Il quadro tecnico-economico dell`immissione del biometano in rete

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Il quadro tecnico-economico dell`immissione del biometano in rete
Il quadro tecnico-economico
dell’immissione del biometano in rete
Modena, 28 Gennaio 2016
Ing Andrea Premi
Un paio di premesse e alcune domande….
1. Normativa ambientale EU, con vincoli-obiettivo a medio-lungo periodo ma ancora
qualche «vuoto» (qualità in primis), spinge, oltre alle FER, anche il Biometano;
2. La problematica ambientale pervade la società odierna: le scelte strategiche/obblighi
di aziende, di PA e di privati cittadini (Green economy)…… interroga le coscienze anche
più in profondità (Papa Francesco scrive Enciclica Laudato sii)
IL BIOMETANO E’ IL PRODOTTO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO …. ma
•
Il suo sviluppo può interessare ad un operatore di mercato?
•
Qual è il potenziale commerciale del BM, ragionando a condizioni di mercato?
•
Esistono le condizioni per sviluppare il trading del BM?
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La filiera del biometano:
non solo autotrazione e CAR...
BIOMASSE
FORSU
PRODUTTORE
TSO - DSO - SHIPPER - TRADER
PRODUZIONE
TRASPORTO
VENDITA
AUTOTRAZ
CAR
GSE
SHIPPER
RITIRO FORSU
CONCIMI
RITIRO
SOTTOPROD.
Gli sbocchi del biometano nell’autotrazione e nella cogenerazione sono ad oggi le
destinazioni privilegiate, ma restano legate allo sviluppo del mercato del trasporto e della
rete di vendita l’una e alla variabilità della domanda e dei prezzi di energia elettrica, l’altra.
L’immissione in rete senza destinazione d’uso (shipper/trader) appare avere oggi meno
appeal…..a meno del ritiro dedicato al GSE.
Ma è davvero così? Quali le criticità e le opportunità di questa opzione?
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Incentivo per immissione in rete senza
destinazione d’uso: un’analisi critica
Una volta prodotto, cosa manca per poter immettere in rete il BM ?
Conferimento di Capacità di trasporto
• Procedura di conferimento e corrispettivi di trasporto assunti uguali agli attuali punti di
entrata da PN
• Necessità di tarare il valore di Cg da prenotare in entrata alla rete (sia caso RN che PIV)
• Corrispettivi di trasporto (capacity + variabili) riconosciuti al TSO in ogni caso (RN vs PIV?)
• Cg conferita per un AT
La gestione del Contratto di Trasporto e Bilanciamento è attività tipica dello shipper che
quindi gestirebbe la procedura di conferimento di capacità di trasporto e le conseguenti
attività operative senza problemi.
Nel caso del ritiro dedicato al GSE invece queste attività dovrebbero essere a carico del
produttore che quindi sarebbe costretto a diventare shipper o a pagare il service ad un
consulente (service fee).
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Incentivo per immissione in rete senza
destinazione d’uso: un’analisi critica
Un incentivo è per sempre…..?!
Pm = Im * α * β * γ
Dove:
Im = 2 x Pbil,2012 – Pbil, m
α = 0,9-1-1,1
β = 1 – 1,5
γ = 1-0,4-0,7
•
•
•
•
•
Prezzo mensile basato sul mkt del bilanciamento del GME
Modulazione dell’incentivo in base alla capacità dell’impianto
Maggiorazione per utilizzo esclusivo di FORSU/Sottoprodotti
Durata 20 anni dalla data di inizio immissione in rete
Nel caso di ritiro dedicato il GSE paga incentivo e il Pbil,m al
produttore (GSE sbilancia lungo sul sistema)
• Oggi il mercato del bilanciamento è assimilato al mkt spot del
gas, ma dall’AT16 non sarà più così
L’incentivo legato al Pbil del GME è una convenzione che potrebbe cambiare…
Già nel Decreto del 2013 si anticipa la possibilità di indicizzarlo al Mercato a Termine, oggi
illiquido. Da ottobre 2016 inoltre cambierà il sistema di bilanciamento con il passaggio da
un sistema single price ad uno dual price. Quale riferimento di prezzo si prenderà per
incentivo nel futuro? Che correlazione avrà con il mercato spot/a termine?
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Incentivo per immissione in rete senza
destinazione d’uso: un’analisi critica
• Capacità di targa 500 mc/h (ca 4 Mmc/a di biometano incentivabile)
• Alimentazione 100% sottoprodotti agricoli / FORSU
• Impianto di produzione nuovo
Il prezzo del q4 al PSV ha
avuto un max a lug15 pari
a 23,75 €/MWh ed un min
a 21,00 €/MWh a Sett15
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Incentivo per immissione in rete senza
destinazione d’uso: un’analisi critica
• Capacità di targa 500 mc/h (ca 4 Mmc/a di biometano incentivabile)
• Alimentazione 100% sottoprodotti agricoli / FORSU
• Impianto di produzione nuovo
Il ritiro del GSE remunera il produttore con un prezzo unico ma ex post. Inoltre il GSE, non
operando sul mercato, non è in grado di cogliere opportunità di prezzo e si comporta
come semplice «vettore» per sbilanciare il BM nel sistema.
Lo shipper può invece, ex ante, usare il suo accesso al mercato per prezzare diversamente
il BM (battendo il prezzo del bilanciamento), almeno su alcuni periodi dell’anno.
Il prezzo del q4 al PSV ha
avuto un max a lug15 pari
a 23,75 €/MWh ed un min
a 21,00 €/MWh a Sett15
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Incentivo per immissione in rete senza
destinazione d’uso: un’analisi critica
GSE vs Shipper: pro e contro
SHIPPER:
 Incentivo + Opportunità di prezzo
all’ingrosso (+)
 Gestione Contratto bilaterale OTC (-)
 Capacità operativa per gestione trasporto
e bilanciamento (+)
 Capacità commerciale (+)
 Rischio controparte (JV aiuterebbe) (-/+)
GSE:
 Prezzo unico, ma ex post (+)
 NO rischio controparte/credito (+)
 Convenzione contrattuale GSE (+)
 GSE può applicare una fee per la
gestione amministrativa delle partite di
BM (-)
 Accesso alla rete a carico del produt. (-)
Lo shipper avrebbe più interesse a ritirare il BM se ci fosse una premialità (tracciata e
certificata) connessa all’origine «bio». Garanzie d’origine e relativo Registro sarebbero un
elemento di sicuro appeal per il mercato finale, soprattutto se spendibili nei settori ETS.
In tal modo potrebbero nascere iniziative produttive in JV tra aziende agricole e shipper o
anche investimenti diretti dello shipper nel «bio-asset».
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Qualche spunto di riflessione…
1. Attenzione a non dimenticare i costi di trasporto e bilanciamento sulla rete
2. Quale valore futuro dell’incentivo per immissione in rete….nuovo Bilanciamento
3. Il ritiro dedicato al GSE è free risk ma non coglie le opportunità di prezzo del mercato
grossista. Considerando anche i ricavi collaterali per il produttore (conferimento FORSU,
etc..) potrebbe essere valutabile l’assunzione di qualche rischio in più sul prezzo di
vendita del BM
4. Interessante (se possibile) poter switchare tra le due opzioni GSE vs Shipper (possibile
essendo all’interno della stessa destinazione, art 3, del DM??): si coglierebbero
opportunità di prezzo legate alla stagionalità, ma necessità di fare lo shipper in
autonomia per gestire la Cg in ogni caso  filiera integrata.
5. La forza commerciale del BM per lo shipper deve essere incrementata tramite Garanzie
di origine, relativo Registro Garanzie e l’esplicito collegamento con settori ETS
6. A parte gli incentivi, si può pensare ad un trading di BM solo se la caratteristica BIO
diventa tracciabile e spendibile sul mercato finale => gli shipper avrebbero interesse ad
investire nella produzione di BM, stringendo accordi pluriennali con i fornitori della
biomassa e/o del FORSU in una logica di profit sharing.
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Grazie per l’attenzione.
Andrea Premi
Gas&Networks Consulting
Mobile + 39 3316715103
Email [email protected]
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