installazione, e che la tastiera su schermo non compaia.
Scaricare l'immagine iso e masterizzarla
E' possibile scaricare l'illagine iso di Ekoore LiveCD dal seguente
indirizzo: http://www.ekoore.it/download/livecd/EkooreLiveCD-2.2.iso.
Una volta terminato il caricamento è possibile sia masterizzare l'immagine iso su un supporto dvd-rom, sia creare un
supporto usb avviabile con lo strumento Creatore disco di Avvio di Ubuntu.
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Avvio
Per avviare il CD è sufficiente inserirlo nel lettore e riavviare il sistema. Dovrebbe comparire una schermata simile a
quella qui sotto.
Se così non fosse, è necessario configurare il BIOS del proprio computer affinché esegua l'avvio dal lettore CD-ROM
(consultare il manuale d'uso del proprio PC o della scheda madre).
A questo punto bisogna o attendere i 3 secondi del countdown, o premere il tasto [invio] della tastiera.
Lingua
La prima schermata che verrà presentata riguarda la selezione della lingua.
6
Qui è possibile scegliere la lingua per il proprio sistema. Dopo aver selezionato «Italiano» fare clic sul pulsante
«Avanti» per proseguire. Con il pulsante «Indietro» si ha la possibilità di tornare indietro, invece con il tasto «Esci» si
interrompe l'installazione.
Requisiti
Nella prossima schermata saranno mostrati i requisiti minimi del computer, nel caso che tali requisiti non siano
soddisfatti, sarà impossibile proseguire nell'installazione.
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Selezionare se si desidera installare i "Software di terze parti" e "Scaricare gli aggiornamenti durante l'installazione".
Partizionamento
In questa schermata è possibile selezionare in che modo installare il nuovo sistema, se sostituirlo a quello precedente
o affiancarlo.
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Conferma partizionamento
In questa schermata sarà visualizzato in che modo sarà partizionato il disco fisso.
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Confermare e procedere.
Fuso orario
A questo punto, il partizionamento e l'installazione del sistema inizierà, tuttavia sarà ancora necessario configurare la
localizzazione e le informazioni riguardo l'utente amministratore.
Sarà quindi necessario selezionare la città che rappresenta la propria zona geografica.
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È possibile selezionare la città riferimento per la propria zona (che probabilmente sarà Italia) alternativamente
cliccando sulla mappa o scegliendola tra quelle presenti nelle liste sottostante.
Disposizione della tastiera
La prossima domanda riguarderà il modello della tastiera.
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Dopo aver scelto la mappatura adatta alla propria tastiera, è necessario scrivere qualcosa nella casella sottostante
per verificare la correttezza della scelta. Per le prove, è meglio digitare caratteri "strani" come, ad esempio, àèéìòù
()?!. Una volta impostata la corretta mappatura, continuare facendo clic su «Avanti».
Informazioni personali
La schermata successiva consentirà di inserire i propri dati: il nome reale, il nome utente e la password per eseguire il
login e un nome da assegnare al computer. Di particolare importanza sono il nome utente e la password, dato che
verranno richiesti il più delle volte per accedere al sistema.
Per evitare di avere problemi al primo riavvio, è importante non selezionare l'opzione "Accedere automaticamente".
Dopo il primo avvio sarà comunque possibile selezionare la modalità di accesso automatico.
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Attendere il completamento
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A questo punto bisogna attendere il completamento dell'installazione, che durerà alcuni minuti. Appena si aprirà una
finestra come la seguente
premere "Riavvia ora" per riavviare e terminare l'installazione.
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Primo avvio
Al primo avvio sarà necessario abilitare la tastiera su schermo dal menu delle tecnologie essistive, e se preferito,
anche l'utilizzo di caratteri grandi (facilita l'interazione con il touchscreen)
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Aggiungere, rimuovere ed aggiornare applicazioni
Differenze nell'installare software rispetto a Windows
La gestione dell'installazione dei programmi in Ubuntu è molto diversa rispetto a Windows.
Per installare un'applicazione in Windows normalmente si acquista un CD contenente il programma o viene scaricato
un pacchetto d'installazione da Internet. In seguito si lancia il programma d'installazione e si seguono i passi descritti.
Con Ubuntu basta semplicemente aprire un gestore di pacchetti, cercare l'applicazione di cui si ha bisogno e fare clic
su un pulsante per installarla. Rimuovere un'applicazione è altrettanto semplice.
Il gestore di pacchetti scarica le applicazioni da un repository: una specie di archivio su Internet che contiene molti
programmi sotto forma di pacchetti che a loro volta contengono tutte le informazioni necessarie all'installazione. È
possibile anche scaricare pacchetti altrove, usando il browser web per esempio, ma è molto più semplice fare
affidamento al gestore di pacchetti.
Alcuni pacchetti, per poter funzionare, richiedono a loro volta l'installazione di altri pacchetti chiamati dipendenze. Per
esempio, il pacchetto di un elaboratore di testi potrebbe richiedere l'installazione di un pacchetto per la stampa. Il
gestore di pacchetti installa automaticamente queste dipendenze.
All'interno del gestore di pacchetti, in modo predefinito, sono disponibili solo le applicazioni provenienti dai repository
software ufficiali di Ubuntu. Se non si riesce a trovare un'applicazione nei repository predefiniti, è possibile
aggiungerne altri (di «terze parti») e installarla tramite quelli
Installare un'applicazione
Selezionare Applicazioni → Ubuntu Software Center e cercare un'applicazione oppure selezionare una categoria e
trovare un'applicazione dall'elenco.
1.Selezionare l'applicazione da installare, a fare clic su Installa.
2.Viene richiesto di inserire la password. Una volta digitata correttamente, l'installazione, in presenza di una
connessione a Internet funzionante, ha inizio.
3.Il processo d'installazione è solitamente un'operazione veloce, ma potrebbe impiegare più tempo in
presenza di una connessione a Internet lenta. Una volta completata, l'applicazione è pronta all'uso: la
maggior parte delle applicazioni installate possono essere trovare all'interno del menù Applicazioni.
Altri metodi di installazione
Scaricare e installare un pacchetto .deb
È possibile scaricare e installare applicazioni da alcuni siti web. Solitamente queste applicazioni sono contenute nei
cosiddetti pacchetti Debian (estensione «.deb»). Per installare un pacchetto Debian, procedere come segue:
1.
Scaricare il pacchetto da un sito web.
2.
Fare doppio-clic sul pacchetto. Viene aperto il programma d'installazione dei pacchetti.
3.
Fare clic su Installa per installare il pacchetto.
Questa modalità d'installazione di singoli pacchetti non è raccomandata per i seguenti motivi:
 I pacchetti non sono stati controllati dal gruppo di sicurezza di Ubuntu e potrebbero contenere software dannoso per
il computer. È consigliabile scaricare pacchetti solamente da siti web di cui ci si possa fidare.
 I pacchetti, per funzionare, potrebbero richiedere qualche altro programma che non può essere installato
automaticamente ed è quindi necessario cercare e installare questi programmi manualmente.
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Fare clic su un collegamento in una pagina web
Alcune pagine web contengono dei collegamenti che consentono di installare pacchetti facendo clic su di essi e sono
noti come collegamenti «apt:». Una volta fatto clic sul collegamento viene chiesto se installare dei programmi
aggiuntivi: fare clic su Installa per avviare l'installazione.
L'applicazione può essere scaricata e installata solamente se è disponibile all'interno di un repository software già
abilitato sul proprio computer. In questo modo nessun sito web è in grado di installare sul proprio sistema programmi
potenzialmente dannosi.
Rimuovere un'applicazione
1.
Selezionare Applicazioni → Ubuntu Software Center.
2.
Nella sezione Software installato, cercare nell'elenco l'applicazione da rimuovere o eseguire una ricerca.
3.
Selezionare l'applicazione e fare clic su Rimuovi.
4.
Viene richiesto di inserire la password. Una volta digitata correttamente, l'applicazione viene rimossa. Questa
operazione non dovrebbe durare a lungo.
Alcune applicazioni necessitano di installare altre applicazioni per poter funzionare
correttamente. Tentando di rimuovere un'applicazione necessaria a un'altra, verranno rimosse
entrambe. Viene comunque chiesta conferma prima di procedere con la rimozione.
Per maggiori informazioni su Ubuntu Software Center, consultarne il manuale.
Se l'applicazione da rimuovere non è disponibile in Ubuntu Software Center, usare il gestore di pacchetti
(Sistema → Amministrazione → Gestore pacchetti) per rimuoverla.
Aggiungere un repository software
I programmi di Ubuntu, oltre che attraverso i repository predefiniti, sono disponibili anche attraverso dei
canali di terze parti. Per installare dei programmi da questi repository è necessario aggiungerli tra quelli
disponibili del gestore di pacchetti.
Aggiungere solamente repository software da fonti fidate. I repository di terze
parti non vengono controllati dal gruppo di sicurezza di Ubuntu e potrebbero
contenere programmi potenzialmente dannosi.
1.
Aprire Applicazioni → Ubuntu Software Center.
2.
Cliccare Modifica → Software Sources... ed inserire la password di amministrazione.
3.
selezionare Altri Software.
4.
Fare clic su Aggiungi per aggiungere un nuovo repository.
5.
Inserire la riga APT per il repository aggiuntivo. Questa dovrebbe essere disponibile dal sito web del
repository e dovrebbe essere simile alla seguente:
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu/ natty main
6.
Fare clic su Aggiungi sorgente e quindi su Chiudi.
7.
Software Center will automatically apply the changes and packages from the new repository should now be
available in your package manager.
Come misura di sicurezza la maggior parte dei repository software utilizza una chiave GPG per firmare digitalmente i
file forniti, semplificando la verifica dell'originalità e dell'integrità dei file. Per poter verificare questi file con il gestore
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di pacchetti, è necessaria la chiave pubblica che corrisponde alle firme apposte sui file. Tale chiave dovrebbe essere
disponibile da scaricare dal sito web del repository.
Download the GPG key. Click Applications → Ubuntu Software Center, then click Edit → Software Sources...,
select the Authentication tab, click Import Key File and select the GPG key to be imported.
È anche possibile aggiungere la chiave GPG usando il terminale con il seguente comando:
sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com keyfingerprint
Aggiungere un PPA (Personal Package Archive)
Launchpad fornisce a ciascun utente un proprio PPA (Personal Package Archive) che può essere usato per creare e
archiviare pacchetti per Ubuntu. Aggiungere un PPA al proprio elenco dei repository viene fatto allo stesso modo con
cui si aggiunge un normale repository software: i PPA funzionano come dei normali archivi di Ubuntu. Anche
l'installazione di software da un PPA avviene allo stesso modo - per esempio usando apt-get o «Gestore pacchetti» - e
qualora sia disponibile un aggiornamento, Ubuntu avvisa di installarlo.
I pacchetti presenti in un PPA vengono scaricati e installati a proprio rischio e pericolo.
Ubuntu, Launchpad e Canonical non garantiscono questi pacchetti. È necessario essere certi di
potersi fidare del proprietario del PPA prima di installare il loro software.
Prima di iniziare, è utile acquisire un po' di familiarità con la sezione chiamata «Aggiungere un repository software».
La riga APT per il PPA dovrebbe essere disponibile nella pagine web del PPA su Launchpad edovrebbe essere simile
alla seguente:
deb http://ppa.launchpad.net/user/ppa/ppa-name natty main
Come misura di sicurezza, ciascun PPA utilizza una chiave GPG unica per firmare digitalmente i pacchetti forniti.
Questo facilita la verifica di manomissioni dei pacchetti e assicura che il PPA da cui si scarica il software sia
effettivamente quello desiderato. Affinché il gestore di pacchetti sia in grado di effettuare questo controllo, è
necessario avere la chiave pubblica corrispondente alla firma. La chiave dovrebbe essere scaricabile dalla pagina del
PPA su Launchpad e finché non viene aggiunta al sistema, vengono visualizzati degli avvisi quando si tenta di
scaricare software da fonti non fidate.
La chiave usata per firmare un PPA è presente nella pagina web del PPA stesso. Per maggiori informazioni su come
installare una chiave, consultare la sezione chiamata «Aggiungere un repository software».
Per maggiori informazioni su come aggiungere un repository PPA, consultare l'aiuto di Launchpad (in inglese).
Cos'è il software con restrizioni e non libero?
La maggior parte del software disponibile per Ubuntu è libero e open source. Questo software è liberamente
installabile e utilizzabile e le persone possono modificarlo e redistribuirlo. Ubuntu è costituito da software di questo
tipo.
Non-free software is software which is not freely redistributable or modifiable. This makes it difficult for the Ubuntu
developers to improve the software and correct problems, so it is normally recommended that you use free
software instead.
Il software con restrizioni è software che ha nell'uso dei limiti tali da non poter essere definito software libero. Il
software non libero è una tipologia di software con restrizioni, in cui queste restrizioni sono dovute alle licenze non
libere. Altri motivi per classificare un software come software con restrizioni, sono problemi legali (l'uso di alcuni tipi di
software non è legale in alcuni Paesi) e problemi di brevetti (alcuni software richiedono il pagamento di licenze per
poter essere usati legalmente).
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In alcuni casi l'uso di software proprietario è l'unica opzione. Questi casi possono comprendere software per la
riproduzione di alcuni formati audio e video, alcuni tipi di caratteri edriver per alcune schede grafiche.
Il gestore di pacchetti dovrebbe avvisare quando si cerca di installare del software con restrizioni. Se tale software
non può essere usato legalmente nel proprio Paese, non c'è molto che si possa fare: bisognerebbe non installare quel
particolare software. Se il software presenta delle restrizioni solo perché non è libero, può essere possibile usarlo
(come nel caso dei driver per le schede grafiche). La maggior parte del software con restrizioni non è però supportato
da Ubuntu e i problemi che possono insorgere con questi software non possono essere corretti dagli sviluppatori di
Ubuntu.
A volte può essere difficile determinare perché un particolare pacchetto software presenta delle restrizioni. In tal
caso, è possibile chiedere un parere nelforum di Ubuntu. Se nemmeno così si riesce a determinare perché un
pacchetto presenti delle restrizioni, è meglio essere cauti e non installarlo, potrebbe essere illegale nel proprio
Paese.
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Il terminale a riga di comando
Introduzione
Shell, terminale e riga di comando, sono termini che indicano in maniera equivalente un dispositivo a
interfaccia testuale. Può servire a svolgere gran parte delle mansioni in un sistema operativo: muoversi
attraverso il file system per creare, cancellare o rinominare file, scaricare, installare o rimuovere programmi,
per configurare l'hardware, per creare script e molte altre cose.
Tante delle azioni sopra elencate, come noto alla maggior parte degli utenti, possono essere svolte tramite
programmi a interfaccia grafica. La riga di comando può essere utile qualora sussistano dei malfunzionamenti
di tali programmi e si vogliano tracciare eventuali bug, nel caso non esistano programmi a interfaccia grafica
o semplicemente perché l'utente ritiene comodo usarla.
Gli esempi contenuti in questa guida sono volutamente banali, la maggior parte delle seguenti operazioni
possono essere svolte facilmente con pochi clic di mouse, ciò non toglie che la conoscenza di alcuni concetti
base può permettere anche agli utenti tecnicamente meno preparati di riuscire a svolgere le procedure più
comuni.
Come funziona il terminale
Aprire una finestra di terminale
Seguire le indicazioni adatte alla versione del sistema in uso:
•Ubuntu:
•fare clic su il Applicazioni → Accessori → Terminale;
•Kubuntu:
•fare clic su Menu K → Sistema → Konsole;
•Xubuntu:
•fare clic su Applications → Accessories → Terminale.
Home utente e file system
Il contenuto della cartella Home
Per capire come funziona la riga di comando si prenda come modello un utente che durante l'installazione,
fra le varie cose, abbia impostato come nome utentemario e come nome del computer mario-desktop.
A disposizione di tale utente, all'interno della cartella /home, ci sarà una cartella con il suo stesso nome,
cioè mario. Il suo percorso completo sarà/home/mario, che nel terminale può essere sinteticamente
rappresentato dal simbolo «~» chiamato tilde. Per ottenerlo occorre premere i tasti AltGr+ì.
Tale cartella, alla quale è possibile accedervi dal menu Risorse → Cartella Home, è nota anche come home
utente. Essa riveste una grande importanza all'interno del sistema, dato che al suo interno sotto forma di file
nascosti, sono memorizzati tutti i file di configurazione dei programmi.
Per visualizzare file nascosti, fare clic su Visualizza → Mostra file nascosti.
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Per esempio, nella sottocartella ~/.mozilla vengono memorizzati i dati riguardanti il browser Firefox:
segnalibri, estensioni, impostazioni menu, etc, così come in ~/.openoffice.org saranno archiviate le relative
impostazioni della suite d'ufficio OpenOffice.Org.
Per nascondere un file è sufficiente preporre un punto prima del suo nome. Ad esempio, per
nascondere il file script.sh è sufficiente rinominarlo in.script.sh.
Il file system
Si può accedere alla radice del file system scegliendo Risorse → Computer, facendo clic sull'icona «File
system» oppure selezionando «File system» dalla barra laterale sinistra. Il file system, inteso come la
directory che contiene tutte le altre, è rappresentato dal simbolo «/», chiamato root, da non confondere con
la cartella /root, la Home dell'amministratore.
La directory /home/
È la directory che contiene tutte le Home degli utenti presenti nel sistema. Nel sistema in figura è presente
solo la Home dell'utente mario, ma aggiungendo utenti al sistema verranno create le relative cartelle Home.
La cartella Home
Nella directory /home/mario sono presenti alcuni file, alcuni memorizzati dall'utente stesso e altri già
presenti dalla prima installazione come, ad esempio, la directory Scrivania che ovviamente andrà a contenere
tutti i file, cartelle e icone di avvio presenti sulla scrivania.
Digitare i comandi nel terminale
Aprendo un terminale l'utente mario otterrà un risultato simile al seguente:
Il messaggio della figura mostra alcune informazioni:
•l'utente mario, all'interno del computer mario-desktop, si trova attualmente nella propria Home,
cioè /home/mario/, indicata con «~»;
•è attiva la modalità utente, indicata dal simbolo «$». Esiste anche una modalità amministratore,
attivabile con il comando sudo su, caratterizzata dal simbolo «#». Per maggiori informazioni sui
privilegi di amministrazione consultare la relativa guida.
Per avere la conferma di essere nella cartella /home/mario/ è utile eseguire il comando pwd, il quale
stamperà a schermo il percorso corrente. Digitare il seguente comando:
pwd
Il risultato sarà simile al seguente:
Se invece si digiterà il comando ls si otterrà l'elenco dei file presenti nella cartella /home/mario/:
Documenti lettera.odt
Video Immagini Musica
Pubblici Scrivania
scheda.ods
examples.desktop
Modelli
Scaricati
L'utente può muoversi attraverso il file system con il terminale utilizzando il comando cd. Se si desidera
spostarsi nella cartella /usr/share/doc sarà utile digitare il comando cd /usr/share/doc, come nel seguente
esempio:
mario@mario-desktop:~$ cd /usr/share/doc
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Il risultato sarà simile al seguente:
mario@mario-desktop:/usr/share/doc$
Dopo aver digitato il precedente comando, alla sinistra del simbolo «$», viene indicata la nuova posizione
nella cartella /usr/share/doc.
Esempi e suggerimenti
Tasti di selezione rapida
Autocompletamento
Per evitare di digitare ogni singola lettera si può usare il tasto «Tab» (posto solitamente sulla sinistra della
tastiera, accanto al tasto «Q»).
Ad esempio, digitando «/h» e premendo il tasto Tab, la stringa si autocompleterà in «/home/». Aggiungendo
la «m» e premendo nuovamente «Tab» si otterrà la stringa «/home/mario/» e così via fino ad ottenere
«/home/mario/Scrivania».
Se nella cartella /home/ sono presenti degli utenti mario e michele, alla pressione del tasto «Tab» non
accadrà niente poichè ci si trova di fronte ad un'ambiguità. Premendo una seconda volta il tasto «Tab» verrà
stampato l'elenco dei file e delle directory che iniziano per «m»; se successivamente si digita anche la lettera
«a» l'ambiguità sarà risolta, dunque premendo nuovamente «Tab» la stringa «mario» verrà completata. Se
oltre a mario e michele è presente anchemaria, l'autocompletamento si bloccherà correttamente a
«/home/mari», e l'utente dovrà aggiungere l'ultima lettera.
Poichè il terminale è sensibile alle maiuscole, le lettere minuscole sono diverse da quelle
maiuscole. La digitazione dei comandi e dei percorsi deve necessariamente rispettare la
corretta sintassi.
Posizione del cursore
Poichè non è possibile selezionare con il mouse una delle parole interne ad un comando per modificarlo o
cancellarlo, è necessario spostare il cursore con i tasti «Freccia destra» e «Freccia sinistra» per portarlo nella
posizione desiderata.
Per velocizzare lo spostamento del cursore si possono usare alcune combinazioni con i tasti sopracitati e i
tasti «Fine» e «Home» (tasto con la freccia diretta in alto a sinistra). Quelli che seguono sono degli esempi:
Combinazione
Ctrl+Freccia destra
Ctrl+Freccia sinistra
«Home»
«Fine»
Descrizione
sposta il cursore di una parola a destra
sposta il cursore di una parola a sinistra
sposta il cursore all'inizio della stringa
sposta il cursore alla fine della stringa
Cancellare parole
Le seguenti combinazioni di tasti sono utili per cancellare velocemente le parole digitate:
Combinazione
Descrizione
Ctrl+W
cancella la parola a sinistra del cursore
Ctrl+U
cancella tutte le parole a sinistra del cursore
Ctrl+K
cancella tutte le parole a destra del cursore
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Comandi in memoria
I comandi impartiti rimangono in memoria. Per poterli richiamare è sufficiente usare i tasti «Freccia su» (per lo
scorrimento a ritroso) e «Freccia giù» (per lo scorrimento in avanti).
In molte circostanze questa funzione può essere comoda per non dover riscrivere un intero comando da capo
o per modificarne solo una parte.
Percorsi
Per agire sui file occorre indicare sempre i percorsi completi oppure spostarsi all'interno della cartella in cui si
trova il file interessato. Supponiamo di voler rimuovere, attraverso il comando rm, il file canzone.ogg,
memorizzato in /home/mario/Scrivania. A tale scopo è possibile digitare il seguente comando, nel quale viene
specificato il percorso completo del file:
rm /home/mario/Scrivania/canzone.ogg
In alternativa è possibile spostarsi nella cartella Scrivania per poi procedere alla rimozione del file con i
seguenti comandi:
cd /home/mario/Scrivania
rm canzone.ogg
Alcuni comandi non necessitano della digitazione di alcun percorso. Ad esempio, per installare un pacchetto
con apt-get è sufficiente specificarne solo il nome; la sintassi del comando sarà dunque simile alla seguente:
sudo apt-get install nome_pacchetto
Spazi
Affinchè i comandi vengano correttamente eseguiti è necessario rispettare gli spazi durante la digitazione.
Nel'esempio precedente relativo alla cancellazione di un file è stata rispettata la seguente forma:
comando [spazio] percorso_file
Più parole verranno incluse nel comando e maggiore sarà l'attenzione necessaria. Ad esempio, supponendo di
voler creare una copia del
file/home/mario/Scrivania/canzone.ogg in /home/mario/Scrivania/archivio_musica/, assegnando a tale copia
il nome song.ogg, sarà utile digitare il seguente comando:
cp /home/mario/Scrivania/canzone.ogg
/home/mario/Scrivania/archivio_musica/song.ogg
Dall'esempio precedente si può notare come sia stata rispettata la seguente forma:
comando [spazio] percorso_file [spazio] percorso_file_copiato_con_nuovo_nome
Assegnare nomi a file e cartelle
La riga di comando può avere problemi a riconoscere nomi di cartelle contenenti simboli di spaziatura. Ad
esempio, il seguente comando non viene riconosciuto dal terminale:
cd /home/mario/cartella miei documenti
Il precedente comando verrebbe riconosciuto se digitato con questa formattazione, facilmente ottenibile con
l'uso del tasto «Tab»:
cd /home/mario/cartella\ miei\ documenti/
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In alternativa è possibile inserire l'apostrofo all'inizio e alla fine del percorso, come nel seguente comando:
cd '/home/mario/cartella miei documenti'
È consigliabile non inserire spazi all'interno dei nomi di file e cartelle. È preferibile sostituire
il carattere di spaziatura con quello di underscore «_».
Il carattere punto «.» viene usato per contraddistinguere un tipo di file, limitandone l'uso si riduce il rischio di
incorrere in ambiguità. Inoltre, come visto in precedenza, può essere utilizzato anteponendolo al nome di un
file che si desidera nascondere.
Immissione della parola d'ordine
La parola d'ordine viene richiesta quando si desidera eseguire un'azione con i privilegi di amministrazione. In
questo modo si ha la possibilità di accedere a cartelle non accessibili all'utente normale e modificare
eventuali file di sistema.
Ad esempio, se si desidera modificare con l'editor di testo nano il file /etc/fstab è utile digitare il seguente
comando:
sudo nano /etc/fstab
Dopo la pressione del tasto «Invio» verrà richiesta la parola d'ordine:
Password:
Per motivi legati alla sicurezza, durante la digitazione della parola d'ordine non apparirà alcun carattere nel
relativo campo.
Stampa degli errori
Se i comandi digitati non contengono errori non verrà stampato alcun messaggio.
Ad esempio, se si desidera creare una cartella musica all'interno di /home/mario/Scrivania/ è utile digitare il
seguente comando:
mario@mario-desktop:~$ mkdir /home/mario/Scrivania/musica
Una volta premuto «Invio» verrà creata la cartella desiderata e la riga di comando apparirà come nel seguente
esempio:
mario@mario-desktop:~$
Andando a controllare sulla Scrivania, l'utente mario troverà la sua nuova cartella.
Il terminale non stampa le conferma dell'esecuzione dei comandi digitati, bensì solo messaggi di errori nel
caso che in tali comandi fossero presenti degli errori.
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Il filesystem: struttura delle directory di sistema
Il file system, inteso come la directory che contiene tutte le altre, è rappresentato dal simbolo «/»
detto root (radice), da non confondere con la cartella /root che rappresenta la Home dell'amministratore.
Nei sistemi Unix e suoi derivati è definito uno standard sull'albero delle directory di sistema. Tuttavia ogni
distribuzione può apportare proprie personalizzazioni, seguirà quindi l'elenco delle principali directory e del
loro utilizzo su Ubuntu.
/bin
Contiene i programmi basilari per la gestione del sistema, in pratica buona parte dei comandi baseutilizzabili
dalla riga di comando da qualsiasi utente senza dover utilizzare i privilegidell'amministratore.
/boot
Contiene le immagini del kernel e i file indispensabili al bootstrap del sistema. In particolare il
file/boot/grub/grub.cfg è fondamentale per l'impostazione dei parametri di avvio di Grub il bootloader.
/dev
È la directory che individua sotto forma di file le periferiche hardware.
Per esempio, un hard disk può essere qui individuato dal file /dev/sda e le sue partizioni attraverso i
file /dev/sda1, /dev/sda2, ecc. Occorre tuttavia ricordare che in questa directory i dispositivi di
memorizzazione non sono direttamente esplorabili. Per visionarne i contenuti si possono sfruttare le cartelle
che Ubuntu crea automaticamente nella directory /media, o alternativamente effettuare il
montaggio manualmente.
/etc
Contiene i file di configurazione del sistema.
Fra i numerosi file è opportuno ricordare /etc/fstab, fondamentale per definire le partizioni da rendere
disponibili all'avvio del sistema.
Segue un breve elenco con il contenuto di alcune delle sotto directory principali:
•/etc/apt: file di configurazione dei repository, in particolare /etc/apt/sources.list.
•/etc/grub.d: file per personalizzare la sequenza di boot del sistema.
•/etc/samba: /etc/samba/smb.conf file di configurazione per la condivisione dati tramite Samba.
•/etc/X11: file per la configurazione delle schede video.
/home
Contiene tutte le directory personali degli utenti del sistema.
Ad esempio se è stato creato un utente con il nome mario, allora all'interno della directory /home sarà
presente la cartella /home/mario. Questa sotto cartella riveste un ruolo importantissimo, in quanto
memorizza dati e impostazioni dei programmi utilizzati dallo stesso utente.
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I dati vengono memorizzati sotto forma di file nascosti (davanti al nome hanno un punto). Ad esempio nella
cartella .mozilla saranno presenti i dati riguardanti il browser Firefox (segnalibri, estensioni, cronologia, ecc..).
Per accedere ai file nascosti selezionare il menù Visualizza → Mostra file nascosti nel file manager Nautilus.
/lib
Contiene tutte le librerie condivise del sistema.
/lost+found
Contiene le parti di file recuperate al riavvio in caso di interruzione della corrente elettrica, nel caso in cui
vengano persi i dati sui quali si stava lavorando.
/media
Secondo gli standard dovrebbe essere la directory destinata al montaggio dei dispositivi rimovibili. Tuttavia
in Ubuntu viene utilizzata indistintamente per il montaggio automatico di qualsiasi dispositivo di
memorizzazione (CD, DVD, chiavette USB, partizioni degli hard disk, ecc..).
Ogni volta che un dispositivo viene collegato al computer o dal file manager si seleziona una partizione
dell'hard disk, il sistema creare all'interno della directory/media una cartella dalla quale è possibile
esplorarne il contenuto.
/mnt
È secondo gli standard la directory destinata al montaggio dei dispositivi. Tuttavia in Ubuntu gli automatismi
di sistema non la utilizzano a vantaggio della directory /media.
Continua tuttavia ad essere frequentemente utilizzata dagli utenti per i montaggi manuali.
/opt
È la directory deputata a contenere programmi ottenuti da installazioni non standard. In realtà in Ubuntu non
viene utilizzata, viene talvolta utilizzata dal singolo utente per l'installazione manuale di software non
contenuti nel sistema dei repository.
/proc
Contiene le informazioni relative al sistema, come un file system virtuale creato dal kernel dinamicamente
istante per istante, in memoria e non sul disco.
/root
Contiene la directory home dell'amministratore del sistema ed è esplorabile solo utilizzando i privilegi del
super utente. Il contenuto è analogo a quello delle singole home-utente descritte nel capitolo della
directory /home.
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/sbin
Contiene i programmi base per l'amministrazione del sistema. È una directory analoga a /bin con la differenza
che in questo caso gli eseguibili necessitano per il loro utilizzo i privilegi dell'amministratore.
/sys
Similmente alla directory /proc funziona da file system virtuale. Al suo interno vengono visualizzati i
dispositivi collegati e i moduli del kernel attivi.
/tmp
Contiene file temporanei.
/usr
È la directory che contiene la maggior parte dei programmi installati sul sistema.
Segue un breve elenco con il contenuto di alcune delle sotto directory principali:
•/usr/bin: file eseguibili delle applicazioni accessibili a tutti gli utenti, vale a dire i programmi
normalmente avviabili dal menù delle applicazioni.
•/usr/sbin: file eseguibili delle applicazioni di sistema accessibili solo all'amministratore.
•/usr/share: file di vario genere (configurazione, documenti di testo, ecc..) indipendenti
dall'architettura del sistema (i386, amd64). Ad esempio in/usr/share/nautilus/ui sono presenti file di
configurazione dell'interfaccia di Nautilus; le cartelle backgrounds, icons e themes contengono
sfondi, icone e temi del desktop; dal file /usr/share/synaptic/html/index.html si accede ad una guida
in formato html su Synaptic, e così via...
•/usr/src: codice sorgente, ad esempio del kernel e dei relativi headers.
/var
Contiene tutti file che hanno informazioni dinamiche, che tendono a modificarsi con il tempo: log, file di pid e
lock dei processi in esecuzione, directory di spool (stampa, mail...) ecc.
Segue un breve elenco con il contenuto di alcune delle sotto directory principali:
•/var/log: file di registro sui quali viene registrato ciò che avviene al sistema in ogni istante.
Consultare i file di log può aiutare a risalire alle cause di eventuali problemi nel sitema.
•/var/cache/apt/archives: durante il processo di installazione dei programmi è in questa cartella che
viene memorizzata una copia di sicurezza dei pacchetti .deb scaricati. Dal momento che con il tempo
possono arrivare ad occupare molto spazio di memoria, l'amministratore può prendere in
considerazione la rimozione dei pacchetti, sia manualmente sia attraverso apt-get.
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