facciate ventilate

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facciate ventilate
La progettazione
di pareti ventilate
U
Inserto n°2
INSERTO n°2 - Prima parte
n numero sempre maggiore di
nici delle metodologie di progettazione e
sione (piastrelle, listelli, doghe, pannelli,
architetti, ingegneri, progettisti,
messa in opera di materiali e componenti
lastre, ecc.).
studenti e professionisti che ope-
è necessario però chiarire ancora una
Altro tratto caratterizzante del rivestimen-
rano nel campo dell’edilizia dimostra un
volta che cosa si intende con il termine
to di tipo ventilato è la messa in opera “a
forte interesse nei riguardi delle pareti
“parete ventilata”.
secco”, vale a dire mediante una tecnica
ventilate. Si tratta tuttavia di una tematica
Una delle caratteristiche primarie di una
costruttiva che, a differenza dei rivesti-
a cui non viene ancora riconosciuta la ri-
parete ventilata è innanzitutto la possibi-
menti tradizionali, non prevede l’impiego
levanza che merita, a scapito di quanti,
lità di utilizzare una tipologia infinitamen-
di malte e di collanti in procedimenti di
per ragioni di studio o per un necessario
te ampia di elementi per la realizzazione
formazione in opera “ad umido” per ga-
aggiornamento professionale, desiderano
del suo rivestimento esterno, sia dal pun-
rantire l’aderenza al supporto murario.
approfondirne la conoscenza.
to di vista dei materiali (pietra, cotto e la-
Parlando di un rivestimento di facciata di
I maggiori plus delle pareti ventilate risie-
terizi, piastrelle ceramiche, leghe metalli-
tipo ventilato, perciò, si indica il rivesti-
dono, in particolare, nelle importanti in-
che, fibrocemento e calcestruzzo, ecc.)
mento di una parete opaca con elementi
novazioni che esse consentono di appor-
che da quello della loro forma e dimen-
montati a secco (tramite dispositivi di so-
tare sotto il profilo architettonico, processuale, della tecnologia e delle prestazioni:
il forte grado di industrializzazione dei
componenti e la loro messa in opera “a
secco”, la programmabilità della vita utile
di servizio, la straordinaria manutenibilità
si aggiungono all’estrema semplicità delle operazioni di smontaggio e alla possibilità di riciclare il materiale alla fine del
suo ciclo di vita. Senza dimenticare, poi, i
valori decisamente favorevoli in termini di
costo globale e di impatto ambientale – i
cosiddetti LCC (Life Cycle Costs) e LCA
(Life Cycle Assestment).
Prima di addentrarci nei dettagli più tec-
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Figura 1:
la prestazione della parete ventilata
nei momenti di esposizione
alla pioggia battente
spensione e fissaggio di tipo meccanico
Con l’azione in contemporanea di pioggia
fetti dell’acqua e dei ruscellamenti sul
o chimico-meccanico) a formare una sot-
e vento – sempre più frequente nei terri-
piano di facciata, mantenendo perfetta-
tile intercapedine che consente di far cir-
tori con condizioni climatiche simili alle
mente asciutti l’isolante termico e la con-
colare l’aria interrompendo la continuità
nostre – le facciate degli edifici sono sot-
troparete interna (Figura 1).
fisica tra la controparete interna e il rive-
toposte in modo diretto a spruzzi e vio-
I vantaggi che ne conseguono sono evi-
stimento esterno, il cui lato nascosto è
lente sferzate d’acqua. La natura del rive-
denti, in termini sia di durabilità della pa-
protetto da un pannello termoisolante
stimento e la presenza dell’intercapedine
rete che di efficienza energetica nel perio-
non idrofilo (o un freno all’acqua) e da un
ventilata consentono di annullare gli ef-
do in cui l’edificio deve essere riscaldato.
isolante idrofilo.
Lo scopo principale per cui in genere
vengono progettate e realizzate le pareti
ventilate vere e proprie è quello di dare
luogo al cosiddetto “effetto camino”, la
cui portata può essere stabilita in relazione alle condizioni ambientali esterne.
Grazie a tale effetto, è possibile godere
del duplice vantaggio della riduzione delle
rientrate di calore nella stagione estiva e
del controllo delle perdite energetiche nel
periodo invernale.
PARETI VENTILATE: LE PRESTAZIONI
Uno degli aspetti che contribuiscono a favorire l’impiego delle facciate ventilate è
rappresentato dalla loro prestazione durante l’esposizione all’acqua, anche (e
potremmo dire soprattutto) nei casi di
precipitazioni con pioggia battente.
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Fig. 1
Figura 2:
l’isolamento deve essere progettato in modo da impedire infiltrazioni d’acqua
dall’esterno ma senza fare da barriera alla fuoriuscita del vapore acqueo
prodotto negli ambienti interni
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A tale proposito va anche sottolineata
lazione d’aria dietro al rivestimento può
Le pareti ventilate assolvono anche a
l’importanza dell’isolamento che, attra-
favorire la fuoriuscita del vapore acqueo
un’importante funzione di isolamento
verso i suoi due componenti (pannello
in eccesso prodotto negli ambienti inter-
acustico.
termoisolante non idrofilo/freno all’acqua
ni, oltre che, nella fase immediatamente
Mentre i rivestimenti già aiutano a riflet-
+ isolante idrofilo), deve garantire l’im-
successiva alla costruzione dell’edificio,
tere i rumori esterni, un notevole assorbi-
permeabilità esterna senza però fare da
l’evaporazione dell’acqua di costruzione
mento acustico è garantito dai giunti di
barriera all’eventuale vapore che fuorie-
in eccesso.
accostamento e dalla presenza dell’inter-
sce dall’interno. In questo modo la circo-
(Figura 2)
capedine e dell’isolante termico.
I rivestimenti di facciata di tipo ventilato –
se realizzati correttamente – rappresentano inoltre un’ottima soluzione per miglio-
rare l’isolamento acustico di murature di
facciata convenzionali, consentendo di
rientrare facilmente nei valori di isolamento acustico standardizzato di facciata
prescritti dal D.P.C.M. 5 dicembre 1997.
Un interessante vantaggio offerto dalle
pareti ventilate è legato alla loro modalità
di messa in opera. A differenza delle soluzioni più tradizionali, infatti, le pareti
ventilate di norma vengono posate dal
basso verso l’alto. Addirittura, esse pos-
sono essere allestite e rifinite ai piani più
bassi quando la costruzione dei piani su-
periori è ancora in corso – a patto che,
naturalmente, l’intero procedimento costruttivo sia organizzato nel migliore dei
modi. Per adottare con successo una
Fig. 2
procedura di tal fatta ovviamente è ne-
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A lato:
le tre torri Snam a San Donato
Milanese.
I responsabili del cantiere
hanno incominciato a montare
i tamponamenti esterni e le
finiture ai livelli più bassi
mentre ai piani superiori
si stavano ancora realizzando
le strutture
cessario che a monte del cantiere ci siano
state una progettazione e una programmazione operativa ad hoc. Sono innegabili, però, i vantaggi in termini di tempo e
di costi.
Perfetto esempio di una situazione di
questo genere è stato il cantiere che ha
sono la conseguenza di eccessive solleci-
attitudine a propagare la fiamma, la bassa
visto sorgere le Torri Snam di San Dona-
tazioni – dilatazioni e deformazioni, per
densità ottica e la bassa tossicità dei fu-
to Milanese (vedi “Mirabilia” n°1 – marzo
esempio – la cui verifica può risultare dif-
mi, che hanno valso a Mirawall l’omolo-
2002). In quel caso, infatti, i responsabili
ficoltosa a causa dell’ampiezza dei campi
gazione del RINA come materiale idoneo
del cantiere hanno potuto recuperare il
rivestiti, della continuità e della rigida
per rivestimenti interni.
tempo perduto a causa di altre problema-
connessione delle finiture esterne con le
Come abbiamo accennato in precedenza,
tiche incominciando a montare i tampo-
murature di supporto.
le pareti ventilate possiedono quella che
namenti esterni e le finiture ai livelli più
Le pareti ventilate, invece, favoriscono il
qualcuno ama definire “una naturale pre-
bassi mentre ai piani superiori si stavano
controllo degli stati tensionali, evitando
disposizione per la manutenzione” – or-
ancora realizzando le strutture.
così l’insorgere di difetti che andrebbero
dinaria e non. Fermo restando, ovviamen-
Un altro aspetto che va tenuto in debita
a interessare la facciata.
te, l’utilizzo delle giuste tecniche e attrez-
considerazione nella fase di progettazione
Tutti gli elementi che compongono la sot-
zature per il lavaggio e il rispetto della pe-
è la possibilità di stimare la speranza di
tostruttura, i sistemi di rivestimento
riodicità con cui effettuare le ispezioni, la
vita delle soluzioni di facciata in ogget-
esterno e quelli di controtamponamento
manutenzione delle pareti ventilate com-
to. Così facendo, la tipologia di parete po-
interno devono rispondere a rigorosi re-
porta costi affatto elevati.
trà essere stabilita in relazione alla vita
quisiti al fine di garantire la massima si-
Non va infatti sottovalutata la possibilità
utile richiesta dall’edificio o alle specifi-
curezza in caso di incendio. Nella scelta
di verificare lo stato di conservazione ed
che esigenze.
del materiale da utilizzare nel rivestimen-
effettuare eventuali ripristini locali duran-
Un inconveniente che troppo spesso si ri-
to di una parete ventilata, la reazione al
te il periodo di servizio grazie alla sosti-
scontra nelle pareti tradizionali è rappre-
fuoco è uno degli elementi che non do-
tuibilità in opera – quando necessario –
sentato da incrinature e ‘patologie preco-
vrebbe mai essere trascurato. Nel campo
degli elementi utilizzabili per il rivesti-
ci’ che compromettono l’estetica e la sta-
dei laminati in alluminio, i pannelli Mi-
mento, indipendentemente dal tipo di
bilità delle finiture. Tali danneggiamenti
rawall si distinguono per la loro limitata
materiale.
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Figura 3:
gli effetti combinati della
riflessione superficiale e della
ventilazione nell’intercapedine
riducono il carico termico
estivo dovuto all’irraggiamento
solare
Strettamente legata al discorso della manutenzione è la tematica della compatibilità ambientale. Grazie alla modalità di
montaggio a secco, tutti i componenti di
una parete ventilata possono essere dismessi, riciclati o riutilizzati al termine del
loro periodo di servizio. Tra i materiali
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Fig. 3
per il rivestimento, l’alluminio – interamente riciclabile – rappresenta una validissima soluzione per chi vuole combina-
tare appieno l’impatto estetico delle pareti
vuta attenzione per le dimensioni, le prese
re i massimi risultati prestazionali con il
ventilate: una totale libertà compositiva
e gli sfoghi dei camini in rapporto alle va-
minimo impatto ambientale.
che vale per tutte le categorie di edifici,
riabili termodinamiche in gioco, l’effetto
Fino ad ora ci siamo soffermati su fattori
dalle cosiddette “architetture di base” fi-
combinato della ventilazione dell’interca-
che dimostrano come una parete ventila-
no a quelle che possono beneficiare dei
pedine e della parziale riflessione dei raggi
ta richieda una definizione progettuale at-
budget più elevati.
solari da parte del rivestimento consento-
tenta e dettagliata. Solo così, infatti, si
può ridurre al minimo il rischio di incor-
no di ridurre il carico termico sull’edificio
L’ISOLAMENTO TERMICO
rere in errori, imprevisti, ritardi e sprechi
durante i mesi estivi (Figura 3).
Rispetto alle pareti convenzionali, inoltre,
economici che si traducono inevitabil-
Il maggiore valore aggiunto delle pareti
le pareti ventilate hanno un fattore di ri-
mente in difetti e incrementi di costo del-
ventilate risiede nella qualità delle loro pre-
partizione della radiazione solare assorbi-
l’opera finita.
stazioni dal punto di vista termoenergeti-
ta tanto minore quanto maggiore è la
Le pareti ventilate, però, possono anche
co. L’effetto di convezione che si crea nel-
portata d’aria nell’intercapedine, con il ri-
vantare indubbie valenze architettoniche.
l’intercapedine – in maniera naturale (per il
sultato della già citata riduzione dei cari-
Significa che i progettisti possono lascia-
cosiddetto “effetto camino”) o forzata (una
chi termici estivi. In altre parole, incre-
re briglia libera alla loro creatività, con-
pressione differenziale dovuta all’azione
mentando lo spessore dell’isolante – e ri-
tando su tecniche di sicura affidabilità,
del vento) – genera infatti un complesso
ducendo, di conseguenza, lo spessore
scegliendo fra una vasta gamma di mate-
meccanismo di scambio termico tra am-
dell’intercapedine – le temperature più
riali di rivestimento e avvalendosi di ele-
biente esterno, parete e ambiente interno.
elevate che si registrano nella stagione
menti standard o personalizzati per sfrut-
Se una parete è stata progettata con la do-
calda determinano la crescita del flusso
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d’aria, che si traduce in un migliore isola-
za intercapedini. Di conseguenza, per ot-
tecniche costituiscono però un utile stru-
mento. Non dimentichiamo che nelle pa-
tenere parità di rendimento il suo isola-
mento creato per migliorare il livello qua-
reti ventilate l’isolante avvolge e protegge
mento termico deve essere incrementato
litativo di prodotti, servizi e processi e
l’edificio ma non è esposto all’azione de-
rispetto al caso di riferimento. Più preci-
sovente utilizzato per definire brevemente
gli agenti atmosferici e tanto meno deve
samente, la resistenza termica dell’iso-
e con chiarezza le caratteristiche dei ma-
fare da supporto al rivestimento o ad altri
lante va incrementata nella seguente mi-
teriali nei contratti di fornitura o di appal-
componenti della facciata. L’isolamento
sura:
to. Parlare di norme significa parlare an-
termico può dunque essere realizzato con
facilità in maniera continua e omogenea
per disporre il totale controllo dei ponti
termici sui vari fronti di facciata, e con altrettanta facilità è possibile aumentare il
che di qualità e di certificazione.
per bassa ventilazione
(qualche litro/s/m2)
del 2-4%
per media ventilazione
(decine di litri/s/m2)
del 6-8%
per alta ventilazione
(centinaia di litri/s/m2)
del 10-12%
così come la progettazione, l’esecuzione
suo spessore senza incorrere in lievita-
e la gestione dell’opera. E i controlli, effettuati da soggetti differenti, devono essere scaglionati nel tempo in base a un
zioni dei costi e inaspettate complicazioni
tecniche.
Nell’edilizia, la qualità riguarda il prodotto
programma predefinito. Per le facciate
IL VALORE DELLA CERTIFICAZIONE
Chi sceglie la soluzione della parete venti-
ventilate, ciò vuol dire stabilire il calendario dei controlli da effettuarsi prima dell’i-
lata gode di un duplice vantaggio: alla ne-
Chiunque si accinga a intraprendere un
nizio dei lavori e quelli prima, durante e al
cessità di un maggiore isolamento per il
lavoro di progettazione sa bene di doversi
termine del montaggio della facciata. Gli
mantenimento di prestazioni termiche ot-
confrontare con un preciso quadro legi-
obiettivi di un simile programma? Fornire
timali nel periodo invernale corrisponde
slativo e normativo di riferimento.
al committente una garanzia in più sul-
infatti un miglioramento delle prestazioni
Naturalmente questo vale anche per la
l’effettiva esecuzione dei controlli sulla
estive che va al di là del naturale miglio-
progettazione di pareti ventilate. Nel caso
facciata, dare ai fornitori e ai montatori
ramento legato alla presenza della venti-
specifico il quadro legislativo – che ha
dei componenti un impegno preciso e
lazione rispetto alla parete di riferimento.
perciò carattere di obbligatorietà – com-
concreto comunicando loro il numero e il
Questo punto merita di essere analizzato
prende sia le varie leggi emanate a livello
tipo dei controlli, accomunare con date
più dettagliatamente. In condizioni di
nazionale riguardo a strutture, acustica e
fisse e comuni per i controlli tutti coloro
progetto invernali, una parete ventilata
termica, sia le direttive comunitarie.
che sono coinvolti nella realizzazione del-
ha naturalmente prestazioni termiche in-
Il quadro normativo di riferimento invece
la facciata.
feriori rispetto alle pareti tradizionali sen-
non ha carattere vincolante. Le norme
Un prodotto certificato, la cui conformità
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