Marzo 2003

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Marzo 2003
Farmacia.it più informati più sani
Anno 1°, n. 4
SPECIALE ALLERGIE
Curarsi
naturalmente:
la nuova
rubrica di
fitoterapia
Sport:
praticarlo
all’aria
aperta
pag. 2
Benessere in pillole
Rimedi,
cure e
trattamenti
pag. 3
pagg. 3-6
pag. 7
Tutta colpa della primavera!
Rieccoci qui,
di nuovo in farmacia. Dopo il
lungo inverno
che ci ha visti alle
prese con influenza e raffreddamenti, finalmente ci prepariamo
a vivere un periodo molto
amato: la primavera.
Come tutte le stagioni, però,
anche questa porta con sé qualche malanno. Uno dei più fastidiosi è sicuramente la pollinosi,
tipica allergia primaverile.
Dati alla mano, sono numerosi gli intolleranti alla fioritura
e al volteggiare dei microscopici
pollini. Perciò, lo speciale interno è dedicato all’argomento.
In aggiunta, da questo numero si dà il via ad una nuova collaborazione. Il dottor Ricciuti,
della scuola di Fitoterapia presso l’Università della Tuscia,
insieme ad altri suoi insigni colleghi, c’introdurrà nel mondo
della fitoterapia proponendoci,
di volta in volta, consigli
sull’utilizzo delle piante officinali. I dettagli a pagina tre.
Qualche pagina più avanti,
alla sette, altri consigli sulle
patologie comuni.
Infine, suggerimenti per scegliere lo sport che si addice alle
proprie caratteristiche e i segreti
per combattere la sindrome da
primavera.
Buona lettura
Maria Grutt
RESPONSABILE DI REDAZIONE
oia e spossatezza
s o n o
alcuni dei disturbi
che insorgono in
questi mesi. Assieme alle rondini e
gli alberi in fiore sopraggiunge la cosiddetta “sindrome da
primavera”.
Secondo le statistiche,
colpisce il 70% delle donne
contro appena il 30% degli
uomini.
Si tratta di un insieme di sintomi che interessano corpo e
mente. Tra i più diffusi stanchezza ingiustificata, problemi intestinali, insonnia, irrequietezza,
depressione, allergia e una sensazione di malessere generalizzato.
Gli esperti sostengono che le
manifestazioni patologiche siano
la conseguenza di comporta-
N
menti
errati adottati durante l’inverno.
Responsabili della sindrome stagionale sarebbero una dieta ricca
di grassi e la vita sedentaria, oltre
che una carenza di vitamine e la
scarsità di luce solare.
Tutto ciò provocherebbe un
eccessivo accumulo di tossine,
accumulo che rallenta il lavoro
di fegato, reni e
intestino, gli organi
incaricati di “ripulire” l’intestino.
Per recuperare
le forze e ritrovare
il benessere psicofisico va seguita
una cura disintossicante e depurativa,
ricca di elementi energetici. Un piccolo segreto è quello di assumere un
grammo al giorno di pappa
reale, da sciogliere sotto la lingua, per almeno un mese. Inoltre, è importante effettuare un
check-up. Attraverso le semplici analisi del sangue si controllano glicemia e gli acidi urici i
cui livelli risultano alti quando
si esagera a tavola. Un ulteriore
aiuto è rappresentato dagli
integratori disponibili in farmacia.
Cellulite, come prevenirla
uasi tutte le donne un giorno guardandosi allo specchio hanno cambiato
umore scoprendosi tracce di cellulite
accumulate su fianchi e fondoschiena.
La cellulite è causata da inefficienze del sistema circolatorio; il disturbo è, poi, aggravato da alcuni fattori quali sedentarietà, stress e cattive
abitudini alimentari.
Gli errori non vanno ricercati
tanto nelle quantità dei cibi ingeriti
quotidianamente, bensì nella qualità.
Una tavola capace di prevenire la
Q
comparsa della cellulite non è necessariamente povera e grigia ma può
essere egualmente invitante se si
pone attenzione e si scelgono gli alimenti giusti.
Per evitare la cellulite va bevuta
molta acqua che contrasta la ritenzione idrica e va seguita una dieta disintossicante, ricca di verdure e frutta.
Carne eccessivamente grassa, frittura,
cioccolato ed insaccati sono, naturalmente, da evitare.Tale dieta va accompagnata dall’uso delle erbe medicinali che aiutano la diuresi, come la
pilosella, l’equiseto, l’ortosifon, asso-
ciate a quelle che migliorano il
microcircolo come la centella, la vite
rossa, e a quelle con azione decongestionante, come l’ananas. All’azione
interna vanno associati i cosmetici
specifici, spesso a base delle stesse
erbe medicinali, oltre che a sostanze
capaci di aumentare il metabolismo
cellulare, e quindi di ridurre gli accumuli adiposi sottocutanei. L’azione
combinata di dieta, fitoterapia e
cosmesi funzionale darà sicuramente
risultati visibili in poco tempo, e ci
permetterà di affrontare l’estate con
più tranquillità ed allegria
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Sport:
praticarlo
all’aria
aperta
l sole, il caldo e la voglia di
essere in forma… questo è il
momento per fare dell’attività
fisica! La primavera, caratterizzata
da un buon clima e dalle temperature miti, è la stagione ideale per
indossare tute e scarpette.
Lo sport è importante per salvaguardare la salute del corpo. L’apparato cardiocircolatorio e respiratorio sono i primi a beneficiare di un corretto esercizio ginnico.
Bastano solo venti minuti al
giorno per ottenere buoni risultati
tonificando i muscoli e regalando
all’organismo tanto benessere.
La regola da seguire è la costanza, è sbagliato fermarsi per uno o
più mesi per poi riprendere a ritmi
insostenibili. Bisogna allenarsi in
maniera graduale.
Seguendo semplici regole, tutti
possono fare dello sport, non esistono limiti d’età.
Ma è vero che è necessario
effettuare un check-up prima di
iscriversi in palestra o cominciare
una qualsiasi pratica ginnica?
Naturalmente è bene sottoporsi
a specifici test che accertino il
reale stato di salute. Va effettuata
un’accurata visita affiancata ad un
controllo della pressione arteriosa
e un elettrocardiogramma. Utili l’esame spirometrico e l’analisi delle
urine per esaminare il corretto funzionamento dei reni.
Lo sport può regalare benefici
anche alla psiche?
Gli esperti assicurano che la
mente, allo stesso modo del corpo,
è influenzata positivamente.
Paure, fobie ed aggressività, ad
esempio, vengono “curate” da attività sportive. In particolare quelle
di gruppo sviluppano la maturazione dell’individuo e sbloccano la
timidezza.
I
E quale va scelto?
Tutte le pratiche, in forma agonistica o meno, hanno precise
caratteristiche che vanno ad adattarsi alle peculiarità fisiche e psicologiche di ognuno. Scegliere
quella che si addice alla propria
persona è importante per trovare
il giusto equilibrio e dedicare
all’attività prescelta passione e
dedizione.
Può far bene anche alternare
più discipline, magari seguendo
le stagioni dell’anno. In questo periodo le ideali sono:
il nuoto: per tonificare i
muscoli del corpo. Può essere praticato ad ogni età. Consigliato ad
asmatici, sofferenti d’artrite, affetti da sinusite, vittime di incidenti
o traumi in fase di riabilitazione.
la bicicletta: è indicata per
tutti seppure tempo e percorso
vanno aumentati gradualmente.
Con le alte temperature è necessario portare con sé una bottiglia di
acqua per compensare i liquidi
persi.
l’equitazione: va seguito dagli
otto anni in su. Utile per portatori
di handicap perché
armonizza i movimenti del
corpo mentre è sconsigliato a
persone colpite da problemi alla
colonna vertebrale.
la beach volley: il campo non
deve avere pendenze che recano
danni alle caviglie. Meglio giocare
nelle ore meno calde, non è indicato per persone in sovrappeso e
con lesioni articolari
il trekking: la montagna è una
meta molto amata. Il percorso
ideale non deve superare, almeno
inizialmente, i mille metri al giorno. È necessario avere con sé un
siero antivipere e integratori vitaminici.
Quanto è importante l’alimentazione per uno sportivo?
Chi fa sport deve sapersi nutrire adeguatamente, questo gli consentirà di trarre innegabili vantaggi per la salute. In ogni caso, le
regole dietetiche sono:
• fare una prima colazione
nutriente che deve comprendere
una spremuta d’agrumi o un integratore di vitamina C, dei cereali
integrali con latte o yogurt, qual-
che
fetta
biscottata
con
marmellata o miele e
ogni tanto un uovo. Dopo il pasto,
bisogna attendere almeno un’ora
prima di cominciare qualsiasi attività fisica
• Pranzare con cibi poco calorici, meglio se carboidrati. Per non
appesantire la digestione, il consiglio è quello di limitare fritti o
grassi animali
• Finire con una cena più
abbondante dei pasti precedenti,
completa di un primo piatto e un
secondo di carne o pesce con verdure. Il formaggio non va consumato oltre due volte la settimana.
La cena è importante perché permette di recuperare le energie
spese con lo sport durante la giornata
• Bere almeno un litro e mezzo
d’acqua al giorno per favorire l’eliminazione delle scorie. Va preferita l’acqua povera di sodio che
depura l’organismo e previene la
ritenzione idrica. Le bevande
alcoliche e le bibite gassate vanno
assunte con moderazione.
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SPECIALE
3
ALLERGIE
RUBRICA A CURA DEL DR. SERGIO RICCIUTI
Scuola di perfezionamento in fitoterapia e piante medicinali - Università degli Studi della Tuscia Viterbo
igella sativa (fam. Ranuncolaceae) e
Plantago varietà Maior e Lanceolata
o Minor (fam. Plantaginaceae), più
nota come “piantaggine”, sono due piante medicinali con una spiccata azione antistaminica.
La Nigella contiene un olio volatile, il
nigellone, che è artefice di tale attività. Nella
medicina indiana è utilizzata come antiasmatico. Si usano i semi (per infuso) dai quali
viene preparata la tintura madre. È generalmente ben tollerata ma, per prudenza, se ne
sconsiglia l’uso in gravidanza. Oltre che nelle
forme allergiche la Nigella è utilizzata nelle
coliti, dispepsie e meteorismo.
La Plantago, nel Medio Evo, era considerata la panacea dei viaggiatori e pellegrini che
strofinavano le foglie sulla pelle ricavandone
un beneficio per l’apparato locomotore, stanchezza, piaghe dei piedi, distorsioni etc. Si
usano le foglie, prevalentemente nelle patologie infiammatorie O.R.L. e broncopolmonari,
in virtù dell’azione emolliente e sedativa delle
mucillagini. Un importante contributo viene
anche dall’attività antiallergica dell’aucubina
(iridoide presente soprattutto nella foglia). Le
foglie sono utilizzate anche per uso locale,
come lenitivo ed antipruriginoso. Attenzione:
l’aucubina viene inattivata dal calore, per cui
con infusi e decotti viene compromessa la sua
attività (l’infuso va eventualmente preparato a
freddo). Oltre che nelle patologie allergiche la
plantago è utilizzata nelle bronchiti, come
espettorante, e nelle infezioni urinarie
Attenzione, c’è Plantago e Plantago. Ad
esempio la Plantago ovata, meglio conosciuta
come Ispaghul è ricca di mucillagini ed è un
efficace rimedio per stitichezza, coliti e modeste ipercolesterolemie. Un’altra specie è la
Plantago psyllium, meglio conosciuta come
Psillio, lassativo meccanico ampiamente utilizzato.
Proprio per evitare questi equivoci tra
piante medicinali con nomi simili ed indicazioni molto diverse è sempre opportuno rivolgersi ad un medico od un farmacista che
abbiano frequentato specifiche scuole di fitoterapia.
Dr. Sergio Ricciuti
N
oculorinite allergica è un
processo infiammatorio
stagionale, legato alla fioritura primaverile delle piante, ed è
caratterizzata da manifestazioni a
livello delle mucose nasali (prurito,
starnuti, scolo nasale acquoso,
ostruzione nasale, più raramente
perdita dell’odorato) e a livello dell’occhio (lacrimazione, fotofobia,
arrossamento delle congiuntive).
Sono spesso presenti anche
manifestazioni cliniche d’ordine
generale, come cefalea, astenia,
diminuzione dell’udito, febbre. In
qualche raro caso si può associare
broncospasmo (asma allergica). Si
stima che in Italia circa il 10% della
popolazione sia affetto da questa
patologia e che almeno la metà delle
riniti allergiche in età pediatrica
possano evolvere, successivamente,
in asma allergica. La maggior parte
di questi pazienti, per superare il
periodo critico e limitare al minimo
la sintomatologia, fa uso regolare di
farmaci di sintesi, soprattutto antistaminici e cortisonici, con tutti gli
L’
SUSAN MARGARET COX, Plantago lanceolata
(lanciola, lingua di cane, petacciuola)
effetti collaterali correlati all’uso di tali
prodotti (per i
primi in particolare:
sonnolenza,
mancanza di concentrazione, difficoltà nella guida), spesso
incompatibili con il lavoro e lo stile di vita d’oggi.
La Fitoterapia ci dà la possibilità di affrontare bene questa patologia mettendoci a disposizione,
come primo approccio, delle piante
di grand’efficacia terapeutica ma
prive d’effetti indesiderati, che le
rendono utilizzabili praticamente
da tutti ed a tutte le età, che possono essere prescritte da un medico
esperto fitoterapeuta o consigliate
da un farmacista diplomato in Fitoterapia.
Per via generale il trattamento
fitoterapico si basa essenzialmente
sull’uso di:
- Ribes nigrum M.G. 1DH un
gemmoderivato dotato di una spiccata attività antinfiammatoria ed
Scuola di perfezionamento in Fitoterapia e piante medicinali
Università degli Studi della Tuscia Viterbo
antiallergica, dovuta
alla sua azione
“cortison-like”
(simile a quella del
cortisone)
- Nigella sativa
o, in alternativa,
Plantago major due
piante ad azione antistamino-simile
- Euphrasia officinalis da usare
soltanto quando è presente una
congiuntivite o altre manifestazioni
oculari.
In presenza di broncospasmo il
medico ha a disposizione altri fitocomplessi quali:
- Viburnum lantana M.G. 1DH
un macerato glicerico che agisce
sulla regolazione del tono bronchiale
- Ammi visnaga pianta ad azione broncodilatatrice, antitosse oltre
che coronaro-dilatatrice
Per uso locale si possono utilizzare uno o più dei seguenti presidi
terapeutici:
- Plasma di Quinton o soluzione
OCULORINITE
ALLERGICA
STAGIONALE
fisiologica per lavaggi nasali
- Eufrasia + camomilla in collirio, se c’è arrossamento degli occhi
e lacrimazione
- Eufrasia + camomilla + fiordaliso in collirio, come sopra
- Lavanda + niauli come olii
essenziali, per inalazioni
Se usati bene, da professionisti
esperti, questi rimedi fitoterapici
naturali, nella maggior parte dei
casi, sono sufficienti a far regredire
la sintomatologia o, meglio ancora,
a prevenire l’insorgere delle crisi
allergiche stagionali. Il loro uso in
gravidanza o durante l’allattamento
deve essere deciso dal medico, in
base alla gravità della sintomatologia e alla necessità di far uso di farmaci, anche se naturali. Teniamoci
in serbo l’uso dei prodotti di sintesi
come seconda scelta, per i casi più
resistenti o per soggetti a rischio.
Dr. Roberto Miccinilli
Direttore del Corso di perfezionamento
in Fitoterapia e piante officinali
Università degli Studi della Tuscia Viterbo
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SPECIALE
Temperature miti preannunciano la bella stagione che però non è
amata proprio da tutti.
La primavera piace meno agli
allergici che eliminerebbero dal
calendario, senza troppe esitazioni, i mesi che dal freddo inverno
portano all’estate.
Per colpa delle “allergie da
fieno” e delle pollinosi molte persone soffrono di raffreddore, rinite, congiuntivite e asma.
La pollinosi è una forma di reazione allergica ai pollini dei fiori
che volteggiano nell’aria e, grazie
alle loro ridottissime dimensioni,
vengono facilmente inalati.
Dal principio dell’anno a settembre avviene la fioritura di
molte piante.
Recenti studi hanno dimostrato
che l’allergia è dovuta principalmente ad una predisposizione di
PERIODI DI FIORITURA
ambrosia e artemisia:
agosto - settembre
betulla e corylacee:
febbraio - aprile
cupressacee:
gennaio - maggio
graminacee:
aprile - giugno
olivo:
maggio - giugno
parietaria:
maggio - luglio
tipo ereditario, se entrambi i genitori risultano allergici le probabilità che lo diventi anche il figlio
sono molto alte (attorno al 60%).
L’allergia si scatena facilmente
quando la predisposizione è accompagnata da altri fattori quali:
• l’inquinamento atmosferico
• il fumo di sigaretta
L’inquinamento, tipico delle
grandi metropoli, velocizza l’inalazione dei pollini che si legano
con le particelle di smog. Le sigarette rendono recettivi i bronchi e
quindi esposti alle irritazioni.
Inoltre, vanno ricordate due
particolari condizioni che predispongono al problema:
• l’alimentazione nella prima
infanzia. I pediatri consigliano di
evitare l’assunzione d’alimenti
con alto potere allergizzante come
arachidi, uova e particolare pesce
almeno fino ai dodici anni
• la durata dell’allattamento
materno. Maggiore è il periodo di
suzione dal seno più alto è il livello di protezione contro le reazioni
allergiche grazie alla minore concentrazione, rispetto al latte di
vaccino, di betalattoglobuline,
proteine molto allergizzanti.
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Un disturbo del sistema immunitario. L’allergico è particolarmente intollerante a sostanze chimiche o
ambientali che vengono
dette allergeni. L’organismo
del soggetto sensibile mette
in atto un meccanismo di
difesa “non giustificato”, in
assenza di un reale pericolo.
Gli allergeni più comuni sono:
• pollini e parti di piante
• acari, farmaci e metalli
• piume e polveri varie
• lana e tessuti sintetici
• generi alimentari
Gli organi colpiti sono il
naso, gli occhi, i polmoni e
la pelle mentre le malattie
che vengono riscontrate
frequentemente sono la
congiuntivite, la rinite, l’asma e la dermatite atopica.
Per la diagnosi sono
efficaci l’anamnesi (storia
della patologia e quadro
generale del paziente) e
due analisi: prick-test e rasttest.
Per alleviare i sintomi
si prescrivono vaccini, gocce, spray nasali e colliri.
Arriva la primavera…
si dà il via agli starnuti!
Attaca qui il
codice a barre
L’allergia si
definisce...
ALLERGIA
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ALLERGIA
Sintomi e malattie
Prima regola: non dimenticare
mai di portare con sé un pacchetto
di fazzolettini!
Il naso che cola è il principale
disturbo che affligge il paziente perché il raffreddore di natura atopica
comporta continui starnuti e una
pressoché costante lacrimazione.
A caratterizzare la condizione vi
è anche uno stato di malessere
generalizzato: mal di testa, tosse
secca, orticaria e debolezza sono
fastidi frequenti.
Sintomi specifici accompagnano, poi, le singole patologie.
Congiuntivite
È l’infiammazione che colpisce la congiuntiva, la membrana
trasparente che riveste la parte
bianca e l’interno delle palpebre,
coinvolgendo uno o entrambi gli
occhi.
Ecco le cause…
Inalazione di pollini o contatto
con acari della polvere, peli d’animali e polveri varie.
Tra i sintomi…
• intolleranza alle fonti di luce
• forte rossore e bruciore agli
occhi
Qualche consiglio…
• pulire la zona oculare con soluzioni saline sterili
• evitare passeggiate nei campi
e negli spazi aperti nei periodi
di fioritura
• deumidificare gli ambienti in cui
si vive, l’umidità contribuisce a
frammentare i pollini e gli agenti irritanti
…e le cure migliori
Il trattamento farmacologico
prevede l’assunzione di antistaminici, di antinfiammatori non steroidei e cortisonici, in forma di collirio.
Rinite
Asma bronchiale
Colpisce i bronchi, i suoi effetti
consistono nel restringimento dei
rami bronchiali piccoli. È un disturbo
cronico che si sviluppa soprattutto
nell’infanzia e può perdurare in età
adulta. L’asma allergica è detta
estrinseca.
Ecco le cause…
Si scatena in individui sensibili a
pollini, spore di muffe, peli d’animali,
polveri varie, farmaci e specifici alimenti. L’inquinamento atmosferico
acuisce i danni.
Tra i sintomi…
• respiro affannoso e tosse
• secrezione di mucosa filamentosa
• tachicardia e sudorazione
Qualche consiglio…
• non fare gite nel verde tra marzo e
settembre
• spolverare accuratamente gli ambienti in cui si vive
• deumidificare l’aria nelle stanze in
cui si trascorrono molte ore
• evitare le sale in cui si fuma
• operare, di tanto in tanto, un cambiamento di clima
…e le cure migliori
Per diagnosticarla serve la spirometria attraverso la quale si valuta la
salute dell’apparato respiratorio. Utile
è una radiografia al torace e l’esame
del sangue. Solo in un secondo momento si può dare avvio alla desensibilizzazione e ad una terapia mirata. I
farmaci utilizzati sono gli antinfiammatori come cortisonici e broncodilatatori. Questi ultimi provocano la distensione dei bronchi e sono utili
durante l’attacco acuto di asma.
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È l’infiammazione della mucosa nasale. Va classificata in
stagionale e perenne.
Ecco le cause…
Responsabili della forma stagionale sono i pollini mentre di
quella perenne gli acari della polvere e gli allergeni di natura animale.
Tra i sintomi…
• intenso bruciore al naso
• secrezione di filamenti di
mucosa edematosa (pallida
durante l’impollinazione e
rosea nel resto dell’anno)
• frequenti starnuti
Qualche consiglio…
• eliminare tappeti e moquette,
ricettacolo di polvere negli
ambienti domestici
• non passeggiare per boschi e
prati in primavera
• non soggiornare in luoghi
umidi
…e le cure migliori
Per la diagnosi va fatto l’esame obiettivo del naso con rinoscopio. Vanno assunti cortisonici
per via nasale, decongestionanti
e antistaminici. Quando le reazioni sono acute e perdurano nel
tempo, ci si può sottoporre ad
un’immunoterapia specifica che
va consigliata dall’allergologo.
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SPECIALE
ALLERGIA
Come correre ai ripari
affreddore, mal di testa e allergiche e i disturbi correlati.
presenta due vantaggi: va effettualacrimazione. Ma anche
Esistono più vaccinazioni, to una sola volta e contiene betadifficoltà nella respira- diverse per tempi e modi di som- glicuronidasi, un enzima che
zione, dermatite e diarrea. A ministrazione. È il medico ad potenzia la protezione sebbene
causa della vasta sintomatologia indirizzare verso quella adatta meno specifico rispetto al tradicon cui si presenta, non sempre si considerando:
zionale. L’iniezione va fatta almeriesce a diagnosticare l’allergia in • l’età del paziente
no quaranta giorni prima dell’arritempi veloci.
• il tipo di allergene
vo dei pollini.
Diverso è per la pollinosi. PreI bambini possono fare il vaccile gocce: si distinguono per la
sentandosi in primavera, si re- no, l’età ideale è tra i sei e gli diversa modalità d’azione:
stringono notevolmente le ipotesi. undici anni. In questa fascia il • da deglutire, agendo per via
Comunque, occorrono dei test per sistema immunitario è maggiorsistemica
individuare l’allergene.
mente reattivo. È sconsigliato • da applicare sotto la lingua,
Innanzitutto, durante la visita, sotto i tre anni.
assorbite dalla mucosa della
l’allergologo effettua l’anamnesi,
Le forme sono:
bocca
ossia, attraverso il racconto dello
l’iniezione: il preparato viene
spray nasali: la dose va inalata
stile di vita e delle abitudini quo- iniettato per via sottocutanea da per via nasale
tidiane, traccia una storia della un medico. Stimola il sistema
La profilassi non può essere
patologia e compone un quadro immunitario a reagire in modo seguita in caso di influenza, asma
generale del paziente.
normale. Il trattamento prevede o durante una terapia antibiotica.
Successivamente, lo speciali- più iniezioni, s’inizia con dosaggi
In tutti casi possono insorgere
sta prescrive due analisi:
bassi per poi incrementare le dosi. effetti indesiderati, se ne presen• il prick-test, consiste in una Si comincia ad inizio ottobre e si tano di lievi come la dermatite e
serie di prove cutanee. S’inietta sospende al comparire dei primi di gravi come lo shock anafilattil’allergene in una zona delimi- sintomi. Recentemente è stato co. Le risposte anomale vanno
tata (generalmente l’avambrac- approvato un nuovo vaccino che comunicate al medico.
cio). In caso di positiOltre alla prevenziovità il risultato è imne, i malesseri si alleviamediato poiché si crea
no assumendo antistamiCONSIGLIATI DA NOI...
subito un pomfo prurinici, medicinali in grado
ginoso. Non va eseguidi agire sul quadro sintoSU INTERNET:
to durante una terapia
matologico inibendo la
www.farmacia.it/infosalute/allergie.html
antistaminica o cortimessa in circolazione
www.allergia2000.it/
sonica.
d’istamina, la sostanza
• Il rast-test, è un preliecolpevole delle reazioni.
STRUTTURE SPECIALIZZATE:
vo di sangue che perI farmaci d’ultima geneA Milano:
mette di individuare
razione hanno eliminato
Clinica Pediatrica De Marchi
gli anticorpi liberati
i classici effetti collateraCentro per le Allergie
A Roma:
dall’organismo duranli, solo in alcuni casi posCattedra di Immunologia e Allergologia
te la risposta allergica.
sono sopravvenire lievi
Università La Sapienza
Si consiglia quando il
fastidi come sonnolenza,
A Firenze:
prick-test non dà risulstipsi e poco appetito.
Istituto Meyer Clinica Pediatrica
tati certi.
Assieme a questi farDopo la diagnosi, il
maci, indicati principalPUÒ ESSERE D’AIUTO…
paziente può scegliere di
mente per l’asma, possoConsultare il bollettino di diffusione dei pollini
sottoporsi ad una profino essere prescritti brondisponibile on line all’indirizzo:
lassi allo scopo di preveco-dilatatori.
www.pollinieallergia.net/pages/bollettino.asp
nire le manifestazioni
R
Riassumendo
va ricordato
che:
1. I test diagnostici possono
essere eseguiti in ogni
momento, anche durante un
attacco. Non sono validi se il
paziente è in terapia con
antistaminici e cortisonici.
2. In linea generale la profilassi
va interrotta al comparire dei
primi sintomi. Va sempre
chiesto il parere medico.
3. Gli spray nasali vanno usati
con moderazione poiché,
riducendo l’afflusso di sangue alla mucosa del naso,
possono comportare effetti
indesiderati.
4. Per i bambini, la vaccinazione è consigliata dai sei agli
undici anni mentre non è
raccomandabile al di sotto
dei tre
5. È preferibile non vaccinarsi
durante la gestazione a
causa della possibilità d’insorgenza di shock anafilattico
6. Non sempre ci si può sottoporre alla vaccinazione. In
caso di forme molto gravi di
allergie l’organismo non è in
grado di sopportare l’iniezione di allergeni, seppur in
bassissime dosi
7. Nonostante la ricerca farmacologica abbia fatto grossi
passi in avanti, gli antistaminici possono comportare
sonnolenza
8. Dall’allergia non si può guarire in maniera definitiva in
quanto la pollinosi è una
malattia di tipo cronico. Gli
unici trattamenti consistono
nell’alleviare i sintomi
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7
Benessere in pillole
Lo
sapevate
che…
Il gelato può scatenare la
cefalea?
Mangiare un gelato è un piacere, ma non sempre. Il freddo
provoca una stimolazione delle
terminazioni nervose del palato
e di conseguenza l’insorgenza
del mal di testa. Naturalmente
non capita a tutti. A coloro che
ne soffrono è consigliato consumare bibite ghiacciate, gelati e
granite molto lentamente.
La passiflora è ottima contro l’insonnia primaverile?
Soprannominata fiore della
passione, la passiflora è una
pianta le cui proprietà sono utilizzate contro l’insonnia e gli
bagno prima di
immergersi.
Per le pulizie
di
primavera,
possono essere
usati
prodotti
“naturali”?
Tende, coperte, piastrelle…in questo periodo in
ogni casa cominciano i faticosi
lavori domestici. Pericolosi,
però, possono essere alcuni prodotti chimici, soprattutto per gli
allergici. Un segreto è quello di
usare le risorse che ci offre la
natura. Per pulire bagno e cucina ottimi sono l’aceto e il limone mentre per pulire l’argente-
si possono delineare con certezza i periodi peggiori. Statisticamente è dimostrato che i sintomi
compaiono soprattutto in concomitanza
dei passaggi da una stagione
all’altra. Per alleviare i fastidi,
un aiuto è rappresentato dalle
proprietà del Cedrus libani e
Juglans regia. Per le dosi chiedere allo specialista.
Il raffreddore da fieno
migliora con l’avanzare dell’età?
Con gli anni, il sistema
larghi pull e lunghi cappotti.
Ecco la soluzione: una tisana a
base di basilico da prendere
subito dopo pranzo e cena.
Basta versare un cucchiaino di
foglie in acqua bollente e lasciare agire per 10 minuti.
Gli integratori aiutano l’organismo a prepararsi per l’ora
legale?
Il corpo necessita di tempo e
di qualche aiuto per adattarsi al
balzo in avanti delle lancette
dell’orologio.
In farmacia è possibile trovare specifici integratori che
contribuiscono a superare i
malesseri tipici del periodo.
stati ansiosi. Sciolta in acqua
calda o sotto forma di compresse aiuta a conciliare il sonno. È
efficace anche se si aggiunge
qualche foglia nella vasca da
ria basta un po’ di dentifricio.
Quando le temperature aumentano, va bevuta acqua
minerale?
Durante la bella stagione,
meglio cambiare le abitudini
relative all’acqua. Va bevuta
quella minerale, ottima per
reintegrare liquidi e sali minerali persi con la sudorazione. È
sempre bene leggere le etichette
sulle bottiglie per conoscere le
caratteristiche dei prodotti che
arrivano sulle nostre tavole.
La dermatite seborroica
peggiora ai cambi di stagione?
È una malattia che si manifesta a cicli alterni anche se non
immunitario diventa meno reattivo e di conseguenza le reazioni allergiche, non solo la pollinosi, tendono a divenire meno
frequenti fino a scomparire del
tutto. Ad ogni modo è sempre
meglio non esporsi con incoscienza agli allergeni per non
incorrere in problemi per l’organismo e le sue funzioni.
Il basilico è l’ideale per eliminare la pancia?
In vista dell’estate e dei
costumi che non vediamo l’ora
di indossare, è proprio giunto il
momento di buttar giù quella
fastidiosa “pancetta” fino ad
oggi nascosta sapientemente da
Utile è la melatonina, efficace
contro l’insonnia. Consigliata
la vitamina B6 per combattere
lo stress e il magnesio per ansia
e irritabilità.
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ATTENTI AI NEI !
I nei, ovvero quelle piccole macchie scure sulla pelle, hanno determinato, nel corso dei secoli, il destino di molte donne.
Nel Medioevo, ad esempio, averne significa essere considerata una
strega; nel Settecento, invece, le difficoltà nascevano dal non averne, perché il neo era sinonimo di bellezza.
Oggi sono oggetto d’attenzione di
medici e specialisti dermatologi.
Compaiono se c'è un'alterazione
delle cellule e difendono la cute dai
raggi ultravioletti. Ce ne sono di congeniti e d’acquisiti.
Diventano un rischio per la salute
quando:
• diventano troppo grandi
(superiori ai 6mm)
• non hanno un unico colore
• hanno forma irregolare
• provocano frequente sanguinamento
• si formano dopo i 35 anni
La pericolosità consiste nel fatto
che si può confondere con un neo
una grave forma di tumore maligno,
il melanoma, almeno nelle sue prime
fasi di sviluppo. La frequenza di questa forma tumorale in Italia è di 5-6
persone ogni centomila abitanti, ciò
vuol dire che ogni anno più di mille
persone si ammalano. La patologia,
che è curabile solo mediante asportazione chirurgica, è comunque facile
da individuare: più della metà sono
diagnosticati dopo una semplice
visita medica.
Nelle donne si manifesta principalmente sulla parte anteriore delle
gambe, sul volto e sulle braccia, negli
uomini, invece, sulle spalle e sul
torace.
I più importanti fattori di rischio
sono: la carnagione, gli occhi e i
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capelli chiari con difficoltà ad
abbronzarsi e facilità alle ustioni da
sole. Un pericolo è poi rappresentato
da un'eccessiva esposizione al sole e
alle lampade artificiali. Per questo
motivo è preferibile esporsi al sole
con cautela e utilizzando i giusti filtri solari. Come per tutti i tipi di cancro, anche per il melanoma l'unica
via da percorrere è quella di effettuare una diagnosi precoce. Qualsiasi
“neo“ sospetto va quindi fatto controllare dal dermatologo al più presto: se si tratta veramente di un neo,
non si corre alcun pericolo.
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