`Partono i bastimenti`, canzoni di emigranti

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`Partono i bastimenti`, canzoni di emigranti
‘Partono i bastimenti’, canzoni di emigranti
Canzoni, ora struggenti ora colme di amore per la terra lontana o appena lasciata, che ci
accompagnano all’epoca degli emigranti. Quando i nostri porti erano affollati di italiani che, con
una valigia di cartone con poche e povere cose, lasciavano famiglia, affetti, ricordi per cercare
quella fortuna che il loro Paese non sapeva e poteva dare. Sulle banchine tra lacrime, abbracci,
sventolio di fazzoletti si consumava un’epoca storica che ha segnato migliaia e migliaia di vite.
Quell’atmosfera è stata riproposta dal ‘Coro Folk di Fiorenzuola’ nella serata dal significativo e
azzeccato titolo ‘Partono i bastimenti’ dedicata agli emigrati. I nostri di tanti anni fa, ma anche
quelli che ora hanno scelto l’Italia per sfuggire a carestie e guerre o per cercare un’esistenza
migliore. Il tema, i brani scelti e la bravura degli interpreti avrebbero meritato un pubblico più
numeroso. Peccato davvero, perché lo spettacolo, presentato da Victor Marchi, è stato di ottimo
livello.
Applausi e commozione si sono affiancati mentre sul palco i cantanti e il coro hanno proposto un
meditato mix di una ventina di arie:
Alberto – ‘Santa Lucia luntana’
Giuseppina Marchi: ‘La valigia dello straniero’ (canzone poesia)
Coro – ‘Partono gli emigranti’ (Bandelli)
Sabrina e Coro – ‘Da Napoli a New York’ (Polisano)
Coro – ‘L’altro giorno andando in Francia’
Sabrina e Coro – ‘Addio, addio amore’
Giusi Marchi – ‘Hanno perduto le ali’ (Lucia Fornaini)
Romolo – ‘Lacreme napolitane’
Sabrina – ‘Rundana dal Farnes’
Coro – ‘Cimitero di rose’
Alberto e Coro – ‘Stella d’ argento’
Coro – ‘Non potho reposar’
Coro – ‘Campane’
Sabrina e Coro – ‘Fox-trot della nostalgia’
Giusi Marchi – ‘La nave del ritorno’ (Silvano Montanari)
Alberto – ‘O sole mio’
Romolo – ‘Tu vuo’ fa’ l’ Americano’
Coro – ‘Le Colline sono in fiore’
Sabrina – ‘L’american ad Sant’Agnesa’
Alberto – ‘Torna’
Tutti – ‘ ‘O surdato ‘nnammurato’
C’è stata anche l’interessante testimonianza di un’emigrata, Iolanda Negrotti, andata in Svizzera in
giovane età e ritornata nella nostra provincia per permettere alla figlia di frequentare le scuole
italiane Era in programma anche un’intervista ad un altro emigrato, Mentor Kadilli, che però,
malato, non ha potuto essere presente.