La Riviera del Brenta La Riviera del Brenta rappresenta
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La Riviera del Brenta La Riviera del Brenta rappresenta
La Riviera del Brenta La Riviera del Brenta rappresenta una delle attrazioni turistiche principali del Veneto. La dislocazione dei principali centri abitati e delle attrattive più importanti segue il corso del Naviglio del Brenta, ramo navigabile del fiume Brenta che collega Padova e Venezia, attraversando durante il suo percorso località amene e caratteristiche. Già nel V secolo A.C. ci furono i primi insediamenti, seguiti negli anni da dominazioni longobarde, romane e franche; la presenza del Naviglio rendeva questa zona molto ambita, tuttavia nessuno riuscì ad averne il completo controllo fino al 1405, quando la Repubblica di Venezia conquistò Padova; la Serenissima iniziò quindi a bonificare la zona al fine di facilitare i commerci con i paesi dell'entroterra. Questa improvvisa espansione creò un diffuso senso di benessere e di tranquillità, così molti esponenti della nobiltà veneziana decisero di far costruire le loro dimore estive lungo la riva del fiume. Il risultato è oggi sotto gli occhi di tutti: sono più di ottanta, infatti, le ville settecentesche che costellano il percorso del naviglio, creando un itinerario storico-culturale che rappresenta il fiore all'occhiello della Riviera del Brenta.Il territorio della Riviera è quello tipico della pianura padana, gli ampi spazi dedicati alla coltivazione sono interrotti solo da piccoli paesi o, lungo il corso del fiume, dai boschetti che circondano i giardini delle numerose ville. Il terreno è formato da argille fini e poco impermeabili; questa caratteristica, che nel passato ha favorito il formarsi di stagni e paludi, oggi è fondamentale in quanto permette la coltivazione del riso, prodotto tipico della zona e ingrediente principale di molte ricette della tradizione, come ad esempio il risotto al nero di seppia. La vicinanza della laguna veneziana, unita alla navigabilità del Naviglio, rende la Riviera un'oasi idilliaca per gli amanti del pesce e dei crostacei, materie prime che in questo territorio sono sempre freschissime e a km zero. Specialità della zona sono sicuramente la zuppa e la grigliata di pesce: anguilla, rombo, baccalà e branzino sono solo alcuni dei prodotti utilizzati, senza però dimenticare canoce, granseole, ostriche e capesante, queste ultime presenti di molte ricette locali. Il protagonista sulle tavole dei ristoranti è quindi, senza ombra di dubbio, il pesce; tuttavia sono presenti anche specialità dell'entroterra come ad esempio zuppa di trippe, nervetti e fegato alla veneziana. Un'alta eccellenza territoriale è rappresentata dal vino, la cui produzione, che avveniva già in era etrusca, si è diffusa nel 700, di pari passo alla costruzione delle numerose ville. I campi annessi alle magioni fornivano infatti un perfetto terreno per la coltivazione delle viti, tanto da rendere la Riviera del Brenta un'area D.O.C. La resa delle viti è sempre stata molto abbondante, tanto che già nel periodo della Serenissima il vino veniva esportato in tutta Italia, contribuendo in maniera determinante al finanziamento delle casse della Repubblica. Oltre che abbondante, la produzione è oggi anche molto varia. Nella zona vengono infatti imbottigliate ogni anno molte varietà: Merlot, Rosato, Novello, Chardonnay, Cabernet, Tocai, Refosco, Raboso, Pinot bianco e Pinot grigio. Tutte queste varietà di vino si abbinano perfettamente alla cucina locale, sia nei piatti di pesce che in quelli di carne. Per godere appieno di tutte le caratteristiche della riviera, l’itinerario consigliato è quello che, partendo dal centro storico di Padova, arriva alla laguna di Venezia attraversando le città di Strà, Fiesso d'Artico, Dolo, Mira e Oriago. Il viaggio avviene a bordo di battelli panoramici che collegano tutte queste località tramite un percorso storico-culturale, avente come fulcro le varie ville presenti nella zona. Le imbarcazioni ripercorrono infatti le vie dei burchielli, tipiche imbarcazioni veneziane del 700 che i nobili ed i benestanti usavano per raggiungere le loro ville in campagna.Il tour inizia nella splendida Padova, città da sempre faro della cultura italiana e internazionale, con la sua Università che rappresenta un vanto e una fonte inesauribile di nuovi progetti e innovazioni. Tra le antiche mura patavine sono numerose le occasioni di gustare un buon boccone, magari anticipato da un rinfrescante spritz, aperitivo tipico della tradizione veneta.Il Caffè Pedrocchi, in centro, è certamente un locale tra i più famosi e importanti del territorio; originario del 1831, è un edificio neoclassico che vanta una superficie di 3400mq su tre piani voluto da Antonio Pedrocchi e Giuseppe Jappelli. Nato come caffè letterario, oggi è anche teatro di eventi musicali e culturali di assoluto valore, ma anche di colazioni, pranzi e aperitivi conviviali in una cornice di rara eleganza e importanza storica. Famoso è il caffè Pedrocchi, una miscela 100% arabica con panna montata e menta, assolutamente da provare. Se siete alla ricerca di un locale di classe, ideale per festeggiare romanticamente un’occasione speciale, la vostra meta è senza dubbio il Ristorante Ai Navigli, al quale è possibile giungere proseguendo dal Caffè Pedrocchi lungo Via Roma e poi valicando il fiume, quindi raggiungendo i pressi del Comune della città, in via Tiso Camposampiero. Il menù presenta un'ampia scelta di piatti a base di pesce e una pregiata selezione di cruditè; menzione particolare per il tortino di cipolla su vellutata di pecorino con baccalà e tartufo nero e per le capesante al pepe verde. Accostamenti innovativi e gradevoli sempre accompagnati da una ricca carta dei vini e dalla musica proveniente dall'elegante pianoforte a coda presente nel salone. Una meta consigliata per i buongustai è l'Enoteca dei Tadi, locale in pieno centro storico, lungo la via omonima. Le oltre cinquanta etichette presenti sono accompagnate con maestria e sapienza da piatti della tradizione locale, semplici ma di assoluta qualità come spezzatino alla veneta con polenta grigliata o lasagnette con verdure di stagione. Se cercate cucina di qualità che unisca la tradizione all'innovazione merita una visita il Ristorante La Finestra: il locale si trova lungo la stessa via dell’Enoteca ed è stato aperto nel 2003. Offre un ambiente intimo e caldo, il menù coniuga prodotti di stagione con ricette semplici e moderne; consigliatissimo l'antipasto di pere e caprino fritto, uno dei punti forti del menù. Altra destinazione proposta è il Ristorante Dotto di Campagna, in zona periferica rispetto al centro città, un’occasione per spostarci verso i prossimi lidi del nostro itinerario pur restando nei dintorni di Padova: l'atmosfera è familiare ed accogliente, il menù offre una vasta scelta di pietanze anche se le specialità della casa sono senza dubbio i bigoli alle tre salse, la pasta e fagioli alla padovana e il ricchissimo carrello dei bolliti, sempre accompagnato da gustose mostarde. Proseguendo nel nostro viaggio incontriamo la città di Strà. Teatro d’invasioni barbariche già durante il Medioevo, questa cittadina ha subito le dominazioni degli Ezzelini e della signoria di Milano sino a quando, nel XVI secolo, diventò territorio veneziano. Il 14 giugno 1934 è stato anche palcoscenico del primo incontro tra Benito Mussolini e Adolf Hitler. In questa località è da segnalare la presenza di Villa Pisani; fu costruita nel 1721 per l'omonima famiglia ed è oggi un museo nazionale, contenente anche alcune opere del Tiepolo. La struttura, che consta di 168 stanze, ospitò anche Napoleone ed è sede di uno degli ultimi tre labirinti di siepi rimasti in Italia. Anche dal punto di vista culinario, Strà offre spunti decisamente interessanti. Proprio in riva al naviglio troviamo l'Osteria da Caronte: locale a tipica conduzione familiare attivo fin dal 1911. Sedie impagliate, caminetto e travi a vista mantengono la tipica atmosfera da osteria di campagna, tuttavia il menù rivela gradevoli e innovative sorprese come la tagliata di struzzo e gli gnocchi garbi con melone e pompelmo. Spesso inoltre vengono organizzate esposizioni di vini locali e di tutto il Triveneto. Ai golosi di pizza si consiglia invece una capatina alla Pizzeria l'Imperfetto: arredi di design in un locale elegante e strutturato su più piani creano un ambiente moderno e realizzato in stile minimal. L'elenco delle pizze è molto nutrito e i loro nomi riprendono quelli di libri e film famosi; molto ampia anche la scelta delle birre, in particolare artigianali e belghe d'abbazia. Tappa successiva del tour è la città di Fiesso d'Artico; anticamente diviso in due comuni distinti, trovò l'unificazione sotto la dominazione veneziana, quando cessarono anche le numerose guerre tra Venezia e Padova, che spesso trovavano sfogo proprio nella cittadina di Fiesso. Caratteristica della località, oltre a un'industria calzaturiera tra le più sviluppate d'Italia, è la presenza di uno degli impianti geotermici più grandi del nostro paese. Vera e propria istituzione a Fiesso è La Casaccia da Bacco, in via Smania. Dal 1982 propone panini, crostoni, bruschette, involtini, insalate, focacce, schiacciate sempre all'insegna dell'originalità e degli ingredienti genuini. Il segreto che differenzia Bacco da un normale paninaro, e che gli ha permesso di resistere alle mode per oltre venti anni, è proprio la ricercatezza degli ingredienti usati nelle sue preparazioni, tra cui spiccano: pesto alla genovese, funghi champignon, pomodori secchi calabresi, aceto balsamico e radicchio rosso di Treviso. A poca distanza, lungo la via Riviera del Brenta, è consigliato recarsi all'Osteria da Ciano: ad accogliervi ci sarà Ciano, il proprietario, anche chef, sempre disponibile per due chiacchiere o per un bicchiere di buon vino. La cucina è prevalentemente di carne, con ottimi bolliti e una vasta scelta di antipasti, tra cui delle consigliatissime verdure pastellate e crostini con lardo di Colonnata. Prossima tappa del nostro itinerario è Dolo, comune situato a metà della Riviera che durante la dominazione veneziana è diventato il centro più importante di tutta la zona. La cittadina si sviluppa su entrambe le sponde del naviglio ed è da sempre traino del turismo del luogo; molto sviluppato, come in tutta la zona limitrofa, è il settore calzaturiero, rinomato per la qualità dei suoi prodotti. A Dolo sono inoltre presenti delle bellezze architettoniche: oltre alle caratteristiche ville è presente anche un duomo, completato nel 1776. Oltre che per le sue bellezze storiche, Dolo si distingue anche per la sua offerta gastronomica, molti dei ristoranti di punta della località sono infatti situati all'interno delle caratteristiche ville settecentesche. Molto caratteristica è Villa Goetzen: il ristorante omonimo in essa ubicato è stato aperto nel 1995, il locale è suddiviso in tre ampie sale, ed è situato proprio sopra un molo sul Brenta. La cucina è specializzata nel pesce di laguna, che propone in vesti sempre nuove e stuzzicanti come le linguine con ragù di ombrina, limone e timo, oppure il rombo al forno in crosta di patate. Non è solo il pesce ad essere protagonista della tavola di Villa Goetzen: dalle capesante agli scamponi dorati anche i crostacei ed i frutti di mare conquisteranno il vostro palato. Consigliato è anche l'assaggio della mousse di castagne in salsa di cachi. Quando si parla della Riviera del Brenta, come già detto, il vino non può mancare. Ecco dunque nel nostro itinerario, poco distante dalla villa appena citata, si situa la Cooperativa Cantine Riviera del Brenta: il luogo è dotato di un ampio parcheggio alberato, un giardino estivo e tavolate per accogliere i visitatori in un’atmosfera conviviale e a stretto contatto con la natura. Un’occasione imperdibile per degustare le prelibatezze enogastronomiche del territorio e trovare ristoro nel verde: una sosta ideale da soli, o in compagnia. La Cantina, infatti, offre visite guidate, incontri, serate a tema, corsi per sommelier e naturalmente un’ampia scelta in degustazioni, grazie anche allo spaccio La Bisaccia, per la vendita di salumi e formaggi tipici veneti. Altra villa meritevole di una visita è sicuramente Villa Nani Mocenigo: la presenza di uno splendido parco rende questa location ideale non solo per matrimoni e cerimonie, ma anche per cene romantiche o di lavoro. La specialità del ristorante è sicuramente il pesce, che gli chef preparano secondo la loro personalissima filosofia: diffondere la cultura e l'arte del mangiar bene. Molto particolare è il modo in cui sono servite al tavolo le pietanze. Si tratta, infatti, del servizio alla russa con gueridon un piccolo tavolo per il servizio in tavola munito di ruote. Un'altra destinazione è il ristorante Le Colonne, lungo la Riviera Martiri della Libertà come il precedente e situato all'interno di Villa Ducale. Punto forte del locale è la rinomata cucina creativa, che coniuga sapientemente piatti di pesce della tradizione con idee innovative e stuzzicanti. Degna di nota è sicuramente l'ampia e fornitissima cantina, dove è possibile gustare vini nazionali ed internazionali, comodamente seduti in un salottino di fronte ad un bel caminetto. Se siete alla ricerca di un ambiente accogliente e dall'atmosfera tradizionale, la Trattoria dalla Clara è quello che fa per voi. Il ristorante nasce come punto di ristoro nel 1949, in via Stradona dove ancora si ubica, e diventa trattoria nel 1960; da oltre trentasette anni lo chef è la signora Silvana, moglie del proprietario. I piatti cucinati sono genuini e freschi, grazie all'utilizzo di pesce proveniente dal vicino mar Adriatico e al modo di preparazione rigorosamente tradizionale; le pietanze sono molto varie e tra le altre spiccano il risotto alle cappe tonde e la polentina con le schie. Uno dei prodotti tipici di Dolo è senza dubbio la tortona: si tratta di un dolce che tradizionalmente viene consumato il 21 novembre, giorno in cui si celebra la Madonna della Salute. Il dolce è molto ricco e saziante, nella sua preparazione sono usati: farina di frumento, mais, latte, miele, fichi secchi, uvetta, mele, pinoli, cacao, vaniglia, finocchio e cannella. Il nostro peregrinare ci porta ora a Mira, vera e propria gemma della Riviera. Nato come centro abitato nel medioevo, fu ampiamente sfruttata come porto fluviale e, come tutti i paesi della zona, conobbe il suo periodo di splendore durante la dominazione della Serenissima, tanto che oggi Mira è il paese della Riviera con la più alta concentrazione di ville settecentesche. Se cercate un ambiente molto intimo e familiare l'Osteria da Conte, a poca distanza dalla tangenziale di Mestre, è ciò che fa per voi. Il ristorante si propone di essere un punto di ritrovo per un veloce aperitivo tra amici, come anche un piacevole luogo dove passare la serata, degustando ottimi piatti ed eccellenti vini. Giorgio, l'istrionico proprietario, nonché sommelier, saprà consigliarvi la miglior bottiglia da abbinare a piatti come gli antipasti di pesce, la carbonara con seppie e il baccalà alla vicentina con polenta. Le vere specialità del locale sono i dolci, in particolare il semifreddo di castagne con salsa alle arance candite, senza però dimenticare l'ottimo caffè e la ricercata selezione di grappe presenti. A Mira poi è d'obbligo una sosta in centro alla Trattoria Nalin: ristorante storico, nato nel 1914 fu un punto di ritrovo per i soldati durante la Prima Guerra Mondiale. Lo chef propone ottimi risotti, raffinati piatti di pesce e squisiti contorni. Il piatto celebre del locale è la zuppa di verdure con trippa: il successo di questa pietanza è dovuto al fatto che la verdura utilizzata nella sua preparazione proviene direttamente dall'orto, situato nel retro della trattoria. La cantina offre una buona scelta, con particolare attenzione per i vini bianchi del Triveneto. Se avete voglia di pesce e non volete spendere eccessivamente, la vostra destinazione ideale è il Ristorante ai Pescatori poco distante dalla sosta precedente. Aperto di recente, per la precisione a luglio 2011, ha i suoi punti forti nel pesce crudo e nei frutti di mare, prodotti sempre freschissimi e provenienti dal vicino mar Adriatico, che sono proposti a prezzi ragionevoli, senza però per questo rinunciare alla qualità delle materie prime e alla raffinatezza nella loro lavorazione. L'atmosfera elegante e la cordialità del titolare rendono questo ristorante una meta vivamente consigliata ad ogni buongustaio. Proseguendo nel nostro itinerario arriviamo a Oriago, una frazione di Mira. Questa zona, che in passato era prevalentemente paludosa, ha rappresentato ai tempi della Serenissima l’ultimo baluardo padovano prima di entrare nei territori veneziani. Teatro di molte battaglie, fu citata anche da Dante nel V canto della Divina Commedia, oggi Oriago è anche sede della facoltà di economia all'Università Ca' Foscari di Venezia. Prima di arrivare al termine del nostro viaggio nel Bacino di San Marco, merita sicuramente una visita Villa Foscari, chiamata anche La Malcontenta. La villa, che è stata dichiarata nel 1996 Patrimonio dell'Umanità da parte dell' UNESCO, è situata nelle vicinanze del comune di Mira e ha un aspetto maestoso e imponente, nonostante nella costruzione siano stati utilizzati materiali poveri come intonaco e mattoni. La villa fu commissionata dai fratelli Foscari al famosissimo architetto Andrea Palladio, che realizzò un edificio in classico stile veneziano ma con evidenti richiami al classicismo, come per esempio le colonne sulla facciata. L'opera, conclusa nel 1559, è abbellita al suo interno da splendidi affreschi, realizzati perlopiù da Giovanni battista Zelotti e ispirati alla mitologia classica. Tappa obbligata a Oriago poi è senz’altro il Ristorante Nadain: locale dalla lunga storia che, da semplice bettola diventa, nel 1960, ristorante a tutti gli effetti. I piatti proposti sono quelli della tradizione territoriale, rivisitati però in ottica moderna e adattati ai tempi; specialità della casa sono i piatti di cruditè, l'antipasto della casa al vapore e per finire il gelato al forno, il tutto accompagnato da ottimo vino, della casa o alla carta.Il nostro viaggio si termina nel Bacino di San Marco, da cui è possibile ammirare l'omonima piazza, la Basilica di San Giorgio con il suo celebre campanile, il Palazzo Ducale e il molo. Venezia è sicuramente una tra le città più belle del mondo, tanto da essere stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO; passeggiando tra le calli e i canali si notano antiche residenze nobiliari, chiese e scorci mozzafiato, che rendono la città la seconda destinazione turistica italiana dopo Roma. Girando tra le stradine di questa incantevole città, e volendo cercare un posto dove fermarsi a mangiare un boccone, le occasioni non mancano di certo. Tradizione e innovazione si fondono infatti nella proposta gastronomica lagunare, creando così un mix in grado di accontentare tutti i palati. La prima destinazione consigliata è il Ristorante Ai Mercanti, situato tra Piazza San Marco e il Ponte di Rialto. Si tratta di un ristorante raffinato e di classe, che propone piatti della tradizione rivisti in chiave moderna uniti a preparazioni più creative e fantasiose; sono presenti ben sette tipi di pane che, come i dolci, sono rigorosamente fatti in casa. Per gustare appieno il percorso culinario fuori dagli schemi che questo ristorante rappresenta, si consiglia il menù degustazione assaggi, accompagnato da un buon vino consigliato dal sommelier presente in sala. Se invece amate un'atmosfera più casalinga merita una prova la Trattoria da Romano. Situata nell'isola di Burano, quest'osteria ha aperto i battenti nel 1936, ed è presto diventata un punto di riferimento per i buongustai della zona e non solo. All'ingresso si è accolti da pareti costellate di quadri delle correnti più svariate, a tavola invece ad accoglierci c'è pesce sempre fresco e ottimamente preparato, accompagnato da etichette del territorio. Specialità della casa sono il risotto al nero di seppia e la frittura mista, piatti che ben valgono il viaggio in traghetto. Poco distante non si può certo saltare la sosta all'Osteria All'Arco, posto ideale per chi cerca la pura tradizione culinaria veneziana. Qui vengono serviti infatti i tipici cicheti ottimi per spuntini al volo, rigorosamente accompagnati da “un'ombra de vin”. L’atmosfera calda e legata alla familiarità e alla tradizione è dovuta anche al fatto che l'osteria è interamente a conduzione familiare: la nonna in cucina, i genitori al banco, ed il figlio a servire ai tavoli. Se volete sentirvi coccolati come a casa, dirigetevi a Campo Santa Marina e provate l'Osteria Santa Marina: grissini e pane fatto in casa sono solo l'inizio di un'esperienza che unisce sapientemente il cibo della tradizione con la cucina creativa. Il proprietario, che spesso serve ai tavoli, e la moglie sapranno consigliarvi nella scelta dei piatti che più si avvicinano alle vostre preferenze, il tutto accompagnato da ottimi vini. Da provare sono sicuramente le specialità: le capesante, i tagliolini alla busera di astice e il fritto misto. Meritevole di segnalazione è la possibilità di degustare il vino anche al bicchiere.Un'altra destinazione suggerita è quella che ci riporta ad affacciarci sul mare, presto il ristorante Algiubagiò, situato proprio di fronte alla fermata del vaporetto “Fondamenta nuove”. Il locale offre proposte sia di carne che di pesce, con particolare predilezione per i crudi di pesce e gli accostamenti particolari; da provare infatti le fettuccine verdi all'astice, fragole e maggiorana. Particolarità del ristorante sono i tipici bicchieri di Murano, fatti a mano e dai bellissimi colori; da segnalare anche un'ottima scelta di formaggi e di vini per il fine pasto. In conclusione si tratta di un ristorante ricercato, che in estate offre una splendida atmosfera anche grazie alla terrazza che da direttamente sulla laguna.