Forza Italia i)rimo a Era

Spta. tbb. poti
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La Provincia
Quotidiano di Cremona
Martedì
29 marzo 1994
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Crema, Va Cavar 53. W (0373) 81709/90M: fn ((B73) 85M8. Tarth; a nnduto
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Anno XLVIII, n. 72
Una copia lire 1.300
Dalle urne un risultato chiaro: si sgretola il centro, progressisti fermi al 32-33%
Imoderati con Bassi
assoluta
Forza Italia i)rimo
a Era
Ha iato
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ROMA — Un* risultato inconfutabile è uscito dalle urne delle elezioni politiche che tra domenica
e ieri hanno chiamato al voto 48
milioni di italiani. Ha vinto Berlusconi con Bossi e con Fini.
Escono sconfitti i progressisti capeggiati da Occhetto e il centro
guidato da Martinazzoli e Segni.
Forza Italia è il primo partito. E
il 'polo delle libertà è avviato a
conquistare la maggioranza assoluta sia alla Camera che al Senato. «Mi auguro di poter assumere
una responsabilità di governo».
Lo ha detto Silvio Berlusconi nel
corso della conferenza stampa
convocata nella sede di Forza
Italia. Il Cavaliere ha espresso
inoltre lafiduciadi poter trovare,
in tempi rapidi, una comune piattaforma di governo tra gli alleati
del ' polo delle libertà'. «E' un
voto non soddisfacente per il
Paese». Lo ha detto, scuro in volto, Occhetto. D segretario del Pds
ha aggiunto: « C è una destra che
ha vinto, ma è una destra che
non sarà capace di dare un governo al Paese».
HAiffl
di Roberto Gelmini
Ha vinto Berlusconi, ha perso Occhetto. Ha vinto
l'Italia liberale, moderata, della ragione. Ha perso
la sinistra del centralismo, dell'assistenza, del socialismo più polveroso.
Altri commenti, in questa notte affollata di dati in
gran parte ancora contradditori, non sono possibili.
Ma è quanto basta. Dopo avere temuto difinirenella preistoria politica, possiamo dunque tirare un sospiro di sollievo. Le prossime ore ci diranno meglio
quale Paese ci sia stato consegnato da un voto che
sembrava dovesse essere gioioso, per una rinascita
nazionale, e che allafineha rischiato di essere solo
avvelenato. Sarà interessante soprattutto capire i
rapporti di forza all'interno del fronte liberal-democratico, e verificare se le insofferenze di Bossi sono
congeniali all'uomo o più sostanziali, di tutto il movimento della Lega. Ed anche a sinistra resta da vederefinoin fondo quanto possa pesare la presenza
massiccia di Rifondazione, cioè di quei comunisti
che non si vergognano di esserlo, come succede ad
Occhetto e compagni.
Per un'analisi più completa si dovrà poi verificare se lo squagliamento del Centro porterà ad una,
a questo punto salutare, verifica interna, con tanto
di separazione tra chi è andato alla guerra brandendo il cilicio della penitenza, e chi vuole mantenere viva nella società la presenza cattolica. Segni, ancora
più sconfitto di Occhetto, e Martinazzofl, più sconfitto di Segni, devono prendere atto di avere liquidato la vecchia De, senza essere stati in grado di presentarne una nuova. E lasciare 0 campo ad altri.
Ci sarà comunque tempo per capire, e per giudicare. Quale governo, con quale programma, sarà
offerto ad un Paese stremato dagli scandali ma ancora vigile, ancora deciso a non farsi svendere? Lasciamo alle prossime ore ed ai prossimi giorni gli
sviluppi naturali. Con la vittoria di Berlusconi è stata fatta giustizia di un clima feroce, di un complotto
serpeggiante, di una santa alleanza distruttiva. Gli
italiani hanno capito quale salto nel buio li attendeva affidandosi ad Occhetto, ed hanno datofiduciaa
chi gli si contrapponeva con maggiore determinazione.
Adesso Berlusconi deve ricucire i molti strappi
all'interno della sua stessa coalizione. Da liberale e
da uomo moderato dovrà però soprattutto preoccuparsi di dare agli avversari quel rispetto e quell'attenzione che loro, se avessero vinto, non gu avrebbero mai assicurato. Per dimostrare quanto bene
abbiano fatto gli italiani a far vincere un liberale, ed
a far perdere un comunista.
SERVIZI ALLE PAGINE 2-5
ona ha detto 'sì' al polo moderato
à su SttikIJevers, si profila un successopetGalB e Miffini
Italico Maffini, il candidato di Lega Nord-Forza
Italia vince il confronto con gli altri otto concorrenti per il seggio 28 (Cremona e Crema) del Senato.
Una vittoria netta che si lascia alle spalle in seconda
posizione Umberto Bodini della lista dei progressisti. Il Pattoper l'Italia sembra aver ottenuto ilterzo
posto con Angelo Rescaglio. Al quarto posto i dati
parziali davano Giovarmi Denza della Lega Alpina.
Claudio Fedeli (Alleanza Nazionale) sembrava in
quinta posizione a pochi punti da Lorenza Regali
del partito dei pensionati. Subito dietro Sergio Ravelli della Lista Palmella che, secondo i dati locali,
sembra non aver raggiunto il quorum confermando
le proiezioni nazionali. Per quantoriguardala Camera, i dati provinciali finora in possesso danno in
difficoltà Torchio (Patto per l'Italia) e lanciato verso il successo Galli di Forza Italia.
ALLE PAGINE 7,8,9,19,20
SENATO collegio # . 28
CREMONA
Voti
Candidati
CREMA
Voti
000.000
8.531
RESCAGLIO
Patto per l'Italia
000.000
3.887
DENZA
Lega Alp. Lum.
000.000
1.081
MASSARI SACCHI
P. Legge Naturale
000.000
112
REGALLI
P. Pensionati
000.000
662
FEDELI
Allenaza Nazionale
000.000
991
PAPPAGALLO
Lega di A. Bossi
000.000
214
BODINI
Progressisti
000.000
5.834
RAVELLI
Lista Pannella
000.000
890
Fuooosuloorteo
Morto ionesco, poeta dell'assurdo
'émmamimgo, SI (sai espùnto ospeàùeMParig
SERVIZI A PAGINA 39
CREMA
Voti
MAFFINI
Lega - Forza Italia
L'annurK3Q(M ministero to^
PARIGI — Eugene Ionesco, il
maestro dellTassurdo, l'autore
de 'La cantatrice calva' è morto
ieri a Parigi all'età di 81 anni. Lo
ha comunicato il ministero francese della cultura e la famiglia del
drammaturgo si è limitata a confermare la notizia senza precisare le cause del decesso. Di origine
romena, trasferitosi a Parigi nel
1938, Ionesco esordi nell950
con 'La cantautrice calva', pièce
che gli diede fama immediata: 25
mila le repliche consecutive. Ionesco aveva catturato le platee di
tutto il mondo con un inedito e
ineguagliato miscuglio di umorismo nero e farsa. •
CREMONA
Voti
Candidati
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Attacco
agli Zulù
Massacro
in Sudafrica
JOHANNESBURG — Le strade del centro di Johannesburg si
sono trasformate ieri in un campo di battaglia dopo che cecchini
appostati sui tetti di alcuni edifici
hanno aperto il fuoco su un corteo di migliaia di tradizionalisti
Zulù scesi in strada per protestare contro le elezioni multirazziali
del prossimo mese. La parola
d ordine del corteo era la richiesta di un regno Zulù indipendente. I.mprti sarebbero decine, centinaia ì feriti.
SERVIZIO A PAGINA 11