Nba, finale d`altri tempi Cleveland nella storia
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Nba, finale d`altri tempi Cleveland nella storia
Nba,finaled'altri tempi Cleveland nella storia I Cleveland Cavaliers festeggiano la conquista del primo titolo Nba della loro storia I Cavs di James riemersi dallì-3. Abdicano i Warriors di Curry Stephen Curry di Roberto Degrassi Per una notte gli appassionati di basket hanno rivissuto sensazioni antiche. Una finale Nba di quelle da ricordare per un pezzo, due "grandi" a confronto, la formazione che durante la regular season si è divertita a riscrivere i record contro il team che voleva conquistare per la prima volta l'anello che distingue i trionfatori della stagione "prò". Una sfida che ieri ha spinto anche molti italiani a fare le ore piccole davanti alla tv. Le aspettative non sono andate deluse. Impresona dei Cleveland Cavaliers che si sono permessi di andare a castigare i campioni in carica dei Golden State Warriors a casa loro. Primo titolo Nba per i Cavs, che rimontano e vincono l'anello partendo da uno svantaggio di 3-1 nella serie delle finali. Per Cleveland u n a manna, visto che da quelle parti l'ultima volta in cui avevano vinto qualcosa di eclatante era stato non proprio ieri: il 1964 con i Browns nel football americano. I riflettori se li guadagna Kyrie Irving che a 53 secondi dal termine piazza la tripla che getta nella disperazione l'Oracle Arena di Oakland. Il personaggio delle finali (e Mvp, m a era scontato) è comunque LeBron James: 27 punti, 11 rimbalzi e l i assist. Tanta roba, eppure sotto la media delle precedenti due uscite, chiuse a 41...Nessuno comunque era mai stato il migliore in tutte le voci statistiche. LeBron James è al terzo titolo Nba, gli altri due li aveva vinti con i Miami Lleat nel 2012 e nel 2013. Questo ha però un sapore speciale: regala la prima volta a Cleveland lui che è u n figlio dell'Ohio, della tutt'altro che ridente Akron nota nel mondo perlopiù per essere la casa della Goodyear e la capitale dei pneumatici. Questo, almeno, fino a qualche anno fa. Si chiude con una beffa invece l'annata comunque tutta da ricordare dei Golden State Warriors, forse arrivati stremati al traguardo proprio per aver dovuto rincorrere il fascino di troppi record. Si sono guadagnati il loro bravo posto nella storia per aver chiuso la stagione regolare con 73 vittorie, migliorando i Chicago Bulls di Michael Jor- dan. Appena 9 sconfitte nel campionato m a altrettante, velenose, nei play-off. Se brilla in gara7 Draymond Green che va a un pelo dalla tripla doppia (32 punti, 15 rimbalzi e 9 assist), non lo fa invece il dominatore della regular season, Mvp all'unanimità delle prime 82 partite dell'anno: Stephen Curry si ferma a 17 punti con percen- LeBron James mattatore della serie finale dei play-off dei "prò". Per lui è il terzo anello di campione Nba in carriera tuali risibili. Ah, anche Curry è nato a Akron. In quegli anni, evidentemente, il Dio del basket si era fermato nell'Ohio. Curry per una sera invece si ferma da solo. Gli appassionati, in ogni caso, ringraziano per lo spettacolo. Una serie finale che si consuma nell'ultimo minuto dell'ultimo incontro mette a repentaglio le coronarie m a è uno spot sontuoso per il basket. Nba e sponsor - perchè tra i "prò" il marketing conta eccome - adesso potranno lanciare con calma il tema della rivincita per il prossimo anno. Tanto, si sa, i due talenti di Akron, Ohio, non deluderanno. ^Srgiclegrax ORIPRaflHoNE RISERVATA