Teatro delle Esposizioni #7

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Teatro delle Esposizioni #7
comunicato stampa
Teatro delle Esposizioni #7
In uno spazio e in un tempo senza titolo
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
1 luglio – 14 agosto 2016
inaugurazione 30 giugno 2016 ore 19.00
ingresso libero
Il Teatro delle Esposizioni #7 si svolge dal 1 luglio al 14 agosto 2016 a Villa
Medici (inaugurazione 30 giugno ore 19.00). L’iniziativa, giunta alla sua settima
edizione, presenta i progetti degli artisti e dei ricercatori attualmente in residenza
all’Accademia di Francia a Roma e costituisce un momento di incontro tra i borsisti,
la città e i suoi abitanti. Quest’anno per la prima volta, dopo la mostra a Villa Medici,
alcuni dei lavori esposti verranno presentati a settembre a Parigi, nell’ambito del
festival Viva Villa.
Il Teatro delle Esposizioni #7, a cura di NERO, prende la forma di una mostra che
racconta le ricerche di un gruppo di artisti, designer, scrittori, filmmaker, musicisti,
performer, filosofi e ricercatori. L’esposizione è intesa come un percorso da leggere:
“Abbiamo voluto raccontare la ricerca dei pensionnaires attraverso una mostra
multiformato” spiega NERO. “Ciò che mostriamo non sono propriamente delle opere
d’arte, quanto dei ‘test’, dei punti di tensione tra la dimensione sospesa e intima che
caratterizza il tempo e lo spazio dell’Accademia di Francia a Roma, così come è
vissuta dai borsisti, e il risvolto manifesto dello spazio pubblico che attraversa la loro
esperienza e definisce l’istituzione. Abbiamo interpretato il Teatro delle Esposizioni
come l’ambito di questo confronto, per esplorane il senso, conoscerne i limiti, e
predisporre nuove possibilità di lettura dei loro lavori.”
Il Teatro delle Esposizioni #7 – In uno spazio e in un tempo senza titolo, che sarà
visitabile nelle Grandes Galeries fino al 14 agosto, riunisce i lavori di: Laurent Bazin,
regista teatrale, Johan Brunel, designer, Julie Cheminaud, filosofa delle arti, Oscar
Coop-phane, scrittore, Fabrice Denys – Fantazio, compositore e performer,
Jackson Fourgeaud – Jackson, compositore, Anne-Violaine Houcke, teorica del
cinema, Frédéric Malek & Mathieu Kendrick – Lek & Sowat, artisti visivi, Adina
Mocanu & Alexandra Sand, artiste visive e performer, Philippe Petit,
sceneggiatore e regista, Anne-Margot Ramstein, illustratrice, Sébastien Roux,
compositore, Kenji Sakai, compositore.
Il progetto di Laurent Bazin, regista teatrale, prende la forma di due installazioni e
una performance. Attraverso l’utilizzo di diversi dispositivi visivi, dalle black box
all’oculus rift, Bazin investiga i legami profondi che intercorrono tra l’atto del vedere e
quello della definizione della propria individualità.
Il designer Johan Brunel realizza un’installazione che nasce dal confronto con il
contesto storico, architettonico e urbanistico di Roma. Il concetto di rifugio, di guscio,
si incontra con la questione del nomadismo e della cultura dell’acqua nella storia di
Roma. Per la mostra ha realizzato una “sauna nomade”, che sarà installata in diversi
spazi della Villa.
Julie Cheminaud, filosofa dell'arte, presenta alcuni materiali legati al suo studio
sulla sindrome di Stendhal. I suoi appunti di ricerca, composti da testi e immagini,
accompagnano l’intero percorso espositivo, offrendo al visitatore una lettura parallela
sulla relazione tra spettatore e opera d’arte.
Lo scrittore Oscar Coop-phane riunisce in un dittico una serie di appunti manoscritti
e una fotografia di grande formato, entrambi realizzati in relazione alla sua ultima
opera letteraria, che parla del processo ad un maiale accusato di infanticidio. Per
l’autore, la riflessione sull’animalità e la punizione è il pretesto attraverso il quale
interrogare il potere, i processi di emarginazione e i principi che regolano i nostri
comportamenti.
Il musicista e performer Fantazio propone una riflessione sui rituali della tradizione e
sulla dialettica storica. Oltre a una serie di azioni, performance e discorsi improvvisati
che avverranno durante la mostra, Fantazio presenta l’installazione di una quadreria
di ritratti realizzati dall’artista Popay, che al di là della sua reputazione di pioniere
della street art è anche, in una delle sue tante trasformazioni, un pittore “vecchio
stile”. Invitato da Fantazio a Roma per ritrarre i suoi colleghi borsisti, riprende una
vecchia tradizione dell’Accademia interrotta da decenni. In questo modo, Denys sfida
la retorica del grande passato, ribadendo con energia il valore del presente.
Attraverso un’installazione, Jackson prosegue la sua ricerca sullo spettro visivo e
sulle possibilità di tradurlo in forma sonora. Con quest’opera, l'artista e compositore
approfondisce una delle dimensioni più oscure dello spettro visivo e della realtà
contemporanea, indagando quello che viene chiamato “spettro del terrore”.
La teorica del cinema Anne-Violaine Houcke mostra al pubblico, sotto forma di
video installazione, un insieme di documenti filmici provenienti dalla sua ricerca sulla
figura della documentarista, fotografa e intellettuale italiana Cecilia Mangini. La
produzione dell’autrice italiana diventa oggetto di studio ma anche materiale a cui
dare forma, e quindi momento di tensione tra l’idea di ricerca e il concetto di mostra.
Lek & Sowat – artisti visivi uniti dall’interesse per l’esplorazione della città alla
ricerca di rovine moderne – hanno ideato un progetto che gioca sugli strati, le
emergenze, le sovrapposizioni di forme e la rottura di superfici piane di grande
formato. La loro pratica artistica assume qui una dimensione architettonica, più che
pittorica, e il duo si appropria dello spazio dell’Accademia per reinventarne i piani di
espressione.
Adina Mocanu & Alexandra Sand hanno realizzato un’installazione articolata su più
media in cui presentano le tracce delle azioni prodotte nel loro atelier aperto per sei
mesi al pubblico romano. Le due performer hanno offerto cibo e bevande agli
avventori, li hanno coinvolti e intrattenuti con performance, azioni e non-azioni.
Tracciando una linea astratta che attraversa lo spazio “pubblico-privato”
dell’Accademia, ne hanno riattivato una dimensione umana e laterale, disarticolando
allo stesso tempo l’identità dello spazio istituzionale.
Philippe Petit proietta degli appunti cinematografici, dei test funzionali alla sua
nuova produzione filmica. Protagonista del film è un architetto di giardini costretto a
confrontarsi con le dinamiche socio-culturali della città di Roma. L’immersione in
questo nuovo contesto e il bivio esistenziale dei quarant’anni sono il pretesto con cui
questo personaggio si interroga sul suo futuro professionale e familiare.
L'illustratrice Anne-Margot Ramstein espone un inedito disegno di grande formato,
ispirato all’idea di frontespizio classico. In questo caso, il frontespizio viene inteso
come accesso simbolico a un contenuto che ancora non si conosce, che agisce su
simboli e allegorie che fanno intuire un messaggio senza dichiaralo a chiare lettere.
Infine, il compositore Sébastien Roux presenta un’installazione sonora multicanale,
attraverso cui prende forma la sua ricerca sulla traduzione di oggetti e pattern visivi
in composizioni sonore/musicali.
Durante la serata inaugurale, a partire dalle 20.30, il compositore Kenji Sakai
propone un concerto per pianoforte e voce, frutto di un inedito lavoro di scrittura e
composizione musicale sulla timbrica vocale e sulla mimesi sonora. Sempre durante
il vernissage della mostra, Laurent Bazin e Fantazio presenteranno delle
performance ideate appositamente per l’occasione.
Durante tutto il periodo di apertura del Teatro delle Esposizioni #7, la visita guidata I
luoghi segreti della creazione, organizzata tutte le domeniche alle 15.30, permetterà
di conoscere meglio i lavori esposti attraverso il racconto di alcuni dei borsisti e di
approfondire la storia dell’istituzione.
Ingresso libero
Orari di apertura della mostra: da martedì a domenica, chiuso il lunedì, dalle 10.00
alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.30)
Visita guidata I luoghi segreti della creatività (mostra + percorso in diversi spazi di
Villa Medici): tutte le domeniche alle 15.30 (in italiano e francese); 15 / 6 euro; durata:
un’ora e mezza circa
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
viale Trinità dei Monti, 1 - 00187 Roma
T +39 06 67611 www.villamedici.it
con il patrocinio di
con il sostegno di
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Ufficio stampa Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Italia
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