Una giornata mondiale per il cuore

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Una giornata mondiale per il cuore
Comunicato Stampa
EMBARGO: venerdì 28 Settembre 2012 fino alle 23:59 CET
Una Giornata Mondiale per il Cuore: pubblicate le nuove statistiche
europee sulle malattie cardio e cerebro vascolari, che evidenziano che
di infarto e di ictus si muore meno: ma ci si ammalerà sempre di piu’!
Sophia Antipolis, 29 September 2012: La salute del cuore dei cittadini Europei sta
migliorando: lo confermano le statistiche diffuse oggi in tutta Europa, in occasione della
Giornata Mondiale del Cuore (sabato 29 settembre 2012), frutto del lavoro congiunto di
ESC- Società Europea di Cardiologia e di EHN- European Heart Network : di quest’ultimo da
anni, in rappresentanza dell’Italia, fa parte ALT- Associazione per la Lotta alla Trombosi e
alle malattie cardiovascolari ONLUS. Le statistiche precedenti erano state pubblicate nel
2008.
I dati evidenziano che gli sforzi compiuti a vari livelli dagli stakeholders sono stati efficaci
nel ridurre le morti da malattie cardio e cerebro vascolari: ma sottolineano anche come
Infarto e Ictus, malattie per lo più provocate da Trombosi, rappresentino per l’Europa un
problema enorme e purtroppo destinato ad aumentare nei prossimi anni.
Rispetto al 2008, si è ridotto il numero di cittadini che vengono uccisi da malattie
cardiovascolari, che passa dal 48 al 47% di tutte le morti: significa che contro i 4.300.000
morti delle statistiche precedenti, oggi circa 4 milioni di europei muoiono ogni anno per
malattie cardio e cerebrovascolari, soprattutto Ictus e Infarto del miocardio, che
rimangono il primo grande killer uccidendo ogni anno 1.9 milioni di persone nella sola
Unione Europea (2 milioni nel 2008).
Il presidente di ESC, Professor Panos Vardas, ha dichiarato che “ … sono buone notizie, ma
bisogna essere cauti. Perdiamo meno vite a causa delle malattie cardiovascolari rispetto al
2008. Ma la dimensione del problema rimane enorme! Le malattie cardiovascolari
uccidono 4 milioni di europei ogni anno, una tragedia a livello umano e un insostenibile
fardello a livello economico. E non finisce qui: le proiezioni evidenziano in maniera
drammatica che il peso di queste malattie sulla società continuerà a crescere nei prossimi
anni, per l’invecchiamento della popolazione ma anche per il dilagare di stili di vita
pericolosi per la salute”.
EHN- European Heart Network ( una rete che raccoglie le più importanti fondazioni e
associazioni non profit impegnate nella prevenzione delle malattie cardio e
cerebrovascolari) ha dichiarato che la riduzione del numero delle persone che muoiono è
certamente un successo, e conferma che le tante iniziative messe in campo dai singoli Paesi
della UE sotto la spinta e il sostegno della Commissione Europea e dei Governi nazionali
sono state efficaci, e molte vite vengono salvate ogni giorno, ma conferma anche che gli
ostacoli di fronte a tutti noi sono ben visibili e molto minacciosi: diabete e obesità, fumo,
vita troppo sedentaria sono nemici ben visibili, e battibili. Non è tempo per indugiare a
compiacersi di questi dati, anzi, proprio dai numeri dobbiamo trarre maggiore forza per
proseguire intensificare il nostro impegno a livello europeo e nazionale.
Il report contiene dati molto interessanti che evidenziano che:
• Infarto e ictus sono molto aggressivi in particolare sulle donne : sono la principale causa di
morte per le donne in ciascuno dei 27 paesi europei.
• Sono la principale causa di morte per gli uomini in tutti i Paesi Europei , tranne Francia,
Olanda, Slovenia e Spagna.
•L’ictus da solo è la seconda causa più frequente di morte in Europa: uccide ogni anno 1.1
milioni di europei , significa che su 7 donne una morirà di ictus ogni anno (15%) , e uno su
dieci uomini (10%).
• Nei Paesi Europei infarto e ictus uccidono in modo diverso: 60 persone su 100 in
Bulgaria, 25 su 100 in Francia. In particolare 70 donne su 100 in Bulgaria e 30 su 100 in
Francia a in Olanda.
•Il diabete è molto diffuso, e la sua prevalenza è raddoppiata negli ultimi 10 anni:
considerato insieme all’obesità, questo fattore di rischio potrebbe vanificare gli sforzi fatti
per la prevenzione nei prossimi anni
•Il peso economico delle malattie cardio e cerebrovascolari è enorme: 196miliardi di euro
vengono spesi ogni anno e di questi il 54% in costi diretti, da attribuire a ricoveri in
ospedale, esami e farmaci, il resto a costi indiretti sopportati dalle famiglie per l’assistenza
ai malati e dalla società intera per la perdita di produttività: è come se ogni servizio
sanitario nazionale dovesse spendere 212 euro per ciascun abitante.
In occasione della pubblicazione di questi dati , il presidente di ALT- Lidia Rota Vender ha
dichiarato: “ … fra tante malattie che insidiano la nostra salute, ce ne sono alcune che
potrebbero essere evitate in modo clamoroso, con una efficacia pari quasi a quella con cui
le vaccinazioni hanno salvato molti di noi e dei nostri bambini da malattie che una volta
erano devastanti, e ora fanno molta meno paura. Per le malattie causate dalla trombosi,
che conosciamo come infarto, ictus, embolia, non esiste vaccinazione: siamo noi che
possiamo vaccinarci ,senza spendere nulla, con un atto di intelligente volontà. Diventare
consapevoli che la probabilità di andare incontro a un infarto o a un ictus dipende solo in
parte dai nostri antenati, che ci hanno trasmesso la predisposizione , ma anche e
soprattutto dalla prolungata presenza nella nostra vita di fattori di rischio che
conosciamo bene, molto bene, ma che non sempre riusciamo a scegliere di eliminare dalla
nostra vita e da quella dei nostri bambini: è così che ci possiamo vaccinare!
Guardiamoci intorno: se continuiamo a sottovalutare che i nostri bambini sovrappeso e
pigri si stanno candidando ad essere colpiti da infarto o da ictus o da Trombosi o da
Embolia con molta probabilità prima dei 60 anni, dobbiamo anche prenderci la
responsabilità di non aver utilizzato strumenti di prevenzione straordinariamente efficaci,
che erano a nostra disposizione, ma che non siamo stati capaci di scegliere di usare.
Salvare 200.000 italiani ogni anno da queste malattie è possibile: richiede consapevolezza e
determinazione. A costo zero”.
Authors: ESC Press Office Tel: +33 (0) 4 92 94 86 27 Tel: +33 (0) 4 92 94 77 56 Email: [email protected]
Traduzione in italiano e adattamento a cura di ALT- Associazione per la Lotta alla
trombosi e alle malattie cardiovascolari ONLUS - www.trombosi.org
About the European Heart Network The European Heart Network (EHN) is a Brussels-based alliance of heart
foundations and likeminded non-governmental organisations throughout Europe, with member organisations in
26 countries. The EHN plays a leading role in the prevention and reduction of cardiovascular diseases, in
particular heart disease and stroke, through advocacy, networking, education and patient support, so that they
are no longer a major cause of premature death and disability throughout Europe. For more information, please
visit www.ehnheart.org
Susanne Løgstrup, Director European Heart Network, can be contacted via:
Tel +32 2 512 91 74 or email: [email protected]
About the European Society of Cardiology The European Society of Cardiology (ESC) represents more than
75,000 cardiology professionals across Europe and the Mediterranean. Its mission is to reduce the burden of
cardiovascular disease in Europe. For more information, please visit www.escardio.org
About World Heart Day
World Heart Day was created in 2000 by the World Heart Federation to inform people around the globe that
heart disease and stroke are the world’s leading cause of death, claiming 17.1 million lives each year.
http://www.world-heart-federation.org/index.php?id=123
References
1. European Cardiovascular Disease Statistics, 2012 edition. Authors, Melanie Nichols, Nick Townsend, Peter
Scarborough and Mike Rayner, British Heart Foundation Health Promotion Research Group, Department of
Public Health, University of Oxford, and Jose Leal and Ramon Luengo-Fernandez, Health Economics Research
Centre, Department of Public Health, University of Oxford. This report can be downloaded from the ESC and
EHN websites.
Contatti:
Isabella Melchionda
ALT-Associazione per la lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus
Tel. +39. 02.58.23.50.28 – [email protected]
Ufficio Stampa ALT
Claudia Rota / Emanuela Capitanio
Tel. 348.5100463- 347.4319334
[email protected] / [email protected]
ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus è
un’associazione libera, indipendente e senza fini di lucro. Dal 1987 è impegnata a livello nazionale nella
prevenzione delle malattie cardiovascolari da Trombosi – Infarto cardiaco, Ictus cerebrale, Embolia
Polmonare, Trombosi arteriosa e venosa -, nel sostegno finanziario alla ricerca scientifica
interdisciplinare e nella specializzazione di giovani medici e infermieri. Realizza campagne educative
mirate a combattere i principali fattori di rischio e a creare consapevolezza sui sintomi precoci delle
malattie che la Trombosi determina. Dal 1995 rappresenta l’Italia in EHN, network europeo di 33
associazioni e fondazioni dedicate alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Per informazioni:
www.trombosi.org.